Mia zia é una zoccola | Racconto feticismo di mirko b.

Mia zia, una signora milf di 53 anni, fisico snello e tonico, abbronzata, un sedere bello sodo con un 38 di piedi. Divorziata da 13 anni, con una voglia irrefrenabile di cazzo, vive da sola nella casa di fianco alla mia, e si da alla pazza gioia con dei ragazzoni amici suoi. In particolare uno, che io definisco il suo scopamico.

Ritorno dalla zia, finalmente il culo | Racconto incesti di gurdulu

Lanno successivo tornai in paese per le vacanze e la zia volle ospitarmi in casa sua. Accettai con entusiasmo pensando alle entusiasmanti notti che avrei trascorso. Infatti la sera stessa del mio arrivo la zia mi spedì nel suo letto dicendomi che sarebbe venuta presto. Così fece si spogliò e venne completamente nuda nel letto, gettò via coperte e lenzuola e mi sfilò il pigiama, accarezzandomi il cazzo che era già duro disse riprendiamo il discorso che abbiamo iniziato lanno scorso quando sei partito. MI abbracciò e baciò voluttuosamente facendomi arrapare sempre di più. Mise la testa trà le mie gambe e comincio a succhiare e leccare il cazzo, poi si girò per prendere la posizione del 69 e mi sbatte la fica in faccia. Sentivo scendere i suoi umori che ingoiavo golosamente sembrava miele per quanto era dolce, con una mano le infilai un dito nel culo e lei cominciò a torcersi gemendo,ero al settimo cielo.Mi insegnò la posizsione a forbice, sdraiandoci piedi contro testa infilò una gamba trà le mie e tirandoci per mano riuscivo ad entrare nella fica. Dopo mi fece sdraiare e dandomi la schiena si infilò il cazzo nella fica, cavalcava con ferocia sentivo gli spasmi dellutero che si gonfiava e ritraeva, mentre un effluvio di umori bagnava la mia pancia, finchè si abbattè sfinita sul mio petto. Non ero ancora venuto, lo prese in mano e lo ingoiò letteralmente,fino ai testicoli, la bocca le bruciava mentre la inondai di sperma caldo. Ci calmammo e quando ebbi ripresi fiato la feci mettere alla pecorina, volevo assaggiare quel bel culo. Puntai dritto sul buco, mi disse di fare attenzione,che quel punto era molto delicato e non lo aveva violato nessuno,finora. Presi un pò di umori che le uscivano ancora dalla fica e con quelli lubrificai il buco, in aggiunta per lubrificare il cazzo lo infilai più volte nella fica.Dopo questa preparazione puntai di nuovo il buco, dando colpettini, sentivo che entrava e scivolava, mentre spingevo lei improvvisamente venne verso di me, il reciproco movimento lo fece entrare di colpo. Sentii un rumore di strappo e mi ritrassi, ma lei ridendo mi disse che non le avevo fatto male e continuassi pure. Lo feci con entusiasmo, finalmente avevo avuto quel culo che tanto agognavo, il mio piacere era tanto sentivo il cazzo che si entusiasmava a penetrare in quel tunnel stretto che si contraeva ad ogni spinta e la riempii di sperma.Le notti successive ebbero analoghi svolgimenti. Le cuginette mi provocavano tutti i giorni,volevano scopare ancora ma le forze erano poche,si prendeva tutto la zia,loro non capivano e non potevo spiegare il motivo perchè non volevo andare con loro. Ma un giorno le contentai parzialmente, feci loro ditalini e mi fecero pompini. Ma la zia la sera prendendolo in mano disse qui manca qualcosa con chi sei stato? Glielo dissi e lei se lo fai di nuovo vai via dal mio letto. Non ebbi bisogno di altri avvertimenti, non volevo rinunciare a quel culo.

Ritorno dalla zia, finalmente il culo | Racconto incesti di gurdulu

Lanno successivo tornai in paese per le vacanze e la zia volle ospitarmi in casa sua. Accettai con entusiasmo pensando alle entusiasmanti notti che avrei trascorso. Infatti la sera stessa del mio arrivo la zia mi spedì nel suo letto dicendomi che sarebbe venuta presto. Così fece si spogliò e venne completamente nuda nel letto, gettò via coperte e lenzuola e mi sfilò il pigiama, accarezzandomi il cazzo che era già duro disse riprendiamo il discorso che abbiamo iniziato lanno scorso quando sei partito. MI abbracciò e baciò voluttuosamente facendomi arrapare sempre di più. Mise la testa trà le mie gambe e comincio a succhiare e leccare il cazzo, poi si girò per prendere la posizione del 69 e mi sbatte la fica in faccia. Sentivo scendere i suoi umori che ingoiavo golosamente sembrava miele per quanto era dolce, con una mano le infilai un dito nel culo e lei cominciò a torcersi gemendo,ero al settimo cielo.Mi insegnò la posizsione a forbice, sdraiandoci piedi contro testa infilò una gamba trà le mie e tirandoci per mano riuscivo ad entrare nella fica. Dopo mi fece sdraiare e dandomi la schiena si infilò il cazzo nella fica, cavalcava con ferocia sentivo gli spasmi dellutero che si gonfiava e ritraeva, mentre un effluvio di umori bagnava la mia pancia, finchè si abbattè sfinita sul mio petto. Non ero ancora venuto, lo prese in mano e lo ingoiò letteralmente,fino ai testicoli, la bocca le bruciava mentre la inondai di sperma caldo. Ci calmammo e quando ebbi ripresi fiato la feci mettere alla pecorina, volevo assaggiare quel bel culo. Puntai dritto sul buco, mi disse di fare attenzione,che quel punto era molto delicato e non lo aveva violato nessuno,finora. Presi un pò di umori che le uscivano ancora dalla fica e con quelli lubrificai il buco, in aggiunta per lubrificare il cazzo lo infilai più volte nella fica.Dopo questa preparazione puntai di nuovo il buco, dando colpettini, sentivo che entrava e scivolava, mentre spingevo lei improvvisamente venne verso di me, il reciproco movimento lo fece entrare di colpo. Sentii un rumore di strappo e mi ritrassi, ma lei ridendo mi disse che non le avevo fatto male e continuassi pure. Lo feci con entusiasmo, finalmente avevo avuto quel culo che tanto agognavo, il mio piacere era tanto sentivo il cazzo che si entusiasmava a penetrare in quel tunnel stretto che si contraeva ad ogni spinta e la riempii di sperma.Le notti successive ebbero analoghi svolgimenti. Le cuginette mi provocavano tutti i giorni,volevano scopare ancora ma le forze erano poche,si prendeva tutto la zia,loro non capivano e non potevo spiegare il motivo perchè non volevo andare con loro. Ma un giorno le contentai parzialmente, feci loro ditalini e mi fecero pompini. Ma la zia la sera prendendolo in mano disse qui manca qualcosa con chi sei stato? Glielo dissi e lei se lo fai di nuovo vai via dal mio letto. Non ebbi bisogno di altri avvertimenti, non volevo rinunciare a quel culo.

Il cazzo di mio nipote | Racconto incesti di Saraziaputtana

Sono proprio una svergognata. Non doveva succedere. Ho scopato come una puttana con Sergio, il figlio di mia sorella. E dire che per me è stato sempre come un figlio. Io e mio marito non ne abbiamo avuti e lui, da piccolo, stava più a casa nostra che con i suoi genitori. Adesso ha 22 anni e studia a Milano. Io sono Sara e sono una donna di 51 anni. Vero è che sono ancora una bella donna con un fisico desiderabile, ma ciò non vuol dire niente. Insomma, alla mia età faccio girare ancora la testa. Sono castana, simpatica e attraente; un bel paio di tette sode, quarta misura, ventre piatto, un bel culo alto e sodo e un gran bel paio di cosce. Anche molto vogliosa, specialmente da un anno a questa parte. Mio marito ha 63 anni e poco più di un anno fa ha subito un intervento di una certa importanza. E stato poco bene e la conseguenza è stata lassenza di sesso tra di noi. Insomma, era da un anno che non mi gustavo un cazzo. La settimana scorsa siamo stati a Milano per un controllo generale. Premetto che siamo Siciliani. Mio marito ricoverato ed io, su insistenza di Sergio, mi sono sistemata, insieme a lui, nel suo appartamentino. Avrei usato la stanzetta col lettino che usa sua mamma, mia sorella, quando lo va a trovare. Ero vogliosa ma dovevo essere forte quando, la seconda sera mi venne a prendere in ospedale, ci fermammo a prendere delle pizze, rientrammo a casa, facemmo la doccia e poi a tavola. Sembrava tutto normale e invece, seduti sul divanetto a guardare distrattamente la tv, dopo aver parlato della giornata ospedaliera, incominciammo a parlare di altro e di certi discorsi. Insomma, aveva intuito della mia forzata astinenza sessuale. Lui era in pantaloncini e maglietta, io, come sono abituata a casa mia e non avendo alcuna soggezione di mio nipote, una vestaglietta leggera e le mutandine. In base ai discorsi che stavamo facendo in tutta tranquillità, considerata la grande confidenza tra di noi, mi disse che ero ancora una bella donna e che doveva essere dura per me la situazione che stavo vivendo. Non avevo dato alcuna importanza alla sua mano sulla mia coscia fino a quando non prese a scostarmi la vestaglia. Che fai con tua zia? Non lo sai che tu per me sei come un figlio? Si, però tu ancora non mi hai detto come fa una femmina come te senza……Hai ancora un paio di cosce che…….Le sue dita sulla pelle viva mi facevano un certo effetto, fra laltro non avevo niente da nascondere e i suoi complimenti mi piacevano. Gli dissi solo di smetterla ma non gli scostai la mano. Sospiravo guardano la sua mano che, scoprendomi sempre più, saliva lungo linterno delle cosce fino ad arrivare a contatto delle mie mutandine bianche. Sergiù, che vuoi fare? Smettilaaa! Dissi sospirando quando sentii la pressione della sua mano sulla fica. Capì che mi piaceva e andò avanti mettendosi in ginocchio sul divano. Che mi stava succedendo, capivo che non era giusto ma il desiderio era più forte di me. Con laltra mano mi aprì la vestaglia scoprendomi le tette e mi disse che erano stupende. Non è meglio se la smettiamoooo? Bisbiliai. Si chinò e prese a leccarmele. Intanto la sua mano tentava di entrare allinterno delle mutandine. Cercai di fermarla con la mia ma prese a mordicchiarmi e a succhiarmi i capezzoli. Non resistetti più, gemetti forte, mi abbandonai scivolando leggermente e la sua mano fu sulla mia fica nuda. Che bello! Capii che ero sul punto del non ritorno, tanto che, quando sentii la sua bocca sulla mia, la spalancai ed accolsi la sua lingua. La succhiai vogliosa e poi esplorò tutta la mia bocca. Si staccò e mi sussurrò: La tua lingua dovè? Mi venne da ridere e gliela diedi, Ci slinguammo freneticamente. Mi sdraiò con la testa fra le sue cosce e gambe dal lato opposto. Mi sfilò le mutandine e sentii la sua lingua sul pube, fra i peli, fra le cosce e poi a stuzzicarmi il clitoride. Impazzii completamente e feci in modo che potesse leccarmela tutta. Gridai più volte di piacere e istintivamente le mie mani andarono su alla ricerca del suo cazzo. Mi vergognavo ma era più forte di me. Glielo palpai più volte con entrambe le mani e poi cercai di tirarglielo fuori. Che volete? Mi vergognavo ma era un anno che non maneggiavo un cazzo; era un anno che nessuno mi laccava la fica e cercai di allargare il più possibile le cosce per gustarmi meglio la sua lingua. Finalmente riuscii a tirarglielo fuori e me lo ritrovai, grosso e possente, sul viso. Lo imboccai proprio mentre cominciai a muovere il bacino sopraffatta da un libidinoso piacere e prossima allorgasmo. Infatti godetti come una puttana gemendo succhiando il cazzo e giocando con le palle. Basta! Basta! Non ne posso più. Basta! Gridai quasi a supplicarlo. Si rialzò in ginocchio. Zi, ma se ti piace un sacco? E allora? Certo che mi piace ma che pensi che abbiamo fatto la cosa giusta? Dissi sorridendo mentre menavo il cazzo proprio sopra la mia faccia. Lo posso ammirare con calma e serenità e lui mi chiese, come un ragazzino vizioso, se mi piace. Gli sorrisi e glielo menai più forte leccandogli le palle come per dirgli di si. Disse che me lo voleva mettere dentro e gli dissi di no. Allora? Allora così. Si Accontentò. Si mise seduto, mi spostai dallaltra parte per poter usare la mano destra e presi a segarlo. Mi zi che sei brava Davvero? Fammelo con la bocca Lo sai che sei vizioso a questa età? Presi a spompinarlo e mi disse più volte che avevo una bocca proprio da pompinara. Io non lo sapevo ma mio marito, ai tempi belli, mi diceva che ero veramente brava a fare pompini. Così si dice alla zia? Succhia zi, succhia e bevi. Qualche volta lavevo fatto ma con mio nipote……Invece lo feci. Mentre mi sborrava in bocca mi chiedeva se era gustosa. Pensai che mio nipote, per la sua età e per le esperienze che poteva avere, era audace ed esperto. Ora basta dissi alzandomi, raccogliendo le mutandine da terra e andando in bagno seminuda comero. Mi guardaiallo specchio e mi dissi più volte troia. Mi sciacquai la bocca, mi risistemai e ritornai a sedermi sul divano. Cominciò a farmi certe domande intime. Pure se avessi mai tradito mio marito. Gli risposi di no e che non doveva nemmeno pensarlo. Mi piaceva e mi eccitavo. Poi mi chiese se mi piaceva nel culo. Lo sai che stai oltrapassando i limiti? Ti sembra giusto con tua zia? Comunque nel culo non lavevo mai preso. Per cambiare discorso gli feci qualche domanda io. Se aveva una ragazza e che cosa faceva con lei. Pacatamente mi rispose che scopava con una collega universitaria anche lei siciliana. Mi parlò di lei. Poi, dopo una breve pausa, mi confidò che le vere scopate se le faceva con la signora del primo piano. Mi meravigliai. Per questo è che ne sai tanto allora A lei piace nel culo e gode maestosamente Smettila. Non finì così. Potevo mai immaginare che a rompermi il culo per la prima volta sarebbe stato il figlio di mia sorella? Infatti quando mi alzai dicendo che andavo a letto. Vieni a dormire nel mio lettone disse. Che poi lettone non è in quanto è un letto ad una piazza e mezza. Scordatelo dissi ridendo. Si alzò, mi prese fra le braccia, incominciò a palparmi tutta e mi baciò. Risposi al suo bacio, mi slaccio la vestaglia e mi condusse nella sua stanza buttandomi sul letto. Si sfilò la maglietta, pantaloncini, slip, salì sul letto supino e mi tirò su di se, prense a baciami il collo, le tette e ci slinguammo lussuriosamente. Sentii il cazzo fra le cosce, mi sfilò la vestaglia, le mutandine, allargai le cosce e il cazzo mi entrò da solo. Gemetti forte. Ti scasso sussurrò Siiiiiiiiii risposi. Mi scopoò e lo scopai così godendo immensamente. Seguì un 69 tempestoso come non lavevo mai fatto prima. Ancora orgasmi. Me lo mise fra le tette cavalcandomi. Mentre parlavamo sorridendoci. Espresse più volte il desiderio di farmi il culo. Gli ridissi che non lavevo mai fatto. Me lo scassò completamente facendomi ridere quandomi diceva che avevo il culo più bello del mondo. Godetti anche nel culo e poi mi leccò. Me lo rimise nel culo e mi sborrò facendomi impazzire di piacere. Per tutto il tempo della mia permanenza a casa sua non vedevo lora di andare a letto e scopare. Che fortun
a avere un nipote così erotico e porco!

Golosa di sperma | Racconto etero di iziasfizia

Come faccio quasi tutte le sere, anche quella sera verso le 22.30 entrai in servizio al bar del mio Hotel in Repubblica Dominicana. A quell’ora c’è sempre poca gente in quanto la maggior parte degli ospiti appena dopo cena esce per fare un giro sul lungo mare o in uno dei tanti locali sulla rinomatissima “Calle Duarte”.

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