Al mare | Racconto voyeur di io e mia moglie in vacanza

ciao siamo una coppia sposata felicemente da 22 anni ci piace trasgredire e esibirci. questanno siamo stati a sul ionio bel villaggio le spiaggie lunge e piene di dune dove stare da soli nudi senza essere disturbatti, dove tutti i pomeriggi andavamo a rilassarci. un giorno mentre stavamo nudi e rilassato passa un uomo ke stava con il buncalow vicino a noi, lui passa e ci fa cenne di fermarsi ma noi facciamo finta di non capire. nelritorno si ferma e con la scusa di accendere una sigaretta si ferma incomincia afare dei bei complimenti alla mia lei e lui subito dice ke e vedovo da tre anni sta con i due figli grandi e come hobbi fa il massaggiatore subito prendo la palla abalzo dicendole di fargli un massaggio alla lombare xke lei soffe di mal di schiena. nn si fa pregare e incomincia un bel massaggio ci sapeva fare dal vero ma vedo ke la mia lei aveva cambiato atteggiamento era diventata piu disinvolta , poi la fa girare a pancia sotto e li gli palpa in continuazione ul kulo ha il culo un po largo dove si vede il primo e secondo canale e lui ogni tanto ci prova, cosi faccio cenno a mia moglie di fare un bagno cosi aniamo in acqua e mia moglie dice ke e terribbilmente eccitata il tipo la sciolta molto bene cosi io nn aspettavo altro lo kiamo e lui ci segue cosi incominciamo a giocare in acqua dove lui si denuta e ha un affare da lode cosi usciamo dallacqua ci mettiamo a parlare del piu e del meno e lui con franchezza mi chiede se la puo massaggiare di nuovo cosi durante il massaggi infila il pollice da dietro e la masturaba gli vado avanti a mia moglie e incomincia a farmi un bel pom.. lui ci da ancora dentro e cosi si scopa alla grande anke con il nostro amico mia moglie gode tanto cosi lui sene va al villaggio e mia moglie mi dice ke e un vero stallone da monta ci sa fare.e stato con mia moglie altre volte del periodo delle vacanza e stata una bella esperienza ciao a tutti

Il campo dei fichi…e delle fiche | Racconto voyeur di Mg Mitragliatrice

Sin dalla più tenera età mi mostravo curiosa. Adoravo chiedermi il perché delle cose, osservare e conoscere tutto ciò che mi circondava; spesso, se occorreva, anche spiare. Dal buco della serratura del bagno guardavo di nascosto mamma che si alzava la gonna, si abbassava le mutandine pronta per pisciare. Era pelosa laggiù tra le cosce. Mi piaceva guardare il suo modo di pulirsi: si alzava leggermente divaricando le gambe e lasciava sgocciolare la fica per qualche istante per poi asciugarsi con la carta igienica. Una volta, mentre faceva il bidè, probabilmente s’è infilata due dita nella passera insaponata. L’ho capito dall’eccitazione che vedevo nei suoi occhi e dai movimenti tremolanti delle sue cosce.

La Fidanzata Vergine | Racconto voyeur di Mika

Quello che sto per raccontare è accaduto qualche anno fa e mi è ancora vivo nella mente. Mi ero già accorto di coltivare alcune piccole perversioni quando a 17 anni una mia amica e vicina di casa quindicenne, su cui a volte mi ero ritrovato a fantasticare, mi confidò di essersi innamorata di un ragazzo più grande, nostro conoscente. Con questa ragazza eravamo amici di infanzia e a volte in estate uscivamo insieme; qualche volta la portavo al cinema allaperto, ma nulla di più. Già il fatto di ricevere questa confessione mi turbò non poco, ma quando una sera mi disse che era già uscita alcune volte con questo ragazzo, che gli piaceva molto ed aveva intenzione di farci sesso, dentro di me esplose uno strano mix di gelosia ed eccitazione che mi faceva impazzire. Io che avevo fantasticato che lei sarebbe forse stata la mia prima ragazza, il pensarla che si offriva invece ad un altro più grande, stranamente mi eccitava a dismisura e mi portò a segarmi pensandola nuda a disposizione dellaltro. Comunque dopo questi stati di eccitazione solitaria, ho avuto delle storie con altre ragazze ed ho manifestato anche su di loro queste fantasie che tali però restavano, fino a quando ho conosciuto Alessia. Lei aveva appena compiuto diciotto anni ed io ne avevo venti quando ci siamo messi insieme. Io non ero male come bellezza, ma comunque nella norma ed il fatto di essermi messo con quella che secondo me era la più bella e sexy ragazza del paese mi rendeva quasi incredulo. Con il trascorrere dei mesi oltre ad essere molto innamorati scoprimmo di condividevamo molti interessi e di avere notevoli affinità, anche dal punto di vista sessuale. Alessia era veramente bellissima, mora, riccia, occhi verdi ed un corpo da sballo, con un culetto perfetto, rotondo ed alto, con una terza di seno. Era desiderata da tutti i ragazzi del paese e spesso si voltavano a guardarla anche gli adulti. La cosa non mi dispiaceva ed anche quando veniva fermata con qualche scusa per attaccare discorso, lasciavo fare e la sottile eccitazione prevaleva sulla gelosia. Anche Lei non faceva molto per passare inosservata e spesso portava minuscole minigonne e magliette molto attillate che facevano risaltare tutto il suo splendore. Tra noi si era instaurata una non dichiarata ma notevole complicità che gratificava il mio desiderio di esibirla ed il suo di essere desiderata. A volte andando a ballare, con la scusa di prendere da bere mi allontanavo un po e lasciavo che altri ragazzi lavvicinassero, osservando a distanza i loro approcci e la cosa era intrigante per entrambi. Una sera di estate, in un locale allaperto, dopo aver bevuto un paio di drink, mentre ci sbaciucchiavamo dolcemente mi chiese di aspettarla un momento che sarebbe andata in bagno. Al suo ritorno con un sorriso malizioso mi porse qualcosa e annunciò che sarebbe andata a ballare. Quello che mi porse erano le sue mutandine. La osservai per dieci minuti buoni, mentre si muoveva sensuale al ritmo della disco, accerchiata da un gruppetto di ragazzi che, nonostante le luci strobo, parevano avessero notato la mancanza dellintimo di Alessia, in quanto avevano preso a strusciarsi contro il suo culo a ritmo di musica. Al suo ritorno, seguita da alcuni di quei ragazzi, mi si avvicinò, mettendomi le braccia al collo e mi baciò evidentemente accaldata ed eccitata, mentre il gruppetto si fermò guardandoci perplesso. Decidemmo di andarcene ed una volta in macchina, raggiunto un angolo un pò isolato del parcheggio, ma comunque facilmente visibili da chi avesse voluto, ci baciammo e ci toccammo con passione a vicenda. Le misi la mano sotto la mini e sentendola fradicia di umori le feci un ditalino che la fece venire quasi subito gemendo fortissimo, con il rischio o la mia nascosta speranza che la sentissero e qualcuno potesse avvicinarsi. Subito dopo mi abbassai i pantaloni ed i boxer e mi feci una sega, mentre Lei mi guardava accarezzandomi i capelli e leccandomi i capezzoli. In quel bellissimo periodo facevamo molto petting ma non avevamo rapporti completi perché Lei ancora non lo aveva mai fatto e voleva restare vergine, inoltre il sesso era ugualmente molto appagante per entrambi perché in quel modo il nostro desiderio, con il tempo, aumentava sempre di più.

Padre e figlio cuckold | Racconto voyeur di Alessio 16

Mio padre Cuckold Quando ero ragazzo eravamo soliti trascorrere le vacanze estive in campagna, nella villa dei miei nonni materni, una grande casa con tantissime stanze contornata da un vasto parco alberato dove, nei pomeriggi più caldi, mi sdraiavo all’ombra di una vecchia quercia a leggere i libri che mi ero portato dalla città. Mio […]

Sega sulla cugina. | Racconto voyeur di luke1717

Era una calda estate e con mia cugina, Sara, più grande di me di qualche anno e molto bona andavamo spesso insieme al mare. Lei gran culo, tettine non enormi ma belle, mora, era nei miei desideri più nascosti e non solo nei miei. Un mio amico, Marco la desiderava e anziché darmi fastidio mi faceva piacere. Lei spesso vestiva provocante con le sue forme in mostra, un giorno si abbassò involontariamente e le vidi un tanga che mi fece subito indurire il cazzo. Raccontai tutto a Marco che non si esponeva direttamente sapendo che era mia cugina ma vedevo la sua patta crescere sempre più. Un giorno eravamo entrambi eccitati e parlavamo di Sara e del suo culo e lui mi faceva domande se me la scoperei e gli dissi ovviamente di sì. Data leccitazione lo chiesi anche a lui e mi disse di sì confessandomi che parecchie seghe erano per lei e gli dissi bravo. Un giorno andammo al mare con lei e un gruppo di amici e amiche e lui subito a dirmi guarda tua cugina che culo. Io eccitato avrei voluto già segarmi, ma era presto. Dopo pranzo decidemmo tutti di cambiare spiaggia e andare nella parte più riservata, mentre la maggior parte erano andati a mangiare rimanemmo io Marco e Sara. A quel punto io e Marco decidemmo di andare a far pipi dietro gli scogli mentre Sara continuava ad abbronzarsi. Stavamo facendo pipi quando vidi Sara levarsi il costume di sopra e subito lo dissi a Marco che era duro. Per evitare di essere beccati andammo dietro uno scoglio in silenzio in modo da poter vedere le tettine di mia cugina e alla vista iniziammo a segarci. Quanto è bona disse Marco che stava per venire e io aggiunsi Che darei per riempirla sulle tette e sul viso. A sentire queste parole Marco venne copiosamente e io a ruota. Fu la prima di una lunga serie di seghe insieme su mia cugina

Con mia zia parte 3 | Racconto incesti di CalorosoMatt

E così, arriviamo alla terza e ultima parte della notte con mia zia.. Eravamo a casa, esausti.. Erano già le 6 di mattina, e la cavalla era veramente distrutta.. Aveva preso 8 membri in meno di 10 ore, e con l ultima scopata, l avevo letteralmente sfinita.. Era lì, sdraiata sul divano, ancora vestita con quella camicetta in raso bianca, la gonna tutta sborata tirata su, le calze autoreggenti e i tacchi ancora indosso.. Me la voletti guardare tutta.. Era lì, scombinata,con tutti gli orifizi letteralmente aperti.. Io ero in piedi, nudo.. Col cazzo ancora sporco di sbora, mi avvicinai a lei e le strusciai la cappella sulle calze per finire di pulirlo..la guardai dietro a quegli occhiali grandi neri, appannati per la sbora schizzata in precedenza, e mi sedetti vicino a lei, abbracciandola..le dissi che brava puttana che sei stata.. Complimenti davvero.. e nel mentre, le tirai una pacca sulla chiappa.. Lei sorrise, e mi disse non ho mai goduto come stanotte.. Sento ancora i cazzi di prima che mi hanno violentato, e al solo pensiero, mmm.. io la guardai, e le dissi zia, ma stai scherzando? Non mi dire che hai ancora voglia.. e lei eh.. Mattia..beh,diciamo che mi sento un troione di classe stasera.. Quanto mi piacciono i cazzi giovani.. Già, l avevo capito.. Si era scopata 8 uccelli e il più vecchio avrà avuto 27 anni.. Lei ne aveva 52..fa un po te.. 52,si,ma solo sulla carta d identità.. Vabbè, le dissi.. Vuoi riposarti un po, o vuoi continuare questa maratona di uccelli? lei rispose non mi dispiacerebbe, sinceramente.. non credevo alle mie orecchie.. La strinsi per i fianchi, è le dissi che mignotta insaziabile che sei, mammamia.. Ma ora dove andiamo? Cè poca gente in strada.. Vabbè, che basta che cammini da sola, e qualcuno ti carica.. O aspettiamo domani sera? lei si, forse è meglio, tanto.. Non ho niente da fare.. e così facemmo. Ci addormentammo, e ci svegliammo a pomeriggio inoltrato.. Io, intanto, stavo già pensando a dove portarla.. L eccitazione mi era tornata alle stelle, pensando a un altra notte di sesso e perversioni con la mia cavalla zia..poi, mi venne un idea, da malato quale sono..le dissi zia, andiamo al privé club.. Conosco quel posto, è pieno di ragazzetti con la minchia dura cmin cerca di puttane a pagamento.. Figuriamoci se entri tu.. Matura, e per di più a gratis.. il club, era in pratica un night ma frequentato per lo più da giovani dai 18 ai 25 anni, in cerca di sesso.. Lei mi disse ma mi fanno entrare anche a me? Insomma, sono una donna.. Io le dissi no, non sei una donna.. Sei uno sboratoio.. Quindi si, ti fanno entrare.. bene, era fatta.. Arrivarono le 23,la zia si rivestì.. Si rimise addirittura le mutante super sborate della notte prima, stessi tacchi, stesse calze, stessa gonna sottile, corta e nera.. Ci avviammo, in macchina, e arrivammo davanti al locale.. Parcheggiai, e appena scesi già vidi come i clienti, tutti giovani, mentre ci avvicinavamo all ingresso guardavano stupiti la stallona..io, le appoggiai una mano sul culo, per far capire a tutti che era la mia zoccola.. Facemmo per entrare, ma un buttafuori ci fermò, e disse buonasera, lei può entrare (a me) ma la signora? Cosa viene a fare? allora la zia, senza dire niente, si avvicinò all energumeno, e iniziando ad accarezzargli il pacco, gli disse secondo te, cosa sono venuta a fare? Dai.. Fammi entrare, dopo se vuoi ti faccio entrare anche a te.. che zoccola, dissi fra me e me.. Il buttafuori mi guardò, io gli feci eh.., prese in disparte la zia e iniziarono a parlare.. Dopo, la vidi che venne verso di me, e mi disse dai, entriamo.. si erano messi daccordo.. Incredibile, che puttana.. Entrammo, e ci avviammo verso il bancone.. Ci sedemmo sugli sgabelli, e ordinammo da bere, come una coppia normale.. Peccato che intorno a noi era pieno di ragazzi che ci guardavano per cercare di capire che cosa ci facesse una donna così lì con me.. C erano 2 o 3 ragazze nude, che facevano la lap dance.. Io guardai mia zia e dissi guardale, quelle sono troie, ma non ti somigliano minimamente.. lei sorrise.. A un certo punto, misi in pratica la tattica della discoteca, stavolta tutto organizzato.. La lasciai da sola, e andai prima in bagno, poi a farmi un giro da solo.. Aspettai i canonici 10 minuti, e tornai.. Incredibile, la zoccola era già accerchiata da 5,6 ragazzini che le ronzavano intorno.. Lei beveva, beveva a più non posso.. Io mi toccai il cazzo e dissi brava, brava zietta.. Continua così…. C eravamo di nuovo, solita scena.. Solo che stavolta, questi erano veramente giovani.. Avranno avuto boh, 18 19 anni.. Chiacchierarono per molto, le offrirrono ripetutamente da bere.. Furbi.. La zia, rideva e ammiccava a questi cazzi che si avvicinavano sempre più pesantemente, iniziando a sfiorarla con i loro cazzoni in tiro.. Lei si fece fare tutto, e loro se ne accorsero.. Io rimasi fermo a guardare la scena, tant e che uno se ne accorse, e mi venne incontro.. Cazzo, pensai.. Si avvicinò, e mi disse ciao, oh, ma hai visto quella? io feci finta di non conoscerla.. cioè, pensavamo fosse una troia a pagamento, invece è solo una troia e basta.. Mo ce la intortiamo, e ce la fottiamo insieme.. Vuoi essere dei nostri?.. Mi prese la solita rabbia gelosa, ma stetti al gioco, e risposi ah davvero? No tranquilli, chiavatevela voi.. sicuro? Questa la rompiamo.. e io si grazie, fate pure..sono a posto.. Ma dove ve la portate? mi disse a casa mia, abito qua dietro e ho una taverna.. io, ma tutti e sei? Cazzo la rompete davvero.. e lui puoi contaci, guarda.. Ho pure questo.. .. E, sorridendo, tiro fuori una pasticca di viagra.. Poveretta, pensai.. Questi la spaccano davvero, quasi quasi la salvo a sto giro.. Il ragazzo, intanto, tornó verso il branco che intanto stava sempre più importunando.. Ero davvero combattuto, ma vedevo lei che continuava a ridere e a bere.. A un certo punto, si alzo, e fece per andare in bagno..mentre si avviava, i ragazzi le toccarono il culone..quel mio culone.. Mi affrettati a raggiungere il bagno, e dissi alla zia tutto quello che mi aveva detto il ragazzo prima.. Lei, mi fece si dai.. Mattia, non ti preoccupare.. Me la cavo..ho voglia di farmi penetrare cazzo, gli ho già tastati..devi sentire come sono eccitati.. io le dissi si ma questi ti spaccano sul serio, credimi.. E lei si? Meglio sorridendo.. Allora, la presi per una chiappa, eravamo lontani da occhi indiscreti.. La misi contro al muro, e con una forza bruta le infilai la mano sotto la gonna, piantandole il mio dito medio su per il buco del culo, dito che scivoló benissimo.. E le dissi che troia che sei.. Va bene, fatteli, cazzi tuoi, in tutti i sensi..io vi seguirò, e ti spiieró come sempre.. Puttana.. e le infilai la lingua in bocca.. Le sputai anche dentro.. E le feci dopo, quando esci, ci sarò io li fuori.. Ti carico, e ti faccio passare la voglia di scopare per altri 2 anni.. Nel mentre, le trinsi le chiappone con tutte e due le mani.. Com erano grosse.. Dure.. Poi, le detti uno schiaffo e le dissi vai, e divertiti.. Lei, mi slacció i pantaloni, mi prese fuori il cazzo, lo accrezzó con cura, si mise la mano in bocca e con un occhiolino tornò dai porci.. Io non so se a sto giro avrei resistito.. Vidi la scena, loro che la presero a braccetto avviandosi verso l uscita secondaria, leccandosi i baffi.. Poi, fuori, si incamminarono a piedi verso casa.. Era davvero vicina.. Durante il tragitto, i ragazzi a turno si tiravano fuori i membri ridendo, e glieli facevano vedere, compiaciuti.. Che scena.. La zoccola matura circondata da 6,cazzo sei ragazzi che la toccavano e si tiravano fuori gli uccelli.. Arrivarono davanti a casa, ed entrarono.. Il silenzio.. Io ero lì fuori nel giardino, tentando di cercare un pertugio dal quale godere della scena da film porno.. Notai che sul retro, c era una finestra socchiusa.. Mi avvicinai di soppiatto, e guardai attraverso.. Vi descrivo cosa vidi..c era la zia, vestita, che si mise a pecora su un tavolone di legno.. I ragazzi, si fondarono intorno a lei.. Erano già tutti in mutande, e riuscivo a vedere i pacchi già duri che avevano.. Iniziarono a toccarla tutta, uno le slacció la camicetta, e
le prese un braccio portandoselo sul cazzo.. Gli altri, iniziarono dal retro a tirarle su la gonna.. Che maiali, non le levarono neanche loro le calze.. Scoprirono quel culone di nuovo violato a breve, e iniziarono a toccarla ovunque.. Poi, le sfilarono le straviolentate mutande.. La girarono, e la fecero sdraiare sul tavolo.. Uno, si mise sotto, e lei sopra, si calò piano piano su di lui,a smorzacandela.. Glielo stava mettendo in culo, mammamia com era eccitato.. Poi, un altro davanti la prese per le gambe con i soliti tacchi in aria, per la terza volta in 24 ore, iniziò a fotterla in figa.. Poi,solo carne.. Non vedevo più mia zia, vedevo solo le scarpe con tacco nere che saltavano fuori dai corpi nudi dei ragazzi che la chiavavano a turno di nuovo in tutti i buchi, tutti, non lasciandone mai uno scoperto, con una foga assurda.. Poveretta, era in balia di questi, che più la scopavano, più forse anche grazie al viagra in corpo, la violentavano.. Vedevo solo i piedi in aria che stantuffavano, della zia più nessuna traccia.. E urla, urla di godimento.. Chissà COM erano carichi, già erano andati in un locale per cercare una puttana, e ne avevano trovata una gratis che si stava facendo scopare in ogni buco e da tutti insieme.. Il paradiso.. Io non resisteva più, volevo spaccare la finestra e dirgli di fermarsi, cazzo..la stavano davvero scopando troppo violentemente, erano fuori di sé.. Delgi animali d accoppiamento.. Spingevano talmente forte che ormai il tavolo si spaccava.. Io non riuscivo a vedere la troia in faccia, vedevo sempre e solo i tacchi in aria che si muovevano ritmicamente, inermi, di fronte a tanta foga.. La sbatterono per un ora abbondante, io ero eccitato ma allo stesso tempo incazzato nero.. Dove l avevo portata cazzo.. Questi se la stanno divorando.. Finalmente, a turno, iniziarono a sborrare.. Non vi dico quanta.. La riempirono tutta, in faccia,sul culo, sulle tette.. Uno, perfino sul piede.. Comunque, vennero tutti.. Finalmente.. La cavalla, rimase ferma immobile sul tavolo.. Cazzo, io pensai fosse svenuta.. Era lì, piena di sbora ovunque, che non diceva nulla.. Fino a che, a un certo punto, si tirò su.. Uno di quei bastardi, nel mentre se la Rideva, le diede anzi, le lanciò addosso, un paio di asciugamani.. Lei si iniziò ad asciugare, quel che poteva poi.. I ragazzi si ricomposero, e uno a uno iniziarono a uscire.. Io mi nascosti, ma riuscivo a sentire i loro porci discorsi.. Da quello che avevo capito, le avevano anche chiesto il numero di telefono.. Poi, venne il turno della zia.. Uscì zoppicando.. I 6,intanto,sparirono non curanti delle condizioni di mia zia.. Del resto, il loro scopo l avevano raggiunto, cazzo gliene fregava.. Io aspettai un po, poi saltai fuori, presi la zia per un braccio e mi incamminai dalla parte opposta..mi guardò, e con mio totale stupore mi disse wow..cazzo mattia, cazzo.. Ma hai visto come mi hanno sbattuto?? Non capivo più niente a un certo punto, sentivo solo cazzi, cazzi a destra e sinistra.. Cazzi enormi, mattia, altro che il tuo… rimasi di stucco. Mi fermai, e le dissi cosa?? Cioè, io mi ero preoccupato per te.. E tu mi sputtani così?? Ah si?? Allora te la faccio vedere io, brutta troia.. preso da una rabbia incontrollabile, la caricai in macchina.. Nel mentre, le toccai quelle coscie e mettendole la mano sotto il culo, sentii per l ennesima volta del bagnato viscido.. Le dissi mi stai sporcano tutta la macchina con sbora sconosciuta, non vedi!?! lei mi sorrise, come a provocarmi.. Era chiaro, mi Voleva fare incazzare.. Allora mi venne un idea, cedendo alla sua provocazione.. Andai in una zona della città piena di prostitute di strada,e accostai vicino ad una che conoscevo da tempo immemore.. Tirai giù il finestrino e dissi ciao, andiamo? Cè anche una mia amica come vedi.. lei rimase stupita e rispose si, ma mi deve dare 30 anche lei.. io dissi non ti preoccupare.. salii in macchina, mettendosi dietro..la zia stupita mi guardó, io le feci cenno col dito di tacere.. Arrivammo al punto dell accoppiamento, dietro a un vecchio magazzino in disuso, la puttana, di nome Cristina, mi disse ma.. Lei cosa c entra? Dobbiamo fare io e te, giusto? E io si, ma lei sta a guardare tutto.. Le piace, non deludiamola..scendemmo,tutti e 3..io,iniziai a slacciarmi i pantaloni e iniziai a cofanare Cristina, mentre mia zia rimaneva ferma a guardare.. La guardai, e le dissi guarda cosa si prova a guardare e non toccare.. Poi, abbassai i pantaloni della Cri, e iniziai a scoparla a pecora.. Presi la zia per un braccio, e la feci avvicinare.. guarda, guarda.. nel mentre che scopavo la puttana vera, toccavo il culo a mia zia.. Lei, inizio a toccarsi, eccitata..a un certo punto, vedemmo una macchina avvicinarsi a noi.. Io mi bloccai, cazzo, chi era sto rompicoglioni.. Probabilmente un voyeur.. Mia zia, si avvicinò verso la macchina.. Ma che cazzo stava facendo.. Si avvicinò al finestrino, e iniziò a contrattare con lo sconosciuto.. Non credevo ai miei occhi.. Poi, tornó verso di me e la puttana, e ci disse adesso vediamo chi gode di più.. rimasi allibito..mi fermai, per vedermi la scena..la zia tornò verso la macchina, intanto l uomo scese.. Si chinò ad altezza pacco, e gli tirò fuori l uccello..non ci credevo.. Iniziò davanti a noi a prendere in bocca il cazzo di quello sconosciuto, e la scena mi fece ribollire il sangue.. Intanto, la troia vera si rivestì, e incazzata mi disse ma cos è sta storia? Questa mi ruba pure i clienti adesso?? Portami subito via.. e io ma non ho nemmeno sborrato.. frega un cazzo, rispose.. Allora, la caricai in macchina, e la riportai al posto di lavoro.. In fretta, tornai intanto li dove quella puttana zoccola di mia zia si stava scopando sto fortunato sconosciuto.. Arrivai, e c era il tipo che se la stava inculando sul cofano, come una vera zoccola di strada.. Scesi, mi avvicinai e dissi oh, è mia lei.. Lasciamela scopare a me!! lui mi guardò, col cazzo ben piantato nel culo di mia zia, e mi disse beh, unisciti no? Cazzo te ne frega, facciamocela in due.. Ero fuori di me, ma acconsentii.. Tirai fuori il cazzo, presi per i capelli mia zia e le dissi puttana che non sei alto, è quello che volevi vero? Solo cazzi, cazzi dappertutto.. e gli infilai l uccelli dritto in gola.. e con questo, siamo a 14 in 24 ore eh? Mignotta.. nel mentre, spingevo sempre più forte il mio cazzo nella sua bocca.. Vedevo le palle che le sbattevano sul mento, intanto, il tipo davanti a me che se la inculava sempre più forte..un film.. Stavo scopando in bocca mia zia fuori, all aria aperta, insieme a uno sconosciuto.. Mi fermai, e dissi al tipo di fare cambio.. Mi misi io dietro a mia zia, e per l ennesima volta mi trovai a tu per tu con quel culone.. Mi Chinai, e infilai tutta la faccia nel suo culo, mentre con le mani mi passavo tutte le natiche così grosse e sode.. Guardai quel buco di culo, strausurato, illuminato solo dalla luna.. E le dissi 15.. Siamo arrivati a 15 uccelli passati qua dentro, in 24 ore.. lei, impegnata a prendersi il cazzo in bocca di st altro pervertito, non rispose.. ora basta, ora lo rompo e ti risboro dentro.. nel mentre si ficcava quell altro cazzone in gola, presi l arnese e lo ripuntai per l ennesima volta verso quel buco.. Appoggiai la cappella, ma non dovetti praticamente nemmeno spingere.. Era talmente aperto, che la mia verga scivoló da sola.. Entrai dentro quel canale stuprato, e spinsi sempre più forte e sempre piu in fondo, noncurante di niente.. Stantuffai fino a schiacciarla contro il tipo, che a sua volta era contro la macchina, lei provava a dire qualcosa ma non ci riusciva.. Era schiacciata tra due cazzi, più io spingevo più il cazzo del tipo gli entrava in gola.. In piedi, era il suo alto culo mi arrivava proprio all altezza del cazzo.. Il tipo, in preda a quella visione, venne immediatamente.. La colpì con la sborra in pieno volto, mentre io continuavo a incularla con quanta forza avevo in corpo.. Come scivolava bene il mio cazzo.. Erano stati veramente grossi quelli di Prima.. Poi, mi staccai a fatica, la girai verso di me.. Aveva la faccia completamente ricoperta per l ennesima volta di Sbora, che le colava da quegli
occhiali da porno segretaria.. La guardai, e le dissi ora ti violo la figa…. Sempre in piedi, le presi la gamba destra.. Me l appoggiai sulla spalla destra, e in piedi, la penetrai.. Una galleria.. Non sentivo quasi niente, aveva la figa letteralmente sbrattata.. Glielo misi dentro, l appoggiai alla macchina e spinsi con quanta più forza avessi dentro.. Ero un bagno di sudore, e lei di sbora.. Mi avvicinai alla faccia ancora sborata, e sentivo l odore dei maschi che si era fatta.. Lei godeva.. La presi per il polpaccio, fino a tenerle quella scarpa col tacco da mignotta che in quelle sere era stato più in aria che per terra.. E spinsi, come un matto.. Il tipo intanto si godeva la scena, lo guardai e dissi visto che troia di sei preso stasera? Ritieniti fortunato, ma è mia.. Capito?? Guarda, guarda come la apro.. in effetti, era veramente aperta.. Con quella gamba in aria.. Continuai a martellare in quella figa così spaccata, finché non venni.. Stavolta le venni in Figa, un mare.. Rimasi dentro fino allultima goccia, incurante di tutto.. Poi, le dissi di ricomporsi, che era ora di tornare a casa.. Forse, per un altro round.. Del resto, il mio oggetto ormai potevo scoparmelo quando, come e dove volevo.. Lei mi baciò.. E così, tornammo verso casa..

Il mio amico con mia mamma | Racconto voyeur di Antonio G

Allepoca avevo 23 anni. Mia madre, divorziata da parecchio, aveva da poco concluso una relazione molto intensa con un uomo che abitava in un paese a pochi km dal nostro. Lei aveva 49 anni ed era ancora nel pieno della sua bellezza. Mora, formosa, mediterranea, con due seni abbondanti. Una donna fine ma al tempo stesso dotata di grande femminilità. La conclusione di quella relazione laveva profondamente scossa, lasciandola senza un punto di riferimento di cui probabilmente aveva un forte bisogno.Era agosto, ed io avevo invitato un mio caro amico delluniversità a trascorrere qualche giorno da noi, nel nostro tranquillo paesino in collina. Un po di quiete ed aria buona, prima di ripartire verso una località di mare per godersi le meritate vacanze. Fabio aveva 24 anni, era alto 1,85 cm circa, castano, occhi verdi. Insomma, un gran bel ragazzo. Durante i corsi universitari avevamo stretto una bella amicizia, ed io ammiravo la sua solarità e la sua viva intelligenza. Avevamo molti interessi in comune come il calcio e la musica, anche se caratterialmente eravamo diversi: lui più estroverso, io sicuramente più timido e riflessivo. Forse sui nostri caratteri incidevano anche i luoghi di provenienza. Fabio era napoletano verace, e nel suo carattere emergeva tutta la passionalità della sua splendida città. Io, venendo dallentroterra (durante il mio percorso universitario dovevo fare ogni mattina unora di treno), ero decisamente più chiuso rispetto ad un ragazzo di città. Con Fabio però mi trovavo benissimo, e lo stimavo parecchio. Quando gli proposi di passare qualche giorno in collina da me durante la pausa estiva, accettò di buon grado. Fu ospite a casa nostra per quattro giorni. Gli feci visitare il paesello e gli altri comuni del circondario, tutti borghi molto caratteristici. A pranzo cucinava mia madre, la sera invece andavamo al pub o in pizzeria. La quarta ed ultima sera, però, decidemmo di cenare a casa, bevendo un buon vino che lui aveva gentilmente offerto. Fabio era un ragazzo molto spigliato e brillante, pieno di interessi e di ottima cultura. Capii sin dal primo giorno che aveva fatto unottima impressione a mia madre. Lei, con la sua formazione umanistica, non poteva non apprezzare una persona così colta e brillante. Con Fabio si poteva parlare di tutto: cinema, musica, politica, sport, storia. Le conversazioni a tavola erano sempre piacevoli e stimolanti, ed il suo garbo era adorabile. Purtroppo non mi resi conto che le sue grandi qualità si sarebbero potute rivelare unarma a doppio taglio. Lultima sera che rimase da noi scivolò via piacevole tra una chiacchiera, una risata e un bicchiere di vino. Quando andai a dormire ero un po brillo, ma felice per quella bella serata. Nel corso della notte, però, venni svegliato da un rumore assai sospetto. Era un rumore di molle del letto…uno strano cigolio. Pensai di essermi suggestionato e cercai di riaddormentarmi, ma mi accorsi che il cigolio stava continuando in un modo troppo cadenzato per essere casuale. Mi alzai e uscii dalla mia camera, accorgendomi subito che la stanza degli ospiti, dove avrebbe dovuto dormire Fabio, aveva la porta aperta. Mi avvicinai e mi accorsi che la stanza era vuota. Nel frattempo, il cigolio del letto proseguiva…e proveniva inequivocabilmente dalla camera di mia madre. Mi avvicinai alla sua stanza con un groppo in gola. Non poteva e non doveva essere vero. Sbirciai dalla serratura…e vidi Fabio e mia mamma nudi, lui sopra di lei, nel pieno di una virile stantuffata. Iniziai a tremare, ero esterrefatto. Eppure…sentii tra le mie gambe un rigonfiamento tanto inopportuno quanto esplosivo. Insomma, lo ammetto: mi ero eccitato. Non mi sembrava vero…il mio amico si stava ficcando mia mamma. Sentii lei che, ad un certo punto, con la voce rotta dalleccitazione, disse che cazzata che stiamo facendo…però ne ho bisogno…mi sento così sola, Fabio…capiscimi…non giudicarmi. Le sue parole erano sussurrate in maniera affannosa e Fabio, nel pieno della monta, sembrava non dar loro molta importanza. Era troppo concentrato sul da farsi, e non lesinava complimenti a mia madre, seppur ruspanti. Rosa, che belle zizze che tieni…mmm, che bocce… e palpava famelico, succhiandole i capezzoloni. Mia madre, ansimando, disse non dire nulla ad Antonio, mi raccomando…non potrebbe mai capire… e Fabio rispose sì, tranquilla… in maniera frettolosa, quasi a voler in realtà sottintendere un ben più sincero ora non pensarci e lasciami fare…. Iniziai a toccarmi, vergognandomi di me stesso e provando al contempo un profondo senso di delusione verso Fabio e mamma, ma ormai leccitazione guidava la mia mano di spettatore impotente, nascosto dietro la serratura di una porta chiusa e consapevole di quanto potesse essere cinica la vita. Quando Fabio, ad un certo punto, la mise a pecora, ebbi un ulteriore sussulto, ferito dalla vista di quella posizione che sublimava a pieno il dominio del mio amico su mia madre. Bellamico… pensai, e nel frattempo proseguii a toccarmi, in un misto di rabbia ed eccitazione che mi annebbiava la mente. Anche in quella posizione, Fabio cercava costantemente i seni di mia madre, tastandoli voracemente. I seni, o meglio le zizze, detto nel suo schietto vernacolo napoletano. Che spettacolo…tieni una zizza mondiale…ahhh…mmm…ahhh…e che zizzona…meglio di quella di Battipaglia…. Sentendo questa comparazione, mamma rise per un attimo, proseguendo poi ad ansimare sotto le decise stantuffate di Fabio. In quel preciso istante raggiunsi lapice del mio piacere di sfigato voyeur, e sborrai incredulo. Ormai, sfumata la libidine che aveva invaso la mia mente, non avevo più il coraggio di continuare a spiare. Tornai nella mia stanza, sentendo il letto di mia madre che continuava a cigolare con vigore. Non riuscii ad addormentarmi quella notte e fissai il soffitto chiedendomi perchè fosse successa una cosa del genere proprio a me. Avevo subito lumiliazione più grande possibile, la più impensabile: mia madre che si concedeva ad un mio amico. Non osavo immaginare il compiacimento che Fabio aveva potuto provare in quella situazione. Fare un simile colpaccio, per giunta in trasferta, a casa dellamico. La mattina seguente ebbi unidea di cosa gli attraversava la mente, mentre facevo colazione con lui e mia madre. Sarebbe dovuto partire di lì a poco, e notavo il suo sguardo fiero e compiaciuto, come quello di un felino dopo una trionfale battuta di caccia. Di converso, mia madre era insolitamente silenziosa e visibilmente imbarazzata. Aveva evidentemente capito quanto fosse stata inopportuna quella sua debolezza. Ma ormai era successo e lunica cosa da fare era tacere, per il bene mio e per la dignità sua. Sono passati tanti anni ormai e non le ho mai confidato che sapevo tutto. Non ho voluto darle un tale dispiacere. Il ricordo di quella notte, però, non mi ha mai abbandonato.

La sauna | Racconto voyeur di lupus42

….era da un po’ di giorni che volevo prendermi un po’ di riposo e rilassarmi come si deve in una spa, cosi approfitto di un periodo di calma in ufficio per regalarmi due giorni di relax. Mi hanno consigliato questa spa sita all’interno di un ottimo hotel 5 stelle della zona, così mi inoltro per le varie stanze per farmi coccolare da mani sapienti e da trattamenti rigeneranti. A metà percorso dopo una serie di massaggi con oli essenziali mi consigliano di fare una sauna in modo tale da liberarmi di un po’ di tossine e riposarmi prima di passare ai trattamenti successivi. Non ho mai amato particolarmente le saune anche perché di solito sono luoghi molto piccoli dove a stento ci possono stare tre o quattro persone e il pensiero di sentire l’odore del sudore di qualcuno poco piacevole non mi attrae. Con mia grande sorpresa e diciamolo con sommo piacere in realtà si tratta di un bagno turco. La stanza è molto grande con piastrelle azzurre che ricoprono sia il pavimento che le pareti, il soffitto è parecchio alto ed al centro della stanza ce una modesta piscina fumante dove potersi immergere, cosi mi stendo su di un gradino mettendo sotto la testa uno degli asciugamani che mi sono portato dietro, e lasciando l’accappatoio appeso alla parete mi copro con un piccolo asciugamano bianco di soffice spugna, sono solo nella stanza anche perché essendo metà mattinata di un giorno feriale il centro è poco frequentato, chiudo gli occhi e mi rilasso cercando di non pensare a niente e nessuno lasciandomi cullare dal calore che proviene dalla piscina e dai vapori che la stessa emana.

Il mio amico con mia mamma | Racconto voyeur di Antonio G

Allepoca avevo 23 anni. Mia madre, divorziata da parecchio, aveva da poco concluso una relazione molto intensa con un uomo che abitava in un paese a pochi km dal nostro. Lei aveva 49 anni ed era ancora nel pieno della sua bellezza. Mora, formosa, mediterranea, con due seni abbondanti. Una donna fine ma al tempo stesso dotata di grande femminilità. La conclusione di quella relazione laveva profondamente scossa, lasciandola senza un punto di riferimento di cui probabilmente aveva un forte bisogno.Era agosto, ed io avevo invitato un mio caro amico delluniversità a trascorrere qualche giorno da noi, nel nostro tranquillo paesino in collina. Un po di quiete ed aria buona, prima di ripartire verso una località di mare per godersi le meritate vacanze. Fabio aveva 24 anni, era alto 1,85 cm circa, castano, occhi verdi. Insomma, un gran bel ragazzo. Durante i corsi universitari avevamo stretto una bella amicizia, ed io ammiravo la sua solarità e la sua viva intelligenza. Avevamo molti interessi in comune come il calcio e la musica, anche se caratterialmente eravamo diversi: lui più estroverso, io sicuramente più timido e riflessivo. Forse sui nostri caratteri incidevano anche i luoghi di provenienza. Fabio era napoletano verace, e nel suo carattere emergeva tutta la passionalità della sua splendida città. Io, venendo dallentroterra (durante il mio percorso universitario dovevo fare ogni mattina unora di treno), ero decisamente più chiuso rispetto ad un ragazzo di città. Con Fabio però mi trovavo benissimo, e lo stimavo parecchio. Quando gli proposi di passare qualche giorno in collina da me durante la pausa estiva, accettò di buon grado. Fu ospite a casa nostra per quattro giorni. Gli feci visitare il paesello e gli altri comuni del circondario, tutti borghi molto caratteristici. A pranzo cucinava mia madre, la sera invece andavamo al pub o in pizzeria. La quarta ed ultima sera, però, decidemmo di cenare a casa, bevendo un buon vino che lui aveva gentilmente offerto. Fabio era un ragazzo molto spigliato e brillante, pieno di interessi e di ottima cultura. Capii sin dal primo giorno che aveva fatto unottima impressione a mia madre. Lei, con la sua formazione umanistica, non poteva non apprezzare una persona così colta e brillante. Con Fabio si poteva parlare di tutto: cinema, musica, politica, sport, storia. Le conversazioni a tavola erano sempre piacevoli e stimolanti, ed il suo garbo era adorabile. Purtroppo non mi resi conto che le sue grandi qualità si sarebbero potute rivelare unarma a doppio taglio. Lultima sera che rimase da noi scivolò via piacevole tra una chiacchiera, una risata e un bicchiere di vino. Quando andai a dormire ero un po brillo, ma felice per quella bella serata. Nel corso della notte, però, venni svegliato da un rumore assai sospetto. Era un rumore di molle del letto…uno strano cigolio. Pensai di essermi suggestionato e cercai di riaddormentarmi, ma mi accorsi che il cigolio stava continuando in un modo troppo cadenzato per essere casuale. Mi alzai e uscii dalla mia camera, accorgendomi subito che la stanza degli ospiti, dove avrebbe dovuto dormire Fabio, aveva la porta aperta. Mi avvicinai e mi accorsi che la stanza era vuota. Nel frattempo, il cigolio del letto proseguiva…e proveniva inequivocabilmente dalla camera di mia madre. Mi avvicinai alla sua stanza con un groppo in gola. Non poteva e non doveva essere vero. Sbirciai dalla serratura…e vidi Fabio e mia mamma nudi, lui sopra di lei, nel pieno di una virile stantuffata. Iniziai a tremare, ero esterrefatto. Eppure…sentii tra le mie gambe un rigonfiamento tanto inopportuno quanto esplosivo. Insomma, lo ammetto: mi ero eccitato. Non mi sembrava vero…il mio amico si stava ficcando mia mamma. Sentii lei che, ad un certo punto, con la voce rotta dalleccitazione, disse che cazzata che stiamo facendo…però ne ho bisogno…mi sento così sola, Fabio…capiscimi…non giudicarmi. Le sue parole erano sussurrate in maniera affannosa e Fabio, nel pieno della monta, sembrava non dar loro molta importanza. Era troppo concentrato sul da farsi, e non lesinava complimenti a mia madre, seppur ruspanti. Rosa, che belle zizze che tieni…mmm, che bocce… e palpava famelico, succhiandole i capezzoloni. Mia madre, ansimando, disse non dire nulla ad Antonio, mi raccomando…non potrebbe mai capire… e Fabio rispose sì, tranquilla… in maniera frettolosa, quasi a voler in realtà sottintendere un ben più sincero ora non pensarci e lasciami fare…. Iniziai a toccarmi, vergognandomi di me stesso e provando al contempo un profondo senso di delusione verso Fabio e mamma, ma ormai leccitazione guidava la mia mano di spettatore impotente, nascosto dietro la serratura di una porta chiusa e consapevole di quanto potesse essere cinica la vita. Quando Fabio, ad un certo punto, la mise a pecora, ebbi un ulteriore sussulto, ferito dalla vista di quella posizione che sublimava a pieno il dominio del mio amico su mia madre. Bellamico… pensai, e nel frattempo proseguii a toccarmi, in un misto di rabbia ed eccitazione che mi annebbiava la mente. Anche in quella posizione, Fabio cercava costantemente i seni di mia madre, tastandoli voracemente. I seni, o meglio le zizze, detto nel suo schietto vernacolo napoletano. Che spettacolo…tieni una zizza mondiale…ahhh…mmm…ahhh…e che zizzona…meglio di quella di Battipaglia…. Sentendo questa comparazione, mamma rise per un attimo, proseguendo poi ad ansimare sotto le decise stantuffate di Fabio. In quel preciso istante raggiunsi lapice del mio piacere di sfigato voyeur, e sborrai incredulo. Ormai, sfumata la libidine che aveva invaso la mia mente, non avevo più il coraggio di continuare a spiare. Tornai nella mia stanza, sentendo il letto di mia madre che continuava a cigolare con vigore. Non riuscii ad addormentarmi quella notte e fissai il soffitto chiedendomi perchè fosse successa una cosa del genere proprio a me. Avevo subito lumiliazione più grande possibile, la più impensabile: mia madre che si concedeva ad un mio amico. Non osavo immaginare il compiacimento che Fabio aveva potuto provare in quella situazione. Fare un simile colpaccio, per giunta in trasferta, a casa dellamico. La mattina seguente ebbi unidea di cosa gli attraversava la mente, mentre facevo colazione con lui e mia madre. Sarebbe dovuto partire di lì a poco, e notavo il suo sguardo fiero e compiaciuto, come quello di un felino dopo una trionfale battuta di caccia. Di converso, mia madre era insolitamente silenziosa e visibilmente imbarazzata. Aveva evidentemente capito quanto fosse stata inopportuna quella sua debolezza. Ma ormai era successo e lunica cosa da fare era tacere, per il bene mio e per la dignità sua. Sono passati tanti anni ormai e non le ho mai confidato che sapevo tutto. Non ho voluto darle un tale dispiacere. Il ricordo di quella notte, però, non mi ha mai abbandonato.

Quellincontro al buio | Racconto trio di Amos

QUELL’APPUNTAMENTO AL BUIO Barbara e Massimo si conobbero su un bus urbano nell’ora di punta di un mattino primaverile. – Signora, la prego, si accomodi – la invitò lui notando il suo respiro affannato. – Signore non si preoccupi, sto bene così, grazie – rispose lei. Lui non poté distogliere lo sguardo dai seni procaci […]

Con mia zia parte 3 | Racconto incesti di CalorosoMatt

E così, arriviamo alla terza e ultima parte della notte con mia zia.. Eravamo a casa, esausti.. Erano già le 6 di mattina, e la cavalla era veramente distrutta.. Aveva preso 8 membri in meno di 10 ore, e con l ultima scopata, l avevo letteralmente sfinita.. Era lì, sdraiata sul divano, ancora vestita con quella camicetta in raso bianca, la gonna tutta sborata tirata su, le calze autoreggenti e i tacchi ancora indosso.. Me la voletti guardare tutta.. Era lì, scombinata,con tutti gli orifizi letteralmente aperti.. Io ero in piedi, nudo.. Col cazzo ancora sporco di sbora, mi avvicinai a lei e le strusciai la cappella sulle calze per finire di pulirlo..la guardai dietro a quegli occhiali grandi neri, appannati per la sbora schizzata in precedenza, e mi sedetti vicino a lei, abbracciandola..le dissi che brava puttana che sei stata.. Complimenti davvero.. e nel mentre, le tirai una pacca sulla chiappa.. Lei sorrise, e mi disse non ho mai goduto come stanotte.. Sento ancora i cazzi di prima che mi hanno violentato, e al solo pensiero, mmm.. io la guardai, e le dissi zia, ma stai scherzando? Non mi dire che hai ancora voglia.. e lei eh.. Mattia..beh,diciamo che mi sento un troione di classe stasera.. Quanto mi piacciono i cazzi giovani.. Già, l avevo capito.. Si era scopata 8 uccelli e il più vecchio avrà avuto 27 anni.. Lei ne aveva 52..fa un po te.. 52,si,ma solo sulla carta d identità.. Vabbè, le dissi.. Vuoi riposarti un po, o vuoi continuare questa maratona di uccelli? lei rispose non mi dispiacerebbe, sinceramente.. non credevo alle mie orecchie.. La strinsi per i fianchi, è le dissi che mignotta insaziabile che sei, mammamia.. Ma ora dove andiamo? Cè poca gente in strada.. Vabbè, che basta che cammini da sola, e qualcuno ti carica.. O aspettiamo domani sera? lei si, forse è meglio, tanto.. Non ho niente da fare.. e così facemmo. Ci addormentammo, e ci svegliammo a pomeriggio inoltrato.. Io, intanto, stavo già pensando a dove portarla.. L eccitazione mi era tornata alle stelle, pensando a un altra notte di sesso e perversioni con la mia cavalla zia..poi, mi venne un idea, da malato quale sono..le dissi zia, andiamo al privé club.. Conosco quel posto, è pieno di ragazzetti con la minchia dura cmin cerca di puttane a pagamento.. Figuriamoci se entri tu.. Matura, e per di più a gratis.. il club, era in pratica un night ma frequentato per lo più da giovani dai 18 ai 25 anni, in cerca di sesso.. Lei mi disse ma mi fanno entrare anche a me? Insomma, sono una donna.. Io le dissi no, non sei una donna.. Sei uno sboratoio.. Quindi si, ti fanno entrare.. bene, era fatta.. Arrivarono le 23,la zia si rivestì.. Si rimise addirittura le mutante super sborate della notte prima, stessi tacchi, stesse calze, stessa gonna sottile, corta e nera.. Ci avviammo, in macchina, e arrivammo davanti al locale.. Parcheggiai, e appena scesi già vidi come i clienti, tutti giovani, mentre ci avvicinavamo all ingresso guardavano stupiti la stallona..io, le appoggiai una mano sul culo, per far capire a tutti che era la mia zoccola.. Facemmo per entrare, ma un buttafuori ci fermò, e disse buonasera, lei può entrare (a me) ma la signora? Cosa viene a fare? allora la zia, senza dire niente, si avvicinò all energumeno, e iniziando ad accarezzargli il pacco, gli disse secondo te, cosa sono venuta a fare? Dai.. Fammi entrare, dopo se vuoi ti faccio entrare anche a te.. che zoccola, dissi fra me e me.. Il buttafuori mi guardò, io gli feci eh.., prese in disparte la zia e iniziarono a parlare.. Dopo, la vidi che venne verso di me, e mi disse dai, entriamo.. si erano messi daccordo.. Incredibile, che puttana.. Entrammo, e ci avviammo verso il bancone.. Ci sedemmo sugli sgabelli, e ordinammo da bere, come una coppia normale.. Peccato che intorno a noi era pieno di ragazzi che ci guardavano per cercare di capire che cosa ci facesse una donna così lì con me.. C erano 2 o 3 ragazze nude, che facevano la lap dance.. Io guardai mia zia e dissi guardale, quelle sono troie, ma non ti somigliano minimamente.. lei sorrise.. A un certo punto, misi in pratica la tattica della discoteca, stavolta tutto organizzato.. La lasciai da sola, e andai prima in bagno, poi a farmi un giro da solo.. Aspettai i canonici 10 minuti, e tornai.. Incredibile, la zoccola era già accerchiata da 5,6 ragazzini che le ronzavano intorno.. Lei beveva, beveva a più non posso.. Io mi toccai il cazzo e dissi brava, brava zietta.. Continua così…. C eravamo di nuovo, solita scena.. Solo che stavolta, questi erano veramente giovani.. Avranno avuto boh, 18 19 anni.. Chiacchierarono per molto, le offrirrono ripetutamente da bere.. Furbi.. La zia, rideva e ammiccava a questi cazzi che si avvicinavano sempre più pesantemente, iniziando a sfiorarla con i loro cazzoni in tiro.. Lei si fece fare tutto, e loro se ne accorsero.. Io rimasi fermo a guardare la scena, tant e che uno se ne accorse, e mi venne incontro.. Cazzo, pensai.. Si avvicinò, e mi disse ciao, oh, ma hai visto quella? io feci finta di non conoscerla.. cioè, pensavamo fosse una troia a pagamento, invece è solo una troia e basta.. Mo ce la intortiamo, e ce la fottiamo insieme.. Vuoi essere dei nostri?.. Mi prese la solita rabbia gelosa, ma stetti al gioco, e risposi ah davvero? No tranquilli, chiavatevela voi.. sicuro? Questa la rompiamo.. e io si grazie, fate pure..sono a posto.. Ma dove ve la portate? mi disse a casa mia, abito qua dietro e ho una taverna.. io, ma tutti e sei? Cazzo la rompete davvero.. e lui puoi contaci, guarda.. Ho pure questo.. .. E, sorridendo, tiro fuori una pasticca di viagra.. Poveretta, pensai.. Questi la spaccano davvero, quasi quasi la salvo a sto giro.. Il ragazzo, intanto, tornó verso il branco che intanto stava sempre più importunando.. Ero davvero combattuto, ma vedevo lei che continuava a ridere e a bere.. A un certo punto, si alzo, e fece per andare in bagno..mentre si avviava, i ragazzi le toccarono il culone..quel mio culone.. Mi affrettati a raggiungere il bagno, e dissi alla zia tutto quello che mi aveva detto il ragazzo prima.. Lei, mi fece si dai.. Mattia, non ti preoccupare.. Me la cavo..ho voglia di farmi penetrare cazzo, gli ho già tastati..devi sentire come sono eccitati.. io le dissi si ma questi ti spaccano sul serio, credimi.. E lei si? Meglio sorridendo.. Allora, la presi per una chiappa, eravamo lontani da occhi indiscreti.. La misi contro al muro, e con una forza bruta le infilai la mano sotto la gonna, piantandole il mio dito medio su per il buco del culo, dito che scivoló benissimo.. E le dissi che troia che sei.. Va bene, fatteli, cazzi tuoi, in tutti i sensi..io vi seguirò, e ti spiieró come sempre.. Puttana.. e le infilai la lingua in bocca.. Le sputai anche dentro.. E le feci dopo, quando esci, ci sarò io li fuori.. Ti carico, e ti faccio passare la voglia di scopare per altri 2 anni.. Nel mentre, le trinsi le chiappone con tutte e due le mani.. Com erano grosse.. Dure.. Poi, le detti uno schiaffo e le dissi vai, e divertiti.. Lei, mi slacció i pantaloni, mi prese fuori il cazzo, lo accrezzó con cura, si mise la mano in bocca e con un occhiolino tornò dai porci.. Io non so se a sto giro avrei resistito.. Vidi la scena, loro che la presero a braccetto avviandosi verso l uscita secondaria, leccandosi i baffi.. Poi, fuori, si incamminarono a piedi verso casa.. Era davvero vicina.. Durante il tragitto, i ragazzi a turno si tiravano fuori i membri ridendo, e glieli facevano vedere, compiaciuti.. Che scena.. La zoccola matura circondata da 6,cazzo sei ragazzi che la toccavano e si tiravano fuori gli uccelli.. Arrivarono davanti a casa, ed entrarono.. Il silenzio.. Io ero lì fuori nel giardino, tentando di cercare un pertugio dal quale godere della scena da film porno.. Notai che sul retro, c era una finestra socchiusa.. Mi avvicinai di soppiatto, e guardai attraverso.. Vi descrivo cosa vidi..c era la zia, vestita, che si mise a pecora su un tavolone di legno.. I ragazzi, si fondarono intorno a lei.. Erano già tutti in mutande, e riuscivo a vedere i pacchi già duri che avevano.. Iniziarono a toccarla tutta, uno le slacció la camicetta, e
le prese un braccio portandoselo sul cazzo.. Gli altri, iniziarono dal retro a tirarle su la gonna.. Che maiali, non le levarono neanche loro le calze.. Scoprirono quel culone di nuovo violato a breve, e iniziarono a toccarla ovunque.. Poi, le sfilarono le straviolentate mutande.. La girarono, e la fecero sdraiare sul tavolo.. Uno, si mise sotto, e lei sopra, si calò piano piano su di lui,a smorzacandela.. Glielo stava mettendo in culo, mammamia com era eccitato.. Poi, un altro davanti la prese per le gambe con i soliti tacchi in aria, per la terza volta in 24 ore, iniziò a fotterla in figa.. Poi,solo carne.. Non vedevo più mia zia, vedevo solo le scarpe con tacco nere che saltavano fuori dai corpi nudi dei ragazzi che la chiavavano a turno di nuovo in tutti i buchi, tutti, non lasciandone mai uno scoperto, con una foga assurda.. Poveretta, era in balia di questi, che più la scopavano, più forse anche grazie al viagra in corpo, la violentavano.. Vedevo solo i piedi in aria che stantuffavano, della zia più nessuna traccia.. E urla, urla di godimento.. Chissà COM erano carichi, già erano andati in un locale per cercare una puttana, e ne avevano trovata una gratis che si stava facendo scopare in ogni buco e da tutti insieme.. Il paradiso.. Io non resisteva più, volevo spaccare la finestra e dirgli di fermarsi, cazzo..la stavano davvero scopando troppo violentemente, erano fuori di sé.. Delgi animali d accoppiamento.. Spingevano talmente forte che ormai il tavolo si spaccava.. Io non riuscivo a vedere la troia in faccia, vedevo sempre e solo i tacchi in aria che si muovevano ritmicamente, inermi, di fronte a tanta foga.. La sbatterono per un ora abbondante, io ero eccitato ma allo stesso tempo incazzato nero.. Dove l avevo portata cazzo.. Questi se la stanno divorando.. Finalmente, a turno, iniziarono a sborrare.. Non vi dico quanta.. La riempirono tutta, in faccia,sul culo, sulle tette.. Uno, perfino sul piede.. Comunque, vennero tutti.. Finalmente.. La cavalla, rimase ferma immobile sul tavolo.. Cazzo, io pensai fosse svenuta.. Era lì, piena di sbora ovunque, che non diceva nulla.. Fino a che, a un certo punto, si tirò su.. Uno di quei bastardi, nel mentre se la Rideva, le diede anzi, le lanciò addosso, un paio di asciugamani.. Lei si iniziò ad asciugare, quel che poteva poi.. I ragazzi si ricomposero, e uno a uno iniziarono a uscire.. Io mi nascosti, ma riuscivo a sentire i loro porci discorsi.. Da quello che avevo capito, le avevano anche chiesto il numero di telefono.. Poi, venne il turno della zia.. Uscì zoppicando.. I 6,intanto,sparirono non curanti delle condizioni di mia zia.. Del resto, il loro scopo l avevano raggiunto, cazzo gliene fregava.. Io aspettai un po, poi saltai fuori, presi la zia per un braccio e mi incamminai dalla parte opposta..mi guardò, e con mio totale stupore mi disse wow..cazzo mattia, cazzo.. Ma hai visto come mi hanno sbattuto?? Non capivo più niente a un certo punto, sentivo solo cazzi, cazzi a destra e sinistra.. Cazzi enormi, mattia, altro che il tuo… rimasi di stucco. Mi fermai, e le dissi cosa?? Cioè, io mi ero preoccupato per te.. E tu mi sputtani così?? Ah si?? Allora te la faccio vedere io, brutta troia.. preso da una rabbia incontrollabile, la caricai in macchina.. Nel mentre, le toccai quelle coscie e mettendole la mano sotto il culo, sentii per l ennesima volta del bagnato viscido.. Le dissi mi stai sporcano tutta la macchina con sbora sconosciuta, non vedi!?! lei mi sorrise, come a provocarmi.. Era chiaro, mi Voleva fare incazzare.. Allora mi venne un idea, cedendo alla sua provocazione.. Andai in una zona della città piena di prostitute di strada,e accostai vicino ad una che conoscevo da tempo immemore.. Tirai giù il finestrino e dissi ciao, andiamo? Cè anche una mia amica come vedi.. lei rimase stupita e rispose si, ma mi deve dare 30 anche lei.. io dissi non ti preoccupare.. salii in macchina, mettendosi dietro..la zia stupita mi guardó, io le feci cenno col dito di tacere.. Arrivammo al punto dell accoppiamento, dietro a un vecchio magazzino in disuso, la puttana, di nome Cristina, mi disse ma.. Lei cosa c entra? Dobbiamo fare io e te, giusto? E io si, ma lei sta a guardare tutto.. Le piace, non deludiamola..scendemmo,tutti e 3..io,iniziai a slacciarmi i pantaloni e iniziai a cofanare Cristina, mentre mia zia rimaneva ferma a guardare.. La guardai, e le dissi guarda cosa si prova a guardare e non toccare.. Poi, abbassai i pantaloni della Cri, e iniziai a scoparla a pecora.. Presi la zia per un braccio, e la feci avvicinare.. guarda, guarda.. nel mentre che scopavo la puttana vera, toccavo il culo a mia zia.. Lei, inizio a toccarsi, eccitata..a un certo punto, vedemmo una macchina avvicinarsi a noi.. Io mi bloccai, cazzo, chi era sto rompicoglioni.. Probabilmente un voyeur.. Mia zia, si avvicinò verso la macchina.. Ma che cazzo stava facendo.. Si avvicinò al finestrino, e iniziò a contrattare con lo sconosciuto.. Non credevo ai miei occhi.. Poi, tornó verso di me e la puttana, e ci disse adesso vediamo chi gode di più.. rimasi allibito..mi fermai, per vedermi la scena..la zia tornò verso la macchina, intanto l uomo scese.. Si chinò ad altezza pacco, e gli tirò fuori l uccello..non ci credevo.. Iniziò davanti a noi a prendere in bocca il cazzo di quello sconosciuto, e la scena mi fece ribollire il sangue.. Intanto, la troia vera si rivestì, e incazzata mi disse ma cos è sta storia? Questa mi ruba pure i clienti adesso?? Portami subito via.. e io ma non ho nemmeno sborrato.. frega un cazzo, rispose.. Allora, la caricai in macchina, e la riportai al posto di lavoro.. In fretta, tornai intanto li dove quella puttana zoccola di mia zia si stava scopando sto fortunato sconosciuto.. Arrivai, e c era il tipo che se la stava inculando sul cofano, come una vera zoccola di strada.. Scesi, mi avvicinai e dissi oh, è mia lei.. Lasciamela scopare a me!! lui mi guardò, col cazzo ben piantato nel culo di mia zia, e mi disse beh, unisciti no? Cazzo te ne frega, facciamocela in due.. Ero fuori di me, ma acconsentii.. Tirai fuori il cazzo, presi per i capelli mia zia e le dissi puttana che non sei alto, è quello che volevi vero? Solo cazzi, cazzi dappertutto.. e gli infilai l uccelli dritto in gola.. e con questo, siamo a 14 in 24 ore eh? Mignotta.. nel mentre, spingevo sempre più forte il mio cazzo nella sua bocca.. Vedevo le palle che le sbattevano sul mento, intanto, il tipo davanti a me che se la inculava sempre più forte..un film.. Stavo scopando in bocca mia zia fuori, all aria aperta, insieme a uno sconosciuto.. Mi fermai, e dissi al tipo di fare cambio.. Mi misi io dietro a mia zia, e per l ennesima volta mi trovai a tu per tu con quel culone.. Mi Chinai, e infilai tutta la faccia nel suo culo, mentre con le mani mi passavo tutte le natiche così grosse e sode.. Guardai quel buco di culo, strausurato, illuminato solo dalla luna.. E le dissi 15.. Siamo arrivati a 15 uccelli passati qua dentro, in 24 ore.. lei, impegnata a prendersi il cazzo in bocca di st altro pervertito, non rispose.. ora basta, ora lo rompo e ti risboro dentro.. nel mentre si ficcava quell altro cazzone in gola, presi l arnese e lo ripuntai per l ennesima volta verso quel buco.. Appoggiai la cappella, ma non dovetti praticamente nemmeno spingere.. Era talmente aperto, che la mia verga scivoló da sola.. Entrai dentro quel canale stuprato, e spinsi sempre più forte e sempre piu in fondo, noncurante di niente.. Stantuffai fino a schiacciarla contro il tipo, che a sua volta era contro la macchina, lei provava a dire qualcosa ma non ci riusciva.. Era schiacciata tra due cazzi, più io spingevo più il cazzo del tipo gli entrava in gola.. In piedi, era il suo alto culo mi arrivava proprio all altezza del cazzo.. Il tipo, in preda a quella visione, venne immediatamente.. La colpì con la sborra in pieno volto, mentre io continuavo a incularla con quanta forza avevo in corpo.. Come scivolava bene il mio cazzo.. Erano stati veramente grossi quelli di Prima.. Poi, mi staccai a fatica, la girai verso di me.. Aveva la faccia completamente ricoperta per l ennesima volta di Sbora, che le colava da quegli
occhiali da porno segretaria.. La guardai, e le dissi ora ti violo la figa…. Sempre in piedi, le presi la gamba destra.. Me l appoggiai sulla spalla destra, e in piedi, la penetrai.. Una galleria.. Non sentivo quasi niente, aveva la figa letteralmente sbrattata.. Glielo misi dentro, l appoggiai alla macchina e spinsi con quanta più forza avessi dentro.. Ero un bagno di sudore, e lei di sbora.. Mi avvicinai alla faccia ancora sborata, e sentivo l odore dei maschi che si era fatta.. Lei godeva.. La presi per il polpaccio, fino a tenerle quella scarpa col tacco da mignotta che in quelle sere era stato più in aria che per terra.. E spinsi, come un matto.. Il tipo intanto si godeva la scena, lo guardai e dissi visto che troia di sei preso stasera? Ritieniti fortunato, ma è mia.. Capito?? Guarda, guarda come la apro.. in effetti, era veramente aperta.. Con quella gamba in aria.. Continuai a martellare in quella figa così spaccata, finché non venni.. Stavolta le venni in Figa, un mare.. Rimasi dentro fino allultima goccia, incurante di tutto.. Poi, le dissi di ricomporsi, che era ora di tornare a casa.. Forse, per un altro round.. Del resto, il mio oggetto ormai potevo scoparmelo quando, come e dove volevo.. Lei mi baciò.. E così, tornammo verso casa..

Sega sulla cugina. | Racconto voyeur di luke1717

Era una calda estate e con mia cugina, Sara, più grande di me di qualche anno e molto bona andavamo spesso insieme al mare. Lei gran culo, tettine non enormi ma belle, mora, era nei miei desideri più nascosti e non solo nei miei. Un mio amico, Marco la desiderava e anziché darmi fastidio mi faceva piacere. Lei spesso vestiva provocante con le sue forme in mostra, un giorno si abbassò involontariamente e le vidi un tanga che mi fece subito indurire il cazzo. Raccontai tutto a Marco che non si esponeva direttamente sapendo che era mia cugina ma vedevo la sua patta crescere sempre più. Un giorno eravamo entrambi eccitati e parlavamo di Sara e del suo culo e lui mi faceva domande se me la scoperei e gli dissi ovviamente di sì. Data leccitazione lo chiesi anche a lui e mi disse di sì confessandomi che parecchie seghe erano per lei e gli dissi bravo. Un giorno andammo al mare con lei e un gruppo di amici e amiche e lui subito a dirmi guarda tua cugina che culo. Io eccitato avrei voluto già segarmi, ma era presto. Dopo pranzo decidemmo tutti di cambiare spiaggia e andare nella parte più riservata, mentre la maggior parte erano andati a mangiare rimanemmo io Marco e Sara. A quel punto io e Marco decidemmo di andare a far pipi dietro gli scogli mentre Sara continuava ad abbronzarsi. Stavamo facendo pipi quando vidi Sara levarsi il costume di sopra e subito lo dissi a Marco che era duro. Per evitare di essere beccati andammo dietro uno scoglio in silenzio in modo da poter vedere le tettine di mia cugina e alla vista iniziammo a segarci. Quanto è bona disse Marco che stava per venire e io aggiunsi Che darei per riempirla sulle tette e sul viso. A sentire queste parole Marco venne copiosamente e io a ruota. Fu la prima di una lunga serie di seghe insieme su mia cugina

Dejan sapeva come far godere mia mamma… | Racconto voyeur di Antonio G

Avevo 23 anni allepoca. Mia madre ne aveva 49, ed era separata. Chi ha letto i miei racconti, sa che, probabilmente, la mia tendenza cuck è nata in quel periodo. La fragilità emotiva di mia madre la portò, in quegli anni, ad aprire spesso le cosce con uomini molto virili e poco romantici. Era, forse, un modo per sentirsi meno sola. La cosa, se da un lato mi infastidiva, dallaltro mi eccitava. Parecchio. Di Michele e delle sue performance già sapete. Oggi voglio parlarvi di Dejan. Era un muratore serbo, allepoca 38enne, che viveva e lavorava dalle nostre parti. Mamma lo conobbe mentre lui stava facendo dei lavori di ristrutturazione nel condominio dove abitavamo. Era alto, prestante, molto rude, con la barba sempre incolta. Capii che avevano iniziato a frequentarsi dopo che, una sera, lo vidi dal balcone mentre riaccompagnava mia madre a casa. Mamma non mi parlò mai di lui. Forse, in cuor suo, si vergognava di far sapere al proprio figlio che stava vivendo lennesima avventura in poco tempo. Che stava, ancora una vota, aprendo le gambe col primo che passava. Soltanto una volta mi trovai in casa durante un loro amplesso. Evidentemente, erano soliti andare da lui, o consumare in motel. Quella volta, però, fecero sesso a casa nostra, inconsapevoli della mia presenza. Ero andato in palestra, tornando però a casa molto prima del solito. Rientrato in casa, sentii ansimare in modo profondo e inequivocabile. Capii subito che Dejan stava castigando mia mamma. Mi diede fastidio, ma al tempo stesso il cazzo mi diventò duro. Mi avvicinai alla porta della camera da letto e li spiai dalla serratura. Dejan stava sopra e mamma sotto. Mi resi conto di quanto fossero grandi le tette di mia mamma. Aveva dei capezzoli enormi, riuscivo a vederli persino dalla serratura. Luccello di Dejan era lungo e grosso. Forse era per via di quel particolare che era così sicuro, e che poteva permettersi di essere rude e sincero, senza garbate ipocrisie. Io, nella vita, sono sempre stato poco sicuro e fin troppo garbato (non ho le sue stesse doti in mezzo alle gambe, ahimè). Lamplesso durò a lungo e cambiarono spesso posizione, senza mai perdere passione e intensità. Dejan era davvero un bel trapano e mamma godeva parecchio. Ad un certo punto, mentre lei era a pecora, Dejan inziò a stuzzicarle freneticamente i capezzoli, penetrandola da dietro. Era davvero eccitante spiarli. La fiera virilità del muratore serbo traspariva anche dalle sue parole, in quei momenti concitati. Non erano certo frasi damore, ma ciniche freddure di un predatore senza scrupoli. Godi, puttana…, Tuo culo bello aperto, sei proprio gran vacca, ehehheeh. Nel sentirlo ridere, mi eccitai tantissimo. Non provavo fastidio per quelle parole. Non potevo andarne fiero, ovviamente, ma non mi davano fastidio. Ero talmente eccitato, che non riuscivo ad arrabbiarmi. Sapevo, tutto sommato, che Dejan stava dicendo la verità. Altri uomini avevano posseduto in passato il culo di mia madre, ed ora uno in più o in meno non faceva certo la differenza. Andai via un secondo dopo aver sentito mia madre raggiungere lorgasmo. Uscii di casa imbarazzatissimo, senza far rumore. Tornai alcune ore dopo, quando Dejan era ormai andato via. Fu un periodo molto particolare della mia vita, e sono sicuro che, se poi sono diventato cuck, è anche perchè spiavo le scopate di mia madre. Lei, in quel periodo, prese davvero parecchi cazzi…

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