La mamma in autoreggenti 4 | Racconto incesti di luchetto

Ciao freddy,volevo risponderti,ho cercato di parlarle ma lei svia sempre il discorso…forse é vero lei mi vede piccolo ma sa che non sono un stupido…io purtroppo sono molto timido,diciamo non sono stato mai fidanzato,solo qualche bacetto e sono ancora vergine…non sono attratto da mia madre diciamo ma sono successe delle cose che mi hanno messo in imbarazzo..mi é successo di avere delle erezioni vedendola avere rapporti e solo una volta mi sono masturbato…invece questestate,diciamo capita che dormo nel letto con lei…faceva caldo e io mi alzai per andare in bagno,erano le due di notte e lei dormiva profondamente..era di pancia su,e aveva le gambe aperte,io mi sono avvicinato con il naso verso gli slip per odorare…aveva un vestititino da notte ma si era alzato…ho visto che dormiva profondamente e ho provato a passare il dito da sopra gli slip,pero avevo troppa paura di essere scoperto..poi si é girata e io le ho alzato il vestito per guardarle il sedere,aveva un perizoma…non restitito sono andato in bagno e ho fatto pensando al suo sedere…non so se é giusto questo???una volta invece successe il contrario,mi feci male alla coscia e lei mi mise la crema per l infiammazione…diventai rosso perché ebbi l erezione perché era vicino il linguine…mia madre si mise a ridere e mi disse ti ecciti con tua madre???io dissi no e lei mi disse sei mio figlio non ti devi vergognare di me…e continuava a ridere…e diceva é diventato durissimo…io volevo morire dalla vergogna..mi massaggiava l inguine toccandomi il pene e altro…pero notai una cosa,lei fissava il mio pene e al posto di fermarsi sembrava le piacesse…ma forse è la mia immaginazione…io ero arrivato quasi a bagnarmi assurdo..lei se ne accorse e mi disse devi fare la pipi??ma lei penso avrà capito..forse lei lo ha fatto senza malizia ma solo con l affetto di una madre…cmq vorrei parlarle se riesco…e scusami per il fastidio…

Ma nonno che cazzo grande che hai | Racconto incesti di 2HP

Mi chiamo Sara ho 22 anni. Vivo in un paesino di provincia del sud Italia, con i miei genitori, uno di quei soliti paesini dove tutti conoscono tutti. Sono la solita ragazza a cui piace divertirsi e uscire con gli amici, ma quando bisogna aiutare in casa mi faccio trovare sempre pronta. Questa estate, ad esempio, siamo dovuti andare a casa dei nonni per la raccolta dei frutti. Mi piace sempre andare da loro, nella casona che hanno con tutta quella terra e animali. Quel giorno faceva molto caldo così decisi di indossare un paio di calzoncini di jeans che arrivavano appena sotto il mio culetto e una canottiera che metteva in risalto la mia terza abbondante, ovviamente senza reggiseno. Una coda conteneva i miei capelli castani e occhiali completavano la mia figura da apparente ragazza innocente. Si perché sotto sotto sono affascinata dal sesso, alcune mie amiche dicono sia un ossessione, ma a me piace e non posso farci niente. Appena arrivati i nonni ci vennero incontro salutandoci e io ricambiai affettuosamente. Mia nonna, sui 70 anni è la classica vecchietta tutto pepe che non la ferma nessuno, mentre nonno Franco è di 10 anni più giovane corporatura robusta alto 1,80 mt e panciona non enorme ma che non sfigura affatto sul suo corpo. Era da tanto che non li vedevo, purtroppo tra la scuola e altri impegni mi rimane poco tempo. Devo dire che quel giorno nonno mi fece uno strano effetto, ero molto presa da lui, continuavo a fissarlo e lui anche non disdegnava qualche occhiata. Decisi così di iniziare aprovocarlo un po, durante il pranzo mi misi seduta davanti a lui e coglievo ogni occasione per sporgermi sul tavolo e mettere in mostra le mie tette. Lui ovviamente guardava sempre e mi fissava negli occhi voglioso.

Fellatio, l’arte del pompino | Racconto masturbazione di Virgo

Inizio con una banalità: il pompino è una forma d’arte che a prima vista potrebbe apparire semplice. Ma, come ben sanno i cazzi, non è così. Ci si potrebbe anche chiedere se nel corso del tempo, tramandata oralmente, abbia o meno avuto una sorta di evoluzione. Come spompinavano le donne “primitive”? Le troiane eran più brave delle achee? Le dame parigine del Settecento deglutivano? Nella Roma imperiale le schiave lo facevano a mani legate? Corrisponde al vero che nel Giappone dell’epoca Bunna le geishe fossero private dei denti per agire di gengiva? L’esser cieche, sorde o prive di olfatto amplifica il senso del gusto o inibisce parte del piacere? Quesiti, quasi tutti, ai quali non potremo mai dare risposte. Quesiti di lana caprina. Ciò che importa è la sostanza. Estrarlo e carezzarlo prima, guardarlo con cupidigia e amore, onorarlo come un totem, attorno al quale dar vita alla danza della pioggia, come un idolo di cui si è l’amante e si invoca la furia. Vellicarlo, impugnarlo, scappellarlo con indice e medio a forbice. Sbavarci un sottile filo di saliva per poi spargerla con un dito. Baciarlo, limonarlo in punta e in punta di lingua, cercando di scoparne l’orifizio, incoronarlo di labbra come faceva Poppea. Lentamente ingoiarlo del tutto e, nel mentre, in un attento su e giù ritmato al ritmate del corpo maschile, usare le labbra per scappellarlo e ricoprirlo. Circumnavigare il bordo della cappella, come si fa con il cono gelato quando cola. Umettare a occhi chiusi più volte due dita leccandole come fossero “Lui”. Stringerne la base, succhiare i testicoli in alternanza, come palloncini da far esplodere. Comprimere lo scroto per renderlo pezzo unico, aprire bene la bocca e ingoiarlo, soffiando calore mentre vi penetra la gola. Mugolare di piacere e rivolgergli la parola, incitandolo, offendendolo o vezzeggiandolo, come fosse “altro” rispetto a colui che state per far godere. Spingerlo sino all’ugola per fargli raggiungere le tonsille, provocandosi il dolce tormento del soffocare. Usare la verga come clava sul viso, avvertire dalle contrazioni dei corpi cavernosi l’arrivo di quanto atteso per placare la sete. Ritardarne l’eruzione perché è bello che non finisca mai. E infine “non disperdere il seme” ma farne buon uso, in parte deglutendo (ostentando il movimento dell’epiglottide) in parte rigurgitando per farsi poi baciare profondamente dal donatore.

Finalmente Cornuto e contento | Racconto tradimenti di Elena di Castelbuono

Finalmente avevo resto mio marito cornuto e contento, beh cornuto in verità lho era da tempo sia con il suo amico e sia in altre occasioni che mi erano capitate in passato devo ammettere che di corna gliene avevo messo parecchie. Ma mio marito è fatto cosi, gli è sempre piaciuto mostrami in giro e condividermi con i suoi amici. Quando andavamo in vacanza nei villaggi lui voleva che io mi mettessi sempre in mostra, fare amicizia con i vari animatori , mettermi costumi o vestiti a volte anche indecenti e lui si eccitava cosi… ed io ho , negli anni acquisito questa vocazione di essere un po esibizionista ed anche troia nel momento giusto per cui se uno mi piaceva alla fine il modo per portarmelo e letto lho quasi sempre trovato. Comunnque ora dopo essere stati scoperti io e il suo amico potevamo fare tutto alla luce del sole e la cosa devo dire anche se mi dava meno ansia allo stesso tempo aveva perso un pò di quella sana eccitazione che mi procurava ogni volta che rischiavamo di essere scoperti. Prima quando eravamo a cena il suo amico si alzava dalla tavola e mentre io facevo i piatti ad esempio mi veniva dietro mettendomi la mano fra le cosce e facendomi sentire la sua eccitazione mentre mio marito era sul divano; ora era diverso nel senso che se avevamo voglia potevamo farci anche una scopata sul divano davanti a mio marito che lo cacciava fuori e se lo faceva in mano; per carità tutto molto eccitante lo stesso ma un eccitazione diversa. Quello che mi piaceva era andare a trascorrere ad esempio dei week end fuori tutti e tre con mio marito che ci faceva da autista porco e noi che facevamo gli sposini porcelli. Prendevamo una stanza tripla e spogliarmi davanti al suo amico mi dava i brividi cosi come passeggiare mano nella mano con lui e mio marito poco dietro che con la mano in tasca si eccitava specie quando ci baciavamo con passione. Lui era davvero contento di essere cornuto perchè lo facevo con il suo amico e perchè sapeva che il menage a trois non sarebbe finito per lamore che avevo ed ho verso di lui. Con il suo amico per me è eccitazione ed è sesso puro anche se mi sono affezzionata e gli voglio bene e gli lascio fare tante cose molto intime e lo bacio sempre con molta passione.La mattina quando mio marito esce noi spesso restiamo a letto a fare lamore per qualche ora e quando ci alziamo troviamo la colazione pronta che ci ha lasciato mio marito e poi il mio amante mi fa vivere in una situazione di eccitazione quasi perenne perchè è molto porco ed anche quando usciamo mi fa vestire da troia e fa di tutto perchè altri uomini ci guardino e poi lo tiene davvero sempre duro, non sò come faccia di sicuro prenderà qualche sorta di viagra ma devo dire che è un piacere farmi penetrare sia in fica che analmente da lui.

Le prime scopate con donne mature | Racconto prime esperienze di antonio 80

Sono antonio e ho provato un esperienza da paura 1 settimana fa,ero a casa da solo sul divano suonano alla porta ed era mia suocera e gli dico come mai qua passavo mi dice lei sedetevi gli dico io,mi dice corro in bagno devo fare pipi non chiude la porta e mi chiama non ce carta mi grida entro ed era nuda o scusa gli dico no aspetta mi dice ma io sono vecchia mi dice non affatto gli dico io ed e allora che mi avvicina e mi tocca la mia nerchia scopami mi dice io non aspettavo altro la porto in camera e la spoglio lei e incredibile nuda figa pelosa e mammelle dure da urlo,me lo tolgo di fuori e lei se lo infila in bocca ed io le inizio a leccare nella figa era bagnata ancora di pipi ma era gustosa mi sposta e mi dice violentami infila il mio cazzo nel culo e inizia a giagere di piacere quando si alza e mi fa uno squirting in bocca lei gode tanto ma e li che rimango sbalordito mi dice vengo e mi sborra veramente dalla figa esce uno sperma color latte che io non resisto e gli dico voglio goderti in bocca sii mi dice apre la bocca e inizia a bere la mia sborra e mi dice mettimelo nel culo e godimi pure dentro id io godo finito mi dice ma mi dovevo riprendermi ci vediamo nel fine settimana mi dice ed io gli dico ok sono a casa gli replico che donne amici dopo i 40 sono ancora piu arrapate…

Marta sverginata di culo | Racconto dominazione di Paolo il cornuto

Non era nei patti. Ne che facessero le foto dalla loro macchina fotografica ne che la inculassero. Marta seppur fosse una gran puttana disponibile a farsi sbattere anche da un gruppo di tori e a succhiare avidamente cazzi e a farsi sborrare in bocca. Almeno così pensava Paolo. Li aveva trovati lui i tre tori e lei come sempre non aveva voluto nemmeno conoscerli. Le bastava vederli in motel dove li aspettava.

Romantica | Racconto dominazione di inception

Non appena si chiuse il pesante portone alle spalle una folata di vento gelido la investí, togliendole quasi il respiro. Agata restó così, inerme per qualche secondo, come colpita da un fendente in piena gola e poi giù fino al petto. Gli occhi gonfi dal pianto le bruciavano sferzati dall’aria, come le guance.

Adele | Racconto incesti di Simone27

La sto osservando, da dietro, un culo che parla, ha 38 anni, alta 170 cm, un seno tra la seconda e la terza, in casa non bada molto a come si veste, non le importa se si mette in mostra, a volte penso che lo faccia di proposito, ora si gira e mi sorride con i suoi splendidi occhi verdi e quella bocca carnosa. Ha i capelli legati a coda alta, ma una ciocca ribelle le cade sul viso e lei lallontana con uno sbuffo.

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