Maggio 1998
storie porni
Marito cuckold diventa sottomesso e travesta | Racconto trans di Luigino
Salve a tutti eccomi di nuovo a raccontare la mia storia che non è di fantasia ma veramente vissuta e tuttora la vivo. Io se vi ricordate ero stato sottomesso e travestito e trasformata in Cristina in donna da Saverio, il bull che si scopava mia moglie, colui che la ha sverginata e inculata come io con la mia pisellina piccola e moscia non ero riuscito a fare, se vi ricordate nel mio precedente racconto ero rimasta sola soletta con il mio Marione, e magari vi ricordate che il mio maschio si era fatto sbocchinare I suoi 25 cm di cazzone che poi aveva pericolosamente appoggiato sulle mie chiappette e a pecorina me lo strofinava senza ritegno in mezzo mentre le sue grosse palle pelose mi sbattevano nel solco del culetto, fra me e me pensavo che non avrei potuto ribellarmi perché un maschio così forte tozzo con le sue mani callose ruvide mi avrebbe sicuramente picchiata e io così esile senza peli vestito in lingery bianca tutta in pizzo e con il velo bianco in testa come una sposina, come aveva chiesto lui tramite il bull di mia moglie Saverio, lui voleva che fossi pronta a essere sacrificata e sverginata e voleva una femminuccia da trasformare e fare sua per sempre,e mentre il suo grosso membro padroneggiava sul solco del mio culetto mi diceva che ero proprio carina e che sarei diventata proprio una dolce femminuccia e che il mio culo era meravigliosamente femminile e che ero portata alla femminilità e che con lui sarei diventata dolce morbida e ubbidiente, mi diceva che il suo cazzo mi avrebbe fatto un po male ma che poi mi sarebbe piaciuto e non avrei potuto più farne a meno del suo bananone. Io cosa potevo fare non potevo ribellarmi, ripensavo alle parole del bull di mia moglie che mi aveva chiesto di far divertire il suo amico altrimenti mi avrebbe ammazzato di botte e poi sentivo il Marione sopra di me e la sua grossa cappella oramai allentrata del mio buchino ripensavo a mia moglie che mi diceva che il cazzo è bello e che dopo averlo preso non avrei più voluto essere uomo, ma solo femmina e tornare a stare sotto un vero maschio, cosa potevo fare, mi girai e gli chiesi di possedermi , lui ridacchiando si chinò su di me e in solo colpo mi entro dentro con il suo mostro fermandosi in me facendomi urlare come un animale ferito, mentre io lo pregavo di levarlo che era troppo grosso che mi faceva male, ma lui mi teneva stretta e mi diceva di fare la brava che era tutto dentro e che fra poco me lo sarei goduto tutto, io ero umiliata, dolorante e le lacrime ormai bagnavano il mio viso, allimprovviso mentre cominciava il suo pompaggio girò la mia testa e la sua lingua entro fra le mia labbra ero oramai sua e mentre io singhiozzando gli chiedevo di smettere lui mi chiamava puttanone e mi chiedeva di stare zitta e che ormai il culo era rotto come una fica, poi allimprovviso il dolore si era affievolito e piano piano cominciava a darmi una strana senzazione non volevo accettarlo ma cominciava a non farmi più male anzi mi piaceva lo sentivo uscire tutto e poi riempirmi di nuovo così su è giù e un gridolino effeminato mi scappò dalla bocca, lui soddisfatto ridacchiando mi chiedeva se mi piaceva il suo cazzone , in me ancora un po di dignità era rimasta e non volevo dargli quella soddis fazione stavo zitta e godevo a pecorina a occhi chiusi in silenzio, poi un suo forte affondo con il suo cazzone e un sonoro schiaffone sul culo mi fece fare un altro urletto e alla sua nuova richiesta di dirgli se mi piaceva il suo cazzone gli risposi gli dissi di sì e lo dissi urlandolo, un si effeminato e lungo anche la mia voce si era trasformata e lui se ne era accorto e subito umiliandomi mi rispose abbassandosi su di me e dicendomi che ero diventata femmina, mi chiedeva se volevo diventare la sua femmina, ero piena di cazzo soddisfatta mentre questo meraviglioso maschio mi montava mentre mugolavo umiliata e consapevole di essere sua, mi girai lo guardai e leccandomi con la lingua le labbra gli risposi gli dissi di sì lo volevo, volevo essere la sua donna e lui, lui mi sconvolse mi rispose che sarei diventata la sua fidanzata mentre io sotto il suo cazzone oramai ero persa godevo felice mugolando e rispondendo con un si si si è poi un altro si a tutte le sue richieste di uomo e maschio, fino a quando prendendo la mia pisellina moscia fra le sue mani callose appoggiandosi sopra di me alitandomi sul mio orecchio destro mi chiese se poteva sborrarmi dentro io oramai ero la sua preda ero femmina e sua, si gli risposi di sì che era il mio primo uomo e che volevo avere tutto il suo seme, che volevo essere marchiata dal suo seme ed essere sua per sempre, lui poi con un ultimo colpo di reni comincio a riempirmi di sborra dentro di me fino a 5 6 7 8 e più schizzi di sborra bollenti grugnendo e godendo come un maiale dentro di me mentre mi diceva di amarmi e che ero solo sua, io guardandolo negli occhi gli risposi che lui mi aveva sverginata fatto donna e che il suo seme in me mi aveva marchiata e fatta solo sua e mentre la mia pisellina fra le sue mani erruttava le mie inutli gocce di un liquido trasparente che neanche lontanamente somigliava alla sborra che il mio Marione aveva fatto in me godevo anchio chiamandolo amore mio. Continua vi è piaciuto
Il primo cane | Racconto zoofilia di Debora
Sette anni fa incontrai Umberto, un bel ragazzo di due anni più grande di me, e subito me ne innamorai. Colto, brillante, fine dicitore, aveva tutte le prerogative per piacere ad una donna. Potete crederci perchè allepoca avevo già 29 anni, quindi di uomini, pur non avendone fatto una collezione, me ne intendevo. La stessa cosa provò lui nei miei confronti, almeno secondo il suo dire, e fidanzarci fu una logica conseguenza. Altra logica conseguenza fu frequentare la villa in cui abitava, che divenne la nostra alcova e in seguito, dopo il matrimonio, la nostra abitazione. Era, ed è anche oggi, brillante pure sul lavoro, tanto che far carriera e guadagnare bene fu per lui unaltra delle logiche conseguenze. Anche a letto si rivelò un partner ideale, capace dessere energico e dolce al tempo stesso. Insomma, una sorta di uomo ideale. La grande passione di Umberto erano i cani: la sua competenza in materia invero sconfinata. E aveva, allepoca, un bellissimo alano di sei anni, di nome Tom. Io ho sempre avuto una predilezione per i cani e ad andare daccordo con lui non ci misi molto. Nonostante la stazza giocavo in giardino con lui senza problemi. Ma notai subito un particolare: quando entrava in casa mi saltava addosso e spesso e volentieri mi puntava il muso sulla figa, soprattutto quando avevo le mie cose. Chiesi ad Umberto lumi, e lui mi disse senza reticenze:La ragazza che avevo prima si accoppiava con lui. Per lui entrare in casa ha un significato preciso probabilmente. Piacerebbe anche a te accoppiarti con lui?. Presa alla sprovvista gli chiesi:A te piacerebbe se io mi accoppiassi con lui? E Umberto di rimando:Certamente, sarebbe stupendo. Faresti felice lui e me. Chiusi il discorso con un Ci penserò su. Devo dire che due o tre mesi prima avevo letto un articolo su una rivista che parlava dei rapporti delle donne con gli animali, specialmente coi cani: una storia che partiva da lontano. Larticolo mi aveva attizzato non poco e la proposta di Umberto mi aveva dato da pensare. Oltretutto il mio lui non perdeva occasione per chiedermi cosa avessi deciso in proposito, e io alla fine mi decisi:Mi piacerebbe provare. Umberto fu prodigo di consigli:Attenta che un cane non è un uomo. Quando ha finito il nodo gli si ingrossa, quindi tu devi restare ferma finchè non gli si affloscia. Solo allora potrai farlo uscire. Capisco che non è semplice sentirsi il suo peso addosso per qualche minuto,però se lo facessi uscire subito potresti avere delle spiacevoli conseguenze. Oltretutto puoi ben vedere che il suo cazzo è molto simile al mio, che è leggermente superiore alla norma. Ragion per cui devi comportarti di conseguenza. Inoltre sarà bene che ti metti un pò di gel dentro la figa e te la meni un pò prima, dato che la penetrazione potrebbe essere un po violenta. Comunque io sono qui, pronto ad assisterti. Va bene dissi io. E venne il momento clou. Con la figa ben gellata e aperta da un ditalino, aspettai nuda che Umberto arrivasse con Tom. Mi misi a pecorina e quando Tom entrò e mi vide così, distinto mi si buttò addosso e mi fece cadere. Umberto mi aiutò a rialzarmi, ordinò qualcosa a Tom e poi glielo prese in mano, glielo menò un poco e poi lo indirizzò dentro la mia figa. Entrò dentro di me in modo deciso e cominciò a montarmi con un ritmo forsennato. Io provai sensazioni indescrivibili mentre lui andava su e giù senza che io riuscissi a stargli dietro. Non so quanto tempo ci mise a sborrare, di sicuro a me parve un secolo. E quei sette-otto minuti (forse dieci)che ci mise ad afflosciarsi mi sembrarono interminabili. Un volta uscito dalla figa mi rialzai, e a terra finì una buona quantità di sborra. Contenta dellesperienza, anche se un pò provata, mi feci un bidet e subito dopo un bagno. Poi io e Umberto andammo in camera da letto e facemmo una scopata memorabile. Più avanti si pose il problema dei rapporti anali. Anche qui Umberto fu prodigo di consigli:E bene usare un allargatore, per i motivi che tu ben sai. Così, prima di ogni accoppiamento anale, Umberto mi infilava nel culo un allargatore,azionava la pompetta e me lo lasciava dentro per unora buona. Così a Tom diedi anche il culo. Da ultimo i pompini: non nascondo che lidea di prendere in bocca il cazzo di un cane mi faceva un certo effetto. Vinta la diffidenza, feci il primo pompino e notai che,a differenza di quella degli uomini, la sborra dei cani è un pò meno densa ma un pò più copiosa è leiaculazione. Ingoiarla non fu facile la prima volta, il sapore è decisamente acre, ma una volta ingoiata poi ci ho fatto labitudine. Col tempo le cose sono cambiate, adesso faccio sesso coi cani anche da sola se il cane in azione è uno solo. Ora di cani ne abbiamo tre, ai quali abbiamo dato dei nomi un pò particolari: un alano di cinque anni di nome Jack, un dalmata di quattro anni di nome Jolly (il mio preferito) e un pastore tedesco di quattro anni di nome Poker (quello col quale sessualmente mintendo di meno). Anche loro, come Tom, in giardino sono affettuosi ma niente altro, mentre quando entrano in casa… Nel frattempo badare a loro è diventata la mia unica vera occupazione: da quando ho sposato Umberto, infatti, non lavoro più. E quando non ci siamo a loro pensa mia sorella, che è una lesbica ma coi cani penso faccia uneccezione (non so niente di sicuro,però,sia ben chiaro). E Tom che fine ha fatto? Due anni fa si è ammalato gravemente e giocoforza è stato abbattuto. Non mi vergogno a dire che ho pianto due giorni. Umberto, sempre sensibile, mi ha capito. Il primo cane è come il primo amore: non si scorda mai.
Nella spa | Racconto tradimenti di Giorgy81
Che bello cazzeggiare per le SPA…
Al mare | Racconto esibizionismo di Freelove
Finalmente lestate è giunta al culmine, le ferie si avvicinano e il lavoro rallenta.
Giochi Scat da padrona | Racconto dominazione di Medea
Mi avete contattata in molti per chiedermi altre storie, racconti, confessioni. Altri solo per confrontarci e condividere. Ribadisco qui che amo parlare e essere eccitata dalle vostre pulsioni, ma non sono in cerca di partner sessuali, di quelli sono capace di trovarne senza dover scorrere nulla e di scegliere ciò che desidero direttamente dal vivo. Detto questo vi racconto di quando ho fatto subire al mio schiavo inconsapevole un clistere.
Il mio amico con mia mamma | Racconto voyeur di Antonio G
Allepoca avevo 23 anni. Mia madre, divorziata da parecchio, aveva da poco concluso una relazione molto intensa con un uomo che abitava in un paese a pochi km dal nostro. Lei aveva 49 anni ed era ancora nel pieno della sua bellezza. Mora, formosa, mediterranea, con due seni abbondanti. Una donna fine ma al tempo stesso dotata di grande femminilità. La conclusione di quella relazione laveva profondamente scossa, lasciandola senza un punto di riferimento di cui probabilmente aveva un forte bisogno.Era agosto, ed io avevo invitato un mio caro amico delluniversità a trascorrere qualche giorno da noi, nel nostro tranquillo paesino in collina. Un po di quiete ed aria buona, prima di ripartire verso una località di mare per godersi le meritate vacanze. Fabio aveva 24 anni, era alto 1,85 cm circa, castano, occhi verdi. Insomma, un gran bel ragazzo. Durante i corsi universitari avevamo stretto una bella amicizia, ed io ammiravo la sua solarità e la sua viva intelligenza. Avevamo molti interessi in comune come il calcio e la musica, anche se caratterialmente eravamo diversi: lui più estroverso, io sicuramente più timido e riflessivo. Forse sui nostri caratteri incidevano anche i luoghi di provenienza. Fabio era napoletano verace, e nel suo carattere emergeva tutta la passionalità della sua splendida città. Io, venendo dallentroterra (durante il mio percorso universitario dovevo fare ogni mattina unora di treno), ero decisamente più chiuso rispetto ad un ragazzo di città. Con Fabio però mi trovavo benissimo, e lo stimavo parecchio. Quando gli proposi di passare qualche giorno in collina da me durante la pausa estiva, accettò di buon grado. Fu ospite a casa nostra per quattro giorni. Gli feci visitare il paesello e gli altri comuni del circondario, tutti borghi molto caratteristici. A pranzo cucinava mia madre, la sera invece andavamo al pub o in pizzeria. La quarta ed ultima sera, però, decidemmo di cenare a casa, bevendo un buon vino che lui aveva gentilmente offerto. Fabio era un ragazzo molto spigliato e brillante, pieno di interessi e di ottima cultura. Capii sin dal primo giorno che aveva fatto unottima impressione a mia madre. Lei, con la sua formazione umanistica, non poteva non apprezzare una persona così colta e brillante. Con Fabio si poteva parlare di tutto: cinema, musica, politica, sport, storia. Le conversazioni a tavola erano sempre piacevoli e stimolanti, ed il suo garbo era adorabile. Purtroppo non mi resi conto che le sue grandi qualità si sarebbero potute rivelare unarma a doppio taglio. Lultima sera che rimase da noi scivolò via piacevole tra una chiacchiera, una risata e un bicchiere di vino. Quando andai a dormire ero un po brillo, ma felice per quella bella serata. Nel corso della notte, però, venni svegliato da un rumore assai sospetto. Era un rumore di molle del letto…uno strano cigolio. Pensai di essermi suggestionato e cercai di riaddormentarmi, ma mi accorsi che il cigolio stava continuando in un modo troppo cadenzato per essere casuale. Mi alzai e uscii dalla mia camera, accorgendomi subito che la stanza degli ospiti, dove avrebbe dovuto dormire Fabio, aveva la porta aperta. Mi avvicinai e mi accorsi che la stanza era vuota. Nel frattempo, il cigolio del letto proseguiva…e proveniva inequivocabilmente dalla camera di mia madre. Mi avvicinai alla sua stanza con un groppo in gola. Non poteva e non doveva essere vero. Sbirciai dalla serratura…e vidi Fabio e mia mamma nudi, lui sopra di lei, nel pieno di una virile stantuffata. Iniziai a tremare, ero esterrefatto. Eppure…sentii tra le mie gambe un rigonfiamento tanto inopportuno quanto esplosivo. Insomma, lo ammetto: mi ero eccitato. Non mi sembrava vero…il mio amico si stava ficcando mia mamma. Sentii lei che, ad un certo punto, con la voce rotta dalleccitazione, disse che cazzata che stiamo facendo…però ne ho bisogno…mi sento così sola, Fabio…capiscimi…non giudicarmi. Le sue parole erano sussurrate in maniera affannosa e Fabio, nel pieno della monta, sembrava non dar loro molta importanza. Era troppo concentrato sul da farsi, e non lesinava complimenti a mia madre, seppur ruspanti. Rosa, che belle zizze che tieni…mmm, che bocce… e palpava famelico, succhiandole i capezzoloni. Mia madre, ansimando, disse non dire nulla ad Antonio, mi raccomando…non potrebbe mai capire… e Fabio rispose sì, tranquilla… in maniera frettolosa, quasi a voler in realtà sottintendere un ben più sincero ora non pensarci e lasciami fare…. Iniziai a toccarmi, vergognandomi di me stesso e provando al contempo un profondo senso di delusione verso Fabio e mamma, ma ormai leccitazione guidava la mia mano di spettatore impotente, nascosto dietro la serratura di una porta chiusa e consapevole di quanto potesse essere cinica la vita. Quando Fabio, ad un certo punto, la mise a pecora, ebbi un ulteriore sussulto, ferito dalla vista di quella posizione che sublimava a pieno il dominio del mio amico su mia madre. Bellamico… pensai, e nel frattempo proseguii a toccarmi, in un misto di rabbia ed eccitazione che mi annebbiava la mente. Anche in quella posizione, Fabio cercava costantemente i seni di mia madre, tastandoli voracemente. I seni, o meglio le zizze, detto nel suo schietto vernacolo napoletano. Che spettacolo…tieni una zizza mondiale…ahhh…mmm…ahhh…e che zizzona…meglio di quella di Battipaglia…. Sentendo questa comparazione, mamma rise per un attimo, proseguendo poi ad ansimare sotto le decise stantuffate di Fabio. In quel preciso istante raggiunsi lapice del mio piacere di sfigato voyeur, e sborrai incredulo. Ormai, sfumata la libidine che aveva invaso la mia mente, non avevo più il coraggio di continuare a spiare. Tornai nella mia stanza, sentendo il letto di mia madre che continuava a cigolare con vigore. Non riuscii ad addormentarmi quella notte e fissai il soffitto chiedendomi perchè fosse successa una cosa del genere proprio a me. Avevo subito lumiliazione più grande possibile, la più impensabile: mia madre che si concedeva ad un mio amico. Non osavo immaginare il compiacimento che Fabio aveva potuto provare in quella situazione. Fare un simile colpaccio, per giunta in trasferta, a casa dellamico. La mattina seguente ebbi unidea di cosa gli attraversava la mente, mentre facevo colazione con lui e mia madre. Sarebbe dovuto partire di lì a poco, e notavo il suo sguardo fiero e compiaciuto, come quello di un felino dopo una trionfale battuta di caccia. Di converso, mia madre era insolitamente silenziosa e visibilmente imbarazzata. Aveva evidentemente capito quanto fosse stata inopportuna quella sua debolezza. Ma ormai era successo e lunica cosa da fare era tacere, per il bene mio e per la dignità sua. Sono passati tanti anni ormai e non le ho mai confidato che sapevo tutto. Non ho voluto darle un tale dispiacere. Il ricordo di quella notte, però, non mi ha mai abbandonato.
Scopata in auto | Racconto tradimenti di Raf90
Dal medico, pomeriggio. Mi recai in ambulatorio per delle ricette e tra le persone in attesa c’era un informatore scientifico, un uomo distinto che mi guardava con insistenza. Vestita con fuseaux, canottiera scollata e capelli raccolti, mi rendevo conto di essere attraente con la mia terza abbondante e le forme ancora ben definite nonostante i miei 50 anni.
La sega della mamma | Racconto incesti di XxXxX
Era il periodo estivo,come tutti gli anni andavo in vacanza con i miei genitori in una nota localita balneare in provincia di Napoli di cui preferisco non fare il nome.La mia famiglia era composta da mio padre, 41 anni alto un po di pancia e sempre allegro, mia madre, 39 anni, 1,60 cm di altezza, un po in carne e abbstanza stressata dalla frenetica vita quotidiana che si vive in citta, ed io 18 anni poco piu alto di mia madre, fisico asciutto. Le giornate trascorrevano beate e spensierate lontani dai banchi di scuola. Durante il giorno ero impegnato nelle mie attivita quotidiane, dalla mattina mi recavo in spiaggia e trascorrevo gran parte della giornata con i miei amici a cazzeggiare tutto il tempo, e cercando di fare amicizia con tutte le ragazze della nostra età che frequentavano la spiaggia. A 16 anni gli ormoni di noi maschietti vanno a mille e cercavamo in tutti i modi di combinare qualcosa con le ragazze che conoscevamo, ma essendo io di indole molto riservata trovavo sempre difficolta, a differenza di qualche mio amico. Cosi tutte le notti nel mio letto mi ammazzavo di seghe cercando dallo smatphon i piu strani porno che il web possa offrire. Una notte nel buoi della mia stanza con le cuffiette nelle orecchi stavo guardando un porno di una gran troia bionda con due zizze esagerate che si faceva chiavare da un cavallo. Steso sul letto con solo le mutande cominciai ad accarezzarmi il cazzo che gia stava quasi del tutto eretto, quando dal buio del corridoi si affaccia mia mamma,che avendo visto la stanza illuminata dalla luce del mio telefono venne a controllare come mai stessi ancora sveglio alle 3 di notte. In un attimo la vidi ai piedi del letto che diceva qualcosa, cosi colto da un senso di vergogna e timore mi tolsi in fretta le cuffiette e abbassai subito il telefono mentre quella troia del porno continuava a farsi stantuffare dallenorme cazzone dellanimale.
Io e la mamma incesto infinito 9 – La mamma affronta la nonna e ritorna il sereno | Racconto incesti di coccoduro
La mamma con calma discese le scale e usci di casa, io con lo sguardo perso nel vuoto e il respiro che faticava ad uscire pensavo: adesso sono guai, la nonna farà un casino tale che in poche ore tutto il paese ne sarà informato e, già mi vedevo additato come quello che si scopa la propria mamma, valutavo in quale continente rifugiarmi per non incorrere nelle ire di mio padre, comunque la mamma verrà via con me, non posso lasciarla nelle mani di mio padre, disperato mi buttai sul letto e chiusi gli occhi.
La vera storia di mia moglie e Mattia | Racconto trio di marcor
Questa storia è realmente accaduta circa 1 anno fa.
Trans e la coppia | Racconto trans di Terzosesso
Come sempre, a prefazione dei miei racconti, la precisazione che le storie descritte si riferiscono a fatti reali che fanno parte della mia vita di Trans.
Troppa voglia di segarmi, ma fortunatamente | Racconto gay di Paolotorino2018
Avevo passato la giornata in ufficio con il pensiero di farmi una delle mie solite seghe nel bagno ma troppi impegni non mi avevano lasciato il tempo. Dopo il lavoro stavo rientrando in auto e la voglia si era fatta ancor piu forte……allora ho deciso di fermarmi da qualche parte a farmi una sega……Uno dei miei posti soliti e un parcheggio in una zona industriale dove mi sono gia fermato molte volte a masturbarmi in tutta tranquillita. Dopo aver parcheggiato in un angolo tranquillo, mi sono abbassato i pantaloni e le mutande e ho finalmente potuto toccarmi…..il cazzo si e indurito subito e la mia mano ha cominciato il suo magnifico lavoro. La voglia era cosi tnta che se non mi fossi controllato, sarei venuto subito ma volevo godermi quelle magnifiche sensazioni piu a lungo e quindi ogni tanto mi fermavo. Dopo circa 15 minuti di quellintenso piacere, ho visto arrivare unaltra auto che ha parcheggiato a circa 3 metri dalla mia. Non ce voluto molto per capire che anche lui era li per la stessa cosa……infatti lho visto sollevarsi sul sedile per abbassare i pantaloni, come avevo fatto io poco prima. i suoi movimenti erano inequivocabili….si stava masturbando esattamente come me……Il pensiero mi faceva eccitare ancora di piu e la voglia di fare qualcosa insieme a lui si faceva piu intensa. Ho preso coraggio ed ho aperto la porta cosi lui poteva vedere che me lo stavo menando………la mia mossa ha portato buoni frutti infatti dopo poco e sceso dalla macchina e si e avvicinato. Io gli ho fatto segno di entrare e lui si e accomodato con me. Appena entrato mi ha subito accarezzato il cazzo e io ho allungato la mano per toccare il suo che era di nuovo nei pantaloni. Lui ha subito capito e si e abbassato i pantaloni e con mia sorpresa ho visto che indossava collant e mutandine di pizzo sotto i pantaloni. Che eccitante…..mi ha chiesto se mi piaceva e io ho detto di si, molto…….e lui mi ha detto che erano cose lasciate da sua moglie quando se nera andata e che lui indossava molto spesso per sentirsi troia. La cosa mi ha eccitato molto e dopo esserci succhiati il cazzo reciprocamente mi ha chiesto di incularlo, cosa che ho fatto con molto piacere, purtroppo sborrando quasi subito dalleccitazione!!!!!! mentre sborravo anche lui si e fatto venire segandosi ……..gemendo come una puttanella. Ci siamo tenuti in contatto per altre maialate insieme
Il test del sesso orale (come sai fare i pompini) | Racconto etero di supermaster
Questo test erotico ( Pompini o Fellatio ) si compone di 26 domande per capire qualè il tuo grado di conoscenza su un argomento specifico: il sesso orale, ovvero sai fare dei bei pompini? Sai praticare ( bene ) il sesso orale al tuo compagno? ( insomma sei capace di fare bei pompini? ) Sono previste 2 diverse risposte per ogni domanda, tra le quali devi sceglierne una soltanto: la A) o la B). – Rispondendo alle seguenti domande poi verificate a quale lettera hai dato la maggioranza delle tue risposte dopodiché vai a leggere il relativo profilo.
La spiaggia sassosa I | Racconto scambio di coppia di Andrea Sada
La spiaggia sassosa è una specie di mito che si tramanda da generazioni: nessuno sa dove sia o anche se esista per davvero, qualcuno dice che si trovi da una parte, altri in tuttaltro luogo; ad ogni modo, tutti ci sono indubbiamente passati almeno una volta. È una linea di costa sotto una scogliera ricoperta di vegetazione che nella metà più vicina alle rocce è piena di sassolini, da cui il nome, e di massi piatti su cui due o tre persone potrebbero stendersi completamente senza toccarsi, e nella metà più vicina allacqua della sabbia dorata e finissima. Questo paradiso non è deturpato dal cemento dei locali sulla spiaggia o da un andirivieni continuo di turisti, è bensì solitaria, silenziosa e tranquilla; inoltre, è una spiaggia nudista senza regole.
Due cazzi per mia moglie | Racconto trio di Ambiguovoglioso
Mia moglie ed io decidemmo di andare a trovare nostro figlio a Milano e siccome eravamo senza macchina, decidemmo di andare in treno. Partimmo alle 23 per essere a destinazione alle 7 del mattino dopo.
Le seghe della mia amica | Racconto masturbazione di Gas12
Ciao sono Marco, e vi voglio raccontare quello che mi è successo quando avevo 16 anni. Ai quei tempi non avevo ancora avuto la sensazione di una mano femminile sul mio cazzo, mi accontentavo solo di seghe, tante seghe. Madre natura era stata generosa con me, ho un cazzo di 19cm. Un bel giorno di estate finita scuola, ero stato invitato a casa di una mia amica. Arrivato là, vestito con una maglietta e pantaloncini, mi apre Sara, la mia amica. Appena entrato il cazzo mi venne duro allistante per la visione che mi si è presentata davanti. Sara era vestita con solo un reggiseno e un perizoma. Mi disse: Ciao Marco, scusa se sono così ma ho troppo caldo! Io gli feci segno di non preoccuparsi. Mi fece entrare, e sorrise. Aveva notato il bozzo nei pantaloncini. Se hai caldo ti puoi togliere anche te la maglietta e pantaloni. Io risposi che stavo bene così, ma lei insistette. Ma dai, si muore dal caldo! E poi penso che qualcosa lì dentro vuole uscire.. disse maliziosa riferendosi al mio bozzo. In un colpo si alzo e mi abbassò pantaloni e boxer bianchi. Il mio cazzo usci trionfante nel pieno della sua durezza. Oh mio Dio, ma è enorme! Prese un righello e misurò la lunghezza. Mmh 19cm.. È proprio un bel cazzone.. Detto ciò lo prese in mano e dopo un secondo le venni in mano. Mmmh già sei venuto.. Però, per la tua età produci un bel po di sborra, dovresti esserne fiero. E si mise a ridere. Senti Marcolino, devi imparare a durare di piu.. Per questo ho deciso di proporti un patto. Dicendo ciò, mi massaggiava le palle. E io:Che tipo di patto? -Se tu vorrai, ti masturberò io, ogni volta che vuoi, ma te da oggi in poi non ti devi piu masturbare. Ci stai? Io tutto emozionato e eccitato gli disse subito di si. Ok, allora potrai venire qui ogni volta che vorrai e ti massaggerò questo bel cazzone. E mi diede un bacio sulla cappella. Lindomani mi presentai subito da Sara e gli chiesi: Sara, che ne dici di farmi una sega adesso? Ma certo, come ho detto ieri ogni volta che vuoi, io eseguo! E mi abbassò pantaloni e boxer. Marco, però tu devi imparare a venire.. Se duri più di 5 minuti allora la prossima volta te ne farò due, se non ce la fai dovrai aspettare almeno 2 giorni alla prossima sega.” E lei inizia a masturbarmi con una mano il glande con dei movimenti roteanti che mi facevano sentire un piacere che non ho mai sentito in vita mia. E sembrava che stesse godendo anche lei. Io ero così eccitato che gli dissi: Ti prego Sara vai piu lenta, sto già venendo.. e lei:Decido io il ritmo della sega! E andò piu veloce, e mentre parlava sborrai sopra di lei. Ne usci talmente tanta che bagnai tutta la sua faccia e la maglia “Ma guarda che disastro, non reggi neanche 2 minuti! Adesso facciamo come ho detto prima, ritorna qui tra 2 giorni per la prossima sega, e tu non masturbarti! Io me ne andai con la faccia bassa. Dopo due giorni, che non sono toccato mi presento a casa sua. Lei mi disse Entra e vai in camera mia, levati tutto quello che hai addosso, maglietta pantaloni calzini ecc. Aspettami lì, aspetto che i miei genitori escano e ti raggiungo. Io eseguo, entro in camera sua e mi spoglio, mi sdraio per terra e aspetto. Dopo qualche minuto sento la porta chiudersi e dei passi sempre piu vicini. Sara entro in camera, si chinò vicino a me e mi disse:Devi imparare a durare di più per questo cambiamo le regole del gioco. Ti masturberò quando voglio io, ti chiamerò al telefono e tu dovrai correre qua, per questo devi essere sempre disponibile e dovrai eseguire sempre e comunque ogni mio ordine. Se non ci riesci avrai la giusta punizione. Te lo chiedo ora e mai più. Vuoi tirarti indietro o vuoi proseguire? Questa è la tua ultima occasione per ritirarti. Tutto quello che vuoi Sara, basta che mi masturbi adesso muoio dalla voglia. Non permetterti di darmi ordini! Ti masturbo quando voglio io non quando vuoi tu, capito? – Si scusa, ho capito. – Ok, adesso inizierò a masturbarti e tu non devi più parlare, neanche quando stai per venire. E puoi venire solo quando te lo dico io, capito? – Va bene Sara cercherò di resistere E lei senza dire niente si sposta e si inginocchia in mezzo alle mie gambe e prende in mano il mio cazzo e inizia a masturbarlo con forza. Nel suo viso non vedo espressioni, sembra molto concentrata, il che mi fa eccitare ancora di più, mi masturba con una mano passandola dalla punta alla base molto velocemente. Già sento che non riuscirò a resistere a lungo visto che erano due giorni che non sborravo. E lei non diminuisce con la velocità, anzi, aumenta sempre di più. Tutto il mio corpo trema e sto per venire. Cerco con tutte le mie forze di trattenere lorgasmo ma non ci riesco e il mio cazzo esplode come un vulcano e riempie la mano di Sara che stava sempre inginocchiata davanti a me. Stavolta ho inondato sia il pavimento sia la sua mani, la cui visione mi eccitava ancora di più. E disse Ma dai non resisti neanche per 2 minuti. Che delusione. Adesso sai cosa faccio? Ti svuoto le palle cosi impari a resistere un po di più. Scusa non volevo ma è.. Ma Sara mi diede uno schiaffetto sul pene e disse: Zitto ho detto che non devi dire nulla, stai zitto e immobile. E riprende in mano il mio cazzo che nel frattempo era di nuovo duro e inizia a segarlo. Stessa tecnica di prima, solo che stavolta mi sembra che posso durare di più. Godo come un pazzo, e lei che aumenta sempre di velocità mi fa godere sempre di più. E ha ancora quello sguardo concentrato e senza espressioni. Come se fosse una dottoressa che verifica il buon funzionamento del mio pene. Dopo pochi minuti sento che sto per venire di nuovo e con tutte le mie forze cerco di nuovo a resistere ma per niente e mentre la sborra stava salendo il mio pene Sara sposta il pene nella mia direzione e gli schizzi mi vengono addosso. Dai, stavolta hai quasi resistito per 4 minuti, ma solo quasi E senza fermarsi continua a masturbarmi, sempre la stessa velocità, con la mano sporca di sperma. Continuavo a godere ma sentivo già adesso che il pene non è più al massimo della sua durezza e capacità. Li serve un po di pausa, ma lei continua a segarmi con una velocità pazzesca. Dopo pochi minuti stavo di nuovo per venire e di nuovo punta il pene verso di me schizzandomi addosso lo sperma, che esce sempre in una quantità inferiore. E lei non smette, inizio a sentire un po di dolore e il cazzo diminuisce ancora di durezza e lei pare che se ne sia accorta: Devi tenere duro, voglio svuotarti quelle palle, da questo cazzo stasera deve uscire tutto lo sperma che hai in te, prima non mi fermo E per lubrificare un po il pene prende un po di sperma che stava sul mio petto e lo spalma sul mio cazzo. E lei continua senza mai fermarsi. I tempi tra un orgasmo e laltro si allungavano e il piacere diminuisce sempre di più siccome aumentava il dolore. Inizio a sperare in un orgasmo asciutto, cosi finalmente la finisce. Il mio glande sembrava rosso ma Sara non smetteva, continuava e continuava. Dopo altri 3 interminabili orgasmi finalmente non esce neanche un goccio di sperma. E lei si alza e mi dice Bene bene, vedo che produci un bel po di sperma, e il tuo cazzo rimane abbastanza duro fino alla fine. Non male, vedrai che domani durerai un po di più. Prendi questa crema e spalmatela sul glande cosi non sentirai più dolori e sarai pronto alla prossima sega. Adesso pulisci il pavimento e poi vai a farti una doccia. Dopo ti do delle asciugamani e poi te ne devi andare a casa, i miei genitori torneranno tra poco. Io mi alzai con le gambe larghe a causa del dolore, ma con la consapevolezza che quel giorno non me lo sarei mai dimenticato.
Mia suocera è una porca | Racconto incesti di Melody21
Mai avrei immaginato… Eppure, mia suocera Cristina, 50 anni e un fisico allenato con un seno non indifferente (almeno una quarta) è un sedere pieno, si era concessa a me. Ma partiamo dallinizio… Io sono Maurizio, 30 anni, gestisco un negozio di elettronica e sono sposato da due anni con Lara, una 28enne piena di energie che insegna zumba nella palestra vicino Casa. Suo padre morì quando lei aveva solo 5 anni in un incidente dauto, e Cristina non si era più risposata. Quel giorno venne in negozio, aveva problemi con il cellulare, una stupidaggine che sistemai subito… Aveva un abitino blu, forse un po corto e con uno scollo un pò troppo profondo per la sua età, una zeppa molto alta e i capelli legati in una coda ordinata. ho finito Cristina, dovrebbe funzionare ora
Scopata nello spogliatoio | Racconto etero di LightNight
Martedì di Giugno, vado in palestra alle due del pomeriggio, la sala attrezzi è deserta, Guglielmo, l’istruttore è alla sua postazione davanti al pc, lo saluto e vado a riscaldarmi sul tapirullan. Inizio a correre, ma sento dei rumori dalla saletta spinning, c’è qualcuno, di solito li ci sono belle fighe da vedere con pantajazz attilatissimi, che si dannano sulla ciclette, saltellando in modo ipnotico quasi come se stessero scopando.
Le mie palline cinesi | Racconto etero di Malena N
Non faccio altro che pensarci. Stavolta non passerà facilmente la mia voglia. Sono sul letto nuda, guardo le mie palline rosa ancora sporche del mio piacere e penso a quello che è successo. Penso a quanto io sia vulnerabile, a quanto io ci sia dentro fino al collo, a quanto io non riesca a farne a meno. Eimpresso nella mente, fisso negli occhi, marchiato a fuoco sulla pelle. Non passerà.Stamattina mi ha fatta impazzire.Stamattina io sono impazzita! Non mi ero mai bagnata così tanto in strada. Mi sono eccitata tantissime volte, più volte e nei posti più impensabili, ma mai come stamattina..mai. Lho incontrato mentre facevo commissioni varie, non mi aveva vista e lho chiamato.
Oh mamma! – 3°-La mia mamma è una troia ed è mia! | Racconto incesti di Cuck 2019
-Amore sveglia è la mamma!-
Il tradimento di mia moglie | Racconto tradimenti di marito cornuto
Marito cornuto
Limpiegata | Racconto etero di Marco D
Ciao A tutti, mi chiamo Marco e sono titolare di unagenzia di assicurazioni.
Fake taxi-tales | Racconto etero di Melaperta
Storia di come ci si dovrebbe sempre assicurarsi di non andare incontro a fregature o
Genitori, grandi insegnanti | Racconto incesti di TATO
Sin da piccola hanno cercato di insegnarmi quali fossero i ruoli ben definiti in una famiglia, parlo degli anni sessanta, il maschio è il maschio, domina decide per la moglie e per la famiglia, e se i figli sono maschi e femmine, i primi hanno diritti acquisiti, la moglie doveva sempre dire sì, essere a disposizione, e non fiatare.