Voglio fare il Pornoattore Gay! | Racconto gay di ZenXXX

È venerdì mattina, mi sono svegliato presto, faccio colazione e sono pronto e carico per allenarmi nella sala pesi di casa mia. Oggi sono euforico, perché so già come trascorrerò questo fine settimana. Finito l’allenamento faccio una doccia veloce e mi preparo per uscire. Mi guardo allo specchio mentre mi vesto: non sto più nella pelle, non penso ad altro che a Titan e al modo in cui ci divertiremo insieme! Ma per capire meglio di chi sto parlando è il caso di fare un passo indietro. Mi chiamo Matteo, sono un ragazzo alto 1,83 m, capelli castani corti e mossi, occhi verdi, con qualche tatuaggio e piercing. Mi definisco un tipo piuttosto socievole e amichevole, amo allenarmi(che sia in casa o in palestra) e sono dichiaratamente gay! Ho 24 anni e lavoro come commesso in un negozio di abbigliamento sportivo/ streetwear nella mia città natale. Non mi lamento di ciò che faccio, ma la verità è che come tutti anche io ho delle aspirazioni. Il mio sogno è particolare e anche un po’ insolito: desidero diventare un Pornoattore Gay! Sono sempre stato affascinato dall’industria pornografica gay e lavorare per qualche casa di produzione, anche non troppo importante, è un’idea che mi ha sempre affascinato. Un po’ per noia e un po’ per curiosità, ho aperto un profilo Onlyfans diversi mesi prima e mi sono divertito a pubblicare diversi contenuti hot, tra cui foto piccanti e video di sesso(anche se nessuno dei miei conoscenti ha mai scoperto nulla)! In quel periodo, trovo l’account di un bell’uomo di 40 anni(anche se ne dimostra 30)di nome Everro. E’ muscoloso, carnagione abbronzata, moro, occhi azzurri, alto circa 1,87 m, carismatico e con diversi hobby, tra cui la palestra, la cucina e la moda! Il suo profilo mi ha colpito fin da subito: le sue foto sono davvero sexy, fatte apposta per ammirare il suo corpo! I suoi video, però, sono tutt’altro che espliciti: in alcuni filma degli angoli di casa, adibiti a piccoli set cinematografici, con tanto di didascalia “WORK IN PROGRESS”; in altri riprende degli uomini che, sempre a casa sua, ridono e si scambiano qualche bacio, mentre lui non si fa mai riprendere! Così, spinto dalla curiosità e da una lieve eccitazione, mi decido a scrivergli:

La banda del bosco ( il finale ) | Racconto gay di Unicornoazzurro77

Mi adagiai sull attrezzo ginnico da palestra, il cosiddetto cavallo. Avvertii il freddo del cuoio sulla pelle che si dissipò velocemente col calore del mio corpo. Intanto, lo zio spiegava ulteriori particolari del gioco: – Il proprietario del culo che riceverà più cazzi scoperà con lamico del proprietario della villa. Un tipo moolto particolare! – e qui tutti risero allegramente. Chissà perché mi chiesi.

Voglio fare il Pornoattore Gay! | Racconto gay di ZenXXX

È venerdì mattina, mi sono svegliato presto, faccio colazione e sono pronto e carico per allenarmi nella sala pesi di casa mia. Oggi sono euforico, perché so già come trascorrerò questo fine settimana. Finito l’allenamento faccio una doccia veloce e mi preparo per uscire. Mi guardo allo specchio mentre mi vesto: non sto più nella pelle, non penso ad altro che a Titan e al modo in cui ci divertiremo insieme! Ma per capire meglio di chi sto parlando è il caso di fare un passo indietro. Mi chiamo Matteo, sono un ragazzo alto 1,83 m, capelli castani corti e mossi, occhi verdi, con qualche tatuaggio e piercing. Mi definisco un tipo piuttosto socievole e amichevole, amo allenarmi(che sia in casa o in palestra) e sono dichiaratamente gay! Ho 24 anni e lavoro come commesso in un negozio di abbigliamento sportivo/ streetwear nella mia città natale. Non mi lamento di ciò che faccio, ma la verità è che come tutti anche io ho delle aspirazioni. Il mio sogno è particolare e anche un po’ insolito: desidero diventare un Pornoattore Gay! Sono sempre stato affascinato dall’industria pornografica gay e lavorare per qualche casa di produzione, anche non troppo importante, è un’idea che mi ha sempre affascinato. Un po’ per noia e un po’ per curiosità, ho aperto un profilo Onlyfans diversi mesi prima e mi sono divertito a pubblicare diversi contenuti hot, tra cui foto piccanti e video di sesso(anche se nessuno dei miei conoscenti ha mai scoperto nulla)! In quel periodo, trovo l’account di un bell’uomo di 40 anni(anche se ne dimostra 30)di nome Everro. E’ muscoloso, carnagione abbronzata, moro, occhi azzurri, alto circa 1,87 m, carismatico e con diversi hobby, tra cui la palestra, la cucina e la moda! Il suo profilo mi ha colpito fin da subito: le sue foto sono davvero sexy, fatte apposta per ammirare il suo corpo! I suoi video, però, sono tutt’altro che espliciti: in alcuni filma degli angoli di casa, adibiti a piccoli set cinematografici, con tanto di didascalia “WORK IN PROGRESS”; in altri riprende degli uomini che, sempre a casa sua, ridono e si scambiano qualche bacio, mentre lui non si fa mai riprendere! Così, spinto dalla curiosità e da una lieve eccitazione, mi decido a scrivergli:

Il Porco Anziano | Racconto gay di Alberto C.

Facevo il barista al mare, per la stagione estiva, per pagarmi gli studi. Nonostante fossi un bel ragazzo moro con un bel fisico sodo e sportivo, la timidezza delle regazze negli anni 90, aveva il sopravvento sulla voglia. La discrezione, la paura, linsicurezza, da parte loro, portava a scambiarsi al massimo delle intense pomiciate e qualche palpata galeotta reciproca che a nulla portava se non a far aumentare la voglia. FU cosi, che una mattina di Luglio, con il locale pressoche deserto, un anziano sui 70 anni che vedevo talvolta attacco bottone con me parlando di donne, e a ogni battuta, si scendeva sempre di più nellintimo, fino a quando dopo 15 minuti la sua uscita fu: ..che ne dici di passare da me, a casa mia nel pomeriggio, e dietro una mancia corposa, farti toccare le parti intime?..NOn ti andrebbe di provare ? ..

Voglio fare il Pornoattore Gay! | Racconto gay di ZenXXX

È venerdì mattina, mi sono svegliato presto, faccio colazione e sono pronto e carico per allenarmi nella sala pesi di casa mia. Oggi sono euforico, perché so già come trascorrerò questo fine settimana. Finito l’allenamento faccio una doccia veloce e mi preparo per uscire. Mi guardo allo specchio mentre mi vesto: non sto più nella pelle, non penso ad altro che a Titan e al modo in cui ci divertiremo insieme! Ma per capire meglio di chi sto parlando è il caso di fare un passo indietro. Mi chiamo Matteo, sono un ragazzo alto 1,83 m, capelli castani corti e mossi, occhi verdi, con qualche tatuaggio e piercing. Mi definisco un tipo piuttosto socievole e amichevole, amo allenarmi(che sia in casa o in palestra) e sono dichiaratamente gay! Ho 24 anni e lavoro come commesso in un negozio di abbigliamento sportivo/ streetwear nella mia città natale. Non mi lamento di ciò che faccio, ma la verità è che come tutti anche io ho delle aspirazioni. Il mio sogno è particolare e anche un po’ insolito: desidero diventare un Pornoattore Gay! Sono sempre stato affascinato dall’industria pornografica gay e lavorare per qualche casa di produzione, anche non troppo importante, è un’idea che mi ha sempre affascinato. Un po’ per noia e un po’ per curiosità, ho aperto un profilo Onlyfans diversi mesi prima e mi sono divertito a pubblicare diversi contenuti hot, tra cui foto piccanti e video di sesso(anche se nessuno dei miei conoscenti ha mai scoperto nulla)! In quel periodo, trovo l’account di un bell’uomo di 40 anni(anche se ne dimostra 30)di nome Everro. E’ muscoloso, carnagione abbronzata, moro, occhi azzurri, alto circa 1,87 m, carismatico e con diversi hobby, tra cui la palestra, la cucina e la moda! Il suo profilo mi ha colpito fin da subito: le sue foto sono davvero sexy, fatte apposta per ammirare il suo corpo! I suoi video, però, sono tutt’altro che espliciti: in alcuni filma degli angoli di casa, adibiti a piccoli set cinematografici, con tanto di didascalia “WORK IN PROGRESS”; in altri riprende degli uomini che, sempre a casa sua, ridono e si scambiano qualche bacio, mentre lui non si fa mai riprendere! Così, spinto dalla curiosità e da una lieve eccitazione, mi decido a scrivergli:

Un gay maturo | Racconto gay di Bastino9

Sono un gay passivo maturo per età, non ho più la passione di inseguire avventure mordi e fuggi, di concludere le mie fantasie andando anche oltre il mare, oltre le montagne; vivo e gestisco con molta più tranquillità le mie smanie, cerco storie più coinvolgenti e non solo di sesso. C’è un giovane barista che lavora in un caffè di in un centro commerciale: mi attizza tanto. È un giovane che forse avrà 23 / 24 anni con le classiche caratteristiche di un giovane normale; se per strada o in uno stadio, durante un concerto o seduto su di una panchina incontrassi uno come lui non mi girerei a guardarlo eppure, dietro quel banco, quel giovane mi attrae, mi incuriosisce e, quando posso, mi faccio servire da lui scambiando in quel breve lasso di tempo poche convenzionali parole e qualche sorriso. Allora che cosa è che agita la mia fantasia: il sesso? No! l’amore maturo? nemmeno! è solo curiosità, pura e semplice curiosità?; curiosità per che cosa?. Quando nel centro commerciale in galleria passo dinanzi al banco e lo vedo mi rassicuro: c’è, se non lo vedo provo una delusione: non c’è ma ci sarà?. Che cosa ha questo giovane che mi intriga? È un italiano normale, alto nella media circa 1,70 – 1,75, non è un palestrato, non ha quella “allure” da macho sexy, ma ha il viso proporzionato(φ Fidia!!) ed un sorriso accattivante; quello che mi ha stregato è la sua pelle: “ total black “ Verso la metà di luglio uscivo dal centro commerciale spingendo con noia il carrello quando lo vidi seduto su un panettone posto all’ingresso di un giardinetto del centro: un saluto ed un sorriso; c’erano tutti presupposti per agganciarlo e non persi l’occasione. Ci si riposa eh? no! per oggi ho finito di lavorare ma non ho voglia di tornare a casa, voglio stare solo, liberare la mente da tutti i pensieri, Ah bè allora!!…..sai….un vecchio, incontrato in un borgo marinaro del Portogallo, mi disse: l’uomo si trascina il suo IO come la chiocciola si trascina la sua conchiglia. Impariamo a convivere con il nostro IO se non siamo in grado di liberarcene. Si come se fosse facile, non ho detto che è facile: bisogna aspettare che passino i primi quaranta e più anni! si lei parla perché ha una certa età e quindi… oh!!… non ho 80 anni e che cazzo! scusi non volevo offenderla, No non mi hai offeso, ma ho avuto la tua età e so che cosa significa avere i mal di pancia senza sapere come farteli passare; ora avrai le madonne traverse ma più tardi troverai il modo di fare ….UAHUUUUU!!!!. Si mise a ridere. Allora mi alzai spingendo il carrello: vuole una mano? NO!! NO! SI! ma devo solo attraversare il giardinetto fino al parcheggio, allora l’aiuto con i sacchetti, non spingi? Che cosa? Sto cazzo!!! il carrello NO!!. Ero leggermente soddisfatto in quanto lo avevo agganciato anche se con un filo tenue, fragile ed impalpabile. Se vuoi ti do un passaggio ma prima devo andare a casa per scaricare il portabagagli, va bene portami, scusi, mi porti in Piazza della Repubblica, allora andiamo a casa. Strada facendo cercavo di stimolare il discorso e le confidenze. Io mi chiamo Enrico, io Rino. Sono originario dello Sri Lanka, Ahhhhh.. ecco!! Cosa? Non hai le caratteristiche classiche dell’etnia afr
o.. BOH !?!?! Ho visto che hai una casa grande ci vivi da solo? Si, ah!! fu la sua risposta mentre mi guardava incuriosito. In quel momento credevo che il filo si fosse spezzato. Ma lo ripresi qualche sera dopo quando rimanemmo ancora a chiacchierare nel giardinetto; poi cominciarono le telefonate ed infine gli incontri a casa mia. In quegli incontri non ci fu mai da parte mia nessuna intenzione o atteggiamenti che avviassero un discorso per concludere un rapporto sessuale gay; lui aveva intuito comunque la mia omosessualità. Durante quegli incontri avevo saputo molte cose di lui e si era irrobustito quel filo che ci teneva insieme. Tutto cominciò in un pomeriggio avanzato quando venne a casa e la prima cosa che mi chiese fu: posso fare una doccia? Si. risposi con titubanza e meraviglia. Ci rimase a lungo in bagno e quando uscì esclamai: alla buon’ora! e stata una doccia lunga, ma lunga…., no, ho fatto il bagno, mi piace, ho messo nell’acqua quelle boccettine profumate che hai sulla mensola, ne ho messa una e mi sono veramente scialato, una ? tutta? Ma era più sufficiente la metà! O porca miseria! Sei arrabbiato? No.. dissi in tono accondiscendente, Enrico!? che c’è? Mi fai un pompino? E si aprì un mio accappatoio ma che indossava lui, rimasi senza parole. Alla luce del tardo pomeriggio che filtrava ancora tra le doghe della tapparella lo vidi distendersi nudo sul letto; la prima volta che lo vedevo nudo: un bel corpo normale ma tonico, due fantastiche chiappe di cioccolata sode.., tonde.., compatte..: da sballo!!, il cazzo era come me l’aspettavo: normale. Lui era già sul letto con le gambe ben slargate e si toccava le palle ed il cazzo; tirai giù completamente la tapparella e la camera divenne buia. Mi misi fra le sue gambe e comincia a leccagli le palle che contraendosi salirono in alto, gli scappellai l’uccello e feci roteare la lingua leggermente lungo la corona del glande, gli venne duro; presi la cappella in bocca e me la feci scendere lentamente fino alla gola e la tenni ferma, raggiunsi i suoi testicoli e ci giocavo Vedevo il suo ventre piatto contrarsi, Risalii tenendo la lingua aderente al suo cazzo e arrivato al glande cominciai a solleticargli il frenulo. Le gambe si piegarono e le mani stringevano il copriletto: mi riempì la bocca di sperma tanto che parte colava all’esterno. Era ancora teso e sudato, il suo cazzo era rimasto semi duro, non persi tempo ingoiai lo sperma e ripresi a spompinarlo; emise un sospiro di turbamento, ebbe delle contrazioni forti, il suo corpo si rannicchiò sul letto, aveva gli occhi chiusi, la sua mano sulla mia testa mi guidava. I miei movimenti erano quasi impercettibili, feci

Boy pussy | Racconto gay di rimebrando

Durante la quarantena ho scambiato storie con amici attraverso internet, con loro permesso metterò insieme un po’ di racconti. Storie vere? Storie di fantasia? Un po’ di questo e un po’ di quello? Chi lo sa. In ogni caso abbiamo passato il tempo senza annoiarci troppo.

Intervista a un attore porno gay | Racconto interviste di Mitchell

Steven mi riceve in abbigliamento molto semplice ma elegante, un paio di slip. Mi fa sedere su uno sdraio ai bordi della sua piscina e dopo avermi offerto un coffe iniziamo lintervista. A vederlo dal vivo non sembra la star che ha girato decine di pellicole hard gay, sembra un ragazzo tranquillo, non di quelli che si monta la testa e ti guarda dallalto verso il basso. E molto bello, questo si, ti verrebbe voglia di passarci molto tempo sotto le coperte dinverno, o senza niente destate. Lavevo avvisato telefonicamente che avrei voluto fargli unintervista particolare, oltre alle consuete domande di routine. Avrei voluto scandagliare attraverso di lui i segreti del set di un film porno, scendere nei dettagli e nei

Un gay maturo | Racconto gay di Bastino9

Sono un gay passivo maturo per età, non ho più la passione di inseguire avventure mordi e fuggi, di concludere le mie fantasie andando anche oltre il mare, oltre le montagne; vivo e gestisco con molta più tranquillità le mie smanie, cerco storie più coinvolgenti e non solo di sesso. C’è un giovane barista che lavora in un caffè di in un centro commerciale: mi attizza tanto. È un giovane che forse avrà 23 / 24 anni con le classiche caratteristiche di un giovane normale; se per strada o in uno stadio, durante un concerto o seduto su di una panchina incontrassi uno come lui non mi girerei a guardarlo eppure, dietro quel banco, quel giovane mi attrae, mi incuriosisce e, quando posso, mi faccio servire da lui scambiando in quel breve lasso di tempo poche convenzionali parole e qualche sorriso. Allora che cosa è che agita la mia fantasia: il sesso? No! l’amore maturo? nemmeno! è solo curiosità, pura e semplice curiosità?; curiosità per che cosa?. Quando nel centro commerciale in galleria passo dinanzi al banco e lo vedo mi rassicuro: c’è, se non lo vedo provo una delusione: non c’è ma ci sarà?. Che cosa ha questo giovane che mi intriga? È un italiano normale, alto nella media circa 1,70 – 1,75, non è un palestrato, non ha quella “allure” da macho sexy, ma ha il viso proporzionato(φ Fidia!!) ed un sorriso accattivante; quello che mi ha stregato è la sua pelle: “ total black “ Verso la metà di luglio uscivo dal centro commerciale spingendo con noia il carrello quando lo vidi seduto su un panettone posto all’ingresso di un giardinetto del centro: un saluto ed un sorriso; c’erano tutti presupposti per agganciarlo e non persi l’occasione. Ci si riposa eh? no! per oggi ho finito di lavorare ma non ho voglia di tornare a casa, voglio stare solo, liberare la mente da tutti i pensieri, Ah bè allora!!…..sai….un vecchio, incontrato in un borgo marinaro del Portogallo, mi disse: l’uomo si trascina il suo IO come la chiocciola si trascina la sua conchiglia. Impariamo a convivere con il nostro IO se non siamo in grado di liberarcene. Si come se fosse facile, non ho detto che è facile: bisogna aspettare che passino i primi quaranta e più anni! si lei parla perché ha una certa età e quindi… oh!!… non ho 80 anni e che cazzo! scusi non volevo offenderla, No non mi hai offeso, ma ho avuto la tua età e so che cosa significa avere i mal di pancia senza sapere come farteli passare; ora avrai le madonne traverse ma più tardi troverai il modo di fare ….UAHUUUUU!!!!. Si mise a ridere. Allora mi alzai spingendo il carrello: vuole una mano? NO!! NO! SI! ma devo solo attraversare il giardinetto fino al parcheggio, allora l’aiuto con i sacchetti, non spingi? Che cosa? Sto cazzo!!! il carrello NO!!. Ero leggermente soddisfatto in quanto lo avevo agganciato anche se con un filo tenue, fragile ed impalpabile. Se vuoi ti do un passaggio ma prima devo andare a casa per scaricare il portabagagli, va bene portami, scusi, mi porti in Piazza della Repubblica, allora andiamo a casa. Strada facendo cercavo di stimolare il discorso e le confidenze. Io mi chiamo Enrico, io Rino. Sono originario dello Sri Lanka, Ahhhhh.. ecco!! Cosa? Non hai le caratteristiche classiche dell’etnia afr
o.. BOH !?!?! Ho visto che hai una casa grande ci vivi da solo? Si, ah!! fu la sua risposta mentre mi guardava incuriosito. In quel momento credevo che il filo si fosse spezzato. Ma lo ripresi qualche sera dopo quando rimanemmo ancora a chiacchierare nel giardinetto; poi cominciarono le telefonate ed infine gli incontri a casa mia. In quegli incontri non ci fu mai da parte mia nessuna intenzione o atteggiamenti che avviassero un discorso per concludere un rapporto sessuale gay; lui aveva intuito comunque la mia omosessualità. Durante quegli incontri avevo saputo molte cose di lui e si era irrobustito quel filo che ci teneva insieme. Tutto cominciò in un pomeriggio avanzato quando venne a casa e la prima cosa che mi chiese fu: posso fare una doccia? Si. risposi con titubanza e meraviglia. Ci rimase a lungo in bagno e quando uscì esclamai: alla buon’ora! e stata una doccia lunga, ma lunga…., no, ho fatto il bagno, mi piace, ho messo nell’acqua quelle boccettine profumate che hai sulla mensola, ne ho messa una e mi sono veramente scialato, una ? tutta? Ma era più sufficiente la metà! O porca miseria! Sei arrabbiato? No.. dissi in tono accondiscendente, Enrico!? che c’è? Mi fai un pompino? E si aprì un mio accappatoio ma che indossava lui, rimasi senza parole. Alla luce del tardo pomeriggio che filtrava ancora tra le doghe della tapparella lo vidi distendersi nudo sul letto; la prima volta che lo vedevo nudo: un bel corpo normale ma tonico, due fantastiche chiappe di cioccolata sode.., tonde.., compatte..: da sballo!!, il cazzo era come me l’aspettavo: normale. Lui era già sul letto con le gambe ben slargate e si toccava le palle ed il cazzo; tirai giù completamente la tapparella e la camera divenne buia. Mi misi fra le sue gambe e comincia a leccagli le palle che contraendosi salirono in alto, gli scappellai l’uccello e feci roteare la lingua leggermente lungo la corona del glande, gli venne duro; presi la cappella in bocca e me la feci scendere lentamente fino alla gola e la tenni ferma, raggiunsi i suoi testicoli e ci giocavo Vedevo il suo ventre piatto contrarsi, Risalii tenendo la lingua aderente al suo cazzo e arrivato al glande cominciai a solleticargli il frenulo. Le gambe si piegarono e le mani stringevano il copriletto: mi riempì la bocca di sperma tanto che parte colava all’esterno. Era ancora teso e sudato, il suo cazzo era rimasto semi duro, non persi tempo ingoiai lo sperma e ripresi a spompinarlo; emise un sospiro di turbamento, ebbe delle contrazioni forti, il suo corpo si rannicchiò sul letto, aveva gli occhi chiusi, la sua mano sulla mia testa mi guidava. I miei movimenti erano quasi impercettibili, feci

Cugini incestuosi | Racconto gay di XXAnonimoXX

Ciao a tutti, è da tanto che leggo su questo sito racconti di ragazzi alle prime esperienze omosessuali, anche se sono pochi i racconti che mi sono piaciuti…i miei preferiti sono quelli di ragazzini teenager con i propri coetanei, oppure di cugini gay. Vi chiederete come mai sono interessato a racconti di cugini gay? Perchè è proprio quello che è capitato a me, e che continua a capitare (anche se ora raramente) da almeno un 15 anni…di storie qui potrei raccontarvene tantissime, ma per il momento mi limiterò a raccontare i pochi rapporti completi che io e mio cugino in tutti questi anni abbiamo avuto, poi semmai il mio racconto sarà di vostro gradimento allora vi racconterò le altre storie dei nostri rapporti. Ovviamente tengo a precisare che per questioni di privacy i nomi non sono originali e non verrà menzionata la città.Bene, cominciamo.Mi chiamo Antonio e sono uno studente. Vi voglio raccontare oggi dun rapporto gay incestuoso (lultimo completo) che ho avuto quando avevo 17 anni, con mio cugino Michele della mia stessa età. In quellanno saremmo diventati maggiorenni. Quel giorno ci trovavamo a casa di nostra nonna dove sono quasi sempre avvenuti i nostri incontri sessuali, tranne qualche volta nel mio locale, o a casa mia o addirittura una volta nel parcheggio di un ristorante dove eravamo andati per unanniversario. Vabbè lasciando perdere questo, ritornando a quel giorno, io mi trovavo  al 1° piano a vedere la televisione sul divano, mentre tutti gli altri parenti erano giù al piano terra a parlare. Dopo poco che io ero salito sopra, mio cugino, come sempre, mi raggiunse sopra e si mise anche lui accanto a me per osservare la televisione. Ovviamente si sapeva che lintento di entrambi non era di guardare la tv, ma essendo entrambi timidi e senza avere il coraggio di iniziare per primi, continuavamo a guardare fisso la tv. Allora io stanco di attendere una sua mossa, decisi di alzarmi e di andarmene in camera da letto, dove mi sdraiai sul letto e mi sbottonai i pantaloni iniziando a farmi una sega, nella speranza che lui venisse a vedere cosa stessi facendo. Accanto cera un mobile dove da lì grazie al riflesso potevo vedere ciò che mio cugino facesse, dopo poco difatti vidi che si alzò così feci finta di niente, girai la testa dallaltra parte e continuai con la sega non guardando la porta. Appena entrò in stanza mi chiese Che stai facendo?, io feci per ricompormi e dissi niente perchè?, a quel punto lui era fermo davanti alla porta che mi fissava, il mio obiettivo era raggiunto. Mi alzai dal letto e andai a chiudere la porta a chiave così nessuno potesse entrare da un momento allaltro. Tornai in camera da letto e spinsi mio cugino sul letto, poi mi buttai sopra di lui e iniziai a strusciarmi addosso a lui. Il tempo però non era dalla nostra parte, dovevamo fare in fretta se non volevamo essere beccati. Iniziammo così subito a liberarci dei nostri vestiti, e nudi, ci stendemmo sul letto uno affianco allaltro, e iniziammo a segarci a vicenda mentre ci guardavamo negli occhi e le nostre lingue giocavano tra loro. Lui fu il primo a smettere di segarmi e iniziò a godersi la sega che io continuavo a menargli. Scomodo di quella posizione, scesi e mi misi tra le sue gambe a segarlo meglio e forte, mentre con la testa mi avvicinavo al suo cazzo e con la lingua iniziavo a dare dei piccoli colpetti di lingua sulla cappella, poi aprii la bocca e ingoai il suo cazzo grosso e largo, iniziando a leccarlo e insalivarlo tutto, mentre lui con le mani sulla mia testa mi guidava in quel pompino da favola che stava ricevendo. Dopo qualche minuto mi fermai, logicamente anche io volevo la mia parte, perciò gli proposi un 69, lui fortunatamente accettò perchè poche volte ha voluto farmi un pompino, di solito ero sempre io a farli, lui è quello che si fà inculare. Mi distendo e lui viene sopra di me, mi dirigo il suo cazzo in bocca fino in fondo e continuo a farlo scorrere nella mia gola, mentre sento la sua bocca inesperta che mi prende il cazzo in bocca e comincia a leccarmelo. Il momento è paradisiaco ovviamente, entrambi stiamo godendo come pazzi, anche se sicuramente lui stava godendo più di me perchè io ero diventato più esperto nel fargli i pompini. Dopo esserci succhiati il cazzo a vicenda, decido che è giunto il momento di passare allazione. Mio cugino si distende sul letto pronto per essere inculato, mentre io mi posiziono davanti a lui e mi metto le sue gambe sulle spalle, dirigo il mio cazzo verso il suo buco e piano piano comincio a spingere per farlo entrare in quel culo meraviglioso. Ecco fatto, il mio cazzo è completamente entrato dentro di lui e comincio a farlo scivolare avanti e dietro, mentre lui sotto di me ansima e si masturba luccello. Mi piego e mi avvicino alla sua bocca dove ci infilo la mia lingua mentre piano piano gli sto fottendo il culo, dalla sua bocca passo ai suoi capezzoli e inizio a mordicchiarli e a leccare attorno, mentre lui prende la mia mano e la avvolge al suo cazzo, così inizio a segarlo. Cambiamo posizione e questa volta sono io a stare sotto mentre lui si mette sopra di me sempre con il mio cazzo nel suo culo e comincia ad andare su e giù, mentre io continuo a segarlo più forte che mai, anche se ogni tanto devo fermarmi per non farlo venire subito. Mentre stiamo scopando sentiamo che è arrivato qualcunaltro a casa di nostra nonna, sono tutti giù, solo io e mio cugino siamo di sopra chiusi nella stanza a scopare come due maiali. Dobbiamo sbrigarci non abbiamo molto tempo, così lo faccio stendere di nuovo e torno a scoparlo con forza, mentre questa volta mi posiziono sopra di lui, a missionario, e spingo come non mai. Lodore di sesso in quella stanza è forte, ma io ancora non riesco a venire, mentre mio cugino continua a segarsi prima forte poi piano per non venire. Lo faccio mettere a pecora e io mi posiziono dietro di lui con il suo cazzo in mano che lo sego. Questa posizione è stupenda e mi fà venire in un attimo, mentre lui inginocchiato chiede che non gli sborrassi nel culo, troppo tardi. Mi lascio andare e sborro come non mai in quel culo da favola, mio cugino sente che sto venendo e subito si stacca da me, il resto dello sperma finisce sulla sua schiena.Mi alzo dal letto vado in bagno e prendo della carta igienica per pulirgli la schiena. Mentre lui si dirige in bagno per sborrare e per liberare il suo culo della mia sborra, io mi vesto e senza dire nulla scendo giù da tutti gli altri. Lui, dopo essersi vestito, come già sa che deve fare, aspetta qualche altro minuto sopra restando a guardare la tv e poi scende anche lui giù. Si torna alla normalità, ognuno per fatti suoi, quello che è accaduto in camera da letto, rimane in camera da letto.Spero, che il racconto (vero) sia stato di vostro gradimento, e spero che mio cugino possa darmi ancora una volta un aiuto 😛 per poter scrivere un altro racconto. Il mio sogno è quello di poter fare sesso in macchina con lui…speriamo si avveri! Commentate! Ciao alla prossima!

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