Tiziana e lidraulico – 1 | Racconto etero di Eliseo91

Tiziana non aveva mai provato lebrezza di farsi fottere il buco del culo dallidraulico. Capitò per caso, un martedì pomeriggio di fine autunno di un paIO danni fa. Il marito era fuori per lavoro, la casa era libera. Tiziana ne avrebbe approfittato per fare qualche pulizia in casa, per coltivare qualche hobby e per guardarsi la televisione in santa pace.

Quando accompagnai mia moglie a farsi scopare | Racconto prime esperienze di Cuckold felice

Con mia moglie andava tutto bene eravamo sposati da 15 anni abbiamo due splendidi figli però era un po’ di tempo che tra noi non era più come una volta , ricordo che per lei io ero stato il primo uomo era impacciata goffa però piano piano si sciolse lei piaceva farlo con me e a me piaceva farlo con lei devo dire che io non sono un grande amatore e non sono un super dotato però sapevo far godere mia moglie, come dicevo non c’era più quella passione che c’era una volta allora abbiamo cominciato ad vedere film hard usare vibratori per un po’ è andata bene però lei si trascurava si vestiva sempre in tuta non usava mai perizoma non aveva cura di lei la sua figa era piena di peli, allora provammo anche con i social varie iscrizioni sia da soli che per coppie e dopo un po’ di tempo vedevo lei sempre più presa sui social si notava che la cosa gli piaceva soprattutto quando gli altri uomini gli facevano i complimenti si noto il suo cambiamento vestiti più sexy sempre depilata mani unghie sempre fatte capelli era sempre curata e comincio a comprare perizoma stava cambiando , sentiva sempre più spesso altri uomini per il momento era solo un gioco in rete, ma presto sarebbe diventato reale. Erano passati diversi mesi e quel gioco in rete non gli bastava più la vedevo sempre più intraprendente è sempre più curata , un giorno mi dice che voleva andare oltre in con curiosità li chiedo cosa intendeva e lei mi rispose che voleva incontrare un uomo magari solo per un caffè, non nascondo che la cosa mi intrigava molto mi era sempre girato per la testa vedere mia moglie scopare con un altro uomo, passano altri giorni mi dice che su un social a rincontrato un suo amico di quando era ragazza e aveva una spa io gli dissi che se si voleva prendere un caffè lo avrebbe potuto fare, la settimana dopo mi dice che si era convinta però aveva prenotato un percorso nella spa di questo suo amico io gli dico va bene mi chiede come ci sarebbe potuta arrivare gli spiego la strada pero lei mi chiede se l’accompagnavo che aveva paura di perdersi, la mattina successiva vedo che si prepara era molto attraente aveva un vestitino molto corto ben truccata penso vorrà fare buona impressione, portiamo i figli a scuola e andiamo in questa spa arrivati vicino lei mi fa che avrebbe proseguito da sola allora scesi dalla macchina potevo vedere la spa e lei prosegui da sola si fermò al parcheggio scese e entro la vedevo benissimo da dove ero , non sapendo cosa fare mi feci una passeggiata per i negozi presi un caffè è passata un ora le feci una telefonata mi rispose e mi disse che ancora ne aveva un po’ pensai che tante cose certo dura molto questa spa?, dopo circa tre ore mi squilla il telefono era lei che mi diceva che era uscita gli dissi dove ero così mi sarebbe venuta a prendere salgo in macchina e gli chiesi allora di cosa aveva parlato e cosa aveva fatto nella spa lei comincio a raccontare avevano preso un caffè e parlavano dei tempi andati mi dissi che nella spa non c’era nessun’altra persona ero soli io gli chiesi come soli lei di era chiusa perché stavano restaurando una parte, mette parlava e mi raccontava notai che il suo vestitino era salito e vidi che indossava le auto reggenti rimasi a pensare, poi lei mi disse che l’aveva fatto gli chiesi cosa anche se avevo capito e lei abbiamo scopato comincio a raccontarmi i dettagli ero eccitato mi disse dopo il caffè ci siamo messi su dei divanetti e lui mi a cominciato s baciare poi mi a infilato la mano sotto il vestito e mi toccava da per tutto poi tirò fuori il cazzo e lo preso in bocca era molto largo non lungo ma molto largo mi sono messa sopra di lui e incominciammo a scompare però sono rimasta male perché forse per la foga ma è venuto quasi subito gli chiesi tu sei venuta lei disse no continuo il suo racconto mi disse che parlarono per un’altro po sempre di quando erano ragazzi però disse che aveva molta voglia allora comincio a baciarlo e piano piano scese e lo riprese in bocca aveva ancora il sapore di sborra nel mentre eravamo s casa ero eccitato come non mai ,mi sono messa a pecora e comincio a scoparmi poi me lo mise nel buchino del culo e mi ha scopato questa volta sono venuta poi passo nuovamente al culo e lo riempi di sborra , ero in piedi ricordo che le alzai il vestito non aveva le mutandine e gli chiedo dove erano le sono in borsa allora lo piegata a pecora e lo misi nel culo entro in un attimo si vedeva che si era fatta inculare devo dire che la cosa l’avevo vissuta nella mia testa molte volte ma ora che si era avverata ero felice ..

Prima volta inculato da compagno di scuola | Racconto prime esperienze di Bisexman

Sono ormai passati tanti anni ma ricordo tutto come fosse ieri. Era fine estate e la scuola era appena ricominciata, quell anno mi ero ritrovato vicino il mio amico che chiameró Luca nome di fantasia.Preferisco non mettere nomi veri per riservatezza. Avevamo stessa età e ci conoscevamo da anni e ogni tanto per via della scuola ci si ritrovava a studiare assieme o ad eseguire qualche ricerca cosicche un giorno mi si avvicinó a scuola e mi disse che se volevo potevo venire a casa sua per pranzo e per fare una ricerca che avremmo dovuto presentare assieme. Io tranquillamente risposi di si cosi finita la scuola ci incamminammo verso casa di Luca. Durante tragitto che duró pochi minuti a piedi Luca mi disse che sua madre non era presente e che saremmo stati soli per tutto il pomeriggio. Io non badai molto alla conversazione e quando fummo a casa di Luca vidi tavola pronta per due con un biglietto della madre lasciato per Luca in cui elencava una seria di faccende da eseguire. Io con spirito goliardico lo presi in giro e dissi se vuoi ti aiuto a lavare I piatti. Luca non disse niente ma sorrise e invece esclamo dai mangiamo! Ci sedemmo a tavola e dopo pochi minuti mentre pranzavamo, Luca si assentó dicendomi che andava a cambiarsi cosi mentre continuavo a mangiare tornó che era vestito in calzonicini e maglietta e vedendolo non feci meno di notare che non indossava mutande essendo pantaloncino striminzito. Non dissi niente, continuammo a pranzare sino a che Luca senza preavviso mi disse che aveva sentito in giro che avevo fatto un pompino ad un altro nostro compagno durante estate appena trascorsa. Io imbarazzattissimo negai ma Luca mi disse che lo sapeva che stavo mentendo e a quel punto ammisi che si feci un pompino ma che lo ricevetti anche. Luca disse che ero un bugiardo e che avrebbe detto a tutta la scuola che ero un pompinaro. Io ero sconvolto, era l anno 1992 ed abitavo in un paesello retrogrado e cosi pensando alle possibili conseguenze dissi a Luca cosa volesse in cambio del suo silenzio. Mi disse che come pensavo, voleva un pompino pure lui. Io dissi di si perchè non avevo altra scelta cosi mentre ero seduto accanto a Luca mi abbassai sotto il tavolo della cucina e mi vidi sventolare il cazzo di Luca già duro che usciva dai pantaloncini. Luca mi disse dai succhialo e io lo presi in bocca e devo dire che dopo pochi secondi mi sentivo il mio cazzo indurirsi e non so come dissi mi piace succhiarti il cazzo. Luca fece un sorriso e mi spinse testa con le mani sino ad avere il cazzo tutto in bocca. Luca sempre piú infoiato mi disse andiamo in camera mia che stiamo piú comodi. Ricordo che Luca mi diede una mano per uscire da sotto il tavolo e non so perchè quel gesto mi fece capire che in fondo mi voleva bene pensai. Arrivammo in camera sua e in meno di 5 secondi Luca chiuse tende si distese sul letto ed era gia nudo col cazzo svettante e mi disse dai continua. Io mi misi a quattro zampe e ripresi a succhiare con avidità quel cazzo di 16 cm, chiaramente Luca godeva come un matto da come si contorceva e da come mi incitava a succhiare sempre di piú. Io ero al limite nei miei jeans cosi dissi che avevo cazzo duro e dovevo togliermi pantaloni. Luca disse di si senza problemi cosi mi tolsi jeans e mutande e restai col mio cazzo duro e mentre mi accingevo a tornare a succhiare cazzo, Luca mi disse che voleva anche lui provare a succhiare il mio cazzo. Io eccittatissimo dissi si e cosi Luca si mise inginocchiato a succhiarmi il cazzo. Devo dire che la cosa duró dieci secondi perchè quando Luca tentó di prenderlo tutto in bocca ebbe principio di vomito cosi smise e mi disse di tornare a succhiarlo. Io non dissi niente e ripresi il cazzo in bocca e dopo alcuno minuti ormai ero come in estasi dissi a Luca: Ti va di incularmi?

Moglie esibizionista | Racconto esibizionismo di Pellicanoverde

Questo racconto narra l’inizio della nostra storia, mia e di mia moglie, quindi non c’è niente dì inventato. Ho conosciuto mia moglie quasi per caso, mentre d’estate per cercare un po’ di refrigerio ero andato al fiume. Abito in una zona interna dell’Emilia, quindi non abbiamo il mare e dobbiamo accontentarci di ciò che ci offre la natura, oltre che le piscine che sono sempre affollate. Quel giorno andai al fiume da solo perché sono stato sempre un timidone, piazzandomi poco distante dalla riva, a fianco di un cespuglio che un po’ mi riparava dal sole. Appena entrato in acqua, questa era fredda e rimasi vicino la riva, quando vidi entrare in acqua una ragazza completamente nuda. La guardai meravigliato perché lei era molto spigliata e si lasciava ammirare. Infatti mi guardava sorridendo. Non so perché, le chiesi se anche lei non sentisse freddo, vista la temperatura dell’acqua. Ci mettemmo a chiacchierare e scoprii che anche lei, come me, non era originaria della città in cui vivevamo. Abitavamo abbastanza vicini, in due appartamentini ammobiliati assieme ad altre persone, ed eravamo entrambi dipendenti pubblici, ma di due diversi ministeri. Facemmo subito amicizia. Le chiesi come mai stesse tutta nuda e lei ammise candidamente che le piaceva stare nuda e farsi guardare dagli altri. Io rimasi un tantino spiazzato perché mentre parlavamo lei stava a cosce completamente aperte con la figa in mostra. Confesso che ero eccitatissimo e lei mi piaceva molto. Poco dopo vidi che lei prese il suo telo piazzandolo accanto al mio, come se fossimo una coppia. Rimase sempre nuda anche quando mangiammo il panino che ognuno aveva portato da casa. Poi lei sfacciatamente mi chiese se le piacessi. Naturalmente dissi di si e poi mi chiese se mi desse fastidio il fatto che lei stesse nuda davanti ad altre persone. Rimasi spiazzato perché in fondo non eravamo assieme, cioè lei non era la mia ragazza, quindi glielo dissi. E lei ancora con più sfacciataggine chiese nel caso lei fosse stata la mia ragazza, cosa avrei fatto io nel vederla nuda davanti agli altri. Sinceramente non sapevo che. Non ci capivo niente. Verso le cinque del pomeriggio io dissi che dovevo andar via. Ero in bicicletta e avevo un po’ di strada da percorrere. Manco a farlo apposta anche lei era in bici, quindi andammo assieme. Indossò un cortissimo pareo sul corpo nudo e ci avviammo per la pista ciclabile. Lei era eccitatissima perché ad ogni sgambettata scopriva non solo le cosce, ma anche il pelo della figa. Glielo feci notare e lei rispose che le piaceva un sacco. Pensai davvero che lei fosse una esibizionista sfegatata, anche se all’inizio avevo pensato fosse solo una naturalista. Ci scambiammo i numero di cellulare e ci salutammo. Giorgia, così si chiama lei, mi mise le braccia al collo baciandomi. Non l’avesse mai fatto. Quel bacio mi stregò completamente, forse appunto per la mia timidezza e anche perché io non ero stato mai con una ragazza, non ero mai stato fidanzato ed ero ancora vergine. Quella notte non riuscii a dormire, solo nelle mattinate e dopo essermi masturbato, riuscii a prendere sonno. Il giorno appresso era domenica e fu lei a chiamarmi. Mi chiese se volessi passare la giornata con lei. Io le dissi che avevo intenzione di fare le tagliatelle e lei si autoinvitò. Io vivevo assieme ad altre due ragazzi che però erano degli studenti universitari, due bravissimi ragazzi molto seri. Li informai della venuta di Giorgia e loro chiesero se fosse la mia ragazza. Non sapevo cosa dire accennando ad un timido si… forse… non lo so. Fatto sta che appena Giorgia entrò in casa mi stampò un bacio in bocca, poi si presentò da sola ai miei due coinquilini dicendo che era la mia ragazza. Naturalmente ero contento perché io non mi sarei mai permesso di chiederle se volesse essere la mia ragazza. Giorgia iniziò a fare la civettuola, la spregiudicata dicendo subito che lei era abituata a stare nuda in casa, quindi chiese ai miei due coinquilini se desse loro fastidio vederla nuda. Quei due mi guardarono ed io non sapevo che dire, poi loro stessi mi tirarono d’impiccio dicendo che eravamo tutti adulti e vaccinati e che non era la prima volta che vedevano una donna nuda. Giorgia si spogliò subito davanti a loro. Tolse solamente quel vestitino corto che indossava perché sotto non aveva nulla. Le sue grosse tette saltarono subito all’occhio e lei si pavoneggiava. I capezzoli erano durissimi, segno che era eccitata. Mentre io stendevo la pasta sul tavolo, lei parlava con i due ragazzi stando molto vicino a loro, quasi a farsi toccare. Io li guardavo e stranamente non ero geloso, anzi mi piaceva vederla nuda davanti quei miei due amici. Pranzammo ed io ricevetti i complimenti per come erano venute le tagliatelle. Iacopo aveva fatto il pollo al forno e Tonino si era dato da fare con il contorno. Insomma avevamo collaborato, mentre Giorgia si era fatta solo ammirare. Al termine del pranzo io dissi che avevo l’abitudine di stendermi un po’ a letto, così come i miei due coinquilini. Andammo quindi nelle nostre camere, che erano tutte e tre singole, mentre in sala da pranzo, oltre al tavolo, c’era anche un divano, quindi Giorgia si distese la sopra. Dopo un po’ sentii aprirsi la porta della mia camera, erano Iacopo e Tonino. Si sedettero sul mio lettino chiedendomi di Giorgia. Mi fecero un sacco di domande su di lei, come l’avessi conosciuta e soprattutto perché non fossi geloso. Non sapevo cosa rispondere e non volevo tradirmi né tradire Giorgia. Alla fine mi dissero di andare in sala a vedere come si era sistemava la “mia ragazza”. Andammo a vedere e lei sembrava appisolata e stava sul divano a cosce completamente spalancate, con un piede sopra la spalliera del divano, con la figa completamente in mostra. A vederla faceva eccitare chiunque, ma un fidanzato normale si sarebbe ingelosito, ma io non ero un fidanzato normale, anzi non ero nemmeno il suo fidanzato. Pensai che i miei due amici volessero consigliarmi di non mettermi con lei perché era solo una porca, visto anche i discorsi che aveva fatto a tavola, ed invece mi davano del fortunato nell’aver trovato una ragazza senza problemi di sesso. In effetti ero io il complessato. Andammo a fare la nostra pennichella e al risveglio Giorgia ci aveva preparato il caffè. Io non sapevo se davvero ella fosse una brava ragazza, ma col complesso dell’esibizionismo, o stava facendo di tutto per accasarsi, dal momento che nessuno dei suoi amici e colleghi di lavoro se la filava visto il tipino che era. Per farla breve ci mettemmo assieme e nell’arco di sei mesi ci sposammo. Andammo a vivere in un appartamentino ammobiliato, un po’ piccolo, tanto dovevamo starci in due, dove c’era una camera da letto, la cucina abitabile e i servizi igienici. Per noi due andava più che bene. Avevamo deciso di mettere dei soldi da parte in modo da poterci comprare una casa. Almeno da quel punto di vista Giorgia aveva le idee chiare. Lei appena rientrava dall’ufficio si spogliava rimanendo nuda. A me piaceva moltissimo perché la potevo palpare in ogni momento e quando la vedevo uscire in balcone tutta nuda, mi andava il sangue alla testa, mi faceva eccitare da matti perché mi diceva che c’era sempre qualcuno che la guardava. A me piaceva vederla felice e il solo fatto che lei era felice quando stava nuda, mi metteva di buon umore. Poi un giorno non so cosa mi accadde, fatto sta che chiesi a Giorgia se avesse piacere se invitassimo a cena i miei ex due coinquilini i quali si erano appena laureati. Lei ne fu entusiasta. Quella sera preparammo assieme la cena e lei mi chiese come doveva vestirsi. Io rimasi meravigliato, perché pensavo che lei fosse rimasta nuda come le altre volte, quindi le dissi di fare lei. Quando i miei amici suonarono alla porta, andai ad aprire mentre lei era ancora in camera a vestirsi. Subito dopo ci raggiunse in cucina e tutti e tre urlammo per la meraviglia. Giorgia indossava un paio di calze a rete autoreggenti con una guepiere in pizzo nera senza indossare le mutandine ed aveva lasciato il seno scoperto, poi aveva ai piedi un paio di scarpe
col tacco altissimo da farla sembrare una milf d’alto rango. Rimanemmo tutti e tre di stucco e lei chiese cosa ne pensassimo. Io, non so perché, dissi che sembrava una grandissima puttana. Ma non lo dissi in segno dispregiativo. Per tutta risposta Giorgia disse che quella sera era proprio una puttana, la nostra puttana. La cena era già pronta, si doveva apparecchiare e come lo faceva lei era davvero stupendo, chinandosi quel poco per sottolineare il culo rotondo. I miei due amici stravedevano e lei sottolineava la sua femminilità strusciando le tette in faccia ora a Iacopo, ora a Tonino. Cenammo tutti ingrifati anche perché Giorgia ogni boccone che portava alla bocca lo faceva come se infilasse un cazzo in bocca e quello che diceva durante la cena, ci faceva morire. Parlava dal fatto che lei in ufficio indossava minigonne vertiginose naturalmente senza biancheria intima sotto, per cui appena si piegava minimamente in avanti, ecco che le si scopriva il culo. Teneva apposta la scollatura il più aperta possibile mostrando le areole delle tette per far morire i suoi colleghi che immancabilmente correvano in bagno a segarsi. A me girava la testa per la troppa emozione e quando al termine della cena io presi a sparecchiare, Giorgia iniziò il suo show sculettando a destra e a manca. Non so cosa mi prese, ma le dissi che volevo fare l’amore lì subito, davanti ai miei amici. Non si tirò indietro naturalmente. E mentre la scopavo, lei aveva allungato le mani sulla patta dei miei due amici cavandone il cazzo fuori. E meno male che Iacopo e Tonino erano due persone serie, si lasciarono smanettare e quando io sborrai dentro la figa di mia moglie, lei disse prima a Iacopo e poi a Tonino di fotterla a turno, facendosi sborrare dentro anche da loro. Quella sera Giorgia si comportò come una vera puttana e quando i miei due amici andarono via, lei mi confessò che averle detto che sembrava una puttana d’alto rango l’aveva fatta eccitare tantissimo. Mi chiese di chiamarla puttana anche e specialmente quando avevamo ospiti.

Adele | Racconto incesti di Simone27

La sto osservando, da dietro, un culo che parla, ha 38 anni, alta 170 cm, un seno tra la seconda e la terza, in casa non bada molto a come si veste, non le importa se si mette in mostra, a volte penso che lo faccia di proposito, ora si gira e mi sorride con i suoi splendidi occhi verdi e quella bocca carnosa. Ha i capelli legati a coda alta, ma una ciocca ribelle le cade sul viso e lei lallontana con uno sbuffo.

La cugina di mia moglie | Racconto pissing di ocima

Conobbi mia moglie un’estate di qualche anno fa. Abitavamo in due villette vicine, prese in affitto per i mesi estivi, in una frazione marina vicino la città. Feci conoscenza anche di alcuni suoi parenti, che abitavano anch’essi in villette del circondario. Una sua cugina in particolare, più piccola di lei di qualche anno, mi destò […]

Mi hanno rotto il culo | Racconto trans di Ettore

Albergo a Milano, viaggio di lavoro, navigo su internet alla ricerca di qualche bella topa da scopare, in mezzo alle foto di donna appare una nera molto bella con un cazzo enorme, incuriosito clicco ed entro nel suo sito, è un travestito brasiliano, mi eccita da morire. La chiamo, al terzo tentativo mi risponde tutta ansimante e mi invita ad andare da lei promettendomi dolcissime emozioni. Mai fatto una cosa del genere ma mi ha eccitato da morire, con un taxi la raggiungo in 10 minuti, la voglia di trasgredire mi ha preso completamente, dico a me stesso che un bel pompino stavolta me lo faccio proprio fare.

Mia madre mi masturba | Racconto incesti di giovama

Avevo 25 anni all’epoca, ero stressato per una materia universitaria che stavo preparando. Fuori una calda giornata estiva. Mia madre vedova da anni stava facendo pulizie in casa con addosso un grembiule che la rendeva molto arrapante. Ebbene si, vi confesso che saranno le donne mature, formose, in sostanza mia madre 45 anni, con un seno da brivido, ed un culo 10 e lode, un fisico ben mantenuto dalle molte ore passate in palestra, insomma mia madre mi faceva bagnare al solo pensiero di vederla nuda. Era un periodo in cui non facevo sesso e non mi masturbavo da mesi, per cui avevo i coglioni gonfi e la vista di mia madre inchinata per terra che cercava chissa cosa mi aveva procurato un eccitamento spontaneo. Lla vista di lei in quella posizione pecorina con il grembiule addosso ed un vestitino in cotone leggero addosso, doveva essere anche senza regiseno, mi procurò un erezione istantanea. Ebbene dovete sapere che io amo i grembiuli, quelli in cotone leggero, possibilmente con pettorina, da cucina. La vista di una donna che lo indossa mi provoca eccitazione. Insomma mi piace la casalinga ingrembiulata. Non immaginate quanti rasponi mi sono fatto vedendo donne di quel tipo nelle riviste o nei film porno che ho collezionato. Sono un maniaco penserete voi, ma so che non sono il solo. Ho scoperto recentemente il grembiule che più di tutti mi fa arrapare. Sono firmati Jessie Steele ed esiste il sito che li produce. Sono molto vintage e credetemi, indossate da una donna senza niente addosso sono molto provocanti. Ho scoperto che molte porno-attrici lo indossano e sono disponibili molti video e foto che li ritraggono nude o che si fanno scopare con indosso quel tipo di grembiule. Vi racconterò in seguito che ho realizzato quel desiderio, fatto realtà. Ma ritorno al racconto. Mia madre come dicevo era affacendata nelle pulizie domestiche con un grembiule adosso di quel tipo classico a quadretti rossi/bianchi. Io mi ero rinchiuso in camera mia a studiare. Ma se cercavo di prepararmi la materia il mio pensiero era mia madre immaginandola in posizioni molto eccitanti: in cucina che prepara da mangiare, su di una scala che pulisce l’armadio io immaginavo lei senza mutande, ecc. Tali pensieri mi creavano un indurimento del mio cazzo e le palle mi facevano male per il gonfiore. Avevo solo voglia di scaricarmi un po. Allora ho tirato giù i pantaloni e messa una cassetta nel videoregistratore di quei fil che ho specificato sopra, ho incominciato a farmi una sega. Il mio cazzo intanto era durissimo alla visione di una troia che si faceva scopare da un uomo cazzuto in cucina, trai fornelli, con lei solo ingrembiulata e nuda. Mi stavo godendo il mio raspone pensando che svuotate le palle sarei stato più concentrato nello studio. La troia intanto non si accontentava del cazzo dell’attore nella figa ma si trastullava il clitorite con una carota gigante. Sarà per i gemiti della porcona o perchè doveva entrare per pulire la libreria, sta di fatto che mia madre entrò in capera mia. Immaginerete la scena che trovò. Il pornazzo che mi stavo gustando ed il cazzo durissimo in mano. A quella scena lei restò sconvolta e quasi urlò per la sorpresa. Io mi affrettai a ritirare il mio uccello e a spegnere il videoregistratore. A quella scena parossistica (il mio uccello era durissimo per l’eccitazione che non voleva entrare nella patta dei pantaloni) mia madre restò in silenzio per qualche attimo e mi parse un eternità quel momento di imbarazzo. Lei non sapeva che dire, io ricordo farfuglia qualcosa di sicuro insensata. Ma dopo l’imbarazzo mia madre sdrammatizzò la cosa dicendo: povero figlio mio, è da tanto che non ti svuoti, non preoccuparti mammina ti capisce, anch’io sai è da tanto che non lo faccio, da quando non c’è tuo padre ed a volte in camera o altrove in casa quando non ci sei mi tocco la passerina e mi accontento. Anzi sai cosa facciamo, metti pure quel film che stavi vedendo che mamma ti aiuta. Io ero incredulo a quelle parole. Pensavo al mio amico che diceva: le donne sono tutte porche. E come fare a dargli torto, io ne avevo una a casa mia. Alla proposta di mia madre mi rassegnai, e se pur con un po di imbarazzo misi il film. Le scene erano veramente hot, un vero pornazzo. Mia madre allora mi disse: complimenti per i gusti che hai figlio mio, vedo che ti piacciono le casalinghe. Allora tra lo stupore e l’imbarazzo creato dalla situazione che mi pareva irreale confessai a mia madre la mia passione per le casalinghe ed i grembiuli, raccontando quanti rasponi mi sono tirato immaginandola in grembiule e quante volte ho svuotato le mie palle sui suoi grembiulini sporchi nel cesto dei panni sporchi. Bene figlio mio, mi disse, tu hai bisogno di realizzare questo desiderio ed io non posso immaginare che tu soffra per questo, d’ora in poi quando sarò a casa indosserò sempre grembiuli, sei contento? Certo che si, risposi! A quel pensiero ed alla visione della troiona del film, mi accorsi che il mio uccello era tornato ad indursi e mi faceva male dentro la patta dei pantaloni. Mia madre, mentre marlavamo, se ne accorse e disse: ma cosa abbiamo quì, e con la mano mi aprì la cerniera ed uscì il mio uccellone. Lei ebbe un sussulto di sgomento: cazzo figlio mio, ti ho fatto proprio bene. Modestamente del mio cazzo ne vado fiero, 22 cm e molto grosso. Ebbene si mamma mi hai fatto proprio bene e le mie exragazze me lo dicono sempre. La stretta della mano di mia madre si fece più forte e iniziò a fare avanti e scendi col mio cazzo facendolo indurire ulteriormente. Cazzo figlio mio ma di chi hai preso? Tuo padre aveva un cazzo normale. E mi faceva eccitare ogni volta che me lo menava, fermandosi solo quando parlava. Dal film intanto provenivano mugolii ed i tizi stavano scopando in cucina. Mia madre intanto si stava eccitando a quelle visioni, aveva alzato vestito e grembiule e si stava toccando la figa. Ti scandalizzi se la tua mammina si masturbala fighetta? Tutte queste cose mi fanno bagnare! Infatti era bagnatissima ed io vedendola mugolare di piacere stavo quasi per venire. Lei si masturbava e mi masturbava. Sei abilissima mamma continua così, io ormai gocciolavo di piacere e vedere mia madre in grembiule da cucina, con le cosce aperte, con le grosse tette che nel fratempo aveva messo a nudo tirandole fuori, seduta sul mio letto che si apriva la figa continuando a masturbarsi, stavo quasi per esplodere. Il mio cazzo ormai pulsava continuamente e lei se ne accorse: Sborra figlio mio, sborrami il grembiule come piace a te, sborrami le tettone mentre mi tocco i capezzoli. Fu un mix di messaggi eccitanti, visivi e di linguaggio, non c’è la feci più: vengo mamma, ed esplosi in fiotti di sborra sulle sue tette. Lo sperma colò anche sul suo grembiule, macchiandolo vistosamente. La troia allora prese con le dita quello che riusciva a recuperare e se lo spalmò, giocandoci, sui capezzoli. Avevo sborrato così tanto che altre macchie erano arrivate sulla parte inferiore, al livello della vagina, macchiando il grembiule ampiamente. La porca visto ciò allora continuò nella sua masturbazione poggiando quella parte del grembiule bagnata nella figa. Tra dita cotone sborrato e figa si fece una grande masturbazione, sfregando il tutto. Ormai lei non capiva più niente, aveva dimenticato che io fossi suo figlio. Gemeva così tanto che alla fine esplose anche lei in un’orgasmo mai visto prima. In pratica aveva anche lei sborrato ed il grembiule era ormai matido di sborra mia e sua. Lei esausta appena si riprese si ricompose e disse: ti è piaciuto cucciolo di mamma tua? In giornata voglio quel gran cazzo che ti ritrovi tra le gambe dentro la mia fighetta e così dicendo prese strofinaccio, scopa ed andò via col grembiule macchiato di sborra. In giornata vidi che non lo tolse e questo mi procurò una nuova eccitazione…..ma ve lo racconterò un’altra volta….

Baciare mia moglie dopo pompino | Racconto tradimenti di Samuel123

siamo una coppia sposata da 6 anni , 34 io e 32 Manuela e nell estate 2014 abbiamo deciso di fare una vacanza a Marina di ragusa in sicilia con l intenzione di provare qualche fantasia erotica coinvolgendo un altro uomo e nel fare in modo che lei fosse molto appariscente, cosa che ricorrente in tutti i miei pensieri e finalmente dopo anni sono riuscito a convincerla non senza difficoltà,mia moglie alta circa 1,70 terza quasi quarta di seno culo da favola e gambe kilometriche insomma una gran donna.

Mamma ti amo | Racconto incesti di lucaded

Ho 18 anni, la mattina studio e il pomeriggio rimango solo in casa, sarà stata la noia ma iniziai a guardare video porno, mi piaceva guardare i trans, iniziai a provare i vestiti di mia madre, le sue calze, i reggiseni che imbottivo con fazzoletti, poi mi masturbavo. Un giono lei tornò prima dal lavoro e mi scoprì così vestito con il cazzo duro, invece di scandalizzarsi lei si spogliò e iniziò a cavalcare il mio cazzo, purtroppo per leccitazione venni subito e venni dentro.

La zia provoca, il nipote la fa nitrire | Racconto tradimenti di Scettro

Salve a tutti, eravamo rimasti che insieme a mia zia ci dirigevamo in chiesa per andare al matrimonio di un mio collega e dipendente dei miei zii,arrivammo in chiesa che il matrimonio era già cominciato così caccomodammo nellultima fila e dopo tutto il rito e i festeggiamenti fuori,ci dirigemmo verso la sala ricevimenti che a dire il vero era un po lontana distava circa 120km di cui una trentina di campagna!apppena saliti in auto Linda da gran Troia si tolse il giacchino rimanendo in gonna tra laltro cortina visto che quando accavallava le gambe si vedevano gli auto reggenti , e con una camicia aderente che metteva in mostra le grosse bocce! Io ero ipnotizzato e questo la Troia lo capi subito visto che mi chiese perché fossi rosso in viso e un po agitato! Io le risposi che mi faceva caldo ma lei sorrise compiaciuta,lo faceva apposta anche perché mi guardava il pacco che stava per esplodere!ma il bello doveva ancora venire infatti dopo essere arrivati e dopo aver preso l aperitivo con gli altri invitati ci accomodammo hai tavoli e li tra una chiacchiera e laltra bevemmo un bel po di vino e quando le luci in sala si abbassarono e il dj invito tutti al centro della pista per ballare aspettavo solo che Linda mi chiedesse di farla ballare!ed infatti mi disse-mi accompagni!-certo zia- e li comincio un gioco fatto di cazzo poggiato sul suo fantastico culo e sulla sua figona fin quando la Troia mi sussuro all orecchio-accomodiamoci prima che riaccendano le luci che con quel gonfiore li sei osceno!-e ridendo si avvio verso il tavolo.quel gioco continuo fino a quando arrivo il momento di tornare a casa e appena saliti in macchina la zia comincio a giocare pesante in pratica riuscivo a vederle di lato i capezzoloni e le mutande!non potete capire non sapevo che fare fin quando non ce la feci più e dicendogli che dovevo pisciare gli dissi che ci saremmo fermati al primo autogrill!dovevo segarmi ! Solo che lei mi disse ma dai siamo i campagna falla qui!così feci accostai mi misi dietro lauto e cercai di farla solo che col cazzone duro non riuscivo ,cercavo di pensare a qualcosa che me lo facesse ammosciare ma nel mentre lei scese chiedendomi cosa stessi facendo e si ritrovo davanti i miei 26 cm rimase ipnotizzata e poi esclamo-cazzzo Luca avevo capito che eri ben messo ma non pensavo che avessi una clava tra le gambe!continua

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