Vicina inculata | Racconto etero di tomas

Ciao mi chiamo Ezio e ho da poco cambiato abitazione per rimanere più vicino alla mia sede di lavoro. Nel mio stesso piano abita Giovanna separata donna gentilissima che visto che abito solo soletto mi aiuta qualche volta nelle faccende di casa.Lei ha una sessantina di anni quasi 20 di più ed una donna normalissima un po triste data dalla forzata solitudine, fisicamente formosetta; all inizio non la notavo neanche da quel punto di vista ma ultimamente provo degli impulsi che non nego sfociano in qualche segona. Un giorno sento suonare il campanello, ero comodamente sul divano a visionare una soap americana , era proprio lei Giovanna. la feci entrare, era in una tuta abbastanza aderente che lasciava intravedere tutte le sue forme e ciò mi porto subito degli scompensi sessuali associandola all attrice della soap che me la ricordava. Aveva voglia di parlare di tutte le sue storie, malumori verificatasi dall allontanamento del suo ex marito che lo aveva lasciato per una straniera molto più giovane e che da allora deve pensare tutto lei alle pratiche di casa, alla manutenzione della macchina ecc.

La mia vita da cuckold | Racconto scambio di coppia di Persephone

Buongiorno a tutti, sono S. un cuckold di 45 anni, felicemente sposato con Lara, protagonista delle mie storie. Mi sembra corretto fare un po di introduzione, io sono un cuckold, lo sono sempre stato ma prima di conoscere Lara non ero mai riuscito a mettere la cosa in pratica. Lara oggi è una donna di 35 anni, alta, lunghi capelli scuri, pelle molto molto chiara, un bel culotto invitante ma soprattutto due tettone grandi e sode, una quinta naturale ancora di marmo. Ci siamo conosciuti 10 anni fa, lei faceva la prostituta, e ovviamente immaginarla con i clienti mi eccitava da morire, ma questo sarà argomento di un’altra storia. Fatto sta che con lei ho potuto finente realizzare le sue fantasie e ora, per quanto riguarda l’aspetto sessuale, sono il suo cuck obbediente e sottomesso, come dico sempre il mio corpo è suo e io sono qui per assecondare i suoi desideri e fantasie. al di la della sfera sessuale abbiamo un rapporto normalissimo e felice, quindi ovviamente quali vi racconterò sono episodi sporadici, avvenuti nel tempo ma non andrò in ordine cronologico, semplicemente quando riaffiorerà un ricordo cercherò di metterlo in parole, ma sarà tutto assolutamente reale, non aggiungerò o inventerò nulla.

Vicina inculata | Racconto etero di tomas

Ciao mi chiamo Ezio e ho da poco cambiato abitazione per rimanere più vicino alla mia sede di lavoro. Nel mio stesso piano abita Giovanna separata donna gentilissima che visto che abito solo soletto mi aiuta qualche volta nelle faccende di casa.Lei ha una sessantina di anni quasi 20 di più ed una donna normalissima un po triste data dalla forzata solitudine, fisicamente formosetta; all inizio non la notavo neanche da quel punto di vista ma ultimamente provo degli impulsi che non nego sfociano in qualche segona. Un giorno sento suonare il campanello, ero comodamente sul divano a visionare una soap americana , era proprio lei Giovanna. la feci entrare, era in una tuta abbastanza aderente che lasciava intravedere tutte le sue forme e ciò mi porto subito degli scompensi sessuali associandola all attrice della soap che me la ricordava. Aveva voglia di parlare di tutte le sue storie, malumori verificatasi dall allontanamento del suo ex marito che lo aveva lasciato per una straniera molto più giovane e che da allora deve pensare tutto lei alle pratiche di casa, alla manutenzione della macchina ecc.

Vicina inculata | Racconto etero di tomas

Ciao mi chiamo Ezio e ho da poco cambiato abitazione per rimanere più vicino alla mia sede di lavoro. Nel mio stesso piano abita Giovanna separata donna gentilissima che visto che abito solo soletto mi aiuta qualche volta nelle faccende di casa.Lei ha una sessantina di anni quasi 20 di più ed una donna normalissima un po triste data dalla forzata solitudine, fisicamente formosetta; all inizio non la notavo neanche da quel punto di vista ma ultimamente provo degli impulsi che non nego sfociano in qualche segona. Un giorno sento suonare il campanello, ero comodamente sul divano a visionare una soap americana , era proprio lei Giovanna. la feci entrare, era in una tuta abbastanza aderente che lasciava intravedere tutte le sue forme e ciò mi porto subito degli scompensi sessuali associandola all attrice della soap che me la ricordava. Aveva voglia di parlare di tutte le sue storie, malumori verificatasi dall allontanamento del suo ex marito che lo aveva lasciato per una straniera molto più giovane e che da allora deve pensare tutto lei alle pratiche di casa, alla manutenzione della macchina ecc.

Ho scopato con mia madre Parte 1 | Racconto incesti di ChristyTrans

Leggo molte storie sugli incesti in web, non credo che siano veritieri, troppo colorati di fantasia, ma del resto la fantasia, e quella situazione, che ci fa sognare di fare cose altrimenti impossibili da realizzare. Non dubito che qualche caso possa essere anche veritiero, ma tra le mille storie raccontate in vari portali erotici in rete, credo che solo l1% di questi sia vero. A questa percentuale, aggiungerei il racconto che vado a narrarvi oggi, chi mi conosce gia avendo letto le mie avventure, sa che in vita mia, ne ho combinate parecchie, essendo in gioventu stata una Trav che si e fatta scopare da mezza citta, e non esagero, sono stati milioni gli uomini a infilare il loro cazzi duri dentro di me, e quando parlo di uomini, mi riferisco ad uomini veri dai cinquanta ai settanta non certo a ragazzi. Chi ha gia letto come dicevo gli altri miei racconti, tutti estratti da un Diario personale che scrivevo allepoca dei fatti, sa anche che ho avuto una madre complice in tutto cio che facevo. Complice involontaria, dato lavevo trascinata e convinta o plagiata se volete, convincendo una donna di mezza eta, abituata alle sue regole e ai suoi pudori, che cio che facevo non era affatto sbagliato, e che per amore si fa questo ed altro. Avevo preso la scusa dellamore, per convincerla ad essermi complice, e si sa, i genitori per i figli fanno di tutto. Perso mio padre, ho plagiato mia madre, cercando di martellarla ogni santo giorno, con le mie convinzioni e le mie porcate, alla fine, battendo continuamente òp stesso punto, si piega anche il ferro si dice, e ebbi vinta la complicita di mia madre. Ero riuscita piano piano, e passo dopo passo, a convincerla pure ad assistermi mentre degli uomini mi scopavano davanti a lei, ero arrivata oltre solo in certi periodi, dove destate, complice il caldo, la mia porcaggine aumentava. Sono sempre stata carina, un fisico femminile, belle gambe un culo da favola, lunghi capelli nesciati lisci, un visino da troietta, e una troiaggine degna di una vera femmina. fino ai 20annison stata trav poi iniziai le cure per diventare Transgender. Oggi posso dire di essere una bella Trans che nulla ha da invidiare ad una donna biologica se non quel pisellone che ancora mi porto tra le gambe. Dicevo, al tempo avevo mia madre che mi stava dietro in tutto, mi confidavo con lei, su come avere i rapporti con i miei uomini, la facevo assistere, mi aiutava ogni santa volta che poteva, e vedendo la mia felicita, per lei era sufficiente. Certo non apprezzava tutto quello, ma lo sopportava per lamore che provava per me chiaramente, essendo il suo unico figlio, ora diventata figlia, accettava di tutto, anche se cerano dei limiti che non voleva assolutamente varcare. Avevo tentato varie volte ma invano, di coinvolgerla nei miei rapporti con gli uomini che mi portavo in casa, ma lei piu che assistermi non faceva, non si spingeva mai oltre la linea e mai prese parte ai nostri rapporti amorosi. Diceva sempre che era gia troppo assistermi, figuriamoci parteciparci a certe cose. Per lei donna cresciuta ai tempi con educazione puritana, il sesso era sempre stato tabu. Mamma non era una brutta donna a cinquantacinque anni si teneva ancora, era la classica donna della portineria, alta piu che un metro e sessanta, minuta, capelli non troppo lunghi, fino al collo, castani arricciati, occhialoni da vista sul naso, pelle chiarissima, seno abbondante, sempre vestita impeccabile da signora perbene che incontreresti al mercato della zona. Io invece, ero lesatto contrario di lei, avevo un bel fisico e non perdevo occasione di mostrarlo con fierezza, sopratutto il mio bel culo tondo sodo liscio e morbido, le mie coscie tonde e sode. i miei lunghi capelli lisci e morbidi erano poi il mio punto di forza, mamma ovviamente mi raccomandava sempre di coprirmi meglio, ma almeno in casa, ero solita girare in intimo, specie destate, con il mio bel completino nero fatto di calze a rete nere autoreggenti, reggicalze nere, tanga nero e reggiseno nero. Zoccoli a zeppa alta di legno ai piedi, truccata bene e coperta solo da un vestaglione lungo rosso in raso lucido, che comunque tenevo sempre aperto e mai chiuso. Io e mamma dormivamo insieme sullo stesso lettone matrimoniale dove aveva dormito per anni con mio padre. il salottino, era munito di un comodo divano a quattro posti che alloccorrenza, poteva rovesciarsi e diventare un letto monoposto, dove in effetti avevo dormito per anni prima della scomparsa di mio padre. Una volta, istaurato un rapporto di complicita come madre e figlia con mia madre, la convinsi a dormire entrambe nello stesso lettone, lo stesso lettone dove portavo ormai regolarmente i miei uomini per fare lamore e farmi riempire. Anche allora mamma fece dei commenti negativi, ma la convinsi anche su quel punto, a cambiare spesso le lenzuola e lei alla fine si arrese e accetto. Mamma mi voleva un bene dellanima, e forse io ne approfittavo un po troppo. Arrivo cosi al punto cruciale di questo racconto, dopo avervi fatto una bella e lunga ma doverosa panoramica di come vivevamo insieme. Tutto accadde una delle solite notti che ci addormentavamo la sera dopo i soliti discorsi sugli uomini, che ogni sera la obbligavo ad ascoltare, mamma ormai li conosceva a memoria, da tante volte me li aveva sentiti raccontare come favole prima di addormentarci, discutevamo sempre di quanto fosse bello prendere il cazzo dentro, e continuavo a chiederle insistentemente, se quando mi aveva concepita con papa, le era piaciuto, ma mamma aveva sempre evitato largomento per varie ragioni di pudore e di imbarazzo. Quella sera, forse piu serena e in voglia di confidenze, aveva iniziato a ricordare i rapporti con mio padre al tempo della loro unione, io ovviamente ero eccitatissima e presissima dai suoi racconti, pendevo dalle sue labbra sussurranti, e intanto che lei raccontava, senza mai pero spingersi nei veri particolari, io ebbi unerezione spontanea, e allontanando le lenzuola, estrassi il mio cazzo duro dal perizomino che indossavo, in bella vista di mamma, che certo non si scandalizzava, alla fine mi aveva vista tante volte con il cazzo duro e mi aveva poi fatta lei. Quella sera, pero mamma, fece un certo apprezzamento sulle dimensioni del mio membro in tiro che non mi sfuggirono. Gli domandai se per lei, lo avevo grosso, e lei rispose che non era da meno di tutti quelli che aveva visto prendere dentro dagli uomini che gli facevo conoscere. Sapeva bene che il cazzo a me piaceva prenderlo e non darlo, e nel scherzare facendo una delle sue solite battutine che faceva nei momenti in cui era in vena, per scherzare appunto, mi prese in mano il cazzo stringendomelo con la sua manina destra sorridendo. lo teneva cosi stretto che lo sentivo pulsare nella sua manina calda. stava per mollarmelo, quando istintivamente, misi la mia manina smaltata dalle unghie rosse, sulla sua fermandola e bloccandola, non parlammo, ci guardammo fisse negli occhi, lei la sera non portava gli occhiali che metteva sul comodino del letto accanto. sempre senza parlare, e con il silenzio della notte che avanzava, iniziai piano piano, a spostare su e giu la sua manina insieme la mia, masturbandomi. Mammma poteva dirmi qualcosa, o toglierla di scatto se non voleva che gli facessi fare quel gesto, ma non lo fece, rimase con la mia manina sopra la sua, a fare su e giu sul mio cazzo duro. Quella doveva essere una sera speciale mi dissi tra me, e quindi provai unaltro gesto istintivo, se poi non le andava, mi sarei scusata e la cosa sarebbe finita li. Ma stranamente anche a quel mio gesto, mamma non si sottrasse affatto, avvicinai il mio viso al suo, e la baciai sulla bocca ad occhi chiusi. prima tenni le labbra serrate, poi tentai e gli infilai la lingua dentro la bocca, lei sembrava ricambiare a fatica dato era una cosa che non faceva suppongo da secoli, ma non mi respinse, e continuai. sempre tenendole la manina bloccata sul mio cazzo duro, mi avvicinai a lei, e con laltra manina libera, prima mi scansai dal viso i lunghi capelli, poi tentai limpossibile, scostai le lenzuola bianche, e le abbassai sempre con la manina libera, le spalline della camicia da notte leggera bianca che
indossava. Anche li nessuna reazione di scostarsi da parte sua, avevamo entrambe il fiato corto e si respirava affannosamente per leccitazione che sentivo, provava anche lei anche se non lavrebe mai ammesso. a quel punto, le mollai la mano che lei continuo comunque a tenere stretta sul mio cazzo duro che stava per esplodere. Non sono mai stata resistente, e data la situazione, era logico prevedere che le spruzzassi addosso e nella manina. Temetti di aver esagerato, invece mamma ci rise sopra, e a quel punto mi uni alle sue risate. fu lei poi a parlare per prima, dandomi della sporcacciona, mollando finalmente il mio cazzo prendendo dal cassettino del como un pacchetto di fazzolettini di carta, e si ripuli la manina, oltre alle tette, dove qualche schizzo le era finito. pensavo che per quella sera, era stato abbastanza e mi scusai in un sibilo, cercando anchio di pulirmi il cazzo e mettermi giu a dormire, ma fu lei a voler andare avanti chiedendomi esplicitamente: faresti vedere a tua mamma, come fai lamore con i tuoi uomini? non capi al momento la domanda, dato mi aveva vista altre volte, cosa voleva vedere ancora che non avesse gia visto? solo dopo ho fatto mente locale, e ho compreso la sua domanda. A quel punto, gli chiesi apertamente, cosa volesse fare… mi disse aveva una curiosita, la ascoltai incuriosita e sorridente per quella inaspettata situazione che si era creata quella notte. Uno dei tanti uomini con cui mi intrattenevo ogni tot di giorni, aveva la fissa dei Sex Toys, e mi aveva lasciato o meglio dire depositato per le volte in cui veniva a trovarmi, una serie di falli di gomma e vibratori vari colorati, neri sopratutto. Mamma volle ne prendessi uno per provarlo su di me chiaramente. Sempre piu sorpresa da quel cambiamento improvviso di mia madre, la accontentai, mi alzai ancora con il cazzo duro fuori dal perizomino nero, e andai in salotto a prendere uno di quei giocattolini. Scelsi un bel vibratore nero doppio, quello composto da due lati vibranti. Lo portai a letto da mamma, e lei lo prese in mano incuriosita, quando azionai linterrutore e il doppio vibratore, inizio a vibrare, mamma si mise nuovamente a ridere. Le sorrisi glielo presi dalle manine, e le feci vedere come funzionava, Ecco, si fa cosi… vedi? le dissi, mettendomi a gambe allargate, e infilandomi una delle due estremita a forma di cazzo nero, tra le chiappe spingendo lentamente dentro e azionando il vibratore. Mamma lo guardo divertita e mi chiese cosa si provasse, come una bambina curiosa. la mia espressione del viso credo rispose per me, mentre iniziavo ad ansimare e gemere difianco a lei sul lettone. Mamma volle toccarlo ma aveva paura di farmi male, le sorrisi gli presi la mano e gliela misi sullaltra parte del vibratore dicendole di spingerla lentamente dentro e fuori facendomela scivolare nel culetto. Mamma era imbranata, e dovetti guidarla per un paio di volte, prima che facesse da sola e mi stantuffasse il vibratore in funzione dentro e fuori dal culetto. Ti piace davvero? mi chiese poi timidamente, le risposi sospirandole in viso. Vorrei… Vorrei.. non osava dirmi voleva provarlo anche lei, fermai il vibratore, lo estrassi dal mio culetto, e cercai di farglielo provare, ebbe paura le facessi male, ma la rassicurai di lasciarmi fare, si fido e dopo averle chiesto di allargare bene le gambe, le posizionai la punta del cazzo nero finto sullo spacco della figa pelosetta. lo avevo cosparso di lubrificante per farlo scivolare meglio senza farle male, e piano piano cercando di non farle sentire dolore, glielo infilai dentro, mamma era euforica e continuava a sussurrare Oddio che mi fai? dai lascia stare.. oddio.., oddio.. mi sistemai davanti a lei a mia volta a gambe larghe, e mi infilai a mia volta, laltro capo del vibratore dentro al culetto accendendolo. Quando inizio a vibrare, avreste dovuto vedere la faccia di mia madre, era un espressione a meta tra il divertita e godereccia. Oh madonnina continuava a ripetere, o santo cielo, le chiesi se le piaceva, non mi senti, le ripetei la domanda e mi guardo scoppiando a ridere. dopo qualche vibrazione per entrambe lo spensi e lo tolsi ad entrambe, le chiesi che aveva provato, mi guardo imbarazzatissima, e mi rispose a modo suo: e questo cio che ti fanno gli uomini? le risposi che questo non era nulla al confronto di uno vero dentro. Mi credette sulla parola. aveva la fica ormai allargata abbastanza, e la guardavo ancora a gambe aperte, tentai, mi avvicinai sopra di lei, mentre mi chiese cosa volessi fare adesso, non le risposi, e continuai a stendermi su di lei, a braccia tese sul lettone, mi scostai i lunghi capelli dal visso, non riuscendoci, lo fece lei con la sua manina. poi disse: ho capito cosa vuoi fare… non e morale… per favore dormiamo che e gia tardi, credo di aver sperimentato anche troppo stanotte. Ma io non ero del suo stesso parere, e le risposi che se voleva davvero sapere cosa provavo a farmi sfondare dal cazzo di un uomo, doveva lasciarmi fare. Mamma rispose che rinunciava a saperlo, ma era tardi per tirarsi indietro, le dissi di respirare profondamente, e rilassarsi, anche se era difficile in quel momento, mamma protesto nuovamente quando le posizionai la mia dura cappella nello spacco della figa pelosa, ma non lascoltai, e spinsi lentamente dentro, facendolo scivolare tutto dato era aperta dal vibratore di poco prima. Non avevo mai scopato una donna in vita mia fino ad allora, il mio cazzo venne risucchiato dalla sua figa pelosa allistante entrando fino alle palle, e vidi mamma sussultare. Mi fermai le ripetei di rilassarsi e respirare profondamente, questa volta mi ascolto, iniziai a stantuffarla piano piano e aumentando il ritmo da spinta in spinta. Iniziai a gemere insieme a mamma che un po respirava o sbuffava e un po gemeva dal piacere, che situazione assurda, stavo scopando mia madre sullo stesso lettone matrimoniale dove aveva dormito con mio padre, e dove io mi facevo scopare regolarmente da altri uomini durante le giornate, ora, ero io a stantuffare lei. mi scesero ancora i capelli sul viso, mamma prontamente come faceva spesso, me li scosto da un lato guardandomi negli occhi adesso, sorridendomi, e mi sussurro, ma sei bravissima, sei sicura che non lo hai mai fatto con delle ragazze? mentre mi davo da fare su di lei, risposi a fatica, No mamma, a me interessano solo gli uomini lo sai, sto solo facendoti vedere e provare… cio che provo io ogni volta lo faccio con loro. Mamma sorrise ancora sbuffando e gemendo, rispose a sua volta: beh adesso capisco perche ne sei cosi ossessionata cara. Ero felice che finalmente capisse, dovevamo arrivare a scopare insieme, perche capisse il mio amore per il cazzo? e sia, mi dissi mentre la stantuffavo a dovere, prima di riempirla di sperma dentro lasciandole andare un lungo spruzzo. Mi preoccupai ed usci subito di scatto, ma mamma rise ancora, e mi rassicuro che lei era ormai in menopausa da tempo, e non cera pericolo restasse incinta nuovamente. tirai un sospiro e la baciai nuovamente sulle labbra a stampo pero questa volta senza lingua. guardai lora ed era ormai luna di notte, era il caso di dormire per quella notte, ne avevamo fatte abbastanza. andammo insieme a lavarci in bagno, poi tornammo a letto e ci addormentammo di botto fino al mattino. Al mio risveglio, la luce del sole filtrava gia dalle tapparelle abbassate, mamma si era gia alzata ed era andata a preparare la colazione. Io rimasi ancora unattimo a letto, riflettendo a cio che era successo quella notte, possibile me lo fossi sognato? era tutto cosi assurdo e surreale,avevo per la prima volta penetrato la figa di mia madre e le avevo sbrodolato dentro pure. Mi alzai andando in bagno, la trovai poi in salotto a tavola, la salutai con un sorriso, lei mi sorrise a sua volta. Le chiesi se avesse dormito bene, dopo quello che era successo quella notte, mamma da dietro le sue lenti spesse, si fece seria a quel punto, e inizio a dirmi che forse si era esagerato, che forse dovevamo smetterla con certe cose che… la fermai, e le ricordai che non avevamo ammazzato nessuno, e che era stata lei ad aver voluto le mostrassi cosa provavo con i maschi… ora non poteva far finta di null
a e rimangiarsi tutto, allontanandosi cosi. Mamma scosse la testa, cercando di ribattere, ma la interruppi dicendole che non poteva abbandonarmi ora che eravamo cosi intime. Quella mattina, sarebbe passato a trovarmi un uomo e volevo che lei ora piu che mai, mi stesse vicina per quellincontro, le spiegai che forse quelluomo poteva diventare il mio compagno fisso. Mamma a quel punto mi chiese cosa intendessi, e le spiegai velocemente, che tra tutti quello era luomo che mi faceva battere il cuoricino non si trattava solo di sesso come per gli altri. Qui si parlava di Amore, di sentimenti veri. La intortai di scemenze che alla fine lei torno sui suoi passi, e decise di assistermi ancora. Non so se ci fosse del vero nellamore che andavo sbandierando a mia madre su quelluomo o fosse tutta una scusa, per non farla allontanare da me. Di fatto sta, che tra i tanti con cui mi vedevo, quello, era lunico con cui mi trovassi bene davvero al di fuori della scopata che si faceva. se fosse davvero amore non lo sapevo, ma certo era un sentimento puro e non solo sesso. Quando piu tardi, ben sistemata truccata e sistemata aprii la porta al mio uomo, ero non so perche emozionatissima, mi tremavano le gambe e il cuore mi martellava in petto. Baciai a stampo luomo sulla bocca, poi dopo che anche lui gentilmente ebbe salutato educatamente mamma, ci dirigemmo verso la camera da letto gia pronta per luso. Intanto che lo aiutavo a spogliarsi, mamma fece capolino sulla porta della camera, le chiesi di entrare e di assistermi, mamma si accomodo sul bordo del letto, le diedi un bacio sulla guancia, mentre luomo gia nudo e con il cazzo bello duro, senza vergogna si scuso con mia madre e prese posto sul lettone matrimoniale. A vedere uomini nudi con il cazzo duro ormai mamma era abituata, e non ci fece molto caso, se non allinizio notando la lunghezza del membro delluomo, per poi distogliere quasi subito lo sguardo per tenerlo su di me, che prendevo posto assieme alluomo sul centro del lettone. in intimo come sempre, presi posto prendendo in mano il duro cazzo delluomo, e infilandomelo tutto in bocca con le mie labbra rosse dal rossetto e lucidalabbra, iniziai a succhiare, mentre mamma osservava attenta e seria. intanto che luomo iniziava a godere come un porco, i soliti lunghi capelli, mi coprirono il viso, luomo era occupato a godere per scostarmeli, mamma corse subito in mio aiuto come faceva da tempo in quelle occasioni, con la sua manina delicata, mi scosto i capelli da un lato della spalla, scoprendomi il viso che succhiava il lungo e duro cazzo delluomo. Mamma non torno pero a sedersi a bordo del lettone come di prassi faceva, rimase li accanto a me, alzai lo sguardo mentre succhiavo e la fissai ringraziandola con gli occhi, lei capi e sorrise. Che bella quella complicita che avevamo trovato io e lei, non lavrei cambiata con nessunaltra cosa al mondo. smesso di succhiargli il cazzo, mi preparai per la scopata, mettendomi nella posizione preferita delluomo, dsraiata su un fianco con una gamba sollevata, mentre lui me lo infilava da dietro. Luomo ebbe un problemino a tenermi sollevata la gamba destra, ed ecco mamma prodigarsi per aiutarci, mi prese lei la gamba e me la sollevo permettendo cosi alluomo di potemi penetrare agevolmente. Sospirai forte appena la sua grossa cappella mi entro nel culetto, e aprendo gli occhi, vidi mamma davanti a me, sorridermi con un espressione mai vista nel suo viso. Era contenta davvero, tanto che fece una delle sue solite battutine alluomo, raccomandando di non mettermi incinta. Luomo perse unattimo la concentrazione scoppiando a ridergli in faccia, e anche a me scappo una risata soffocata. Mamma era unica, tornammo subito seri e finalmente da dietro, luomo inizio a stantuffarmi facendomi gemere e sospirare sempre piu forte ad ogni colpo che mi dava. Voltai la testa, alzai un braccio per afferrargli la testa e baciarlo mentre mi sfondava il culo e mamma mi teneva alzata la gamba non perdendosi nemme no un minuto della situazione. Non avevo mai visto mamma cosi coinvolta come quella mattinata. Ero doppiamente felice e me la godevo in pieno con tutta me stessa, il cuore torno a bombardarmi in petto, sudavo e mi sentivo stranissima. pensai ad un principio di influenza dato era stagione, mai potevo preverede che fosse innamoramento, lo capii alla fine. Anche mamma doveva iniziare a sentir caldo, dato vidi che si stava con una mano spogliando mentre con laltra mi teneva alzata la coscia destra. Anche luomo noto la cosa, e sorrise ironicamente, mamma dal canto suo abbandonata la pudicita che aveva sempre avuto in certe cose, con sorpresa mia e delluomo, si denudo completamente senza vergogna con tette e figa e il resto. non le dissi nulla non volevo rompere lincantesimo che si era creato. mamma sempre tenendomi la gamba alzata, si attacco a me, baciandomi sulla bocca come avevamo fatto quella notte, ma davanti alluomo e senza piu nessun pudore o vergogna di nulla e di nessuno. Mi sembrava di sognare, intanto luomo mi sfondava il culo come un toro. Qualsiasi cosa fosse successa a mia madre, mi piaceva moltissimo e speravo durasse a lungo. Dopo qualche altra stantuffata, luomo tolse il suo cazzo dal mio sederino ormai ben sfondato e aperto, e mi fece cambiare posizione. mi misi a quattro zampe o pecorina, mentre luomo prendeva posizione dietro di me, tenendo pero gli occhi fissi su mia madre nuda li accanto. Ovviamente non sapendo se poteva permettersi di toccarla, educatamente si limito di osservarla mentre mi infilava con un colpo solo il suo bel cazzo dentro nuovamente, facendomi sobbalzare dal piacere. mamma a quel punto, lentamente scivolando sotto di noi, si mise dallaltra parte del lettone con la testa proprio sotto di me, prese con la sua manina il mio cazzo estraendolo dal tanga duro e se lo mise in bocca succhiandomelo. Rimasi esterrefatta da quel gesto improvviso. Anche luomo sembro sorpreso quanto me, e per un secondo si blocco, riprendendo subito dopo, io tenevo la testa bassa con i lunghi capelli che mi coprivano il viso, guardano sotto di me, mamma che si sforzava di imitare cio che aveva visto fare a me poco prima con luomo. Alla fine ci presi gusto e iniziai a godermela doppiamente, finendo per riempire la bocca di mamma di calda sperma, che lei non ci posso credere, ingoio, giuro su dio di averla vista deglutire piu volte. mentre con una mano si pastrunava la figa pelosa con delle dita denro. A Raccontarla, non ci si crederebbe mi son detta, che fosse successo per far cambiare mia madre a quel punto non lo sapevo, sembrava aver perso ogni goccia di vergogna e di pudore. Continuando a svuotarmi le palle nella gola di mamma, e godendo ai colpi delluomo che avevo dietro, mi chiesi fino a che punto mamma si sarebbe spinta, e se oltre che con me, avrebbe fatto qualcosa anche con luomo. Forse stavo correndo troppo mi dissi, ma visto quello che stava succedendo, ero disposta a credere a tutto. vedendo mamma lasciarmi il cazzo ormai svuotato e scivolare sul lettone, la guardai dietro le lenti spesse dei suoi occhialoni, e gli sussurrai che la amavo: TI AMO MAMMA… dissi godendo e tra un sospiro e laltro. lei mi sorrise e rispose in un sussurro lieve: ANCHE MAMMA TI AMA CARA. fu a quel punto che luomo mentre mi sfondava il culo, avendo mia madre li a pochi centimentri nuda oso accarezzarle i seni, mamma non si oppose, cosi luomo le mise due dita in figa osando nuovamente. Guardai mamma con la testa voltata e alzata verso di lei, che non si scompose, anzi, fece unaltra delle sue battute di turno: Non se ne aprofitti lei, e pensi a mia figlia, disse. luomo rise e anchio gli feci eco ridendo, mamma era unica lho detto e lo ripeto. era lei che voleva prendere le iniziative, non dovevamo intervenire noi, questa era la condizione, e anche se lei non la disse, io e luomo lo capimmo al volo, e la lasciammo fare. Infatti fu lei che prese la decisione diprendere il vibratore e di infilarselo in figa li vicino a noi, azionandolo intanto che io godevo senza ritegno e sospiravo come una troia in calore. Siamo sicuri che quella li vicino e proprio mia madre? mi chiesi tra me, non la riconoscevo piu ormai, ma se da un lato ero tanto sorpr
esa dal suo cambiamento, dallaltro lato, ero contentissima di averla partecipe a quel momento. Intanto che si faceva vibrare la figa con il finto cazzo nero mamma sussurro alluomo: Come si chiama lei… luomo rispose: Paolo signora Maria. Mamma continuo: Che intenzioni ha con mia figlia Christy? Luomo senza smettere di scoparmi, le rispose: Signora ci stiamo pensando.. dipende cosa ne pensa lei (rivolgendosi a me ovviamente), presi io la parola intervenendo con un semplice TI AMO, TI AMO TI AMOOO… VOGLIO ESSER TUA. luomo sorrise e tornando a rivolgersi a mia madre le disse: Credo che io e Christy a questo punto, possiamo parlare di fidanzamento ufficiale, e dato lei e qui presente… se vuol darci la sua benedizione… mamma continuando a vibrarsi la figa pelosa sdraiata a gambe aperte sorrise e rispoese a tono sempre con il suo solito umorismo: Certo che vi benedico, ma me la devi trattare con i guanti siamo intesi? Paolo le sorrise e le chiese se potesse prendersi la confidenza di darle del tu, dato presto sarebbe stato di famiglia. Mamma gli permise la cosa: diamoci del tu certamente, mi raccomando Paolo… luomo dandomi gli ultimi colpi al culo, rispose, stai tranquilla Maria, ne nparliamo dopo pero… mentre diceva questo, con uno sforzo enorme si svuoto dentro di me allagandomi il culo di sperma bollente, e venedo con un gemito lungo. Mamma fermo il vibratore ma lo tenne infilato in figa, mentre luomo si svuoto fino allultima goccia, prima di estrarre il suo bel cazzo dal mio culo allargato e slabbrato che gocciolava la sua sperma sulle lenzuola. Ecco unaltro lavaggio da fare disse mamma riferito alle lenzuola sporcate, io mi accasciai a pancia sotto stanca e distrutta, luomo accanto a me e mamma poco piu in la, tutti e tre sullo stesso lettone. guardai luomo e sorridendo gli chiesi ufficialmente se volesse diventare il mio uomo, il cuore mi stava scoppiando in petto, e prima che lui rispose, mamma mi disse hai il cuore che ti bombarda in petto cara, lo sento da qui. sono arrossita, mentre i due se la ridevano. poi luomo rispose alla mia domanda con un SI secco, e ci baciammo davanti agli occhi di mamma che approvava sorridendo. A quel punto, i giochi erano ormai fatti, mi ero per la prima volta in vita mia fidanzata ufficialmente in casa con un uomo di sessantanni, io ne avevo appena compiuti diciotto. Cercai di capire il comportamento di mia madre e non potendo piu trattenermi le chiesi come mai avesse deciso cosi, mi stupii ancora la sua risposta: semplice tesoro, ho capito un bel po di cose tra stanotte e stamattina. ma che cosa avesse capito, non me lo disse mai pero. accettai la sua bizzarra risposta e prima di ricomporci tutti e tre, mamma insistette perche le facessi vedere la prova dellamore che tante volte la sera a letto le avevo parlato. Quando le raccontai che se amavo davvero unuomo, ero disposta a ingoiarne lo sperma, come lei aveva fatto con il mio poco fa. nonostante luomo fosse stanco e svuotato, abbiamo accontentato mamma, mi son messa sul cazzo di Paolo, e glielo feci tornar duro in pochi minuti, luomo mi venne per la seconda volta riempiendomi la bocca di sperma bollente, che ingoiai davanti a mamma e alluomo. Ecco la prova del mio amore per entrambi, per mamma che amavo alla follia, e per il mio nuovo compagno. mamma finalmente soddisfatta, mi abbracciosussurrandomi ad un orecchio, senza che luomo sentisse, che stanotte voleva fare il bis con me a letto. le sorrisi promettendole di scoparla meglio della notte precedente. Finalmente potemmo andare in bagno uno alla volta e sistemarci. per opionioni e commenti [email protected]

La mia vita da cuckold | Racconto scambio di coppia di Persephone

Buongiorno a tutti, sono S. un cuckold di 45 anni, felicemente sposato con Lara, protagonista delle mie storie. Mi sembra corretto fare un po di introduzione, io sono un cuckold, lo sono sempre stato ma prima di conoscere Lara non ero mai riuscito a mettere la cosa in pratica. Lara oggi è una donna di 35 anni, alta, lunghi capelli scuri, pelle molto molto chiara, un bel culotto invitante ma soprattutto due tettone grandi e sode, una quinta naturale ancora di marmo. Ci siamo conosciuti 10 anni fa, lei faceva la prostituta, e ovviamente immaginarla con i clienti mi eccitava da morire, ma questo sarà argomento di un’altra storia. Fatto sta che con lei ho potuto finente realizzare le sue fantasie e ora, per quanto riguarda l’aspetto sessuale, sono il suo cuck obbediente e sottomesso, come dico sempre il mio corpo è suo e io sono qui per assecondare i suoi desideri e fantasie. al di la della sfera sessuale abbiamo un rapporto normalissimo e felice, quindi ovviamente quali vi racconterò sono episodi sporadici, avvenuti nel tempo ma non andrò in ordine cronologico, semplicemente quando riaffiorerà un ricordo cercherò di metterlo in parole, ma sarà tutto assolutamente reale, non aggiungerò o inventerò nulla.

La mia vita da cuckold | Racconto scambio di coppia di Persephone

Buongiorno a tutti, sono S. un cuckold di 45 anni, felicemente sposato con Lara, protagonista delle mie storie. Mi sembra corretto fare un po di introduzione, io sono un cuckold, lo sono sempre stato ma prima di conoscere Lara non ero mai riuscito a mettere la cosa in pratica. Lara oggi è una donna di 35 anni, alta, lunghi capelli scuri, pelle molto molto chiara, un bel culotto invitante ma soprattutto due tettone grandi e sode, una quinta naturale ancora di marmo. Ci siamo conosciuti 10 anni fa, lei faceva la prostituta, e ovviamente immaginarla con i clienti mi eccitava da morire, ma questo sarà argomento di un’altra storia. Fatto sta che con lei ho potuto finente realizzare le sue fantasie e ora, per quanto riguarda l’aspetto sessuale, sono il suo cuck obbediente e sottomesso, come dico sempre il mio corpo è suo e io sono qui per assecondare i suoi desideri e fantasie. al di la della sfera sessuale abbiamo un rapporto normalissimo e felice, quindi ovviamente quali vi racconterò sono episodi sporadici, avvenuti nel tempo ma non andrò in ordine cronologico, semplicemente quando riaffiorerà un ricordo cercherò di metterlo in parole, ma sarà tutto assolutamente reale, non aggiungerò o inventerò nulla.

Vicina inculata | Racconto etero di tomas

Ciao mi chiamo Ezio e ho da poco cambiato abitazione per rimanere più vicino alla mia sede di lavoro. Nel mio stesso piano abita Giovanna separata donna gentilissima che visto che abito solo soletto mi aiuta qualche volta nelle faccende di casa.Lei ha una sessantina di anni quasi 20 di più ed una donna normalissima un po triste data dalla forzata solitudine, fisicamente formosetta; all inizio non la notavo neanche da quel punto di vista ma ultimamente provo degli impulsi che non nego sfociano in qualche segona. Un giorno sento suonare il campanello, ero comodamente sul divano a visionare una soap americana , era proprio lei Giovanna. la feci entrare, era in una tuta abbastanza aderente che lasciava intravedere tutte le sue forme e ciò mi porto subito degli scompensi sessuali associandola all attrice della soap che me la ricordava. Aveva voglia di parlare di tutte le sue storie, malumori verificatasi dall allontanamento del suo ex marito che lo aveva lasciato per una straniera molto più giovane e che da allora deve pensare tutto lei alle pratiche di casa, alla manutenzione della macchina ecc.

Educatrici – Esperienze anali | Racconto etero di Nicolino75

Tanti anni fa, alla fine dei miei studi universitari, fui costretto ad un anno di servizio civile. Mi trovai a prestare servizio presso un centro collegato ad una parocchia in un paese di mare vicino alla mia città. In questo centro si svolgevano diverse attività a sostegno della comunità, tutte comunque legate alla parrocchia. In questo periodo entrai in contatto con un mondo completamente sconosciuto, costituito da persone che prestavano servizio volontario presso il centro ed in particolare con un gruppo di giovani ragazze, educatrici appunto.

Gangbang sul Pendolino di notte | Racconto trans di Greta R.

Andando indietro con la memoria ma poi nemmeno troppo, (daltra parte come dicevo allinizio 43 anni alla fine non sono uneternita, ma in confronto ad averne 20 o 18 forse si… ) Mi tornano in mente troppi particolari che sono rimasti impressi nella mia testa come se fossero stati scolpiti nella roccia. se chiudo gli occhi mi rilasso e mi concentro, come in un film posso rivedere tutto cio che ho combinato come Greta. devo dire che di porcate ne ho fatte, di esperienze ne ho avute e di cose ne ho provate, anche se molte sono rimaste incomplete. Molte cose avevo da provare che non ho avuto il tempo di fare, alla fine essere una travestita a tempo pieno porta via molto spazio a cose come il lavoro, gli amici o il tempo libero, anche se di amici non ne ho mai avuti in conclusione. solo conoscenze, quindi non e che ho poi perso molto direi, lavoro be si.. ho sempre lavorato nel mondo musicale quindi diciamo che la mia immagine da transgender ha avuto la sua importanza. hobby.. beh il mio unico hobby e la musica Rock, quindi altro non ho da potermi distrarre nel tempo libero. dai 20 ai 40 anni ho vissuto come Greta Russo la maggior parte del tempo possiamo dire. Tornando alle cose concrete, di esperienze con i maschi ne ho avute moltissime a volte anche non desiderate ma ho fatto buon viso a cattivo gioco come si dice… come la volta del Treno Pendolare Milano Certosa per esempio. una cosa che mi ha sempre incuriosito era provare a viaggiare su un pendolare di linea di notte, e vedere che succedeva… come ho gia detto, a quel tempo facevo ogni cazzata che mi passava per la testa senza poi pero pensare alle possibili conseguenze dei miei gesti. ero come una bambina sempre alla ricerca di guai. alla fine provai anche questa esperienza… Una Notte destate mi sono decisa, andai verso mezzanotte camminando in una citta semi deserta di agosto, a prendere un pendolino alla Stazione Milano Certosa, poco distante da dove abito. mi ero conciata come una vera Puttanella e fui fermata piu volte sulla strada da chi in auto passando voleva rimorchiarmi. ma non accettai nessuna di quelle proposte, quella notte avevo altri programmi ben piu eccitanti che una scopata in macchina con il primo che capitava. con addosso le solite calze a rete nere, perizoma e reggiseno neri in raso, shorts sgambatissimi in Jeans che mettevano ancora piu in risalto il mio bel culo formosetto, una T-Shirt fucsia, scollacciata e senza maniche, truccata a modo senza esagerare, non ho mai sopportato i mascheroni che si fanno le Ttrav solitamente, io mi trucco leggera ma a modo. capelli sciolti sulla schiena, stivali ai piedi, unghie smaltate di rosso, profumata come una rosa e con uno zainetto dove avevo dentro il necessario, compreso il cellulare, preservativi, fazzolettini di carta e altre cosette. mi avviai alla stazione poco distante da casa mia… arrivata guardai il primo treno che sarebbe transitato e fermato sul mio binario, era quasi mezzanotte, ne passava uno a mezzanotte e un quarto per varese… scelsi quello vista la tratta abbastanza lunga pensai di farmi un bel viaggetto eccitante. mi guardai intorno, la stazione era silenziosa e deserta come un cimitero, a parte un gruppetto di ragazzotti di colore che sghignazzavano e facevano baccano a poca distanza da me. gli lanciai unocchiata veloce e vidi che due o tre di loro (erano in cinque) si voltarono a guardarmi a loro volta. non ho capito cosa dicessero, parlavano a bassa voce e ad un tratto scoppiarono tutti a ridere guardandomi. li ignorai e continuai ad aspettare il mio treno sperando se ne andassero. il treno stranamente arrivo puntuale, quando si sa bene i ritardi che hanno… salii sul treno e cominciai a cercare un vagone poco affollato, cera solo da scegliere dato che il pendolare Era quasi tutto vuoto. tranne che per qualche nottambulo che dormiva tra un sedile e laltro. decisi di sedermi dalla parte destra di un vagone che aveva solo unuomo anziano seduto due file davanti a me e due mulatti due sedie dietro dalla parte opposta alla mia. tolsi lo zainetto dalla spalla e mi sedetti vicino al finestrone. notai che anche i cinque ragazzotti neri di poco prima si avviavano verso il mio vagone e presero infatti posto poco piu avanti dalla parte opposta alla mia lanciandomi ogni tanto delle occhiatine. poco dopo due minuti di sosta, si chiusero le porte e il pendolare inizio la sua corsa verso Varese…. i primi minuti di viaggio passarono abbastanza tranquilli se non ricordo male, sempre i ragazzotti che ogni tanto si voltavano a guardarmi e a ridere di me a parte questo i due mulatti nemmeno mi avevano guardata, e luomo anziano mi aveva guardata solo appena entrata a bocca spalancata come un vecchio maiale. la cosa iniziava a farsi noiosetta e decisi di provare ad animare un po la situazione, come si dice.. se maometto non va alla montagna… facciamo venire la montagna da lui! mi alzai presi lo zainetto e mi diressi verso il bagno del vagone poco piu avanti, avevo notato vicino le porte dentrata lo stanzino con la porta della solita Toilette dei treni… per andarci passai davanti ai Cinque Ragazzotti neri che al mio passaggio iniziarono a fare i cretini fischiando e facendomi i soliti complimenti o battutine sceme,come Ciao Bela… Tu scopa? ci fai divertire?.. li ignorai passai oltre e mi chiusi nel bagno ma non a chiave. mi rinfrescai con un po dacqua del lavandino mi sistemai i capelli e il trucco, poi la maniglia della porta si mosse la porta si apri e uno dei ragazzotti neri spalanco la porta guardandomi sorridente con i suoi denti bianchi che risaltavano sulla pelle nera del viso lucido e sudaticcio. Ciao mi disse in un italiano non proprio perfetto… Ciao gli ho risposto io in un sussurro… vieni da miei amici? ha chiesto, perche? ho risposto io. Tu vieni da miei amici, no fare male.. dai.. mi prese per un braccio e quasi mi ha trascinata a forza con lui fuori dal bagno. lho seguito senza fare storie, alla fine poteva anche essere divertente e poi era quello che cercavo. arrivati i Quattro mi salutarono tutti con un Ciao Bela Fica… siediti… mi sono seduta sulla spalliera del sedile accanto a loro restando meta seduta meta in piedi si puo dire, subito uno di loro mi ha detto: Trasvestidos? si ho risposto. altra risata generale di tutti. insomma che volete da me ho poi detto un po seccata, tu scopare con noi amici.. scopi bene.. noi grossi cazi Davvero? ho risposto… avete davvero dei grossi cazzi non ci credo. forse solo dopo mi sono resa conto di averli provocati un po troppo. me ne ero gia pentita, ma ormai la frittata era fatta. due di loro hanno messo le mani dentro i pantaloni guardandosi intorno e hanno tirato fuori delle sberle di cazzo grossi e neri che sembravano proboscidi di elefanti.. erano gia belli duri… cristo santo ho sussurrato tra me, se uno di quelli mi entra dentro mi spacca. per la prima volta da quando ero Greta ebbi paura, pensai subito ad una soluzione per poter sfuggire a quei Cinque maiali vogliosi di sfondarmi. era pur vero che avevo voglia di cazzo, ma non di farmi squartare il culo e la bocca da quei pali neri e grossi. cercai con delle scuse banali di allontanarmi, grazie ora devo proprio andare, devo scendere alla prossima fermata… ma due di loro mi hanno subito bloccata afferrandomi per le braccia e dicendomi con aria minacciosa Tu scopa e noi non fa male, tu non scopa noi botte. mi ero messa proprio in un bel casino e ora erano cavoli miei… cercai di convincerli piu volte a lasciarmi andare ma ottenni solo leffetto contrario. qualcuno di loro iniziava a spazientirsi e mi minacciarono di nuovo con dei pugni alzati… tu scopa! ok ho risposto tremando, e in un filo di voce… che guaio, mi guardai intorno cercando aiuto ma come ho detto il vagone era deserto, i due mulatti dormivano e sembravano fregarsene di cosa stava succedendo, e il signore anziano? non lo vedevo piu al suo posto, sperai che fosse andato ad avvisare un controllore o qualcuno. era la mia unica speranza, nel frattempo dovevo cavarmela da sola e cercare di non farmi fare male. Ok ho detto, scopiamo pure ma nessuno mi deve far del male. tu scopa noi non male gia det
o ha detto quello che mi aveva portata li dal bagno. dovevo iniziare dal piu grosso, sembravano tutti alti e con il cazzo da far paura, scelsi quello che mi aveva presa nel bagno, lui speravo sarebbe almeno stato un po meno rude e violento dei suoi amici. mi inginocchiai immezzo al vagone tra le due file di seggiole, lui in piedi davanti a me, gli presi in mano quel cazzo che nemmeno riuscivo a tenere stretto tanto era grosso, me lo sono infilato in bocca mentre gli amici guardavano e facevano casino parlando nella loro lingua. succhiavo meglio che potevo, infondo iniziava a piacermi, quel bastone di carne nera e dura mi faceva davvero sentire la regina delle Troie. mentre succhiavo a lui gli altri si segavano mettendomi le mani addosso e palpandomi ovunque. uno prese in mano il mio cazzo che si era gia fatto duro e scivolato fuori dagli slip, finito di succhiare a quello si diedero il cambio a turno facendo il giro un po a tutti in modo che potessi soddisfarli in pieno. ce da dire che facevano molto gruppo in questo, senza litigare o fare storie tra loro, mi facevano succhiare un cazzo alla volta ordinatamente e per un tot di tempo ciascuno, senza intralciarsi luno con laltro. finita la girandola mi hanno fatta alzare in piedi a gambe larghe piegata a 90 immezzo alla carrozza, appoggiata con le braccia ai poggioli dei sedili di destra e sinistra. uno di loro dietro di me mi ha allargato le chiappe con le sue manone nere, e dopo essersi infilato un preservativo cercando di non farmi male, ha spinto la sua grossa cappella nera dentro di me. ce da dire anche che hanno rispettato i patti. cercavano in ogni modo di non farmi mai male, anchio dalla mia parte cercavo di stare attenta a non innervosirli, cosa che poteva portare a qualche gesto di cattiveria fuori luogo. con i capelli praticamente che mi coprivano il viso, piegata in avanti a gambe larghe immezzo al vagone del treno ero di certo un bello spettacolo se mi avesse vista qualcuno. ma il vagone in cui mi trovavo si era velocemente svuotato prima che tutto questo succedesse… sentivo il grosso cazzo nero del ragazzo entrarmi poco alla volta a tratti anche facendomi male, ma una volta entrato per meta ho sospirato di piacere e non ho piu pensato al dolore che era tuttavia sopportabile. il nero ha iniziato a scoparmi sempre piu forte e veloce facendomi vedere le stelle… unaltro per farmi tacere si e messo davanti a me spingendomi quasi con dispetto il suo grosso cazzo duro dentro la gola. ho iniziato a succhiarlo meglio che potevo mentre quello dietro mi stava ormai sfondando il culo con un ritmo sempre piu veloce tanto da farmi quasi urlare. se mi avesse vista mamma pensai gli sarebbe venuto uninfarto. a quel tempo Mamma non sapeva nulla, e se mi avesse vista cosi non oso pensare cosa avrebbe detto. ma fu solo un breve attimo che mi distrasse dai miei pensiari, perche aprendo bene gli occhi da un lato del vagone vidi che era ricomparso luomo anziano che pensavo se la fosse data a gambe o fosse sceso… era li seduto al suo posto dove lo avevo visto allinizio due file piu avanti ai neri e dove stavo io.. sorrideva quasi felice di vedermi in quel modo, notai si stava segando come un maiale. lo guardai e ricambiai un sorriso con il cazzo del nero in bocca. quindi non era andato ad avvisare qualcuno come pensavo… dove fosse andato rimane un mistero. il treno continuava la sua corsa con me sopra nel buio della notte mentre il sudore mi stava facendo sciogliere il trucco sul viso e appiccicare i capelli. presa dai cinque maschi a turno di due alla volta, ho cercato di soddisfarli meglio che potevo e fino dove riuscivo. compito non certo facile data la grossezza dei loro uccelli, sfido chi unque uomo o donna che sia a farsi aprire culo e bocca da pali di carne neri e lunghi come quelli e resistere a lungo senza urlare dal dolore o svenire dallo sfinimento. nel mio caso ce da dire ho resistito anche troppo nelle mani di quei bruti neri che si fingevano bravi solo se non protestavo. non avevo piu fatto caso alluomo anziano che fino a poco prima si era segato e masturbato come un maiale, ma voltando il viso verso il suo posto notai che era sparito di nuovo e non lo avrei piu rivisto. forse aveva deciso di cambiare vagone, dato che il treno non si era ancora fermato scendere non poteva. la mia memoria e corta, non ricordo bene tutti i particolari di quel viaggio lungo i binari delle ferrovie Nord di Milano Certosa fino a Varese. il viaggio non devessere durato piu di unoretta al massimo anche se nellombra della notte a me sembrava uneternita… posso ancora vedermi chiudendo gli occhi piegata in avanti immezzo al vagone mentre morivo dal dolore e dal piacere mischiati luno con laltro, a volte sospiravo godendo e quasi urlavo di gioia, un minuto dopo urlavo per il motivo opposto dal dolore, avvinghiata a loro sudata e ormai sfatta da ogni lato. fino ad allora nessunuomo bianco mi aveva fatta godere a quel modo, e nemmeno in futuro ce stato. i neri sono davvero unici per scopare. ricordo vagamente che ad un certo punto non sentivo piu il dolore come unautoma che ormai fa le cose meccanicamente senza provare piu nulla. immaginavo il mio culetto comera ridotto dopo il passaggio di quei Cinque grossi cazzi, gocce di sangue a terra dimostravano che il mio bel sederino era stato fin troppo meso alla prova, ma non osavo dire nulla per paura di prendere legnate dai cinque neri che sembravano essere sul punto di svuotarsi le palle dopo una scopata durata quanto un viaggio. anche se devo Ammettere che certi Neri hanno una resistenza fisica da far paura davvero. mi han fatta godere ad ogni inculata, mi hanno sfondato il culo in due parti,facendomelo pure sanguinare senza badare se provavo dolore o meno. come animali che cercano solo di svuotarsi le grosse palle nere. finalmente il supplizio termino e addosso mi arrivo una pioggia di schizzi caldi e appiccicosi da ogni parte, ne fui completamente riempita. da testa a piedi inzaccherata di sperma bianca calda e appiccicosa che mista al sudore mi rendeva irriconoscibile. non ricordo molto del resto del viaggio, devo essermi poi diretta in bagno dolorante sanguinante dal sedere e piena di sperma per ripulirmi e darmi unaspetto di nuovo da cristiana. Come ripeto non ricordo molto del viaggio forse sono scesa forse ho chiesto aiuto, forse sono solo rimasta sul treno e allarrivo ne ho preso uno per tornare cercando di non dare troppo nellocchio conciata comero… ricordo invece benissimo che mi erano spariti alcuni indumenti come la T-Shirt e il tanga. avevo ancora fortunatamente gli shorts che mi rimisi in tutta fretta, e una camicietta di scorta con cui coprirmi. il reggiseno lo tolsi e lo rimisi nello zainetto, poi alle prime luci del mattino ho vaghi ricordi di aver preso un treno per il ritorno dalle mie parti. ma ero come in uno stato di shock e si sa che in quello stato molti ricordi vengono rimossi. tutto sommato ripensandoci oggi a distanza di anni, devo dire che mi era anche piaciuta la cosa me lero cercata io e alla fine avevo anche goduto di quei Cinque bastardi neri. se solo mi avessero fatto meno male e mi avessetro trattata un po meglio,forse tutta lavventura avrebbe preso una piega diversa, ma si sa che quando hai a che fare con gente di quel tipo non puoi certo aspettarti che ti trattino con i guanti e ti accarezzino con delle Rose. quellesperienza tutto sommato non lho mai raccontata a Mamma e ripensandoci ora direi che ho fatto bene a non dirle nulla. se era stata una batosta per me figuriamoci raccoltarlo a Mamma sapendo come lavrebbe presa… meglio tacere e almeno per questa volta non condividere lesperienza vissuta. avevo goduto come una Vacca ma ne avevo subito il dolore e lo sfinimento. scopare con i Nneri non é cosa semplice ne da tutti ve lo assicuro.

La mia vita da cuckold | Racconto scambio di coppia di Persephone

Buongiorno a tutti, sono S. un cuckold di 45 anni, felicemente sposato con Lara, protagonista delle mie storie. Mi sembra corretto fare un po di introduzione, io sono un cuckold, lo sono sempre stato ma prima di conoscere Lara non ero mai riuscito a mettere la cosa in pratica. Lara oggi è una donna di 35 anni, alta, lunghi capelli scuri, pelle molto molto chiara, un bel culotto invitante ma soprattutto due tettone grandi e sode, una quinta naturale ancora di marmo. Ci siamo conosciuti 10 anni fa, lei faceva la prostituta, e ovviamente immaginarla con i clienti mi eccitava da morire, ma questo sarà argomento di un’altra storia. Fatto sta che con lei ho potuto finente realizzare le sue fantasie e ora, per quanto riguarda l’aspetto sessuale, sono il suo cuck obbediente e sottomesso, come dico sempre il mio corpo è suo e io sono qui per assecondare i suoi desideri e fantasie. al di la della sfera sessuale abbiamo un rapporto normalissimo e felice, quindi ovviamente quali vi racconterò sono episodi sporadici, avvenuti nel tempo ma non andrò in ordine cronologico, semplicemente quando riaffiorerà un ricordo cercherò di metterlo in parole, ma sarà tutto assolutamente reale, non aggiungerò o inventerò nulla.

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