Luisella II | Racconto zoofilia di Luisa Carolina

È stato una nuova cosa scoprire che quanto accaduto finora mi piacesse così tanto, non ci volevo credere, in ginocchio con le tette da fuori a leccare il cazzo del mio cucciolo, roba da matti, ma mi faceva eccitare e non c’era niente da fare, ero troppo oltre il limite, avevo varcato la linea, non potevo più tornare indietro, non volevo, stavo appunto di essere bagnata dalla sua sborra e mi faceva solletico per tutto il corpo.

Alan e il suo cane da monta | Racconto zoofilia di Chris Femboy

Si dice sempre che gli animali sono di ottima compagnia per le persone, e alcune volte, possono essere davvero di compagnia molto intima. Ho conosciuto unuomo sui Cinquantacinque anni di nome Alan, italiano ma di padre inglese. Alan e io ci siamo conosciuti tramite amicizie, frequentavo parecchi uomini maturi con cui avevo rapporti a volte di sesso, a volte ci scappava una breve relazione o flirt. Fui presentata ad Alan proprio da uno di questi uomini, e ci innamorammo al primo sguardo. Alan era scapolo, un belluomo di mezza eta ancora piacente, brizzolato, ben tenuto leggermente abbronzato, niente barba ne baffi, pochi peli sul corpo, e un bel cazzo lungo e grosso dritto che terminava in una gonfia e turgida cappella rosa a fungo. Un uomo da sposare.

Giovanna la ninfomane, finalmente si fa montare da un gruppo Doberman, sarà uno spettacolo stupendo per un pubblico sempre più esigente | Racconto zoofilia di Mauro il migliore

Questo racconto come gli altri che ho pubblicato e che pubblicherò, sono frutto della mia totale fantasia … avranno sempre come protagonisti una bella coppia quarantenne formata da una splendida figa sempre rasata e sempre ben aperta a ogni tipo di penetrazione, con due tettone meravigliose con grandi capezzoli scuri, un culo non piccolissimo compensato da un buco slabbrato, amante dei tatuaggi con scritte che non lasciano nessun dubbio alla porcaggine di questa troia, dei piercings sia sulle lunghe labbra della figa che sui grandi capezzoli , di nome Giovanna e suo marito Mario praticamente impotente da anni dopo un’operazione sbagliata, che si diverte a stimolare la troia che è intrinseca nella sua amata mogliettina, cedendola a tutti quelli che vogliono usare e sfondare i suoi buchi.

Il primo cane | Racconto zoofilia di Debora

Sette anni fa incontrai Umberto, un bel ragazzo di due anni più grande di me, e subito me ne innamorai. Colto, brillante, fine dicitore, aveva tutte le prerogative per piacere ad una donna. Potete crederci perchè allepoca avevo già 29 anni, quindi di uomini, pur non avendone fatto una collezione, me ne intendevo. La stessa cosa provò lui nei miei confronti, almeno secondo il suo dire, e fidanzarci fu una logica conseguenza. Altra logica conseguenza fu frequentare la villa in cui abitava, che  divenne la nostra alcova e in seguito, dopo il  matrimonio, la nostra abitazione. Era, ed è anche oggi, brillante pure sul lavoro, tanto che far carriera e guadagnare bene fu per lui unaltra delle logiche conseguenze. Anche a letto si rivelò un partner ideale, capace dessere energico e dolce  al tempo stesso. Insomma, una sorta di uomo ideale. La grande passione di Umberto erano i cani: la sua competenza in  materia invero sconfinata. E aveva, allepoca, un bellissimo alano di sei anni, di nome Tom. Io ho sempre avuto una predilezione per i cani e ad andare daccordo con lui non ci misi molto. Nonostante la stazza giocavo in giardino  con lui senza problemi. Ma notai subito un particolare: quando entrava in casa mi saltava addosso e spesso e volentieri  mi puntava il muso sulla figa, soprattutto quando avevo le mie cose. Chiesi ad Umberto lumi, e lui mi disse senza reticenze:La ragazza che avevo prima si accoppiava con lui. Per lui entrare in casa ha un significato preciso probabilmente. Piacerebbe anche a te accoppiarti con lui?. Presa alla sprovvista gli chiesi:A te piacerebbe se io mi accoppiassi con lui? E Umberto di rimando:Certamente, sarebbe stupendo. Faresti felice lui e me. Chiusi il discorso con un Ci penserò su.  Devo dire che due o tre mesi prima avevo letto un articolo su una rivista che parlava dei rapporti delle donne con gli animali, specialmente coi cani: una storia che partiva da lontano. Larticolo mi aveva attizzato non poco e la proposta di Umberto mi aveva dato da pensare. Oltretutto il mio lui non perdeva occasione per chiedermi cosa avessi deciso in proposito, e io alla fine mi decisi:Mi piacerebbe provare. Umberto fu prodigo di consigli:Attenta che un cane non è un uomo. Quando ha finito il nodo gli si ingrossa, quindi tu devi restare ferma finchè non gli si affloscia. Solo allora potrai farlo uscire. Capisco che non è semplice sentirsi il suo peso addosso per qualche minuto,però se lo facessi uscire subito potresti avere delle spiacevoli conseguenze. Oltretutto puoi ben vedere che il suo cazzo è molto simile al mio, che è leggermente superiore alla norma. Ragion per cui devi comportarti di conseguenza. Inoltre sarà bene che ti metti un pò di gel dentro la figa e te la meni un pò prima, dato che la penetrazione potrebbe essere un po violenta. Comunque io sono qui, pronto ad assisterti. Va bene dissi io. E venne il momento clou. Con la figa ben gellata e aperta da un ditalino, aspettai nuda che Umberto arrivasse con Tom. Mi misi a pecorina e quando Tom entrò e mi vide così, distinto mi si buttò addosso e mi fece cadere. Umberto mi aiutò a rialzarmi, ordinò qualcosa a Tom e poi glielo prese in mano, glielo menò un poco e poi lo indirizzò dentro la mia figa. Entrò dentro di me in modo deciso e cominciò a montarmi con un ritmo forsennato. Io provai sensazioni indescrivibili mentre lui andava su e giù senza che io riuscissi a stargli dietro. Non so quanto tempo ci mise a sborrare, di sicuro a me parve un secolo. E quei sette-otto minuti (forse dieci)che ci mise ad afflosciarsi mi sembrarono interminabili. Un volta uscito dalla figa mi rialzai, e a terra finì una buona quantità di sborra. Contenta dellesperienza, anche se un pò provata, mi feci un bidet e subito dopo un bagno. Poi io e Umberto andammo in camera da letto e facemmo una scopata memorabile. Più avanti si pose il problema dei rapporti anali. Anche qui Umberto fu prodigo di consigli:E bene usare un allargatore, per i motivi che tu ben sai. Così, prima di ogni accoppiamento anale, Umberto mi infilava nel culo un allargatore,azionava la pompetta e me lo lasciava dentro per unora buona. Così a Tom diedi anche il culo. Da ultimo i pompini: non nascondo che lidea di prendere in bocca il cazzo di un cane mi faceva un certo effetto. Vinta la diffidenza, feci il primo pompino e notai che,a differenza di quella degli uomini, la sborra dei cani è un pò meno densa ma un pò più copiosa è leiaculazione. Ingoiarla non fu facile la prima volta, il sapore è decisamente acre, ma una volta ingoiata poi ci ho fatto labitudine. Col tempo le cose sono cambiate, adesso faccio sesso coi cani anche da sola se il cane in azione è uno solo. Ora di cani ne abbiamo tre, ai quali abbiamo dato dei nomi un pò particolari: un alano di cinque anni di nome Jack, un dalmata di quattro anni di nome Jolly (il mio preferito) e un pastore tedesco di quattro anni di nome Poker (quello col quale sessualmente mintendo di meno). Anche loro, come Tom, in giardino sono affettuosi ma niente altro, mentre quando entrano in casa… Nel frattempo badare a loro è diventata la mia unica vera occupazione: da quando ho sposato Umberto, infatti, non lavoro più. E quando non ci siamo a loro pensa mia sorella, che è una lesbica ma coi cani penso faccia uneccezione (non so niente  di sicuro,però,sia ben chiaro). E Tom che fine ha fatto? Due anni fa si è ammalato gravemente e giocoforza è stato abbattuto. Non mi vergogno a dire che ho pianto due giorni. Umberto, sempre sensibile, mi ha capito. Il primo cane è come il primo amore: non si scorda mai.

Giovanna la ninfomane, finalmente si fa montare da un gruppo Doberman, sarà uno spettacolo stupendo per un pubblico sempre più esigente | Racconto zoofilia di Mauro il migliore

Questo racconto come gli altri che ho pubblicato e che pubblicherò, sono frutto della mia totale fantasia … avranno sempre come protagonisti una bella coppia quarantenne formata da una splendida figa sempre rasata e sempre ben aperta a ogni tipo di penetrazione, con due tettone meravigliose con grandi capezzoli scuri, un culo non piccolissimo compensato da un buco slabbrato, amante dei tatuaggi con scritte che non lasciano nessun dubbio alla porcaggine di questa troia, dei piercings sia sulle lunghe labbra della figa che sui grandi capezzoli , di nome Giovanna e suo marito Mario praticamente impotente da anni dopo un’operazione sbagliata, che si diverte a stimolare la troia che è intrinseca nella sua amata mogliettina, cedendola a tutti quelli che vogliono usare e sfondare i suoi buchi.

Giovanna la ninfomane, finalmente si fa montare da un gruppo Doberman, sarà uno spettacolo stupendo per un pubblico sempre più esigente | Racconto zoofilia di Mauro il migliore

Questo racconto come gli altri che ho pubblicato e che pubblicherò, sono frutto della mia totale fantasia … avranno sempre come protagonisti una bella coppia quarantenne formata da una splendida figa sempre rasata e sempre ben aperta a ogni tipo di penetrazione, con due tettone meravigliose con grandi capezzoli scuri, un culo non piccolissimo compensato da un buco slabbrato, amante dei tatuaggi con scritte che non lasciano nessun dubbio alla porcaggine di questa troia, dei piercings sia sulle lunghe labbra della figa che sui grandi capezzoli , di nome Giovanna e suo marito Mario praticamente impotente da anni dopo un’operazione sbagliata, che si diverte a stimolare la troia che è intrinseca nella sua amata mogliettina, cedendola a tutti quelli che vogliono usare e sfondare i suoi buchi.

Il primo cane | Racconto zoofilia di Debora

Sette anni fa incontrai Umberto, un bel ragazzo di due anni più grande di me, e subito me ne innamorai. Colto, brillante, fine dicitore, aveva tutte le prerogative per piacere ad una donna. Potete crederci perchè allepoca avevo già 29 anni, quindi di uomini, pur non avendone fatto una collezione, me ne intendevo. La stessa cosa provò lui nei miei confronti, almeno secondo il suo dire, e fidanzarci fu una logica conseguenza. Altra logica conseguenza fu frequentare la villa in cui abitava, che  divenne la nostra alcova e in seguito, dopo il  matrimonio, la nostra abitazione. Era, ed è anche oggi, brillante pure sul lavoro, tanto che far carriera e guadagnare bene fu per lui unaltra delle logiche conseguenze. Anche a letto si rivelò un partner ideale, capace dessere energico e dolce  al tempo stesso. Insomma, una sorta di uomo ideale. La grande passione di Umberto erano i cani: la sua competenza in  materia invero sconfinata. E aveva, allepoca, un bellissimo alano di sei anni, di nome Tom. Io ho sempre avuto una predilezione per i cani e ad andare daccordo con lui non ci misi molto. Nonostante la stazza giocavo in giardino  con lui senza problemi. Ma notai subito un particolare: quando entrava in casa mi saltava addosso e spesso e volentieri  mi puntava il muso sulla figa, soprattutto quando avevo le mie cose. Chiesi ad Umberto lumi, e lui mi disse senza reticenze:La ragazza che avevo prima si accoppiava con lui. Per lui entrare in casa ha un significato preciso probabilmente. Piacerebbe anche a te accoppiarti con lui?. Presa alla sprovvista gli chiesi:A te piacerebbe se io mi accoppiassi con lui? E Umberto di rimando:Certamente, sarebbe stupendo. Faresti felice lui e me. Chiusi il discorso con un Ci penserò su.  Devo dire che due o tre mesi prima avevo letto un articolo su una rivista che parlava dei rapporti delle donne con gli animali, specialmente coi cani: una storia che partiva da lontano. Larticolo mi aveva attizzato non poco e la proposta di Umberto mi aveva dato da pensare. Oltretutto il mio lui non perdeva occasione per chiedermi cosa avessi deciso in proposito, e io alla fine mi decisi:Mi piacerebbe provare. Umberto fu prodigo di consigli:Attenta che un cane non è un uomo. Quando ha finito il nodo gli si ingrossa, quindi tu devi restare ferma finchè non gli si affloscia. Solo allora potrai farlo uscire. Capisco che non è semplice sentirsi il suo peso addosso per qualche minuto,però se lo facessi uscire subito potresti avere delle spiacevoli conseguenze. Oltretutto puoi ben vedere che il suo cazzo è molto simile al mio, che è leggermente superiore alla norma. Ragion per cui devi comportarti di conseguenza. Inoltre sarà bene che ti metti un pò di gel dentro la figa e te la meni un pò prima, dato che la penetrazione potrebbe essere un po violenta. Comunque io sono qui, pronto ad assisterti. Va bene dissi io. E venne il momento clou. Con la figa ben gellata e aperta da un ditalino, aspettai nuda che Umberto arrivasse con Tom. Mi misi a pecorina e quando Tom entrò e mi vide così, distinto mi si buttò addosso e mi fece cadere. Umberto mi aiutò a rialzarmi, ordinò qualcosa a Tom e poi glielo prese in mano, glielo menò un poco e poi lo indirizzò dentro la mia figa. Entrò dentro di me in modo deciso e cominciò a montarmi con un ritmo forsennato. Io provai sensazioni indescrivibili mentre lui andava su e giù senza che io riuscissi a stargli dietro. Non so quanto tempo ci mise a sborrare, di sicuro a me parve un secolo. E quei sette-otto minuti (forse dieci)che ci mise ad afflosciarsi mi sembrarono interminabili. Un volta uscito dalla figa mi rialzai, e a terra finì una buona quantità di sborra. Contenta dellesperienza, anche se un pò provata, mi feci un bidet e subito dopo un bagno. Poi io e Umberto andammo in camera da letto e facemmo una scopata memorabile. Più avanti si pose il problema dei rapporti anali. Anche qui Umberto fu prodigo di consigli:E bene usare un allargatore, per i motivi che tu ben sai. Così, prima di ogni accoppiamento anale, Umberto mi infilava nel culo un allargatore,azionava la pompetta e me lo lasciava dentro per unora buona. Così a Tom diedi anche il culo. Da ultimo i pompini: non nascondo che lidea di prendere in bocca il cazzo di un cane mi faceva un certo effetto. Vinta la diffidenza, feci il primo pompino e notai che,a differenza di quella degli uomini, la sborra dei cani è un pò meno densa ma un pò più copiosa è leiaculazione. Ingoiarla non fu facile la prima volta, il sapore è decisamente acre, ma una volta ingoiata poi ci ho fatto labitudine. Col tempo le cose sono cambiate, adesso faccio sesso coi cani anche da sola se il cane in azione è uno solo. Ora di cani ne abbiamo tre, ai quali abbiamo dato dei nomi un pò particolari: un alano di cinque anni di nome Jack, un dalmata di quattro anni di nome Jolly (il mio preferito) e un pastore tedesco di quattro anni di nome Poker (quello col quale sessualmente mintendo di meno). Anche loro, come Tom, in giardino sono affettuosi ma niente altro, mentre quando entrano in casa… Nel frattempo badare a loro è diventata la mia unica vera occupazione: da quando ho sposato Umberto, infatti, non lavoro più. E quando non ci siamo a loro pensa mia sorella, che è una lesbica ma coi cani penso faccia uneccezione (non so niente  di sicuro,però,sia ben chiaro). E Tom che fine ha fatto? Due anni fa si è ammalato gravemente e giocoforza è stato abbattuto. Non mi vergogno a dire che ho pianto due giorni. Umberto, sempre sensibile, mi ha capito. Il primo cane è come il primo amore: non si scorda mai.

Il mio amante in casa | Racconto zoofilia di pennabianca.

Sono Paola vivo una citta del centro Italia e sono sposata. Il sesso con mio marito è sempre stato splendido, anche perché ci amiamo molto, ma non mi bastava più, e non lo volevo tradire con altri uomini. Mio marito è molto impegnato con il suo nuovo lavoro, che lo costringe a orari lunghi, e a volte a trasferte in altre regioni. Così un po’ per compagnia, un po’ per sicurezza, qualche anno fa ha portato a casa un cucciolo di Terrier Americano. L’anno dopo, abbiamo deciso di avere un bimbo. La mia vita è cambiata completamente. Ho lasciato il lavoro, per adattarmi al ruolo di mamma e casalinga. All’inizio non è stato facile. Ho sentito molto la mancanza del mio lavoro, che riempiva le mei giornate. Improvvisamente mi sono ritrovata, con un bimbo piccolo, e le giornate diventate interminabili, mentre la mia voglia, di nuove esperienze trasgressive aumentava, ma non avevo nessuna amica con cui confidarmi. Ero sola. Mio marito, quando era presente mi aiutava molto, ma spesso ero sola. Quando il piccolo ha cominciato ad andare all’asilo, io mi sono ritrovata con più tempo di prima. Ringo, il cucciolo di Terrier è diventato un bellissimo animale, e tra noi è successo qualcosa. La scintilla è scoppiata per puro caso. Ero sola, e stavo cercando una ricetta per un dolce, quando annoiata, ho iniziato a navigare fra siti porno. Casualmente mi sono imbattuta, su di un sito dedicato al sesso con gli animali. Che schifo! Dopo un attimo di pura repulsione, ho continuato a cercare su internet, notizie e storie di sesso con animali, fino a quando è diventata una specie di segreta ossessione. Ringo, a tre anni, è diventato abbastanza grande, e io, ho cominciato a guardarlo con occhi diversi. Quando lo lavavo in giardino, avevo sempre più voglia di toccarlo, e un po’ alla volta, ho trovato il coraggio di allungare la mano verso il suo sesso. Le prime volte di sfuggita, poi una volta, l’ho portato in casa, ho cominciato ad accarezzarlo e coccolarlo. Lentamente, ho cominciato a toccarlo sulla pancia, poi sempre più giù, fino a quando, ho sentito la punta del suo pene uscire dalla pelliccia. Ringo se ne stava fermo, immobile quasi aspettasse la mossa successiva. Ho cominciato a masturbarlo piano, lentamente, facendo andare su e giù, la pelliccia senza toccare il pene. La sensazione che provavo era incredibile, mi sentivo eccitata, mi stavo bagnando. Mi sono denudata e inginocchiata, al suo fianco. Ho cominciato a toccarmi, mentre gli tiravo giù la pelliccia, fino a scoprirgli il gonfiore, che si stava formando alla base del pene. Era caldo e incredibilmente lungo e duro. Lo osservavo affascinata, mentre mi masturbavo, eccitandomi sempre di più. Anche lui si stava eccitando. Emanava un forte odore, che mi entrava nella testa. Poi ha cominciato ad annusarmi tra le gambe. Mi sono aperta, gli ho offerto da leccare la mia fica, con le labbra tenute aperte con le dita della mano libera. Dopo un attimo, ho sentito la sua lingua leccarmi. Mi è sembrato, come se avessi ricevuto una scarica elettrica, che ha attraversato tutto il corpo. Sono venuta in pochi secondi. Un orgasmo intenso, improvviso, che mi ha lasciato senza fiato.

Un caldo pomeriggio nella stalla | Racconto zoofilia di Franck

Ciao,mi chiamo Franco e vivo a Roma, questo è un’esperienza avuta 35 anni fa, avevo 16 anni ed in Agosto ero in vacanza in campagna presso la fattoria dove vivevano i miei zii, come tutti gli anni, un pomeriggio mentre gli altri riposavano dopo pranzo, come sempre io gironzolavo per la fattoria, entrai nella stalla cercando un po di fresco e curiosando tra i vari ripostigli vicino gli animali trovai delle riviste porno dei miei cugini, vista la situazione di tranquillità mi misi a sfogliarle. Naturalmente dopo qualche foto mi eccitai ed abbassatomi lo zip dei pantaloni tirai fuori il cazzo e sedendomi su una vecchia sedia incominciai a masturbarmi lentamente.

Giovanna la ninfomane, finalmente si fa montare da un gruppo Doberman, sarà uno spettacolo stupendo per un pubblico sempre più esigente | Racconto zoofilia di Mauro il migliore

Questo racconto come gli altri che ho pubblicato e che pubblicherò, sono frutto della mia totale fantasia … avranno sempre come protagonisti una bella coppia quarantenne formata da una splendida figa sempre rasata e sempre ben aperta a ogni tipo di penetrazione, con due tettone meravigliose con grandi capezzoli scuri, un culo non piccolissimo compensato da un buco slabbrato, amante dei tatuaggi con scritte che non lasciano nessun dubbio alla porcaggine di questa troia, dei piercings sia sulle lunghe labbra della figa che sui grandi capezzoli , di nome Giovanna e suo marito Mario praticamente impotente da anni dopo un’operazione sbagliata, che si diverte a stimolare la troia che è intrinseca nella sua amata mogliettina, cedendola a tutti quelli che vogliono usare e sfondare i suoi buchi.

Il mio amante in casa | Racconto zoofilia di pennabianca.

Sono Paola vivo una citta del centro Italia e sono sposata. Il sesso con mio marito è sempre stato splendido, anche perché ci amiamo molto, ma non mi bastava più, e non lo volevo tradire con altri uomini. Mio marito è molto impegnato con il suo nuovo lavoro, che lo costringe a orari lunghi, e a volte a trasferte in altre regioni. Così un po’ per compagnia, un po’ per sicurezza, qualche anno fa ha portato a casa un cucciolo di Terrier Americano. L’anno dopo, abbiamo deciso di avere un bimbo. La mia vita è cambiata completamente. Ho lasciato il lavoro, per adattarmi al ruolo di mamma e casalinga. All’inizio non è stato facile. Ho sentito molto la mancanza del mio lavoro, che riempiva le mei giornate. Improvvisamente mi sono ritrovata, con un bimbo piccolo, e le giornate diventate interminabili, mentre la mia voglia, di nuove esperienze trasgressive aumentava, ma non avevo nessuna amica con cui confidarmi. Ero sola. Mio marito, quando era presente mi aiutava molto, ma spesso ero sola. Quando il piccolo ha cominciato ad andare all’asilo, io mi sono ritrovata con più tempo di prima. Ringo, il cucciolo di Terrier è diventato un bellissimo animale, e tra noi è successo qualcosa. La scintilla è scoppiata per puro caso. Ero sola, e stavo cercando una ricetta per un dolce, quando annoiata, ho iniziato a navigare fra siti porno. Casualmente mi sono imbattuta, su di un sito dedicato al sesso con gli animali. Che schifo! Dopo un attimo di pura repulsione, ho continuato a cercare su internet, notizie e storie di sesso con animali, fino a quando è diventata una specie di segreta ossessione. Ringo, a tre anni, è diventato abbastanza grande, e io, ho cominciato a guardarlo con occhi diversi. Quando lo lavavo in giardino, avevo sempre più voglia di toccarlo, e un po’ alla volta, ho trovato il coraggio di allungare la mano verso il suo sesso. Le prime volte di sfuggita, poi una volta, l’ho portato in casa, ho cominciato ad accarezzarlo e coccolarlo. Lentamente, ho cominciato a toccarlo sulla pancia, poi sempre più giù, fino a quando, ho sentito la punta del suo pene uscire dalla pelliccia. Ringo se ne stava fermo, immobile quasi aspettasse la mossa successiva. Ho cominciato a masturbarlo piano, lentamente, facendo andare su e giù, la pelliccia senza toccare il pene. La sensazione che provavo era incredibile, mi sentivo eccitata, mi stavo bagnando. Mi sono denudata e inginocchiata, al suo fianco. Ho cominciato a toccarmi, mentre gli tiravo giù la pelliccia, fino a scoprirgli il gonfiore, che si stava formando alla base del pene. Era caldo e incredibilmente lungo e duro. Lo osservavo affascinata, mentre mi masturbavo, eccitandomi sempre di più. Anche lui si stava eccitando. Emanava un forte odore, che mi entrava nella testa. Poi ha cominciato ad annusarmi tra le gambe. Mi sono aperta, gli ho offerto da leccare la mia fica, con le labbra tenute aperte con le dita della mano libera. Dopo un attimo, ho sentito la sua lingua leccarmi. Mi è sembrato, come se avessi ricevuto una scarica elettrica, che ha attraversato tutto il corpo. Sono venuta in pochi secondi. Un orgasmo intenso, improvviso, che mi ha lasciato senza fiato.

Giovanna la ninfomane, finalmente si fa montare da un gruppo Doberman, sarà uno spettacolo stupendo per un pubblico sempre più esigente | Racconto zoofilia di Mauro il migliore

Questo racconto come gli altri che ho pubblicato e che pubblicherò, sono frutto della mia totale fantasia … avranno sempre come protagonisti una bella coppia quarantenne formata da una splendida figa sempre rasata e sempre ben aperta a ogni tipo di penetrazione, con due tettone meravigliose con grandi capezzoli scuri, un culo non piccolissimo compensato da un buco slabbrato, amante dei tatuaggi con scritte che non lasciano nessun dubbio alla porcaggine di questa troia, dei piercings sia sulle lunghe labbra della figa che sui grandi capezzoli , di nome Giovanna e suo marito Mario praticamente impotente da anni dopo un’operazione sbagliata, che si diverte a stimolare la troia che è intrinseca nella sua amata mogliettina, cedendola a tutti quelli che vogliono usare e sfondare i suoi buchi.

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