La mia prima sega per mano di un amico | Racconto masturbazione di cockam

Tutto accadde in un pomeriggio d’state di qualche anno fa. Mia moglie era al mare con i suoi genitori, ed io quel sabato pomeriggio mi ritrovai da solo a casa. Ricordo che iniziai a navigare in internet alla ricerca di curiosità, quando mi imbattei nel sito del Circolo Delle Seghe (CDS). Attirato da qualche bella foto di nudo maschile (premetto che sono etero), cominciai ad esplorare meglio il sito ed infine mi decisi a fare l’iscrizione.

La mia prima sega per mano di un amico | Racconto masturbazione di cockam

Tutto accadde in un pomeriggio d’state di qualche anno fa. Mia moglie era al mare con i suoi genitori, ed io quel sabato pomeriggio mi ritrovai da solo a casa. Ricordo che iniziai a navigare in internet alla ricerca di curiosità, quando mi imbattei nel sito del Circolo Delle Seghe (CDS). Attirato da qualche bella foto di nudo maschile (premetto che sono etero), cominciai ad esplorare meglio il sito ed infine mi decisi a fare l’iscrizione.

La mia prima sega per mano di un amico | Racconto masturbazione di cockam

Tutto accadde in un pomeriggio d’state di qualche anno fa. Mia moglie era al mare con i suoi genitori, ed io quel sabato pomeriggio mi ritrovai da solo a casa. Ricordo che iniziai a navigare in internet alla ricerca di curiosità, quando mi imbattei nel sito del Circolo Delle Seghe (CDS). Attirato da qualche bella foto di nudo maschile (premetto che sono etero), cominciai ad esplorare meglio il sito ed infine mi decisi a fare l’iscrizione.

Ilenia fa una sega nel parco, mentre la mamma guarda | Racconto esibizionismo di Ovidio86

Maurizia, donna divorziata di cinquantanni, rifletteva su sua figlia Ilenia che quella sera aveva appuntamento con un ragazzo più grande di lei. Ilenia ha 18 anni e, nel mezzo delle vacanze scolastiche estive, aveva fatto amicizia con Saoul, un ragazzo tunisino di 25 anni del suo quartiere. Maurizia vedeva Ilenia ancora nel suo candore di giovane figlia, anche se quel giorno emerse il retropensiero di ciò che poteva avvenire con quel ragazzo, che lei non conosveva. Ilenia spese molto tempo per truccarsi, rafforzando i dubbi della madre. Ilenia é una graziosa ragazza bionda, con un corpo esile e che, soprattutto a Maurizia, appariva ancora acerbo. Ilenia uscì e Maurizia mise per un po da parte I suoi pensieri. Era quasi mezzanotte quando però  Maurizia sentí entrare dalle finestre aperte per il caldo estivo la voce di Ilenia. Pensò che stesse tornando a casa. Poi udì anche una voce maschile. Doveva essere Saoul. Allora si affacciò ad una finestra, perché era curiosa di vedere laspetto del ragazzo che stava uscendo con sua figlia. Ma quello che vide la trafisse di imbarazzo e sconforto. Ilenia, la sua bambina, era seduta al fianco di Saoul su una panchina del parco sottostante ed era intenta ad abbassagli i pantaloni. Il parco era poco frequentato a quellora, ma chiunque passando li avrebbe potuti vedere. In più la panchina era illuminata da un lampione, così che anche Maurizia, dalla finestra del primo piano poteva vedere con esattezza cosa succedeva. Restò a guardare in rigoroso silenzio per non farsi scoprire. Saoul era un ragazzone meticcio, alto, muscoloso e belloccio. Ma quello che sconvolse ancora di più Maurizia fu la vista dei suoi genitali. Abbassò i pantaloni fino al ginocchio, incurante dei possibili sguardi indiscreti. Il suo pube era completamente depilato, il che esaltava ulteriormente le possenti dimensioni del pene, che ancora moscio stava adagiato sulla panchina, sopra a due gonfi testicoli. Era circonciso, con un gigantesco glande. Maurizia si chiedeva come la sua minuta figliola potesse gestire un arnese del genere. E mentre la confusione nella testa di Maurizia era ancora tanta, fu percorsa da un fremito. Anche lei avrebbe voluto avere quel pene. Vide sua figlia prenderlo in mano in maniera goffa, complice la difficoltà nel maneggiare un membro così grosso e la sua evidente inesperienza, che rasserenò un poco Maurizia. Forse Ilenia non aveva avuto altri ragazzi. Lerezione fu scenografica e lasciò a bocca aperta Maurizia. Il pene di Saoul era lungo, largo, corpulento, scolpito in ogni suo dettaglio e non finiva mai di crescere. La punta arrivava ben oltre il suo ombelico e la circonferenza era talmente ampia che le mani di Ilenia non arrivavano a circondarlo tutto. Saoul sollevò la t-shirt mostrando un addominale definito. Ormai era chiaro lintento di Ilenia : gli stava facendo una sega. Quella tenera brezza serale destate ricondusse il ricordo di Maurizia ad un Agosto di tanti anni prima. Era la sua adolescenza. Una vacanza al mare con i genitori. Quel ragazzo più grande di lei conosciuto sulla spiaggia. Luscita serale e la prima volta che prese tra le mani un pene. I suoi movimenti maldestri e afinalistici, con quel ragazzo che sembrava indifferente e il pene che si afflosciava sempre di più tra le sue mani inesperte. La delusione e una calda notte insonne a pensare di essere stata incapace ad eccitare quel ragazzo più maturo. E il giorno dopo il coraggio che trovò nel domandare alle amiche, vicine di ombrellone, se loro avevano già masturbato un maschio. Una ragazza sembrava conoscere bene largomento. Le prese la mano e con pazienza le insegnò il movimento, simulandolo su un calippo acquistato appositamente al bar della spiaggia, e le spiegò alcune astuzie. Le disse soprattutto di avere fiducia, di insistere nel movimento, accelerando il ritmo fino alleiaculazione. La sera rivide il ragazzo sulla spiaggia, si eccitava ancora a pensare al suo stupore nellaccorgersi che qualcosa era cambiato. Quella mano non era più timida, si muoveva decisa a un ritmo continuo e travolgente. Maurizia sorrideva ripensando alla soddisfazione nel vedere per la prima volta quel liquido lattescente schizzare fuori dal pene. Dopo quella lontana estate prese labitudine di masturbare i ragazzi, adorava scrutare i loro sguardi vinti dal piacere, percepire le pulsazioni del pene tra le sue mani, ricevere il caldo nettare come ricompensa del lavoro. La chiamavano lamanuense. E ora, a pochi metri da lei, sua figlia stava compiendo lo stesso gesto, con la stessa indecisione che anche lei aveva vissuto. Ilenia cambiava spesso mano e ruotava il polso della mano che riposava. Maurizia sapeva che quando la sega si prolunga la mano diventa indolenzita e formicolante. Ilenia era mancina e il movimento con la mano sinistra appariva più deciso ed efficace scrutando lespressione del volto di Saoul. Ma il movimento di Ilenia era discontinuo, la presa troppo bassa, il pugno poco stretto. I polsi sempre più appesantiti come se fossero di acciaio. Ilenia pensava a come quel banale movimento potesse essere semplice e complicato nello stesso tempo. Ma dopo mezzora di litanico cambio di arto, Ilenia afferrò lasta di Saoul con tutte e due le mani, in uno scatto misto di sconforto e rabbia. Iniziò a scorrerla brutalmente. Il pene di Saoul era talmente lungo che anche impilando le due mani una sopra allaltra Ilenia riusciva a ricoprirlo per meno di metà. Ma ora il movimento era molto più efficace, riuscendo a stimolare il glande nelle sue escursioni alte. Ciò provocò un sussulto a Saoul, che fu colto dallocchio curioso ed esperto di Maurizia, la quale provò un brivido di eccitazione nel comprendere lo sbocciare del piacere del ragazzo. Il pudore e il dispiacere che aveva provato nel rendersi conto che sua figlia non era più una ragazzina innocente stavano ormai scivolando via e con il pensiero iniziò ad incitare le mani di sua figlia. Cera anche lei dentro a quelle mani che frenetiche percorrevano limmensa quantità di carne del pene di Saoul. Quasi si sentiva orgogliosa ad osservare come, dopo un faticoso preambolo, la sua figliola stava sottomettendo quel ragazzo al piacere. Maurizia aveva il fiato sospeso. Non staccava lo sguardo dalla scena. Ilaria aveva preso fiducia. Le mani scorrevano più leggere e sollevate, il movimento era fluido, continuo e in accelerazione lineare. Ogni colpo era più rapido del precedente e più lento del successivo. Anche gli interrogativi sulla qualità della presa e la tecnica del gesto erano ormai svaniti nella mente di Ilenia. La velocità delle mani sfuocava limmagine. Ormai le mani di Ilenia erano come una locomotiva che marciava a spedita andatura su un unico binario. Maurizia fissava il corpo sempre più teso di Saoul inarcato allindietro, la bocca semiaperta, il respiro corto e profondo, lo sguardo inebetito, tipico di tutti gli uomini prossimi allorgasmo. Uno sguardo così simile nel piacere e nella sofferenza. Saoul lasciò sfuggire soffocati gemiti che aumentavano ad ogni espirazione, facendo sorridere allunisono Maurizia e Ilenia. Madre e figlia. Fino a che un getto potente di sperma uscì dal colossale pene di Saoul e fluttuò nellaria per poi ricadere, seguito da altri schizzi che zampillarono come in una fontana. Le mani di Ilenia, che avevano raggiunto al momento delleiaculazione una velocità supersonica, rallentarono bruscamente senza fermarsi del tutto, come una giostra che sta terminando il suo giro. Erano ora ricoperte dal bianco perlato dello sperma che sotto la luce della luna e del lampione appariva ancora più opalescente, tanto che anche Maurizia riusciva a coglierne il colore e aveva quasi la sensazione di percepirne la consistenza. Il vento accarezzava i genitali umidi di Saoul e i ricordi giovanili di Maurizia, fondendoli di unica gioia, fatta di sogno e di carne. Forse nel silenzio della notte qualcunaltro aveva scrutato la scena nascosto nella penombra del parco o appostato come Maurizia a una finestra. Quando Ilenia tornò a casa la mamma la guardò con occhi diversi. Come é andata la serata? le chiese. Bene, abbiamo fatto una passegg
iata nel parco rispose Ilenia. E intanto si massaggiava le mani, affaticate e produttive come quelle degli amanuensi, in una tradizione che si tramanda di madre in figlia.

Elogio della sega | Racconto masturbazione di marynella

Sono sempre rimasta affascinata dal mondo maschile, in tutte le sue espressioni. E così diverso dal nostro, e spesso uomini e donne non fanno nulla per capirsi un pò di più, ma si rimane ancorati al proprio universo senza approfondire quello che abbiamo di fronte. Per esempio, la sessualità maschile è qualcosa di travolgente, esplosiva, animalesca…nulla a che vedere con la nostra, più intima e nascosta, legata alle diverse conformazioni psico-fisiologiche. Come ho già raccontato in altre pagine di questo sito, è grazie a mio fratello che mi sono avvicinata alla sessualità maschile, prima spiandolo mentre si masturbava e poi aiutandolo in questa deliziosa pratica, fornendogli una mano! Già allepoca, avevo circa quindici anni ed ero vergine in tutti i sensi, esplorare luniverso maschile è stato illuminante tramite le seghe di Carlo e mi è rimasta per tutta la vita questa passione per la masturbazione maschile. Da mio fratello in poi, non perdo mai loccasione per aiutare qualche maschietto a segarsi, rimanendo ammirata da quel meraviglioso processo di auto-eccitazione e orgasmo che si produce in pochi minuti! Tutti i miei uomini, sia stabili che volanti hanno dovuto sopportare le mie infinite richieste di masturbarli, più volte al giorno anche, in tutti i luoghi possibili. Appena ho voglia di farlo, chiedo alluomo che ho vicino, chiunque esso sia, di potergli tirare fuori il cazzo e masturbarlo sino allesplosione vulcanica del suo piacere e ammirare lo zampillare violento o leruttare tranquillo del suo prezioso e delizioso seme. Mi basta solo questo, masturbare un uomo, per godere insieme a lui di questo magico momento. A scuola i miei compagni sapevano di questo mio desiderio e ne approfittavano per farsi segare migliaia di volte da me, in qualsiasi situazione. Spesso era in bagno, dove ci ritrovavamo a fumare di nascosto, quando uno di loro mi tirava dentro un cesso e si tirava fuori un bel cazzetto adolescenziale già bello duro invitandomi a fargli una bella pippa…io non resistevo, impugnavo saldamente quella salciccia di carne fresca e la menavo su e giù, sentendola crescere e gonfiarsi tra le dita, indurirsi e venire fuori lentamente la cappella, rossa e lucida, e assumere le dimensioni di una semisfera e poi scappellarla completamente fuori dalla pelle, sentire nel naso la fragranza aspra del sesso…e masturbarlo! Guardavo con occhi adolescenti quel pisello ingrossarsi, il ragazzo di turno osservarmi voglioso e porco (come tutti gli uomini che avrei incontrato nella mia vita…), allungare le mani e toccarmi il piccolo seno…io avevo occhi solo per il suo pisello,diventato duro come il marmo,le palle sotto di esso che dondolavano al ritmo della mia mano…e dopo un tempo variabile da uomo a uomo, sentire come il ragazzetto ansimava e gemeva, sussurrava frasi sconnesse per poi il…miracolo! Dalla cappella esplodeva allimprovviso una raffica di lunghi o brevi schizzi di sperma, che volavano in alto, spinti dalla naturale forza e pressione idraulica, che ricadevano sulla mia faccia, sui miei capelli o sulla mano o in qualunque posto. Oppure, per altri uomini, dallo spacchetto della cappella inizia a sgorgare un fiume di sperma rigoglioso, caldo, vischioso che a fiotti inarrestabili mi cola sulla manina e mi sporca tutta! Comunque, quando i miei amici mi sborravano in mano, rimanevo affascinata dallo spettacolo della natura esplosiva delleiaculazione e questa sensazione è rimasta tuttora, alla soglia dei 40 anni con i miei maschi adulti e maturi.Anche durante gli anni universitari, dove gli ormoni viaggiavano a mille, mi divertivo a provocare i maschietti che frequentavo, costringendoli con il ricatto di non dargli la fichetta, a spogliarsi in piedi di fronte a me seduta sul letto, a calarsi jeans e mutande e a masturbarsi come scimmiette eccitate. Tutti accettavano e si segavano di gran voglia, mentre li guardavo ammirata da tanta animosità sessuale e facilità di eccitazione…stavo lì, seduta e languida, e li guardavo menarsi i loro cazzi freneticamente con la mano, lo sguardo vitreo, le palle che sobbalzavano penzoloni, le gambe piegate e il respiro affannato sempre di più finchè una smorfia non gli contraeva il viso e dalla rossa cappella non schizzavano in alto getti di sborra calda e lattiginosa…dopo lorgasmo, poi, voi uomini assumete sempre uno sguardo così dolce e attonito che mi viene voglia di farvi unaltra pippa per consolarvi!

La mia prima sega per mano di un amico | Racconto masturbazione di cockam

Tutto accadde in un pomeriggio d’state di qualche anno fa. Mia moglie era al mare con i suoi genitori, ed io quel sabato pomeriggio mi ritrovai da solo a casa. Ricordo che iniziai a navigare in internet alla ricerca di curiosità, quando mi imbattei nel sito del Circolo Delle Seghe (CDS). Attirato da qualche bella foto di nudo maschile (premetto che sono etero), cominciai ad esplorare meglio il sito ed infine mi decisi a fare l’iscrizione.

La mia prima sega per mano di un amico | Racconto masturbazione di cockam

Tutto accadde in un pomeriggio d’state di qualche anno fa. Mia moglie era al mare con i suoi genitori, ed io quel sabato pomeriggio mi ritrovai da solo a casa. Ricordo che iniziai a navigare in internet alla ricerca di curiosità, quando mi imbattei nel sito del Circolo Delle Seghe (CDS). Attirato da qualche bella foto di nudo maschile (premetto che sono etero), cominciai ad esplorare meglio il sito ed infine mi decisi a fare l’iscrizione.

Elogio della sega | Racconto masturbazione di marynella

Sono sempre rimasta affascinata dal mondo maschile, in tutte le sue espressioni. E così diverso dal nostro, e spesso uomini e donne non fanno nulla per capirsi un pò di più, ma si rimane ancorati al proprio universo senza approfondire quello che abbiamo di fronte. Per esempio, la sessualità maschile è qualcosa di travolgente, esplosiva, animalesca…nulla a che vedere con la nostra, più intima e nascosta, legata alle diverse conformazioni psico-fisiologiche. Come ho già raccontato in altre pagine di questo sito, è grazie a mio fratello che mi sono avvicinata alla sessualità maschile, prima spiandolo mentre si masturbava e poi aiutandolo in questa deliziosa pratica, fornendogli una mano! Già allepoca, avevo circa quindici anni ed ero vergine in tutti i sensi, esplorare luniverso maschile è stato illuminante tramite le seghe di Carlo e mi è rimasta per tutta la vita questa passione per la masturbazione maschile. Da mio fratello in poi, non perdo mai loccasione per aiutare qualche maschietto a segarsi, rimanendo ammirata da quel meraviglioso processo di auto-eccitazione e orgasmo che si produce in pochi minuti! Tutti i miei uomini, sia stabili che volanti hanno dovuto sopportare le mie infinite richieste di masturbarli, più volte al giorno anche, in tutti i luoghi possibili. Appena ho voglia di farlo, chiedo alluomo che ho vicino, chiunque esso sia, di potergli tirare fuori il cazzo e masturbarlo sino allesplosione vulcanica del suo piacere e ammirare lo zampillare violento o leruttare tranquillo del suo prezioso e delizioso seme. Mi basta solo questo, masturbare un uomo, per godere insieme a lui di questo magico momento. A scuola i miei compagni sapevano di questo mio desiderio e ne approfittavano per farsi segare migliaia di volte da me, in qualsiasi situazione. Spesso era in bagno, dove ci ritrovavamo a fumare di nascosto, quando uno di loro mi tirava dentro un cesso e si tirava fuori un bel cazzetto adolescenziale già bello duro invitandomi a fargli una bella pippa…io non resistevo, impugnavo saldamente quella salciccia di carne fresca e la menavo su e giù, sentendola crescere e gonfiarsi tra le dita, indurirsi e venire fuori lentamente la cappella, rossa e lucida, e assumere le dimensioni di una semisfera e poi scappellarla completamente fuori dalla pelle, sentire nel naso la fragranza aspra del sesso…e masturbarlo! Guardavo con occhi adolescenti quel pisello ingrossarsi, il ragazzo di turno osservarmi voglioso e porco (come tutti gli uomini che avrei incontrato nella mia vita…), allungare le mani e toccarmi il piccolo seno…io avevo occhi solo per il suo pisello,diventato duro come il marmo,le palle sotto di esso che dondolavano al ritmo della mia mano…e dopo un tempo variabile da uomo a uomo, sentire come il ragazzetto ansimava e gemeva, sussurrava frasi sconnesse per poi il…miracolo! Dalla cappella esplodeva allimprovviso una raffica di lunghi o brevi schizzi di sperma, che volavano in alto, spinti dalla naturale forza e pressione idraulica, che ricadevano sulla mia faccia, sui miei capelli o sulla mano o in qualunque posto. Oppure, per altri uomini, dallo spacchetto della cappella inizia a sgorgare un fiume di sperma rigoglioso, caldo, vischioso che a fiotti inarrestabili mi cola sulla manina e mi sporca tutta! Comunque, quando i miei amici mi sborravano in mano, rimanevo affascinata dallo spettacolo della natura esplosiva delleiaculazione e questa sensazione è rimasta tuttora, alla soglia dei 40 anni con i miei maschi adulti e maturi.Anche durante gli anni universitari, dove gli ormoni viaggiavano a mille, mi divertivo a provocare i maschietti che frequentavo, costringendoli con il ricatto di non dargli la fichetta, a spogliarsi in piedi di fronte a me seduta sul letto, a calarsi jeans e mutande e a masturbarsi come scimmiette eccitate. Tutti accettavano e si segavano di gran voglia, mentre li guardavo ammirata da tanta animosità sessuale e facilità di eccitazione…stavo lì, seduta e languida, e li guardavo menarsi i loro cazzi freneticamente con la mano, lo sguardo vitreo, le palle che sobbalzavano penzoloni, le gambe piegate e il respiro affannato sempre di più finchè una smorfia non gli contraeva il viso e dalla rossa cappella non schizzavano in alto getti di sborra calda e lattiginosa…dopo lorgasmo, poi, voi uomini assumete sempre uno sguardo così dolce e attonito che mi viene voglia di farvi unaltra pippa per consolarvi!

La mia prima sega per mano di un amico | Racconto masturbazione di cockam

Tutto accadde in un pomeriggio d’state di qualche anno fa. Mia moglie era al mare con i suoi genitori, ed io quel sabato pomeriggio mi ritrovai da solo a casa. Ricordo che iniziai a navigare in internet alla ricerca di curiosità, quando mi imbattei nel sito del Circolo Delle Seghe (CDS). Attirato da qualche bella foto di nudo maschile (premetto che sono etero), cominciai ad esplorare meglio il sito ed infine mi decisi a fare l’iscrizione.

Elogio della sega | Racconto masturbazione di marynella

Sono sempre rimasta affascinata dal mondo maschile, in tutte le sue espressioni. E così diverso dal nostro, e spesso uomini e donne non fanno nulla per capirsi un pò di più, ma si rimane ancorati al proprio universo senza approfondire quello che abbiamo di fronte. Per esempio, la sessualità maschile è qualcosa di travolgente, esplosiva, animalesca…nulla a che vedere con la nostra, più intima e nascosta, legata alle diverse conformazioni psico-fisiologiche. Come ho già raccontato in altre pagine di questo sito, è grazie a mio fratello che mi sono avvicinata alla sessualità maschile, prima spiandolo mentre si masturbava e poi aiutandolo in questa deliziosa pratica, fornendogli una mano! Già allepoca, avevo circa quindici anni ed ero vergine in tutti i sensi, esplorare luniverso maschile è stato illuminante tramite le seghe di Carlo e mi è rimasta per tutta la vita questa passione per la masturbazione maschile. Da mio fratello in poi, non perdo mai loccasione per aiutare qualche maschietto a segarsi, rimanendo ammirata da quel meraviglioso processo di auto-eccitazione e orgasmo che si produce in pochi minuti! Tutti i miei uomini, sia stabili che volanti hanno dovuto sopportare le mie infinite richieste di masturbarli, più volte al giorno anche, in tutti i luoghi possibili. Appena ho voglia di farlo, chiedo alluomo che ho vicino, chiunque esso sia, di potergli tirare fuori il cazzo e masturbarlo sino allesplosione vulcanica del suo piacere e ammirare lo zampillare violento o leruttare tranquillo del suo prezioso e delizioso seme. Mi basta solo questo, masturbare un uomo, per godere insieme a lui di questo magico momento. A scuola i miei compagni sapevano di questo mio desiderio e ne approfittavano per farsi segare migliaia di volte da me, in qualsiasi situazione. Spesso era in bagno, dove ci ritrovavamo a fumare di nascosto, quando uno di loro mi tirava dentro un cesso e si tirava fuori un bel cazzetto adolescenziale già bello duro invitandomi a fargli una bella pippa…io non resistevo, impugnavo saldamente quella salciccia di carne fresca e la menavo su e giù, sentendola crescere e gonfiarsi tra le dita, indurirsi e venire fuori lentamente la cappella, rossa e lucida, e assumere le dimensioni di una semisfera e poi scappellarla completamente fuori dalla pelle, sentire nel naso la fragranza aspra del sesso…e masturbarlo! Guardavo con occhi adolescenti quel pisello ingrossarsi, il ragazzo di turno osservarmi voglioso e porco (come tutti gli uomini che avrei incontrato nella mia vita…), allungare le mani e toccarmi il piccolo seno…io avevo occhi solo per il suo pisello,diventato duro come il marmo,le palle sotto di esso che dondolavano al ritmo della mia mano…e dopo un tempo variabile da uomo a uomo, sentire come il ragazzetto ansimava e gemeva, sussurrava frasi sconnesse per poi il…miracolo! Dalla cappella esplodeva allimprovviso una raffica di lunghi o brevi schizzi di sperma, che volavano in alto, spinti dalla naturale forza e pressione idraulica, che ricadevano sulla mia faccia, sui miei capelli o sulla mano o in qualunque posto. Oppure, per altri uomini, dallo spacchetto della cappella inizia a sgorgare un fiume di sperma rigoglioso, caldo, vischioso che a fiotti inarrestabili mi cola sulla manina e mi sporca tutta! Comunque, quando i miei amici mi sborravano in mano, rimanevo affascinata dallo spettacolo della natura esplosiva delleiaculazione e questa sensazione è rimasta tuttora, alla soglia dei 40 anni con i miei maschi adulti e maturi.Anche durante gli anni universitari, dove gli ormoni viaggiavano a mille, mi divertivo a provocare i maschietti che frequentavo, costringendoli con il ricatto di non dargli la fichetta, a spogliarsi in piedi di fronte a me seduta sul letto, a calarsi jeans e mutande e a masturbarsi come scimmiette eccitate. Tutti accettavano e si segavano di gran voglia, mentre li guardavo ammirata da tanta animosità sessuale e facilità di eccitazione…stavo lì, seduta e languida, e li guardavo menarsi i loro cazzi freneticamente con la mano, lo sguardo vitreo, le palle che sobbalzavano penzoloni, le gambe piegate e il respiro affannato sempre di più finchè una smorfia non gli contraeva il viso e dalla rossa cappella non schizzavano in alto getti di sborra calda e lattiginosa…dopo lorgasmo, poi, voi uomini assumete sempre uno sguardo così dolce e attonito che mi viene voglia di farvi unaltra pippa per consolarvi!

Stupro di gruppo | Racconto gay di Mimi

Nella piscina comunale dell’entroterra Milanese dove lavora Giulio, un dipendente di 30 anni e ligio al dovere, anche se nel box spesso si annoia e pensa ad altro: un fine settimana con qualche bella ragazza da fottere, giocare a palla o bere con gli amici, oppure osserva con attenzione certi culetti degli avventori che si accalcano nei spogliatoi per usufruire della palestra e le vasche, lui non disdegna un bel culetto di donna e neanche quello maschile, purché sia piacente e specialmente passivo. Purtroppo in piscina sono pochissimi le persone di bello aspetto, a maggior parte di loro sono grassi e racchi, anche se qualche volta chiude un occhio pur di sollazzare la sua minchia, come su Yuri: ragazzo 18enne albanese, non era gran che… come fisico, ma a bocca sapeva tirare pompa da sballo tanto che lo veniva a trovarlo spesso nel gabbiotto e farsi fare un bel pompino compreso il culo, anzi fatico molto per sverginarlo la prima volta in palestra. Purtroppo si doveva accontentare di qualche maschietto che gli prudeva il buco, mentre cera uno in particolare che lo eccita solo a guardarlo, non lo conosce molto bene e neanche per nome, non aveva la tessera, pagava l’ingresso e veniva rare volte. Ma? Nei suoi successivi turni di lavoro…. lui, lha visto completamente nudo quel fichetto che niente male a culo da sognarlo pure di notte. E alto 1,80… sui 20 anni e molto carino, capelli corti e biondi, viso gentile, con spalle larghe e forti, braccia e gambe normalmente muscolose, non troppo. Si veste sempre con dei jeans scoloriti e delle scarpe da running con indosso un maglioncino di cotone bianco, e sotto porta un slip nero della Calvin Klein con bordo bianco, un tshirt bianco intenso. Nel vederlo era molto sexy.

Nuova vita per mio marito | Racconto dominazione di Sophie

Sono mezza addormentata, assopita e rannicchiata in una poltrona; sono in una clinica di Bancok e sto assistendo mio marito che oggi è stato operato. Via pene e testicoli, ora si dovrebbe ritrovare una bella fighetta tra le gambe. Il solo pensiero di questa cosa mi eccita a tal punto da bagnare abbondantemente gli slip; ne cambio 2 o 3 al giorno.

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