Salve a tutti, mi chiamo Marica, 20 anni, vi voglio raccontare quando due anni fa dissi a mia madre che non mi sentivo bene e che non sarei andata a scuola. avevo linterrogazione di italiano, era il mese di gennaio, faceva molto freddo. mia madre mi disse di riguardarmi e che ci saremmo riviste la sera perché al lavoro aveva tantissimo da fare e non sarebbe potuto venire per il pranzo, ma solo verso le 19,00 19,30.
sculacciate da mamma
Sculacciate in vacanza | Racconto dominazione di Hktbugk
Oggi sono andato con i miei cugini in vacanza ma venne anche mia zia, insistette per paura che i suoi figli combinare ero guai. Loro disse mamma ma abbiamo 15anni ormai siamo grandi! Ma lei non si impietosi e venne insieme a noi. Tutto ciò che volevamo fare come ad esempio fare murales e scoparci qualche ragazza non fu più fatto. Partiamo alle 7:30 del mattino in treno avevamo una cabina tutta nostra stavamo andando a trovare la sorella di mia zia in Germania. In treno ci annoiavamo io allora dissi giochiamo al gioco della bottiglia, e ci saranno anche obblighi sconci da fare mentre mia zia era in bagno. Dopo 10 minuti che stava in bagno noi iniziammo a fare brutti e brutti obblighi allora tocco a me è mi dissero mettiti sulle nostre ginocchia e farti sculacciare. Secondo me non vedevano lora di dirmelo,anche perché loro sono stati sempre sculacciati, anche con la cinghia e il battipanni. lidea mi eccitò moltissimo ma gli chiesi cosa avremmo fatto se fosse entrata zia loro dissero che non mi dovevo preoccupare. I miei cugini erano un po palestrati e avevo paura che mi avrebbero fatto molto male, Andrea il più piccolo solo di pochi mesi e il meno forte si tolse la cinghia non so perché mi eccitarono così tanto, daltronde ero maschio anchio. Iniziarono subito con la cinghia e mi fecero gridare dal dolore, dopo due minuti che gridavo come un pazzo venne il controllore mandato da alcune persone che si domandavano perché si sentivano grida dalla nostra cabina. Mia zia mentre si in camminava verso la cabina chiese il perché erano tutti li ha guardare dentro la cabina, il controllore spiego il problema è quando se ne andarono tutti con voce severa disse:cosa vi passa per la mente?noi avevamo detto che era solo parte del gioco. Mi immagini subito sulle ginocchia di mia zia che mi sculaccia a di santa ragione, la zia e una donna che cura molto il suo aspetto aveva un fisico niente male con sedere piuttosto sodo capelli castano scuro e un po ramati che gli arrivavano a metà vita occhi verde-grigio e un bel tatuaggio sul fianco e i miei cugini biondi e con gli occhi azzurri io invece capelli rosso-biondo con le lentiggini e occhi verdi. Inizio a farci una ramanzina e disse quando arriveremo a Berlino vi darò una lezione che non dimenticherete mai e aveva detto che anche sua sorella lavrebbe aiutata. Noi non avevamo detto più niente per tutto il viaggio è cercavamo di distrarci con dei video su YouTube per non pensare a ciò che ci attendeva, loro lo sapevano già è mi raccontarono in via messaggi che ci avrebbero sculacciati con il battipanni e la cinghia, io ebbi un brivido di paura. Quando scendemmo prendemmo i bagagli e ci reclamo a casa della persona che ci avrebbe fatto le piaghe sul sedere. Salutami la zia andammo a posare i bagagli ed erano andati a fare un giro per Berlino quando avevamo visto la zia che parlava con sua sorella dellaccaduto in treno noi facemmo finta di niente quando le zie ci avevano quando delle occhiatacce, laltra zia, bionda e con gli occhi verde prato e anche lei un sedere niente male per fortuna tutti parlavano sia tedesco che italiano, e anche molto bene! Andammo a visitare il muro di Berlino e molti altri monumenti. Tornammo per l1e mezza e trovammo tutto pronto per pranzare la zia sapeva cucinare molto bene. Dopo mangiato io chiesi di più su questa sculacciata e loro dissero che lultima volta che le avevano prese non si sedettero per tre giorni. Arrivo il pomeriggio credemmo che la punizione salto e facemmo un sospiro di sollievo ma loro dissero che dopo cena avrebbero ricevuto una punizione che non avrebbero scordato mai. Arrivo lora di cena, avevamo tutti e tre i musoni lunghi e tristi e vidi che le nostre zie mentre mangiavamo stavano preparando gli accessori e il posto giusto dopo mangiato ci diedero 10 minuti di tempo per prepararci e ci dissero che se dopo 10 minuti non venivamo ci avrebbero puniti anche con il paddle noi avevamo detto di che saremmo arrivati in tempo. Ci preparammo ed eravamo pronti a subire, ho meglio i nostri poveri sederi dovevano pagarla allora il più piccolo Andrea aveva toppa fifa e disse che non voleva venire e allora Bruno il più grande disse:se per questo neanchio. Allora mi guardarono e dissero :sei rimasto solo tu,Gerardo! Io dissi che dovevano venire se non ne volevano prendere altre con il paddle allora ci incamminammo tutti contro il nostro destino. Le zie erano furiose perché passarono 20 minuti allora disse la zia che viveva li (Laila) che ne avremmo prese ancora di più con il paddle noi non diamo niente e ci eravamo sistemati io ero lultimo così Bruno fini sulle ginocchia della zia Laila e Andrea sulle ginocchia dellaltra zia (Amanda). Vedevo i miei poveri cugini a 15anni piangere e chiedere pietà ad un certo punto verso la fine della loro punizione dopo aver scalciato abbastanza passarono la lesta sulle ginocchia delle zie e le gambe ferme abbandonati a loro stessi. Arrivo il mio turno e mi sculaccio zia Amanda dove disse:ti piacciono le sculacciate eh? Io dissi :ma era solo un gioco ma.. E inizi a gridare scacciare e contorcermi soprattutto quando mi sculaccio con il battipanni alla fine disse dici grazie zia ho imparato la lezione non lo rifarò più, scusami io lo dissi senza obbiettare e tutta la sera rimanemmo con i cui allaria bollenti e pieni di paghe
Sculacciate in vacanza | Racconto dominazione di Hktbugk
Oggi sono andato con i miei cugini in vacanza ma venne anche mia zia, insistette per paura che i suoi figli combinare ero guai. Loro disse mamma ma abbiamo 15anni ormai siamo grandi! Ma lei non si impietosi e venne insieme a noi. Tutto ciò che volevamo fare come ad esempio fare murales e scoparci qualche ragazza non fu più fatto. Partiamo alle 7:30 del mattino in treno avevamo una cabina tutta nostra stavamo andando a trovare la sorella di mia zia in Germania. In treno ci annoiavamo io allora dissi giochiamo al gioco della bottiglia, e ci saranno anche obblighi sconci da fare mentre mia zia era in bagno. Dopo 10 minuti che stava in bagno noi iniziammo a fare brutti e brutti obblighi allora tocco a me è mi dissero mettiti sulle nostre ginocchia e farti sculacciare. Secondo me non vedevano lora di dirmelo,anche perché loro sono stati sempre sculacciati, anche con la cinghia e il battipanni. lidea mi eccitò moltissimo ma gli chiesi cosa avremmo fatto se fosse entrata zia loro dissero che non mi dovevo preoccupare. I miei cugini erano un po palestrati e avevo paura che mi avrebbero fatto molto male, Andrea il più piccolo solo di pochi mesi e il meno forte si tolse la cinghia non so perché mi eccitarono così tanto, daltronde ero maschio anchio. Iniziarono subito con la cinghia e mi fecero gridare dal dolore, dopo due minuti che gridavo come un pazzo venne il controllore mandato da alcune persone che si domandavano perché si sentivano grida dalla nostra cabina. Mia zia mentre si in camminava verso la cabina chiese il perché erano tutti li ha guardare dentro la cabina, il controllore spiego il problema è quando se ne andarono tutti con voce severa disse:cosa vi passa per la mente?noi avevamo detto che era solo parte del gioco. Mi immagini subito sulle ginocchia di mia zia che mi sculaccia a di santa ragione, la zia e una donna che cura molto il suo aspetto aveva un fisico niente male con sedere piuttosto sodo capelli castano scuro e un po ramati che gli arrivavano a metà vita occhi verde-grigio e un bel tatuaggio sul fianco e i miei cugini biondi e con gli occhi azzurri io invece capelli rosso-biondo con le lentiggini e occhi verdi. Inizio a farci una ramanzina e disse quando arriveremo a Berlino vi darò una lezione che non dimenticherete mai e aveva detto che anche sua sorella lavrebbe aiutata. Noi non avevamo detto più niente per tutto il viaggio è cercavamo di distrarci con dei video su YouTube per non pensare a ciò che ci attendeva, loro lo sapevano già è mi raccontarono in via messaggi che ci avrebbero sculacciati con il battipanni e la cinghia, io ebbi un brivido di paura. Quando scendemmo prendemmo i bagagli e ci reclamo a casa della persona che ci avrebbe fatto le piaghe sul sedere. Salutami la zia andammo a posare i bagagli ed erano andati a fare un giro per Berlino quando avevamo visto la zia che parlava con sua sorella dellaccaduto in treno noi facemmo finta di niente quando le zie ci avevano quando delle occhiatacce, laltra zia, bionda e con gli occhi verde prato e anche lei un sedere niente male per fortuna tutti parlavano sia tedesco che italiano, e anche molto bene! Andammo a visitare il muro di Berlino e molti altri monumenti. Tornammo per l1e mezza e trovammo tutto pronto per pranzare la zia sapeva cucinare molto bene. Dopo mangiato io chiesi di più su questa sculacciata e loro dissero che lultima volta che le avevano prese non si sedettero per tre giorni. Arrivo il pomeriggio credemmo che la punizione salto e facemmo un sospiro di sollievo ma loro dissero che dopo cena avrebbero ricevuto una punizione che non avrebbero scordato mai. Arrivo lora di cena, avevamo tutti e tre i musoni lunghi e tristi e vidi che le nostre zie mentre mangiavamo stavano preparando gli accessori e il posto giusto dopo mangiato ci diedero 10 minuti di tempo per prepararci e ci dissero che se dopo 10 minuti non venivamo ci avrebbero puniti anche con il paddle noi avevamo detto di che saremmo arrivati in tempo. Ci preparammo ed eravamo pronti a subire, ho meglio i nostri poveri sederi dovevano pagarla allora il più piccolo Andrea aveva toppa fifa e disse che non voleva venire e allora Bruno il più grande disse:se per questo neanchio. Allora mi guardarono e dissero :sei rimasto solo tu,Gerardo! Io dissi che dovevano venire se non ne volevano prendere altre con il paddle allora ci incamminammo tutti contro il nostro destino. Le zie erano furiose perché passarono 20 minuti allora disse la zia che viveva li (Laila) che ne avremmo prese ancora di più con il paddle noi non diamo niente e ci eravamo sistemati io ero lultimo così Bruno fini sulle ginocchia della zia Laila e Andrea sulle ginocchia dellaltra zia (Amanda). Vedevo i miei poveri cugini a 15anni piangere e chiedere pietà ad un certo punto verso la fine della loro punizione dopo aver scalciato abbastanza passarono la lesta sulle ginocchia delle zie e le gambe ferme abbandonati a loro stessi. Arrivo il mio turno e mi sculaccio zia Amanda dove disse:ti piacciono le sculacciate eh? Io dissi :ma era solo un gioco ma.. E inizi a gridare scacciare e contorcermi soprattutto quando mi sculaccio con il battipanni alla fine disse dici grazie zia ho imparato la lezione non lo rifarò più, scusami io lo dissi senza obbiettare e tutta la sera rimanemmo con i cui allaria bollenti e pieni di paghe
Sculacciato dalla mamma | Racconto sadomaso di Robertino
Questo è il racconto della prima volta che mi sono fatto sculacciare da mia mamma. Un giorno in cui ero rientrato tardi da una festa, mia mamma mi aspettava ancora sveglia. Avevo appena 15 anni e lei che era molto ansiosa, mi accolse al mio rientro e mi diede un sonoro ceffone, poi mi disse Adesso vai subito in camera tua che fra poco arrivo io e ti sculaccio per bene!. Io andai in camera ed attesi che lei arrivasse. Dopo pochi minuti infatti lei arrivò. Aveva in mano una cintura di cuoio e mi disse con tono severo: Tirati subito giù i pantaloni e mettiti sulle mie ginocchia!. Io ero spaventato e piangendo feci ciò che mi aveva ordinato, pregandola di non farmi troppo male, ma lei non rispose e con fare autoritario mi tirò giù le mutande, poi brandì la cintura e mi diede una prima, pesante punizione. Io feci un grido per il dolore ma lei disse severa: Zitto e non lamentarti, altrimenti le frustate saranno molte di più. Allora io mi zittii mordendomi le labbra per non gridare quando le frustate ricominciarono ed il dolore si fece sempre più acuto. Le lacrime che sgorgavano bagnarono la sua sottoveste che era il solo indumento che indossava, muovendomi sotto le sculacciate ero scivolato ed ero finito col viso fra le sue cosce sfiorando con le labbra la sua figa. Lei allora si tirò giù la sottoveste che le si era alzata e mi fece riprendere la mia posizione. La stessa posizione che poi avrei assunto tante volte nel corso della mia vita…
Sculacciato dalla mamma | Racconto sadomaso di Robertino
Questo è il racconto della prima volta che mi sono fatto sculacciare da mia mamma. Un giorno in cui ero rientrato tardi da una festa, mia mamma mi aspettava ancora sveglia. Avevo appena 15 anni e lei che era molto ansiosa, mi accolse al mio rientro e mi diede un sonoro ceffone, poi mi disse Adesso vai subito in camera tua che fra poco arrivo io e ti sculaccio per bene!. Io andai in camera ed attesi che lei arrivasse. Dopo pochi minuti infatti lei arrivò. Aveva in mano una cintura di cuoio e mi disse con tono severo: Tirati subito giù i pantaloni e mettiti sulle mie ginocchia!. Io ero spaventato e piangendo feci ciò che mi aveva ordinato, pregandola di non farmi troppo male, ma lei non rispose e con fare autoritario mi tirò giù le mutande, poi brandì la cintura e mi diede una prima, pesante punizione. Io feci un grido per il dolore ma lei disse severa: Zitto e non lamentarti, altrimenti le frustate saranno molte di più. Allora io mi zittii mordendomi le labbra per non gridare quando le frustate ricominciarono ed il dolore si fece sempre più acuto. Le lacrime che sgorgavano bagnarono la sua sottoveste che era il solo indumento che indossava, muovendomi sotto le sculacciate ero scivolato ed ero finito col viso fra le sue cosce sfiorando con le labbra la sua figa. Lei allora si tirò giù la sottoveste che le si era alzata e mi fece riprendere la mia posizione. La stessa posizione che poi avrei assunto tante volte nel corso della mia vita…
Sculacciato dalla mamma | Racconto sadomaso di Robertino
Questo è il racconto della prima volta che mi sono fatto sculacciare da mia mamma. Un giorno in cui ero rientrato tardi da una festa, mia mamma mi aspettava ancora sveglia. Avevo appena 15 anni e lei che era molto ansiosa, mi accolse al mio rientro e mi diede un sonoro ceffone, poi mi disse Adesso vai subito in camera tua che fra poco arrivo io e ti sculaccio per bene!. Io andai in camera ed attesi che lei arrivasse. Dopo pochi minuti infatti lei arrivò. Aveva in mano una cintura di cuoio e mi disse con tono severo: Tirati subito giù i pantaloni e mettiti sulle mie ginocchia!. Io ero spaventato e piangendo feci ciò che mi aveva ordinato, pregandola di non farmi troppo male, ma lei non rispose e con fare autoritario mi tirò giù le mutande, poi brandì la cintura e mi diede una prima, pesante punizione. Io feci un grido per il dolore ma lei disse severa: Zitto e non lamentarti, altrimenti le frustate saranno molte di più. Allora io mi zittii mordendomi le labbra per non gridare quando le frustate ricominciarono ed il dolore si fece sempre più acuto. Le lacrime che sgorgavano bagnarono la sua sottoveste che era il solo indumento che indossava, muovendomi sotto le sculacciate ero scivolato ed ero finito col viso fra le sue cosce sfiorando con le labbra la sua figa. Lei allora si tirò giù la sottoveste che le si era alzata e mi fece riprendere la mia posizione. La stessa posizione che poi avrei assunto tante volte nel corso della mia vita…
Sculacciate in vacanza | Racconto dominazione di Hktbugk
Oggi sono andato con i miei cugini in vacanza ma venne anche mia zia, insistette per paura che i suoi figli combinare ero guai. Loro disse mamma ma abbiamo 15anni ormai siamo grandi! Ma lei non si impietosi e venne insieme a noi. Tutto ciò che volevamo fare come ad esempio fare murales e scoparci qualche ragazza non fu più fatto. Partiamo alle 7:30 del mattino in treno avevamo una cabina tutta nostra stavamo andando a trovare la sorella di mia zia in Germania. In treno ci annoiavamo io allora dissi giochiamo al gioco della bottiglia, e ci saranno anche obblighi sconci da fare mentre mia zia era in bagno. Dopo 10 minuti che stava in bagno noi iniziammo a fare brutti e brutti obblighi allora tocco a me è mi dissero mettiti sulle nostre ginocchia e farti sculacciare. Secondo me non vedevano lora di dirmelo,anche perché loro sono stati sempre sculacciati, anche con la cinghia e il battipanni. lidea mi eccitò moltissimo ma gli chiesi cosa avremmo fatto se fosse entrata zia loro dissero che non mi dovevo preoccupare. I miei cugini erano un po palestrati e avevo paura che mi avrebbero fatto molto male, Andrea il più piccolo solo di pochi mesi e il meno forte si tolse la cinghia non so perché mi eccitarono così tanto, daltronde ero maschio anchio. Iniziarono subito con la cinghia e mi fecero gridare dal dolore, dopo due minuti che gridavo come un pazzo venne il controllore mandato da alcune persone che si domandavano perché si sentivano grida dalla nostra cabina. Mia zia mentre si in camminava verso la cabina chiese il perché erano tutti li ha guardare dentro la cabina, il controllore spiego il problema è quando se ne andarono tutti con voce severa disse:cosa vi passa per la mente?noi avevamo detto che era solo parte del gioco. Mi immagini subito sulle ginocchia di mia zia che mi sculaccia a di santa ragione, la zia e una donna che cura molto il suo aspetto aveva un fisico niente male con sedere piuttosto sodo capelli castano scuro e un po ramati che gli arrivavano a metà vita occhi verde-grigio e un bel tatuaggio sul fianco e i miei cugini biondi e con gli occhi azzurri io invece capelli rosso-biondo con le lentiggini e occhi verdi. Inizio a farci una ramanzina e disse quando arriveremo a Berlino vi darò una lezione che non dimenticherete mai e aveva detto che anche sua sorella lavrebbe aiutata. Noi non avevamo detto più niente per tutto il viaggio è cercavamo di distrarci con dei video su YouTube per non pensare a ciò che ci attendeva, loro lo sapevano già è mi raccontarono in via messaggi che ci avrebbero sculacciati con il battipanni e la cinghia, io ebbi un brivido di paura. Quando scendemmo prendemmo i bagagli e ci reclamo a casa della persona che ci avrebbe fatto le piaghe sul sedere. Salutami la zia andammo a posare i bagagli ed erano andati a fare un giro per Berlino quando avevamo visto la zia che parlava con sua sorella dellaccaduto in treno noi facemmo finta di niente quando le zie ci avevano quando delle occhiatacce, laltra zia, bionda e con gli occhi verde prato e anche lei un sedere niente male per fortuna tutti parlavano sia tedesco che italiano, e anche molto bene! Andammo a visitare il muro di Berlino e molti altri monumenti. Tornammo per l1e mezza e trovammo tutto pronto per pranzare la zia sapeva cucinare molto bene. Dopo mangiato io chiesi di più su questa sculacciata e loro dissero che lultima volta che le avevano prese non si sedettero per tre giorni. Arrivo il pomeriggio credemmo che la punizione salto e facemmo un sospiro di sollievo ma loro dissero che dopo cena avrebbero ricevuto una punizione che non avrebbero scordato mai. Arrivo lora di cena, avevamo tutti e tre i musoni lunghi e tristi e vidi che le nostre zie mentre mangiavamo stavano preparando gli accessori e il posto giusto dopo mangiato ci diedero 10 minuti di tempo per prepararci e ci dissero che se dopo 10 minuti non venivamo ci avrebbero puniti anche con il paddle noi avevamo detto di che saremmo arrivati in tempo. Ci preparammo ed eravamo pronti a subire, ho meglio i nostri poveri sederi dovevano pagarla allora il più piccolo Andrea aveva toppa fifa e disse che non voleva venire e allora Bruno il più grande disse:se per questo neanchio. Allora mi guardarono e dissero :sei rimasto solo tu,Gerardo! Io dissi che dovevano venire se non ne volevano prendere altre con il paddle allora ci incamminammo tutti contro il nostro destino. Le zie erano furiose perché passarono 20 minuti allora disse la zia che viveva li (Laila) che ne avremmo prese ancora di più con il paddle noi non diamo niente e ci eravamo sistemati io ero lultimo così Bruno fini sulle ginocchia della zia Laila e Andrea sulle ginocchia dellaltra zia (Amanda). Vedevo i miei poveri cugini a 15anni piangere e chiedere pietà ad un certo punto verso la fine della loro punizione dopo aver scalciato abbastanza passarono la lesta sulle ginocchia delle zie e le gambe ferme abbandonati a loro stessi. Arrivo il mio turno e mi sculaccio zia Amanda dove disse:ti piacciono le sculacciate eh? Io dissi :ma era solo un gioco ma.. E inizi a gridare scacciare e contorcermi soprattutto quando mi sculaccio con il battipanni alla fine disse dici grazie zia ho imparato la lezione non lo rifarò più, scusami io lo dissi senza obbiettare e tutta la sera rimanemmo con i cui allaria bollenti e pieni di paghe
Sculacciate in vacanza | Racconto dominazione di Hktbugk
Oggi sono andato con i miei cugini in vacanza ma venne anche mia zia, insistette per paura che i suoi figli combinare ero guai. Loro disse mamma ma abbiamo 15anni ormai siamo grandi! Ma lei non si impietosi e venne insieme a noi. Tutto ciò che volevamo fare come ad esempio fare murales e scoparci qualche ragazza non fu più fatto. Partiamo alle 7:30 del mattino in treno avevamo una cabina tutta nostra stavamo andando a trovare la sorella di mia zia in Germania. In treno ci annoiavamo io allora dissi giochiamo al gioco della bottiglia, e ci saranno anche obblighi sconci da fare mentre mia zia era in bagno. Dopo 10 minuti che stava in bagno noi iniziammo a fare brutti e brutti obblighi allora tocco a me è mi dissero mettiti sulle nostre ginocchia e farti sculacciare. Secondo me non vedevano lora di dirmelo,anche perché loro sono stati sempre sculacciati, anche con la cinghia e il battipanni. lidea mi eccitò moltissimo ma gli chiesi cosa avremmo fatto se fosse entrata zia loro dissero che non mi dovevo preoccupare. I miei cugini erano un po palestrati e avevo paura che mi avrebbero fatto molto male, Andrea il più piccolo solo di pochi mesi e il meno forte si tolse la cinghia non so perché mi eccitarono così tanto, daltronde ero maschio anchio. Iniziarono subito con la cinghia e mi fecero gridare dal dolore, dopo due minuti che gridavo come un pazzo venne il controllore mandato da alcune persone che si domandavano perché si sentivano grida dalla nostra cabina. Mia zia mentre si in camminava verso la cabina chiese il perché erano tutti li ha guardare dentro la cabina, il controllore spiego il problema è quando se ne andarono tutti con voce severa disse:cosa vi passa per la mente?noi avevamo detto che era solo parte del gioco. Mi immagini subito sulle ginocchia di mia zia che mi sculaccia a di santa ragione, la zia e una donna che cura molto il suo aspetto aveva un fisico niente male con sedere piuttosto sodo capelli castano scuro e un po ramati che gli arrivavano a metà vita occhi verde-grigio e un bel tatuaggio sul fianco e i miei cugini biondi e con gli occhi azzurri io invece capelli rosso-biondo con le lentiggini e occhi verdi. Inizio a farci una ramanzina e disse quando arriveremo a Berlino vi darò una lezione che non dimenticherete mai e aveva detto che anche sua sorella lavrebbe aiutata. Noi non avevamo detto più niente per tutto il viaggio è cercavamo di distrarci con dei video su YouTube per non pensare a ciò che ci attendeva, loro lo sapevano già è mi raccontarono in via messaggi che ci avrebbero sculacciati con il battipanni e la cinghia, io ebbi un brivido di paura. Quando scendemmo prendemmo i bagagli e ci reclamo a casa della persona che ci avrebbe fatto le piaghe sul sedere. Salutami la zia andammo a posare i bagagli ed erano andati a fare un giro per Berlino quando avevamo visto la zia che parlava con sua sorella dellaccaduto in treno noi facemmo finta di niente quando le zie ci avevano quando delle occhiatacce, laltra zia, bionda e con gli occhi verde prato e anche lei un sedere niente male per fortuna tutti parlavano sia tedesco che italiano, e anche molto bene! Andammo a visitare il muro di Berlino e molti altri monumenti. Tornammo per l1e mezza e trovammo tutto pronto per pranzare la zia sapeva cucinare molto bene. Dopo mangiato io chiesi di più su questa sculacciata e loro dissero che lultima volta che le avevano prese non si sedettero per tre giorni. Arrivo il pomeriggio credemmo che la punizione salto e facemmo un sospiro di sollievo ma loro dissero che dopo cena avrebbero ricevuto una punizione che non avrebbero scordato mai. Arrivo lora di cena, avevamo tutti e tre i musoni lunghi e tristi e vidi che le nostre zie mentre mangiavamo stavano preparando gli accessori e il posto giusto dopo mangiato ci diedero 10 minuti di tempo per prepararci e ci dissero che se dopo 10 minuti non venivamo ci avrebbero puniti anche con il paddle noi avevamo detto di che saremmo arrivati in tempo. Ci preparammo ed eravamo pronti a subire, ho meglio i nostri poveri sederi dovevano pagarla allora il più piccolo Andrea aveva toppa fifa e disse che non voleva venire e allora Bruno il più grande disse:se per questo neanchio. Allora mi guardarono e dissero :sei rimasto solo tu,Gerardo! Io dissi che dovevano venire se non ne volevano prendere altre con il paddle allora ci incamminammo tutti contro il nostro destino. Le zie erano furiose perché passarono 20 minuti allora disse la zia che viveva li (Laila) che ne avremmo prese ancora di più con il paddle noi non diamo niente e ci eravamo sistemati io ero lultimo così Bruno fini sulle ginocchia della zia Laila e Andrea sulle ginocchia dellaltra zia (Amanda). Vedevo i miei poveri cugini a 15anni piangere e chiedere pietà ad un certo punto verso la fine della loro punizione dopo aver scalciato abbastanza passarono la lesta sulle ginocchia delle zie e le gambe ferme abbandonati a loro stessi. Arrivo il mio turno e mi sculaccio zia Amanda dove disse:ti piacciono le sculacciate eh? Io dissi :ma era solo un gioco ma.. E inizi a gridare scacciare e contorcermi soprattutto quando mi sculaccio con il battipanni alla fine disse dici grazie zia ho imparato la lezione non lo rifarò più, scusami io lo dissi senza obbiettare e tutta la sera rimanemmo con i cui allaria bollenti e pieni di paghe
Sculacciate in vacanza | Racconto dominazione di Hktbugk
Oggi sono andato con i miei cugini in vacanza ma venne anche mia zia, insistette per paura che i suoi figli combinare ero guai. Loro disse mamma ma abbiamo 15anni ormai siamo grandi! Ma lei non si impietosi e venne insieme a noi. Tutto ciò che volevamo fare come ad esempio fare murales e scoparci qualche ragazza non fu più fatto. Partiamo alle 7:30 del mattino in treno avevamo una cabina tutta nostra stavamo andando a trovare la sorella di mia zia in Germania. In treno ci annoiavamo io allora dissi giochiamo al gioco della bottiglia, e ci saranno anche obblighi sconci da fare mentre mia zia era in bagno. Dopo 10 minuti che stava in bagno noi iniziammo a fare brutti e brutti obblighi allora tocco a me è mi dissero mettiti sulle nostre ginocchia e farti sculacciare. Secondo me non vedevano lora di dirmelo,anche perché loro sono stati sempre sculacciati, anche con la cinghia e il battipanni. lidea mi eccitò moltissimo ma gli chiesi cosa avremmo fatto se fosse entrata zia loro dissero che non mi dovevo preoccupare. I miei cugini erano un po palestrati e avevo paura che mi avrebbero fatto molto male, Andrea il più piccolo solo di pochi mesi e il meno forte si tolse la cinghia non so perché mi eccitarono così tanto, daltronde ero maschio anchio. Iniziarono subito con la cinghia e mi fecero gridare dal dolore, dopo due minuti che gridavo come un pazzo venne il controllore mandato da alcune persone che si domandavano perché si sentivano grida dalla nostra cabina. Mia zia mentre si in camminava verso la cabina chiese il perché erano tutti li ha guardare dentro la cabina, il controllore spiego il problema è quando se ne andarono tutti con voce severa disse:cosa vi passa per la mente?noi avevamo detto che era solo parte del gioco. Mi immagini subito sulle ginocchia di mia zia che mi sculaccia a di santa ragione, la zia e una donna che cura molto il suo aspetto aveva un fisico niente male con sedere piuttosto sodo capelli castano scuro e un po ramati che gli arrivavano a metà vita occhi verde-grigio e un bel tatuaggio sul fianco e i miei cugini biondi e con gli occhi azzurri io invece capelli rosso-biondo con le lentiggini e occhi verdi. Inizio a farci una ramanzina e disse quando arriveremo a Berlino vi darò una lezione che non dimenticherete mai e aveva detto che anche sua sorella lavrebbe aiutata. Noi non avevamo detto più niente per tutto il viaggio è cercavamo di distrarci con dei video su YouTube per non pensare a ciò che ci attendeva, loro lo sapevano già è mi raccontarono in via messaggi che ci avrebbero sculacciati con il battipanni e la cinghia, io ebbi un brivido di paura. Quando scendemmo prendemmo i bagagli e ci reclamo a casa della persona che ci avrebbe fatto le piaghe sul sedere. Salutami la zia andammo a posare i bagagli ed erano andati a fare un giro per Berlino quando avevamo visto la zia che parlava con sua sorella dellaccaduto in treno noi facemmo finta di niente quando le zie ci avevano quando delle occhiatacce, laltra zia, bionda e con gli occhi verde prato e anche lei un sedere niente male per fortuna tutti parlavano sia tedesco che italiano, e anche molto bene! Andammo a visitare il muro di Berlino e molti altri monumenti. Tornammo per l1e mezza e trovammo tutto pronto per pranzare la zia sapeva cucinare molto bene. Dopo mangiato io chiesi di più su questa sculacciata e loro dissero che lultima volta che le avevano prese non si sedettero per tre giorni. Arrivo il pomeriggio credemmo che la punizione salto e facemmo un sospiro di sollievo ma loro dissero che dopo cena avrebbero ricevuto una punizione che non avrebbero scordato mai. Arrivo lora di cena, avevamo tutti e tre i musoni lunghi e tristi e vidi che le nostre zie mentre mangiavamo stavano preparando gli accessori e il posto giusto dopo mangiato ci diedero 10 minuti di tempo per prepararci e ci dissero che se dopo 10 minuti non venivamo ci avrebbero puniti anche con il paddle noi avevamo detto di che saremmo arrivati in tempo. Ci preparammo ed eravamo pronti a subire, ho meglio i nostri poveri sederi dovevano pagarla allora il più piccolo Andrea aveva toppa fifa e disse che non voleva venire e allora Bruno il più grande disse:se per questo neanchio. Allora mi guardarono e dissero :sei rimasto solo tu,Gerardo! Io dissi che dovevano venire se non ne volevano prendere altre con il paddle allora ci incamminammo tutti contro il nostro destino. Le zie erano furiose perché passarono 20 minuti allora disse la zia che viveva li (Laila) che ne avremmo prese ancora di più con il paddle noi non diamo niente e ci eravamo sistemati io ero lultimo così Bruno fini sulle ginocchia della zia Laila e Andrea sulle ginocchia dellaltra zia (Amanda). Vedevo i miei poveri cugini a 15anni piangere e chiedere pietà ad un certo punto verso la fine della loro punizione dopo aver scalciato abbastanza passarono la lesta sulle ginocchia delle zie e le gambe ferme abbandonati a loro stessi. Arrivo il mio turno e mi sculaccio zia Amanda dove disse:ti piacciono le sculacciate eh? Io dissi :ma era solo un gioco ma.. E inizi a gridare scacciare e contorcermi soprattutto quando mi sculaccio con il battipanni alla fine disse dici grazie zia ho imparato la lezione non lo rifarò più, scusami io lo dissi senza obbiettare e tutta la sera rimanemmo con i cui allaria bollenti e pieni di paghe
06 – Violentata dagli zingari | Racconto dominazione di Ivofosco
Il mio nome è Alessia, ho trent anni, vivo a Roma e faccio lestetista. La storia che voglio raccontare accadde diversi anni fa quando, finite le superiori, stavo cercando di capire cosa fare della mia vita. Bighellonavo tutto il giorno e avevo il vizio di fumare erba. I soldi per comprarla però erano pochi, così, sfruttando il fatto di essere una bella ragazza, cercavo di fumare gratis circuendo lo spacciatore che mi riforniva. Aveva perso la testa per me, ma io, da vera stronza facevo la preziosa. Non mi ero mai concessa a lui completamente, desiderava la mia fica e io dovevo difenderla dai suoi continui assalti! Facevamo grandi pomiciate, che puntualmente finivano con lo sperma appiccicato sul palmo della mia mano. Non che fossi vergine, il mio fiore laveva colto un bolognese di 25 anni in campeggio a Milano Marittima. Con lui però facevo la smorfiosa facendogli credere di essere ancora intatta; non avevo nessuna intenzione di darla via in cambio dellerba. I suoi amici mi avevano soprannominato la profumiera proprio perché gliela facevo solo annusare. A Mario, lo spacciatore, avevo fatto solo un pompino quando ormai il mio debito era diventato insostenibile e lui stava perdendo la pazienza.
Sculacciato dalla mamma | Racconto sadomaso di Robertino
Questo è il racconto della prima volta che mi sono fatto sculacciare da mia mamma. Un giorno in cui ero rientrato tardi da una festa, mia mamma mi aspettava ancora sveglia. Avevo appena 15 anni e lei che era molto ansiosa, mi accolse al mio rientro e mi diede un sonoro ceffone, poi mi disse Adesso vai subito in camera tua che fra poco arrivo io e ti sculaccio per bene!. Io andai in camera ed attesi che lei arrivasse. Dopo pochi minuti infatti lei arrivò. Aveva in mano una cintura di cuoio e mi disse con tono severo: Tirati subito giù i pantaloni e mettiti sulle mie ginocchia!. Io ero spaventato e piangendo feci ciò che mi aveva ordinato, pregandola di non farmi troppo male, ma lei non rispose e con fare autoritario mi tirò giù le mutande, poi brandì la cintura e mi diede una prima, pesante punizione. Io feci un grido per il dolore ma lei disse severa: Zitto e non lamentarti, altrimenti le frustate saranno molte di più. Allora io mi zittii mordendomi le labbra per non gridare quando le frustate ricominciarono ed il dolore si fece sempre più acuto. Le lacrime che sgorgavano bagnarono la sua sottoveste che era il solo indumento che indossava, muovendomi sotto le sculacciate ero scivolato ed ero finito col viso fra le sue cosce sfiorando con le labbra la sua figa. Lei allora si tirò giù la sottoveste che le si era alzata e mi fece riprendere la mia posizione. La stessa posizione che poi avrei assunto tante volte nel corso della mia vita…
Sculacciato davanti a tutti | Racconto sadomaso di Hfjk
Questa nuova storia parla ancora del nostro protagonista Gerardo. La mamma e lui erano andati con i suoi cugini e cugine zii e zie nonni e nonne ecc… Erano andati sul Gargano il Puglia e non vedevano lora di esplorare le grotte e di fare foto per postarle su istangram.Mia madre disse di non allontanarci troppo perché avremmo pranzato per le 13:00. Andammo tutti veloci fretta e furia, io stavo dietro con i miei cugini e avanti le mie cugine tutti noi volevamo toccare il sedere della più grande (Isa)e allora mio cugino tocco il suo sedere e quando si giro disse che ero stato io e tutti confermarono la sua versione, ma in verità avevano visto male! Mi diede una sberla e disse che dopo lavrebbe detto a mia madre,era meglio che mi stavo zitto dissi tra me e me! Arrivati alle grotte tutti erano felici tranne io perché sapevo cosa mi aspettava al mio ritorno SCULACCIATE!! Anche se un po mi divertii ad andare sottacqua e andare tra le gambe delle mie cugine e Andammo tutti insieme ad esplorare le grotte faceva molto freddo! Quando dovevamo tornare dissi a mio cugino che non era giusto e che mia madre mi avrebbe punito, lui si scuso dicendo che non ne sapeva niente delle conseguenze. Eravamo sotto il gazebo dove cerano due tavolini e nellaltro dove si poteva dormire e riposare quindi Isa disse a mia madre ciò che avevo fatto secondo lei mia madre si arrabbio così tanto che disse :ma non ti vergogni alla tua età fare già queste porcherie?! Io non feci in tempo a dire che subito disse soprattutto a tua cugina, ah ma questa non te la scordi signorino. Ordinò a mio padre di chiudere tutte le pareti del gazebo e mi ordinò di piegarmi sul tavolo, mio padre era venuto con i pantaloni e quindi anche con la cinghia, mia madre prese la cinghia e con tutta tranquillità disse adesso ti punirò davanti a tutti io piangevo per limbarazzo e perché sapevo che mi avrebbe fatto molto male, (mia madre era una donna molto curata con i capelli rossi e ricci un visico molto ma molto magro e occhi marroni e anche se era molto magra me le suonava molto forti perché per anni aveva praticato palestra) p.s si chiama Martina inizio a sculacciare molto piano e il ciò mi insospetíí. Dopo 10 minuti in cui i miei cugini e cugine ridevano le mie zie dicevano di darmene ancora di più e più forti i miei zii e mio papà controllavano che nessuno ci vedesse finita la punizione dissi di obbligo grazie mamma per avermi punito e chiesi scusa a mia cugina
Sculacciate in vacanza | Racconto dominazione di Hktbugk
Oggi sono andato con i miei cugini in vacanza ma venne anche mia zia, insistette per paura che i suoi figli combinare ero guai. Loro disse mamma ma abbiamo 15anni ormai siamo grandi! Ma lei non si impietosi e venne insieme a noi. Tutto ciò che volevamo fare come ad esempio fare murales e scoparci qualche ragazza non fu più fatto. Partiamo alle 7:30 del mattino in treno avevamo una cabina tutta nostra stavamo andando a trovare la sorella di mia zia in Germania. In treno ci annoiavamo io allora dissi giochiamo al gioco della bottiglia, e ci saranno anche obblighi sconci da fare mentre mia zia era in bagno. Dopo 10 minuti che stava in bagno noi iniziammo a fare brutti e brutti obblighi allora tocco a me è mi dissero mettiti sulle nostre ginocchia e farti sculacciare. Secondo me non vedevano lora di dirmelo,anche perché loro sono stati sempre sculacciati, anche con la cinghia e il battipanni. lidea mi eccitò moltissimo ma gli chiesi cosa avremmo fatto se fosse entrata zia loro dissero che non mi dovevo preoccupare. I miei cugini erano un po palestrati e avevo paura che mi avrebbero fatto molto male, Andrea il più piccolo solo di pochi mesi e il meno forte si tolse la cinghia non so perché mi eccitarono così tanto, daltronde ero maschio anchio. Iniziarono subito con la cinghia e mi fecero gridare dal dolore, dopo due minuti che gridavo come un pazzo venne il controllore mandato da alcune persone che si domandavano perché si sentivano grida dalla nostra cabina. Mia zia mentre si in camminava verso la cabina chiese il perché erano tutti li ha guardare dentro la cabina, il controllore spiego il problema è quando se ne andarono tutti con voce severa disse:cosa vi passa per la mente?noi avevamo detto che era solo parte del gioco. Mi immagini subito sulle ginocchia di mia zia che mi sculaccia a di santa ragione, la zia e una donna che cura molto il suo aspetto aveva un fisico niente male con sedere piuttosto sodo capelli castano scuro e un po ramati che gli arrivavano a metà vita occhi verde-grigio e un bel tatuaggio sul fianco e i miei cugini biondi e con gli occhi azzurri io invece capelli rosso-biondo con le lentiggini e occhi verdi. Inizio a farci una ramanzina e disse quando arriveremo a Berlino vi darò una lezione che non dimenticherete mai e aveva detto che anche sua sorella lavrebbe aiutata. Noi non avevamo detto più niente per tutto il viaggio è cercavamo di distrarci con dei video su YouTube per non pensare a ciò che ci attendeva, loro lo sapevano già è mi raccontarono in via messaggi che ci avrebbero sculacciati con il battipanni e la cinghia, io ebbi un brivido di paura. Quando scendemmo prendemmo i bagagli e ci reclamo a casa della persona che ci avrebbe fatto le piaghe sul sedere. Salutami la zia andammo a posare i bagagli ed erano andati a fare un giro per Berlino quando avevamo visto la zia che parlava con sua sorella dellaccaduto in treno noi facemmo finta di niente quando le zie ci avevano quando delle occhiatacce, laltra zia, bionda e con gli occhi verde prato e anche lei un sedere niente male per fortuna tutti parlavano sia tedesco che italiano, e anche molto bene! Andammo a visitare il muro di Berlino e molti altri monumenti. Tornammo per l1e mezza e trovammo tutto pronto per pranzare la zia sapeva cucinare molto bene. Dopo mangiato io chiesi di più su questa sculacciata e loro dissero che lultima volta che le avevano prese non si sedettero per tre giorni. Arrivo il pomeriggio credemmo che la punizione salto e facemmo un sospiro di sollievo ma loro dissero che dopo cena avrebbero ricevuto una punizione che non avrebbero scordato mai. Arrivo lora di cena, avevamo tutti e tre i musoni lunghi e tristi e vidi che le nostre zie mentre mangiavamo stavano preparando gli accessori e il posto giusto dopo mangiato ci diedero 10 minuti di tempo per prepararci e ci dissero che se dopo 10 minuti non venivamo ci avrebbero puniti anche con il paddle noi avevamo detto di che saremmo arrivati in tempo. Ci preparammo ed eravamo pronti a subire, ho meglio i nostri poveri sederi dovevano pagarla allora il più piccolo Andrea aveva toppa fifa e disse che non voleva venire e allora Bruno il più grande disse:se per questo neanchio. Allora mi guardarono e dissero :sei rimasto solo tu,Gerardo! Io dissi che dovevano venire se non ne volevano prendere altre con il paddle allora ci incamminammo tutti contro il nostro destino. Le zie erano furiose perché passarono 20 minuti allora disse la zia che viveva li (Laila) che ne avremmo prese ancora di più con il paddle noi non diamo niente e ci eravamo sistemati io ero lultimo così Bruno fini sulle ginocchia della zia Laila e Andrea sulle ginocchia dellaltra zia (Amanda). Vedevo i miei poveri cugini a 15anni piangere e chiedere pietà ad un certo punto verso la fine della loro punizione dopo aver scalciato abbastanza passarono la lesta sulle ginocchia delle zie e le gambe ferme abbandonati a loro stessi. Arrivo il mio turno e mi sculaccio zia Amanda dove disse:ti piacciono le sculacciate eh? Io dissi :ma era solo un gioco ma.. E inizi a gridare scacciare e contorcermi soprattutto quando mi sculaccio con il battipanni alla fine disse dici grazie zia ho imparato la lezione non lo rifarò più, scusami io lo dissi senza obbiettare e tutta la sera rimanemmo con i cui allaria bollenti e pieni di paghe
Sculacciato davanti a tutti | Racconto sadomaso di Hfjk
Questa nuova storia parla ancora del nostro protagonista Gerardo. La mamma e lui erano andati con i suoi cugini e cugine zii e zie nonni e nonne ecc… Erano andati sul Gargano il Puglia e non vedevano lora di esplorare le grotte e di fare foto per postarle su istangram.Mia madre disse di non allontanarci troppo perché avremmo pranzato per le 13:00. Andammo tutti veloci fretta e furia, io stavo dietro con i miei cugini e avanti le mie cugine tutti noi volevamo toccare il sedere della più grande (Isa)e allora mio cugino tocco il suo sedere e quando si giro disse che ero stato io e tutti confermarono la sua versione, ma in verità avevano visto male! Mi diede una sberla e disse che dopo lavrebbe detto a mia madre,era meglio che mi stavo zitto dissi tra me e me! Arrivati alle grotte tutti erano felici tranne io perché sapevo cosa mi aspettava al mio ritorno SCULACCIATE!! Anche se un po mi divertii ad andare sottacqua e andare tra le gambe delle mie cugine e Andammo tutti insieme ad esplorare le grotte faceva molto freddo! Quando dovevamo tornare dissi a mio cugino che non era giusto e che mia madre mi avrebbe punito, lui si scuso dicendo che non ne sapeva niente delle conseguenze. Eravamo sotto il gazebo dove cerano due tavolini e nellaltro dove si poteva dormire e riposare quindi Isa disse a mia madre ciò che avevo fatto secondo lei mia madre si arrabbio così tanto che disse :ma non ti vergogni alla tua età fare già queste porcherie?! Io non feci in tempo a dire che subito disse soprattutto a tua cugina, ah ma questa non te la scordi signorino. Ordinò a mio padre di chiudere tutte le pareti del gazebo e mi ordinò di piegarmi sul tavolo, mio padre era venuto con i pantaloni e quindi anche con la cinghia, mia madre prese la cinghia e con tutta tranquillità disse adesso ti punirò davanti a tutti io piangevo per limbarazzo e perché sapevo che mi avrebbe fatto molto male, (mia madre era una donna molto curata con i capelli rossi e ricci un visico molto ma molto magro e occhi marroni e anche se era molto magra me le suonava molto forti perché per anni aveva praticato palestra) p.s si chiama Martina inizio a sculacciare molto piano e il ciò mi insospetíí. Dopo 10 minuti in cui i miei cugini e cugine ridevano le mie zie dicevano di darmene ancora di più e più forti i miei zii e mio papà controllavano che nessuno ci vedesse finita la punizione dissi di obbligo grazie mamma per avermi punito e chiesi scusa a mia cugina
Sculacciato dalla mamma | Racconto sadomaso di Robertino
Questo è il racconto della prima volta che mi sono fatto sculacciare da mia mamma. Un giorno in cui ero rientrato tardi da una festa, mia mamma mi aspettava ancora sveglia. Avevo appena 15 anni e lei che era molto ansiosa, mi accolse al mio rientro e mi diede un sonoro ceffone, poi mi disse Adesso vai subito in camera tua che fra poco arrivo io e ti sculaccio per bene!. Io andai in camera ed attesi che lei arrivasse. Dopo pochi minuti infatti lei arrivò. Aveva in mano una cintura di cuoio e mi disse con tono severo: Tirati subito giù i pantaloni e mettiti sulle mie ginocchia!. Io ero spaventato e piangendo feci ciò che mi aveva ordinato, pregandola di non farmi troppo male, ma lei non rispose e con fare autoritario mi tirò giù le mutande, poi brandì la cintura e mi diede una prima, pesante punizione. Io feci un grido per il dolore ma lei disse severa: Zitto e non lamentarti, altrimenti le frustate saranno molte di più. Allora io mi zittii mordendomi le labbra per non gridare quando le frustate ricominciarono ed il dolore si fece sempre più acuto. Le lacrime che sgorgavano bagnarono la sua sottoveste che era il solo indumento che indossava, muovendomi sotto le sculacciate ero scivolato ed ero finito col viso fra le sue cosce sfiorando con le labbra la sua figa. Lei allora si tirò giù la sottoveste che le si era alzata e mi fece riprendere la mia posizione. La stessa posizione che poi avrei assunto tante volte nel corso della mia vita…
Ho tradito il mio futuro marito con due amici | Racconto tradimenti di Ginevra
Quello che sto per raccontarvi è un segreto che ormai mi porto dentro da qualche anno…Ho sempre avuto il bisogno di confessare a qualcuno questa mia avventura, perché è un peso che sento di dover condividere con altre persone, per cercare di stare un po meglio con me stessa. Ciò che mi ha sempre bloccato dal farlo è però la gravità del fatto, impossibile quindi da raccontare a qualcuno che conosco; scriverlo qui, a persone sconosciute, per me risulta quindi molto più semplice.
Che splendidi genitori | Racconto incesti di Dorina
Ciao a tutti, sono Dorina. Chi segue questo tipo di racconti ricorderà i miei post. Qualcuno mi ha invitato a scrivere, io sono stata titubante per un po, quindi lultimo invito, ricevuto da Bamby, mi ha convinto. Eccomi qua, a narrare della mia splendida famiglia. Mio padre, 43 anni, è un bel tipo: alto più di 1 e 80, fisico atletico, capelli neri e occhi scuri, ha un cazzo di dimensioni poco più che standard e lo usa in modo magistrale. Prima di venire ci mette un secolo, ragion per cui sa far sbiellare, anche oralmente, una femmina in modo magistrale. A volte, addirittura, per farlo sborrare è necessario prenderglielo in bocca o fargli una sega. Incredibile ma vero. Si chiama Eugenio e per anni ha fatto il rappresentante. Ora è ispettore alle vendite in una grande azienda alimentare. Con lui ho rapporti completi anche anali. Mia madre, Franca, è di un anno più giovane. E castana di occhi e di capelli, alta 1,65, ha un fisico morbido, un bellissimo seno di quarta misura, il culo a mandolino e una bella figa carnosa con le grandi labbra molto pronunciate. Fa limpiegata e da qualche anno, mi pare quattro, lavora part-time. Con lei ho rapporti saffici. Infine io, la causa del loro matrimonio (si sono sposati giovani, infatti, perchè mia madre era rimasta incinta). Sono Dorina, compirò 19 anni lunedì prossimo, tra poco affronterò gli esami di maturità al liceo scientifico più importante della città, a scuola sono molto brava, fisicamente assomiglio a mio padre: sono 1,73 di altezza, peso una sessantina di chili, sono castana con gli occhi scuri, ho una seconda di seno (ah, come vorrei avere le tette di mia madre!), un bel culetto (quando esco quasi sempre indosso i pantaloni, così lo si nota meglio) e una figa piuttosto stretta, una fighetta insomma. Prendo la pillola, come mia madre, e così posso chiavare al naturale. I miei genitori sono splendidi, mi trattano come una principessa ma pretendono che io a scuola abbia un rendimento deccellenza. Li ho sempre soddisfatti in questo, non ho mai preso uninsufficienza in tutti questi anni, ma loro pretendono di più. Mi puniscono quando prendo un voto inferiore al 7: capita molto raramente, ma quando capita… Lultima volta è accaduto a fine marzo: 6 e mezzo in un tema. Come mio padre è rientrato, come sempre verso le venti, non ci siamo messi a tavola: saputa la notizia da mia madre (che di suo già mi aveva mollato quattro o cinque sberle), mi ha ordinato di mettermi nuda. Poi mi ha fatto sdraiare a pancia in giù sul divano e, con mia madre che mi teneva ferma, si è sfilato la cinta dei pantaloni e con quella mi ha colpito sul culo e anche un paio di volte sulla schiena. Poi mia madre ha completato lopera con una serie di sculacciate. E alla fine: A letto senza cena e per dieci giorni niente sesso!. Io, che so come gira in casa mia, ho accettato senza fiatare. Un eccesso di sottomissione? Non so. Io so che i miei genitori sono fantastici, ma da me pretendono il massimo. Se vado sotto quello che loro considerano una soglia minima, so cosa mi aspetta. Punizioni corporali e non. Ed è vero che le punizioni corporali pesano, sia per lumiliazione che per i bruciori provocati, ma stare dieci giorni senza sesso, per me che sono una ragazza calda, è la punizione che mi pesa di più. Mi trattano da bambina e da donna al tempo stesso. A me va bene così. Un esempio? Da un mesetto mi vedo con Marco, un universitario di 21 anni che studia giurisprudenza. Mi piace molto, ma fin qui solo baci appassionati, qualche toccamento e qualche sega. Niente di più. Nemmeno un pompino. Non abbiamo ancora fatto lamore perchè mi sembra di mettere le corna a mio padre. E la cosa mi blocca. So che succederà, ma per questo dovrò fare forza su me stessa. Nonostante Marco mi prenda in pieno, come nessunaltro ragazzo mai. Ma torniamo a noi. Ultimamente sono rimasta a secco per più di due settimane. Complici le mestruazioni arrivatemi in contemporanea con lanniversario di matrimonio, i miei hanno preso a fare i fidanzatini e mi hanno escluso da qualsiasi gioco. Volevano stare per i fatti loro. E io lì a smangiarmi, ad attendere che venisse buona. E non veniva mai… Mi sparavo anche un paio di ditalini al giorno, soprattutto se leggevo qualche racconto di questo sito. Poi finalmente ieri il vento è cambiato. Tornata da scuola, mia madre mi ha accolto baciandomi appassionatamente sulla bocca e poi mi ha detto: Stasera tocca a te, mi son venute le mie cose. Ma non vi lascerò soli perchè sono…gelosa!. E giù a ridere. In un baleno mi sono vestita da casa: minigonna, niente mutandine, niente reggiseno e una bella camicetta scollata. Mia madre, vistami così, mi ha detto: Guarda che prima che torna il papà di tempo ce ne vuole. Ma io: Senti, è talmente tanto che aspetto…non vedo lora!. Dopo aver mangiato mia madre ha provveduto a depilarmi: da un po di tempo, infatti, mio padre vuole che la sua bambina non abbia nemmeno un pelo. Io assecondo volentieri questo suo volere, anche perchè non avendo una figa come quella di mia madre se non ci sono peli si nota meglio. Ultimata la depilazione mia madre non ha resistito: mi ha fatto un lavoretto di lingua che mi ha mandato in estasi, facendomi provare un orgasmo clitorideo fantastico. Poi ha introdotto due dita nella mia figa e mi ha fatto venire a lungo perchè, incurante delle mie contrazioni, è andata avanti anche quando ho cercato inutilmente di fermarla. Vedi che ti voglio sempre bene? – mi ha detto – Se in questi giorni ti abbiamo un po ignorato è solo perchè volevamo goderci un po di intimità da soli. Ricordavamo i giorni di quando ci siamo sposati, con me che ero prossima al parto e avevo un pancione…Eppure, sai che scopate? Non ci fermava nulla. Ma adesso, in prossimità del tuo compleanno, sarai tu a fare festa!. Infatti, quando mio padre è rincasato (erano già passate le venti), dopo aver baciato la mamma è venuto da me: mi ha baciato appassionatamente, mi ha messo una mano sotto la gonna titillandomi la figa e poi mi ha succhiato le tette con maestrìa. E poi tavola? No, a letto! La cena può attendere. Ci dirigiamo in camera dei miei e ci denudiamo: mia madre, per ovvie ragioni, si tiene le mutandine, ma quello è lunico indumento che resta addosso a noi tre. Come vedo il seno di mia madre non resisto, glielo mangio e lei :Fai piano, mi fa un po male, ho le mie cose…. Già. Ma alla vista di due tette così chi può resistere? Poi comincia il gioco: io e mio padre ci scambiamo effusioni in quantità mentre mia madre ci prepara: lecca la figa a me, succhia il cazzo a mio padre e a un certo punto esclama: Dai, che siete pronti! Mio padre mi viene sopra, la penetrazione che aspettavo da tempo diventa realtà e partiamo lenti per poi gradualmente raggiungere un ritmo forsennato. Ho un orgasmo intensissimo, che si prolunga perchè mio padre continua. Poi mio papà fa un po di dentro e fuori, e ogni volta che mi penetra è una botta di vita. Mia madre, nel frattempo, mi unge il buchetto col gel: mi mette un cuscino sotto al culetto, mi alza le gambe, prende in mano il cazzo di mio padre e lo introduce nel mio buco del culo. Avanti di nuovo, mio padre è instancabile. Mia madre, nel frattempo, riesce a trovare il modo di sollecitarmi il clitoride prima con le dita e poi con la lingua. Non capisco più un tubo, sono del tutto in balìa degli eventi. Vai e vai e vai, a un certo punto mio padre esce. Non è ancora venuto! Mia madre ed io lo lavoriamo di bocca: slinguate sulla cappella e dietro il filetto alternate a succhiate e poi, finalmente, mio papà sta per sborrare. A quel punto prendo il suo cazzo, me lo ficco in bocca, succhio un po e lui schizza. Mi spiace per mia madre, ma dopo tutto quello che hanno fatto senza di me stavolta la sborra di mio padre la voglio tutta per me. Ingoio con immenso piacere e poi, dopo qualche bacio reciproco, tutti in bagno a rinfrescarci. Quando ci sediamo a tavola le ventuno sono passate già da un po, ma la cosa risulta positiva. Mangiamo con appetito e poi, rivolgendomi a mio padre, dico: Mi hai fatto aspettare tanto, ma ne è valsa la pena. Sei lunico uomo della mi
a vita. Non so se ce ne sarà mai un altro E lui: No, Dorina, no. Noi continueremo ad andare avanti così, ma tu devi fare altre esperienze. Sei giovane, hai tutta una vita davanti, devi aprirti al mondo. Poi il tuo papà e la tua mamma sono sempre qua, non scappano E mia madre: Ascolta tuo padre E io: Ma papà, andare con un altro ragazzo significa metterti le corna E lui, ridendo: Non dire stupidaggini. E ora che provi qualche altro uccello… Eugenio – lo rimbecca mia madre – non parlare così. E ora che faccia lamore se cè un ragazzo che le piace. Esiste? Esiste E, quasi insieme: E allora dai! Potrebbe essere il tuo regalo di compleanno. Già. Lidea di fare lamore con Marco lunedì prossimo adesso mi attizza. Penso che non avrò più remore. Grazie ai miei genitori. Davvero splendidi.
Come so caduto, sul cazzo nero | Racconto gay di Mimi
Certe volte la vita ti porta a cambiare certe regole e abitudine sociali e sessuali. Non dico che sono uno stinco di Santo, ma neanche una persona da buttare
Umiliato | Racconto dominazione di Giuseppe82
Mi chiamo Giuseppe e sono sposato da tre anni con mia moglie Giusy, abbiamo rispettivamente 27 e 25 anni, io ho sempre chiesto a mia moglie, durante i nostri rapporti, di essere umiliato e trattato da bambino chiedendole spesso di tradirmi con un altro e di mostrarsi nuda ad altri, cosa che lei aveva sempre rifiutato fino a quando: Avevamo a cena la sua migliore amica, Lella, con il marito Roberto e durante la cena il discorso cadde sul sesso e dellimportanza di questo nella vita di coppia. Lella, presa forse anche un po dalleccitazione, cominciò ad elogiare Roberto descrivendo nei particolari la sua focosità e quanto lappagava sessualmente; di canto Giusy, con mio grande stupore, racconto nei particolari le mie richieste, affermando che spesso per eccitarmi era costretta a farmi indossare mutandine e altri capi femminili e che in ogni modo le mie prestazioni non lappagavano minimamente anche forse dovuto al fatto che il mio pene era di dimensioni molto ridotte. Giusy aggiunse che non sapeva più come comportarsi chiedendo a Lella un consiglio. Io mi sentivo molto umiliato dalla situazione, ma allo stesso momento mi eccitavo vedendo mia moglie umiliarmi pubblicamente. Lella disse di aver già sentito e letto situazioni del genere e a suo parere, poiché ero proprio io a chiederlo, Giusy doveva mettere in atto quello da me richiesto per vedere se effettivamente erano solo mie fantasie o se invece il realizzarsi di queste faceva nascere una complicità e uneccitazione che appagava la coppia. Giusy, approvo il suo discorso, ma aggiunse che non sarebbe stato facile mettere il tutto in pratica. Dopo alcuni giorni partimmo, per il fine settimana, in montagna con Lella e Roberto, arrivati in albergo sistemammo il tutto e ci dirigemmo verso le piste. La sera loro rientrarono prima in camera mentre noi ci soffermammo un altro po sulle piste. Appena rientrati io mi feci la doccia e mi vestì mentre Giusy sistemò la camera, dopo un po ci vennero a trovare i nostri amici che ci sollecitarono poiché a poco la cena era pronta, Giusy si accorse del ritardo e comincio a spogliarsi mentre Lella e Roberto ci dissero che ci avrebbero aspettato fuori, ma Giusy linvito a rimanere seduti che tanto lei ci avrebbe messo un attimo e visto il loro assenso continuò a denudarsi rimanendo completamente nuda davanti a loro. Lella, fece dei complimenti al corpo di mia moglie sostenendo che ero proprio stupido a non saper apprezzare le sue doti, chiedendo conferma a Roberto che ne sottolineò la bellezza. Giusy si diresse in bagno e lasciando la porta aperta si sedette sul water a fare pipì e nella posizione in cui si trovava sia Lella sia Roberto la potevano tranquillamente vedere fare i suoi bisogni. Dopo si lavò e ritornò nuda in camera cominciandosi a vestire e chiedendomi se la cosa mi eccitava. Visto il mio assenso mi porse un perizoma femminile chiedendomi di indossarlo e visto il momentaneo rifiuto mi diede un ceffone dicendomi che ero solo un frocio e che dovevo indossarlo, così mi tolsi i pantaloni e le mutande, sentendo nel frattempo le risa di Lella che confermava a Giusy che il mio pene era veramente piccolo, e indossai il perizoma scatenando le risa e i commenti dei presenti. Dopo essersi esibito davanti Lella ed a Roberto, ci siamo diretti al ristorante, ma in me aumentava la vergogna di indossare quel perizoma sapendo che loro nerano informati. Durante la cena, Giusy si scusò con Lella e Roberto per il suo atteggiamento e per quello che erano stati costretti ad assistere, ma Lella la interruppe dicendo: Anzi vi dobbiamo ringraziare per quello che è successo in questi ultimi giorni, primo perché così la nostra amicizia si è rafforzata avendo meno segreti da mantenere e accettando che nellamicizia si condivida anche la sfera sessuale, senza nascondersi in ipocrisie o doversi celare dietro a false idee; secondo perché abbiamo parlato spesso tra noi di quello che è successo e ti devo confidare che siamo molto eccitati, e durante il nostro rapporto sessuale abbiamo parlato di voi. Lunica cosa che ci spiace è se Giuseppe sia umiliato a dover condividere le sue fantasie con noi. A questo punto trovai il coraggio aggiungendo che effettivamente mi umiliavo a subire il tutto anche davanti la loro presenza ma, in realtà, era proprio quello che volevo senza dovermi nascondere fingendo di non avere fantasie sessuali e che adesso mi sentivo più libero e vedevo in loro veramente dei veri amici. Continuammo così la cena parlando di tutto quello che ci piaceva e di come volevamo si realizzasse. Mi alzai scusandomi perché dovevo andare in bagno, ma Giusy intervenne dicendo: Mi raccomando vai nei bagni delle donne perché adesso è questo che sei, una femminuccia, e fai la pipì da seduto proprio come una donna, diedi conferma a Giusy di aver capito e andai in bagno, appena dentro trovai una forte eccitazione ad entrare nelle toilette femminili, entrai e mi chiusi dietro la porta accorgendomi che questa era sprovvista della chiave o daltra chiusura, ma assalito ancor più dalleccitazione mi tirai giù pantaloni e perizoma e mi sedetti per urinare. In quel momento, mi sentivo invaso dalleccitazione per quello che stavo facendo e per quello che mi stava accadendo neglultimi giorni, e mentre ero li seduto ad urinare mi accorsi della porta che si apriva non facendo neanche in tempo ad avvertire che era occupato vedendomi Lella davanti i miei occhi che scoppio a ridere aggiungendo: Giusy mi ha chiesto di controllare come stava procedendo e devo affermare che non sei niente male seduto a mutande calate mentre fai pipì come una donna e mi raccomando di pulirti dopo! Così davanti a lei finì di urinare, mi asciugai in modo molto grottesco e mi rivesti ritornando in sala con lei. Appena seduti, Giusy chiese a Lella comera andata e lei rispose che ero seduto proprio come una donna, ma non avevo neanche avvertito, visto che la porta non era chiusa a chiave, che il bagno era occupato, quando lei ha aperto per entrare. Giusy non mi chiese spiegazioni, ma come se niente fosse finimmo la cena e dopo facemmo una passeggiata. Appena rientrati in albergo vicino le nostre camere, i nostri amici ci salutarono dandoci la buonanotte, ma Giusy gli annunciò che aveva intenzione di sculacciarmi per il mio comportamento e, se loro volevamo, erano invitati ad assistere alla sculacciata per aumentare la vergogna.
Una punizione meritata per mia cugina Susanna | Racconto prime esperienze di Clisterium
Mamma e zia Rosa erano le uniche che potevano infliggere punizioni in casa.
Latte, squirt e schiave. | Racconto orge di Lady Alexis
-Se volete usarmi, fate pure. Sono vostra.-
Una punizione meritata per mia cugina Susanna | Racconto prime esperienze di Clisterium
Mamma e zia Rosa erano le uniche che potevano infliggere punizioni in casa.
Una punizione meritata per mia cugina Susanna | Racconto prime esperienze di Clisterium
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