Dopo una pausa ritorno a scrivere racconti. Presto riprenderò anche lultima serie che avevo iniziato.
raconti xxx
Arresa al cazzo per disperazione, ma felice che sia successo | Racconto trans di Alice Black
Ero entrata.. o meglio, allora ero entrato in una chat erotica alla ricerca di qualche donna. Ero vergine e voglioso è speravo di trovare qualcuna da incontrare per fare sesso.
Il mio bel culetto | Racconto masturbazione di Starman
Mi chiamo Vincenzo, ho 18 anni, sono piuttosto carino e ho un bel fisico, le dimensioni del mio cazzo, non sono un granchè, ma per me questo non è un problema, perchè io amo il mio bel culetto che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni…!
Come mi hanno imputtanito la moglie parte 1 | Racconto scambio di coppia di Walterigio
Questa è la storia di come mia moglie e stata convinta a diventare una puttana da una coppia di veri porci professionisti. Era la seconda volta che entravamo in quel club prive ed anche in un prive in assoluto. Dopo un po di giri di perlustrazione entriamo nella sala per sole coppie ed inizio a giocare con mia moglie Laura. Era ancora vestita, ma le avevo tirato la gonna fino allombelico, tolto le mutandine e la stavo masturbando con passione. Laura e una bella trentacinquenne, bionda, occhi azzurri, non molto alta ma una terza piena ed un culetto niente male. Mia moglie e pluriorgasmica e se eccitata gode molto facilmente. Io, Walter, quarantenne, alto castano, ben dotato ed anche grande porco. Mentre ero impegnato nel farle il ditalino una coppia si avvicina a noi e mentre lui, seduto di fianco a Laura non fa nulla, la sua donna, saprò poi che si chiama Betta, si inginocchia di fronte a me, mi tira fuori il cazzo ed inizia una dolce masturbazione. Dopo poco mi fa alzare e mentre lo imbocca mi fa girare di spalle a Laura. Succhiava divinamente ed io persi ogni cognizione. In un attimo di lucidità mi volto e sento Laura gemere forte mentre il tipo le aveva infilato un dito nella fica e la stava baciando sul collo. Betta si alza e, sempre con il mio cazzo in mano, mi sussurra allorecchio che Laura e fantastica e se mi piace vederla godere. Dico che adoro vederla e soprattutto sentirla godere. Lei in modo molto, molto suadente mi chiede se voglio che tutti noi ci dedichiamo solo a lei per farla godere come non ha mai goduto. Io, ormai infoiato come una scimmia, accetto con enfasi e Betta subito si inginocchia ed affonda la testa tra le cosce di Laura che subito inizia a sospirare sempre più forte.nello stesso momento il compagno di Betta, saprò poi chiamarsi Loris, inizia a sbottonare la camicetta bianca di Laura, le sgancia il reggiseno e le succhia i capezzoli duri e grossi con forza. Io infilò il mio cazzo in bocca a mia moglie e mi godo lo spettacolo. Non passa molto che Laura viene con gemiti e sospiri. Betta si siede e con il solito movimento mi fa girare riprendendomi il cazzo in bocca.mi dimentico di tutto in quella bocca calda e con una lingua che alterna leccate sulla cappella a succhiotti alle palle. Ad un certo punto, Betta si rialza e, sempre segandomi, mi sussurra di girarmi: lo spettacolo mi prende come un calcio in faccia, Laura completamente nuda, sdraiata supina sul letto a cosce spalancate che si gode Loris sopra e dentro di lei che la scopa con lentezza, ma in maniera decisa. Betta continua a sussurrarmi quanto sia bella Laura e di come sia eccitante sentirla urlare di piacere. La sua voce unita alla sua mano sul mio cazzo, mi mandano in estasi e, seppure riesco a pensare di come sia strano che Laura si lasci scopare, cosa che non succede molto spesso anzi, è la prima volta che la vedo montata da un altro uomo, non riesco a dire o fare nulla se non godermi la scena. Poi sento Betta che mi tira per il cazzo e llo infila in bocca a Laura che subito inizia a succhiare. Lei paste unga le sue tette e vedo che la sua mano sinistra si infila a toccare fica e cazzo di Loris o almeno così mi sembra. Laura grida come può che gode mantenendosi il mio cazzo in bocca. Solo allora Betta ricomincia a parlarmi allorecchio dicendomi di far mettere Laura alla pecorina che vuole leccarle la fichetta, mentre Loris la scopa ed io continuo a farmi spompinare. Sentendomi sempre io a controllare il tutto, lo dico a Laura che subito si mette a pecora e riprende a succhiarmi ed a muovere il suo bel culo per farsi meglio scopare da Loris. E Betta si infila sotto di lei con la lingua va dritta sul clitoride della mia donna che di nuovo gode e me ne accorgo da come stringe le labbra sul mio cazzo e dai mugolii di piacere. Betta, con il solito movimento, si prende in bocca il mio cazzo rimettendosi seduta e facendo sì che io sia di spalle alla coppia che continua a trombare sempre più forte, almeno secondo le urla soffocate di Laura, ma per me ormai esistevano solo le labbra di quella gran troia di Betta. Dopo lennesimo urlo di piacere di mia moglie, Betta ricomincia a dirmi con voce tentatrice è subdola di quanto sia fortunato ad avere una donna come Laura, io mi sento sempre più fiero e padrone e dico che ora dobbiamo concentrarci tutti su Laura e cosi facciamo: Loris con un rantolo sborra nel preservativo con il cazzo ben piantato nella sua figa. Io le riempio la bocca del mio caldo seme mentre Betta aumenta il piacere di mia moglie masturbandola. Rimaniamo per qualche attimo fermi per riprendere fiato, poi Betta prende Laura per mano e spariscono in bagno nude con gli abiti in mano, mentre io vengo accompagnato al bar da suo marito che si prodiga in lodi su mia moglie e di quanto io sia fortunato ad averla sempre a disposizione. Ancora un po rimbambito dal piacere provato,mi sento un vincente, ma quanto mi sbagliavo. Le ragazze tardano a tornare ma preso dalle chiacchiere delluomo e dalla mia vanità no ci feci troppo caso. Seppi poi da Laura che la perfida Betta laveva masturbata facendola venire due volte di seguito mentre le diceva di quanto fosse bella e di come fosse giusto che lei godesse in tutti i modi possibili, insomma doveva darla via molto più spesso. Quando ci raggiunsero al bar, perfettamente ricomposte e belle, vollero scambiare il cellulare perché anche Betta voleva essere montata da me, ed io fesso ci credetti.
Da mamma a troia, ora anche mio figlio | Racconto incesti di piccoloteo
Dopo molto riesco ad avere un fine settimana libero al lavoro e decido con il mio miglior amico marco di trascorrerlo insieme nella mia casa in montagna. Partiamo e una volta arrivati cominciamo subito a sistemare le valigie nei vari cassetti. Nel sistemare i suoi marco apre uno sportello usato solitamente da mamma e trova il suo kit da troia che usa durante i suoi rapporti. Eccitato e curioso li tira fuori e portandoli da me li tira sul letto mostrandomeli e mi chiede informazioni su di loro. Senza esitare gli dico che sono di mia madre e che sono come quelli che porta quando scopa con noi…poco dopo con un tono ironico mi chiede se ho voglia di provarli in modo da poterli vedere bene su qualcuno e poi anche per farci rivenire in mente la troia di mamma. Annoiato sto al gioco e lo faccio aspettare sul divano mentre presa la biancheria intima vado nel bagno a cambiarmi. Inizio a indossare un reggiseno imbottito bianco con una vestaglia rosa lucida, poi sotto mi infilo un perizomino nero lucido con delle calze autoreggenti scure. Mi stavo eccitando nel mettermi addosso quella lingerie sentendomi anche io una bella puttanella. Pronto lo raggiungo in camera mia e appena entrato lo vedo fissarmi e noto la sua eccitazione crescere, aveva un bel rigonfiamento tra le gambe e immaginavo già quanto poteva averlo duro. Portando la stessa taglia di mamma mi stava a pennello e metteva perfettamente in risalto ogni mia curva. Cammino in modo sensuale e malizioso per la camera cercando altri abiti hot da mettere ma mentre mi piego assumendo la posizione della pecorina per rovistare in un cassetto sento marco venirmi dietro e lentamente mi alza la vestaglia accarezzandomi il fondo schienda. Rimango fermo e lo sento struciarsi su di me con il grosso cazzo che andava a infilarsi con precisione tra le mie chiappe, poi tirandolo fuori dai pantaloni sbatte la cappella sul buco del culo. Piacendomi la situazione lo lascio fare e marco allargandomi le gambe mi sposta il perizoma di lato e con le dita comincia a stuzzicarmi lano fino a inserirmele dentro e masturbandomi analmente. Eccitato lo aiuto e allargo le chiappe mostrandomi per bene a lui…sculacciandomi sputa sopra la sua cappella e passandomela sul buco prova a penetrarmi. Facilitato dalla lubrificazione della saliva entra subito e lanciando piccoli gemiti di piacere me lo sento scivolare dentro arrivando fino in fondo. Inserito mi dice di essere uguale a quella porca di mia madre e afferandomi per i fianchi comincia a incularmi piano piano, incredulo da ciò che stava succedendo mi concedo ugualmente a lui, stavo godendo tantissimo così lo incito a continuare aumentando anche il ritmo. Spingendo sempre più forte mi ripeteva che ero una vera puttana, che ero bella e avevo ripreso proprio da mamma. Voglioso di prenderlo anche in bocca mi giro e inginocchiato di fronte a lui poggio lenorme cappella sulle labbra e baciandola la lascio scivolare dentro cominciando a succhiare con passione, Marco arrapato mi blocca la testa e con forza mi scopa oralmente sbattendomi con le palle sopra al mento. Raggiunto lorgasmo mi avverte e posizionandomi di nuovo a novanta me lo mette in culo dove dandomi dei colpi profondi e decisi viene riempiendomi con la sua cremosa e calda sborrata. Sfilandolo lo pulisco leccandolo con gusto ma sentendo la sborrata colare tra le chiappe mi faccio passare la cappella in mezzo raccogliendola e leccandolo un altra volta la ingoio senza problemi. Terminato il rapporto rimango tutta la notte con la biancheria addosso e messi nello stesso letto ci riposiamo abbracciandosi e accarezzandoci i rispettivi piselli. Contenti iniziamo a fantasticare su vari rapporti tra noi due fino a quando marco dandomi un bacio mi dice che non appena torniamo giù racconterà a mia madre lintera serata, dicendogli la mia passione per il cazzo e la bravura nel fare la parte passiva in modo da poter provare a avere un rapporto sessuale tra di noi dove anche io avrei fatto la puttana insieme a mamma facendolo godere come non mai. Ormai voleva scoparci entrambi e anche se a me non dispiaceva del tutto la cosa non sapevo come avrebbe reagito mia madre a tale proposta.
Mamma e zie porche a ferragosto | Racconto incesti di MammaTroia.com
Vecchio racconto del 2013 su MammaTroia.com, visto il periodo lo propongo anche ai visitatori di questo sito.
Mia moglie in mostra | Racconto esibizionismo di Marco Liserni
Fino da quando eravamo fidanzati avevo notato in Giulia una strana propensione a mostrare le proprie grazie in ogni occasione, a me non dispiaceva perche ho sempre avuto una vena di esibizionismo nel mio carattere e quindi la lasciavo fare.
Che culo | Racconto incesti di Culo Nudo
La vita dele volte decide di farti un regalo, e quasi sempre è un regalo inaspettato. Come è successo a me oggi, quando torno a casa dopo essere stato dal barbiere. credevo di essere solo a casa, lidea mi piaceva, avevo già deciso di trastullarmi un pò in santa pace con un bel video porno. Arrivo a casa, giro la chiave, entro e cosa vedo… la mia sorellastra sdraiata sul letto che dorme, a pancia in giù, con il culo in bella mostra solo velatamente coperto da un pantaloncino decisamente troppo corto. Si vedeva tutto, le sue due belle chiappe sode, e i pantaloncini mostravano fin troppo bene lo spacco, dove dietro si celava il culo della mia amata sorellastra. Lì per lì decido di non fare nulla, vado in camera, mi sistemo, ma lerezione che mi aveva provocato quella visione non passava. allora vado in camera sua, mi avvicino, e decido di iniziare una lentissima e silenziosa sega guardando quel ben di dio di fronte a me. Ad un certo punto però guardare non mi basta più. Mi avvicino e inizio a massaggiare le sue dolci chiappe, erano morbidissime. il massaggio fa alzare ancora di più il pantaloncino e ora la sua chiappa è bene in vista, mi avvicino con la bocca e inizio a baciarla, e mi avvicino sempre di più al suo culo, spostando il pantaloncino.
La banana | Racconto masturbazione di Littlered9
Oggi la piccola rossa vuole raccontarvi una delle sue masturbazioni.
Finalmente sono cornuto e contento. | Racconto tradimenti di Pennabianca.
Mi chiamo Luigi, ho cinquantotto anni e sono sposato che Livia che ne ha undici meno di me. Sono alto uno e settanta, in sovrappeso e ho un bel principio di calvizie. Non sono certo un adone, ma ho una certa simpatia, sono dolce e affettuoso, non troppo dotato sessualmente. Accontento quasi sempre mia moglie facendola godere prima con mani e bocca, poi con una penetrazione che la porta ad un ennesimo piacere solo quando sta sopra di me. Livia è una bella donna nel fiore degli anni. Alta uno e ottanta, mora, seno tondo e florido una quarta piena che sfida la legge di gravità, ventre piatto, non ha mai partorito, io sono sterile, culo tondo e sodo che sormonta delle gambe lunghe e ben tornite, bocca ampia e labbra carnose molto sensuali. Quando ci siamo conosciuti lei veniva da una brutta storia con tizio manesco e violento e l’ha fatta innamorare la mia dolcezza e la serenità che le ho trasmesso. A letto è un vero portento. Brava con la bocca, fa delle pompe fantastiche, scopa con molta passione e lo prende in culo con estrema disinvoltura. Ama vestire bene, con eleganza e ama anche essere molto sexy, indossare le autoreggenti e i tacchi vertiginosi, tutte cose che il precedente compagno le imponeva con la forza e che lei adesso fa per me per puro piacere. Lavora come impiegata alle Poste e ha sempre mezza giornata libera. Io invece lavoro presso una ditta di contabilità aziendale.
Sesso anale per ricatto | Racconto prime esperienze di Special A
È da poco finita la scuola e siamo partiti per andare in villaggio turistico. Arrivati conosco un animatore molto carino chiamato Jonathan che mi piacque subito molto. Una sera ci baciamo e la sera successiva ci siamo ritrovati a fare dei preliminari in spiaggia. Il giorno dopo abbiamo fatto lamore e così altre volte.
Mark diventa Tess – Femminilizzazione Forzata – capitoli 1 e 2 | Racconto trans di Koss
Mi scuso per linversione nel titolo della precedente versione che spero lamministratore cancelli, così come una delle due versioni dello Psicopatico.
Migliore amica della mamma | Racconto etero di gold
Sono in vacanza…per la precisione sono nella riviera romagnola, zona Rimini. La storia si è svolta meno di una settimana fa. Ero in spiaggia intorno alle 18, momento da me preferito per prendere il sole, perché non devo mettermi la crema ed è quasi impossibile bruciarmi. Vabè…stavo prendendo il sole sul lettino quando mia mamma torna con le sue amiche dalla classica passeggiata sul lungo mare. Si siedono nei pressi del mio ombrellone ed incominciano a parlare del più e del meno. Le solite chiacchiere da donna sotto lombrellone. Ad un certo punto incominciano a maledire tutti i mariti per il fatto che sono sempre a casa e che non passa mai del tempo con loro. A me si sono drizati i capelli e mi sono inkazzato come una iena…cazzo loro sgobbano come dei cretini per permettere alle loro donne di godersi il mare e loro li trattano così. Pazienza, sono stato calmo e ho continuato ad ascoltare, facendo finta di essermi addormentato. Premetto io ho 22 anni e sono andato al mare con loro perché devo studiare, e li si studia meglio che a Bologna…non conosco nessuno e studio a più non posso….quasi. Torniamo alla storia. Mentre le donne maledicono i loro mariti ed io mi incazzo, una di queste propone una serata in discoteca…non ci volevo credere. Sono tutte donne sui 50 con i segni della vita, ma cmq donnecon del fascino, però sempre di 50 anni e più. Appena questa fa la proposta tutte, compresa mia mamma, saltano in piedi ed eccitatissime accettano. Ero sempre più incredulo. Ogni tanto davo una sbirciata, nei momenti di silenzio, ma non vedevo nessuno. Ancora increedulo di tutto in comincio a sentire che proponevano di andare in disco a rimorchiare ragazzini poco più grandi di me. Kazzo dicono!!! A dire il vero la proposta partì da una di queste mamme…io ero allucinato. La maggior parte delle altre si tirò in dietro nel farlo, ma appena lei incomincio a raccontare come posono essere prestanti i ragazzi di 20 e 30 anni, tutte, e dico tutte, drizzarono le orecchie ed incominciarono a scaldarsi. Io nel frattempo incominciavo a sudare freddo, non era colpa del sole, per niente colpa sua.Questa donna raccontò lesperienza di una sua amica col moroso 20enne della figlia, allinizio tutte erano disgustate, poi erano quasi arrapate. Loro non erano le sole, anche io mi ero eccitato da impazzire, e sapete comè lèeffetto quando la situazione si indurisce con un boperer da spiaggia. Bene…quello fu il risultato….un cazzo duro in fista sotto un boperer, forse, troppo stertto per quella situazione. Fatto sta che le signore si congedano promettendosi che non avrebbero fatto parola con nessuno di quello che si era detto in quel momento e di quello che si sarebbe fatto quella sera. A parer mio questo lasciava tutte le porte aperte, e non solo. Mentre continuavo a far finta di dormire e cercavo di dirmi: Non mia mamma non è così, e lei neppure…lei neache… mentre mi ripetevo questo in testa la voce della migliore amica di mia mamma mi sussurra nellorecchio :Me ne sono accorta che non stai dormendon e mi sono accorta anche del tuo interesse, quindi se ti va sono in camera 28 tra 15 minuti. per entrare bussa tre volte. Mentre mi diceva queste parole mi passo la mano sul pisello duro, e poi se ne andò. Io non mi mossi, continuai a far finta di dormire. Non appena mi resi conto che se ne era andata mi alzai ed andai da mia mamma a dirle che sarei andato in albergo a studiare. Io ero in un albergo differente rispetto a mamma e alle amiche, volevo la mia praivasi. Lei mi salutò e mi disse di fare il mio dovere, io annuì e me ne andai. Non sapevo che fare, andare in camera 28 oppure no. In spiaggia lamica J, chiamniamiola così, della mamma non cera più, era andata in camera sul serio. Decisi di fare un tentativo, al maper avrei detto che non avevo capito. In quellalbergo mi conoscono bene quindi non fecero caso a me mentre prendevo lascensore per salire……
Zia e sua sorella 2 | Racconto incesti di TripleH
… pronto ? Zia: ciao, allora ti è piaciuta la sorpresa ? Io: si si grazie zia, siete davvero molto belle. Ho salvato le foto che mi piacciono di più e le uso come sfondo e screensaver. Quandè che tornate a trovarmi ? Se vuoi passiamo domani così ci fai vedere le foto che preferisci. Il giorno dopo mi svegliai con una decisa erezione, il pensiero che sarebbero tornate assieme a trovarmi mi faceva impazzire. Mi sbarbai, lavai, sistemai casa, un pò di profumo e via. Quando suonò il campanello, scattai come una molla. Andai alla porta: zia Patrizia indossava una camicetta azzurra che faceva risaltare il seno, una gonna grigia stretta sopra il ginocchio ed un paio di tacchi neri. Sua sorella Laura indossava una camicetta nocciola a quadretti, una minigonna di jeans da urlo e dei tacchi alti color cuoi. Erano truccate, profumate e sorridenti. Dopo averle fatto vedere le foto che avevo scelto, chiesi di poter farle delle foto direttamente dal mio telefonino. Ne feci veramente poche perchè sia zia che Laura iniziarono a mettersi in pose così eccitanti che presi ad accarezzarle e poi a baciarle, ci trascinammo in camera da letto ed iniziammo a baciarci tutti e tre contemporanemente; le nostre lingue si intrecciavano e non si capiva più nulla. Pian piano ci spogliammo ed io mi ritrovai in mezzo a loro due sdraiato sul letto. Zia con una mano, Laura con laltra, mi segavano lentamente il pene che diventava sempre più duro. Zia non resistette molto e prese a farmi il solito pompino salivoso; poco dopo si aggiunse anche Laura e presero a farli un doppio pompino che mi faceva impazzire. Laura si girò e mi mise nella condizione di accarezzarle il bel sedere, poi pian piano iniziai a sditalinarla e visto come si muoveva, osai oltre e poco dopo le infilai anche un dito nel bel buchino del culo. Zia che non si perse nulla mi disse: dato che mi rompi sempre per avere il mio culetto, ma come sai il mio culwtto non lo avrà mai nessuno, penso che puoi prenderti quello di Laura. Wow ero quasi sconvolto… iniziammo a scopare. Un pò zia, un pò Laura, un pò in una posizione, un pò nellaltra, ecc. Io: adesso che avete goduto entrambe … e senza dire altro, presi Laura per i fianchi, la posizionai a pecorina e pian piano le spinsi il mio pene nel culo. Zia era entusiasta e Laura non era da meno. Si muoveva ad un ritmo sexi ed io spingevo a più non posso. Io: Laura, dillo a tua sorella quanto è bello prenderlo nel culetto. Laura: tra un urletto e laltro, disse: si si si, Patrizia, non hai idea di cosa ti stai perdendo! Zia rideva, era eccitata, ma restava irremovibile. Zia: smettetela! Niente culo.
Sesso orale con mia sorella | Racconto incesti di alexincesto27
ciao a tutti!io è la prima volta che scrivo un racconto del genere,sul permesso di mia sorella (che sta qua in parte a me) scrivo,vi scriviamo diciamo le nostre avventure,quello che facciamo quando mamma non cera
Sesso orale con mia sorella | Racconto incesti di alexincesto27
ciao a tutti!io è la prima volta che scrivo un racconto del genere,sul permesso di mia sorella (che sta qua in parte a me) scrivo,vi scriviamo diciamo le nostre avventure,quello che facciamo quando mamma non cera
Il mio amico con mia mamma | Racconto voyeur di Antonio G
Allepoca avevo 23 anni. Mia madre, divorziata da parecchio, aveva da poco concluso una relazione molto intensa con un uomo che abitava in un paese a pochi km dal nostro. Lei aveva 49 anni ed era ancora nel pieno della sua bellezza. Mora, formosa, mediterranea, con due seni abbondanti. Una donna fine ma al tempo stesso dotata di grande femminilità. La conclusione di quella relazione laveva profondamente scossa, lasciandola senza un punto di riferimento di cui probabilmente aveva un forte bisogno.Era agosto, ed io avevo invitato un mio caro amico delluniversità a trascorrere qualche giorno da noi, nel nostro tranquillo paesino in collina. Un po di quiete ed aria buona, prima di ripartire verso una località di mare per godersi le meritate vacanze. Fabio aveva 24 anni, era alto 1,85 cm circa, castano, occhi verdi. Insomma, un gran bel ragazzo. Durante i corsi universitari avevamo stretto una bella amicizia, ed io ammiravo la sua solarità e la sua viva intelligenza. Avevamo molti interessi in comune come il calcio e la musica, anche se caratterialmente eravamo diversi: lui più estroverso, io sicuramente più timido e riflessivo. Forse sui nostri caratteri incidevano anche i luoghi di provenienza. Fabio era napoletano verace, e nel suo carattere emergeva tutta la passionalità della sua splendida città. Io, venendo dallentroterra (durante il mio percorso universitario dovevo fare ogni mattina unora di treno), ero decisamente più chiuso rispetto ad un ragazzo di città. Con Fabio però mi trovavo benissimo, e lo stimavo parecchio. Quando gli proposi di passare qualche giorno in collina da me durante la pausa estiva, accettò di buon grado. Fu ospite a casa nostra per quattro giorni. Gli feci visitare il paesello e gli altri comuni del circondario, tutti borghi molto caratteristici. A pranzo cucinava mia madre, la sera invece andavamo al pub o in pizzeria. La quarta ed ultima sera, però, decidemmo di cenare a casa, bevendo un buon vino che lui aveva gentilmente offerto. Fabio era un ragazzo molto spigliato e brillante, pieno di interessi e di ottima cultura. Capii sin dal primo giorno che aveva fatto unottima impressione a mia madre. Lei, con la sua formazione umanistica, non poteva non apprezzare una persona così colta e brillante. Con Fabio si poteva parlare di tutto: cinema, musica, politica, sport, storia. Le conversazioni a tavola erano sempre piacevoli e stimolanti, ed il suo garbo era adorabile. Purtroppo non mi resi conto che le sue grandi qualità si sarebbero potute rivelare unarma a doppio taglio. Lultima sera che rimase da noi scivolò via piacevole tra una chiacchiera, una risata e un bicchiere di vino. Quando andai a dormire ero un po brillo, ma felice per quella bella serata. Nel corso della notte, però, venni svegliato da un rumore assai sospetto. Era un rumore di molle del letto…uno strano cigolio. Pensai di essermi suggestionato e cercai di riaddormentarmi, ma mi accorsi che il cigolio stava continuando in un modo troppo cadenzato per essere casuale. Mi alzai e uscii dalla mia camera, accorgendomi subito che la stanza degli ospiti, dove avrebbe dovuto dormire Fabio, aveva la porta aperta. Mi avvicinai e mi accorsi che la stanza era vuota. Nel frattempo, il cigolio del letto proseguiva…e proveniva inequivocabilmente dalla camera di mia madre. Mi avvicinai alla sua stanza con un groppo in gola. Non poteva e non doveva essere vero. Sbirciai dalla serratura…e vidi Fabio e mia mamma nudi, lui sopra di lei, nel pieno di una virile stantuffata. Iniziai a tremare, ero esterrefatto. Eppure…sentii tra le mie gambe un rigonfiamento tanto inopportuno quanto esplosivo. Insomma, lo ammetto: mi ero eccitato. Non mi sembrava vero…il mio amico si stava ficcando mia mamma. Sentii lei che, ad un certo punto, con la voce rotta dalleccitazione, disse che cazzata che stiamo facendo…però ne ho bisogno…mi sento così sola, Fabio…capiscimi…non giudicarmi. Le sue parole erano sussurrate in maniera affannosa e Fabio, nel pieno della monta, sembrava non dar loro molta importanza. Era troppo concentrato sul da farsi, e non lesinava complimenti a mia madre, seppur ruspanti. Rosa, che belle zizze che tieni…mmm, che bocce… e palpava famelico, succhiandole i capezzoloni. Mia madre, ansimando, disse non dire nulla ad Antonio, mi raccomando…non potrebbe mai capire… e Fabio rispose sì, tranquilla… in maniera frettolosa, quasi a voler in realtà sottintendere un ben più sincero ora non pensarci e lasciami fare…. Iniziai a toccarmi, vergognandomi di me stesso e provando al contempo un profondo senso di delusione verso Fabio e mamma, ma ormai leccitazione guidava la mia mano di spettatore impotente, nascosto dietro la serratura di una porta chiusa e consapevole di quanto potesse essere cinica la vita. Quando Fabio, ad un certo punto, la mise a pecora, ebbi un ulteriore sussulto, ferito dalla vista di quella posizione che sublimava a pieno il dominio del mio amico su mia madre. Bellamico… pensai, e nel frattempo proseguii a toccarmi, in un misto di rabbia ed eccitazione che mi annebbiava la mente. Anche in quella posizione, Fabio cercava costantemente i seni di mia madre, tastandoli voracemente. I seni, o meglio le zizze, detto nel suo schietto vernacolo napoletano. Che spettacolo…tieni una zizza mondiale…ahhh…mmm…ahhh…e che zizzona…meglio di quella di Battipaglia…. Sentendo questa comparazione, mamma rise per un attimo, proseguendo poi ad ansimare sotto le decise stantuffate di Fabio. In quel preciso istante raggiunsi lapice del mio piacere di sfigato voyeur, e sborrai incredulo. Ormai, sfumata la libidine che aveva invaso la mia mente, non avevo più il coraggio di continuare a spiare. Tornai nella mia stanza, sentendo il letto di mia madre che continuava a cigolare con vigore. Non riuscii ad addormentarmi quella notte e fissai il soffitto chiedendomi perchè fosse successa una cosa del genere proprio a me. Avevo subito lumiliazione più grande possibile, la più impensabile: mia madre che si concedeva ad un mio amico. Non osavo immaginare il compiacimento che Fabio aveva potuto provare in quella situazione. Fare un simile colpaccio, per giunta in trasferta, a casa dellamico. La mattina seguente ebbi unidea di cosa gli attraversava la mente, mentre facevo colazione con lui e mia madre. Sarebbe dovuto partire di lì a poco, e notavo il suo sguardo fiero e compiaciuto, come quello di un felino dopo una trionfale battuta di caccia. Di converso, mia madre era insolitamente silenziosa e visibilmente imbarazzata. Aveva evidentemente capito quanto fosse stata inopportuna quella sua debolezza. Ma ormai era successo e lunica cosa da fare era tacere, per il bene mio e per la dignità sua. Sono passati tanti anni ormai e non le ho mai confidato che sapevo tutto. Non ho voluto darle un tale dispiacere. Il ricordo di quella notte, però, non mi ha mai abbandonato.
Il wetting come stile di vita | Racconto pissing di Anonimo 200
Era una mattina come le altre avevo 15 anni mi sveglio e mi preparo per andare a scuola, sono vestito con una felpa nera una maglietta bianca un paio di blue jeans skinny e hai piedi delle converse alte alle 6 30 esco e mi dirigo verso la fermata del bus ho tanta sete prima di andare a scuola mi fermo in un bar prendo una bottiglietta d’acqua da mezzo litro e la finisco in 5 minuti alle 7 45 arrivo davanti alla mia scuola e mi dirigo in classe passa un ora e dopo aver bevuto così tanto mi scappa la pipì chiedo alla prof più severa che ho di uscire ma invano aspetto allora l’intervallo nel mentre mi prendo un te e mi dirigo verso i bagni della scuola ma vedo un po’ di ragazzi grandi al suo interno tutti in fila per il wc allora ci rinuncio e vado in classe tanto ce la farò a resistere per il prossimo intervallo si vede che il te avrà fatto il suo effetto dopo 30 minuti chiedo di andare al wc il bisogno era diventato urgente la prof mi risponde che sta spiegando ed era appena iniziata la lezione aspetto la fine della prima ora e glielo richiedo di nuovo stavolta il bisogno era diventato davvero urgente rispondo male alla pro dicendogli:”prof ora posso andare mi sto pisciando addosso”, la prof per darmi una lezione non mi mandò 10 minuti dopo ero agli sgoccioli e mi parte il primo schizzo imploro la prof ma nulla poi il 2 infine il 3 è stato quello che ha fatto aprire le acque inizio a sentire del acqua calda trapassarmi gli slip e si inizio a formare una macchia più scura sui jeans che continuava ad allargarsi ormai era finita la pipì era talmente lunga che raggiunse le scarpe ormai era impossibile non notarlo un mio compagno se ne accorse ed esclamò:”GUARDATE ANDREA SI È FATTO LA PIPÌ ADDOSSO” i miei compagni risero tutti e un altro compagno disse:”LA PROSSIMA VOLTA METTITI IL PANNOLINO POPPANTE”, l’ insegnante mi obbligo a pulire la sedia e di andare a chiamare la bidella per chiamare casa rispose mia madre e mi venne a prendere mi portò a casa lei era stupita da quello che mi fosse successo arrivo sera e la mattina seguente trovo sul tavolo i pannolini dry nites età 15 anni mia madre mi obbligò a metterli io ovviamente rifiutai ma mi lanciò un occhiata quindi seppure a malinquore lo misi stamattina ero vestito come al solito felpa jeans skinny azzuri e converse mi guardo allo specchio per vedere se si intravede il pannolino nei jeans ma non si vede nulla quindi mi diressi alla mia scuola arrivo a scuola alla 3 ora mi scappa di fare pipì ma non ci penso due volte la mollo in classe tanto ho il pannolino dico tra me e me ne faccio talmente tanta che il pannolino si gonfia capisco lo di avere fatto una cazzata non dovevo farlo ora il pannolino si vede sotto i jeans aderenti panico ma decido di togliermi la felpa e mettermela in vita all’improvviso un mio compagno mi sfila la felpa e si accorge del pannolino gonfio il mio compagno mi circonda con degli altri suoi amici e tutti insieme mi tirano giù i pantaloni non potevo fare più nulla si vedeva il giallo dell’urina i miei compagni si misero tutti a ridere esclamando tutti insieme:”ALLORA SEI VERAMENTE UN POPPANTE DA OGGI IN POI TI CHIAMEREMO PANNOLINO MAN”, uno di loro mi disse:”ma ti fai anche la cacca nel pannolino” tutti ridono le ragazze pure eccetto una che capì la mia senzazione in quel momento e mi venne a parlare da quel giorno siamo buoni amici io e lei, continuando il discorso arriva la sesta ora torno a casa in bus mentre tutti mi guardavano straniti arrivo a casa e mi metto le mutande da quel giorno ha iniziato a piacermi il wetting e non ho più paura di dirlo in giro.
Suor Maria apri il culo e dallo via | Racconto dominazione di Emma Arnaux.
Suor Maria come ogni settimana uscì dal convento e si avviò lungo la stradina che portava alla chiesa di S. Teresa d’Avila.
Vicini di casa | Racconto etero di mariposa
mi chiamo alberto.ho 45 anni anni.sono un manager in carriera.la mia azienda sta passando incolume attraverso questi anni orribili di crisi. ho una casa con giardino di proprietà in un complesso residenziale tranquillo,ho un appartamento al mare e uno in montagna.sono sposato con luisa,detta lulù ,di poco più giovane di me.Lulù è una bella donna,era bella da giovane ma ora direi che è molto bella :bionda ,occhi chiari ,sempre curata …il fianco è un pò forte ma credo possa essere considerata una milf,per chi ama il genere.Lulù ha smesso di lavorare con larrivo del primo figlio: si occupa della famiglia e della casa e tutto è sempre impeccabile.Lei viene aiutata da una colf due volte alla settimana e saltuariamente contattiamo un giardiniere per lesterno.abbiamo 2 figli maschi preadolescenti : educati , bravi a scuola e impegnati nello sport . io sono un uomo curato e piacente nonostante un pò di pancetta.ogni 2 anni cambiamo le automobili.
Palpeggiata e scopata in discoteca | Racconto orge di Adore
Ricordo quella serata come un sogno.
Il culo da sballo | Racconto prime esperienze di Sal
Ero giovane quando iniziò la storia damore tra me e il culo stupendo della mia governante Lucia.
Una veloce scopata | Racconto gay di Lo prendo tutto
Mi trovavo a Roma,aspettavo che aprisse la sauna gay, stavo appoggiato a un auto quando passa un vu’cumpra’ ,era abbastanza Giovane e carino,mi disse la solita frase: ciao amico vu cumpra’? Aveva le solite cose,ma non avevo intenzione di comprare nulla…..si amico qualcosa mi interessa,non so’ se è in vendita però……
Ho fatto sesso con mio figlio | Racconto incesti di Lucrezia. N
Mi sono sposata che avevo 23 anni e dopo sei mesi sono rimasta incinta, ero una giovane donna che si affacciava alla vita con le speranze e le gioie che una coppia felice potesse desiderare, ma come in tutte le belle favole gli imprevisti e le delusioni si presentano allimprovviso, senza aver la possibilità di poterle evitare.
Una storia da raccontare 10 – Sverginato nel culo tra tanti cazzi e tanta sborra. | Racconto incesti di Incest 2021
La vista di quel cazzo che sbucava da quel foro mi aveva turbato e incuriosito allo stesso tempo.