Un bianco ,tre neri e un Bungalow | Racconto gay di cristoforo

Erano anni che avevo la necessità di fare sesso con un africano ..ma oggi in particolare era una esigenza! La voglia di essere penetrato da un nero è, ormai un apprensione ..anzi si può chiamare un turbamento. Ogni tanto , anzi assai spesso , mi segavo sognando di essere penetrato a pecorina proprio da un nero! Quel giorno mi trova loccasione giusta. Stavo attraversando in una strada esterna della cittadina..e vedo un gruppo di africani.. naturalmente tutti giovanissimi. Passai davanti piano , piano e mi fermai dopo un centinaio di metri pensando. E si! Era la mia esigenza che volevo. Naturalmente facevo vista di fare qualcosa e dallo specchietto guardavo cosa stavano facendo. Parlavano fra loro discutendo…poi dal gruppo uscirono tre africani e si avvicinarono alla mia macchina. Che faccio? Tutto quello che pensavo sul sesso dei neri ..mi metteva paura? Quindi misi in moto per andarmene ma senti un toc..toc..sul vetro…Dovetti abbassare il vetro ..non potevo scappare.. e un bellissimo giovane nero mi disse:-Ci potete dare un passaggio? Dipende dove volete andare ..dissi io ? La risposta mi colpi! Andiamo dove vuoi andare tu ! Il senso lo capi subito. In fondo perché mi ero fermato in quel luogo? Il mio obbiettivo era proprio quello di fare sesso con un nero! La questione si poneva da un altro punto di vista. Questi neri sono in tre!! Pensai e ripensai ..poi li feci salire in macchina. In quel momento lidea era di trovare ..subito un Bungalow e fare sesso con loro! Mentre lo stavo cercando ..i tre africani discutevano fra loro e ogni tanto sentivo parlare di euro. Boh! Cosa stanno dicendo!! In quel momento stavo pensando di abbracciarli e leccare i loro genitali.. Ad un tratto mi fermai perché avevo trovato il luogo giusto. Per favore dissi ai neri di non uscite dalla macchina , poi mi allontanai e dopo 5 minuti tornai..salì in macchina e dopo 300 metri arrivammo il Bungalow n° 23.. Mi venne da ridere …il numero 23 nelle nostre zone si chiama buco di culo!! Il posto non era proprio male.. entrammo e vedemmo che nel Bungalow cera tutto quello che serviva per starci diversi giorni. Un africano aprì un cassetto e ci fece vedere 5 o 6 preservativi .. Toh! Cè anche il caminetto…ma non era freddo e quindi non serviva!! Mentre i tre neri iniziavano a spogliarsi…uno di loro mi disse che il costo delloperazione sarà di 180 euro!! Ecco ..che quando parlavano in wolof non riuscii a capire il senso ?.. Dio 180 euro a loro e 100 al Bungalow ..è per me altissimo!! Ascoltatemi…questi soldi non io non ce lho! Se vi va bene posso pagare 120 euro ..altrimenti dobbiamo annullare la parte sessuale ..pagherò il Bungalow e ce ne andiamo!! Figli dun cane erano furbi.. Questi signori….anzi questi bastardi, invece di discuter, si spogliarono definitivamente e , di fronte a me vidi tre fusti davvero eccezionali con tre cazzi di notevole dimensioni . Rimasi incantato! Quindi, Invece di continuare a discutere ,mi spogliai e senza se e senza ma …mi misi a pecorina e, in pochi minuti, tutti e tre mi penetrarono . Fui scopato a lungo…e i loro bastoni entravano nelle mia bocca come fosse diventata una fica.. I loro cazzi erano grossi , duri e nodosi….e per diverse volte mi sbrodavano..dentro i miei buchi. Questi africani erano proprio bravi.. Facemmo il bagno insieme e uno di loro mi volle , di nuovo ,penetrare in vasca…gli altri ridevano!! Dopo uscimmo dal Bungalow e tutti e quattro contenti…Loro con amicizia per i 160 euro ( 20 euro in meno) il Bungalow ..dato che fu usato per tre ore, pagai 80 euro..ed io ero contento per aver speso qualcosa di meno e contentissimo per quello che da anni volevo!!! Li portati dove lavevo fatti salire e ci salutammo!!!! Per cui quando avevo bisogno di un nero sapevo dove dovevo andare!!!

Il pompino, la vendetta/2 | Racconto etero di Browserfast

Va bene, “mi guardo in giro perché ho voglia di fare un pompino a qualcuno” è molto più facile a dirsi che a farsi. Anche perché davanti a me ho soltanto due coppie di persone nemmeno tanto giovani e non è che posso alzarmi e andare da loro e dire “ciao, scusa è il tuo ragazzo? È tuo marito? Ti dispiace se lo prendo un attimo e gli succhio il cazzo? Dai che facciamo presto”. Che faccio? Mi metto una fascetta in testa con su scritto “il servizio pompini è attivo”? Sì, d’accordo, è vero che una volta avevo pensato di presentarmi a una festa in questo modo (poi per fortuna ci ho ripensato). Ma non si fa, siamo seri.

La vicina tettona | Racconto tradimenti di Romagnolo

Vi è mai capitato di desiderare una vicina di casa che spiavate appena occasione? Questo mi succedeva fin da ragazzino quando la finestra e il bagno di casa mia davano di fronte alla casa di Gloria . sposata con un marito rozzo e piuttosto brutto mentre lei con un bel viso leggermente in carne e un paio di tette sicuramente una sesta! Lei chiaramente molto più grande di me non mi ha mai cagato per nulla. La spiavo tutte le mattine soprattutto in estate quando apriva gli scuroni delle finestre sperando di trovarla poco vestita e mi sparavo seghe a raffica. Mi è capitato qualche volta anche di intravederla a seno scoperto ma stava molto attenta. Si era accorta che spiavo. Qualche volta in bagno facendo la doccia lasciavo la finestra aperta sperando mi vedesse nudo. E qualche volta il cazzo duro lo ha visto. Ma continuava a non cagare. Passati diversi anni io mi ero trasferito in unaltra casa e nel frattempo dal ragazzotto sbarbato che ero ero diventato niente male. Piuttosto ambito. Nella casa dei miei genitori tornavo di tanto in tanto buttando comunque un occhio ogni tanto a gloria. Non imbruttita di certo dagli anni ma una bella 55enne. Capito che il marito si ammalò gravemente e furono costretti a mettere lui in una specie di ricovero e arrivata lestate vedendo Gloria in giardino alle prese con lavori un po pesanti mi offrii di darle una mano. Avendo un grande giardino i lavori erano tanti ma non perdevo mai docchio i suoi abbondanti seni sotto una maglia larghetta. arrivata lora di pranzo mi offri di pranzare da lei. Ci si salutava poco più prima di quel giorno ma quella mattina chiacchierammo durante i lavori un sacco e riuscii anche a farsi qualche bella risata. Mi confidò che era tanto tempo che non riusciva a rilassare così come quel giorno. Prima di pranzo però essendo sudati marci mi offri di fare un doccia da lei. Lo avevo duro da tutta la mattina e ora mi diventò di marmo. Feci una doccia veloce e mi misi allacciato in vita il telo che mi diede. Attesi che entrasse in bagno lei per poterla spiare ma notai che le cadde lo sguardo sul mio pacco. Ne aveva voglia anche lei. Chiuse però la porta del bagno ma non mi impedì di spiare dal buco della serratura. Che bel culone tondo e che bella figona nera curata. La mia ragazza del tempo si rasava tutta ma la figa nera mi ha sempre arrapato il doppio. Iniziai a segarmi di brutto e feci giusto in tempo a ricoprirmi quando apri la porta. Però era talmente arrapato che il gonfiore era evidentissimo sotto il telo. E lo notò eccome. Mi disse con la bella ragazza che hai non ti piacerà mica un cesso come me!? Risposi imbarazzato ma eccitato saranno 20anni che mi faccio dellecseghe per te! Arrossì fortemente ma mi prese per mano e mi portò nel suo letto e mi tolse il telo dicendomi anche io diverse volte ho pensato a te e me lo prese in bocca. Avevo visto che avevi un bel cazzo da ragazzino ma ora è proprio grosso . Iniziammo ad avvinghiarci. era morbida con un po di ciccia ma quelle tettone erano davvero super. Con pure due capezzoli grossi e proporzionati. Era brava a succhiare. Si vedeva che era da tanto che non lo faceva. Le leccai a lungo il figone peloso e la feci venire ansimando con gioia. Mi confidò che suo marito non la leccava quasi mai. La sbatteva spesso ma badava più al suo piacere personale . Ero ancora super arrapato Con la figa ancora sbrodolante la girai a pancia in giù e finalmente glielo infilai Fece un bel grido di piacere. E iniziai a pomparla con sempre più forza. Cambiammo un po di posizioni potendo finalmente ammirare la sue tettone ballonzolare. Era quello che sognavo da anni. Riuscii a trattenermi a stento dallo sborrare e lei venne ancora urlando di piacere. Mi disse la tua ragazza è proprio fortunata non ho mai goduto così tanto in vita mia hai un cazzone di marmo, ora è giusto che godi anche tu! Si sdraiò vicino a me e iniziò a segarmi guardando un po me un po il cazzo. Ero in estasi. Iniziai a palparle le tette veramente grosse. Continuò così per un po poi cambiò mano. Mi disse un po di cose porche X farmi arrapare e schizzare ma era troppo bello. Resistevo. Si avventò allora con la bocca sulla mia cappella ormai viola mi pompo X un po poi la avvisai che stavo per venire. La mia ragazza si era sempre spostata invece gloria continuò infoiata come era fino allarrivo della sborra. Svuotai limpossibile. Continuando a leccare vedevo colare dalla sua bocca un fiume di sperma. Mi fece ancora i complimenti una volta un po ripulita . Scopammo ancora tutto il pomeriggio … lei non scopava da mesi e io non vedevo lora. Poi dovetti tornare a casa. Ma non fu lultima volta quella!!!

La prof di letteratura | Racconto bondage di ……….

Era lultima ora di un venerdì la mia professoressa di letteratura mi disse che voleva parlarmi , lei è molto bella ha 40 anni e due grandi tette. Quando suono la campanella io e lei andammo nella biblioteca della scuola , li comincio a dirmi che dovevo migliorare la condotta poi concluse dicendo che se fosse stata mia madre sarei stato fortunato perché hai lei piace raddrizzare per bene i ragazzacci , scherzando lei dissi che poteva uguale , lei fece un sorriso malizioso e mi diede lindirizzo di casa sua e aggiunse che mi avrebbe insegnato tante cose. Il giorno seguente ,vado da lei verso le 3 di pomeriggio , entro e mi dice mettermi comodo su la poltrona che ha in salotto , e di chiudere gli occhi , di colpo mi lega gambe e mani alla poltrona e si apre il fondo . Lei sogghignando mi dice che ora ero il bimbo cattivo e che ora mi avrebbe raddrizzato. Mi tirò giù i pantaloni e alzo la maglia, mi toccava la cappella col piede dicendo che avevo un pisellino piccolo piccolo e che me lo avrebbe tagliato se non avessi eiaculato a comando entro la fine della giornata, poi andò in un altra stanza e torno con un vibratore una candela e un accendino. Mi infilo il vibratore nel sedere poi melo mise in bocca e lo rimise nel sedere , Intanto mi venne un erezione , il mio cazzo era fimotico e si vedeva solo il buchetto della cappella da cui fuoriesce lurina e mi ci fece cadere dentro la cera bollente mente vibravo tutto , tutto questo sarà andato avanti per un oretta. Poi tolse il vibratore mi salto a cavallo e mi infilo le dita nel sedere poi mi sossurro che sentiva un bel tocco di cacca , io lo fece uscire , lei lo prese al volo e me lo infilo in bocca e mi mese un aggeggio per tapparmi la bocca e se ne andò torno poco dopo tutta vestita di LaTeX nero sexy , mi piscio‘ addosso e mi ordinò di venire su un piattino, io lo feci . Lei uso il mio sperma per lubrificare Un dildo di cavallo enorme che mi infilo tutto in culo . Arrivammo a sera ero il suo schiavo mangia merda , e mi piaceva , ho ,17 anni sono un verginello col culo rotto e spero che me lo farà per sempre.

Carmela,il mio primo anale. | Racconto prime esperienze di carmela

Io ed Angelo,siamo una coppia dalleros vivace,vivendo in provincia,diamo sfogo alle nostre performance migliori,solitamente al mare.Quellestate al Gargano,Angelo come al solito si eccitava quando gli sguardi degli sconosciuti fissavano il mio corpo,ed io solitamente al mare metto in mostra tutte le mie voglie da esibizionista.Come tutte le mattine la colazione al bar del villaggio era la delizia dei camerieri,che tuffavano i loro sguardi fra le trasparenze dei miei perizomini,mio marito la chiamava la mancia.Subito dopo il caffè,quel mattino,il rientro nel boungalow fù la mia ora di sesso indimenticabile:dissi ad Angelo,hai notato il cameriere come si è presentato?Hai visto che cazzo duro aveva sotto i pantaloni?-Certo,lo vuoi?Sai cosa fare!Angelo da tempo corteggiava il mio culo,io gli permettevo di farmi masturbare il buchetto,ma ho sempre provato dolore quando provavo la penetrazione.Angelo ci ha sempre provato, e mi ha fatto una promessa:quando avrò il tuo culo,potrai provare lesperienza di essere chiavata da due cazzi.Dopo i preliminari,che comprendono un 69,Angelo si presenta con il solito gel,appoggiata al tavolo inizio a prendere il suo cazzo da dietro,inarco un pò la schiena,allargo un pò le cosce ed Angelo è tutto dentro di me,inizia a sussurrare nellorecchio:lo vuoi unaltro cazzo?lo vuoi?-Si dai toccami il culo,mi piace !Ed inizia a masturbarmi il culo con un dito condito di durex gel;La mia eccitazione è al massimo,sento i suoi colpi di schiena che mi fanno perdere lequilibrio,il suo pollice piantato nel buchetto del culo mi fà provare le prime avvisaglie di unorgasmo,inizio a frugarmi il clitoride,voglio godere quanto prima!Adesso si ferma,mi alza,siamo quasi in piedi,mi implora:dammi il culo!Dammi il culo!-Mi fai male!Fai piano!Già immagino il dolore,non ci riesco;Sento il freddo del gel,mi inonda il culo,poi sento il caldo della cappella puntare al buchetto stretto,stringo forte il tavolo,piego leggermente le ginocchia,Angelo ansima nel mio orecchio:rilassati;Piego ancora un pò le ginocchia e inizio a sforzarmi come per voler fare un bisogno,sento la cappella violare lorifizio,il dolore è forte a tal punto che mi scappa anche la pipì,dopo un attimo il dolore fà posto ad un piacere nuovo,il cazzo di Angelo è tutto dentro il mio culetto,è fermo,mi abbraccia,mi bacia il collo,io inizio a muovermi piano e faccio scivolare il suo cazzo nel mio culo,la canna del cazzo adesso sembra più grande del solito ed inizia a stantuffare piano piano,Angelo esplode dentro di me tutto il suo seme,mentre io già sto godendo come una puttana con le mie quattro dita spalmate sulla figa.Angelo in estasi si tuffa con la faccia nelle mie cosce,ma non cè tempo per fare altro,listinto mi obbliga a correre in bagno,con due mani sulla pancia inizio a correre ,e tutto finisce con una fragorosa risata.Ma da adesso Angelo deve onorare il suo debito!

La masturbazione femminile | Racconto masturbazione di Chase90

Siamo onesti con noi stessi, anzi, dovrei parlare al femminile, siamo oneste con noi stesse: se ci prude, ce la grattiamo! Proprio così, almeno su questo non esiste la parità dei sessi, la masturbazione sembra che sia tangibile (parola non scelta a caso) per luomo, ma non per la donna. In altri termini, tra uomini spesso si parla (spesso scherzando, ma non sempre) di farsi una sega dopo una giornata intensa di lavoro o dopo aver visto una bella gnocca per strada. Frasi del tipo «ora torno a casa, mi faccio una bella sega e poi TV tutto il giorno», o «hai visto quella nuova collega? Che fica… ce lho già duro… appena torno a casa gli faccio una bella dedica» almeno una volta noi uomini labbiamo detta e/o sentita dire! Ma se lo domandi ad una ragazza, ad una donna, tutte si chiudono a riccio, tutte sembra che non lo fanno, che non si toccano. Ma non è così, ed ora vi dico qualcosa che nella mia lunga esperienza con le donne è venuta fuori cercando di fare un po di luce in questo argomento molto vasto ed a molti/molte sconosciuto.

Stratagemma per scopare mia madre | Racconto incesti di Fede223

Fin dall età dei primi impulsi sessuali ho cominciato a spiare mia madre. Quando faceva il bagno, mi attaccavo al buco della serratura e l eccitazione mi durava tutto il giorno. Ogni occasione era buona per cercare di vederle le intimita, a tavola lasciavo cadere il tovagliolo per guardarla in mezzo alle gambe . E questo è durato almeno un paio d anni. Lei non si è mai accorta o perlomeno ha finto molto bene. Mio padre lavorava all estero e rientrava solo al sabato ed io alla sera la vedevo prepararsi per andare a letto . Metteva quelle camicie da notte belle comode e toglieva mutandine e reggiseno ed io quando usciva dal bagno intravedevo quel seno favoloso , una IV. Poi un giorno L ho sentita parlare con mia zia e le diceva che siccome faceva un po fatica a dormire il medico le aveva prescritto delle gocce ma lei preferiva per ora non prenderle per vedere se riusciva a combattere questa piccola insonnia in modo naturale. Io allora sono andato a leggere il bugiardino di questo medicinale e ho visto che consigliavano al massimo 20 gocce prima di andare a dormire. Ora la mia idea era come fargliele prendere a sua insaputa e qui è scattato il piano. Mia madre era golosa di mon chery ed io ho aperto una piccola confezione ed in uno ho iniettato con una siringa 30 gocce di medicinale e entrando in casa ho finto di aprire la confezione e vedendola alla TV gliene ho offerto uno, sapendo che non avrebbe rinunciato. Sicuramente il liquore ha coperto il gusto , io tremavo dalla paura ma come ho visto che L ha mangiato senza nessun commento, mi è esplosa L eccitazione. Dopo una decina di minuti mi ha detto che era più stanca del solito e sarebbe andata a letto, quindi va in bagno e dopo pochi minuti si corica a letto . Io intanto che aspettavo che si addormentasse sono corso in bagno ad annusare le sue mutandine, avevo il cazzo che mi esplodeva, esco e dalla sala curavo L abatjour, perché prima di addormentarsi leggeva sempre un libro, pochissimi interminabili minuti e la luce si spegne.io decisi di aspettare una decina di minut,i minuti più lunghi della mia vita.poi spenta la TV, lasciando accesa solo la luce dell anticamera entrò nella sua stanza . Provo a chiamarla a bassa voce, avevo già pronta la scusa se si fosse svegliata, le avrei chiesto dove aveva messo il termometro che pensavo di avere un po di febbre. Ma non ha risposto, allora ho provato ad alzare un po la voce ma niente non rispondeva. Quindi ho provato ad appoggiarle due dita sulla guancia , niente neanche una mossa anzi ha cominciato a russare leggermente, allora ho cominciato a palparle il seno , nessuna reazione le ho aperto la camicia da notte e avevo davanti queste poppe meravigliose e ho cominciato asucchiarle i capezzoli, prima delicatamente poi con più decisione , ero in paradiso ma anche terrorizzato che potesse svegliarsi. Ho spostato un po il lenzuolo e la camicia era già alzata da se ,avevo davanti a me quella meravigliosa figa pelosa.La accarezzai delicatamente poi cominciai con la lingua un sapore forte ma L leccai come un ossesso. . Ormai sempre più senza controllo le allargai le grandi labbra e succhiai tutti suoi umori. Passavo da una parte all altra del letto nella penombra, davanti le leccavo i capezzoli e palpavo quelle tette meravigliose, dietro le allargavo le chiappe belle sode per poter slinguare bene il suo buchino.Poi mi sono avvicinato alla sua bocca prima con la mia lingua e sono entrato fino a sentire la sua poi le ho infilato il cazzo, facendo entrare tutta la cappella. Volevo venirle in bocca ma il più grande desiderio era di penetrarla. Dovetti sdraiarmi sul letto dietro di lei, premetti sul materasso per riuscire a infilare un braccio sotto di lei fino ad arrivare a palparle il seno . Ora con L altra mano mi insalivai un dito e piano piano glielo infilai nel culo. A questo punto la mano che palpava il seno è scesa fino ad afferrarle un fianco e sfilato il dito dal suo buchino ho afferrato un fianco anche con L altra, mi sono avvicinato con L asta durissima alla sua figa e tirandola verso di me L ho fatta scivolare dentro. Stavo scopando mia madre , ad ogni colpo mi sembrava di esplodere. Avrei voluto svegliarla per farla godere anche lei ma avevo il terrore della sua reazione ed allora dopo un paio di minuti sono uscito da lei e le sono venuto sul culo . Forse il fremito di quell orgasmo meraviglioso deve averla scossa un po’ troppo perché ha cambiato posizione e si è messa a pancia in su . Io sono rimasto fermissimo ma non potevo togliermi perché avevo il braccio sotto la sua schiena, lo sfilai molto delicatamente è salito a cavalcioni sopra di lei le versai in bocca le ultime gocce di sperma. Scesi piano dal lei cambio ancora posizione e si girò verso di me. Per un attimo rimasi di ghiaccio poi sentì quel delicato russare e andai nella mia stanza, tempo di realizzare il sogno che avevo vissuto che udì le chiavi nel portone di sotto, stava rientrando mio fratello.

Scopata nello spogliatoio | Racconto etero di LightNight

Martedì di Giugno, vado in palestra alle due del pomeriggio, la sala attrezzi è deserta, Guglielmo, l’istruttore è alla sua postazione davanti al pc, lo saluto e vado a riscaldarmi sul tapirullan. Inizio a correre, ma sento dei rumori dalla saletta spinning, c’è qualcuno, di solito li ci sono belle fighe da vedere con pantajazz attilatissimi, che si dannano sulla ciclette, saltellando in modo ipnotico quasi come se stessero scopando.

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