La prof troppo bona | Racconto etero di chiavettiere

Faccio le superiori.ora dovete sapere che ho una professoressa così arrapante che se la vorrebbero trombare tutti. non è bellissima, ma ha quei lineamenti e quelle forme da quarantenne esperta e vogliosa. quando può, lei provoca anche, perchè sa di piacere. per esempio indossa vestiti da sopra al ginocchio e spesso si abbassa per prendere qualcosa che le è caduto o allarga le gambe quando è seduta(forse senza accorgersene). da sotto quel vestito, deli bellissimi collant spesso chiari e a volte scuri. la preferisco in estate, quando mette in mostra quella sua quarta di seno. tutto questo comunque mi ha fatto convincere del fatto che dovessi scoparmela. come fare però? pensai e ripensai ma accadde limpossibile. sono abbastanza bravo nella sua materia e così un giorno mi venne a chiamare in classe con la scusa che dovevo aiutarla a correggere dei compiti in classe. andammo in un aula dellistituto, abbastanza grande, dove non cè quasi mai nessuno. un posto perfetto(per correggere quei compiti…cosa credevate!!!). eh si, avete pensato giusto, ma dovevo comunque confessarle lattrazione che avevo verso di lei. evidentemente da quello che fece dopo, laveva già capito. io sono modestamente molto bello e forse per questo voleva proprio me. fatto sta che cominciammo a correggere quei compiti, ci facemmo anche due risate su cose che nn ricordo e ad un tratto andò alla porta e la chiuse A CHIAVE. cuore a mille, ero un pò incuriosito e un pò impaurito, anche se forse stava per succedere quello che avevo sempre sognato. mi ero molto preparato per questo momento, lo ammetto. mi domandò per quale motivo la guardavo sempre così insistentemente(cazzo…se ne era accorta). mi mise una mano sulla gamba, allora capì e presi coraggio. le dissi che lei mi piaceva molto. amavo di lei, tutto quello che faceva. chi sa come faceva suo marito a non scoparsela mai?? quel metro e settanta di troia vogliosa. tutto avvenne così, con etsrema naturalezza. ci baciammo, mi sbottonò la camicia e mi baciò prima il petto, poi più giù. le toccavo le gambe, il culo bello e morbido, cercavo di infilarle un dito nel culo da sopra le calze. si slacciò il retro de vestito, giù la cerniera e fu subito in intimo davanti a me. si abbassava e si alzava in modo sensuale e mi toccava il cazzo ormai in piena erezione. speravo che i miei 15 cm lavrebbero soddisfatta. era vogliosissima. mi spogliai anche io me lo succhiò e leccò per bene tutto il glande. mi piaceva da impazzire. poi si distese sul tavolo e me lo prese a segare con i piedi. quando finì mi infilai tra le sue gambe leccandole le calze. gliele abbassai e passai alle mutandine. sfilai anche quelle insieme al reggiseno. la desideravo tutta.gli leccai la fica e la penetrai con la lingua. lei ansimava più che mai, senza lo scrupolo che potessero sentirla. feci lo stesso con il suo bel culo. leccai lano e andando per sotto ritornai alla fica. mentre me lo segava con le mani bagnate della sua saliva, io le baciavo le tette e le succhiavo i capezzoli. le avevo sempre desiderate.dopo un 69 e dopo averla sculacciata per bene e penetrata anche con due dita(ma ce ne entravano molte di più), me la scopai DAPERTUTTO. vi dico che non le lasciai aperto neanche un buco!!! la misi a pecorina e tanto altro. le massaggiavo le tette e le aprivo sempre di più il culo. ansimava, ansimava e avevo paura che ci scoprissero. mitica troia…dopo un altro splendido pompino e una spagnola, si fece sborrare in bocca e ingoiò tutto. eravamo tutti e due estasiati, io di più, si ripulì e si vestì. mentre si vestiva la gurdavo e mi faceva venire ancora la voglia di scoparla. è letteralmente uno dei miei sogni erotici. labbiamo fatto altre volte, ma la prima non si scorda mai!! se avete qualche professoressa che vi piace, diteglielo. rimedierete un ceffone e tanti guai. ma se lei ci sta, allora non aspettate nemmeno un attimo, fate come me. dalle mie parti si dice che OGNI BUCO È PERTUSO E OGNI PERTUSO VA CHIUSO.

Un gay maturo | Racconto gay di Bastino9

Sono un gay passivo maturo per età, non ho più la passione di inseguire avventure mordi e fuggi, di concludere le mie fantasie andando anche oltre il mare, oltre le montagne; vivo e gestisco con molta più tranquillità le mie smanie, cerco storie più coinvolgenti e non solo di sesso. C’è un giovane barista che lavora in un caffè di in un centro commerciale: mi attizza tanto. È un giovane che forse avrà 23 / 24 anni con le classiche caratteristiche di un giovane normale; se per strada o in uno stadio, durante un concerto o seduto su di una panchina incontrassi uno come lui non mi girerei a guardarlo eppure, dietro quel banco, quel giovane mi attrae, mi incuriosisce e, quando posso, mi faccio servire da lui scambiando in quel breve lasso di tempo poche convenzionali parole e qualche sorriso. Allora che cosa è che agita la mia fantasia: il sesso? No! l’amore maturo? nemmeno! è solo curiosità, pura e semplice curiosità?; curiosità per che cosa?. Quando nel centro commerciale in galleria passo dinanzi al banco e lo vedo mi rassicuro: c’è, se non lo vedo provo una delusione: non c’è ma ci sarà?. Che cosa ha questo giovane che mi intriga? È un italiano normale, alto nella media circa 1,70 – 1,75, non è un palestrato, non ha quella “allure” da macho sexy, ma ha il viso proporzionato(φ Fidia!!) ed un sorriso accattivante; quello che mi ha stregato è la sua pelle: “ total black “ Verso la metà di luglio uscivo dal centro commerciale spingendo con noia il carrello quando lo vidi seduto su un panettone posto all’ingresso di un giardinetto del centro: un saluto ed un sorriso; c’erano tutti presupposti per agganciarlo e non persi l’occasione. Ci si riposa eh? no! per oggi ho finito di lavorare ma non ho voglia di tornare a casa, voglio stare solo, liberare la mente da tutti i pensieri, Ah bè allora!!…..sai….un vecchio, incontrato in un borgo marinaro del Portogallo, mi disse: l’uomo si trascina il suo IO come la chiocciola si trascina la sua conchiglia. Impariamo a convivere con il nostro IO se non siamo in grado di liberarcene. Si come se fosse facile, non ho detto che è facile: bisogna aspettare che passino i primi quaranta e più anni! si lei parla perché ha una certa età e quindi… oh!!… non ho 80 anni e che cazzo! scusi non volevo offenderla, No non mi hai offeso, ma ho avuto la tua età e so che cosa significa avere i mal di pancia senza sapere come farteli passare; ora avrai le madonne traverse ma più tardi troverai il modo di fare ….UAHUUUUU!!!!. Si mise a ridere. Allora mi alzai spingendo il carrello: vuole una mano? NO!! NO! SI! ma devo solo attraversare il giardinetto fino al parcheggio, allora l’aiuto con i sacchetti, non spingi? Che cosa? Sto cazzo!!! il carrello NO!!. Ero leggermente soddisfatto in quanto lo avevo agganciato anche se con un filo tenue, fragile ed impalpabile. Se vuoi ti do un passaggio ma prima devo andare a casa per scaricare il portabagagli, va bene portami, scusi, mi porti in Piazza della Repubblica, allora andiamo a casa. Strada facendo cercavo di stimolare il discorso e le confidenze. Io mi chiamo Enrico, io Rino. Sono originario dello Sri Lanka, Ahhhhh.. ecco!! Cosa? Non hai le caratteristiche classiche dell’etnia afr
o.. BOH !?!?! Ho visto che hai una casa grande ci vivi da solo? Si, ah!! fu la sua risposta mentre mi guardava incuriosito. In quel momento credevo che il filo si fosse spezzato. Ma lo ripresi qualche sera dopo quando rimanemmo ancora a chiacchierare nel giardinetto; poi cominciarono le telefonate ed infine gli incontri a casa mia. In quegli incontri non ci fu mai da parte mia nessuna intenzione o atteggiamenti che avviassero un discorso per concludere un rapporto sessuale gay; lui aveva intuito comunque la mia omosessualità. Durante quegli incontri avevo saputo molte cose di lui e si era irrobustito quel filo che ci teneva insieme. Tutto cominciò in un pomeriggio avanzato quando venne a casa e la prima cosa che mi chiese fu: posso fare una doccia? Si. risposi con titubanza e meraviglia. Ci rimase a lungo in bagno e quando uscì esclamai: alla buon’ora! e stata una doccia lunga, ma lunga…., no, ho fatto il bagno, mi piace, ho messo nell’acqua quelle boccettine profumate che hai sulla mensola, ne ho messa una e mi sono veramente scialato, una ? tutta? Ma era più sufficiente la metà! O porca miseria! Sei arrabbiato? No.. dissi in tono accondiscendente, Enrico!? che c’è? Mi fai un pompino? E si aprì un mio accappatoio ma che indossava lui, rimasi senza parole. Alla luce del tardo pomeriggio che filtrava ancora tra le doghe della tapparella lo vidi distendersi nudo sul letto; la prima volta che lo vedevo nudo: un bel corpo normale ma tonico, due fantastiche chiappe di cioccolata sode.., tonde.., compatte..: da sballo!!, il cazzo era come me l’aspettavo: normale. Lui era già sul letto con le gambe ben slargate e si toccava le palle ed il cazzo; tirai giù completamente la tapparella e la camera divenne buia. Mi misi fra le sue gambe e comincia a leccagli le palle che contraendosi salirono in alto, gli scappellai l’uccello e feci roteare la lingua leggermente lungo la corona del glande, gli venne duro; presi la cappella in bocca e me la feci scendere lentamente fino alla gola e la tenni ferma, raggiunsi i suoi testicoli e ci giocavo Vedevo il suo ventre piatto contrarsi, Risalii tenendo la lingua aderente al suo cazzo e arrivato al glande cominciai a solleticargli il frenulo. Le gambe si piegarono e le mani stringevano il copriletto: mi riempì la bocca di sperma tanto che parte colava all’esterno. Era ancora teso e sudato, il suo cazzo era rimasto semi duro, non persi tempo ingoiai lo sperma e ripresi a spompinarlo; emise un sospiro di turbamento, ebbe delle contrazioni forti, il suo corpo si rannicchiò sul letto, aveva gli occhi chiusi, la sua mano sulla mia testa mi guidava. I miei movimenti erano quasi impercettibili, feci

Ammucchiata in spiaggia | Racconto orge di Anonima

Come accade spesso sono andata a trovare il mio ragazzo nel week end. Vista la splendida giornata dopo pranzo abbiamo deciso di andare al mare. Mi ha portata in un posto meraviglioso ancora quasi incontaminato. Peccato che per causa del suo comportamento un po maschilista abbiamo litigato e abbiamo trascorso buona parte del pomeriggio separati. Era geloso del mio topless, ma il posto era praticamente desolato e io non vedevo perché mai avrei dovuto indossare la parte superiore del bikini. Stanco di passeggiare è tornato in silenzio a stendersi al sole. Fatte ormai le 19, ho approfittato del fatto che si fosse messo a sedere per appoggiarmi sul suo petto. Allora mi ha baciato sul collo piano, piano e poi mi ha stretto i seni tra le mani a riprova del fatto che il topless non è poi così tanto una brutta cosa. Insomma qualche bacio e qualche palpatina dopo la situazione si è fatta caliente e abbassato il suo costume, gli sono montata sopra nel vero senso della parola. Stavo godendo tantissimo, quando ci copre con laltro asciugamano e mi ferma. Si era accorto che due persone stavano passeggiando poco distante e ovviamente infuriato borbotta.

Mia moglie e il cazzo nero | Racconto tradimenti di teo.cuck

Mi presento mi chiamo Matteo ho 34 anni e sono sposato da 5 anni con Chiara, lei è bionda, occhi verdi, magra con un fisico atletico e un culo dalle forme perfette che farebbe girare la testa ad ogni uomo del mondo. Io e lei abbiamo sempre cercato di portare quanta più trasgressione possibile nel nostro rapporto e io è da un annetto che volevo provare a diventare un cornuto.

Mia cognata Claudia (il seguito) | Racconto tradimenti di Oldtower

Mia cognata Claudia, o per meglio dire la moglie di mio cognato è una bella di 40 anni, sposata e vive in provincia di Cagliari; la prima volta che lho scopata è stato circa 2 anni fa dopo averla accompagnata in auto a soccorrere suo marito che era rimasto senza gasolio nel furgone, partito lui noi ci siamo appartati in auto dietro un casolare nelle campagne del campidano. Poi per varie circostanze non ci siamo più frequentati, ed ora a distanza di un paio d’anni me la ritrovo ancora qui davanti sempre bella, con il suo faccino da troia innocente e il mio pensiero corre subito a quella volta.

La mia nonna è stitica | Racconto incesti di lo scopatore mascherato

Ciao a tutti lo so che questo racconto vi sembrerà strano perché ci sono troppi racconti di fantasia ma questo vi giuro è tutto vero e la prova che questo racconto è vero la avrete alla fine perché è un po corto. Mi descrivo sono alto 1.86 peso 88 kg e ho 18 anni sono un ragazzo come tutti gli altri. ma ho due zie che mi vogliono bene e una nonna che ho sempre amato gentile e premurosa che mi ha accontentato sempre ogni cosa che volessi e mi ha sempre accudito quando stavo veramente male. Un giorno una delle mie zie mia a chiamato al cellulare e mia detto di andare a prendere a casa sua laltra mia zia e incontrarci tutti da mia nonna arrivati là saluto la nonna e gli chiedo come sta e lei mi risponde. Nipotino mio non sto tanto bene ho mal di pancia sono stitica. E io gli ho detto. Nonna ci sono le purghe le perette i clisteri. E lei mi risponde, si ho provato tutto purghe perette e clisteri ma mi hanno liberato solo un poco e dopo mezza giornata sono a punto e a capo. A questo punto le mie zie mi prendono in disparte mia nonna che è molto curiosa si avvicina per sentire cosa ci dicessimo ma mia zia la allontana e salgo sopra con le mie zie e una mia zia mi chiede. Tu vuoi aiutare la nonna? lo sai che tu sei il suo unico nipote maschio lei ti ha sempre aiutato e accudito quando stavi male adesso tocca a te fare lo stesso con lei. E io gli ho chiesto a mia zia. Perché? la nonna ha solo un mal di pancia. E mia zia mi risponde. Tua nonna come tu sai è stitica e mi ha detto che molto tempo fa quando non cerano le purghe le perette e i clisteri ci si doveva arrangiare quando la nonna era ragazza e gli veniva un po di stitichezza si faceva inculare dal nonno che appena gli sborrava dentro gli scioglieva le feci che aveva nello stomaco. Io appena mia ha detto questa cosa sono rimasto di sasso non potevo credere a quello che mi diceva e gli ho chiesto ma perché mi dici queste cose? E lei mi dice adesso lo dovresti fare tu perché al nonno non gli si drizza più e non può incularla per liberargli la pancia . E io con un po di vergogna gli dico che lo farò perché non voglio che gli faccia più male la pancia. E mia zia mi chiede tu quando tempo è che non scarichi il tuo succo? E io gli rispondo da molto tempo perché ho lasciato la mia ragazza e non ho voglia nemmeno di toccarlo. E lei mi dice ok adesso scendiamo giù perché dobbiamo dirlo alla nonna e speriamo che accetterà cosi potrai curarla come ha fatto lei con te. Scesi giù le mie zie parlano con la nonna e lei va su tutte le furie. Le mie zie le ripetono che sarà un sollievo dal mal di pancia. Poi dopo un po si convince e io non nascondo che ero eccitatissimo allidea di incularla e sborrargli dentro. Poi mia zia mi dice di prendere una piccola vasca di quelle usate per i panni di colore blu e un barattolo di vasellina che era già da un po di tempi che non usava. Cmq poi mia nonna si è levata la gonna e le mutandone e gli ho detto di mettersi a pecorina con le ginocchia sul divano con il culo che sporge molto in fuori ho posizionato la vasca per terra vicina al divano sotto il suo culo e davanti i miei piedi. Una mia zia mi sbottona i pantaloni e laltra lubrifica il buco del culo a mia nonna. Mia zia mi abbassa appena mi abbassa i pantaloni e le mutande il mio cazzo si impenna non voglio vantarmi ma ho un cazzo di 21cm e mezzo. Appena il mio cazzo si impenna. Mia zia mi dice bravo non cè bisogno nemmeno di prendertelo in bocca. Poi io dico a mia nonna di mettersi più accovacciata per non rischiare di macchiare il divano di merda. E io le chiedo nonna sei pronta posso infilartelo? E lei mi dice si nipotino entralo tutto non lasciarne nemmeno un centimentro fuori. E io gli dico si nonna dai allargati non stringere dai sta entrando eccolo e metà e dentro lei ansima haaaaaa si lo sento dai dai haaaaaaahaaaa è entrato tutto. Le mie zie una ad destra e una a sinistra sedute sul divano con le facce appoggiate nelle chiappe di mia nonna che mi incitavano a sborrargli dentro. E io la inculavo un entra e esci bellissimo mia nonna gridava siiii più infondo sei meglio di tuo nonno. E io siii nonna dai godi puttana telo sfondo. Dopo avergli detto questo con uno spruzzo sprigiona una pisciata gialla e bollente che quasi riempie la vasca e io continuo ad incularla e una mia zia le succhia il clitoride da sotto pieno di pipì gialla e laltra mia zia gli riempie la bocca con la lingua per non farla gridare ad un certo punto mentre mia zia lecca il clitoride gli arriva un nuovo spruzzo di pipì gialla bollente in piena faccia e mia nonna raggiunge un orgasmo micidiale e io continuo ad incularla dopo 5 minuti sento di esplodere e gli dico dai nonna sei pronta e lei si libera dalla lingua di mia zia e mi dice siiiii e io si nonna dai eccolo sborrooooooo esplodo una sborrata tutta dentro il suo culo dopo aver finito glielo tenuto dentro dopo 5 minuti lo tirato fuori appena lo uscito. Cominciato a cacagare liquido bianco mischiato al marrone e la merda si è mischiata alla piscia di poco fa nella stanza si sprigiona un odore di merda e pipì che mi eccita ancora di più. Dopo le mie zie mi ripuliscono il cazzo con le lingue e prendono la vasca piena di merda e piscio per buttarla dentro il water e ripuliscono anche mia nonna che propone di fare una doccia tutti e 4 insieme dato che la doccia e molto grande. dentro la doccia ci baciamo e ci amiamo ancora. Dopo aver finito ci siamo rivestiti e ho accompagnato le mie zie a casa e adesso ogni volta che ne abbiamo loccasione mia nonna non caga per una settimana e dopo mi chiama per liberarla. Spero che vi sia piaciuto sembra assurdo ma è tutto vero peccato che non posso darvi una prova. Buona giornata e grazie di averlo letto

Lamico del condomino | Racconto gay di [email protected]

Il portinaio del condomino una mattina mi fermò mi disse che il suo amico voleva incontrare lultima volta mi sono trovato molto bene le dico di sì allora mi dà appuntamento per le ore ventuno vieni pulito io arrivo puntuale suono il portiere mi aprì lui era nudo aveva già il cazzo duro nel frattempo lui mi mette un dito nel buco del culo poi mi disse prendilo in bocca succhialo bene lo prendo in bocca dovevo aprire bene la mia bocca nel frattempo il portiere mi leccava il mio buco del culo era molto bello io godevo come un maiale lamico del portiere mi disse ti ho preparato una sorpresa il porco cominciò a pisciare molto forte dovetti berla tutta non finiva più né avrà fatta mezzo litro di piscia poi siamo andati nel salotto mi mettiti in ginocchio lamico del portiere mi viene dietro mi disse apri bene le gambe mi strusciava il suo cazzo sul buco del culo poi mi puntò il suo cazzo sul buco del culo con una mano mi tapola bocca perché non gridassi mi pareva di scoppiare essere diviso in due lui cominciò a pompare dopo due minuti cominciò a godere io le dico non fermarti pompava molto forte poi lo tirava fuori per vedere il mio buco del culo mi disse allorecchio ti ho fatto un bellissimo buco del culo poi dentro tutto dopo dieci minuti mi disse voglio fecondare e mi sborava dentro nel mio buco del culo poi lo tirava fuori mi disse succhialo bene me lo misi in bocca per pulire il suo cazzo leccai fino allultima goccia la sbora era molto buona poi facevo una doccia poi il portiere mi offrì un bicchiere di vino

Bello dannato | Racconto prime esperienze di ScorpioneRM

Quando vado a trovare mio cugino Stefano usciamo mi porta dai suoi amici io ho 18 anni loro 21 simpatici parlano sempre di calcio di donne o di esercizi per i muscoli Ma uno di loro quando lo guardo mi fa tremare divento rosso mi batte il cuore Lukas bello come il sole alto capelli lunghi ricci ho fatto tardi mio cugino chiede a Lucas se puoi darmi uno strappo a casa con la moto salgo e lo abbraccio e gli dico di non correre ho paura parte a razzo appiccicato al suo corpo ho paura lui ride mi dice sei una femminuccia mi prende le mani e appoggia sul pacco e mi dice aggrappati bene tieni le mani qui strofina corre fa zigo zago tra le auto io stringo Piano ti prego ho paura lui mi afferra la mano e la fa scivolare sul pantalone e mi fa sentire un gonfiore toglie la sua e io continuo a massaggiare il coso si ingrossa si allunga mi dice devo passare un attimo da casa mia facciamo due minuti va bene arriviamo scendo mi dice seguimi gli vado dietro saliamo mi fa entrare vieni devo cambiarmi il pantalone questi sono troppo stretti entriamo in camera sua si toglie le scarpe e io mi siedo al bordo del letto si toglie il pantalone e fa Hooooooo mo si che si respira si gira vedi quando in moto massaggiavi hai fatto svegliare il mio fratellino lo guardo mai visto grande lungo dai Piccolo toccalo cosi si calma mi prende la mano la porta sul bastone e io lo stringo intanto mi accarezza la schiena bravo cosi stringilo bene con la mano dietro la mia testa delicatamente mi spinge il viso verso il cazzone dagli un bacietto cosi mi fa male non posso uscire in queste condizioni aiutami bacio mi dice leccalo come un gelato e lo faccio prova a succhiarlo intanto lo masturba mi blocca la testa e mi schizza in bocca un liquido denso caldo tossico e mi dice ingoialo non sputare non sporcare per terra e si cambia e usciamo mi dice abbiamo giocato se fai il bravo mantieni il segreto la prossima volta ti faccio divertire ok faccio si e mi accompagna a casa ero eccitato corro in bagno e mi masturbo .mi squilla il cellulare rispondo e era lui ciao come stai ? hai da fare ? scendi sono sotto casa tua scendo e salgo sulla moto partiamo lui mi dice di toccarlo sotto e lo accarezzo arriviamo a casa sua mi porta in camera sua mi abbraccia inizia a leccarmi il collo e orecchie mi fa venire i brividi e tremare le sue mani sulle chiappe me le stringe le palpa sento sulla pancia il suo bastone duro mi ferma il viso e appoggia la sua bocca sulla mia e infila la lingua e mi lascio andare provo delle belle sensazioni mi spoglia e si spoglia ci stendiamo sul letto e mi spinge a leccargli il cazzo piano piano lo faccio scivolare in gola lui mi lecca il culetto spinge la saliva dentro e con le dita piano piano allarga mugolo tremo e ansimo il suo cazzone nella mia bocca diventa sempre più duro poi mi gira a pancia sotto e appoggia la cappella e sputa sopra la cappella e lo struscia nel solco e poi cerca il buco spinge entra lo aiuta con la mano e io mi irrigidisco e lui si ferma mi chiede se mi fa male gli dico un po e mi prende il viso di lato mi bacia e spinge il coso tutto dentro si muove piano mi dice che ho un bellissimo culetto vergine che lo sto facendo godere tanto poi anche io sento piacere e mi muovo sotto di lui poi mi fa salire a cavalcioni e salgo e scendo e ci baciamo da sotto lo spinge Ti piace ? lo senti io siiiiiii lo bacio lo voglio mi lascio andare mi prende e alla fine io scoppio di piacere urlo e schizzo sulla sua pancia e lui dentro di me . Non vedo aspetto quando mi chiama corro tremo dalla voglia sono innamorato mi porta a casa sua ma è strano triste lo abbraccio gli chiedo che succede mi dice deve pagare una multa presa con la moto non ha i soldi ma ci sarebbe un modo per rimediare i soldi ma non vuole costringermi mi ama lo bacio e gli dico se posso aiutarti faccio tutto quello che mi chiedi tranquillo cosa vuoi che faccio ? mi abbraccia e mi dice un signore che conosce lo aiuterebbe a pagare la multa ma vuole che io faccio sesso con lui ma Nicolas sarebbe nella stanza accanto lo bacio e gli dico chiamalo sono pronto il fatto che sei vicino mi eccita mi fa sentire puttana aspettiamo una mezzora io sono nudo in camera da letto sento delle voci poi si apre la porta entra un signore sui 50 anni grassottello si è spogliato nudo e sdraiato affianco a me mi tirato verso di lui e mi ha baciato in bocca e mi accarezzava con grosse mani il corpo stringeva le chiappe poi mi ha spinto a succhiare il cazzo peloso e corto ma largo facevo fatica a ingoiarlo le sue dita nel culo rovistavano poi gli sono salito e bagnandomi il culo con la saliva me lo sono infilato e sceso piano fino a prenderlo tutto e lo muoveva bene lo faceva scivolare poi a pecorina infine alla missionaria alzava le gambe portandole sulla sua schiena e lo spingeva tutto che sono venuto e lui ha voluto schizzarmi in bocca . E dopo quello ci sono stati altri amici suoi ma poi entrava eccitato e mi spaccava il culo e godevamo alla grande

Il bello addormentato | Racconto incesti di ScorpioneRM

Faccio fatica ad alzarmi ho la testa pesante questo periodo fa tanto caldo dormo in slip soltanto .vedo macchie di sangue sul lenzuolo e mi guardo se avessi ferite un dolore bruciore al culo mi tocco e ho del sangue sulle dita prendo uno specchio e mi controllo ho il buco tutto arrossato e ci sono delle micro ferite intorno mi faccio una doccia mi chiedo cosa fosse successo nella nottata .a 17 anni mi sembra strano che non mi ricordo unica cosa che ho in mente è ho bevuto insieme a mio fratello Andres 21 anni un suo cocktail di sua creazione .finito la cena sdraiati sul divano vediamo un film mi allunga un bicchiere mi chiede un parere lo bevo dopo mezzora sento gli occhi pesanti mi alzo e vado a letto fa caldo solo in slip ma metto una spy cam che si accende se ci sono movimenti nella stanza registra tutto e cado addormentato la mattina mi sveglio la testa pesante mi sento drogato faccio i movimenti rallentati e vedo macchie di giallo sulle lenzuola ho lo slip al contrario mi faccio un a doccia scendo a fare colazione risalgo mi chiudo dentro e aziono la spy cam e guardo le immagini Mio fratello con un asciugamano intorno alla vita entra in camera chiude la porta a chiave accende la luce sul comodino si denuda mi toglie lo slip mi accarezza tutto mi lecca i capezzoli appoggia le sue labbra sulle mie e prova a baciarmi mi gira mi alza il bacino e apre le chiappe infilando la lingua e mi lecca mi morde le chiappe poi mi struscia il cazzone duro e lungo poi sputa sulla cappella e sul buco spinge facendolo entrare a forza si muove dentro e fuori mi gira di lato alza la gamba e mi sbatte toccando il cazzo che esce entra eccitandosi poi si inginocchia davanti alla mia faccia e si masturba schizzandomi in bocca e leccandomi la faccia delle gocce di sperma sul viso mi pulisce alla meglio mi infila lo slip al contrario sistema il letto mi sistema come stavo e esce .Guardando il video mi sono eccitato e sono venuto toccandomi La sera aspetta che genitori vanno a letto e prepara il miscuglio faccio finta di berlo e lo verso nel vaso affianco al divano aspetto un po e poi barcollando vado a letto ma mi faccio una bella doccia e stendo nudo lascio la luce piccola accesa entra ha solo i box eccitato se li sfila e si stende affianco a me mi accarezza tutto palpeggiando le chiappe infila le dita poi mi gira verso di lui mi stringe appoggia la sua bocca e infila la lingua e mi lascio andare mi accarezza i seni e i capezzoli duri dritti strofina il cazzone sulla mia pancia scende leccandomi e alza le gambe sulle sue spalle e infila la faccia tra le chiappe lecca succhia e insaliva mi eccito mi bacia mi lecca e poi lo succhia ansimo mi agito e mugolo allarga le gambe e spinge il cazzone dentro e mi sbatte ficcandolo tutto occhi chiusi la sua bocca mi bacia con passione e partecipo si gira e gli vado sopra inginocchiato e mi ficca il cazzone dentro e poi spinge da sotto e io inizio a muovermi da sopra e scivolo su e giu e schizzo sulla pancia e lui la raccoglie e la lecca e poi mi afferra il viso e mi bacia passandomi lo sperma che succhio e ingoio e geme piano per non fare rumore e mi riempie .poi mi pulisce mi bacia in bocca e scappa via Un sabato sera i nostri ospiti di amici ci lasciano soli per tutta la notte e mio fratello invita Cesare il suo migliore amico a passare la serata e dormire da noi ceniamo giochiamo alla play poi mio fratello mi porta un sua creazione bevanda fresca faccio finta di bere e dico di aggiungere del succo di limone e cosi vado in cucina lo scambio con succo e davanti a loro lo bevo dopo mezzora chiudo apro gli occhi e dico che ho sonno mi sdraio sul divano ho un pantaloncino corto aderente mette in mostra il culetto sodo e sporgente faccio finta di dormire mio fratello mi chiama mi sgrulla chiede al suo amico di portarmi in camera è alto robusto e forte mi solleva e mi porta in camera mio fratello fa strada e poi mi appoggia sul letto e mio fratello mi sfila il pantalone mi gira chiede all amico hai mai visto in una donna un culetto sodo liscio come questo ? No ha un bel culetto è vero Toccalo senti come morbido tranquillo gli ho dato un sonnifero dormirà fino a domani mattina le manoni di Cesare mi strizzano le chiappe e le apre e sputa sul buco Te lo sei sbattuto porco vero Si tre volte la settimana scorsa gli ho riempito il culo la bocca sapessi come geme nel sonno e come si agita quando lo sbatti si spogliano nudi e il tipo ha un cazzone enorme grosso lungo venoso appoggialo sulla bocca e vedi come lo succhia dai appoggia e io apro la bocca e lui lo manda dentro e ingoio mio fratello che mi succhia il cazzo e mi lecca il culo mi lascia nelle braccia del suo amico che mi viene sopra e mi bacia è bravo la sua lingua mi eccita partecipo mi struscio sotto mi capovolge mi appoggia la cappella e lo spinge piano tremo ho dei brividi mi tiene per i fianchi e scivolo su e giu e me lo sento tutto dentro e talmente bello che lo incito lo abbraccio e lo bacio con voglia e forza scivolo su quel cazzone e mi giro dico a mio fratello dai porco infila anche il tuo e fammi urlare di iacere vieni e mi ha abbassato e infilato il suo cazzone e mi hanno scopato in due forza e passione ho schizzato due volte senza toccarmi e anche loro poi mi sono fatto una doccia e abbiamo bevuto un vino fresco e li ho succhiati a turno uno in bocca e uno in culo li ho voluti che mi schizzassero insieme in bocca ingoiando tutto adesso con lo stesso sistema lui mi porta dei cazzoni e dei porci che ci fanno godere e lo fanno godere

Chi lavrebbe mai pensato | Racconto incesti di Dovusm

Mi chiamo Angela e 19 anni, volevo raccontarvi questa mia avventura che mi ha cambiato la vita. Nel mese di maggio io e il mio ragazzo Paolo decidiamo di andare a fare una settimana di relax in unalbergo sul lago Trasimeno, noi siamo di Perugia. Io e Paolo sono 3 anni che stiamo insieme abbiamo scoperto lamore nello stesso momento, lui è molto dolce e molto premuroso anche se parlando con le mie amiche molto più scafate di me ho scoperto che ha il pene piccolo, ma a me sta bene io sono molto minuta, sono alta un metro e cinquanta e peso 45kg ho la 3 di seno, capelli a caschetto neri occhi verdi.

La visita di leva | Racconto gay di Siculoabg

Appena tornato dalla vacanza, mia madre mi disse che sarei dovuto andare a fare la visita di Leva e recarmi al Distretto. Io ero preoccupato che magari qualcuno si accorgesse della mia attrazione per i maschi, preparai una valigia e la sera mio padre mi accompagnò al distretto. Consegnai la lettere e mi accompagnarono in una camerata, era affolatissima di ragazzi 20enni come me, mi assegnarono la branda e mi dissero che l’indomani avrebbero cominciato con le visite. L’indomani ci svegliaro con il classico ‘giù dalle Brande’; prestissimo, andai in bagno, mi vestì, nel frattempo vedevo passare ragazazzi di ogni misura, belli, brutti, c’era di tutto. Dopo colazione ci portarono in un ala del distretto dove c’erano i vari ambulatori, cominciarono a visitarsi, io pensavo che dovevamo rimanere tutti nudi come si diceva, invece no, eravamo in mutande con mio grande conforto. Poi a turno ci facevano entrare negli ambulatori (ce ne erano vari) e lì ci visitavano; io ero uno degli ultimi ed entrai in uno di essi. c’era il medico ed un infermiere, il medico mi fece le domande di rito, una sorta di anamnesi poi mi fecero sdraiare nel lettino, oscultazione del petto e spalle, misurazione pressione, poi mi fecero alzare ed abbassare le mutande, (devo dire che con me madre natura è stata generosa). l’infermiere mi fece avvicinare ed il medico mi mise una mano nei coglioni, ebbi un sussulto ed il mio cazzo diventò barzotto, si soffermò parecchio poi con aria preoccupata disse all’infermiere che bisognava fare una visita più approfondita; l’infermiere sorrise e comincio a preparare il lettino, aggiunse dei poggia gambe così divenne un lettino modello ginecologico. io mi preoccupai e volli spiegazioni, il medico disse che doveva controllare la prostata. io non sapevo cosa si trattasse lui me lo spiegò, mi misi nel lettino a pancia in aria ed appoggiare le gambe negli appositi sostegni, poi l’infermiere mi coprì con un telo azzurro la pancia fino alle ginocchia, praticamente non vedevo niente. ero teso, il medico comincio a parlare e spiegarmi cosa faceva: ‘adesso metto della crema per il fastidio’; al lato c’era l’infermiere che non vedevo cosa facesse. Senti la crema e quella sensazione di freddo e automaticamente strinsi il culo, il medico mi diceva di rilassarmi,a quel punto l’infermiere venne verso di me e si posizionò sopra le spalle ecominciò a farmi un massaggio alle tempie. mi diceva di rilassarmi, senti entrare un dito, piano, un gemito mi uscì dalla bocca, poi cominciò a roteare, lo ritraeva poi ne mise un altrò, a quel punto ebbi una folle erezione. Il medico cominciò un lento su e giù con le dita, ne aggiunse un altro, poi il medico chiamò l’infermiere Adv che andò da lui dopo un po’ sentì qualcosa di bagnato sul mio cazzo. L’infermiere mi stava facendo un pompino. Era bellissimo, poi il medico tolse le dita e senti qualcosa di grosso spingere all’imbocco dell’ano il medico mi disse di rilassarmi e flop’ mi inculò. entrò tutto in un solo colpo e non mi fece affatto male, poi l’infermiere venne si nuovo verso la parte superiore e si avvicinò alla mia bocca e si sbottonò il camice e tirò fuori il suo cazzo: bello, non enorme ma bello. lo presi con le mani e lo avvicinai alla bocca e cominciai a leccare, succhiare; ero in estasi, il medico mi fotteva sempre più veloce e con la mano mi segava, l’infermiere mi fotteva la bocca. dopo poco senti il contrarsi del cazzo del medico diventò più grosso e lo sentivo e poi mi sborrò nelle viscere una, due, tre schizzi e contenporaneamente l’infermiere cominciò a sborrarmi in bocca. Io leccai tutto e il medico cominciò a leccarmi il cazzo e sborrai anch’io in gola al medico; poi l’infermiere mi ripulì mi fece scendere mi rimisi le mutande. Il medico mi disse che era tutto apposto e che se volevo per il servizio militare mi avrebbe tenuto in ambulatorio con lui visto che l’infermiere si stava per congedare; io accettai subito senza pensarci, salutai ed usci dall’mbulatorio contento pensando al bel servizio militare che mi avrebbe atteso’

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