Ad inizio giugno noi comitiva di amici di 3 maschi e 2 femmine siamo andati al mare in un lido. Verso le 14:30 pranziamo al lido. Io ai pasti bevo solo acqua invece una mia amica ha scelto una birra gradata 9. Dopo che mangiamo e scherziamo al lido la mia amica ne prende unaltra di birra. Intanto noi facciamo una partita a carte ad UNO e scommettiamo che chi perde paga una birra a tutti. Perde il mio amico e ci offre il giro di birra. Intanto la mia amica V. era già alla terza birra e la vescica ne stava risentendo. Disse: ragà possiamo tornare agli ombrelloni? Devo fare la pipì al mare non ce la faccio più. Torniamo allombrellone ed ecco che gli altri si rilassano sulla tovaglia al sole ed io dico furbescamente mah vengo anche io che mi bagno i piedi Lei disse okok mi sto pisciando addosso. Intanto trovava una posizione comoda per pisciare ma non voleva addentrarsi fino allombelico quindi si mise sul bagnasciuga allargando leggermente le gambe. Io dissi non é che ti guardano dato che cerano delle signore non lontane. Quando lei iniziò a pisciare mi misi di fronte a lei a circa 3 metri di distanza e guardavo li e ridevo, ma dato che cerano le onde non intravedevo il piscio che colava dal costume. Fatto sta che lei disse ahh finalmente non ce la facevo più era lunga. Io annuii e ridetti.Come potete ben immaginare io ebbi una grande erezione ma avendo boxer stretto e costume lungo fino al ginocchio non si notava. Vi giuro non vedevo lora di masturbarmi, ma per la mia felicità non era ancora finita la mia goduria: infatti verso le 18:30 tutti andammo verso la stazione e gli altri 3 ebbero il treno 30 minuti prima del nostro. Parlando e nellattesa alla mia amica V. venne di nuovo lo stimolo di pisciare e si avviò verso il bagno della stazione ma per sua sfortuna era chiuso e disse É chiuso io ah ma tanto tra 5 minuti passa il treno ed in 27 minuti
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Incesti perversi 3 | Racconto incesti di family_sex
La notizia della gravidanza di Aurora, non fu presa negativamente da mia madre come mi aspettavo, al contrario si mostrò sinceramente felice. Il suo punto di vista era più o meno questo “al di là del rapporto che stiamo vivendo, è giusto che ti faccia la tua vita, e Aurora, se pur insoddisfacente dal punto di vista sessuale, ha tutte le caratteristiche per diventare una buona moglie e senza dubbio fedele, visto che il cazzo non è in cima ai suoi pensieri. E poi tra noi cambierà poco, il tuo matrimonio non vuol dire che non potremo più scopare”. Il suo ragionamento non faceva una piega, così iniziarono i preparativi per il matrimonio. Io non ancora avevo un lavoro, se bene avessi da poco conseguito la laurea, ma questo non rappresentava un problema, visto che mio padre ci aveva lasciato una soddisfacente situazione economica ed anche mia madre aveva ereditato alcuni appartamenti e locali che avevamo in affitto. C’era solo un problema che si poneva: prima che si liberasse un appartamento di nostra proprietà sarebbero passati diversi mesi e nel frattempo io e Aurora avremmo abitato con mia madre. La casa era sufficientemente grande, ma ritagliarsi lo spazio per fare sesso con mamma sarebbe stato più complicato. Ma mia madre mi rassicurò anche in questo, avremmo certamente trovato il modo di soddisfare i nostri istinti insani. Nel frattempo continuavamo a scopare liberamente, e la mattina stessa del matrimonio facemmo sesso. Lei era ancora in vestaglia prima di prepararsi, le arrivai alle spalle e le feci sentire il cazzo duro sulle grosse chiappe, mentre la baciavo sul collo e le mungevo le enormi tette. La misi a novanta gradi sul tavolo, scostai da un lato il ridotto perizoma e senza troppi complimenti glielo schiaffai nel buco del culo. La sodomizzavo con forza facendo scorrere tre dita dentro la fica e lei godeva come una vacca incitandomi con frasi oscene
Antonio mi ha rotto il culo | Racconto prime esperienze di Pamela
Era il 10 agosto e mi trovavo in riviera con unamica per una vacanza di 2 settimane.
Il mio harem – 5 | Racconto bisex di SILVIA
Ho preso la decisione e domani porto le due ancelle dal chirurgo per la legatura dei coglioncini.
Non tutti i cuck sono uguali – 6 – Da vergine timorata a troia col marito cuckold | Racconto tradimenti di La porcellona
Con questo capitolo,continuo lincredibile racconto del mio straordinario rapporto damore e di sesso trasgressivo con mio marito.
Latte | Racconto incesti di aries
Erano passati cinque mesi dalla nascita di Marco e le cose in casa si erano normalizzate.
Sauna gay | Racconto gay di troiabisex
Ciao a tutti, ho 22 anni e sono bisex, sono passivo. Vivo in una città del nord Italia, sono fidanzato ma non disdegno il sesso con persone fatte del mio stesso sesso.
La spiaggia | Racconto gay di TATOTATO
Sono solita, durante i mesi Estivi frequentare una nota spiaggia gay sul fiume Ticino, parcheggio la mia moto, e mi inoltro per i sentieri che portano al fiume.
La vacanza che mi rese troia 1 | Racconto trio di Aa01
Io sono cresciuta in un ambiente sano ed educato, una mamma professoressa e una papà geometra.
Al cinema a Milano | Racconto gay di Daddybear60
Con la situazione attuale pensi al tempo passato e ti vengono in mente, a causa del desiderio represso, le esperienze o le avventure fatte anni addietro. In questo momento mi è venuta in mente unavventura sessuale avvenuta nel 1988 a Milano.Adesso la racconto.
Golosa di sperma | Racconto etero di iziasfizia
Come faccio quasi tutte le sere, anche quella sera verso le 22.30 entrai in servizio al bar del mio Hotel in Repubblica Dominicana. A quell’ora c’è sempre poca gente in quanto la maggior parte degli ospiti appena dopo cena esce per fare un giro sul lungo mare o in uno dei tanti locali sulla rinomatissima “Calle Duarte”.
Il porco del paese | Racconto tradimenti di Raf90
Conobbi per caso il porco del paese in cui vivo. Avevo spesso intravisto e sentito parlare di quelluomo che aveva superato da un pezzo i 50 anni, sapevo che era un nullafacente che trascorreva le sue giornate in malfamati bar a bere, quindi sempre imbottito di birra, che era un porco, un pervertito sempre arrapatissimo in cerca di troie. Spesso ci avevo pure parlato e in ogni occasione mi aveva fatto apprezzamenti ai limiti del decente, mi lanciava occhiate voluttuose, indecenti. Sapevo che nessuna ci andava, sia per il fatto che fosse un pò particolare e sia perchè puzzava, insomma un maiale vero e proprio che si lavava poco e con conseguente olezzo forte. Immaginavo che lunico suo sfogo sessuale fosse landare a prostitute.
Jessica,Mia moglie e Secondo. Golden Rain | Racconto pissing di Cornelio Scipio 63.
Avevamo conosciuto per caso Secondo,un uomo vissuto,con la passione delle belle donne e della vita ruggente.Lei laveva notato ed una sera mi disse:Quelluomo che tipo,lo sai che mi guardava insistentemente?;ma la cosa finì lì.Siamo entrambi cresciuti in famiglie moderne e la gelosia non è nel nostro stile di vita;ma quella uscita accese in me un desiderio profondo,costante e sempre più perverso di pensarli isieme.In realtà,come ogni fantasia,si accresce con desideri sempe piuosceni.La immaginai quindi che aveva accettato un suo invito,chiaramente teso a far sesso con lui.Si incontrano,la confidenza cresce,si sfiorano,si abbracciano si spogliano….. Jessica era seduta sul ripiano della libreria vestitasolo con due zoccoli plasticonitacco 12.La posizione esaltava il suo fisico di falsa magra.La vista trasversale,il seno luccicante di sudore,la fiera curvatura delle natiche,le convessità delle gambe e della cosce,perfino le lievi imperfezioni(le smagliature,le lentiggini sulla scollatura..addirittura le vene che spiccavano sui piedi,evidenziate dallo stacco degli zoccoli),la rendevano più desiderabile.Secondo si era totalmente spogliato;i muscoli del corpo pur snello,ben definiti,la guardava appoggiato alla porta.Il suo cazzo turgido,lucido in completa erezione sembrava un dio in attesa di un sacrificio.Quella femmina superba,lontana adesso era la,aveva accettato il suo invito,pur chiarissimo,era ormai la sua vacca.Eppure Jessica lo guardava con atteggiamento compiaciuto.Ti piaccio,Secondo? Si-sibilò lui a stento-E cosa mi faresti?Cosa le farei?pensò-SecondoQuesta ti sta sfidando,sta offendendo la tua virilità…oppure continuava il gioco in sua presenza,in una sorta di sordida uguaglianza;entrambi nudi,entramcbi traditori dei propri partner,entambi fieri di quella scabrosa situazione eppure imbarazzatiE me lo chiedi? Te lo chiede,certo,rispose lei passandosi la mano sui peli della fica. Ti scoperei per ore,te lo farei succhiare,ti leccherei sino a farti urlare,a farti urlare mentre ti inculo,troiaE lei.Solo questo?rispose sfrontata.Allora andiamoAndiamo a scopare Secondo era preso da quella situazione,felice:Sarebbe stata il suo oggetto,quella femmina così attraente,fino ad oggi sconosciuta..;dopo pensò che,chiamato allimprovviso da Jessica,non era ancora andato alla toilette.-Aspettami,devo devo pisciare.Appunto,lo spronoprendendolo a braccettoandiamo. Si diresse con lui sul retro della cascina,nella vecchia aia,abbandonata;il cielo si era rannuvolato,ma la calura non era calata.Il terreno era riarso,la polvere si alzava a mulinello appena lo si calpestava.un silenzio da primo pomeriggio avvolgeva lintera situazione.Jessica sorrise,contraddittoriamente ingenua.Prese in mano il membro di Secondo poi,fatti due passi avanti si inginocchio davanti a lui. Sorrise-Non te aspetti vero questo?disse convinta,con lo sguardo voglioso.Dopo si girò di fianco,le braccia strette dietro la schiena,come legate:un gesto di sudditanza,di schiavitù.Sottomissione totale.Il seno era schiacciato su un monticello di terra quasi una volontaria umiliazione.Il sudore le faceva aderire il terriccio al corpo,in un mischiarsi di naturale e di umiliante,un sasso,puntato su un capezzolo la martoriavama però evidentemente la faceva eccitare;anche il culo,da un lato era sporco di polvere,dallalto umido di sudore,memtre gocce dalla vagina bagnavano il terreno,segnandolo.Ma il superbo,inimitabile era dato dalle cosce,dalle gambe,dai garetti impolverati,come un animale preso alla catena,coronati da quei tacchi puntati su muro a secco. Ora,allorasi zittì lei,Secondo era spiazzato ed attonito.Ma cosa chiedeva? Capi appena dopo:Pisciami addosso,SecondoEcco perchè si era presentata con quei tacchi volgari,di basso costo,da travestito;erano lavabili!Pisciami addosso,urlò in falsettopisciami addosso-quasi impermalita perchè non lo sentiva….Allora Secondo si trattenne un momento e dopo rilasciò i muscoli afferrandosi il cazzo.Il primo getto di piscio la colpi tra il petto e la spallsa destra lavandogli via la polvere ma Jessica si appoggionuovamente al terreno rotolandosi in quel fango dallodore aspro.Lui si svuoto completamente. Il fiotto la raggiunse sulla schiena,sul culo,in faccia,sui piedi con le unghie dipinte di marrone,sugli zoccoli a spillo.Sì,Secondo,pisciamela tutta addosso,lavami,sporcami,gridava lei appagata e fiera:quelluomo da lei era stato portato ad una inarrivabile perversione:si dimenava,si leccava i seni,mentre strisciava nel fango piscioso,si infilava le mani,tra le gambe,si stringeva con forza i capezzoli,si metteva un dito nel buco del culo..Questo non lo avevi pensato,vero,Secondo?Gridò alla fine in pieno orgasmoVedi che sono la tua lurida troia?,sussurrò infine spossata e ansimante,appoggiando i tacchi sul muro consumato-
La mia amica mi ha fistato il culo | Racconto fisting di LanA
Mentre mi siedo qui alla scrivania, le mie labbra gonfie strofinano il tessuto sottile delle mie mutandine.
Il tatuaggio di Erica – II | Racconto incesti di Ambiguo
Poi non se nandò ed io non la mandai via. Quando uscii dalla doccia era in cucina: “Preparo io, non guardare!, va di là, ti chiamo io.”
Scopata dal vicino di casa | Racconto prime esperienze di fffoooa
Mi chiamo Anna.. età 21 anni, abito a Milano. Quello che state per leggere NON è di pura fantasia, ma è accaduto realmente!
La zia provoca, il nipote la fa nitrire | Racconto tradimenti di Scettro
Salve a tutti, eravamo rimasti che insieme a mia zia ci dirigevamo in chiesa per andare al matrimonio di un mio collega e dipendente dei miei zii,arrivammo in chiesa che il matrimonio era già cominciato così caccomodammo nellultima fila e dopo tutto il rito e i festeggiamenti fuori,ci dirigemmo verso la sala ricevimenti che a dire il vero era un po lontana distava circa 120km di cui una trentina di campagna!apppena saliti in auto Linda da gran Troia si tolse il giacchino rimanendo in gonna tra laltro cortina visto che quando accavallava le gambe si vedevano gli auto reggenti , e con una camicia aderente che metteva in mostra le grosse bocce! Io ero ipnotizzato e questo la Troia lo capi subito visto che mi chiese perché fossi rosso in viso e un po agitato! Io le risposi che mi faceva caldo ma lei sorrise compiaciuta,lo faceva apposta anche perché mi guardava il pacco che stava per esplodere!ma il bello doveva ancora venire infatti dopo essere arrivati e dopo aver preso l aperitivo con gli altri invitati ci accomodammo hai tavoli e li tra una chiacchiera e laltra bevemmo un bel po di vino e quando le luci in sala si abbassarono e il dj invito tutti al centro della pista per ballare aspettavo solo che Linda mi chiedesse di farla ballare!ed infatti mi disse-mi accompagni!-certo zia- e li comincio un gioco fatto di cazzo poggiato sul suo fantastico culo e sulla sua figona fin quando la Troia mi sussuro all orecchio-accomodiamoci prima che riaccendano le luci che con quel gonfiore li sei osceno!-e ridendo si avvio verso il tavolo.quel gioco continuo fino a quando arrivo il momento di tornare a casa e appena saliti in macchina la zia comincio a giocare pesante in pratica riuscivo a vederle di lato i capezzoloni e le mutande!non potete capire non sapevo che fare fin quando non ce la feci più e dicendogli che dovevo pisciare gli dissi che ci saremmo fermati al primo autogrill!dovevo segarmi ! Solo che lei mi disse ma dai siamo i campagna falla qui!così feci accostai mi misi dietro lauto e cercai di farla solo che col cazzone duro non riuscivo ,cercavo di pensare a qualcosa che me lo facesse ammosciare ma nel mentre lei scese chiedendomi cosa stessi facendo e si ritrovo davanti i miei 26 cm rimase ipnotizzata e poi esclamo-cazzzo Luca avevo capito che eri ben messo ma non pensavo che avessi una clava tra le gambe!continua
Il cazzo enorme del senegalese Karim e il perizoma di pizzo | Racconto trans di Antonelluccia
Mi sono sempre sentita una femminuccia. Ciò mi ha reso una bambina infelice. A scuola, sin dalle elementari, provavo disagio a giocare coi miei compagni maschietti. Quando simprovvisavano partite col pallone ero un disastro: correvo smarrita da una parte allaltra del campo di gioco senza capire chi fossero i miei avversari e i miei compagni. Preferivo decisamente unirmi alle mie coetanee e giocare con le bambole: le vestivamo, le pettinavamo, ci parlavamo. Ancora conservo tantissime bambole (vi giuro, ci gioco ancora) e tanti peluche, che compro anche adesso che ho da poco superato la maggiore età.
Ho scopato con mia madre Parte 2 | Racconto incesti di ChristyTrans
Questa e la continuazione della parte prima, non un racconto ma come tutto cio che scrivo, fatti realmente accaduti anni fa tratti dal mio diario personale. A volte difficili da credere anche per chi li ha vissuti come me. Ma se siete disposti a credere a tutto cio che leggete su questi portali, non vedo perche non dovreste credere anche a me. poi non mi importa se penserete sia anche questa una delle tante fantasie inventate. dato ce ne vuole di fantasia per scrivere dei racconti simili, e colorarli di dettagli cosi veritieri. non sono una scrittrice erotica, e di fantasia a scrivere racconti non ne ho mai avuta. Spiegato questo, passo a raccontarvi la seconda parte, del racconto Ho scopato mia madre. Avevo finalmente un fidanzato ufficiale, e avevo iniziato a scopare con mamma, che non so in che modo, ma era cambiata parecchio senza un motivo per me valido. La cosa non mi dispiaceva anzi, anche se il suo cambiamento improvviso, mi aveva sorpresa non poco devo ammettere. Mia madre non e mai stata una gran bella donna sexy e di quelle che ogni figlio, sognerebbe di scoparsi, anzi, era piu la donna del mercato con i suoi vestiti lunghi da signora di mezza eta, come si conviene ad una donna di quasi sessantanni, capelli lunghi arruffati castani, pelle chiarissima e liscia, occhialoni da vista e un aspetto da signora della porta accanto.Cresciuta con educazione pudica e cattolica, era cambiata allimprovviso diventando una madre che sembrava aver scoperto un mondo nuovo. Dormivamo ormai nello stesso lettone matrimoniale, dove ogni tanto, quando si sentiva in serata, mamma mi convinceva a star sveglia per soddisfarla, mentre io di giorno, venivo soddisfatta dal mio nuovo uomo Paolo, un sessantenne vedovo con cui mi ero appena fidanzata, da brava Trav, ero una vera femmina da scopare carina a soli diciaooto anni fisico minuto snello, un gran bel culo, gambe lunghe un visetto da troietta e dei lunghi capelli mesciati tra nero e biondi. Mamma non si concedeva spesso, cerano giornate anzi che aveva la luna storta ed era meglio lasciarla sola e in pace. In quei giorni, mi dedicavo solo al mio uomo con cui avevo iniziato a provare vero amore, mi mancava quando non ci vedevamo, a stare con lui mi batteva forte il cuore, mi tremavano le gambe, cose che mai con nessun altro uomo con cui avevo scopato prima di lui mi era successa. Era la prima volta che mi innamoravo di un uomo maturo, ed ero giovanissima ed inesperta su quel lato, quindi cercai di sfruttare ogni volta che lui veniva in casa nostra per stare il piu possibile insieme. Non si era ancora deciso a fermarsi a dormire da noi, ma una sera che mamma era di buon umore e in vena di battute come sempre, lo invito a rimanere, e luomo ovviamente accetto senza farsi pregare tanto. Lo mettemmo a dormire nel divano letto del salotto, mentre io e mamma dormimmo nel nostro solito lettone in condivisione. quella sera, non riuscii a prender sonno sapendolo li con noi nellaltra stanza. e tenni sveglia anche mamma, parlandole di lui per ore. Mamma che capiva che ero davvero innamorata, mi reggeva il gioco, ed era felice per me, che finalmente avevo smesso di fare la troia con tutti, e mi ero sistemata con un uomo serio. mi confesso che a lei Paolo piaceva, era un belluomo per la sua eta, e poi il suo cazzo… agli occhi attenti di mamma, non era sfuggito che era pure ben dotato luomo. A quel punto mi chiese di descriverle i particolari dei nostri rapporti, nonostante avesse assistito lei stessa piu volte, volle sapere dei particolari spinti. Insistette cosi tanto, che dovetti cedere e raccontarglieli, per esempio che luomo quando sbrodolava, veniva a lungo e ne faceva tanta e copiosa di sperma. Pensandoci, non mi trattenni dal toccarmi sotto le lenzuola, mamma lo noto e mi tolse con un colpo il lenzuolo, scoprendomi mentre mi masturbavo con il cazzo duro. Sei sempre la solita porca mi disse poi ridendo. Ridemmo insieme, prima che mamma si accosto a me per baciarmi sulla bocca, mise la sua manina sul mio cazzo duro stringendomelo come faceva spesso in quei momenti. non ci misi molto a sporcarla di sperma venendogli in mano.e poi ero io la porca… solo a toccarmelo mi faceva venire le dissi, lei rise nuovamente. a quel punto osai chiederle una cosa che mi era passata in mente da tanto, ma che fino ad ora non avevo mai osato chiederle. Quella sera presi coraggio e dissi a mamma, che mi sarebbe piaciuto vederla fare lamore con il mio uomo. Lei rise, e mi disse se dicevo seriamente, risposi seriamente senza sorrisetti, che poteva essere eccitante per tutti. Mamma scosse la testa e disse che Paolo era il mio uomo, era me che doveva soddisfare non lei che era ormai vecchia, se si prendeva certe liberta con me, era perche ero sua figlia e mi aveva fatta lei, ero sangue del suo sangue, ma fare lamore con un uomo sconosciuto proprio non se ne parlava. Sconosciuto? dissi, ormai si davano del tu, e lo conosceva da qualche mese, ma mamma rimase irremovibile, e non insistetti per non offenderla o farla arrabbiare. mi scusai, e dissi che se non aveva bisogno di me, sarei andata in salotto a vedere se Paolo fosse ancora sveglio, volevo stare un po con lui. Mamma disse che quella sera si sentiva un po sola, e che voleva la mia compagnia, rimasi, anche se il cazzo mi si era ammorbidito e pensavo di addormentarmi. Ma anche li, mamma non mi permise di dormire, chiariamoci, scopare mamma era eccitante ma preferivo farmi soddisfare dal mio uomo, ecco perche avevo optato perche fosse lui a soddisfarla, almeno io potevo avere con lei un rapporto diverso, non che mi fossi stufata ripeto, ma scopare mia madre, non era mai stata la mia intenzione. a me piaceva il cazzo poi non la figa. Mamma quella sera era evidentemente in vena di fare lamore, e dato non poteva farlo con luomo, toccava a me il sacrificio, da quando aveva riscoperto il piacere del sesso, mi aveva coinvolta in un rapporto incestuoso strano per entrambi. Con una scusa qualunque cercai di assentarmi un minuto, purche tornassi presto mi rimprovero mamma, che aveva una voglia matta. mi alzai dal lettone, e andai dritta in salotto a vedere se luomo dormisse, fortunatamente lo trovai ancora sveglio. Nemmeno lui riusciva a prender sonno, mi sedetti accanto a lui sul divano letto, e in breve gli raccontai di mia madre. Luomo capi e cercando di aiutarmi, nudo e senza tanti problemi di pudore, si reco con me in camera da letto da mia madre, che mi stava aspettando gia nuda sotto le lenzuola. Alla vista delluomo sorpresa si chiese cosa volesse. luomo senza preoccuparsi di pudori vari, tanto entrambi si erano gia visti nudi piu volte, si sedette accanto al letto sulbordo dove stava mamma, e inizio a parlarle. Non vi racconto cosa le disse per non allungare la storia, in conclusione le disse che era normale aver riscoperto il sesso e il piacere dellamore, e che non avrebbe certo fatto peccato se si fosse fatta aiutare da lui. Infondo si riteneva ora della famiglia, mamma dal canto suo lo ascolto senza batter ciglio guardando un po me un po luomo nudo che ora le accarezzava un seno scoperto dalle lenzuola. Mamma non sembro infastidita, ma rispose che non era morale e poi lui era il mio uomo, Paolo, gli rispose che ora eravamo una famiglia e lui si era affezionato anche a questa signora dalle vedute molto molto aperte. mamma sembro rilassarsi un poco dal discorso delluomo, che intanto, le aveva scostato di dosso il lenzuolo scoprendola del tutto nuda. Anchio la incoraggiai e la pregai di provarci almeno, poi se non le fosse piaciuto, luomo sarebbe tornato a dormire, e io avrei ripreso il mio posto accanto a lei, ma doveva almeno lasciarlo provare. Mamma un po riluttante, acconsenti alla situazione. Sembrava spaventata, e chiese subito che doveva fare, e cosa come quando in che modo… la feci rilassare dandole un bacio a stampo sulla bocca, e le presi la manina, mentre luomo saliva sul letto pronto, a fare il suo dovere di maschio. ricordai a mamma, che la prima volta che un uomo mi svergino, fu lei a tenermi la mano, ora toccava a lei, e io ero pronta a ricambiarle il favore. Le sorrisi, mamma era assai preoccupata e imbarazzata, ma luomo la mise subit
o a suo agio, cercando di iniziare lentamente, aiutata anche da me, iniziammo ad accarezzarle il corpo come se la stessimo massaggiando, per farle stendere i nervi tesi. Senza i suoi occhialoni, aveva un aspetto piu giovanile mi dissi mentre la ammiravo nuda e bella sotto le mani calde delluomo che la accarezzavano anche nella zona pelosa della figa. Quello era un momento speciale, e non volevo andasse storto nulla, mamma sembrava piu tranquilla, e tornai a tenergli la manina. Intanto luomo, era gia passato a baciare mamma che dapprima fece resistenza, tenendo la bocca serrata, poi poco a poco, si lascio andare e finalmente, Paolo riusci a infilarle la lingua in gola e baciarla come baciava me. Non ero affatto gelosa anzi, ero eccitatissima di vedere il mio uomo che si stava per scopare mia madre. Era un ruolo ben piu adatto a lui che a me mi dissi. fu proprio mamma, con laltra manina libera a prendere in mano il cazzo delluomo gia bello duro, e portarselo dritta in figa senza smettere di baciarlo, luomo spinse e la penetro con un colpo che la fece sussultare, io le strinsi con entrambe le mie mani la sua, e lasciai che Paolo, affondo un secondo colpo, entrandole completamente dentro. Mamma sospiro e gemette, mentre io con una manina le tenevo stretta la sua e con laltra mi masturbavo accanto a lei, mentre Paolo iniziava a stantuffarla sempre piu velocemente facendo su e giu da lei sopra con le braccia tese sospirando pure lui. Che spettacolo gente, vedere mamma godere scopata dal mio uomo fu davvero unica. Mamma godeva in un modo che non avevo mai visto, faceva davvero strano vederla nuda a gambe spalancate, mentre il mio uomo la stantuffava, e faceva ancora piu strano che ero io a tenerle la manina, dato era stata lei a farlo per prima con me qualche anno prima. mamma teneva gli occhi chiuso ma poi li apri voltando la testa dalla mia parte, fissandomi sorridendo, le ricambiai il sorriso le lasciai la manina solo peraccarezzarle la testa affondata sul cuscino, e le sussurrai dolcemente di godere piu che poteva, di liberarsi completamente, che tutto questo le avrebbe fatto bene, mamma sembrava ascoltare le mie parole sussurrate nel silenzio della sera e nel silenzio della camera da letto, rotto solo dai gemiti suoi e del mio Paolo. Ce da dire, che il mio uomo fu grandioso, la stantuffo alla grande con il suo bel cazzo lungo e facendola impazzire di piacere, ad un certo punto non ce la feci piu, mi misi con il cazzo proprio sulla faccia di mamma che continuava a sospirare e gemere come una matta, e le spruzzai in viso tutto il mio piacere senza ritegno. Luomo quella sera fece gli straordinari, dato poi finito con mia madre, dovette soddisfare pure me, e gli chiesi un grande sforzo fisico. Quella notte, faticammo non poco ad addormentarci, cio che era successo aveva dellincredibile a chi la guardava dal di fuori, io a certe situazioni ormai ero abituata, ma mi rendo perfettamente conto, che vista da fuori, la cosa aveva della follia pura. Daltra parte, tutto quello che e successo nella mia vita, e stato folle e assurdo al limite del credibile gia per me che le ho vissute. Non pretendo di esser creduta, ma ho voluto scriverla come la trascrissi quella volta nel mio Diario personale. Diario che mi e servito, per ricordare particolari, che sicuramente il tempo avrebbe cancellato e dimenticato. Qualche persona che incontrai allepoca, si spavento pure di me, dicendo che non ero una persona con tutte le rotelle apposto, e qualcunaltro capendo le mie perversioni, mi abbandono dopo appena un incontro. Diciamo che facevo paura, perche ero vera, e non nascondevo i miei desideri sessuali come fanno tanti che poi sono piu pericolosi e perversi dei miei infondo. Io sono sempre stata apertissima, e questo alla gente spaventa. [email protected]
La volta che scopai Antonella Clerici | Racconto etero di Anonimo8991
Salve a tutti, lesperienza che vi voglio raccontare mi accadde quando avevo compiuto da poco 18 anni e come ogni estate ero al mare per trascorrere le mie solite due settimane di tranquillità. Mi era stato detto che nello stesso bagno era stato vista numerose volte proprio la Clerici, mio sogno erotico alla quale avevo dedicato numerose seghe. Vuole il caso che proprio quel giorno, la Clerici si trovasse proprio lì in quella spiaggia, con il marito e la figlia da poco nata, intenta a darsi la crema solare a meno di 100 metri da me… Prima di raccontare la storia, mi descrivo, ho 21 anni anche se allepoca ne avevo compiuto da un paio di settimane i 18 e già da un annetto frequentavo la palestra della mia città, il che mi aveva permesso di mettere su un bel fisico, con dei bicipiti e dei pettorali da far paura, nonostante non avessi ancora cominciato il periodo di definizione. Sono un bel ragazzo, capelli castani e occhi verdi e sono ben munito, con un cazzo di ben 22 cm in erezione, che mi ha dato numerosissime soddisfazioni in campo sessuale. Fatto sta che quando la vidi che si spalmava la crema solare decisi di avvicinarmi per poterla guardare meglio e pertanto presi la mia roba e mi spostai di fianco al suo lettino. Lei era intenta a spalmarsi la crema tra quelle enormi tette e pertanto non si accorso subito di me. Ma quando alzò la testa si accorse della mia enorme erezione, impossibile da nascondere viste le dimensioni del mio cazzo. Temevo si sarebbe messa ad urlare o che come minimo avrebbe detto qualcosa a suo marito e invece continuò a guardarmi a bocca aperta, decisamente stupefatta dalle mie dimensioni. Poi mi guardò in faccia e con uno sguardo mi fece capire tutto! In un batter docchio chiese al marito se poteva andarle a prendere un gelato portandosi con se la figlia, che piangeva e dava fastidio agli altri bagnanti e non appena questo si fu allontanato. Si alzò e mi prese il cazzo con una mano, obbligandomi ad alzarmi e cominció a trascinarmi verso la cabina più vicina. Arrivati qui mi disse: hai il cazzo più grosso che io abbia mai visto, e con la scusa della figlia appena nata, non scopo con mio marito da più di un mese, ho una voglia di cazzo incredibile, quindi ora aprimi con quella enorme trave. Detto fatto si slacciò il reggiseno e fece uscire quelle tette enormi(almeno una quarta naturale) e tutte unte grazia alla crema e mi abbassó i pantaloni, liberando il mio enorme cazzo che stava ormai per esplodere. Lo prese a due mani e cercó di infilarsi la cappella in bcoca, ma con scarsi risultati, vista la sua grandezza. Allora la spinsi indietro e cominciai a pisciarle addosso, cosa che nei porno mi aveva sempre fatto impazzire. Lei in un primo momento di scossa, ma poi cominció a bere copiosamente il mio piscio sbruffandosi e bagnandosi tutta. Finito di pisciare la presi per i capelli e le infilai il pazzo tra le tette nella più bella spagnola della mia intera vita, mentre lei continuava a ripetermi: scopa le mie tettone con il tuo cazzo enorme, ti prego. Quando fui soddisfatto, la presi su di peso e la sbattei al muro, facendo vibrare tutto lo stanzino. Le entrai nella figa, completamente bagnata e che le aveva colato su tutta la gamba tanto era eccitata la troia, con una difficoltà indescrivibile mentre lei urlava dal dolore e mi chiedeva di continuare. Dopo 5 minuti però il mio cazzone cominció a scivolare più facilmente e di lì a poco ero lì che mi trombavo la Clerici con quanta più forza avevo in corpo, mentre lei urlava come una vacca di fare piano. Dopo circa mezzora di sesso selvaggio, le dissi che dovevo sborrare e che non ce la facevo più, e lei prontamente si mise in ginocchio e cominció a spompinarmi. Dopo un paio di minuti presi il cazzo a due mani e mentre lei si spremeva le tette, la inondai di sborra, coprendola dalla testa ai piedi con 8 getti copiosi di sborra bianca e densa. Una volta finito, mi sedetti stremato mentre lei si leccava tutta la sborra per ripulirsi e una volta finito mi fece fare il motorboat tra le sua tette enormi ancora umide e se ne andò di corsa dopo essersi rimessa il bikini. La più bella scopata della mia vita.
Mia cognata mi fece venire nelle mutande due. | Racconto esibizionismo di Mimmuccio23
Ero lì che cercavo di attirare la sua attenzione, finalmente mi vide che la stavo chiamando con gli occhi, le dissi se potevamo andare in un altra stanza, lei si alzò dalla poltrona e spingendo la carrozzina mi chiese cosa volevo dirle. Io un po’ con fatica le raccontai cosa era successo e che mi trovavo in quelle condizioni e che dovevo essere pulito. La vidi arrossire e mi disse perché non mi facevo pulire da mia moglie, le dissi che non potevo cosa le dovevo dire che mi ero eccitato guardando le cosce della adorata cognata. Lei restò qualche minuto interdetta poi mi chiese come avremmo fatto senza dare attenzione agli altri. Le dissi che poteva prendere dei fazzoletti imbevuti e pulirmi il cazzo fradicio di sborra, a mala pena mi apri la lampo e abbassandomi i pantaloni mi levo anche le mutande, prese le salviette e comincio a pulirmi l’uccello moscio ma ancora intero nella sua lunghezza e spessore, rimase impressionata per quanto era grosso lo prese in mano e con l’altra mi puliva, mi disse che era bellissimo e che sua sorella doveva essere felice nel prenderlo tra le cosce, invece di lamentarsi, mandati lo avesse suo marito non sarebbe mai scesa da quella mazza invece suo marito aveva un cazzo di dimenzioni modeste, e che soddisfarsi doveva rivolgersi ai suoi amici. Continuando a pulirmi aveva contribuito a farmi avere una nuova reazione, lei spalancando gli occhi mi chiese se poteva approfittare. Le dissi che doveva assolutamente approfittare anzi quando voleva poteva venire spesso a trovami. Lo accarezzo in tutta la sua lunghezza 22 centimetri, diede un bacio alla capocchia paonazza e se lo infilo in bocca succhiando avidamente il suo risucchio era così potente che sentivo le palle che suonavano dello sperma bevendo tutto e leccandosi le labbra disse,”BUONO”. Ci rimetterò in ordine e uscendo dalla camera le dissi che avremmo preso ulteriori appuntamenti. La giornata trascorse serenasmente, guardò bene di farsi guardare le cosce arrivando la sera se ne andarono. Poco mia moglie mi disse, cosa voleva mia sorella dirmi, le dissi invece farmi, lei subito mi chiese,” TI HA FATTO UN POMPINO QUELLA TROIA”. Le risposi,”UN OTTIMO POMPINO CON RISUCCHIO” .
Prima Esperienza con sig. matura | Racconto etero di Nabottaevia
Dopo tante insistenze mia madre mi aveva convinto ad accompagnare una vicina di casa ad un funerale di un suo cognato in una città della Lombardia andata e ritorno 600 km. Partenza al mattino con la Rally1 di mia madre, la signora che chiamerò Dina aveva 61 anni un po in carne come diceva lei io 21, con una figlia laureata che tutti dicevano figlia del prete. Strada facendo si parlava del più e del meno, ad un certo punto mi chiese se avevo una compagna, al mio no, rispose peccato se ero più giovane non ti lasciavo perdere ,le risposi che non era poi così vecchia. A metà dicembre era freddo 15 sotto zero in auto si stava bene, la signora sera tolta la pelliccia, sotto aveva un maglioncino che le aderiva come una seconda pelle mettendo in risalto i seni , gonna nera che saliva oltre mezza coscia quando accavallava le gambe fasciate da calze nere, che scoprirò erano sostenute dal reggicalze, a quei tempi erano rari i collant. Ero arrivato in anticipo, visto che lei conosceva la zona decidiamo di fermarsi in un locale poco distante mangiare qualcosa e poi seguire il funerale, dopo le solite condoglianze e saluti alla fine della cerimonia tra pioggia e neve eravamo abbastanza fradici, ripartiamo per il ritorno a casa, prima di entrare in autostrada si rompe la cinghia dellalternatore, dopo tante peripezie un meccanico ci scarica in una pensione dicendo che il mattino dopo alle 10 ci avrebbe portato lauto. Vista lora beviamo qualcosa di caldo e un toast, saliamo in camera lunica libera con un letto scassato ,per fortuna il riscaldamento funzionava, io ero rimasto in slip il resto lavevo steso sul termo ad asciugare, la Dina era fortunata aveva solo i piedi bagnati la pelliccia laveva riparata. Quando uscì dal bagno mi fece strabuzzare gli occhi indossava una specie di body di pizzo nero con elastici che le facevano da reggicalze, un paio di mutandine rosa, mise le calze ad asciugare, come era sexi con quel indumento, Seduti sul letto chiacchieravamo del più e del meno ci eravamo avvicinati, intravedevo laureola scura e capezzolo come la falange del dito medio risaltavano sul bianco seno. Quando labbracciai mi disse solo sei sicuro di quello che fai, posso essere tua nonna? Non le risposi mi tolsi gli slip liberando il cazzo, e anche quel suo specie di body e mutandine mettendole a nudo il sesso gonfio e peloso, con le piccole labbra violacee che fuoriuscivano dalle grandi abbondantemente, ne avevo viste di abbondanti anche mia madre era dotata ma non così. Dopo averla succhiata leccata era ancora più gonfia dalla figa socchiusa colava liquido trasparente, lasciai a lei lonore di infilarselo in tutta quellabbondanza di carne calda e scivolai nel profondo, dopo pochi movimenti le scaricai diverse spruzzate di sborra,mentre mugolava stringimi sentivo diversi spasmi vaginali alzava il culo facendo dei rumori come un risucchio mentre le ondate dellorgasmo la lasciavano con il fiatone, era impressionante come si contraeva la pancia e la figa sembrava me lo succhiasse riportandomi ad unaltro orgasmo, era veramente una macchina da sesso. Abbracciati ci siamo addormentati, quando ci siamo svegliati eravamo impastricciati in bagno ci siamo lavati alla meglio, mentre era piegata avevo provato ha infilarglielo fra le chiappe, purtroppo mi allontanò. Ritornati alle proprie abitazioni, una volta a settimana andavo a farle visita e finivamo a letto io insistevo per farle il culo purtroppo non ci sono riuscito, dovevo accontentarmi delle scopate tradizionali.
Il cazzo più bello del mondo | Racconto gay di carla la troia con il culo roitto
Il cazzo più bello del mondo lo preso a Majorca, qualche mese fa.
Voglio il tuo culo | Racconto masturbazione di Malena N
Il tuo culo.
Niente pillola 17 – Orgia bisex incestuosa con mamma gravida. | Racconto incesti di una madre
A quel punto,anche mio figlio e Paola erano eccitati al punto giusto e lei,facebdolo appoggiare coi glutei sul bordo della vasca,gli si era accostata di schiena e se lo era infilato nella fica lei stessaed in quella posizione di equilibrio precario per entrambi,lui aveva appoggiato le mani sul bordo ai suoi lati mentre Paola,steretta ai fianchi del figlio,su muoveva alternado affondi e ritiri sul cazzo di mio figlio mentre con la bocca succhiava il cazo ancora goggiolante del figlio.