Per chi ha seguito un po la cronologia dei miei racconti, che stanno ripercorrendo la mia vita tra il 1999 ed oggi, stavo vivendo un periodo non molto felice dal punto di vista lavorativo. Avevo interrotto in malomodo il rapporto con lazienda che avevo contribuito a far crescere e la ricerca di una alternativa valida, che avevo ovviamente iniziato subito, non stava dando i risultati sperati. Negli anni avevo costruito un rapporto di fiducia e stima con molti grandi clienti e alcuni dei loro top manager erano diventati anche amici che frequentavo al di fuori dell’ufficio. Sparsi la voce che cercavo una sistemazione e ricevetti diverse chiamate. La maggior parte erano solo per sincerarsi che stessi bene e terminavano con un “se sento qualcosa ti faccio un fischio”, ma le apprezzai davvero molto.
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Mio marito non è un babbeo – E un Cuckold bisex | Racconto tradimenti di Moglie in calore
Quando ho riaperto gli occhi ero distesa supina sul letto sotto le coperte.
Le enormi tette di mia cugina Pt.2 | Racconto incesti di SkinnyWZ
Le stavo scopando quelle enormi tette da qualche minuto, in estasi per stare riprovando quella meravigliosa sensazione dopo così tanto tempo, quando mia cugina si staccò leggermente da me, ricominciando a fissare con cupidigia lo spettacolo che le si parava davanti. Il mio cazzo, ormai completamente eretto ma leggermente arcuato verso il basso, era reso ancora più imponente dalle piccole mutandine che aveva cercato invano di infilarmi e il cui unico fine risultava quello di stringermi alla base, provocandomi un’erezione ancora maggiore che faceva quasi male. “È stato divertente, ma sono davvero troppo piccole per te e non fanno che fartelo sembrare ancora più enorme!” disse guardandomi fisso negli occhi e senza distogliere lo sguardo, cominciò a sfilarmele facendole scendere lentamente per tutti i miei 22 centimetri abbondanti, scoprendo il cespuglietto di pelo nero che mi ero lasciato crescere sul pube e facendomi correre un brivido lungo la schiena. Cominciò a leccarmelo partendo dalla punta fino ad arrivare alle base, infilando il naso in mezzo ai peli che mi incorniciavano il cazzo e inspirando a piene narici. “Hai fatto bene a lasciartelo crescere” disse con la bocca piena del mio cazzo “Glabro dappertutto tranne che qui sopra, lo fa sembrare ancora più colossale, come se ce ne fosse bisogno. A guardarlo bene sarà almeno tre volte più lungo e grosso di quello del mio tipo e dato che con il suo cazzetto non riesce mai a farmi venire, sarà tuo compito farmi recuperare gli arretrati e con questo arnese in mezzo alle gambe, ho pochi dubbi sul fatto che ci riuscirai” concluse. La mia sopportazione era ormai al limite e un copioso rivolo di sperma scaturì dalla cappella, nonostante non avessi ancora nessuna intenzione di venire. Le presi il volto fra le mani e cominciai a scoparle la bocca prima lentamente poi con sempre più violenza, riuscendo tuttavia a fare entrare poco più della punta in quella bocca troppo piccola per le mie dimensioni. Mi staccai e nonostante il mio fisico esile, la sollevai di peso per poi depositarla con garbo sul mio letto. La osservai stesa sotto di me con quelle tette giganti, mio sogno erotico fin dall’infanzia, che le scendevano leggermente lungo i fianchi e con un lago di umori in mezzo alle gambe che aveva copiosamente bagnato il lenzuolo sotto di lei. Un po’ imbarazzata mi chiese scusa per essere così esageratamente bagnata e mi impugnò il cazzo che le avevo appoggiato poco prima sullo stomaco, facendolo arrivare ben oltre il suo ombelico. Cominciò a segarmi con forza e a sbatterselo sulla pancia con un suono sordo, realizzando quanto a fondo sarebbe andato se le avessi infilato per intero il mio cazzo gigante dentro quella fichetta bagnata. Lo impugnai a due mani e cominciai a strisciarlo nella sua interezza sulle labbra della sua figa e a massaggiarle il clitoride con la mia grossa cappella rossa e non del tutto scoperta, facendola venire violentemente due volte in pochi minuti a quel contatto appena. Mentre facevo questo mia cugina aggiunse una mano alle due con cui impugnavo la base del mio membro e lo puntò verso il suo buco, cercandone di fare entrare con non poche difficoltà la punta e dopo diversi sforzi suoi e spinte da parte mia riuscii a farne entrare qualche centimetro, abbastanza da farla venire un’altra volta. Ancora tremante mi scongiurò di cominciare a muovermi avanti e indietro, ma di fare con garbo perché sentiva che fossi stato troppo rude con lei, l’avrei spezzata a metà. Cominciai a scoparla cercando di non farle troppo male e nonostante non fossi riuscito a fare entrare più di 1/3 del mio cazzone, a ogni movimento vedevo il suo gigantesco seno muoversi e ondeggiare pesantemente e sentivo a sua voce rotta pregarmi di fare più piano e il suo intero corpo bollente tremare da cima a fondo. La scopai a missionario per una decina di minuti, facendola venire almeno altrettante volte e quando cominciò a pregarmi di venire, perché non sarebbe stata in grado di sopportare ancora a lungo il dolore, le diedi qualche ultimo colpo tentando con scarsi risultati di andare più a fondo e lo estrassi, osservando con fierezza quanto enormemente fossi riuscito a dilatare la sua figa, ormai a pezzi. Il mio mastodontico uccello pulsava quantità di sangue anormali e la pelle tirata sembrava sul punto di strapparsi, al che cominciai a masturbarlo con vigore utilizzando entrambe le mani e quando alle mie si aggiunsero le sue, in una sega a 4 mani che finalmente non lasciava scoperta che l’enorme cappella, sentii un vero e proprio fiume di sborra risalirmi lungo il corpo del cazzo. Mi scongiurò di venirle addosso ed io non mi feci pregare, dopo un ultimo colpo secco alla base mi portai le braccia dietro la schiena e senza nemmeno toccarlo raggiunsi il culmine. 14 copiosi schizzi le coprirono dapprima i capelli, gli occhi e il volto, per poi inondarle quella smisurata ottava di tette, colandole su tutta la pancia. Non avendo ancora finito, glielo infilai nuovamente dentro, per quanto possibile, finendo di sborrare all’interno di lei e osservando un enorme ultimo rivolo denso colarle fuori dalla figa, paragonabile a un’intera eiaculazione di un uomo normale. Fatto questo, le sbattei un’ultima volta il mio enorme palo di carne sulla pancia, completamente sommersa dalla sborra, facendola tremare dal piacere, mentre spremevo le ultime gocce dal mio membro. Osservai con orgoglio quello spettacolo e le dissi: “Se tu e il tuo ragazzo mini dotato volete rimanere qualche altro giorno, volentieri. Sappiate solo che d’estate per casa di solito giro nudo o al massimo in mutande, per cui vi ritroverete questo enorme cazzo sempre sotto al naso, spero non sia un problema quanto meno per te!”. E ridacchiando uscii dalla mia stanza ancora completamente nudo mi fumai a pieni polmoni una sigaretta sul balcone, lasciandola sfinita sul mio letto, scossa ancora da qualche tremito involontario.
Mia moglie con un trans | Racconto trans di sottomarino
Mi piacerebbe riuscire a portare mia moglie a scopare con un trans.
Lamico di papà (al femminile) | Racconto dominazione di Mick1999995
Salve a tutti. Questo è il mio desiderio più proibito. Un sogno che so che nn si potrà mai realizzare. Ovvero essere donna. Ho deciso perciò di scrivere questo per poter condividere anche con voi questo mio desiderio. Scusate per gli errori 😉
Dopo il litigone | Racconto etero di @nonim@
Ciao a tutti mi chiamo Sofia. Sono una donna di 40 anni, e a dir di molti li porto molto bene, sono bassetta, snella e naturalmente abbronzata tutto lanno essendo una donna meridionale. Sono felicemente sposata con Davide da 20 anni. Lui è stato la mia prima volta in tutto…lui è stato lunico uomo a cui mi son concessa. Io con lui sono felice, non sento la mancanza di altre esperienze sessuali nella mia vita, mi basta lui che è lunica persona che amo e sono orgogliosa di di dire che io ho conosciuto solo il suo pene. Io sono una donna allantica…detesto la superficialità e lodio che cova in questa società, detesto lidea distorta e sbagliata che si ha dellamore. Ecco, noi uomini siamo riuaciti a distruggere ciò che abbiamo di più caro:lamore. Lamore per me è il sentimento che provano. UN luomo e UNA la donna luno per laltra e quello che Dio prova per noi. Punto…questo è amore. Amore non è lomosessualità, lamore non sono le porcherie di questa società scostumata…quelle sono merde create dalluomo. Scusate per lo sfogo…ma uno dei miei tanti difetti è quello di essere chiacchierona e di uscire di tema completamente…torniamo a Davide il mio amore unico. Nonostante ciò che ho espresso sopra io non sono una suora con mio marito…anzi con lui a letto ce la spassiamo alla grande. Lo facciamo almeno quattro volte alla settimana…di solito la sera quando i nostri 2 figli dormono. Ci divertiamo come due maiali e non abbiamo molti tabù a letto. Scopiamo sia vaginale , che anale, ci pratichiamo a vicenda sesso orale….ovviamente non facciamo sconcerie tipo scambi di coppia, trii ecc. quelle robe le lasciamo a chi vuole distruggere la coppia. Se i matrimoni e le coppie durano pochi mesi, è per colpa di queste porcherie che lacerano e diatruggono le coppie..oltre al fatto che i giovani di oggi non sono pazienti..alla prima difficolta buttano allaria tutto. Ragazzi giovani il matrimonio e la vita di coppia non è solo gioia è anche tanta sofferenza!!! O mio dio sto divagando ancora vi imploro abbiate pietà di una chiacchierona. Torniamo a Davide…con lui mi diverto insomma siamo molto spinti nel sesso e di solito non ci accontentiamo di una scopata…andiamo avanti fino allalba..anche per 5-6 ore tutta la notte!! Lui ha molte energie ed è ben contento di spenderle scopando insieme…quando dopo 3 ore di sesso il suo pene perde durezza ( come è giusto che sia) prende il viagra e si riprende a scopare fino al suono della sveglia. Finito il sesso siamo sudati fradici….ma proprio siamo lucidi di sudore…abbiamo proprio una patina di liquido denso e allora andiamo in doccia e di solito lì si conclude la notte con un pompino molto appassionato o una spagnola
Il tirocinante del turno di notte | Racconto gay di Trozzai Gotusva
Il tirocinante del turno di notte
In macchina | Racconto esibizionismo di sottomarino
fatto realmente accaduto.
Carlotta e Amalia mi hanno fatto inculare dal cavallo | Racconto zoofilia di Carlotta e le altre due troie
Quelle due troie di Amalia e Carlotta mi hanno fatto inculare da un cavallo nella fattoria di Mario e Marta i miei cugini.
Nel tempio del sesso,delle troie e dei cornuti | Racconto tradimenti di Giovane troia-Marito cornuto
Mentre la signora accompagnava la testa di mio marito che con la bocca succhiava e ripuliva il cazzo sborrato del suo giovane amante,la fioca luce rossastra che illuminava le nostre figure inginocchiate sotto al tavolo,creava unatmosfera magica e perversa al tempo stesso.
Scopare la nonna | Racconto incesti di la nonna
Mia nonna ha 80 anni e da 20 è vedova, da molti anni vive con la mia famiglia e quindi la vedo ogni giorno invecchiare di testa ma non di sexo infatti lei ogni giorno si apre la sua figa e la massaggia fino a venire, molto spesso io la spio attraverso il buco della serratura finchè un mese fà mi ha sorpreso con il cazzo in mano mentre mi facevo una sega, allora lei mi ha detto quando devi farti una sega viena da me e vedrai che non ti deluderò, infatti hò incominciato a farmelo menare da lui e non sprecava neanche una goccia lo ingoiava tutto e poi apriva le gambe e mi faceva leccare la figa, per me era bellissimo la sua figa era sempre pulitissima aveva due belle labbra carnose ed un grilletto molto pronunciato e quando lò leccavo lei veniva quasi subito. Un giorno mi volle far entrare nella sua figa il mio cazzo impazzi di gioia la chiavaia con forza e lei continuava a sborrare, sentivo la sua sborra colare verso il mio cazzo e fu allora che mi disse dai mettimelò nel buco del culo, Io non avevo mai penetrato un buco del culo e quindi il mio cazzo divenne subito duro ed entrai abbastanza facilmente perchè era bello largo e mi confidò che mio nonno e gli altri uomini da lei avuti si era sempre fatta il buco del culo, dopo pochi colpi venni anche nel culo e cosi poi lei mi pulì il cazzo e ci salutammo, prima di lasciarla mi disse la prossima volta saremo in due donne quindi preparaci a scoparci tutte e due. Dopo alcuni giorni, eramo soli in casa, mi disse adesso viene Angela una mia giovane amica che gli piace la mia figa e tutte le volte che viene a trovarmi mi porta un vibratore nuovo. Arrivò Angela unbel pezzo di figa, alta con due bellissime tette ed un bellissimo culo, dopo le presentazioni la nonna mi disse dai fai vedere il tuo cazzo ad Angela e poi lo metterai nella mia figa mentre io leccherò la figa di Angela, io misi il cazzo nella passera della nonna mentre Angela si era svestita e aveva messo la sua figa allaltezza della bocca della nonna incominciammo a godere ed io venni quasi subito, ma avendo ancora il cazzo duro la nonn lo volle nel suo buco del culo mentre Angela aveva in mano la testa della nonna la la schiacciava contro la sua figa. Sborrarono tutte e due cone delle cagne in calore ed anchio venni nel buco del culo della nonna. Dopo alcuni minuti di riposo Angela incominciò a baciare la nonna sulla bocca e gli toccava le tette la nonna mi disse dai mettiti dietro ad Angela e mettiglielo nel buco del culo, era veramente molto bello il culo di Angela e entrai con più difficolta che in quello della nonna ma Angela mi disse dai sfondami il buco del culo ed io la montai mentre lei e la nonna si baciavano da vere amanti e si facevano dei grandi ditalini sborrando dappetutto. Finito lintreccio con Angela , volevo entrare nella sua figa ma Angela mi disse di no, mai nessun cazzo è entrato nella mia figa, me la puoi baciare succhiare infilarci tutto quello che vuoi ma non il cazzo, la mia figa è solo per le fighe e quindi non entrerà mai un cazzo vero, così dicendo mi prese in bocca il cazzo e mi fece un pompino mentre la nonna si menava la sua figa. Mia nonna quando scopava o si menava la figa sembrava una giovane ragazza si trasformava e mi raccontò che un giorno di qualche anno fa sfidò una sua amica a chi prendeva più cazzi in figa ed in culo per quindici giorni. Vinse mia nonna che riusci, al mare, a prendere 50 cazzi diversi sia in culo ed in figa, la sua amica arrivò a 35. Brava nonna ha ancora una bella figa e voglio farla chiavare da qualche mio amico, e cosi dopo qualche giorno invitai a casa 5 miei amici di scuola e quando arrivammo a casa dissi adesso vi faccio una sopresa, volete chiavare si o no e naturalmente tutti in coro dissero di si. allora li feci entrare in camera mia li feci spogliare e dissi adesso uno alla volta entrate in quella camera sul letto cè una bella figa da scopare e cosi uno alla volta entrarono nella stanza, buia, e si scoparono la nonna, quando uscivano mi dissero tutti ma è stato bellissimo possiamo farlo ancora, io andai dalla nonna e gli chiesi se voleva chiavare anroca tutti e cinque + io e lei mi disse si però uno si mette sotto e lo metto nel buco del culo e laltro mi chiava nella figa e cosi a turno tutti e sei entrammo nella sua figa e nel suo buco del culo. Tutti mi ringraziarono e vollero sapere quando si poteva fare ancora quelle splendide chiavate ed inculate, ma lo saprete la prossima volta.
A nudo | Racconto etero di Matt
Era una mattinata di settembre come tante. Mi ero alzato sul tardi, verso le 10.30, erano le ultime volte poiché a breve sarebbe ricomincia la tanto temuta scuola. In questa estate avevo compiuto 18 anni e mi preparavo ad affrontare lultimo anno di liceo. Ma torniamo a noi: una mia fissazione era ed è dormire completamente nudo finché la temperatura mi assiste, infatti chiudo spesso la porta della mia stanza per evitare situazione imbarazzanti con i miei occhi con mia sorella. Ero sicuro che i miei fossero a lavoro e sapevo anche che mia sorella di 21 anni era andata alluniversità perciò uscii dalla mia stanza senza problemi completamente nudo e con il mio cazzo mezzo in erezione ma comunque non completamente a riposo. Aperta la porta della cucina mi trovo davanti, sedute al tavolo con libri e quaderni davanti, mia sorella e due sue amiche, che conoscevo poco ma che trovavo entrambe molto sexy e bone. Rimasi una decina di secondi immobile, pietrificato dallimbarazzo e notai che a parte mia sorella che mi guarda sbalordita in faccia, le due amiche mi fissavano lattrezzo quasi in erezione. Rimasi fermo finché mia sorella mi urlò:Vatti a coprire, idiota. A quel punto chiusi immediatamente la porta e corsi in camera a vestirmi. Poco dopo mi avvicinai alla porta della cucina,molto imbarazzato, per chiedere scusa per la mia nudità, ma prima di entrare sentii una parte della loro conversazione. Una delle due amiche, Alessia si rivolse a mia sorella:Però, niente male il tuo fratellino. Mia sorella molto imbarazzata:Oh andiamo dobbiamo proprio parlarne? Intervenne laltra ragazza, Francesca, che io reputavo la più bona e per cui stravedevo:Beh Claudia (nome di mia sorella), devo concordare. Non era nemmeno completamente in erezione. È veramente ben messo il tuo fratellino. Se limbarazzo mi aveva fatto placare lerezione, quella frase pronunciata da un mio sogno proibito mi fece tornare il cazzo in tiro in un nanosecondo. Decisi di entrare anche per porre fine allimbarazzo di mia sorella.
Schiava dei suoceri – 1 | Racconto sadomaso di HarDom
Franco entrò in casa e si diresse in salotto per cercare la moglie, Luisa.
Vivienne e il pegging. | Racconto interviste di Tibet
Riprendo il discorso con Vivienne, la protagonista del mio racconto che porta il suo nome:
Orgia bisex | Racconto orge di gioppi2
Sandra ha organizzato una serata a sorpresa a casa di un notaio di sua conoscenza. Non mi ha voluto dire nulla, mentre mi vestivo mi ha però fatto trovare sul letto un perizoma nero, piccolo e trasparente davanti, solo un filo dietro. Lo indosso, il cazzo sta con fatica nella parte coperta, il filo mi si infila subito all’interno delle chiappe. La trovo in sala già pronta. Stivali neri al ginocchio, gonna a mezza coscia in pelle nera, camicia sotto la quale si intravede il reggiseno bianco di pizzo, giacca nera e calze color carne a rete. Come sempre provocante. Prendiamo l’auto e guido fino alla villa del notaio, alla periferia di Milano. Parcheggiamo, suoniamo e ci apre lui, un uomo sulla sessantina, brizzolato, ancora piacente. Baci di rito, una pacca sul culo a Sandra, per fare capire chi comanda, e ci fa accomodare nell’ampio salone dove troviamo seduti sulle poltrone la moglie e due uomini, uno dei quali di colore. Ci viene servito un aperitivo, si parla del più e del meno e poi, dopo una mezzoretta, il notaio chiede a Sandra di fare a vedere a tutti il suo maritino. Mia moglie mi accompagna al centro della sala e mi invita a spogliarmi. Obbedisco, tolgo la giacca, la camicia, i pantaloni, calze e scarpe rimanendo in perizoma, sotto il quale il cazzo inizia a premere. Mi fa girare, in modo che tutti possano vedere il davanti stretto nel perizoma e le chiappe attraversate da quel sottile filo nero. Poi mi fa mettere in ginocchio, invitando i presenti a spogliarsi. Lei li precede restando in reggiseno bianco di pizzo, culotte dello stesso colore, reggicalze, calze a rete color pelle e stivali. Come al solito uno schianto. Il primo a spogliarsi è il notaio, non indossa alcun intimo ma in compenso ha un bel cazzo quasi in tiro. Si avvicina a me, me lo sbatte in faccia e mi ordina di ingoiarlo. Mia moglie, si avvicina, si mette dietro e mi spinge la testa verso il cazzo del notaio. Obbediente lo ingoio, lo lecco dolcemente fino a sentirlo crescere, carezzo le palle e inizio a pomparlo. Sento che gli piace. Con la bocca scendo quasi fino alle palle, lo ingoio tutto fino quasi a soffocare, vado su e giù fino a quando lui mi ferma. Si gira e leggermente chinato mi invita a leccargli il buchetto. Allargo le sue chiappe e lecco, infilando la lingua nel buchetto non proprio vergine, mentre con l’altra mano lo sego. Sono un abile linguista e sento che gli piace. Dolcemente infilo un dito ma lui si ritrae e girandosi mi da una schiaffo. Mi afferra la testa e con l’intento di punirmi mi infila il suo cazzo in gola fino in fondo e inizia a scoparmi violentemente la bocca. Faccio fatica a respirare ma lui e Sandra mi tengono ferma la testa e non posso fare nulla. Per fortuna la scopata orale dura poco, eccitato lo sento ansimare, il suo cazzo si gonfia ed esplode in gola con violenti getti di sperma che me la riempiono, obbligandomi a deglutirla. Verso la fine della sborrata esce dalla bocca, giusto in tempo per una pio di schizzi in faccia, all’altezza degli occhi. Mi invita a pulirgli bene il cazzo e poi se ne ritorna alla sua poltrona, direi soddisfatto. Io resto li in ginocchio, il cazzo oramai in tiro, qualche goccia di piacere che macchia il perizoma e mia moglie che mi bacia in bocca per sentire il sapore della sborra del notaio. Poi si alza l’uomo di colore. Un po’ in sovrappeso è alto 1,80 metri. Si toglie la polo verde e quindi i jeans. Anche lui è senza intimo e mostra subito un cazzo lungo e largo, di dimensione decisamente insolite. Sorride, si avvicina e schiaffeggia con il cazzo per poi invitarmi ad aprire la bocca per ingoiarlo. Faccio veramente fatica per la larghezza, la lunghezza è praticamente impossibile, non riesco ad ingoiarlo tutto, sbavo e ho conati di vomito arrivandomi in fondo alla gola. Lo pompo per un po’, lo lecco tutto carezzando le palle, tirandole dolcemente, giocando con le chiappe, titillando il suo buchetto ma non riesco ad ingoiarlo. Mi guarda arrabbiato e il notaio invita mia moglie a punirmi. Io protesto, sto facendo il massimo, ma non serve a nulla. Sandra mi lega le mani dietro con le manette, scosta il filo del perizoma e mi infila un plug, ovviamente nero, di grosse dimensioni e senza lubrificarlo. Urlo di dolore e in quel momento il nero mi infila tutto il cazzo in gola, quasi fino alle palle. Inizia una scopata di bocca sconvolgente, mi pare di morire soffocato e dopo pochi minuti lo sento rantolare spruzzandomi un mare di sborra in gola, prima, e poi in faccia. Ne ha tantissima e mi riempie, cola un po’ ovunque e mia moglie ne raccoglie un po’ con le mani per cospargerla sul buchetto del culetto, dal quale ha estratto il plug.
Ragazza triste, culo vergine | Racconto etero di ceasar12
Vivo in quest’isola, è normale che le mia avventura si svolgano solo qui, anche perché allontanarmi durante la stagione è impossibile, ma sarebbe comunque un traffico, tra traghetti, taxi e aerei.
Il tirocinante del turno di notte | Racconto gay di Trozzai Gotusva
Il tirocinante del turno di notte
Cindy ei runner negri | Racconto gay di Cindyloveblack
Cindy e i runner negri
Ho voglia di prenderlo nel culo 3 | Racconto gay di cristoforo
tre giorni dopo cercai di nuovo ,lafricano! Non mi era mai successo di avere voglia di farmi di nuovo essere inculato dallamico africano in pochi giorni… Eppure avevo dovuto fare sesso con la mia Dolores .. Comunque lo feci.. Telefonai allafricano e gli chiesi di incontrarci allinizio del pomeriggio. Il luogo era vicino allo stesso posto ma solo per farlo salire in macchina..
Inculate lesbo | Racconto saffico di Simona 63
La mia personal traier oltre a sfinirmi con esercizi massacranti con lapprezabile risultato di avere in bel fisico tonico e sodo e dei bei glutei tondi e duri mi ha fatto provare lebbrezza degl orgasmi anali. Ha iniziato un pomeriggio mentre ero sdraiata sul lettino a sfilarmi i patacollant e allargandomi il buco dei sedere con le dita infilandomi infine il suo pollice.
Ho scopato mia sorella | Racconto incesti di valerio
Al compimento del diciottesimo anno il regalo che chiesi a mia madre fu la richiesta di poter frequentare lautoscuola per poter conseguire la patente di guida per autoveicoli, dopo liscrizione e al conseguimento del foglio rosa, cominciai a fare le lezioni di guida con mia sorella Sara, per nostra sicurezza mia sorella scelse un posto con poco traffico alla periferia della città e dopo un ora di partenze, parcheggi, inversioni salite e discese, ci fermammo in un chiosco dove vendevano panini e bibite per fare uno spuntino.
Nel bagni di unautogrill | Racconto gay di ivano mc corti
Cosa volete da me?
Vacanza con gli zii 1 | Racconto incesti di Vanessa99
2 settimane all’isola d’Elba con mio zio, mia zia, mia sorella(21) e mia cugina(19). Prendiamo il traghetto a Livorno ed alle 2 di pomeriggio siamo già nell’appartamento ed iniziamo a sistemare le valigie. Gli zii si prendono la stanza a parte con il letto matrimoniale mentre mia sorella Sarah si impone e vince il letto […]
Si papà, inculami senza pietà | Racconto incesti di Samantha70
Racconto una storia vera ma accaduta diversi anni fà .
Quando la mamma è grande | Racconto incesti di Mitana
Siamo a maggio inoltrato ed i primi calori estivi si fanno sentire. La stanza e` in penombra colle persiane accostate per lasciare il sole fuori e mentre mamma si dedica alle faccende di casa io mi stendo sul divano. Sono pieno di me, soddisfatto della mia vita anche se lontano c`e` una mamma ed una bambina che reclamano la mia presenza. Non voglio vederle. Sono deciso a mai piu` rivederle. Certo che pero`, se ripenso alle lunghe cavalcate colla mia signora, al suo seno che riuscivo a tenere in bocca o al culo che tenevo in una mano o al boschetto peloso mi viene un fremito ed il cazzo alza la testa. Quella vagina aperta che mi aspettava gia` umida il tremito delle grandi labbra che sembravano allungarsi per abbracciare la nerchia il buco del culo che vibrava aspettando una visita mi fa arrapare ed a volte a considerare la decisione di mai piu` rivederla. La moglie esibizionista e disponibile ad incontri con sconosciuti purche` non la abbandonassi. Dio che deficiente che sono stato. Adesso potrei essere a letto con lei e qualche bel cazzone che la stia fottendo mentre io colla lingua umidifico i loro genitali. Che pirla! A giudicare dal cazzo duro che reclama una fica calda devo proprio essere stato cieco a non vedere il desiderio di quella donna a tenermi accanto a se e sordo a non sentire la sua fica che reclamava interesse dal mio strumento. Cieco e sordo ma soprattutto deficiente e coglione. Gia`, coglione. Dove la trovo una moglie che mentre mi fissa negli occhi e` scossa da un orgasmo causato da un cazzo duro che la sta inculando approfittando della ressa nel tram? O come quella volta che su uno scoglio di Capri mentre io nuotavo lei aveva spalancato le cosce per farsi ammirare la fica nuda da quel giovane che massaggio` il cazzo fino a sborrarsi addosso. Queste sono donne da tenere da conto. Se si ha la fortuna di incontrare sinmili animali da letto bisogna poi esser capaci di trattenerli. Invece adesso mi ritrovo da solo e con una mamma… una mamma che… A proposito di mamma e` salita sulla scaletta e sta pulendo le finestre a cominciare dall`alto e mentre si dondola agitando lo straccio le si scopre il culo colla pelle bianca e liscia ed il canale delle chiappe segnato da una striscia di stoffa nera che dovrebbe essere la sua mutandina. Pero`, mamma. A ben considerare e` ancora ua bella donna e piu`la guardo piu` mi attizza. Guarda che cazzo duro mi e` venuto. Oh mamma. Le gambe affusolate che s`ingrossano man mano che si dipartono dal ginocchio, la pelle e` di pesca e` seta e` liscia e piu` morbida laddove si congiungono e racchiudono il centro del Paradiso, il buco dell`Ozono il buco nero dell`Infinito. Anche il buco del culo colla sua raggiera e l`alone di pelo che proviene dal pube fa la sua figura. E le chiappe sode! Quando passa per la via non sono tanti i passanti che si fermano per ammirarle e pochi riescno a non fare commenti di cui lei e` fiera ed io mi attizzo. Sono figlio di quelle chiappe sono nato da quella bernarda pelosa ho bevuto a quel seno, ho ammirato dall`interno quella vulva. AH mamma! Mamma e` al pari della mia ex moglie un`animale da letto. E` nata per essere sottomessa, sottomessa da un uomo che le sta sopra anche se una delle posizioni da lei preferite e` stare sopra per guidare la profondita` e velicita`, decidere il ritmo insomma. Eccola che scende dalla scala, sculetta per spostarla all`altra finestra, vi monta ed ecco di nuovo le belle chiapep esposte. Va`, le si vedono perfino i peli pubici che schizzano dai bordi delle muatandine. Non li raderebbe per nessun motivo, e fa bene. Una donna senza pelo pubico perde gran parte della sua femminilita`. Inoltre il pelo conserva il profumo della fica anche dopo la doccia. Ricordo il profumo acre di piscio e di sborra che conservava il pelo della mia signora. Mi divertivo a succhiarlo facendola arrabbiare perche` lo tiravo fino a strapparlo quasi. Ah, se mia madre… bah. Mi sto toccando, il cazzo mi tira da matti, mi fa male alla base, ha bisogno di sfogare e cosa c`e` di meglio di una sana pugnetta? Avvolgere l`asta nella mano quasi fosse quella gentile di una donna, moglie o mamma e` lo stesso, scapocchiarlo come se fosee la fica a farlo, e` una sensazione meravigliosa, strizzo le palle e vorrei infilarmi un dito nel culo ma la posizione supina me lo impedisce. Mi scoccia alzarmi ed andare in bagno per infilarmi nell`ano il manico dello scovolo. Magari alla prossima sega. Ricordo i pompini che mi ha fatto mia moglie, le seghe alla spagnola strofinando il cazzo tra le tette fino a sborrarle in bocca. Che sensazioni, chissa` se le rivivro` ancora. Nei sogni le tette soni piu` pesanti le fiche piu` calde i baci piu` focosi. Quello che rimpiango e` il buco del culo che ho profanato poche volte, molto poche in proporzione a quante volte avrei potuto incularla. Lei impazziva letteralmente sentirsi otturata da dietro mentre davanti la tappavo con un cazzo di gomma. La doppia penetrazione la faceva andare fuori di testa come il cazzo grosso del suo amico. Perche` mi hai tradito, eh, perche`? Che poi non l`ho lasciata per il tradimento ma per la testardaggine di negare tale tradimento fino a che la pancia gonfia non l`ha obbligata a confessare. Le avrei perdonato tutto, ma non sopporto la falsita`. Se uno mi racconta il falso e` perche` crede che io sia deficiente e la cosa mi manda in bestia. Non fosse stato cosi` adesso sarebbe accanto a me a succhiarmi il cazzo che mi tira da matti. Ho voglia di una mano amica di un buco di culo di una fica accogliente…. – Eccomi. La voce di mamma mentre imbocca il cazzo e cogli occhi sorridenti succhia. Succhia, si, succhia il cazzo che esplode e le allaga la gola. Tossisce mentre inghiotte il mio seme. La guardo sbalordito. Quando si riprende fa schioccare la lingua mi afferra il cazzo lo scuote e: – E` mezz`ora che strizzi `sto strumento e chiedi una bocca che lo accolga. Ecco la bocca. Non ho potuto resistere e poi mai potrei lasciare mio figlio desiderare qualcosa e non accontentarlo. Pulise per bene asta e cappella quindi torna alle sue finestre mentre io mi appisolo rilassato e felice. Non c`e` che dire, mia madre e` una gran puttana ed io sono un grande….figlio di puttana. MItana