Il diario di una quarantenne | Racconto trio di Stefano Celogrosso

Il percorso che mi ha portato allincontro con ”il triangolo” è stato particolare e sicuramente lungo dal momento che ci sono voluti tanti anni. Anche nei primi anni di matrimonio mio marito mi chiedeva delle precedenti esperienze con fare morboso soprattutto a letto ed io mi ricordo le interminabili seghe che gli tiravo nel raccontargli le esperienze, non molte francamente.

Avevano un piano per farmi la festa | Racconto incesti di ScorpioneRM

Tornato da scuola in doccia e uscendo sento delle voci in camera di mio fratello Luca 20 anni io ne ho 18 sdraiati sul letto affianco a lui mio cugino Walter 21 anni guardavano un film porno e si masturbavano cazzo mio cugino stava messo meglio di mio fratello più corto ma doppio di circonferenza mio cugino lungo grosso cappella a fungo e avevano le palle gonfie mi sono eccitato ho fatto cadere asciugamano intorno alla vita e mi sono accarezzato e infilato le dita nel culo per paura di farmi scoprire ho accellerato i movimenti e mi sono schizzato nella mano e sono scappato in camera mia Il giorno dopo stavo mangiando in cucina mio fratello mi ha detto dopo che hai fatto la doccia porta una birra in camera mia a Walter è uscito ho fatto la doccia poi sono sceso ho preso due birre e sono salito ho bussato e aperto lui era sdraiato aveva una canottiera e sotto era nudo il cazzo era dritto lo chiamato poi curioso ho accarezzato il cazzone duro aperto gli occhi e mi ha detto ciao bello che ne dici è grosso ? Si fa paura gli ho passato la birra e abbiamo bevuto poi mi ha detto voglio farti vedere una cosa ha preso il cellulare e mi ha mostrato un video dove io spio loro e mi sego e mi accarezzo il culo e infilo le dita tremando e schizzando mi ha fatto segno di sdraiarmi sul letto Vedi carino non vuoi che lo mostro a TUO FRATELLO O TUO PADRE sai che casino che fanno un fratello e figlio finocchio e mi accarezzava poi ha preso la mia mano e la portata sul cazzone io lo segavo poi mi ha tolto asciugamano intorno alla vita e mi ha stretto le chiappe se sei gentile io sto zitto e mi ha spinto la testa sul cazzone lo baciato e leccato e succhiato e mi teneva ferma la testa e da sotto spingeva il cazzo per farmelo ingoiare poi si bagnava le dita e le infilava nel culo allargandolo mi ha costretto a mandarlo tutto in gola e mi ha girato a leccarmi e succhiarmi il buco che era pulito perchè sotto la doccia infilavo il tubo e lo pulivo dentro poi mi girato e io sotto allargato le gambe e salito sopra mi ha tenuto aperto le chiappe e sputato dentro e poi appoggiato il cappellone e a spinto una mano intorno al collo e altra sotto a bloccarmi il cazzo eccitato mi leccava il collo e le orecchie e poi mi ha girato il viso e quando ho fatto delle smorfie di dolore mi ha infilato la lingua in bocca e mi ha scopato poi lui sotto io seduto sopra e da sotto mi alzava e mi abbassava poi a pecorina infine mi ha sbattuto sul letto a gambe aperte venuto dentro e mi ha baciato con una forza e passione e entrato mio fratello nudo a cazzo dritto e mi ha messo il suo cazzone in bocca e ha preso il posto di mio cugino e lo succhiato e ingoiato mi ha scopato anche lui in tutte le posizioni poi lui sotto io in mezzo e altro dietro mi hanno infilato i due cazzi insieme e li urlato di piacere e sono venuto e anche loro in bagno a ripulirmi e poi li ho iniziati a succhiarli facendoli eccitare e mi hanno sbattuto soli e insieme e tutti e due io inginocchio e loro in piedi davanti alla mia bocca e ho ingoiato tutto .quando avevano voglia mi chiamavano e mi usavano un pomeriggio mi hanno chiamato in camera una benda sugli occhi e le mani dietro la schiena in ginocchio mi avvicinavano i cazzo sulla bocca e succhiavo mi ero accorto che uno era diversa i loro ormai a occhi chiusi li riconoscevo e questo era largo facevo fatica a ingoiarlo poi mi hanno tirato su e messo a pecorina uno i n bocca e uno in culo e quando entrato il cazzone ho sentito la carne slabbrarsi mi teneva con le manone sotto le cosce e mi tirava quando lo spingeva facendolo entrare tutto e urlavo dal piacere mi hanno sciolto le mani e mi sono sfilato la benda e il terzo era un ragazzone grosso roscio e cazzuto mi ha tirato e a cavalcioni sul cannone e sono venuto e mi ha girato e mettendosi le gambe sul collo mi ha scopato sbattendomi forte e alla fine ha scaricato un litro di seme colava dal culo e poi io in mezzo e a turno mi hanno spaccato il culo con due cazzi insieme passata una settimana avevo il culo che mi bruciava mettendo creme anestizzanti mi hanno detto domani pomeriggio andiamo ad una festa di un nostro amico preparati In una villa una festa pochi invitati vedevo dei ragazzi in costume buttarsi in piscina poi bere mi hanno portato dietro la casa un miniappartamento un salone angolo cottura e un bagno una camera da letto con un letto grande e tondo mi hanno fatto spogliare e dovevo aspettare dopo un quarto d ora si aperta la porta mio fratello mi ha detto fai finta di dormire e fai tutto quello che ti chiede il mio amico e mi da una sculacciata ci sono solo delle piccole luci il tizio si siede e mi accarezza le spalle e scende poi sento la sua lingua lungo la colonna e mi vengono brividi mi muovo mi infila la lingua nel culo mi morde la chiappe le stringe le bacia poi mi gira e mi lecca tutto succhia il cazzo poi si allunga e mi bacia con passione sento il suo cazzone sulla pancia mi abbasso lo lecco lo bacio e lo ingoio è duro sui 19 cm mi tiro su e mi ci siedo sopra e lo faccio entrare poi mi giro di lato e mi sbatte è dolce bacia con passione mi tocca delicatamente e si gira a 69 e veniamo uno nella bocca dell altro esce lui entra un altro e cosi per tutta la sera cazzi di tutte le misure ma il festeggiato un po bevuto mi prendeva con forza e della violenza costringendomi a fare quello che gli piaceva avevo capito che piu facevo resistenza e piu si eccitava e quando mi ha scopato ho goduto alla grande mi ha costretto a bere e succhiarmi la mano e poi il suo facendomelo ingoiare e baciandomi passandomi la lingua in bocca tutti soddisfatti poi mi hanno preso a fine serata mio fratello e mio cugino

La signora e` servita Seconda parte | Racconto etero di Mitana

Il bello di questi due e` che non riecono a comunicare se non a segni. Sono di due Paesi molto distanti e due culture molto diverse. Infatti la cultura della signora non prevede preliminari per fare sesso, anzi, i peliminari si fanno solo colle prostitute e mai una signora si sognerebbe di fare un pompino al marito ne` un marito chiedera` mai alla moglie di mettersi nuda e tanto meno le succhiera` il seno, riservato al nutrimento dei figli, ne` le lecchera` la fica da dove vengono espulsi i rifiuti organici; del culo neanche a parlarne. Il vecchietto si diverte nel vedere la signora presa da un`emozione esagerata ed intuisce che la donna non ha mai goduto come sta godendo. La sua fregatura e` che non puo` sborrare perche` se lo facesse avrebbe bisogno di parecchie ore per vedere di nuovo il cazzo rialzare la testa. Allora interrompe spesso l`azione cosa che provoca delle rimostranze nella signora che si vede rallentata mentre sta correndo piu` veloce verso la meta. La notte passa tra leccate e carezze e malgrado lei non veda l`ora di sentire in corpo quel muscolo cosi` rigido lui glielo nega, perche` la signora ogni volta che lo vede avvicinarsi alla bocca volge la testa e lo rifiuta. Il giorno dopo e` domenica per cui fatta una doccia e la colazione ritornano a letto a fare quello che hanno fatto per tutta la notte. L`uomo e` istancabile e la donna insaziabile. E cio` che la diverte di piu` e` pensare che lo aveva accettato perche` vecchio e lo aveva ritenuto asessuato come suo padre. Ma allora! O suo padre e` un vigliacco o questo e` un portento. Le fa piacere sentirsi succhiare i seni, la fa sborrare sentire la lingua frugare tra le pieghe della fica ma quel dito nel culo la fa impazzire, specie quando lo sente roteare. Sente un piacevole fastidio un dolore eccitante quando l`uomo roteando il dito cerca di allargarle l`ano. Le pare di essere squartata ma le piace, e` strano, il dolore di solito non lo sopporta specie se e` la testa che batte contro il muro ma questo dito che le allarga il forellino finora mai toccato da nessuno la fa impazzire e le fa gridare di procedere oltre, ma la diversa lingua non fa capire al compagno il suo desiderio. La sera sono sfiniti, mangiano contro voglia tanto e` lo sforzo di masticare il cibo. Il vecchietto l`ha fatta sedere a cosce aperte sulla tavola e dopo averle spalmata la fica di marmellata di fragole gliela ha ripulita colla lingua provocandole altri orgasmi che l`hanno sfinita. Lui e` un pazzo, e` assetato di sborra e non fa altro che farla godere per ingoiare l`umore che la fica secerne in continuazione. Basta che l`uomo le sfiori un seno che gode, basta che le metta in mano il cazzo duro che gode, le cateratte aperte non riesce a fermarle. I sensi sono esacerbati ed il grlletto le duole non trovando pace. Finalmente il compagno cede al sonno e la lascia in pace. Passano delle ore prima che si addormenti, sogna cazzi alati che la rincorrono per tapparle bocca fica culo orecchie e persino nelle narici si infilano mentre il vecchio dall`alto di una collina se la ride. In piena notte si sveglia per il cazzo duro che spinge tra le chiappe. Si allontana quanto basta ma ecco che il cazzo la segue si sistema nel canale profumato e li` dorme. Al mattino non c`e` tempo per cui appena puo` segue il suo uomo al lavoro passando prima in libreria a comprare un dizionario. E cominciano cosi` a comunicare. Ci vorranno circa tre mesi prima che possano fare un ragionamento senza l`aiuto del dizionario. L`intesa e` ottima e come lui e` stato un bravo maestro cosi` lei e` stata un`ottima allieva. Ha imparato tutto ed alla svelta. Fa i pompini senza rigare il cazzo coi denti, ingoia la sborra e fa schioccare la lingua, succhia la saliva e la restituisce, lecca il buco del culo e strizza le palle. E quando lui le ha confessato che ama succhiare i cazzi bei grossi e che sogna vederla leccare una fica lei ha accettato non tanto per il proprio piacere quanto per soddisfare quest`uomo che l`ha fatta rinascere alla vita. Trascorrono sei anni di bagordi, di orge di scambi con coppie e d`incontri con singole lesbiche e singoli cazzuti ed infine col culo sfondato e la fica allargata decidono di ritirarsi nel Paese di lei. Dopo aver chiuso tutti i rapporti colla famiglia vi ritorna per ritrovare un nipotino di sei anni una figlia donna ormai ed un genero sempre allegro e puttaniere piu` che mai al punto che i litigi colla moglie sempre piu` magra sono all`ordine del giorno. E proprio per sedare questi litigi decide di recarsi spesso in casa loro e cercare colla sola presenza di portare un po` di serenita` alla famiglia. All`inizio vi trascorre qualche fine settimana poi qualche giorno in piu` infine si ferma per settimane intere tanto il marito e` attratto dalle bellezze del posto e non sente la sua mancanza. Pare che in famiglia sia tornata un po` di serenita` e lei ne approfitta per andare a trovare l`ex marito che abita poco lontano e che vive da solo. In piu` scopre ch e` stato licenziato per il vizio di bere ed e` malato di diabete. I due, malgrado i litigi in fondo si sono sempre amati, tanto che lui dopo la partenza di lei non ha frequentato nessuna donna e glielo dimostra portandola a letto e chiavandola per ore. A differenza del marito vecchio lui e` molto piu` giovane e virile ed al posto di leccare e succhiare la fotte come un pistone per ore portandola a godere tante di quelle volte. Decidere chi dei due chiavi meglio e` arduo, ognuno e` bravo alla sua maniera. L`ex ha il cazzo piccolo ma resistente l`altro ha la lingua lunga e la fa godere molto di piu`. Un giorno, durante un momento di intima rilassatezza, sai di quei momenti in cui ti senti talmente eroe che confessi le cose piu` segrete, racconta al marito attuale di aver rivisto il marito di una volta. – Mi piacerebbe che ci andassi a letto. Gli dice lui. – E` quello che ho fatto, confessa lei. Lui vuol sapere per filo e per segno delle loro chiavate, di cosa si son detto di come lui l`ha presa trovadola colla fica piu` larga ed il culo sfondato. E se lei gli ha succhiato il cazzo e se lui le ha succhaito i seni e di quante volte le ha sborrato in fica e se le ha penetrato il culo. Intanto che la signora e` impalata sul cazzo del nuovo marito racconta di come ha consumato col vecchio. Il nuovo malgrado l`eta` si sente talmente ringalluzzito dai racconti della moglie che le propone di essere l`amante fissa dell`ex e la invita a portarglielo in casa per conoscerlo di persona, in fondo sono legati dall`amore per la stessa donna. Cosi` la signora abita in famiglia, colla figlia genero e nipote, consuma coll`ex e periodicamente torna dall`attuale a raccontare e condividere momenti caldi fino a che un giorno lo conduce con se ed i due mariti si conoscono. Siccome trascorre parecchie ore fuori di casa e spesso si trattiene anche la notte e` costretta a confessare alla figlia ed al genero il suo rapporto con l`ex. Per il seguito a piu` tardi Mitana

Mi scopo mia sorella | Racconto incesti di Dado 61

Non avrei nemmeno solo immaginato, quello che accadde una sera dinverno di due anni fa.. Io ho sempre rispettato tutti , ma quello che accadde a me e a mia sorella fu tutto imprevedibile e senza parole; ma bellissimo. Io ero rientrato da poco a casa, mia sorella Francesca, lei così si chiama stava preparando la cena. Io mi avvicinai a lei solo per darle un saluto, ma quando fui vicino a lei non so cosa mi prese, con le mani le sollevai la gonna,lei impaurita dal mio gesto sconsiderato, iniziò ad urlare , io con un schiaffo la tramortì, la sdrai sul letto, le apri le gambe, strappai le sue mutandine. Presi il mio arnese fra le mani, LP strofinati vicino alla sua passerà e poi glielo infilai dentro ed iniziai a sbatterla, fino a quando venni nel suo Pandino..

Bionda vecchia troia | Racconto etero di torquago

stavo inculando violentemente una vecchia signora di 73 anni…..a lei paiceva molto …perchè i suoi urletti…i suoi miagolosi…e le richieste che diceva ..tipo..vai…più forte….più forte….poi oooo mamma miaaaa….oooo mammamia…..godoooooo…sto godendoooo….mammamia….Questa vecchia maiala ..mi faceva impazzire…..vedevo davanti il suo culone.. non basso… lo vedevo un po floscio …ma sempre abbastanza in carne…le cosce lo stesso….la sua schiena…invece sembra che avesse una quarantenne…lucida….senza brufoli…tanto che la leccavo…le sue braccia e le mani facevano vedere letà di questa donna…Per dio…stavo inculando una donna ..che da anni ci conosciamo e …mai..dico mai…avevamo pensato di fare sesso….io sono molto più giovani rispetto a questa mialona….usci da i miei pensieri…e tornai al lavoro di pompare la bionda signora….che in questo momento stava dicendomi….ohhhh..non finire…non smettere….ohhhh continua così…così..così….Era già mezzora che la inculavo …ma lei non voleva assolutamente smettere…continua…per piacere…se vuoi ti pago…ti pagooooo….Era ormai diventata una troia…ma io non ce la facevo più …..riusci a tenere un altra decina di minuti….poi inondai il suo culo di sborra…..Lei…..no..no..no…ti avevo detto

Sculacciate in vacanza | Racconto dominazione di Hktbugk

Oggi sono andato con i miei cugini in vacanza ma venne anche mia zia, insistette per paura che i suoi figli combinare ero guai. Loro disse mamma ma abbiamo 15anni ormai siamo grandi! Ma lei non si impietosi e venne insieme a noi. Tutto ciò che volevamo fare come ad esempio fare murales e scoparci qualche ragazza non fu più fatto. Partiamo alle 7:30 del mattino in treno avevamo una cabina tutta nostra stavamo andando a trovare la sorella di mia zia in Germania. In treno ci annoiavamo io allora dissi giochiamo al gioco della bottiglia, e ci saranno anche obblighi sconci da fare mentre mia zia era in bagno. Dopo 10 minuti che stava in bagno noi iniziammo a fare brutti e brutti obblighi allora tocco a me è mi dissero mettiti sulle nostre ginocchia e farti sculacciare. Secondo me non vedevano lora di dirmelo,anche perché loro sono stati sempre sculacciati, anche con la cinghia e il battipanni. lidea mi eccitò moltissimo ma gli chiesi cosa avremmo fatto se fosse entrata zia loro dissero che non mi dovevo preoccupare. I miei cugini erano un po palestrati e avevo paura che mi avrebbero fatto molto male, Andrea il più piccolo solo di pochi mesi e il meno forte si tolse la cinghia non so perché mi eccitarono così tanto, daltronde ero maschio anchio. Iniziarono subito con la cinghia e mi fecero gridare dal dolore, dopo due minuti che gridavo come un pazzo venne il controllore mandato da alcune persone che si domandavano perché si sentivano grida dalla nostra cabina. Mia zia mentre si in camminava verso la cabina chiese il perché erano tutti li ha guardare dentro la cabina, il controllore spiego il problema è quando se ne andarono tutti con voce severa disse:cosa vi passa per la mente?noi avevamo detto che era solo parte del gioco. Mi immagini subito sulle ginocchia di mia zia che mi sculaccia a di santa ragione, la zia e una donna che cura molto il suo aspetto aveva un fisico niente male con sedere piuttosto sodo capelli castano scuro e un po ramati che gli arrivavano a metà vita occhi verde-grigio e un bel tatuaggio sul fianco e i miei cugini biondi e con gli occhi azzurri io invece capelli rosso-biondo con le lentiggini e occhi verdi. Inizio a farci una ramanzina e disse quando arriveremo a Berlino vi darò una lezione che non dimenticherete mai e aveva detto che anche sua sorella lavrebbe aiutata. Noi non avevamo detto più niente per tutto il viaggio è cercavamo di distrarci con dei video su YouTube per non pensare a ciò che ci attendeva, loro lo sapevano già è mi raccontarono in via messaggi che ci avrebbero sculacciati con il battipanni e la cinghia, io ebbi un brivido di paura. Quando scendemmo prendemmo i bagagli e ci reclamo a casa della persona che ci avrebbe fatto le piaghe sul sedere. Salutami la zia andammo a posare i bagagli ed erano andati a fare un giro per Berlino quando avevamo visto la zia che parlava con sua sorella dellaccaduto in treno noi facemmo finta di niente quando le zie ci avevano quando delle occhiatacce, laltra zia, bionda e con gli occhi verde prato e anche lei un sedere niente male per fortuna tutti parlavano sia tedesco che italiano, e anche molto bene! Andammo a visitare il muro di Berlino e molti altri monumenti. Tornammo per l1e mezza e trovammo tutto pronto per pranzare la zia sapeva cucinare molto bene. Dopo mangiato io chiesi di più su questa sculacciata e loro dissero che lultima volta che le avevano prese non si sedettero per tre giorni. Arrivo il pomeriggio credemmo che la punizione salto e facemmo un sospiro di sollievo ma loro dissero che dopo cena avrebbero ricevuto una punizione che non avrebbero scordato mai. Arrivo lora di cena, avevamo tutti e tre i musoni lunghi e tristi e vidi che le nostre zie mentre mangiavamo stavano preparando gli accessori e il posto giusto dopo mangiato ci diedero 10 minuti di tempo per prepararci e ci dissero che se dopo 10 minuti non venivamo ci avrebbero puniti anche con il paddle noi avevamo detto di che saremmo arrivati in tempo. Ci preparammo ed eravamo pronti a subire, ho meglio i nostri poveri sederi dovevano pagarla allora il più piccolo Andrea aveva toppa fifa e disse che non voleva venire e allora Bruno il più grande disse:se per questo neanchio. Allora mi guardarono e dissero :sei rimasto solo tu,Gerardo! Io dissi che dovevano venire se non ne volevano prendere altre con il paddle allora ci incamminammo tutti contro il nostro destino. Le zie erano furiose perché passarono 20 minuti allora disse la zia che viveva li (Laila) che ne avremmo prese ancora di più con il paddle noi non diamo niente e ci eravamo sistemati io ero lultimo così Bruno fini sulle ginocchia della zia Laila e Andrea sulle ginocchia dellaltra zia (Amanda). Vedevo i miei poveri cugini a 15anni piangere e chiedere pietà ad un certo punto verso la fine della loro punizione dopo aver scalciato abbastanza passarono la lesta sulle ginocchia delle zie e le gambe ferme abbandonati a loro stessi. Arrivo il mio turno e mi sculaccio zia Amanda dove disse:ti piacciono le sculacciate eh? Io dissi :ma era solo un gioco ma.. E inizi a gridare scacciare e contorcermi soprattutto quando mi sculaccio con il battipanni alla fine disse dici grazie zia ho imparato la lezione non lo rifarò più, scusami io lo dissi senza obbiettare e tutta la sera rimanemmo con i cui allaria bollenti e pieni di paghe

Giochiamo al dottore? | Racconto prime esperienze di beast

Avevo un amico, Francesco, anche lui adolescente, non compagno di classe ma di scuola, aveva un anno più di me, abitava due piani sopra il nostro appartamento, ogni tanto ci trovavamo a casa di uno o dell’altra per studiare o giocare insieme, le nostre rispettive famiglie si conoscevano per cui non c’erano stati problemi o sospetti, mentre invece qualche dubbio sarebbe stato meglio lo avessero avuto…

Tamara e la punizione. Capitolo diciannovesimo. | Racconto sadomaso di emiliosex

Qualche sera prima avevamo davvero esagerato. Avevo condotto mia moglie Tamara in unarea di sosta dove 12 camionisti lavevano scopata per bene. Inaspettatamente lavevano scambiata per una prostituta ed io stando al gioco, avevo fatto la parte del protettore, facendola pagare per le sue prestazioni. Ogni volta che ripensavo a quella situazione mi eccitavo, ma allo stesso momento sentivo la voglia di scaricare la tensione che avevo accumulato. Qualche giorno prima era arrivata la frusta acquistata per corrispondenza. Una da allenamento di cavalli, come quelle che si vedono nei circhi, con una corda lunga oltre un metro. A cena le parlai e le preannuncia che quella notte dovevamo “giocare”, facendole intravedere il nuovo giocattolo. Ormai era abituata alle pratiche di sottomissione, a lei piaceva molto, specialmente quando aveva esagerato in atteggiamenti da troia. Penso che anche per lei, subire il dolore, rappresentasse una valvola di sfogo. Si era fatta scopare in mezzo ai TIR da tedeschi, italiani e perfino da due uomini di colore. Aveva preso cazzi per tre ore di fila, in tutti i posti e si era intascata anche i 520 euro. Entrammo nella stanza da letto e le chiesi di denudarsi. Obbedì, togliendosi tutto«Non mi piaci così , indossa le autoreggenti a rete» comandai. Aprì il cassetto del comodino e da una confezione nuova, uscirono delle calze che indossò subito. «Appoggiati al muro» e lei subito obbedì. Tacco 12, calze a rete autoreggenti nere, pelle bianca, capelli biondi. Era ferma che attendeva il primo colpo, impaziente. Pensava che cominciassi piano. Mi pongo alla sua sinistra “FSHHH” un colpo di frusta violentissimo sulle sue natiche. Lei “AAAHHH” e si sposta .«Ferma cagna, al tuo posto». “FSHHH” altro colpo violentissimo sempre sulle natiche, lei alza un ginocchio per il forte dolore. Non le do il tempo, “FSHHH” terzo colpo sulle natiche , “AAAHHHH”. Qualche secondo, miro alle spalle, “FSHHH” , lei grida di dolore, in continuazione a raffica uno dopo laltro, “FSHH , FSHH, FSHH, FSHH, FSHH” , si butta a terra per il forte dolore, ma non mi fa segno di fermarmi, la colpisco senza pietà nelle natiche mentre striscia a terra “FSHH, FSHH, FSHH, FSHH, FSHH” .«Girati troia» esclamo, lei obbedisce divento pazzo e la colpisco ovunque nelle gambe “FSHH, FSHH,” nella pancia “FSHH, FSHH,” nei seni “FSHH” nelle braccia “FSHH” nei fianchi “FSHH” avevo il sangue agli occhi, ma ad una certo punto noto che mi fa segno di fermarmi. Obbedisco, ma era tardi, era piena di lividi, nelle spalle da uno trasbordava sangue. Dolorante si rialzò,«colpiscimi, ma non con la frusta, con la tua cinghia» mi disse. Lei era abituata alla mia cinghia, la presi la feci distendere sul letto e la sottoposi a dieci cinghiate potentissime sulle sue natiche. Mi fece segno di fermarmi, le erano spuntate le lacrime ma era sazia. Qualche minuto e per il forte dolore mi chiese di cospargerle una crema. Una sorta di emolliente antidolorifico che usavamo dopo il trattamento. Già si sentiva meglio, approfitto per massaggiarle il culetto. Estraggo il lubrificante siliconico, il “fistan”. Prima un dito, poi due, tre, quattro, spingo il pollice allinterno, il culetto e ben allargato, spingo, spingo ancora. Carico “fistan” a non finire, è inondata da quella sorta di grasso scivolosissimo, ormai la mano entra tutta, la metto a pecorina e tocco il suo interno, sono dentro fino al braccio. Lei cerca il godimento in una morsa di piacere e dolore. Stringo la mano a pugno e spingo nel suo ano senza pietà. La ritraggo e scopro la sua puzza, la sua merda appiccicata, senza farmi problema la sfondo nuovamente, con laltra mano provo a penetrarle la figa, ma entrano solo le dita. Carico “fistan” a non finire ed adesso entro, la troia è a pecorina e ha due mani infilate nei due buchi fino al braccio. La scasso senza pietà. In quel momento ero davvero soddisfatto per il trattamento che le facevo e che ritenevo meritasse. Adesso è di fianco e le mani continuano a penetrarla. Mi avvicino con il cazzo e la penetro. Adesso siamo a tre: una mano ed un cazzo nel culo, laltra mano in figa. Purtroppo solo dopo poche spinte vengo, ma continuo fino a che il cazzo si distende. Estraggo le mani, una e puzzolente, lei ha uno stimolo e scappa in bagno… io vado nellaltro a pulirmi, a togliermi quel puzzo… Riesco a ritornare in camera prima di lei, pensai di usare lo strapon. Lo imbrago ai fianchi, un mostro lungo trenta centimetri diametro 7. Una cosa che qualunque donna o uomo si trovasse ad assaggiarla, camminerebbe come uno storpio per 7 giorni. Prendo anche laltro dildo quello di 25 centimetri diametro 5 e lo appoggio sul letto. Lei rientra in camera,«ancora?» domanda.«Io sono stanca, ora basta» continua.«Stai zitta». La faccio mettere a pecorina e le scasso la figa, con il pezzo da 30. A poco a poco ne inserisco, almeno, tre quarti, con quella ventina di centimetri dentro, belli abbondanti, spingo come un forsennato e la sento gridare di dolore. Afferro laltro pene di plastica, e senza lubrificarle il culo, provo a penetrarlo. Ormai ha perso la lubrificazione, il dildo stenta ad entrare. Lo bagno appena con la saliva e spingo senza pietà. Non scivola, ma spingo lo stesso. Lei è tutta un dolore, soffre come una cagna ed io continuo fino a schiaffarle tutti i venti centimetri dentro al culo. Con laltro dildo che uso come strapon, le penetro la figa, ma adesso non posso andare oltre i 10-15 centimetri, perché quellarnese nel culo le procura dolori atroci. Vado avanti ed indietro in una doppia penetrazione dolorosissima per lei, adesso non gode più, però vive con desiderio, quella esperienza di dolore, Stacco il dildo dai miei fianchi e lo lascio piantato in figa . Laltro è nel culo, li spingo, entrambi, con le mani per sfondarla totalmente, sono allinterno, belli conficcati, afferro la frusta e la colpisco nuovamente come una cagna, per una ventina di volte. Lei muore di dolore, si toglie i dildo rovina a terra, continuo a colpirla ovunque, senza alcuna pietà, fino a portarla allo sfinimento. Ora mi sentivo meglio, mi ero sfogato, a causa della sua troiaggine, aveva avuto la meritata punizione. Il tempo di riporre quegli attrezzi e mi metto a letto, lei resta, dolorante, a terra. Il mattino seguente al risveglio lei era nuda, accanto a me, piena di lividi in tutto il corpo. La svegliai e mi alzai per preparare la colazione. Mi raggiunse in cucina ed era piena di dolori, camminava a stenti.«Mi fa male tutto, ho dolore in mezzo alle gambe, ho dolori nel sedere» mi disse.«Non è niente, ora ti riposi un paio di giorni e passa tutto» risposi. In realtà si riprese dopo una settimana, cominciavano a scomparire i segni della frusta, si riprendeva bene. Per alcuni mesi evitai di praticare esperienza sadomaso, anche se a chiederlo era lei. Non volevo più rischiare di perdere la testa, perché, purtroppo, quando iniziavo non mi fermavo più e poteva diventare pericoloso. Tuttavia praticammo sesso soddisfacente per entrambi, spesso, con lausilio dei nostri cari strapon, che non perdevo occasione di conficcare dentro di lei, per allargarla come si deve….. altre volte la concedei a sconosciuti, incontrati in giro, durante i nostri weekend. Ormai si era abituata e si faceva scopare ovunque, nei parcheggi, nei boschi, nei servizi pubblici, dentro i centri commerciali, anche sotto ad un albero in città. In piedi, a pecorina, sbattuta in un muro, in auto, nel divano, si scopò decine di uomini, di ogni razza. Una vera troia….. ma avevo bisogno di spingerla oltre…….

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