Tutto ciò che state per leggere mi è stato raccontato parola per parola da mia moglie quindi sostanzialmente è come se questo racconto fosse stato scritto direttamente da lei.
pompini in ginocchio
Pompino in ginocchio | Racconto prime esperienze di Romina
Mario 52 anni, un tipo solitario, scapolo senza lavoro e con una denuncia in passato per atti osceni in luogo pubblico. Poi la svolta, il comune riesce a trovargli un impiego e finalmente Mario riesce, ad occupare parte del proprio tempo, con la mansione di bidello nella scuola magistrale della sua città. Un impiego, che lo soddisfa, non tanto per il tipo di lavoro e per la retribuzione, ma per la continua visione di belle fanciulle. Si perché Mario nel tempo, non è cambiato, è rimasto il solito maiale depravato, che lo aveva contradistinto negli anni, è quel posto sembrava fatto proprio per le sue perverse fantasie.
I pompini di mia madre 2 – Il primo ingoio | Racconto incesti di Incest 2014
La sega che mi aveva fatto mia madre,superato il primo momento di sgomento,mi aveva rilassato alquanto ed anchio come era successo per lei,mi ero addormentato immediatamente.
I pompini di mia madre 2 – Il primo ingoio | Racconto incesti di Incest 2014
La sega che mi aveva fatto mia madre,superato il primo momento di sgomento,mi aveva rilassato alquanto ed anchio come era successo per lei,mi ero addormentato immediatamente.
I pompini di mia madre – 5 – La mia sorellina porcellina | Racconto incesti di Incest 2014
Dopo quella nottata full immersion di sesso con mia madre,ne erano seguite altre due nelle quali mio padre ci aveva fatto la cortesia di lasciarci la camera da letto tutta per noi di notte ed anche durante il giorno.
Pompino in ginocchio | Racconto prime esperienze di Romina
Mario 52 anni, un tipo solitario, scapolo senza lavoro e con una denuncia in passato per atti osceni in luogo pubblico. Poi la svolta, il comune riesce a trovargli un impiego e finalmente Mario riesce, ad occupare parte del proprio tempo, con la mansione di bidello nella scuola magistrale della sua città. Un impiego, che lo soddisfa, non tanto per il tipo di lavoro e per la retribuzione, ma per la continua visione di belle fanciulle. Si perché Mario nel tempo, non è cambiato, è rimasto il solito maiale depravato, che lo aveva contradistinto negli anni, è quel posto sembrava fatto proprio per le sue perverse fantasie.
Io e mia moglie: i suoi pompini | Racconto prime esperienze di gia76ann83
Tutto ciò che state per leggere mi è stato raccontato parola per parola da mia moglie quindi sostanzialmente è come se questo racconto fosse stato scritto direttamente da lei.
I pompini di mia madre 2 – Il primo ingoio | Racconto incesti di Incest 2014
La sega che mi aveva fatto mia madre,superato il primo momento di sgomento,mi aveva rilassato alquanto ed anchio come era successo per lei,mi ero addormentato immediatamente.
Baci, seghe, pompini e abbracci in famiglia | Racconto incesti di Ilpadreporco
Quel porco bastardo di Davide era scappato con Rosalba, un mignottone con quinta di reggiseno e una bocca da cui erano passati più cazzi che baci con la lingua.
Io e mia moglie: i suoi pompini | Racconto prime esperienze di gia76ann83
Tutto ciò che state per leggere mi è stato raccontato parola per parola da mia moglie quindi sostanzialmente è come se questo racconto fosse stato scritto direttamente da lei.
Un amore di cornuto 5 – Dopo il sesso lesbico, pompini al parcheggio | Racconto tradimenti di Cuck 2014
Mentre ci avvicinavamo al nostro tavolo,avevo capito dallo sguardo di mio marito che lui sapeva già perfettamente che io e Ines mentre eravamo in giardino avevamo fatto sesso col proprietario del locale e due suoi camerieri.
I pompini della mia ex | Racconto tradimenti di Apocalypse666
1. Ciao a tutti,mi chiamo luca e ho 26 anni,sono a detta di tutti un bel ragazzo,alto 1.79,palestrato e ben dotato.Il racconto ke segue riguarda la mia ex ragazza teresa…davvero una bel bocconcino,nn molto alta,1.61 appena,ma con un fisico perfetto ed eccitante e con un visetto da porcellina,una bella terza di seno,2 belle cosce molto atletiche,un culo ke e il suo punto forte…ma la cosa ke mi facava impazzire di piu erano i suoi stupendi piedini.Lei sapendo qst nn perdeva occasione per farmeli annusare o per farmi delle fantastiche seghe,facendomi sborrare puntualmene su piedi e cosce,accompagnando tutto con dei pompini in cui era maestra.Un altra mia fantasia era quella di immaginarla mentre veniva scopata da un altro uomo..Da premettere ke lei si era sempre dimostrata fedele e di sani principi,la classica santarellina….e si sarebbe sicuramente infuriata se li avessi parlato dalla mia fantasia..Cio nonostante una cosa strana avveniva puntualmente ogni qualvolta introntravamo un mio vecchio amico di nome marco,ossia un sottile gioco di sguardi da parte sua nei suoi confronti,e anke da parte di marco,ke nn perdeva occasione per fare qualke battutina sulle sue forme,e sulla sua bellezza..Teoricamente era una cosa da niente ke puo accadere a kiunque,ma dato il mio desiderio di vederla scopare con un altro,e data la situazione specialmente con marco,nn perdevo occasione per spararmi incredibili segoni,pensando a loro 2 da soli e a cosa sarebbe potuto succedere tra loro…Fare quei pensieri nn faceva altro ke far aumentare in me la soglia di attenzione nei confronti di teresa,nel scrutare tutti i suoi movimenti qnd incontravamo marco,ed ero sempre piu sicuro di cio ke pensavo,e la cosa stranamente mi eccitava,nel notare i suoi sorrisetti nei confronti di marco…una strana situazione si venne a creare, qnd un pomeriggio incontrando marco in un centro commerciale,ci rimprovero il fatto di essere gli unici amici a nn essere ancora andati a visitare la sua nuova casa,e ke ci aspettava a cena la sera stessa,io stavo per rispondere ke ero stanco per quella sera…qnd teresa mi anticipo,e senza indugi disse……:siamo da te alle 9quella affermazione e il sorriso malizioso stampato su quella faccia da porcellina,mi fece drizzare il cazzo allistante,e pensai ke quella sera avrei meglio potuto notare se effettivamente teresa provava attrazione sessuale per marco….una mezza risposta la ebbi gia qnd andai a prenderla, la vidi vestita con una canotta bianca molto aderente abbastanza scollata,le metteva in belle mostra le sue belle tette sempre tonde e precise,un mini pantaloncino aderentissimo,color panna ke metteva in risalto le sue splendide cosce lucide e abbronzate,e da dove sintravedeva il suo solito perizoma…e un paio di zoccoletti rossi ke mettevano in bella mostra i suoi piedini….Arrivati a casa di marco, ci saluttammo come sempre, ma notai la sua ;faccia evidentemente eccitata nel vedere teresa,e lei che sicuramente si era accorta di tali sguardi,sorrideva maliziosa,ma nn potevo essere sicuro…quindi nn perdevo occasione…tipo….per andare in bagno per affacciarmi al balcone a fumare,insomma ogni occasione era buona per lasciarli da soli e cercare notare qualcosa,ma piu di vederli parlottare e ogni tanto vedere lei ridere di gusto….niente….!!finimmo di cenare,qnd io dissi….visto il caldo….e il gelato,nn ce??marco rispose ke purtroppo era finito….e in quel momento incredibilmente e in maniera del tutto inaspettata,teresa disse….amore perche nn scendi a comprarlo,visto ke marco ci ha invitati,e noi ci siamo presentati a mani di vuote….?un po stranito e infastidisto,ma nn potendomi tirare indietro visto ke lidea del gelato era partita da me…decisi di andare pensando ke mi stavo gia eccitando sapendo di lasciarli soli in casa e iniziai a pensare a cosa avrebbero fatto in mia assenza,e ke pero nn avrei potuto saperlo essendo fuori….Allora mi venne lidea…vedendoli accomodarsi in salotto a prendere il caffe,io attraversai il corridoio abbastanza lungo,raggiundendo la porta dingresso ela lasciai strategicamente aperta apposta socchiusa,sapendo ke loro essendo seduti in salotto nn avrebbero potuto accorgersene,e cosi anke qnd sarei tornato….passarono circa 10 min. per recarmi alla gelateria e tornare,dove mille pensieri porno si susseguirono,addirittura in macchina nn riuscivo a nn massaggiarmi luccello,pensando a cosa stessero facendo da soli,arrivato a casa,ritrovai la porta cosi come laveo lasciata..pensaimenomale nn si sono accorti di nullaentrai in silenzio e attraversai il corridoio senza sentire nessuna voce,qnd udii….. un rumore inconfondibile di zoccoletti ke cadevano a terra…arrivai sul ciglio della porta del salotto…ke mi si presento una scena incredibile…vidi teresa in ginocchio con i piedi in bella mostra dalla mia prospettiva,solo in perizoma,ke succhiava con foga il cazzo di marco ke era in piedi senza pantaloni ke godeva visibilmente,e con le mani ke spingevano la testa di teresa con forza verso il cazzo bello grosso…..mentre lei faceva dei versi stupendi mentre succhiava….glo gog gogoggologgogoglgogoglggoggo mmmh,ke buono qst cazzo……te lo insalivo tutto…..e ancora se lo spingeva in gola…..lggogoglgoggoglo ah uhm mmmmh….mentre lui..si troia,succhiamelo,puttana,si vedeva ke lo volevi……ah ahah ah puttana,nn ti fermare,succhiami le pallee lei obbediva divertita ed eccitata….io nel vedere quella scena,presi il cazzo in mano e cominciai a menarlo furiosamente godendomi quella scena meravigliosa di le i in ginocchio ke succhiava quel cazzo con tanta voglia….a quel punto vidi marco ke disse..alzati e metti le mani sul divanolei si piego a 90 gradi con le mani poggiate sul divano e lui si posiziono dietro comionciano a fotterla….lei strillava come una pazza…oh si bravo,scopami,dai,fammelo sentire tutto il tuo palo in fica”ah ah hah aha ah ah haha siiiiiiiiii,”lui continuava a spingere con forza con dei colpi sempre piu decisi ke facevano ballonzolare le sue belle tette…qnd ad un punto,si staccarono da quella pozione,lei si giro,si sedette sul divano,con le gambe aperte verso lalto,e invitava marco a farsi leccare,ke nn indugio un secondo..si tuffo tra le cosce di teresa e inizio a leccare tutti i suoi umori….e lei gemeva come una cagna…..oh ah siiiiii siiiiii siiii daiiiiii vengoooooo ahhhha hahahaahahha ahahahaahala troia era venuta…..,e marco disse ora tocca a medicendo cosi,teresa si rimise in ginocchio,prendendolo nuovamente in bocca e ricomincio a succhiare…dopo poki secondi….marco…oh ho oh vengo,bevi tuttovidi chiaramente una quantita impressionante di sborra ke investi la faccia,la bocca e ricolando sule tette e sulle cosce,di teresa,ke cercava di contenere e di bere quanto piu possibile,ma erano davvero troppi gli skizzi per poterci riuscire…in quel preciso momento venni ankio copiosamente,dopo aver assistito a tale scena,buttando fuori una quantita assurda di sperma,ke sporco addirittura la parete di fronte a me,mi ricomposi subito,sentendo teresa dire “dai sbrighiamoci,sono passati 20 min.,a momenti luca sara di ritorno”dicendo qst,si raccoglieva dal corpo lo sperma rimasto,cer candosi di pulire e sorridendo a marco,portandoselo sulla lingua..io mi affrettai e usci dall appartamento,kiudendo la porta silenziiosamente,aspettai qualche secondo,e suonai il campanello,venne marco ad aprirmi,arrivato in salotto,mi accorsi subito di una kiazza di sperma proprio al centro del divano,mescolata sicuramente agli umori ke aveva lasciato teresa stando seduta mentre veniva leccata,ma feci finta di niente….e kiesi subito dove fosse teresa,nn vedendola in salotto,e lui”e in bagno”dopo poki min. Teresa usci dal bagno e mi venne a salutare con un bacio appassionato con la lingua ke sintreccio con la mia,davanti a marco……rimanemmo ancora un po e poi andammo via,entrati in macchina,durante il tragitto kiesi curioso e di nuovo arrapato a teresa….”amore,e mentre via ke avete fatto tu e marco???”e lei tranquilla ,sorridendo,disse”gli ho preso il cazzo in mano,mi sono inginokkiata e lho spompinato fino a farlo venire da
ppertutto…..”io la guardai incredulo,e lei rispose..”amore,ma secondo te..cosa mai avremmo potuto fare..?abbiamo chiacchierato un po e basta”pensai…”hai capito la puttana…?mi ha detto la verita spudoratamente,pensando ke nn ci avrei mai creduto,e ke stesse skerzando….”bella tattica…e dissi “ah si??in quel momento col cazzo di nuovo in tiro,mentre guidavo,la presi violentemente dalla testa,e la spinsi verso il mio cazzo ke stava esplodendo…lei subito disse”ma ke cazzo stai facendo,smettila!”ma io ancora con piu forza mi tirai fuori il cazzo e glielo infilai in gola,dicendo”zitta troia e succhia il cazzo,mignotta,mentre con una mano le infilai un dito in culo,a quel punto si fece piu dolce,e comincio a succhiare come sapeva fare lei,dopo poki secondi le venni gola tenendoli bloccata la testa,”ahhhhhhhh siiiiii troia sto venendoooooo”a quel punto lei inizio a tossire e si tolse subito,risputando sul cazzo tutto lo sperma ke nn era riuscita ad ingoiare…e disse”ahh ah mmmh,mamma mia,ma quanta cazzo di sborra hai tirato fuori,ma a cosa stavi pensando per godere cosi?”e io..”sapessi……….”
I pompini di mia madre 2 – Il primo ingoio | Racconto incesti di Incest 2014
La sega che mi aveva fatto mia madre,superato il primo momento di sgomento,mi aveva rilassato alquanto ed anchio come era successo per lei,mi ero addormentato immediatamente.
Io e mia moglie: i suoi pompini | Racconto prime esperienze di gia76ann83
Tutto ciò che state per leggere mi è stato raccontato parola per parola da mia moglie quindi sostanzialmente è come se questo racconto fosse stato scritto direttamente da lei.
Pompini al liceo | Racconto etero di Recuperatore
Sono uno studente universitario, vivo in un quartiere piuttosto elegante di Roma. Vi racconto in che modo ho potuto vivere esperienze sessuali soddisfacenti, sfruttando la bellezza dei miei amici più cari (e la troiaggine delle mie amiche parioline). Spero che anche voi, se avete difficoltà ad approcciare con laltro sesso, possiate trarre esempio dalle mie gesta: tanto di amici carini e di ragazze troie il mondo ne è pieno! Alla fine del primo anno di Università, superato con discreti risultati, andai in vacanza a Santo Domingo con il mio amico Paolo: un vero sex-symbol nella zona, ed in più anche simpatico. Io già ero daccordo con le mie amiche innamorate di lui su di un progettino che avevamo curato con cura prima della partenza: si trattava di recuperare materiale fotografico di quel fusto, possibilmente senza vestiti, mettendo in risalto soprattutto la plasticità del suo uccello, la cui bellezza aveva oramai fatto notizia tra le ragazze del gruppo. In cambio avrei ottenuto qualcosa di ancora imprecisato, su cui ci saremmo accordati al mio ritorno, a seconda della ricchezza del materiale prodotto. Ed io non avevo dubbi sulla ricchezza del materiale che avrei rimediato, perché riuscii sin dal primo giorno a fotografare Paolo completamente nudo approfittando del suo sonnellino serale. Di ritorno dalla spiaggia, infatti, dopo la consueta partitella di pallone con i ragazzi del luogo, che puntualmente ci umiliavano in ogni modo, ci infilavamo sotto la doccia di filato. Poi, prima di cena, cotti dal sole, ci buttavamo ciascuno sul proprio letto. Lui però era solito farlo nudo, anche a causa del gran caldo. Ecco che io allora, atteso che si riaddormentasse, mi infilavo in camera sua e cominciavo a fotografarlo, con degli zoom impressionanti sul pene, che riuscivo a ritrarre co unattenzione davvero incredibile per i particolari. Di ritorno dalla vacanza avevo in una cartella della memory-card della mia macchina fotografica qualcosa come 200 foto di Paolo, ripreso in ogni particolare del suo corpo abbronzato prestante ed atletico. A Raffaella, mia referente principale nel progetto delle foto, di ritorno a casa, ne feci vedere solo alcune in anteprima, e molto di sfuggita, da lontano, attraverso il piccolo display della macchina. Non appena lei comprese il valore del materiale che le avevo riportato dalla vacanza, quasi non credeva ai suoi occhi. Cominciò, io credo, ad eccitarsi, come potei dedurre dal mutamento del suo volto. Una persona che si eccita come una cagna e perde il controllo dei propri sensi infatti la si può forse riconoscere dagli occhi, perché divengono più lucidi e le pupille si sgranano. Fateci caso Lei si eccitò molto ed io ne approfittai per iniziare a dettare le mie condizioni. Per vederle, lì, ora, tutte, con calma, mi doveva anzitutto spompinare per benino, con ingoio, sintende. Per avere le foto a sua disposizione, invece, volevo che lei rischiasse tanto quanto avevo fatto io e mi procurasse foto simili delle sue amiche fichissime: Giulia, bionda occhi azzurri, elegantissima, con quelle tette enormi; Lavinia, piccolina, minuta, una che non te la dà nemmeno se la paghi, con la puzza sotto al naso; la sua coinquilina Sara, alta, magra, mora, occhi blu, culo perfetto, bellissima; ma soprattutto Giorgia, il desiderio erotico di chiunque di noi: mora capelli lisci lunghi, carnagione olivastra, occhini grandi neri, un corpo semplicemente perfetto. Un desiderio proibito. Per il pompino Raffaella non si fece pregare: dieci secondi e il mi pisello stava già dentro la sua bocca inzuppata. Spompinò con ardore, mentre io le facevo scorrere le immagini del cazzone di Paolo sul display e lei le guardava con avidità. Sognava magari dentro di sé che il pisello che aveva in bocca fosse quello bello, lungo, liscio, scuro, levigato, dritto, curvato verso lalto, di Paolo. Le sborrai piuttosto in fretta una discreta quantità di sborra, che ingoiò con un primo colpo, salvo un po che le colò fuori dalle labbra, attaccandosi attorno al mento, così che dovette raccoglierla con la mano e riportarsela in bocca per un secondo sorso. Poi si guardò le foto con calma e mi promise, prima di andarsene, che avrebbe fatto il possibile per accogliere le mie richieste. Le prime 20 foto, le più caste, se le guadagnò nel giro di 24 ore, quando si presentò a casa mia con i negativi di un paio di rullini di foto di Giulia dellestate precedente, fotografata in spiaggia mentre prendeva il sole in topless. Di meglio, su Giulia, non poteva davvero darmi. Di per sé potrà sembrare poco, lo capisco, rispetto al rischio che avevo corso fotografando Paolo. Ma dovete capire che da un po girava la voce dellesistenza di quelle foto, scattate durante una vacanza tra amiche in Calabria, in cui Giulia compariva in topless. Ed io sapevo che Raffaella le aveva e speravo davvero che le avrebbe messe in comune con me. Finalmente le ebbi: Giulia appariva abbronzantissima, sorridente, a tette al vento: delle tette grandi e polpose, ma meravigliosamente curvate, irregolari insomma, di una forma particolare Altre 50 foto Raffaella venne a prendersele la settimana dopo, schiava dellesigenza di possedere quei reperti che evidentemente stavano mandando in tilt il suo desiderio. Mi portò del materiale straordinario: la sua coinquilina Sara fotografata sotto la doccia, a letto, in camera senza reggiseno, ed anche con il pelo di fuori. Gliele aveva scattate lei stessa per scherzo, come forma di complicità. Le foto erano carine e divertenti: in una, per gioco, Sara, con indosso solo un paio di slippini, prendeva una banana e se la infilava in bocca e tra le tettine. I capezzoli erano proprio come me li ero immaginati: scuri, lunghi, grinzosi. Il pelo della fica era nero, folto ma concentrato in verticale, non diradato in larghezza. Con le foto di Giulia prima e di Sara poi mi feci delle seghe straordinarie. Non riuscivo a smettere di guardarle. Sapendo della passione per Sara del mio amico carissimo Alessandro, mi decisi a fargli sapere che avevo delle foto interessanti. Lui impazzì allidea di vedere le foto di Sara. Voleva perfino darmi dei soldi. Io ero un suo amico carissimo, in quel periodo stavamo sempre assieme, però non volevo neppure perdere loccasione di rimediare, sempre con la tecnica dello scambio, qualcosa di utile per la mia vita sessuale. Lui in quel periodo si scopava una biondina niente male, che sinceramente ora non ricordo come si chiamava. Una tipa un po scema, ma davvero carina. Gli fornii la telecamera che mi avevano regalato alla cresima, gli spiegai come utilizzarla e la cosa fu fatta nel giro di 24 ore. Lui la nascose in camera da letto sotto un mucchietto di vestiti e riprese tutta unintera scena di sesso tra i due, insistendo anche con la malcapitata in modo che si esponesse bene verso lobiettivo della camera. Nel video ci fu una scenetta divertente, perché quando Alessandro le prese la testa, spingendola verso il suo cazzo in tiro per farselo succhiare, lei gli impose prima di leccargliela, perché non era giusto che lui rimediasse sempre pompini e lei nulla in cambio! Allora il mio amico prese a leccargliela, ma fece mettere la sua bambolina in una posizione tale per cui la fica aperta e inzuppata di liquidi viscidi compariva esattamente davanti allobiettivo della videocamera, esattamente sotto al buchetto del culo, bello in mostra, con le pieghette rosa scuro tutte attorno a quel buco nero circondato dai peletti. In cambio del filmino girato con la biondina gli diedi le foto di Sara. Gli mostrai anche quelle di Giulia. Era pieno di donne lui, non come me, che ero un vero sfigato, ma le foto lo mandarono fuori di testa lo stesso. Quanto al video, avrei potuto utilizzarlo poi per altri fruttuosi scambi di materiale Per esempio Gigi aveva sempre quelle foto di una sua ex americana scattate mentre scopavano; oppure Mino avrebbe potuto farmi avere in camb io quelle scattate con il cellulare di nascosto alla sorella più grande mentre faceva la doccia. Raffaella intanto voleva le ultime 100 foto di Paolo. Impazziva soprattutto perché sapeva, avendole già viste, che nelle foto mancanti cerano quelle con
i particolari del cazzo. Mi spiegò anche, però, che non avrebbe davvero potuto farmi avere foto né della altezzosa Lavinia né della bellissima Giorgia, perché le era impossibile procurarsele. Avrei potuto chiedere a Raffaella di farsi fottere per benino in cambio della seconda metà del servizio fotografico di Paolo, ma la cosa mi eccitava fino ad un certo punto, vista la bellezza delle sue amichette Così mi venne unidea di cui poi non mi pentii. Le suggerii di rimediare un piccolo registratore e di nasconderselo dentro i vestiti, di organizzare un ritrovo fra amiche e di intavolare una discussione su temi sessuali, convincendo le amiche a confidarsi segreti. Anzi, le proposi di mostrare proprio in quelloccasione le 100 foto di Paolo che già si era accaparrata. Raffaella sembrò soddisfatta dellaccordo, poiché le sembrava molto meno impegnativo di sottoporsi ad una scopata con il sottoscritto. Io non vi dico che cosa favolosa fu per me lascolto di quelle due ore esatte di cassetta audio registrata da Raffaella in un pomeriggio passato a vere tè a casa di una di loro. Poco dopo aver avviato il registratore, si sentì la voce di Raffaella che annunziava alle amiche, che stavano parlando di certi vestitini niente male in un negozietto dei Parioli, di avere con sé certe foto di Paolo. Le ragazze impazzirono, dandosi a strilli e strilletti, commenti su Paolo spinti ed eccitati. I loro commenti sulle foto erano straordinari: da ragazze di alta società non me lo sarei proprio aspettato un linguaggio così sguaiato, ed invece cera da ridere ed eccitarsi: – Guarda che cazzo enorme, sono questi cazzi che ti fanno pensare che i pompini sono cose sante, esordì Sara. – Sì replicò Lavinia, la più altezzosa , ma lo sai che a succhiare un pisello così io potrei venirmene da sola. – Oh madonna disse una voce che doveva essere della bellissima Giorgia , pensate quando è in tiro quanto è lungo. – Già faceva eco Lavinia, che davvero inaspettatamente risultava più troia io questo me lo metterei in fica e non lo farei più uscire. – Madonna quanto è fico, io a questo gli leccherei pure il buco del culo, disse poi Giulia dalle belle tette. – Perché, non lo hai mai fatto?, le domandò una di loro. – No, mai fatto fino ad ora. – Ah, e il tuo Luca non ha potuto godere della tua lingua sul culo? – Chi, Luca?, ma se quello è un minidotato! Cha un cazzetto che in fica neanche lo sentivo, replicò Giulia. – Tu ce lhai larga amica mia, te lho sempre detto Da quando lhai preso da quellinglese a Corfù ti sei slabbrata la fica, le fece notare Giorgia. – Ma che dici, tu semmai che te lo fatto sbattere in culo da Edoardo dopo neanche due settimane che stavate insieme – Piuttosto, fece allora Giorgia, rivolgendosi a Lavinia, a Michele glielhai data o no? – Senti, rispose Lavinia, ti devo dire la verità, Michele mi lecca così bene la topa che sinceramente non vorrei che smettesse neanche per scopare. Io gli faccio un paio di pompini ogni volta che viene, e finisce lì, per ora. Perché se poi lui ci prende gusto a scopare, non mi lecca mica più come fa ora, con passione. Pensate che fa passare la lingua lentissimamente dal buco del culo al clito, e ritorno, per una marea di tempo. E quando vengo mi lecca inzuppandosi la lingua. E davvero un perfetto servetto, sembra un cagnolino fedele che lecca tutto. Figuratevi che ieri pome, appena i miei sono usciti, mi sono messa a fargli una sega mente ci baciavamo, e lui poi ha preso a spogliarmi e a leccarmi. Allora io mi sono messa a cavalcioni su di lui, che se ne stava sdraiato a pancia allaria, dritta, e ho cominciato a schiacciargli la fica in faccia, mentre leccava. E diventato tutto rosso in faccia per lo sfregamento, non ti dico quanto godevo io a vedermelo là sotto che un alt ro po non respirava più! – Cazzo, che fico, beata te, disse allora Giorgia. Senti Lavi, ma perché non mi ci fai fare un giro con Michele, se lecca così bene? Ti prometto che ci faccio una cosa al volo e poi lo mollo. – Perché no, in fondo me lo hai fatto conoscere tu! Poi lui dice sempre che sei una fica! – Grazie, sei unamica, ti giuro che me la faccio leccare come dici tu e non me lo scopo! Mò gli mando un messaggetto e gli dico se può passare a portarmi il libro di storia contemporanea. Tu però stasera non lo chiamare, eh! Sennò si ammoscia! – Si però, disse allora Giulia, che se ne stava più sulle sue, stai attenta Lavi, perché lo sai che Giorgia cha preso gusto a prenderlo dietro, dice che non sente più dolore! – Beh, questo no, cara mia!, reagì Lavinia rivolgendosi a Giorgia, non te lo fare mettere in culo, perché sennò quello poi viene da me e vuole farmelo pure a me, mente io non ci tengo per niente, mica ce lho rotto il culo io! – Stai tranquilla, niente culo da lui, neanche sarebbe capace, poi! Comunque voi sbagliate a non prenderlo, fidatevi! – Aoh, fece Giulia, ma noi mica siamo tutte come te! – Senti che parla! Replicò Giorgia, proprio tu parli, che ti sei fatta pisciare addosso quando stavi con quello di Milano! – Eh!? – Cosa?! A quanto pare le altre ragazze non sapevano di questo incredibile precedente erotico di Giulia, che fino ad allora aveva fatto la signorinella e che ora si scopriva come la più troia di tutte loro! – Ma guarda, fece Giulia incazzata, che io mica volevo farmi pisciare addosso da quello stronzo. Infatti poi lho mollato! Era lui che già da un po mi rompeva co sta storia che mi voleva pisciare addosso. E io gli dicevo, ma che sei matto, e roba del genere. E poi un giorno, stavamo a casa sua e io mi ero inginocchiata e glielo stavo per prendere in bocca, quando a un certo punto vedo che inizia a zampillare un fiotto di piscio dalla punta del cazzo che mi è arrivato dritto negli occhi, non sapete che bruciore, e poi sui capelli e poi dappertutto. Ho provato ad allontanarmi ma quello caveva un idrante al posto del cazzo, perché lo schizzo faceva metri, giuro metri, roba incredibile, io non pensavo che gli uomini potessero pisciare così lontano. Comunque fu una cosa schifosa. Infatti lho mollato. – Comunque io, intervenne allora Sara, a uno come Paolo gli permetterei pure di pisciarmi addosso, se proprio ci tiene: guardate che meraviglia che è in queste foto. Mi porterei il suo cazzone a letto tutte le notti, stringendomelo addosso come un orsacchiotto! Fu Raffaella ad interrompere il dibattito: – Ragazze, ma lo sapete che ce ne sono altrettante di foto, che io non ho, in cui ci sono i particolari del cazzo fotografato mentre lui dorme? – Ma che dici, sei matta? Ma davvero? E che aspetti a farteli dare? Io le voglio assolutamente vedere, fece Sara. – Si, fece Raffaella, è che vuole qualcosa in cambio, io per avere queste qui ho dovuto (a questo punto io, che ascoltavo masturbandomi alla grande, ho fatto un salto, temendo che quella cretina si stesse tradendo, rivelando di avermi dato le foto delle due amiche Giulia e Sara) beh ho dovuto fargli un pompino! – Ma va!?, fece qualcuna stupita. – Eh beh, disse Sara, fagliene un altro! – No, non vuole più. Dice che le foto valgono di più Forse vuole scopare. – Beh, e tu scopatelo, che ti frega, poi chai ste foto da paura col cazzo delluomo più bello del mondo! Insistette sempre quella zoccolona di Sara. – Mah, non so, non sembrava neppure interessatissimo alla cosa. – Vabbè, allora chiedigli se vuole che il pompino glielo faccia qualcuna di noi, disse Sara. Io alludire quelle parole impazzii!!! E pensare che le foto le avevo date via tutte oramai, proprio per avere la cassetta che stavo ascoltando!!! Chiamai Raffaella di corsa e le proposi un nuovo accordo: fingere di non avere le 100 foto, e spiegare ad una della amiche che le avrei date loro in cambio di un pompino. Raffaella, in cambio, avrebbe poi preteso delle cose molto complicate, che magari vi racconterò in unaltra circostanza La cosa si concluse il giorno seguente. Venne da me nel pomeriggio Sara, la coinquilina bellissima di Raffaella, tutta divertita dalla situazione, che viveva come un gioco. Io le diedi le foto subito. Lei, sorrise per il gesto, diede appena unocchiata dentro la busta, poi la mise in una tasca del giaccone. Mi guardò negli occhi sorridend
o, si chinò in ginocchio, aprì la patta dei mie pantaloni, tirò fuori il mio cazzo, lo mise in bocca dolcemente, e lentamente se lo succhiò con gusto, con arte, come se lo facesse con piacere, benché io sapevo che lo faceva solo per avere in cambio le preziose foto con cui avrebbe potuto spararsi i migliori ditalini della sua vita. Quando venni Sara ingoiò tutto senza difficoltà, si alzò, e si incamminò verso luscita. Io le chiesi se avesse bisogno di fare un salto in bagno, ma mi disse che no, non ne aveva bisogno. Curiose ragazze: elegantissime, truccate, profumatissime, che vanno in giro per la città con il palato ancora umido di sborra e il fiato viziato dal sapore del cazzo, magari di filato a pomiciare col pariolino di turno
Marta la zoccola (Pompini e sborra-Racconto 5) | Racconto tradimenti di martalazoccola
Ho migliaia di foto della vacca mentre si fa riempire. Lo stesso dicasi con i video, ore ed ore di monta!
Baci, seghe, pompini e abbracci in famiglia | Racconto incesti di Ilpadreporco
Quel porco bastardo di Davide era scappato con Rosalba, un mignottone con quinta di reggiseno e una bocca da cui erano passati più cazzi che baci con la lingua.
Io e mia moglie: i suoi pompini | Racconto prime esperienze di gia76ann83
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Tutto ciò che state per leggere mi è stato raccontato parola per parola da mia moglie quindi sostanzialmente è come se questo racconto fosse stato scritto direttamente da lei.
Io e mia moglie: i suoi pompini | Racconto prime esperienze di gia76ann83
Tutto ciò che state per leggere mi è stato raccontato parola per parola da mia moglie quindi sostanzialmente è come se questo racconto fosse stato scritto direttamente da lei.
I pompini di mia madre – 4 – Le incredibili rivelazioni sulla mia famiglia | Racconto incesti di Incest 2014
Quel mattino,nonostante che ci aspettasse una nuova giornata di intenso e faticoso lavoro,tutti avevamo unespressione carica di gioia.
Io e mia moglie: i suoi pompini | Racconto prime esperienze di gia76ann83
Tutto ciò che state per leggere mi è stato raccontato parola per parola da mia moglie quindi sostanzialmente è come se questo racconto fosse stato scritto direttamente da lei.
I pompini di mia madre 2 – Il primo ingoio | Racconto incesti di Incest 2014
La sega che mi aveva fatto mia madre,superato il primo momento di sgomento,mi aveva rilassato alquanto ed anchio come era successo per lei,mi ero addormentato immediatamente.
Segrataria poecellina dispensa pompini ai colleghi | Racconto etero di Anonimo
Lisa lavorava come archeologa ricercatrice presso l’Università di Venezia nella facoltà di archeologia.