La mia tettona porca | Racconto tradimenti di marcos

Ciao, simo una coppia giovanile, io Alessandro 34 e lei Susanna 29, alta 174, mora, capelli ricci lunghi neri, una 6°misura che non finisce mai di mettere in mostra con abiti super scollati per la felicità degli uomini. Questo racconto risale alla scorsa settimana, cioè Susanna volle andare al privè insieme al nostro amico cubano di nome Sem e farsi sbattere da lui e se cera occasione di incontrare altri colored nn si sarebbe certamente tirata indietro. Per loccasione la porca si veste con una mini inguinale, tacchi rigorosamente 12 cm, maglietta leggera a maniche lunghe, ma trasparente e scollatissima, per finire truccata da vera troia.

Scoprire qualcosa di nuovo (2) | Racconto dominazione di asmodeo

Solo pensarlo qualche tempo prima l’avrei detto impossibile, eppure ero riuscito a scatenare la sensualità di Marina . Il mattino seguente lei uscì da casa prima di me ed io , per motivi di lavoro tornai che erano quasi le 22. Le avevo telefonato , avevo fatto allusioni alla nostra performance e la mia speranza era di rientrare in casa e trovarmela ad aspettarmi tutta sexy come la sera prima. Speranza vana. Al rientro in casa lei mi sembrò subito dimessa e sottotono .

Lamica di mia sorella con due enormi tette.. | Racconto esibizionismo di MISTERIO80

Raramente faccio questo tipo di sogni ma ieri notte ho sognato quella tettona dellamica di mia sorella. non mi è mai piaciuta Pamela ma le sue enormi tette mi hanno sempre fatto impazzire. Lei non è particolarmente bella o particolarmente attraente, anzi, ha anche la sua età, non è certo il tipo che mi colpisce particolarmente.. se non per le sue enormi tette e i suoi enormi capezzoli neri come ebano. Mi ricordo quando ero giovane, eravamo al mare, lei era ancora altrettanto giovane, decisamente più attraente di quanto lo sia adesso e ricordo un suo topless in spiaggia, ero rimasto sconvolto da quanto erano grosse quelle tette e da quanto fossero larghi e neri i suoi capezzoli. Quella è stata lunica occasione che mi era capitata di vedere le sue tette al vento. Ho sempre avuto la fissa delle tette di Pamela, mi capita ogni tanto di sognarla e di avere a che fare con questi due enormi meloni. Ieri notte lho sognata. Ho sognato di essere in piscina in una specie di centro termale, eravamo io, lei, mia sorella ed altre persone nella stessa vasca, era quasi sera, cera poca luce e noi eravamo immersi in questa splendida e lussuosa vasca termale allaperto in una specie di grotta in pietra. Bellissimo. Ad un certo punto la vedo, vedo queste due enormi tette e mi avvicino a lei camminando nellacqua appena sopra alla vita, le appoggio il mio cazzo da dietro, lei lo sente e fa per mandarmi via con una manata piuttosto violenta e sgarbata, era decisamente offesa e turbata, non credo se lo aspettasse. Il mio cazzo cresce, cresce, cresce e diventa sempre più grosso e più duro. Da dietro continuo ad appoggiarmi al suo culo e con una mano inizio a toccarle la tetta da sotto, da dietro. Il mio cazzo diventa di pietra, lei tenta ancora di allontanarmi con una manata ma alla fine cede e la troia resta li ferma, immobile, di nascosto da tutti, guardandosi bene di non essere vista da nessuno e continua a farsi toccare e palpeggiare. Continuo a toccarle quelle fantastiche tette da dietro e ad un certo punto sento la sua mano sotto lacqua che sfiora il mio cazzo e fa per spostarsi leggermente il perizoma con due dita. Il mio cazzo è ormai acciaio, lei lo prende in mano delicatamente e piano piano se lo infila in figa da dietro, in piedi. Capisce che la figa non è molto comoda in quella posizione e con la mano lo tira fuori e me lo appoggia al suo buco del culo. Piano piano spingo, spingo e.. come burro, lo sento entrare nel suo culo, un forno, caldissimo, morbidissimo. Continuo a palpeggiarle le tette sotto lacqua per non farmi vedere, lei fa di tutto per nascondere agli altri che la sto scopando in culo, ansima ma con la bocca chiusa, farfuglia qualche parola ma non capisco cosa dice. Una, due, tre, quattro spinte, ancora qualche spinta, lei è eccitatissima, bloccata per non farsi scoprire e i suoi capezzoli sono durissimi, li sento con le dita, turgidi, enormi. Continua ad ansimare e con un filo di voce per non farsi sentire dagli altri, senza nemmeno girarsi mi dice di venire, vieni ti prego, vienimi dentro subito, dai vienimi in culo altrimenti gli altri ci vedono. Io esplodo nel suo culo stringendole una tetta con la mano da dietro. Mi sveglio con i boxer fradici di sperma, una sborrata incredibile, completamente fradicio e con un cazzo duro come un tubo di ferro. Avrei voluto sborrare ancora cinque volte. Oggi non faccio altro che pensare a questo sogno e alle enormi tette dellamica di mia sorella. Ho ancora il cazzo duro come pietra pronto a sborrare ancora per lei.

Spiaggia nudisti | Racconto gay di AlbertoC60

Avevo letto di una spiaggia nudisti, non autorizzata, verso il poligono militare in una cittadina vicina alla mia. Ero molto incuriosito per diversi motivi, anche se talvolta cera stata lincursione delle forze dellordine. Si narrava di episodi, quando la luce si faceva più scarsa, di donne messe al centro di diversi uomini, o di molti uomini che amavano labbronzatura integrale. Io ero attratto da entrambe le cose. Non ero mai stato con uomini ma, essendo un minidotato, veramente mini, tanto che a riposo il mio pisellino appariva simile a quello di un bambino, ero molto rivolto, sin da ragazzo , negli spogliatoi delle palestre, al confronto con gli altri uomini, cosa che mi spingeva a guardare loro tra le gambe. Con letà però, ne avevo ormai quasi 50, quella condizione, sebbene non fosse soddisfacente per mia moglie, cominciava a piacermi. Con lei mi aiutavo con dildo e la cosa era entrambi appagante, tanto più che entrambi giocavamo a pensare ai dildo, che le mettevo nella fica e nel culo mentre me lo succhiava, come ad altri possibili uomini. Ero quindi appagato, sebbene la mia curiosità a guardare e ammirare sui siti porno il cazzo degli uomini fosse sempre viva. Decisi quindi, sia in vista di una possibile avventura con una donna messa tra molti uomini, sia per guardare uomini nudi, di recarmi a quella spiaggia. Giunto nella pineta e parcheggiata lauto, vidi che cera uno stabilimento balneare, ma sapevo che dovevo proseguire verso il fiume dove nei pressi avrei trovato la spiaggia nudisti. E infatti, dopo 5-600 metri, man mano chge i bagnanti in costume, anche famiglie, diminuivano, ecco i ptimi nudisti, molti uomini e qualche coppia. Io ero in Bermuda zoccoli e t-shirt con telo in mano e proseguii il cammino, spostandomo verso lalto della spiaggia, a ridosso della pineta, dove erano più persone nude che non sul bagnasciuga dove passeggiavano anche curiosi, anche ragazze, che inducevano chi era più prossimo alla riva a coprirsi. Al mio passaggio però nessuno si copriva ed io potevo ammirare, cazzi di ogni tipo, natiche sode, tette, e qualche fica. Attraversata lintera spiaggia avevo avuto modo di vedere che, nella parte alta, era stata realizzata con tronchi distesi in fila a terra una sorta di barriera che consentiva a chi si poneva dietro di essi di stare nudo e prendere il sole senza essere visto. Al di qua i più intraprendenti comunque sostavano sdraiati a bella vista. Decisi quindi di mettermi comodo dietro i tronchi in una parte dova non cera gente che avevo adocchiato lungo la passeggiata. Vi giunsi e, steso il telo, mi distesi nudo.Il mio desiderio era di esibire la mia piccola dotazione quasi a dire: eccomi, io sono così!. Mentre guardavo i movimenti dei nudisti in gran parte uomini, coppie o anche gruppi di uomini, oltre il tronco dietro cui stavo, ecco che a un paio di metri da me giungono due giovani sui 30 anni. Intimidito mi rivolto sul telo a pancia in giù, sottraendo il mio pisellino alla loro vista. Ma loro erano incuranti di me e, tolti i vestiti si distesero sui loro teli con il cazzo allaria. E che cazzi! abbronzati, gonfi, sodi lungi, a riposo,molto ma molto più grandi del mio e del normale. Anche il loro corpo era bello, atletico, tonico. Io non potevo fare a meno di guardarli. Poi uno di loro si è piegato sullamico e gli ha preso il cazzo in bocca. Ma senza spompinarlo. Lo leccava solo dolcemente. Io non sapevo che fare, se andarmene. Ma ero attratto dalla scena.Intanto entrambi avevano avuto unerezione e se ne stavano lì ad alzabandiera, mentre parlittavano tra loro semidistesi. Io, chissà perchè, quasi a sfidarli, dal momento che vedevo due obelischi di oltre 20 cm, mi sono voltato mostrandomi a mia volta con il pisello che quasi non si vedeva tra i peli. Il mio movimento ha in un certo senso richiamato i loro sguardi e, visto il mio pube in cui quasi non si vedeva niente sono scoppiati a ridere. Io pur lasciando loro la vista ho voltato il viso dallaltro lato e, quando li ho riguardati, il più vicino a me mi ha detto: mica ti sei offeso? Non volevamo ironizzare è che ci ha sorpreso il tuo…. Ed io: no, non temete, in fondo mi piace averlo piccolo. Rotto il ghiaccio mi hanno chiesto come avessi fatto con le donne. Ho spiegato un pò dei dildo e loro, scherzando: ma pure tu hai provato i dildo? Noooo ho risposto, ma sentivo una certa eccitazione. non mi dire che non hai mai avuto la curiosità di toccare un cazzo grosso! Ha replicato quello più vicino a me e, di fronte alla mia titubanza, si è alzato e seduto al mio fianco: se vuoi puoi toccarmelo. Io un pò indeciso ho allora allungato il braccio e preso il suo cazzo in mano ho avvertito una sensazione molto piacevole di qualcosa di vivo, morbido, a mia disposizione che mi riempiva di una strana euforia. Avvicinatosi anche lamico anche lui ha chiesto glielo prendessi in mano mentre frattanto a entrambi veniva duro, tanto da invogliarmi a smanettare, scappellando due grossi frutti bruni. Io penso che se provi a sukkiarlo ti piacerà mi ha detto il più intraprendente, ed eccomi abbassare con la bocca a leccargli la pancia linguine, le palle, come mi fosse stato naturale. Ricordo che sentivo il suo cazzo pulsarmi in bocca, grosso, tanto da non entrarmi nel cavo orale, sì che avvolta tutta quella carne con le labbra ho iniziato un lento pompino. Come mi piace pensavo tra me mentre con la mano tenevo il cazzo dellamico. Ma questo, sfuggito alla presa mi è scivolato dietro e, approfittando del fatto che ero con il capo chino sul ventre dellamico, mi ha messo il suo cazzo poderoso tra le natiche. Non capivo piu niente. Quel grosso torsolo sullano mi ha eccitato come non mai. Ho iniziato a dimenarmi quasi che il mio corpo lo volesse dentro. Lui ha inumidito con la saliva il mio ano e mi ha messo un dito dentro e, mentre io esitavo nel pompino allamico, teso come ero nella sensazione anale, questo mi ha preso la testa e mi muoveva muovendosi come se stesse scopando nella mia bocca. Sentirmi alla mercè di quei due ragazzi dal corpo e del cazzo bellissimi mi ha inebriato e quasi non mi sono accorto che intanto la poderosa cappella che avevo sul buco del culo cominciava a farsi strada con grande dolore. Sebbene sia io per un verso e lui per laltro, spingessimo, il cazzo molto grande sembrava non potesse entrare. Io mi allargavo il culo con le mani e avvertivo un forte bruciore. Poi dun tratto un forte lancinante dolre e la cappella è antrata. Avevo smesso il pompino. Ahi ahi ahi, mi fai male ma lui incurante, dietro di me, sempre più duro, ha continuato a spingere sino a quando non ho sentito i peli del pube e il suo basso ventre a contatto con le mie natiche. Ora mi faceva male, ma mi piaceva anche e lui ha iniziato a scoparmi. Ho realizzato coscientemente ciò che mi stava avvenendo e ciò mi ha eccitato moltissimo tanto da fiondarmi di nuovo con la bocca sullaltro cazzo che mi stava davanti spompinando in maniera molto passionale. Il primo a venire è stato il cazzo che avevo in bocca. Una sborrata abbondante che ho raccolto sulla lingua. Volevo sputare, ma lì sulla sabbia o sul telo non volevo farlo, ed ho ingoiato. Brava la zoccola mi ha allora detto il ragazzo sfilandomi dalla bocca un coso enorme ormai penzulo. Mentre guardavo ammirato quel cazzo muovendo ritmicamente la schiena e il culo sotto i colpi dellaltro ecco che me lo sento sfilare da dentro e avverto sulla schiena nei sospiri di chi mi aveva chiavato una serie di fiotti caldi di sborra. Noi andiamo a mare, siamo sporchi, dobbiamo lavarci. Mi hanno detto. E via di corsa nudi verso il mare. Io sentivo il culo bruciarmi la schiena e la bocca sporche. Mi sono toccato lano e ho avvertito sulle dita una meteria umida. Ho guardato, era sangue misto a merda…sono corso io pure nudo al mare incurante del mio pisellino a vista che, pure ihn tanta eccitazione, non si era per niente sollevato. A mare lacqua fredda mi ha fatto avvertire un maggiore bruciore allano mentre il mio pisellino si restringeva ulteriormente. Siamo usciti dallacqua e, mentre io ammiravo i loro cazzi loro hanno riso ancora del mio e di me. Giunti ai teli mi hanno affibiato un nome femmini
le, Stellina, e sempre il primo ad aver parlato mi ha detto. beh stellina, a noi è piaciuto e, sicuramente anche a te, se domani vuoi replicare noi veniamo qui ogni giorno e, se vuoi, potremmo andare a casa nostra e farlo più comodamente. E inutile dire che replicammo molte volte.

Un maniaco sessuale dominante 5. | Racconto sadomaso di Gibbo

Dopo averla inculata, prendo lattrezzo che scarica corrente sul corpo e vado ad infilarlo nel culo alla schiava nera, spingendo dentro il più possibile e do la scarica che la fa urlare e sobbalzare; allora, visto come si alzava il suo culo, prendo uno spillone e lo appoggio ad una natica e riavvio una scarica elettrica nel suo culo, così lei va ad infilarsi sullo spillone tenuto fermo da me e urla ancora di più. Prendo poi una candela, laccendo e lascio colare la cera sulle gambe e sul culo della gnocca color cioccolato poi la giro e uso sempre la candela sui seni e, inizio a scoparmela e, vedendo i suoi seni ballare, prendo gli spilli piccoli e ne infilzo uno in un seno, poi tocca allaltro e lei urla dal gran dolore. Mentre la sto scopando, vedo con la coda dellocchio, la biondina che si sta masturbando sditalizzando la sua figa. Incuriosito, slego la nera e la rinchiudo in cella, poi faccio uscire la biondina che al solo vederla mi eccita moltissimo, la fisso sul tavolo e le domando come mai godeva nel sentire urlare la sua collega e lei mi dice che fondamentalmente è sadica e gode nel sentire soffrire. Decido di metterla alla prova e, dopo averla scopata ed inculata, la slego e, dopo che ho messo sul tavolo la cicciona, ordino alla biondina di frustarla a sangue e lei non ci pensa due volte e passa subito a colpirla violentemente e vedo che ha sul viso unespressione di piacere al sentire le urla della sua vittima. Le dico di infilarle sulle natiche gli spilloni e lei procede lentamente, uno per uno, alcuni poi linfila e dopo li sfila per rinfilarli di nuovo, aumentando così il dolore. La osservo compiaciuto e mi diverto molto, poi le passo un cazzo di plastica, grosso da far paura e lei lo indossa per poi infilarlo in figa alla cicciona. Dopo fatta urlare molto, la slego e lei la penetra in culo con quellaffare. La biondina mi osserva aspettando di sapere se mi è piaciuto il suo lavoro e le dico che da quel momento lei sarà la mia aiutante nei giochi con le altre schiave ma le faccio presente che potrà ogni tanto venire con me di sopra e giocare insieme nella vasca che ho visto le è piaciuta molto ma la avviso che se da sopra tentasse di scappare, fuori casa cè Dog, un cane addestratissimo che la ucciderebbe a morsi. Decido di portarla subito di sopra e, dalla finestra della cucina le faccio vedere Dog che dorme nella sua casetta. Poi andiamo nella vasca e lì la scopo baciandola in bocca e poi passiamo sul letto dove giochiamo a lungo e quasi penso di lasciarla sopra con me ma, vedendo come sa essere anche crudele, sadica, chi mi nega che mentre dormo lei mi lega per poi farmi fare una brutta fine? Allora la riconduco di sotto e la chiudo in cella. Il giorno dopo vado a fare un giro in macchina con Dog e vedo un ragazzino intento a riparare una ruota della sua bici. Mi fermo per osservarlo bene e noto il suo viso più da donna che uomo ed ha il comportamento da Gay. più lo guardo più gli devo fare il culo. Mi offro di accompagnarlo a casa mia dove ripareremo la ruota. Lui accetta e carichiamo la bici sul tetto dellauto ed andiamo a casa mia dove, appena arrivati, lo invito ad entrare in casa per bere una birra fresca che in piena estate va benissimo. Lui sta bevendo tranquillo ed io che nella birra avevo sciolto una compressa di sedativo, vedo il ragazzo chiudere gli occhi ed allora lo porto di sotto e lo lego al tavolo togliendo i pantaloni e la maglietta. Invece di attendere il suo risveglio, le faccio un clistere per lavare il culetto e quando comincia a vuotare la pancia, lo lavo con lo schizzo del tubo e lui si sveglia allibito per come si trova. finita la pulizia, gli ungo lano col gel e lo sodomizzo facendolo urlare a lungo e, mentre lo inculo, gli trafiggo le natiche con gli spilloni. Dopo che ho goduto, faccio uscire dalla cella la biondina e dico a lui se se la vuole scopare e mi dice subito sì. La biondina subito si sdraia sul tavolo a cosce aperte e gli masturba il cazzetto che si alza subito e gli dico di scoparsela. Lui la penetra e mentre è preso dal su e giù, lo inculo nuovamente e lui urla disperatamente ma io godo e gode anche la biondina che dopo mi propone di prendere il fallo gigante ed incularlo lei. Accetto la sua proposta e la lascio fare tenendo lui fermo e gustandomi linculata. Poi penso di farmi fare un bocchino da lui e la biondina lo minaccia col attrezzo che rilascia scariche elettriche se volesse mordermi il cazzo. Così lui ingoia il mio cazzo e lo ciuccia fino alla sborrata. Poi rinchiudo la biondina in cella e, dopo liniezione letale al ragazzino, lo porto fuori per immergerlo nella calce viva che lo disintegra subito. Torno giù e mi scopo la negrotta che cerca di sedurmi ma me la inculo e le infilo gli aghi lentamente nelle natiche, sulle cosce, sui seni e vedo una gran quantità di sangue scorrere sul tavolo. Mi rendo conto poi che sta perdendo troppo sangue e allora, dopo averla sodomizzata più volte …la preparo per il bagno di calce con una puntura ed un viaggio in giardino. Così ho un altro posto nel mio particolare albergo e, preso Dog e messo in auto, andiamo a fare un giro dispezione dalle puttane e lì non ne trovo una di mio interesse. Allora vado a fare il pieno ad un distributore e domando al benzinaio se ci sono altre prostitute. Mi parla di una zona a me sconosciuta e vado subito a vederla e lì trovo una vasta scelta. Faccio salire una un po attempata e le faccio la solita proposta che lei accetta senza pensarci sopra ma le dico che ho i soldi in casa e lei prima prenderà quanto stabilito, poi si concederà. Giunti a casa le do subito la somma e ci spogliamo in camera. Lei chiede di lavarsi in bagno ed io intanto preparo la siringa che nascondo sotto il cuscino. Quando lei torna, labbraccio e bacio al collo ed ai seni e con laltra mano le pratico la puntura che non sente nemmeno e cade subito nel sonno. La scopo più volte, poi linculo e, non sentendomi più attratto da lei con la carne cadente che smorzava il desiderio. non la porto nel sotterraneo ma la sistemo con liniezione letale e luso della calce.

La masturbazione femminile | Racconto masturbazione di Chase90

Siamo onesti con noi stessi, anzi, dovrei parlare al femminile, siamo oneste con noi stesse: se ci prude, ce la grattiamo! Proprio così, almeno su questo non esiste la parità dei sessi, la masturbazione sembra che sia tangibile (parola non scelta a caso) per luomo, ma non per la donna. In altri termini, tra uomini spesso si parla (spesso scherzando, ma non sempre) di farsi una sega dopo una giornata intensa di lavoro o dopo aver visto una bella gnocca per strada. Frasi del tipo «ora torno a casa, mi faccio una bella sega e poi TV tutto il giorno», o «hai visto quella nuova collega? Che fica… ce lho già duro… appena torno a casa gli faccio una bella dedica» almeno una volta noi uomini labbiamo detta e/o sentita dire! Ma se lo domandi ad una ragazza, ad una donna, tutte si chiudono a riccio, tutte sembra che non lo fanno, che non si toccano. Ma non è così, ed ora vi dico qualcosa che nella mia lunga esperienza con le donne è venuta fuori cercando di fare un po di luce in questo argomento molto vasto ed a molti/molte sconosciuto.

Il Confessionale – Prima Parte | Racconto incesti di Met

Ho letto un sacco di racconti su incesti, veri o presunti tali ed ho cercato di trarne spunto per vedere di conquistare questo tipo di “affetto” da parte di mia madre, una bonona da sballo da farsi in tutte le salse, ma non c’é stato niente da fare, anzi, una volta mi ha anche sbattuto fuori di casa per una battuta di troppo.
E’ stato così che mi sono orientato su altre perversioni. L’idea mi è saltata in mente durante una delle tante peregrinazioni fatte al centro commerciale per aiutare la mamma con le borse della spesa. Uno di questi giorni fui attratto da un negozietto che vendeva roba strana, mi sembra fosse dmail, tra la tanta roba ci fu qualcosa che mi stuzzicò la fantasia: una microcamera. Era davvero microscopica, sembrava un bottone, da qui partivano poi i cavetti a cui bisognava collegare altre apparecchiature video per poter vedere il segnale catturato. Venivano vendute due versioni, una a colori e l’altra in bianco e nero, rispettivamente 99 euro una e 45 l’altra, troppo per le mie tasche del momento, ma abbastanza per farmi venire strane idee. Alla fine comprai, visto che era in offerta ad un prezzo molto basso, un mini registratore a cassette, volevo utilizzarlo per un mio sfizio particolare. Non posso nascondere che il primo uso venutomi in mente per la microcamera era quello di utilizzarla nella stanza di mia madre, ma ormai stavo abbandonando quella pista. Quello che mi prefiggevo di fare, era di nascondere il registratore che avevo comprato in un confessionale ed ascoltare quello che veniva detto dai penitenti al prete… lo so, è una morbosità alquanto opinabile, ma volevo togliermi la curiosità di sapere che cazzo di cose vengono dette in quel posto. Scelsi per comodità la chiesa che si trovava vicino casa e, per un paio di giorni studiai per bene com’era fatto il confessionale, mi confessai io stesso per appurare il posto migliore dove sistemare il registratore. Il posto era situato in una rientranza della chiesa, quasi una nicchia, questo conferiva più privacy per il confessato che si veniva a trovare con le spalle quasi al muro e il confessionale di fronte. Durante la confessione ci si inginocchiava su un supporto molto “puffoso” che non stancava le povere ginocchia e ci si trovava davanti una finestrella con la griglia che il confessore apriva quando ci si voleva a confessare. Notai durante il mio sopralluogo che il parroco non era più quel vecchio bacucco antipatico che avevo conosciuto durante le mie frequentazioni “catechistiche” obbligatorie di qualche anno orsono… era un bel tipetto, per giunta anche simpatico, cosa rara in questo campo. La visita mi fu comunque utile a trovare il punto giusto dove nascondere il registratore. Con una scusa riuscii a carpire il giorno e l’ora in cui c’era la massima affluenza di parrocchiani nel confessionale, in modo da utilizzare quell’arco di tempo per le mie registrazioni. Attesi con impazienza che arrivasse il momento dell’azione e cercai di essere il primo a confessarmi in modo da nascondere subito il marchingegno e non perdermi nulla delle confessioni. Purtroppo fui solo terzo, ma, visto che le prime a confessarsi erano state due vecchiette, non mi preoccupai più di tanto. In serata andai a recuperare il “frutto” della mia idea e mi precipitai nella mia stanza ad ascoltare il nastro, mi sentivo un bambino nell’atto di scartare il suo primo uovo di pasqua e la “sorpresa” come capita spesso, mi lascio l’amaro in bocca. Quattro ore di nastro in lp sprecate, non se ne salvava un solo minuto, alla fine dell’ascolto ero agonizzante…solo confessioni di vecchiette e nonnini senza il minimo interesse. Avevo sbagliato tutto, dovevo aspettarmi che nel massimo “orario di punta” ci fosse lo “zoccolo duro” dei frequentatori. Dovevo trovare il momento giusto in modo da registrare cose più interessanti. Proprio mentre mi apprestavo a cercare di capire come cancellare quelle schifezze, mi accorsi della presenza di un tastino sul registratore che mi ero ripromesso di controllare sulle istruzioni, ma che per la fretta di mettere in atto il mio piano, avevo dimenticato. Sorpresa!!! era proprio ciò di cui avevo bisogno…il pulsante attivava la modalità di registrazione automatica in presenza di suoni, in questo modo potevo lasciare quando volevo il registratore e lui si sarebbe messo in funzione quando necessario. In quel momento bussò mia madre per avvisarmi di scendere a cenare. L’avevo quasi dimenticata, questa mia idea me l’aveva momentaneamente tolta dalla mente, ma come si fa a togliersi un chiodo fisso se poi durante la giornata, almeno due volte al giorno ci dai una martellata e lo infili ancora più dentro. Oggi, poi, era vestita con un abitino nero attillatissimo che esaltava le sue forme in una maniera tale da lasciare poco all’immaginazione. La mega scollatura era il colpo di grazia. Durante la cena aspettavo sempre con ansia un momento in particolare: l’ora della frutta. La mia mammina la sera mangiava sempre una banana e uno yogurt magro bianco e, a seconda di come le girava, le modalità erano diverse: capitava che mangiasse prima una cosa e poi l’altra con ordini casuali, che mettesse lo yogurt in una coppa e ci tagliasse dentro a rondelle il frutto o, la mia preferita, inzuppare la banana e mangiarla. Quando faceva così mi faceva arrapare così tanto da far quasi sollevare il tavolo. Quella sera non saprò mai come avrebbe fatto…nell’atto di aprire lo yogurt, infatti, a causa dell’apertura difettosa, fece troppa forza  e se ne fece cadere un bel po’ nella scollatura. Io naturalmente non persi tempo e come un lampo mi precipitai con il fazzolettino a pulirla, ma appena poggiai la mano me ne ritrovai un’altra stampata sul viso…in uno dei tanti racconti sarebbe finita che il figlioletto avrebbe pulito la mamma con la lingua e lei per sdebitarsi gli avrebbe fatto qualche bel servizietto utilizzando la stessa tecnica…nella mia casa questa si chiama fantascienza.
Il giorno dopo sistemai il registratore con il pulsante del riconoscimento sonoro attivato e sperai in miglior fortuna. Quella sera di quel lunedì mi rimarrà sempre impressa, non ero eccitato come la prima volta perché ci ero rimasto male e non mi aspettavo molto. In effetti all’inizio ero dispiaciuto, la funzione sonora non funzionava tanto bene perché la voce del prete non arrivava abbastanza forte da attivarla e se il penitente parlava sottovoce o aveva delle lunghe pause il registratore si spegneva e quando si riattivava si perdeva l’inizio della frase. Problemi a parte, i discorsi questa volta erano interessanti, per la maggior parte di donne che avevano delle tentazioni, desideri, o sogni un po’ troppo scabrosi per la loro fede e ricercavano l’assoluzione. Ascoltare tutto ciò mi divertiva, ma nulla più, mi sarei aspettato qualcosa di più finché non mi accorsi che a confessarsi era andata anche mia madre…rimasi allibito, fermai la cassetta e cercai di riprendermi dall’emozione. Non me lo sarei mai aspettato, mia madre non era mai andata in chiesa che io sapessi e questo mi lasciava alquanto perplesso e ancora più curioso di sentire cosa aveva da dire.

Mia moglie mi tradisce | Racconto tradimenti di Cornuto

Io e mia moglie siamo sposati da quasi 25 anni, 2 figli andava tutto abbastanza bene, pero vedovo mia moglie che era sempre più presa sui social, cosi il tempo passava e la vedo sempre più diversa più curata capelli sempre sistemati unghie sempre perfette e pubblicava sempre foto di primi piani, mi comincia a parlare che aveva ritrovato 2 amiche di quando era ragazza, poi comincia a uscire la sera con loro per locali ,e non era mai stata per locali, incomincio ad uscire ero al quanto tranquillo fino ad un giorno che mi passo un dubbio,perché quando doveva uscire stavo molto tempo in bagno a prepararsi, allora una sera lo spiata dalla fessura della porta del bagno vidi che si stava depilando anche la fica , non si era mai depilata.allora quella sera decido di seguirla le va al locale e vedo che parla con una sua amica, mi ricordo sorrisi e pensai quanto ero stronzo avevo dubitato di mia moglie, allora accessi la macchina per andarmene però subito dopo vedo mia moglie con una amica uscire dal locale e andare verso la macchina della sua amica, allora mi fermo e vedo mia moglie che prende le chiavi della macchina della sua amica si mette alla guida e parte, con aria stupita la comincio a seguire, vedo che prende la strada per tornare verso casa, allora penso avrà prestato alla sua amica, intanto vedo che entra in un parcheggio e si ferma e nel mentre un uomo scende da una macchina è va verso di lei, apre lo sportello del passeggero e sale e lei riparte , in quel momento mi si è gelato il sangue, continuo a seguirli , fanno un paio di km e entrano in una villetta piccola e sterrata, mia moglie aveva un amante, passata un ora e mezza circa vedo che escono dalla stradina è fanno tutto il percorso allinverso , io nel mentre torno a casa , dopo circa 1 ora lei torna a casa io faccio finta di dormire, sento lei che è in bagno e si fa un bidet, lei si mette a letto e dormiamo.in seguito lo seguita altre volte e lei si è sempre vista. con quellaria uomo , mia moglie mi tradisce e lo fa da molto tempo. Poi un giorno decisi di mettere qualche micro camera nascosta per casa, le avevo Una in camera da letto e laltra in sala, passato un mese circa mentre ero al lavoro e i figli a scuola vedo dal video che entra un uomo iniziano a parlare si sentivano solo le voci ma non so capiva cosa si stavano dicendo però so che erano in cucina, passato un Po di tempo si vedono nuovamente e si mettono seduti sul Divano e iniziano a baciarsi, il cuore mi batteva forte, vedo le che spoglia lui con una foga inaudita, si mette in ginocchio davanti a lui e lo.prende in bocca lo succhia e succhia, dopo un Po si alza e lui comincia a spogliarla gli toglie prima la camicia poi i jeans e sotto portava un perizoma è auto reggenti, cn me le avrà messe 3 volte in tutto, la mette a pecorina è comincia a scoparla sentivo i suoi gemiti, poi dopo un Po si vede che lo infila nel culetto, lo si capisce per la difficoltà allinizio per farlo entrare, comunque dopo entratocomincia a scoparla nuovamente, sento i gemiti di lei si capisce che sarà venuta un paio di volte, dopo vedo lei che si mette nuovamente in ginocchio e comincia a succhiare fino a farsi venire in bocca, con me non laveva mai fatto, si alza e vedo lo sperma che cola da un lato della bocca, devo dire che mia moglie è una grande puttana.

Finalmente riesco a far montare mio marito dal Trans | Racconto trans di Elena di Castelbuono

Per un periodo , giusto per non farmi mancare niente me la sono fatta con un Trans molto bello , biondo bei lineamenti, un fisico molto curato.. un bel seno a pera accenato ma con capezzoli rifatti duri come chiodi e delle gambe da valchiria.. e poi sotto una dotazione da far paura un cazzo non grosso ma lungo oltre misura e che diventando duro fa godere come pochi uomini per cui in quel periodo io uscivo con lei (si chiama Sandra) e andavamo in giro per negozi di giorno a farci ammirare e di notte per locali equivoci. Mio marito ci spiava e qualche volta ci seguiva e si eccitava vedendoci amoreggiare e limonare senza pudore. Di giorno ci portava a fare schopping comprandoci di tutto e di piu dalla lingeria ai capi firmati e gli mandavamo ogni volta la carta di credito in tilt ma lui era contento di questa amicizia morbosa. Una sera come tante andammo a bere in enoteca e a mangiare stuzzichini vari e tra una bevuta e unaltra iniziammo a ridere e a toccarci tutti e tre tanto che dovemmo uscire dal locale e continuammo questo gioco in auto. Ad un certo punto Sandra mi tolse la gonna e iniziò a leccarmi la fica mentre mio marito faceva da guardone e si toccava dai pantaloni. Sandra era eccitata e mio marito le alzò il miniabito e vide quanto fosse eccitata e per la prima volta (almeno davanti a me..) prese a masturbarla dallo slip . Si tolse i pantaloni e anche lui sotto era vestito da femminuccia sexy con le autoreggenti e una culotta presa dalle mie mutandine. Eravamo in auto e vidi mio marito che ad un certo punto venne schizzandoci tutto addosso e si mise in un angolo della macchina mentre Sandra con il cazzo duro iniziò a scoparmi e a baciarmi in bocca facendomi eccitare e venire quasi subito. Pure Sandra venne dentro di me e restammo un pò cosi tutti e tre contenti di aver goduto. Ci rivestimmo alla meglio e tornammo a casa (in quel periodo Sandra viveva da noi) e appena arrivati mio marito si mise a letto mentre io e Sandra ci fermammo a parlare della cosa e ad un certo punto Sandra mi disse che voleva farsi mio marito e che stasera era la volta buona e mi disse se volevo scommettere che se lo sarebbe montato. Gli dissi che secondo me si sarebbe tirato indietro e lui andò in camera dove mio marito stavo dormendo. Si era messo a dormire con le autoreggenti e si era tolta la culotta e Sandra prese a carezzargli il culo e lui si stava .. poi gli prese il cazzo e glielo fece diventare duro.. poi gli mise un dito nel culetto e lui niente si faceva fare di tutto finchè Sandra lo mise a pecora e tolto il dito gli mise il suo cazzo dentro penetrandolo con me presente. Era la prima volta che vedevo mio marito inculato e mi eccitai come una porca… volevo anche io un cazzo anzi ne volevo due o tre lo ammetto ma Sandra era tutta per lui e lo montava con energia fino a sborrargli dentro e stavolta io dovetti accontentarmi di un Vibratore che tenevo e di guardare come loro due godevano . Da quel momento cercai altre volte di far scopare mio marito da Sandra o da altri miei uomini ma niente per almeno un anno non ne volle sapere almeno in mia presenza perchè Sandra mi disse che se lo era chiavato altre volte ma questa è unaltra storia.

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