Ero in prima fila a scuola e la mia Prof una Troia | Racconto prime esperienze di gabwer

Delle mie esperienze erotiche penso che nessuna mi abbia ferito e allo stesso tempo eccitato come quel giorno in quinta superiore. È un ricordo che ha lasciato un segno così forte che ancora me lo fa rizzare al solo pensiero. Eravamo appena rientrati dopo la ricreazione e la professoressa di matematica era in ritardo. Prima di quell’anno odiavo la matematica, ma da quando era arrivata la nuova professoressa avevo capito che potevo usare la geometria per calcolare le misure del suo culo da urlo e la probabilità per calcolare quante possibilità ci fosse che me la desse. Era davvero figa, e quegli occhiali con le lenti tonde le davano un’aria da troia che rendevano impossibile seguire la lezione a chi aveva un cazzo tra le gambe. Anche perché eravamo costantemente occupati a cercare di nascondere quanto era duro.

Ero in prima fila a scuola e la mia Prof una Troia | Racconto prime esperienze di gabwer

Delle mie esperienze erotiche penso che nessuna mi abbia ferito e allo stesso tempo eccitato come quel giorno in quinta superiore. È un ricordo che ha lasciato un segno così forte che ancora me lo fa rizzare al solo pensiero. Eravamo appena rientrati dopo la ricreazione e la professoressa di matematica era in ritardo. Prima di quell’anno odiavo la matematica, ma da quando era arrivata la nuova professoressa avevo capito che potevo usare la geometria per calcolare le misure del suo culo da urlo e la probabilità per calcolare quante possibilità ci fosse che me la desse. Era davvero figa, e quegli occhiali con le lenti tonde le davano un’aria da troia che rendevano impossibile seguire la lezione a chi aveva un cazzo tra le gambe. Anche perché eravamo costantemente occupati a cercare di nascondere quanto era duro.

Ero in prima fila a scuola e la mia Prof una Troia | Racconto prime esperienze di gabwer

Delle mie esperienze erotiche penso che nessuna mi abbia ferito e allo stesso tempo eccitato come quel giorno in quinta superiore. È un ricordo che ha lasciato un segno così forte che ancora me lo fa rizzare al solo pensiero. Eravamo appena rientrati dopo la ricreazione e la professoressa di matematica era in ritardo. Prima di quell’anno odiavo la matematica, ma da quando era arrivata la nuova professoressa avevo capito che potevo usare la geometria per calcolare le misure del suo culo da urlo e la probabilità per calcolare quante possibilità ci fosse che me la desse. Era davvero figa, e quegli occhiali con le lenti tonde le davano un’aria da troia che rendevano impossibile seguire la lezione a chi aveva un cazzo tra le gambe. Anche perché eravamo costantemente occupati a cercare di nascondere quanto era duro.

Ero in prima fila a scuola e la mia Prof una Troia | Racconto prime esperienze di gabwer

Delle mie esperienze erotiche penso che nessuna mi abbia ferito e allo stesso tempo eccitato come quel giorno in quinta superiore. È un ricordo che ha lasciato un segno così forte che ancora me lo fa rizzare al solo pensiero. Eravamo appena rientrati dopo la ricreazione e la professoressa di matematica era in ritardo. Prima di quell’anno odiavo la matematica, ma da quando era arrivata la nuova professoressa avevo capito che potevo usare la geometria per calcolare le misure del suo culo da urlo e la probabilità per calcolare quante possibilità ci fosse che me la desse. Era davvero figa, e quegli occhiali con le lenti tonde le davano un’aria da troia che rendevano impossibile seguire la lezione a chi aveva un cazzo tra le gambe. Anche perché eravamo costantemente occupati a cercare di nascondere quanto era duro.

Ero in prima fila a scuola e la mia Prof una Troia | Racconto prime esperienze di gabwer

Delle mie esperienze erotiche penso che nessuna mi abbia ferito e allo stesso tempo eccitato come quel giorno in quinta superiore. È un ricordo che ha lasciato un segno così forte che ancora me lo fa rizzare al solo pensiero. Eravamo appena rientrati dopo la ricreazione e la professoressa di matematica era in ritardo. Prima di quell’anno odiavo la matematica, ma da quando era arrivata la nuova professoressa avevo capito che potevo usare la geometria per calcolare le misure del suo culo da urlo e la probabilità per calcolare quante possibilità ci fosse che me la desse. Era davvero figa, e quegli occhiali con le lenti tonde le davano un’aria da troia che rendevano impossibile seguire la lezione a chi aveva un cazzo tra le gambe. Anche perché eravamo costantemente occupati a cercare di nascondere quanto era duro.

Duchessa – capitolo I – La schiava e la sua padrona | Racconto dominazione di Koss

Le due donne erano molto simili e anche molto differenti. Intanto la prima era una Padrona e l’altra la sua schiava, erano entrambe quarantenni anche se la Padrona aveva qualche anno in più della schiava, la Padrona aveva da poco superato i quarantacinque, la schiava era più vicina ai quaranta. Erano entrambe alte e bionde, ma mentre la padrona era sinuosa e snella la schiava era statuaria e matronale, la Padrona era sciolta e sicura, l’altra era più rigida e naturalmente sottomessa. Entrambe avevano un aspetto nordico, il viso della Padrona era malizioso con gli occhi castani e un costante sorriso beffardo, l’altra aveva gli occhi grigi tendenti al viola e un atteggiamento remissivo e contrito in netto contrasto con l’imponenza del suo corpo.

La cugina di mia moglie | Racconto pissing di ocima

Conobbi mia moglie un’estate di qualche anno fa. Abitavamo in due villette vicine, prese in affitto per i mesi estivi, in una frazione marina vicino la città. Feci conoscenza anche di alcuni suoi parenti, che abitavano anch’essi in villette del circondario. Una sua cugina in particolare, più piccola di lei di qualche anno, mi destò […]

La mia prima volta con una Milf | Racconto tradimenti di cavaliere bianco.95

Dopo avervi raccontato dei miei desideri verso mia sorella Francesca, oggi vi voglio raccontare di unaltra donna che da sempre fa parte delle mie fantasie sessuali. Si chiama Maria e attualmente ha 55 anni. Sposata, è la classica Milf che tutti vorrebbero farsi. Bionda, labbra carnose. Seno prosperoso, fisico tenuto in forma (grazie alla palestra), gambe e culo da urlo. Dopo mia sorella è sempre stata lei il mio chiodo fisso. E fortunatamente, almeno nel suo caso, sono riuscita a scoparmela (e me la scopo tuttora, quando ne abbiamo loccasione). Non abitando nello stesso posto (loro in città, io in montagna) sono poche le volte che ci incontriamo. Per fortuna entrambi sono dei vecchi amici di mia zia. Ragione per cui hanno un appartamento in affitto a pochi metri da casa nostra, dove salgono per passare weekend e ferie. Un pomeriggio di 5 anni fa successe il tutto. Mi chiamò perché il televisore non funzionava e non sapeva dove metterci mano. Il marito non cera, essendo andato con mia zia e altri conoscenti a fare una gita in montagna. Ovviamente mi precipitai, eccitato di potermi trovare da solo in casa con lei. Risolto il problema alla TV, andai in cucina per avvertirla. Li avvenne la svolta, e la cosa incredibile è che fu lei a prendere liniziativa, non io. La trovai seminuda, con addosso reggiseno, perizoma e calze a rete. Mi guardava con uno sguardo da porca, toccandosi i capelli in maniera provocante. Io non capii più niente. Le saltai addosso, toccandole ogni parte del suo corpo. Poi mi abbassai, le strappai letteralmente le mutandine di dosso e iniziai a leccarle la figa. Era fradicia, oltre che bollente. Dopo qualche minuto prese lei liniziativa. Si tolse il reggiseno e mi denudò, iniziando a succhiarmi il cazzo da vera troia esperta. Dopo esserle venuto in bocca, ingoiò tutto il mio sperma e mi pulì per bene luccello. Poi si alzò, si mise di spalle e si appoggiò sul tavolo, a 90. Non persi tempo e le sfondai la figa con un colpo solo, secco e deciso. Linterno era un lago, oltre che essere bella larga. Chissà quanti cazzi aveva preso prima del mio. Lei, urlando di piacere, mi invitava a venirle dentro (non potendo avere figli non cera il rischio di metterla incinta). Io accettai, ovviamente, non prima però di averle sfondato per bene anche il sederino, anchesso già provato da chissà quanti prima di me. Una volta finito, andammo a farci una doccia, insieme. Io ne approfittai per toccarle ancora un po tutto il corpo, poi ci rivestimmo e me ne tornai a casa. La sera stessa mi mandò un messaggio per ringraziarmi ancora per lo splendido pomeriggio passato assieme, confidandomi che non vedeva lora di ripetere laccaduto. Da allora scopiamo ogni volta che possiamo, lultima è stata tre settimane fa. È davvero bello avere una Milf come scopamica 😉

Scopiamo e inculiamo la mamma | Racconto incesti di swm

Mi chiamo Antonio, la mia vita scorre tranquilla, qualche ragazzina, amici, il motorino, approposito del motorino, è un catorcio, oggi è domenica, tutti a casa, dopo mangiato il babbo è andato subito nell orto poco distante,possiamo vederlo da casa, fa molto caldo, la mamma sta lavando i piatti, indossa solo una vestaglia leggera e un pannello, è molto corta e un po chinata posso vederle quasi le mutande, è grassoccia, parecchia cellulite e un sedere bello grosso, e non parliamo delle tette, sciolte sotto la vestaglia, pendono e appoggiano lulla pancia. decido di partire, fatte poche centinaia di metri come sempre il motorino si ferma,cerco di farlo ripartire ma niente da fare,fortuna che è discesa, torno indietro e mi infilo subito in cantina dove ho gli attrezzi per ripararlo. dopo poco sento il rombo del motorino del mio amico franco, lui è piu esperto e può aiutarmi ma passano i minuti e non lo vedo apparire, forse la mamma gli ha dato qualcosa da bere, salgo le scale di corsa andando in cucina, non vedendoli mi fermo un attimo, mi basta per sentire un po di trambusto dietro la porta di camera mia,se non si spinge bene rimane solo accostata, allento un pochino e li vedo,hanno steso una coperta sul mio letto,mamma è stesa di fianco sul letto in maniera oscena,la vestaglia sollevata, franco in piedi di fronte a lei, si è levato i pantaloni e lo sta spingendo in bocca alla mamma,un cazzo bello grosso, non come il mio ma bello grosso, è lui nche fa avanti e indietro tenendogli la testa spingendolo fino in fondo, con laltra mano ha alzato una chiappa e fruga tra il cesto di peli,parlano piano ma nel silenzio li sento molto bene, lo lascia un attimo e lo guarda negli occhi, ne avevo proprio voglia,antonio torna stasera e lui sta nel campo fino a tardi, vienimi sopra che ho voglia di sentirlo, si è stesa gambe a ciondoloni,sempre in piedi lui ha preso le tettone cadenti dalle parti accostandole, si è chinato e ha preso i due capezzoloni eretti in bocca, lei con in mano luccello se lo è accostato, ha tirato indietro la testa,chiuso gli occhie bocca aperta ha tirato un lamento quando è entrato e ha cominciato a pompare, non era piu il mio amico, tutto sudato che mi sbatteva la mamma che lo incitava con amore,piccolo mio, senti come ti voglio, quando vorrai potrai approfittare sempre di me, che rimanga un nostro segreto, vienimi dentro che voglio sentire i tuoi schizzi, pochi colpi veloci e lho visto accostarsi fermo, stava venendo. dopo poco lo ha baciato come un bambino nella culla, ha preso la strada del campo e lui se ne è andato. ero eccitato al massimo, ho aspettato il suo rientro ho salito le scale di cantina facendo finta di essere tornato allora, stava lavando la verdura,mi sono accostato dicendole; ti voglio bene mamma; anche io amore mio. ma lho abbracciata brancando le tette, mi ha fulminato ma io subito ho detto un nome, franco, è tornato tutto normale perche stava rientrando il babbo stanco morto, ha mangiato qualcosa e subito si è steso sul divano per dormire qualche oraentrava alle dieci per il turno di notte, ma non potevo aspettare; vieni in camera mia , dobbiamo parlare, questa storia deve finire, avevo già tutto in testa, appena dentro ho cercato di spingerla sulletto, si divincolava pregandomi; fermo, sei mio figlio, ho alzato la voce ma lei mi ha messo una mano alla bocca, si è girata volendo uscire ma prima che potesse lho accostata alla porta e le ho alzato la vestaglia piangeva; ti prego, parliamone dopo che è partito il babbo, quella notte come le altre notti a seguire ho dormito nel letto matrimoniale scopandola e inculandola allo sfinimento, il mio amico ha minacciato di rendere la cosa pubblica ma abbiamo trovato rimedio, quando io la scopo lui si fa fare un pompino con lingoio,quando lui la scopa io mi faccio fare un pompino con lingoio ma gode di piu quando la trattiamo da troia e la scopiamo e inculiamo insieme, meglio quando possiamo vedere dalla finestra il babbo nel campo !!

Il sacrificio della professoressa Francesca | Racconto tradimenti di Francesca E.

-Ma cosa sta succedendo qui? – questo era il pensiero che aveva attraversato, per un momento, la testa della giovane e sexy professoressa mentre stava camminando per il corridoio della sua scuola una volta che aveva terminato il suo “sportello pomeridiano” (che come sempre era stato disertato) dopoché un tonfo, che sulle prime non era stata in grado di identificare, l’aveva spaventata e poi incuriosita.

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