Mi stavo preparando per uscire per andare a fare due passi, quando passai per andare in bagno e vidi mia sorella che aveva dei pantaloncini e una felpa era messa a pecorina , su il divano. Era tutta la mattina che ce lavevo duro e volevo scopare a vederla così, mi e venuta una voglia di appoggiarli il mio cazzo
iraccontidimilù
La prima volta nel culo | Racconto prime esperienze di Toagne
La prima volta che lho fatto anale?
Lultimo ballo | Racconto sentimentali di Starman
La nostra storia è stata tanto breve quanto intensa.
Il mio primo topless in spiaggia | Racconto etero di alessia40329
Ciao mi chiamo Alessia ho 20anni quella che vi racconto non è una storia di sesso, ma per me è stata un esperienza molto eccitante, vissuta la scorsa estate quando per la prima volta al mare mi sono messa in topless. Ogni volta che andavo al mare ero sempre tentata di slacciare il pezzo sopra, ma dato che porto una 5misura di seno, mi sono sempre trattenuta per paura di venir giudicata come una poco di buono. Già quando al mare sto in bikini mi accorgo che ho tanti occhi di uomini di tutte le età addosso, e se dico che mi da fastidio, mentirei non sarei onesta. Alcune mie amiche che si mettono in topless dicono di farlo solo per una questione di libertà, per il piacere di non avere nessun segno del costume. Ma per me non è cosie forse neanche per loro, solo che non lo ammettono. Io sinceramente ammetto che stare con le tette al vento in spiaggia mi eccitamolto, e avere lo sguardo di tanti uomini su di me mi fa impazzire. Dove vado al mare di solito pero non potevo farlo, cerano troppe persone che mi conoscevano. Cosi presi la macchina e andai in una spiaggia libera a circa 15km dalla mia spiaggia abituale. Appena arriavata sistemai le mie cose, srlotolai il mio telo da mare , mi guardai un po intorno e vidi che non cera molta genta, quindi pensai subito che quello era il giorno giusto, dovevo vincere il mio imbarazzo quella mattina oh non sarei piu riuscita. Cosi dentro di me dissi (adesso fanculo a tutti, lo slaccio e vediamo che succede..) e cosi feci. Portai le mani dietro la schiena, presi un lungo respiro e via, lo slacciai! Finalmente cero riuscita, ero super eccitata e con le tette nude in spiaggia! Mi spalmai labbrozzante e poi mi srdraiai a prendere il sole. Poco distante da me cerano due signori che leggevano il giornale , ogni tanto mi lanciavano occhiate di traverso, ma io li ignoravo come se niente fosse. Vicino la riva tre ragazzotti piu o meno della mia eta giocavano a beach volley, anche loro mi avevano messo gli occhi addoso, sorridendendomi ogni volta che andavano a recuperare il pallone, e stranamente perdevano il pallone molto spesso. Qella mattina non era molto caldo ma decisi ugualmente di andare a fare un bagno per vedere le reazioni che suscitavo. Mi alzai e di proposito feci un lungo sbadiglio per provocare e farmi notare, anche se ovviamente non ce nera bisogno e mi incamminai verso la riva. La spiaggia ormai si era riempita, intorno a me cerano persone di ogni genere. Alcune signore di una certà età mi guardavano con fare non tanto simpatico, evidentemente la mia 5misura le infastidiva, oppure erano invidiose. Gli uomini invece dal piu giovane al piu vecchio mi stavano sbranando con gli occhi, e questo mi eccitava sempre di piu.. Nei loro occhi vedevo tutta la loro voglia di toccarmi.. di palparmi, e di fare chissa che..con me! Mi faceva impazzire vedere che mezza spiaggia sbavava per me, tra le gambe la mia passerina era diventata un lago, ormai non potevo piu nascondere la cosa, cosi mi tuffai in acqua e feci una lunga nuotata per rinfrescare corpo e mente. Quando uscii dallacqua mi ritrovai i 3 ragazzi che prima giocavano a palla, vicino il mio telo da mare e appena arrivai si presentarono e mi dissero se avevo voglia di fare 2 tiri a beach con loro, perchè erano solo in 3 e non riusciuvano a trovare un 4 per una partita 2 contro 2. Ovviamente dentro di me sapevo benissimo che se volevano ne avrebbere trovati anche 20 di persone per giocare a beach, ma loro volevano me.. per un unica cosa.. (guardarmi ballonzolare le tette!) Cosi visto che ero in giornata e volevo divertirmi, feci un po di finta resistenza e alla fine accettai. Anchio in realtà sbavavo al pensiero di giocare con loro. Giocammo per circa 45min. I 2 ragazzi che avevo di fronte non presero una palla! Mi fissarono le tette per tutto il tempo, e anche il mio compagno di squadra non era da meno, ma non potevo dargli torto, mi rendevo conto che i miei 2meloni ballonzolavano oscenamente! e la gente di passaggio osservava divertita. Notai che anche il bagnino sulla torretta ogni tanto puntava il suo binocolo verso di me, incurante che qualcuno in acqua potesse affogarsi.. Cosi dopo averli fatti godere visivamente, li salutai dicendogli che erano delle schiappe e non avrei giocato piu con loro, andandomene facendo finta di essere incavolata, ma dentro di me in realtà ero troppa divertita.
Andai al bar a prendere un gelato, sempre restando in topless, li venni abbordata da un uomo sui 50anni, che mi lascio il suo numero di tel. Tornata a casa feci una doccia e curiosa lo richiamai.. la sera mi porto a cena fuori in un ristorante vicino la spiaggia, e poi..e poi.. per il poi dovrei scrivere un altro lungo racconto.. ma non credo vi interessi sapere i particolari della mia vita privata. Quella giornata per me resterà speciale. Da quel giorno continuai a prendere il sole in topless con sempre piu disinvoltura, ogni volta che slacciavo il pezzo sopra pensavo ai pensieri degli uomini su di me, provavo un grande brivido e una grande eccitazione come se ogni volta mi lanciassi con il paracadute. Non vedo lora che torni lestate per divertirmi e riprovare quelle emozioni.
I fumetti | Racconto gay di Rodolfo
LEGGERE FUMETTI
Il vicino del piano di sopra | Racconto gay di fabio.unico87
Mi chiamo Fabio e vivo in un paesino del sud. Io e la mia famiglia viviamo in una palazzo bifamiliare formao da 2 appartamenti, uno nostro e uno in affitto.
Zia calda e imprevedibile | Racconto incesti di Augustus
Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con mia zia. Sfortunatamente non la vedo spesso, lei abita dallaltra parte della città e non si è mai sposata. Una o due volte al mese la andiamo a trovare e lei si dimostra sempre molto contenta di vederci. Sono figlio unico e da poco ho compiuto diciotto anni.Ho sempre pensato che mia zia Giulia sia una bella donna, di quarantcinque anni, mora, ma ovviamente ho sempre trattenuto i miei pensieri. Tutto cambiò un week end di ottobre, i miei decisero di fare una mini vacanza di tre giorni per le nozze dargento e coì mi chiesero se volevo passarli con Giulia, per non sentirmi solo. Inizialmente non volli in quanto pensai che sarebbe stato bello stare da solo ma poi, ripensando a lei, mi venne un forte istinto, che subito cercai di reprimere, ma accettai. Arrivò il venerdì, i miei partirono ed io stavo davanti alla porta dentrata di mia zia. Lei mi aprì dopo aver suonato e non potete immaginare lo spettacolo che mi si parò davanti. Sapendo che ero un famigliare si era vestita in modo casual, come fosse sola in casa: una magliettina molto fina che lasciava intravedere tutte le curve di una donna di un metro e ottanta magra e ben formata, un sedere grosso e perfetto, due splendidi seni di cui trasparivano le punte dei capezzoli attraverso il reggiseno, per non parlare infine delle gambe stupende e lisce.
Mio figlio vuole diventare un cuckold | Racconto bisex di Marisa e un po il suo cornutello
Mi chiamo Bruna, ho 47 anni sono alta uno e settanta, capelli chiari e occhi scuri, seno una quarta e un bel culo tondo e sodo, cosce lunghe e una bocca ampia con labbra carnose. Sono sposata da 27 anni con Danilo. Un uomo meraviglioso, alto più di me, fisico asciutto capelli cortissimi, e nell’insieme […]
Scopate montanare | Racconto etero di Marisa Quarantenne
Per sfuggire alla calura milanese con 2 amiche ho affittato una baita in alta montagna.
Madre e figlia di un Cuckold a Cap dAgde | Racconto tradimenti di Simona O
Mi chiamo Simona. Ho 52 anni. Non sono il tipo di donna che si definisce bella in senso stretto ma appartengo a quella categoria che viene definita da scopare. Nel senso che non ho tratti del viso e del fisico raffinati e sottili ma sono al contrario di forme e tratti mediterranei (sono nata a Sciacca in Sicilia anche se vivo in provincia di Milano).
Scopata sul treno notturno | Racconto etero di Malia
Sono su un treno notturno e sto viaggiando verso Berlino. Per risparmiare ho deciso di viaggiare in una cuccetta da 4 persone anche se sono sola. Un uomo sale alla mia stessa stazione e scopro che è il mio compagno di viaggio: è un ragazzo, che avrà pressa poco la mia età ed originario del Senegal. Parliamo un po’ e poi si fa tardi, ormai il treno è silenzioso. Sono io a fare la troia e dico: “un luogo comune dice che i neri hanno il cazzo grande, mi sento in imbarazzo a chiedertelo, ma è vero?”.
Contessina e troia 2 | Racconto etero di Dillinger
CONTESSINA E TROIA 2
La fica sborrata di mia moglie – 3 – La moglie sborrata del cornuto | Racconto tradimenti di Cuck 2014
*************************************
Alla fine mi sono scopato mia figlia | Racconto incesti di giuliano
Mia figlia Marta mi telefonò verso le sei del pomeriggio e disse:
Cornuto: — lantipatico Arturo | Racconto tradimenti di Armando70
Questo racconto è stato riscritto, corretto e migliorato
Pompini: unarte-istruzioni per luso-Fine | Racconto bisex di Mark
Nellultima parte del precedente capitolo,per togliere allo scritto la monotonia di una descrizione dal tono troppo didattico e per allinearlo alle aspettative dei lettori di questo genere di racconti,ho cercato di descrivere in modo dettagliato ed eroticamente coinvolgente,un bocchino con ingoio eseguito con passione e a regola darte.
Un pomeriggio a Cadaqués | Racconto tradimenti di marco70
Un pomeriggio a Cadaqués
Il regalo di Pia | Racconto bisex di luciano vedana
Sono da qualche tempo insieme a Pia, una donna molto bella, vogliosa e gran scopatrice che mi regala sborrate infinite e piene di piacere. Lei conosce la mia indole bisex e quando mi spompina mi scava nel buco con il suo medio facendomi letteralmente impazzire. Tra qualche giorno è il mio compleanno ed allora Pia mi dice che avrà un regalo speciale per me. Arriva il giorno del mio compleanno che tra laltro questanno cade di domenica e dopo la solita scopata mattutina, ci docciamo e facciamo colazione. Dopo un po lei mi dice che a momenti arriverà il regalo, non so cosa aspettarmi…. Passa qualche minuto e sentiamo suonare il campanello di casa, lei va ad aprire e ritorna accompagnata da un bel giovane dicendomi che lui era il regalo per me. Rimango basito, ma subito dopo lei prende liniziativa e ci dice di raggiungerla in camera, ci andiamo e lei è nuda a letto che ci aspetta. Eccitati dalla visione in un lampo siamo nudi anche noi e posso notare che il ragazzo è ben fornito. Ci invita a letto ed inizia a trastullarci con le mani e la bocca finché i nostri cazzi sono al massimo del tiraggio, grossi e pulsanti, vogliosi di sborrare. Lei si dispone a pecorina e mentre succhia il cazzo del giovane mi invita a scoparla. In un crescendo di piacere ci diamo da fare come matti ed in breve siamo pronti a sborrare, ma lei ci ferma dicendo che non è ancora lora. Si gira ed inizia a spompinarmi mentre invita il giovane a scoparla iniziando così una nuova e goduriosa performance. Allimprovviso mi lascia il cazzo e dice al giovane di incularla, mentre si posiziona per farsi scopare da me. E un piacere nuovo e grande entrare nella sua figa brodosa e sentire il cazzo del giovane che inculandola struscia sul mio, separati da una breve membrana di carne ca divide i due buchi. Pia gode come una matta e ci invita a farla morire di piacere aumentando in ritmo della scopata/inculata. In breve siamo tutti e tre pronti a godere e sentendomi il cazzo alluvionato dalla sborrata di Pia, mi lascio andare e le riempio la figa con una colata di bollente brodo delle mie palle proprio mentre anche il giovane le riempie lintestino sborrandole dentro tutto il suo piacere. Ci rilassiamo un po poi Pia dice che ora arriverà il mio regalo. Inizia a spompinare il giovane finché lo riporta in tiro, poi sbocchina me e me lo intosta, quindi si posiziona a pecora e mi dice di incularla, cosa che faccio con piacere e facilità vista la grande esperienza di Pia nel prenderlo in culo e la recente sborrata del giovane che glielo ha lubrificato. Mentre sono intento nelle inculata, mi sento appoggiare al culo la cappella del giovane che lubrificata a dovere inizia a penetrarmi. Non so descrivere il piacere provato, incularmi la mia donna mentre vengo inculato da un bel cazzo lungo e nodoso, un godimento paradisiaco. Non posso resistere ed in breve sono pronto a sborrare cosa che faccio proprio mentre sento il giovane grugnire ed aumentare i colpi sul mio culo, venendo a sua volta e riempiendomi lintestino con lennesima sborrata. Ho goduto come mai, bacio la mia donna ringraziandola per tanto piacere, poi iniziamo a limonare in tre alternando le nostre lingue sulle lingue degli altri in un caotico bacio. E ormai quasi mezzogiorno, così nudi ci diamo da fare per il pranzo, poi mangiamo sempre nudi ed infine torniamo a letto e ricominciamo. Alla sera stravolti per il tanto sborrare e per limmenso piacere provato decidiamo di sospendere con laccordo di farlo ancora. Così è stato e per diverse volte labbiamo fatto in tre con pompini, scopate ed inculate pazzesche che ci hanno sempre lasciati stravolti dalla fatica ma pieni di piacere.
Confessioni reali | Racconto tradimenti di Real
Mi è capitato di leggere racconti erotici su alcuni siti
Sega di gruppo per la mia ex prima parte | Racconto masturbazione di Andrew
Mi sono lasciato da quasi un anno perché la storia con Carla era diventata insostenibile. Ci eravamo messi insieme a 19 anni penso soprattutto perché non volevo stare solo anche se non mi piaceva molto. La mia ex non è la classica ficona anzi ha un viso abbastanza brutto da vedere anche se fisicamente è ben proporzionata, come spesso mi dicevanoi miei amici che la consideravano brutta; ma soprattutto era dotata di un carattere veramente difficile da sopportare, un misto fra bambina viziata e ragazza che non è mai uscita da casa. Non viviamo nel solito paese e penso questo sia stato il motivo per il quale sono riuscito a stare con lei per due anni senza esplodere. Ovviamente non tutto era negativo sennò sarei stato un masochista: in compenso di questi suoi difetti Carla è una ragazza che per amore si concede totalmente risultando in qualche modo succube del fidanzato. Durante la nostra storia devo dire che si è modificata molto soprattutto sotto laspetto sessuale. Sarà stata la sua paura di perdermi o la sua incapacità a dire di no alle mie richieste, fatto sta che finiva sempre per esaudire le mie voglie sessuali e le mie richieste in questo ambito. Sinceramente sotto questo punto di vista potrei dire che mi manca ad oggi nonostante i suoi difetti, ma ovviamente avendola lasciata io per mettermi con un altra ragazza non ho più contatti diretti con lei. Sto bene con la mia nuova ragazza che è molto più bella della mia ex ma ha un approccio sessuale molto tradizionale e non si sogna minimamente di fare tutte le cose che le chiedo. Un mesetto fa circa, durante una serata passata a casa al mio computer è capitato che mi imbattessi nelle vecchie foto fatte con Carla, ma soprattutto alle foto e ai video spinti che avevo fatto con lei; infatti una delle cose che mi ha sempre dato piacere del fare sesso con lei è che speso mi ha consentito di filmare parte delle nostre prestazioni, oltre ad avermi mandato nel tempo una gran quantità di foto intime quando le chiedevo di farmi eccitare a distanza. Non ho mai cancellato niente e quindi mi ritrovai a vedere con voglia alcuni video porno fatti con lei. In particolare mi facevano morire quelli dove mi faceva pompini o dove la scopavo stando io sopra. La sera non ho resistito e un po per nostalgia mi sono masturbato sopra i vecchi video e le vecchie foto intime. Passarono un paio di giorni quando un giorno mi trovavo a studiare per un esame alluniversità assieme ad un mio compagno di corso; nel pomeriggio dopo aver studiato intensamente decidemmo di prenderci una pausa. Stavamo già studiando al computer quindi nellattesa di riprendere a studiare, non so bene perché, gli feci vedere uno dei video che avevo fatto con Carla, senza ovviamente dirgli che fossi io il protagonista. Marco lo guardò forse pensando che fosse uno dei classici video che si scaricano da internet, ma vidi che era abbastanza preso.
Ho vinto la sfida | Racconto gay di gigi il culo
Finalmente ho vinto la sfida con mio nipote Marco. Un giorno dove avere fatto sesso con lui gli ho raccontato della mia avventura con il prete che avevo conosciuto alcuni giorni prima e che lui era riuscito a prendere nel buco del culo tre cazzi ed io lo avevo inculato i suoi tre fraticelli uno dopo laltro. Marco era al settimo cielo e mi disse dai zio fammeli conoscere anche a me piacerebbe provare a prenderne tre cazzi nel culo, be dissi vedo quello che si può fare, intanto mi era diventato duro il cazzo e lui mi montò sopra e ci chiavammo per oltre 1 ora e ci sborrammo in bocca, fu meraviglioso e dopo ci rivestimmo e Marco mi disse dai facciamo una scomessa chi riesce per primo a prendere nel culo tre cazzi si fara chiavare dal mio amico nero per un mese, il suo amico nero aveva un cazzo di 40 cm. ed un diametro di 15 cm. Io allora presi appuntamento con il prete la sera seguente dove inviatai anche i tre fraticelli che accettarono con entusiasmo e dissi loro che alla fine ci sarebbe stata una sorpresa. Lindomani sera arrivaro a casa mia molto presto, li avevo invitati per cena ed a servire la cena cera due miei amici che servirono la cena nudi. Arrivò anche Marco e dopo cena dove avevamo bevuto abbastanza i tre fraticelli si tolsero la tonaca e spuntarono i loro tre cazzi, non grossi ma abbastanza lunghi e senza dire una parola si presero in bocca i nostri tre cazzi il mio quello di Marco e quello del prete e ci fecero venire in bocca. Allora Marco disse noi due abbiamo fatto una sfida chi di noi due riusciva a prendere nel culo i vostri tre cazzi ed in bocca quello del vostro prete, prima incomincio io disse Marco e cosi il più grande dei tre fraticelli si sdraiò sul letto e Marco si sdraiò su di lui ed io aiutai il fraticello ad infilargli il cazzo nel culo mentre gli altri due incominciaro a leccarglielo, mentre io mi facevo inculare dal prete, allora uno dei due fraticelli incomincio ad allargagli il buco con dentro già un cazzo e con molta fatica riusci a fargli entrare il secondo cazzo ma già Marco soffriva e quando fece per introdurre il terzo non ci riusci ed allora i due fraticelli si tolsero e Marco fini per farsi il primo che lò inculò per almeno 20 minuti. Io intanto finito di essere inculato mi preparai ed invece dei tre fraticelli chiesi ai miei 2 amici di incularmi ed al prete di mettersi sotto, mi presi in culo il cazzo del prete e i miei due amici si misero di lato ed uno alla volta riuscirono a mettermeli nel buco del culo, stavo soffrendo anchio ma resistetti prendendo in bocca il cazzo di Marco ed laltro di un fraticello quindi avevo tre cazzi in culo e due in bocca mentre con le mani riuscivo a menare i cazzi dei due fraticelli, credo che nessuna donna sia riuscita a tanto e quando dopo una decina di minuti tutti vennero e mi tolsero i cazzi dal buco del culo dalla bocca e dalle mani mi fecero un applauso.
Pranzo Dai Suoceri | Racconto etero di S.
Siamo a metà dicembre, e com’è consuetudine per tutti credo, tocca andare dalla suocera per i fantomatici pranzi in famiglia ….
La spiaggia | Racconto gay di TATOTATO
Sono solita, durante i mesi Estivi frequentare una nota spiaggia gay sul fiume Ticino, parcheggio la mia moto, e mi inoltro per i sentieri che portano al fiume.
Moglie esibizionista | Racconto esibizionismo di Pellicanoverde
Questo racconto narra l’inizio della nostra storia, mia e di mia moglie, quindi non c’è niente dì inventato. Ho conosciuto mia moglie quasi per caso, mentre d’estate per cercare un po’ di refrigerio ero andato al fiume. Abito in una zona interna dell’Emilia, quindi non abbiamo il mare e dobbiamo accontentarci di ciò che ci offre la natura, oltre che le piscine che sono sempre affollate. Quel giorno andai al fiume da solo perché sono stato sempre un timidone, piazzandomi poco distante dalla riva, a fianco di un cespuglio che un po’ mi riparava dal sole. Appena entrato in acqua, questa era fredda e rimasi vicino la riva, quando vidi entrare in acqua una ragazza completamente nuda. La guardai meravigliato perché lei era molto spigliata e si lasciava ammirare. Infatti mi guardava sorridendo. Non so perché, le chiesi se anche lei non sentisse freddo, vista la temperatura dell’acqua. Ci mettemmo a chiacchierare e scoprii che anche lei, come me, non era originaria della città in cui vivevamo. Abitavamo abbastanza vicini, in due appartamentini ammobiliati assieme ad altre persone, ed eravamo entrambi dipendenti pubblici, ma di due diversi ministeri. Facemmo subito amicizia. Le chiesi come mai stesse tutta nuda e lei ammise candidamente che le piaceva stare nuda e farsi guardare dagli altri. Io rimasi un tantino spiazzato perché mentre parlavamo lei stava a cosce completamente aperte con la figa in mostra. Confesso che ero eccitatissimo e lei mi piaceva molto. Poco dopo vidi che lei prese il suo telo piazzandolo accanto al mio, come se fossimo una coppia. Rimase sempre nuda anche quando mangiammo il panino che ognuno aveva portato da casa. Poi lei sfacciatamente mi chiese se le piacessi. Naturalmente dissi di si e poi mi chiese se mi desse fastidio il fatto che lei stesse nuda davanti ad altre persone. Rimasi spiazzato perché in fondo non eravamo assieme, cioè lei non era la mia ragazza, quindi glielo dissi. E lei ancora con più sfacciataggine chiese nel caso lei fosse stata la mia ragazza, cosa avrei fatto io nel vederla nuda davanti agli altri. Sinceramente non sapevo che. Non ci capivo niente. Verso le cinque del pomeriggio io dissi che dovevo andar via. Ero in bicicletta e avevo un po’ di strada da percorrere. Manco a farlo apposta anche lei era in bici, quindi andammo assieme. Indossò un cortissimo pareo sul corpo nudo e ci avviammo per la pista ciclabile. Lei era eccitatissima perché ad ogni sgambettata scopriva non solo le cosce, ma anche il pelo della figa. Glielo feci notare e lei rispose che le piaceva un sacco. Pensai davvero che lei fosse una esibizionista sfegatata, anche se all’inizio avevo pensato fosse solo una naturalista. Ci scambiammo i numero di cellulare e ci salutammo. Giorgia, così si chiama lei, mi mise le braccia al collo baciandomi. Non l’avesse mai fatto. Quel bacio mi stregò completamente, forse appunto per la mia timidezza e anche perché io non ero stato mai con una ragazza, non ero mai stato fidanzato ed ero ancora vergine. Quella notte non riuscii a dormire, solo nelle mattinate e dopo essermi masturbato, riuscii a prendere sonno. Il giorno appresso era domenica e fu lei a chiamarmi. Mi chiese se volessi passare la giornata con lei. Io le dissi che avevo intenzione di fare le tagliatelle e lei si autoinvitò. Io vivevo assieme ad altre due ragazzi che però erano degli studenti universitari, due bravissimi ragazzi molto seri. Li informai della venuta di Giorgia e loro chiesero se fosse la mia ragazza. Non sapevo cosa dire accennando ad un timido si… forse… non lo so. Fatto sta che appena Giorgia entrò in casa mi stampò un bacio in bocca, poi si presentò da sola ai miei due coinquilini dicendo che era la mia ragazza. Naturalmente ero contento perché io non mi sarei mai permesso di chiederle se volesse essere la mia ragazza. Giorgia iniziò a fare la civettuola, la spregiudicata dicendo subito che lei era abituata a stare nuda in casa, quindi chiese ai miei due coinquilini se desse loro fastidio vederla nuda. Quei due mi guardarono ed io non sapevo che dire, poi loro stessi mi tirarono d’impiccio dicendo che eravamo tutti adulti e vaccinati e che non era la prima volta che vedevano una donna nuda. Giorgia si spogliò subito davanti a loro. Tolse solamente quel vestitino corto che indossava perché sotto non aveva nulla. Le sue grosse tette saltarono subito all’occhio e lei si pavoneggiava. I capezzoli erano durissimi, segno che era eccitata. Mentre io stendevo la pasta sul tavolo, lei parlava con i due ragazzi stando molto vicino a loro, quasi a farsi toccare. Io li guardavo e stranamente non ero geloso, anzi mi piaceva vederla nuda davanti quei miei due amici. Pranzammo ed io ricevetti i complimenti per come erano venute le tagliatelle. Iacopo aveva fatto il pollo al forno e Tonino si era dato da fare con il contorno. Insomma avevamo collaborato, mentre Giorgia si era fatta solo ammirare. Al termine del pranzo io dissi che avevo l’abitudine di stendermi un po’ a letto, così come i miei due coinquilini. Andammo quindi nelle nostre camere, che erano tutte e tre singole, mentre in sala da pranzo, oltre al tavolo, c’era anche un divano, quindi Giorgia si distese la sopra. Dopo un po’ sentii aprirsi la porta della mia camera, erano Iacopo e Tonino. Si sedettero sul mio lettino chiedendomi di Giorgia. Mi fecero un sacco di domande su di lei, come l’avessi conosciuta e soprattutto perché non fossi geloso. Non sapevo cosa rispondere e non volevo tradirmi né tradire Giorgia. Alla fine mi dissero di andare in sala a vedere come si era sistemava la “mia ragazza”. Andammo a vedere e lei sembrava appisolata e stava sul divano a cosce completamente spalancate, con un piede sopra la spalliera del divano, con la figa completamente in mostra. A vederla faceva eccitare chiunque, ma un fidanzato normale si sarebbe ingelosito, ma io non ero un fidanzato normale, anzi non ero nemmeno il suo fidanzato. Pensai che i miei due amici volessero consigliarmi di non mettermi con lei perché era solo una porca, visto anche i discorsi che aveva fatto a tavola, ed invece mi davano del fortunato nell’aver trovato una ragazza senza problemi di sesso. In effetti ero io il complessato. Andammo a fare la nostra pennichella e al risveglio Giorgia ci aveva preparato il caffè. Io non sapevo se davvero ella fosse una brava ragazza, ma col complesso dell’esibizionismo, o stava facendo di tutto per accasarsi, dal momento che nessuno dei suoi amici e colleghi di lavoro se la filava visto il tipino che era. Per farla breve ci mettemmo assieme e nell’arco di sei mesi ci sposammo. Andammo a vivere in un appartamentino ammobiliato, un po’ piccolo, tanto dovevamo starci in due, dove c’era una camera da letto, la cucina abitabile e i servizi igienici. Per noi due andava più che bene. Avevamo deciso di mettere dei soldi da parte in modo da poterci comprare una casa. Almeno da quel punto di vista Giorgia aveva le idee chiare. Lei appena rientrava dall’ufficio si spogliava rimanendo nuda. A me piaceva moltissimo perché la potevo palpare in ogni momento e quando la vedevo uscire in balcone tutta nuda, mi andava il sangue alla testa, mi faceva eccitare da matti perché mi diceva che c’era sempre qualcuno che la guardava. A me piaceva vederla felice e il solo fatto che lei era felice quando stava nuda, mi metteva di buon umore. Poi un giorno non so cosa mi accadde, fatto sta che chiesi a Giorgia se avesse piacere se invitassimo a cena i miei ex due coinquilini i quali si erano appena laureati. Lei ne fu entusiasta. Quella sera preparammo assieme la cena e lei mi chiese come doveva vestirsi. Io rimasi meravigliato, perché pensavo che lei fosse rimasta nuda come le altre volte, quindi le dissi di fare lei. Quando i miei amici suonarono alla porta, andai ad aprire mentre lei era ancora in camera a vestirsi. Subito dopo ci raggiunse in cucina e tutti e tre urlammo per la meraviglia. Giorgia indossava un paio di calze a rete autoreggenti con una guepiere in pizzo nera senza indossare le mutandine ed aveva lasciato il seno scoperto, poi aveva ai piedi un paio di scarpe
col tacco altissimo da farla sembrare una milf d’alto rango. Rimanemmo tutti e tre di stucco e lei chiese cosa ne pensassimo. Io, non so perché, dissi che sembrava una grandissima puttana. Ma non lo dissi in segno dispregiativo. Per tutta risposta Giorgia disse che quella sera era proprio una puttana, la nostra puttana. La cena era già pronta, si doveva apparecchiare e come lo faceva lei era davvero stupendo, chinandosi quel poco per sottolineare il culo rotondo. I miei due amici stravedevano e lei sottolineava la sua femminilità strusciando le tette in faccia ora a Iacopo, ora a Tonino. Cenammo tutti ingrifati anche perché Giorgia ogni boccone che portava alla bocca lo faceva come se infilasse un cazzo in bocca e quello che diceva durante la cena, ci faceva morire. Parlava dal fatto che lei in ufficio indossava minigonne vertiginose naturalmente senza biancheria intima sotto, per cui appena si piegava minimamente in avanti, ecco che le si scopriva il culo. Teneva apposta la scollatura il più aperta possibile mostrando le areole delle tette per far morire i suoi colleghi che immancabilmente correvano in bagno a segarsi. A me girava la testa per la troppa emozione e quando al termine della cena io presi a sparecchiare, Giorgia iniziò il suo show sculettando a destra e a manca. Non so cosa mi prese, ma le dissi che volevo fare l’amore lì subito, davanti ai miei amici. Non si tirò indietro naturalmente. E mentre la scopavo, lei aveva allungato le mani sulla patta dei miei due amici cavandone il cazzo fuori. E meno male che Iacopo e Tonino erano due persone serie, si lasciarono smanettare e quando io sborrai dentro la figa di mia moglie, lei disse prima a Iacopo e poi a Tonino di fotterla a turno, facendosi sborrare dentro anche da loro. Quella sera Giorgia si comportò come una vera puttana e quando i miei due amici andarono via, lei mi confessò che averle detto che sembrava una puttana d’alto rango l’aveva fatta eccitare tantissimo. Mi chiese di chiamarla puttana anche e specialmente quando avevamo ospiti.
Una moglie da soddisfare! | Racconto bisex di FixHard
Cari amici quanto vi svelerò oggi è accaduto circa un anno fa e devo solo ringraziare mia moglie se oggi posso raccontarvelo!