Sono ormai passati tanti anni ma ricordo tutto come fosse ieri. Era fine estate e la scuola era appena ricominciata, quell anno mi ero ritrovato vicino il mio amico che chiameró Luca nome di fantasia.Preferisco non mettere nomi veri per riservatezza. Avevamo stessa età e ci conoscevamo da anni e ogni tanto per via della scuola ci si ritrovava a studiare assieme o ad eseguire qualche ricerca cosicche un giorno mi si avvicinó a scuola e mi disse che se volevo potevo venire a casa sua per pranzo e per fare una ricerca che avremmo dovuto presentare assieme. Io tranquillamente risposi di si cosi finita la scuola ci incamminammo verso casa di Luca. Durante tragitto che duró pochi minuti a piedi Luca mi disse che sua madre non era presente e che saremmo stati soli per tutto il pomeriggio. Io non badai molto alla conversazione e quando fummo a casa di Luca vidi tavola pronta per due con un biglietto della madre lasciato per Luca in cui elencava una seria di faccende da eseguire. Io con spirito goliardico lo presi in giro e dissi se vuoi ti aiuto a lavare I piatti. Luca non disse niente ma sorrise e invece esclamo dai mangiamo! Ci sedemmo a tavola e dopo pochi minuti mentre pranzavamo, Luca si assentó dicendomi che andava a cambiarsi cosi mentre continuavo a mangiare tornó che era vestito in calzonicini e maglietta e vedendolo non feci meno di notare che non indossava mutande essendo pantaloncino striminzito. Non dissi niente, continuammo a pranzare sino a che Luca senza preavviso mi disse che aveva sentito in giro che avevo fatto un pompino ad un altro nostro compagno durante estate appena trascorsa. Io imbarazzattissimo negai ma Luca mi disse che lo sapeva che stavo mentendo e a quel punto ammisi che si feci un pompino ma che lo ricevetti anche. Luca disse che ero un bugiardo e che avrebbe detto a tutta la scuola che ero un pompinaro. Io ero sconvolto, era l anno 1992 ed abitavo in un paesello retrogrado e cosi pensando alle possibili conseguenze dissi a Luca cosa volesse in cambio del suo silenzio. Mi disse che come pensavo, voleva un pompino pure lui. Io dissi di si perchè non avevo altra scelta cosi mentre ero seduto accanto a Luca mi abbassai sotto il tavolo della cucina e mi vidi sventolare il cazzo di Luca già duro che usciva dai pantaloncini. Luca mi disse dai succhialo e io lo presi in bocca e devo dire che dopo pochi secondi mi sentivo il mio cazzo indurirsi e non so come dissi mi piace succhiarti il cazzo. Luca fece un sorriso e mi spinse testa con le mani sino ad avere il cazzo tutto in bocca. Luca sempre piú infoiato mi disse andiamo in camera mia che stiamo piú comodi. Ricordo che Luca mi diede una mano per uscire da sotto il tavolo e non so perchè quel gesto mi fece capire che in fondo mi voleva bene pensai. Arrivammo in camera sua e in meno di 5 secondi Luca chiuse tende si distese sul letto ed era gia nudo col cazzo svettante e mi disse dai continua. Io mi misi a quattro zampe e ripresi a succhiare con avidità quel cazzo di 16 cm, chiaramente Luca godeva come un matto da come si contorceva e da come mi incitava a succhiare sempre di piú. Io ero al limite nei miei jeans cosi dissi che avevo cazzo duro e dovevo togliermi pantaloni. Luca disse di si senza problemi cosi mi tolsi jeans e mutande e restai col mio cazzo duro e mentre mi accingevo a tornare a succhiare cazzo, Luca mi disse che voleva anche lui provare a succhiare il mio cazzo. Io eccittatissimo dissi si e cosi Luca si mise inginocchiato a succhiarmi il cazzo. Devo dire che la cosa duró dieci secondi perchè quando Luca tentó di prenderlo tutto in bocca ebbe principio di vomito cosi smise e mi disse di tornare a succhiarlo. Io non dissi niente e ripresi il cazzo in bocca e dopo alcuno minuti ormai ero come in estasi dissi a Luca: Ti va di incularmi?
inculato per la prima volta
Prima volta inculato da compagno di scuola | Racconto prime esperienze di Bisexman
Sono ormai passati tanti anni ma ricordo tutto come fosse ieri. Era fine estate e la scuola era appena ricominciata, quell anno mi ero ritrovato vicino il mio amico che chiameró Luca nome di fantasia.Preferisco non mettere nomi veri per riservatezza. Avevamo stessa età e ci conoscevamo da anni e ogni tanto per via della scuola ci si ritrovava a studiare assieme o ad eseguire qualche ricerca cosicche un giorno mi si avvicinó a scuola e mi disse che se volevo potevo venire a casa sua per pranzo e per fare una ricerca che avremmo dovuto presentare assieme. Io tranquillamente risposi di si cosi finita la scuola ci incamminammo verso casa di Luca. Durante tragitto che duró pochi minuti a piedi Luca mi disse che sua madre non era presente e che saremmo stati soli per tutto il pomeriggio. Io non badai molto alla conversazione e quando fummo a casa di Luca vidi tavola pronta per due con un biglietto della madre lasciato per Luca in cui elencava una seria di faccende da eseguire. Io con spirito goliardico lo presi in giro e dissi se vuoi ti aiuto a lavare I piatti. Luca non disse niente ma sorrise e invece esclamo dai mangiamo! Ci sedemmo a tavola e dopo pochi minuti mentre pranzavamo, Luca si assentó dicendomi che andava a cambiarsi cosi mentre continuavo a mangiare tornó che era vestito in calzonicini e maglietta e vedendolo non feci meno di notare che non indossava mutande essendo pantaloncino striminzito. Non dissi niente, continuammo a pranzare sino a che Luca senza preavviso mi disse che aveva sentito in giro che avevo fatto un pompino ad un altro nostro compagno durante estate appena trascorsa. Io imbarazzattissimo negai ma Luca mi disse che lo sapeva che stavo mentendo e a quel punto ammisi che si feci un pompino ma che lo ricevetti anche. Luca disse che ero un bugiardo e che avrebbe detto a tutta la scuola che ero un pompinaro. Io ero sconvolto, era l anno 1992 ed abitavo in un paesello retrogrado e cosi pensando alle possibili conseguenze dissi a Luca cosa volesse in cambio del suo silenzio. Mi disse che come pensavo, voleva un pompino pure lui. Io dissi di si perchè non avevo altra scelta cosi mentre ero seduto accanto a Luca mi abbassai sotto il tavolo della cucina e mi vidi sventolare il cazzo di Luca già duro che usciva dai pantaloncini. Luca mi disse dai succhialo e io lo presi in bocca e devo dire che dopo pochi secondi mi sentivo il mio cazzo indurirsi e non so come dissi mi piace succhiarti il cazzo. Luca fece un sorriso e mi spinse testa con le mani sino ad avere il cazzo tutto in bocca. Luca sempre piú infoiato mi disse andiamo in camera mia che stiamo piú comodi. Ricordo che Luca mi diede una mano per uscire da sotto il tavolo e non so perchè quel gesto mi fece capire che in fondo mi voleva bene pensai. Arrivammo in camera sua e in meno di 5 secondi Luca chiuse tende si distese sul letto ed era gia nudo col cazzo svettante e mi disse dai continua. Io mi misi a quattro zampe e ripresi a succhiare con avidità quel cazzo di 16 cm, chiaramente Luca godeva come un matto da come si contorceva e da come mi incitava a succhiare sempre di piú. Io ero al limite nei miei jeans cosi dissi che avevo cazzo duro e dovevo togliermi pantaloni. Luca disse di si senza problemi cosi mi tolsi jeans e mutande e restai col mio cazzo duro e mentre mi accingevo a tornare a succhiare cazzo, Luca mi disse che voleva anche lui provare a succhiare il mio cazzo. Io eccittatissimo dissi si e cosi Luca si mise inginocchiato a succhiarmi il cazzo. Devo dire che la cosa duró dieci secondi perchè quando Luca tentó di prenderlo tutto in bocca ebbe principio di vomito cosi smise e mi disse di tornare a succhiarlo. Io non dissi niente e ripresi il cazzo in bocca e dopo alcuno minuti ormai ero come in estasi dissi a Luca: Ti va di incularmi?
Ho vinto la sfida | Racconto gay di gigi il culo
Finalmente ho vinto la sfida con mio nipote Marco. Un giorno dove avere fatto sesso con lui gli ho raccontato della mia avventura con il prete che avevo conosciuto alcuni giorni prima e che lui era riuscito a prendere nel buco del culo tre cazzi ed io lo avevo inculato i suoi tre fraticelli uno dopo laltro. Marco era al settimo cielo e mi disse dai zio fammeli conoscere anche a me piacerebbe provare a prenderne tre cazzi nel culo, be dissi vedo quello che si può fare, intanto mi era diventato duro il cazzo e lui mi montò sopra e ci chiavammo per oltre 1 ora e ci sborrammo in bocca, fu meraviglioso e dopo ci rivestimmo e Marco mi disse dai facciamo una scomessa chi riesce per primo a prendere nel culo tre cazzi si fara chiavare dal mio amico nero per un mese, il suo amico nero aveva un cazzo di 40 cm. ed un diametro di 15 cm. Io allora presi appuntamento con il prete la sera seguente dove inviatai anche i tre fraticelli che accettarono con entusiasmo e dissi loro che alla fine ci sarebbe stata una sorpresa. Lindomani sera arrivaro a casa mia molto presto, li avevo invitati per cena ed a servire la cena cera due miei amici che servirono la cena nudi. Arrivò anche Marco e dopo cena dove avevamo bevuto abbastanza i tre fraticelli si tolsero la tonaca e spuntarono i loro tre cazzi, non grossi ma abbastanza lunghi e senza dire una parola si presero in bocca i nostri tre cazzi il mio quello di Marco e quello del prete e ci fecero venire in bocca. Allora Marco disse noi due abbiamo fatto una sfida chi di noi due riusciva a prendere nel culo i vostri tre cazzi ed in bocca quello del vostro prete, prima incomincio io disse Marco e cosi il più grande dei tre fraticelli si sdraiò sul letto e Marco si sdraiò su di lui ed io aiutai il fraticello ad infilargli il cazzo nel culo mentre gli altri due incominciaro a leccarglielo, mentre io mi facevo inculare dal prete, allora uno dei due fraticelli incomincio ad allargagli il buco con dentro già un cazzo e con molta fatica riusci a fargli entrare il secondo cazzo ma già Marco soffriva e quando fece per introdurre il terzo non ci riusci ed allora i due fraticelli si tolsero e Marco fini per farsi il primo che lò inculò per almeno 20 minuti. Io intanto finito di essere inculato mi preparai ed invece dei tre fraticelli chiesi ai miei 2 amici di incularmi ed al prete di mettersi sotto, mi presi in culo il cazzo del prete e i miei due amici si misero di lato ed uno alla volta riuscirono a mettermeli nel buco del culo, stavo soffrendo anchio ma resistetti prendendo in bocca il cazzo di Marco ed laltro di un fraticello quindi avevo tre cazzi in culo e due in bocca mentre con le mani riuscivo a menare i cazzi dei due fraticelli, credo che nessuna donna sia riuscita a tanto e quando dopo una decina di minuti tutti vennero e mi tolsero i cazzi dal buco del culo dalla bocca e dalle mani mi fecero un applauso.
Mia moglie mi ha fistato il culo | Racconto fisting di LanA
Tutto è iniziato una notte quando io e mia moglie stavamo scopando sul divano. Ad un tratto è venuto fuori largomento del sesso in culo.
Mamma incula fidanzato della figlia | Racconto incesti di lothar
Maria continuava il suo rapporto incestuoso con la medre e Gino,partecipava spesso anche la sua amica Emma,il rapporto fra lei e Emma era cresciuto si raccontavano tutto.
Il mio primo rapporto anale | Racconto prime esperienze di Roberta
Sono passati ormai quasi tre anni da quellepisodio e non nascondo che al solo pensiero mi sento subito carica di umori. Ora sono già tutta bagnata, nonostante da allora abbia preso nel mio sederino decine e decine di cazzi, be quella circostanza me la ricordo con molta eccitazione.
La Monta delle Vacche | Racconto gay di PassivoneAle
Ciao oggi vi racconto unesperienza reale che ho vissuto qualche hanno fa.
Scopata nel bagno di scuola | Racconto etero di TheX
Sono 4 anni che sto a scuola con Anna ed ho sempre saputo che era una porca. A scuola, o quando usciamo tutti insieme si veste sempre con jeans o leggings attillati che lasciano intravedere tutto e con magliette scollatissime.
Il cazzo più bello del mondo | Racconto gay di carla la troia con il culo roitto
Il cazzo più bello del mondo lo preso a Majorca, qualche mese fa.
Il mio primo rapporto anale | Racconto prime esperienze di Roberta
Sono passati ormai quasi tre anni da quellepisodio e non nascondo che al solo pensiero mi sento subito carica di umori. Ora sono già tutta bagnata, nonostante da allora abbia preso nel mio sederino decine e decine di cazzi, be quella circostanza me la ricordo con molta eccitazione.
La mia prima orgia bisessuale a Cuba | Racconto bisex di Stephan
LA MIA PRIMA ORGIA BISESSUALE A CUBA
Diario – Linizio. La trasformazione in una Sissy Maid | Racconto dominazione di Tibet
Indubbiamente non esistono nuove frontiere nel sesso, alla fine è tutto un… “già visto… già fatto”, sono cose che sono antiche come lumanità, le pulsioni più strane non sono depravazioni che esistono solo per convenzione ma sono solo stimoli della nostra sessualità.
Scopata nel bagno di scuola | Racconto etero di TheX
Sono 4 anni che sto a scuola con Anna ed ho sempre saputo che era una porca. A scuola, o quando usciamo tutti insieme si veste sempre con jeans o leggings attillati che lasciano intravedere tutto e con magliette scollatissime.
La mia prima volta con la merda | Racconto gay di katso merta
Premetto che mi sono sempre piaciuti cazzi e culi pelosi, ma a partire dallesperienza che racconto, ho cominciato ad apprezzare odori, umori e sapori dei loro prodotti, e ad eccitarmi con piscia, merda e sborra, mie e di altri.
Alla scoperta del sesso fra fratello e sorella | Racconto incesti di renatino
La storia che racconto è vera, autobiografica e risale ad oltre 60 anni fa…vivevamo in una piccola città di provincia, il padre, impiegato, la madre, impiegata pure lei nello stesso ufficio, io e mia sorellina, separati da poco più di due anni di età…venne la guerra e mio padre se ne andò in quanto richiamato, mia madre continuò a lavorare per mantenerci affidandoci ad una cameriera noiosa e tiranna..la mattina andavamo a scuola, il pomeriggio a casa con la belva, che passava tutto il suo tempo a leggere un giornale allora di moda.e a controllarci….poi arrivò il fronte, mio padre rimase al sud dell’italia noi a nord, le scuole chiusero, la donna ci lasciò, per un po’ stemmo da soli, io, il più grandicello cucinavo, poi si aspettava il ritorno della mamma…la nostra intimità era diventata totale, ci capivamo a colpo d’occhio…e crescevamo assieme..passò il fronte, mio padre rientrò incolume, riprese la vita ante guerra, noi a scuola a piedi, qualunque fosse il tempo, mio padre e mia madre in bicicletta in due uffici separati..alla sera ci riunivamo, noi continuavamo a mangiare assieme all’uscita della scuola, ecco perché ho imparato a cucinare, la sera mia madre metteva a posto la casa e mio padre passava tante sere a contare e a riparare le banconote di allora, la am.lire…si ascoltava la radio, andava di gran moda la bisarca e botta e risposta di gigli….venne l’estate, in casa, nella nostra villetta era venuta una famiglia di sfollati, lui calzolaio, lei donna di casa, due figli quasi coetanei nostri e anche loro maschio e femmina…ma i rapporti fra le due famiglie non erano idilliaci per cui si continuava a vivere due vite separate solo noi ragazzi quando rimanevamo soli cercavamo di fraternizzare, io e mia sorella, continuavamo a stare assieme, ed il gran caldo ci faceva stare sempre più nudi, nudità che non ci imbarazzava più di tanto…un giorno trovammo abbandonato un giornale di fotoromanzi, grand hotel, lo prendemmo e ci rifugiammo in camera nostra a guardarlo…rimanemmo sorpresi dalle foto del bacio, e dalla gioia che il bacio sembrava dare ai due attori…decidemmo di provarci anche noi…lo strofinare delle labbra era si piacevole ma non ci entusiasmava poi troppo,avremmo smesso se per sbaglio lei non avesse aperto la bocca.io la segui..le punte delle nostre lingue si toccarono trasmettendoci come una piacevolissima scossa elettrica…ne rimanemmo piacevolmente colpiti, decidemmo di approfondire..imparammo così a baciarci..e lo trovammo fantastico..inconsciamente però non volevamo parlarne con nessuno…avevamo oscuri timori…un pomeriggio che faceva più caldo del solito, dopo esserci sbaciucchiati un po’, piacevolmente eccitati, ci togliemmo la mutandine e scoprimmo la nostra differenza..subito allungammo le mani a toccarci…per pura curiosità,.il mio cazzetto prese ad irrigidirsi, la sua topina era come un po’ aperta e sembrava umida…io proposi di baciarci anche sui nostri sessi, mia sorella accettò senza discutere e si chinò a prendermi in bocca il mio cazzetto, mentre io a prezzo di grandi contorcimenti giunsi a baciarle la topina..subito tirai fuori la lingua..e la spinsi dentro…mi piaceva da impazzire, da quel momento tutte le occasioni erano buone per succhiarci vicendevolmente..io poi impazzivo per leccarle la topina..e a mia sorellina la cosa piaceva da matti…tanto che mi veniva a cercare in continuazione..poi scoprimmo tanti altri giochi…io la mettevo a pancina sotto con il culetto alto, la leccavo dappertutto, poi le salivo sopra e mentre con le mani cercavo i suoi seni in fase di sviluppo, le strisciavo la punta del cazzo sulla figa e sul culetto..lei dopo un po’ voleva però cambiare gioco, il suo preferito era sedersi sulla mia bocca e strusciarmi la fighetta sul viso fino ad avere i primi orgasmi..per non farmi protestare si chinava sul mio corpo e mi sbaciucchiava il cazzo e mi accarezzava le palle fino al mio orgasmo..allora leccava tutto con grande attenzione..eravamo tanto prese da questi giochi che cercavamo di stare sempre da soli, la sera cercavamo i andare a letto presto perché lei pretendeva che la leccassi altrimenti non avrebbe dormito…i miei non si accorgevano di niente,…un pomeriggio, mentre stavamo studiando un gioco nuovo, quello di strusciare la cappelle dura del mio cazzo fra le sue grandi labbra ben aperte..fummo chiamati dai due che vivevano sotto il nostro tetto, ci dissero che erano rimasti soli anche loro e che avrebbero voluto giocare con noi….giocammo a rimpiattino..io mi portai dietro la ragazzina, un anno più di mia sorella e appena nascosti presi a toccarla fra le gambe….lei cercava di liberarsi ma senza far rumore per non farsi scoprire, però quando riuscii a metterle due dita dentro la fighetta, cessò ogni difesa e prese ad incoraggiarmi dicendo però di andare a dagio..di usare delicatezza..io tirai fuori il mio cazzo ormai duro e glielo misi in mano..lei ridendo mi disse che ero peggio di suo fratello..io le chiesi se anche loro facessero fra loro quel tipo di gioco e scoprii che erano più abili di noi..fra loro non si baciavano in bocca ma si inculavano regolarmente..io le insegnai a baciare..le piacque molto e lei si mise a pecorina e mi insegnò ad incularla..non fu una vera penetrazione, o lo fu solo parziale. Ma mi piacque da morire e mi ripromisi di provare con mia sorella…..a questo punto ci domandammo com’era che nessuno cercava nessuno, lei ridendo mi disse che sicuramente il fratello faceva quello che facevamo noi..allora io proposi di farlo tutti e quattro assieme..uscimmo a cercare mia sorella e suo fratello..li trovammo nascosti dietro un letto con la mia sorellina che usava l’amichetto nel modo da lei preferito.. ridemmo fra noi io rinnovai l’invito a farlo assieme..lui accettò. Ia mia sorellina non aveva certo bisogno di incoraggiamenti..era sempre arrapata..io chiesi a loro di farci vedere come glielo infilava nel culetto e noi gli avremmo fatto vedere come io strusciavo il mio cazzo nella fighetta di mia sorella..cominciammo noi due..io la misi sotto, le salii sopra e sempre baciandola e strizzandole i piccoli seni dai capezzolini già molto pronunciati presi a far strisciare il mio cazzo fra le sue grandi labbra…fino che raggiungemmo l’orgasmo tutti e due..allora lui prese la sorellina che volle prima essere baciata, piacevolissima novità per loro, poi le unse con l’olio d’oliva il culetto e ci sprofondò dentro di colpo..la pompò fino a quando non venne…a questo punto ci scambiammo le sorelle, lui prese ad ungerele il culetto e poi la sfondò deciso..e riprese a pompare..io non dovetti far molto il culetto della nuova amichetta era già aperto…fu la mia prima inculata, anche se non le sborrai dentro perché prima volle provare il sistema usato da me e mia sorella..la girai e le misi il cazzo duro fra le grandi labbra, presi ad agitarmi e lei venne con grande facilità…e venni anch’io su di lei..le chiesi perché non provasse a farselo infilare, visto che le piaceva tanto…ma mi disse che la madre l’aveva messa in guardia, che farlo davanti era il modo sicuro per fare figli..io le dissi che potevamo provare poco poco..lei fu subito d’accordo, .allora glielo infilai in bocca e la feci succhiare, non sapeva farci assolutamente, ma le piacque e lo disse al fratello che dopo aver inculato mia sorella aveva ripreso a leccarle la topina e gli disse anche che da allora in poi lo avrebbero fatto sempre anche fra loro…….lui annuì perché non poteva staccare la bocca dalla fighetta visto che mia sorellina gli teneva la testa schiacciata a due mani..io stesi la amichetta sul letto, le salii sopra e glielo appoggiai dentro la figa..presi a spingere e il mio fratellinò entrò bene, fin quasi a sverginarla..non arrivai a tanto ma lei stringendomi e baciandomi mi confessò che era la cosa più bella mai provata.. arrivammo all’orgasmo assieme…dovemmo separarci per paura dell’arrivo dei genitori, ma ci promettemmo di rifarlo ogni volta che fosse possibile..il pomeriggio seguente io e la mia sorellina eravamo di nuovo soli..decidemmo
di provare tutto quello che avevamo scoperto, cominciammo con il baciarci a fondo mentre io le accarezzavo i seni e i capezzoli, lei strusciava la sua topina sempre calda ed aperta contro il mio cazzo diritto, poi la accontentai, mi sdraiai sulla schiena e lei con precisione mi calò la sua fighetta già fradicia sulla bocca, le mie mani avevano due mete diverse,una massaggiava ed apriva il buchino del culetto, l’altra manteneva il contatto con le sue tettine, lei invece si leccava e succhiava il mio cazzo mentre le sue mani lavoravano i miei coglioni..la mia lingua ormai molto esperta la portò rapidamente all’orgasmo..allora si decise, scese da sopra, mi si sdraiò a fianco, io la montai e presi ad insinuarmi fra le sue grandi labbra..presto cominciò ad incitarmi..a spingere..a muovermi..io facevo del mio meglio, di fatto si trattava di una scopata un po’ superficiale…pur non giungendo ancora a sverginarla godemmo moltissimo tutte due e di sua iniziativa mi offrì il culetto..ci mettemmo un po’ di pomata nivea, presi ad incularla con lei sdraiata sul pancino e il culetto rialzato e spinto verso di me..le sprofondai dentro e finalmente potei sborrare…farlo fra noi era bellissimo..ci soddisfaceva completamente, ma con gli altri due era ancor più divertente..ricordo che delle sere di fine estate giocavamo a fingere di passeggiare..appena incontravamo le ragazzine partivano pizzicotti e palpate, toccamenti, bacetti rubati, le bimbe fingevano di essere scandalizzate e scappavano girando intorno alla casa…va da se che dopo poco la sceneggiata ricominciava…questo ci serviva a tenere sempre svegli i nostri sensi per sfogarci appena rimasti soli nei pomeriggi, pomeriggi durante i quali ognuno di noi aveva due amanti..stando attenti a non venire dentro le fighette ormai scopavamo veramente..ma ognuno di noi rimaneva le sue preferenze,..ad esempio alla mia sorellina la cosa che la faceva più impazzire era essere leccata nella figa..a me piaceva tanto scopare e leccare la fighette…e la mia partner preferita era l’amichetta che aveva come prima idea quella di essere scopata nella figa..,il mio amichetto invece adorava incularle..poi la famiglia di sfollati trovò una nuova casa e ci lasciammo..ancora adesso no capisco come mai, pur vivendo in una piccola città ci fossimo completamente persi di vista..pensate che né io né mia sorella abbiamo mai più incontrato gli altri due…ma anche il rapporto fra noi cessò quando mia madre si mise in pensione per seguire i figli e la casa…in casa era diventato impossibile amarsi, né a me né a mia sorella venne mai in mente di vederci fuori dalle mura di casa…era iniziata come scoperta del sesso e finì tranquillamente…ambedue andammo a cercare occasioni ed incontri separatamente e senza portarci dietro nessun rimpianto….
La mia prima volta cornuto | Racconto tradimenti di il marito contento
come si può intuire dai miei racconti mi piace vivere con una donna che ama il sesso e ama giocare anche al di fuori del matrimonio.
Sposati e schiavi – 2 La storia dello schiavo, parte prima | Racconto dominazione di stef1971
Io mi chiamo Roberto, ho 39 anni e da sempre ho avuto pulsioni masochiste. Ricordo che già da bambino nei miei sogni c’era di essere venduto come schiavo come nei mercati dell’antichità, e che quando da adolescente per puro caso misi le mani su una rivista a tema bdsm mi consumai a forza di seghe pensando di essere io uno schiavo. Da sempre molto timido e impacciato nei rapporti con le ragazze, diventato maggiorenne ho avuto i primi rapporti con delle prostitute, e da subito ho cominciato a chiedere di leccare i piedi o le fighe, rinforzando così la mia sottomissione. Tra i 22 e i 26 anni mi sono successi due episodi che mi hanno letteralmente cambiato la vita. Ho conosciuto, all’università dove andavo, una ragazza con cui mi sono messo assieme, masochista anche lei …..con lei ho cominciato a conoscere per davvero il mondo bdsm
Diario – Linizio. La trasformazione in una Sissy Maid | Racconto dominazione di Tibet
Indubbiamente non esistono nuove frontiere nel sesso, alla fine è tutto un… “già visto… già fatto”, sono cose che sono antiche come lumanità, le pulsioni più strane non sono depravazioni che esistono solo per convenzione ma sono solo stimoli della nostra sessualità.
La banda del bosco ( il finale ) | Racconto gay di Unicornoazzurro77
Mi adagiai sull attrezzo ginnico da palestra, il cosiddetto cavallo. Avvertii il freddo del cuoio sulla pelle che si dissipò velocemente col calore del mio corpo. Intanto, lo zio spiegava ulteriori particolari del gioco: – Il proprietario del culo che riceverà più cazzi scoperà con lamico del proprietario della villa. Un tipo moolto particolare! – e qui tutti risero allegramente. Chissà perché mi chiesi.
Faccio la troia con mio suocero | Racconto incesti di Annasuocero
La famiglia di mio marito è titolare di una rivendita di tabacchi, profumeria e articoli per ligiene della persona in un grosso centro della Sicilia. Io sono Anna, una bella ragazza di 30 anni; anzi, bona. Almeno così mi dicono. Sono alta 1,67 e ben formata fisicamente; mora con capelli lunghi e bella in viso. Mio marito ha 33 anni, figlio unico, bel ragazzo ma poco dotato sessualmente e poco fantasioso. Almeno per quello che io stessa ho potuto constatare facendo il paragone con i miei due ragazzi che avevo avuto prima di lui. Tuttavia gli voglio un gran bene. Mia mamma era stata sempre contraria che mi fidanzassi con lui. Prima non comprendevo il motivo, poi incominciai a capire qualcosa. Io lo consideravo un buon partito: non lavoravo, non lavoro tuttora e lidea di dedicarmi al negozio insieme alla famiglia di mio marito mi stuzzicava molto. Siamo sposati da 2 anni ed è prprio così. Anzi, in un certo senso, ho quasi preso il posto di mia suocera la quale, stanca e con qualche problema di salute, non se la sentiva più di stare giornate intere dietro i banconi. Mio suocero è un uomo di 61 anni. E ancora molto dinamico anche se leggermente appesantito. Ma fino a qualche anno fa era proprio un belluomo ed erano note, in tutto il paese, le sue scappatelle con le più belle signore del paese. Forse per questo motivo mia mamma era contraria? Credo. E a quanto potevo intuire, anche se non avevo la certezza, mio suocero si era trombato pure lei. Io non posso lamentarmi dei miei suoceri: mi voglione bene e mi trattano bene. Anchio a loro. Circa 3 mesi fa, nel mese di marzo, mio marito fu costretto a casa per 4 giorni a causa di una forte influenza. Mia suocera per un giorno fu con noi in negozio ma poi anche lei, a causa di un forte mal di schiena, fu costretta a stare a casa. Naturalmente nessun problema in negozio in quanto due persone riuscivano, tranne in certi fragenti della giornata, a gestire la situazione. Il secondo giorno, mentre stavo risistemando dei campioni di profumi, dopo averli fatti provare ad una cliente, mio suocero passando dietro di me, mi strofina il pacco sul sedere. Naturalmente pensai ad un caso fortuito, tuttavia mi vergognaie arrossii sorridendo. Mi chiese scusa. Il fatto sta che il caso fortuito si ripetè. Io indossavo un paio di leggins neri, gli stivali e un ampio maglione bianco a collo alto. Si era eccitato e questa volta il suo bastone duro lo sentii proprio fra le chiappe. Mi sentii imbarazzata e capii che non poteva trattarsi di un caso fortuito anche perché ebbi limpressione che si fosse soffermato più del tempo necessario per passare dietro di me. Questa volta non mi chiese scusa. Io ero ancora più mortificata, più imbarazzata e più rossa, tuttavia quel coso duro fra le chiappe, anche se per solo un secondo, e la fama che aveva lui, mi fecero provare certe sensazioni e mi mortificai ancora di più. Per prassi consolidata, la sera, dopo la chiusura, abbassavamo le saracinesche uscendo poi dal retro, e prima di andare via, ci si dedicava, per una mezzoretta, ad una passata di aspirapolvere e se il caso ad una passata di straccio umido. Ero leggermente chinata in avanti proprio per questo motivo quando sentii il suo bastone duro nuovamente fra le mie natiche e, questa volta tenendomi per fianchi. Era chiaro che non poteva trattarsi più di un caso fortuito e, ammesso che avessi avuto dei dubbi, scomparvero del tutto nel ritenere casi fortuiti anche le altre due volte. Immaginate me: a parte il fatto che non avevo mai tradito mio marito, quello era mio suocero, il padre di mio marito. Ma come si permetteva con la moglie di suo figlio? Lo supplicai più volte ricordandoglielo ma, cingendomi dalla vita col braccio sinistro, con la mano destra prese a strofinarmi forte fra le cosce, sulla fica e fra le chiappe facendomi ansimare di piacere. Quando fu certo che mi piaceva, e mi piaceva pur facendo ogni sforzo per non farlielo capire, prese a tirarmi giù leggins e slip. Smettila. Che ti prende? Gli dissi ancora ricordandogli che ero la moglie di suo figlio. Il fatto sta che capì che mi stava piacendo, mi abbassò il tutto fino ai piedi e la sua mano, quasta volta a diretto contatto delle mie parti intime, mi fece cedere completamente. Che ci posso fare, mi piaceva! Lasciai andare tutto quello che avevo fra le mani e mi appoggiai con i gomiti sul bancone. Ansimavo di piacere e quando si chinò a leccarmi il culo, fra le chiappe e poi la fica giocando col clitoride, non potei fare a meno di lasciarmi andare con un lungo: Siiiiiiii , siiiiii. Ahaoooo! La sua lingua mi faceva letteralmente impazzire e subito ebbi un orgasmo che mi fece tremare le gambe e mi fece traballare. Si staccò e mortificata mi girai proprio mentre se lo stava tirando fuori. Dai smettiamola, finiamola qui, non è giusto gli dissi. Ma alla vista del suo cazzone e al suo invito a prenderlo, non resistetti. Si sedette. Era proprio un cazzone: lunghezza normale ma di una larghezza impressionante e una cappella violacea e grossa. Mi chinai e lo presi con la destra mentre lui riprese a toccarmi la fica. Persi tutto il mio buon senso e mi chinai a leccarlo. Stentavo a prenderlo in bocca e lui mi incoraggiava. Dai fammi vedere mia nuora che pompini sa fare diceva tutto eccitato come un porco. Siii! Minchia! Lo dicevo iooo esclamò quando, dopo essermi abituato alla grossezza, presi a spompinarlo. Lo sentivo crescere sempre di più, fino a quando mi fece smettere e mi fece rimettere chinata in avanti come prima. Si rialza e me lo strofina li, in quelle parti dove piace a tutte le femmine. Sto quasi per godere e, ad un tratto me lo ficca tutto dentro con un colpo di reni che mi scomquassa tutta. Porca puttana, che bellooo! – pensai gemendo forte. Ci sapeva fare e il suo cazzo mi faceva provare piaceri che non avevo mai provato prima. Pensate che speravo che fossero vere le mie intuizioni e che anche mia mamma si fosse sollazzata con quel cazzone. Sentivo il cazzone in profondità e il suo bacino sbattermi violentamente sul culo. Godoooo! Si godi ancoraaa. Vedi come si gode bene col suocero? Siiiii. Ahaaaaaaaa, ohoooooo!- Dopo me lo sento sfilare e mi giro. Uhhhhhhh! Vengo pure iooo! grida. Glielo prendo, lo sego velocemente e la sua sborra schizza prepotentemente fuori. Dopo, non solo io, ma anche lui non si sentiva molto sereno. Finito il piacere ci rendemmo conto di quello che avevamo combinato ma entrambi restammo muti. Il giorno seguente tutto normale, come se non fosse successo niente. Anche la sera, durante le pulizie, anche se la troia che sono, sparavo che prendesse liniziativa per sollazzarmi nuovamente col suo cazzone. Sembrava di no ma poi, rientrando dal retro bottega, me lo ritrovai di fronte come per ostruirmi il passaggio. Ci fissammo per un attimo, mi prese mi attirò a se e cercai di allontanarlo mettendo le braccia sul suo petto. Di nuovo? Basta! dissi. Fortunatamente se ne fregò e cercò di baciarmi. Noooo Lultima volta. Lo so che non può essere Allora smettila Finiamo dai. Ieri non abbiamo fatto tutto – Sorrisi.Non abbiamo fatto tutto? E che vorresti fare ancora?- Riuscì a baciarmi e la sua lingua in bocca risvegliò, ammesso che si fosse sopita, la mia libidine. Ci slinguammo forsennatamente mentre mi spogliava. La stessa posizione della sera precedente; mi leccò ancora tutta facendomi godere e poi, sentendolo insistere col cazzone fra le mie chiappe, capii che voleva incularmi senza sapere se lavessi mai preso nel culo. Quando vide che non ero tanto daccordo me lo disse chiaramente che il mio culo lo faceva impazzire. Non è che fosse la prima volta: suo figlio, mio marito, non mi aveva mai inculato; lavevo fatto solamente con uno dei due miei ragazzi di prima. Ma un cazzone così….Poi pensai a mia mamma se si fosse divertita con quel cazzone nel culo. Naturalmente se fossero giuste le mie intuizioni. Man mano che entrava mi mancava il respiro. Ma più entrava, più mi mancava il respiro e più mi piaceva. Chissà cosa pensava lui del fatto che aveva rotto il culo alla mamma e alla figlia. Mi pompava e sentivo il suo cazzone nel più profondo delle mie viscere, il suo bacino che faceva
un rumore assordante sulle mie natiche e le sue grosse palle che sbattevano nella mia fica. Godevo come una matta e quando mi sborrò nellintestino provai tanto piacere che lo supplicai di continuare allinfinito. Doveve finire tutto lì ma non finì. Gia la settimana successiva con la scusa che si dovevamo andare dal grossista, in città, ad una oretta di auto, fece in modo che andassimo noi due. Mi portò in un vecchio albergo di periferia e mi scopò alla grande su un letto. Mi sborrò pure in bocca e fu la mia prima volta. Non finì nemmeno lì perche si riusciva sempre a creare loccasione per scopare, anche a casa sua o a casa mia. Chi doveva sospettare? Ogni volta sempre più porci. Sono trascorsi tre mesi e mi ritrovo incinta. Il guaio è che non so chi sia il padre: Mio marito o mio suocero. Lui mi dice di stare tranquilla. Che differenza fa? continua a dirmi.
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La prima volta che assaggiai lo sperma ero con Lara, la tipa che frequentavo un annetto fa. Uscivamo insieme da qualche settimana, era da subito scattato un grande feeling tra noi e passò poco che finimmo a letto insieme. Magra, seconda scarsa, capelli neri, occhi verdi e molto tatuata, era una ragazza molto diretta che andava subito al sodo. Il sesso era grandioso con lei, non essendo molto carina e all’apparenza timida e scontrosa con quel look gotico da quando usciva con me sembrava voler recuperare il sesso non fatto in precedenza. Gran bocchinara, già dal primo pompino in macchina mi fece subito capire di apprezzare molto la sborra, ingoiando dalla prima volta. Avevamo un feeling incredibile e nonostante un cazzo nella norma riuscivo a farla anche venire due volte. Nel giro di qualche settimana si fece anche scopare il culo, dimostrandosi molto aperta ad ogni esperienza, anche a filmini porno amatoriali che facevamo senza mai inquadrarci in faccia. La cosa particolare era che spesso ingoiava e poi mi baciava mentre continuava a salirmi sul cazzo. Mi faceva strano ma in fondo mi baciava anche dopo che mi aveva succhiato il cazzo per cui non protestai.