Il mio primo rapporto sessuale con un uomo lo ebbi durante lestate tra la prima e la seconda superiore, quando fui invitato un pomeriggio a casa di Davide, un coetaneo conosciuto a scuola, a trascorrere la giornata insieme a lui mentre i suoi genitori se ne stavano fuori casa per lavoro fino a tarda sera.
incularsi la cugina
Ho voglia di scopare | Racconto tradimenti di Aales134567
mio marito era partito per lavoro e non sarebbe rientrato prima di domani.Lui non aveva mai avuto una passione per il sesso e di conseguenza la mia vita sessuale si era ridotta a zero. Per una donna di trentacinque anni nella e prosperosa come me però non era si certo giusto!! Quindi chiamai un vecchio amico dandoci appuntamento per le quattro a casa sua. Mi vestii molto sexy:un body a perizoma di pizzo che lasciava intravedere la mia figona calda e che copriva a stento le mie tettone di una taglia smisurata con tanto di autoreggenti e,per completare,tacco dodici nero e trucco accentuato tutto coperto da un cappotto lungo nero.Arrivata a casa sua mi accolse con in aria maliziosa ma fece finta di nulla per non apparire troppo presuntuoso nei miei confronti. Andai subito al sodo sedendomi su di lui è muovendo il mio culone sul suo cazzo che aveva già un enorme erezione,e al tempo stesso gli sussurravo cose porche all’orecchio facendolo eccitare ancora di più.Lui cominciò poco dopo a toccarmi il culo e la figa già terribilmente bagnata e,accorgendosene,mi disse:”mmm la porcona è già bagnata”facendomi uscire dei gemiti di apprezzamento e lo baciai con passione. Iniziò a spogliarmi fino a che non restai nuda e mi posò sul tavolino del salone dove iniziò a masturbarmi strizzando i capezzoloni e baciandomi con foga:un emozione unica mentre godevo come una porca. Stavo per venire quando lui mi fermò dicendomi:”siamo solo all’inizio non venire”. Dopo di che gli slacciai voracemente i jeans come una leonessa che attacca la sua preda privandolo anche dei boxer iniziando a succhiare e leccare quei trenta cm che tanto avevo voluto facendolo grugnire di piacere. Dopo una ventina di minuti a sentirlo godere mi girò a pecorina scopandomi con foga e godevamo come dei porci. La mia figona calda e vogliosa ancora del suo cazzone ebbe degli spasmi finché non terminai in un orgasmo supremo. Dopo ciò mi inginocchiai di nuovo e allargati le mie boccione per lasciare entrare il suo cazzone iniziando una spagnola da urlo come solo io sapevo fare,suscitando da parte sua frasi eccitanti del tipo:”mmm come mi cavalchi con queste boccione” e io che rispondevo:”siii voglio essere la tua troiona voglio godere e essere una maialona:”dopo questa frase lui sborró in faccia e sulle mie tettone e io raccolsi tutto per bene. Poi ci rimisimo nel letto e di nuovo a pecorina a scopare. Ci fermammo solo per cenare siccome si erano fatte le nove di sera e,tornai a letto,scopammo fino alla mattina. Primisimo di rivederci per scopare e,ogni venerdì sera,dico a mio marito che facciamo una serata solo donne con le amiche ma invece vado da lui a scopare e sentirmi la sua troiona.
La mia nuova vicina di casa | Racconto tradimenti di max_regina_brasil
La nuova vicina di casa
Antonella, mi fa venire 3 volte coi suoi meravigliosi piedi! | Racconto feticismo di Mandrake
Dopo la scorsa notte, Antonella mi ricontatta domenica sera chiedendomi di nuovo di vederci! Stavolta davvero sono stupito, l avevo chiavata a dovere nemmeno un giorno fa, e lei era di nuovo a cercarmi! Così declino l’invito dei miei amici tra cui anche A. il suo ex , e mi organizzo direttamente con lei…rispondo al suo messaggio whatsapp, dicendo che ci saremmo visti alle 21 e passavo a prenderla io! Mentre ero a casa i pensieri mi avvolgono la mente, la voglia sale, ormai ad Antonella non resisto più e mi basta solo guardare una sua foto per farmi venire il cazzo di marmo! Erano circa le 20:30 quando mi risquilla il cellulare, mi era arrivato un messaggio, era Antonella di nuovo, mi aveva mandato una foto! Apro, e la vedo già in tiro… gonna in pelle, camicetta bianca, e di nuovo decolte nude ai piedi! Era davvero bona, e mi scrisse “sono già pronta, se vuoi puoi anche venire” … io non persi occasione per fare il maiale e risposi “come si fa a non venire con te? Preferisco da vicino peró… 10 min scendi pure!” E lei con una risata mi scrisse “vieni, che c pensi io”.. così presi l auto e mi recai da lei! 10 min esatti ero giù casa sua bussai con la macchina e dopo qualche minuto vidi aprirsi il cancello e uscire quel puttanone che si incamminava verso d me! Notai subito che a differenza della foto che mi aveva inviato Antonella aveva indossato le calze nere, il mio cazzo a vederla subito si drizzó, e appena aprì la porta della macchina e salì la baciai sulla bocca e lei ricambió subito infilandomi la lingua in bocca! Poi accesi il motore e partì, e lei “vedo che non abbiamo perso tempo a dare un verso alla serata, cosa sarà stato mai?” E solleva leggermente la gonna per farmi vedere che le calze erano autoreggenti, quelle che a me facevano impazzire! Io le dico che è tremendamente una vacca e deglutisco! Non le resisto e si vede! Subito prendo l autostrada per fuggire da occhi indiscreti, ma il mio sguardo non riesce a staccarsi dalle cosce di quel puttanone, con una mano prendo ad accarezzarle! Antonella da vera troia ha capito che per me è difficile resistere e rincalza la dose, accavalla le gambe, sbottona un altro bottone della sua camicetta, mi accarezza anche lei una gamba fin quando non sale più sopra toccando il mio pacco che quasi esplode! “Ops” escalama, “qui c’è qualcosa che che vuole uscire fuori” io le dico di no, e lei al mio no non ci sta… così mentre siamo in cammino mi mette le gambe addosso, e si distende mettendosi comoda, toccando il mio cazzo coi suoi piedi! “Che troia che sei” , e lei “ah si? Tiralo fuori su” , e sfila via i tacchi rimanendo coi piedi avvolti nelle sue autoreggenti sul mio cazzo! Io sto impazzendo cerco di non distrarmi dato che sono alla guida e con una mano mi sbottono i miei jeans e tiro fuori il mio cazzone! Antonella mi fa “bravo, adesso guida e non distrarti!” E mette il mio cazzo in mezzo ai suoi piedi cominciando una sega stupenda! Sono fuori controllo, non posso distrarmi ma non riesco a togliere lo sguardo da quei piedi carnosi che m stanno segando, sono in estasi, Antonella non ha intenzione di smetterla, nonostante io ansimo e godo, da puttana vera aumenta il ritmo poi rallenta poi aumenta e così via! Voglio controllarmi, non voglio sborrare, ma non ci riesco così ad un certo punto il mio cazzo comincia a spruzzare, vedo la sborra che cola sui piedi di Antonella, che scena meravigliosa ne è davvero tanta e lei che non si ferma e continua! Mi spreme fino all ultima goccia, ha i piedi pieni del mio seme, io ho sporcato anche i miei jeans, sborrare mentre guidavo è stato una sensazione stupenda, lei rimette i tacchi mi rimette il cazzo a posto e accende una sigaretta! Intanto siamo arrivati, ho scelto l albergo dove l ultima volta la feci rompere il culo dai ragazzi negri! Antonella sorride, io scendo a prendere la camera, lei mi aspetta all all entrata posteriore io prendo le chiavi e la raggiungo e insieme raggiungiamo la suite! L ammiro mentre sculetta nel corridoio dell albergo, gli tocco quel culo enorme e guardo le sue cosce e i piedi ancora con qualche goccia di sperma! Finalmente siamo dentro, afferro Antonella da dietro la giro e comincio a mettergli la lingua in bocca, lei sbottona la camicia e la butta via, i suoi seni sono all aria , poi mi sbottona e mi ritira fuori il cazzo, va giù e comincia un pompino da sogno, la guardo dallo specchio e mi arrapo sempre di più , mi succhia e lecca tutto il mio palo di carne, poi se lo sbatte sulla lingua..! La afferro con un braccio e la metto a pecora sul letto, lei lascia cadere i tacchi, io le strappo via la gonna e il perizoma, e nuda solo con le autoreggenti, io col mio cazzo in tiro la penetro la fica, comincio a pomparla come un maiale, lei ansima e gode! Gli do colpi fortissimi, con il pollice gioco con il suo culo che è ancora aperto dopo la scorsa notte, poi sfilo il cazzo e lo punto verso il suo culo, con estrema facilita la penetro, una sensazione divina! In pochi istanti il mio cazzo e dentro fino alle palle, la inculo le tiro i capelli, lei si dimena e gode!la scopo così per circa mezz ora abbondante poi ad un tratto sfilo il cazzo dal culo per non venire ancora e mi fermo, ma Antonella non vuole così ancora a pecora afferra il mio membro coi piedi e prende a segarmi! Ho il mio cazzo in mezzo alle sue piante che vanno su e giù… “ sei una puttana, non farmi venire ancora, nooo!” , Antonella con la figa gocciolante e il culo aperto non ne vuole sapere di fermarsi, “Sborra, vieni sui piedi della tua troia, lo so che t fanno impazzire! Li stai guardando da quando sono salita in macchina!! Così aumenta il ritmo e io prendo a sborrare di nuovo! Stavolta ha le piante inondate della mia sborra! Io stremato mi getto sul lettone, lei toglie le autoreggenti e me le lancia addosso, e apre il frigobar prendendo lo champagne e mi raggiunge sul letto! Brindiamo, e ci baciamo con tanta passione, il mio cazzo non si affloscia , e sempre bello in tiro, Antonella ormai nuda lo afferra con la sua mano e si muove a ritmo di sega… mandiamo giù lo champagne mentre ci baciamo e lei mi sega! Poi ci mettiamo a 69 che meraviglia, lei mi sbocchina, io ho davanti a me una fica aperta e un buco d culo sfondato, ai lati i suoi piedi che ogni tanto afferro e lecco! Il mio cazzo ne vuole ancora, lei mentre lo prende in bocca se ne accorge! Così si rimette a pecora e mi dice “sfondami ancora!” Unisce le gambe inarca la schiena e spalanca il culo! Io affondo il mio cazzo dentro ancora una volta, godiamo insieme…. la scopo così forte che dopo un po’ raggiunge l orgasmo da lo culo., è sfatta! Io adesso devo sborrare , lei non ne ha più, così ancora coi suoi piedi afferra il mio cazzo d mi sega…. “ancora coi piedi? Ma allora sei davvero una troia?” Lei sorride, mi fa “la scorsa notte ho messo i tuoi tacchi preferiti , e tu hai pensato solo al mio culo, adesso ti stai rifacendo!” Io “che puttana che sei” … afferro il cazzo e sborro, gli schizzi nonostante e la terza volta sono ancora intensi e violenti, le sporco i piedi, le gambe e qualche schizzo le arriva anche in viso! Quei suoi piedi sono troppo la mia debolezza e lei li usa come un arma per farmi cadere ogni volta che vuole! Ci laviamo insieme nella vasca idromassaggio, ci risistemiamo e torniamo! Mentre la sto riaccompagnano quasi giù casa sua mi fa “il tuo amichetto A. quando gli ricapiterà più una chiavata come se la faceva con me” e ride.,io acconsento e sorrido , quanto era cornuto A. Ci salutiamo e con un “ci sentiamo eh!” Io torno a casa!
Ho sborrato nel culo di mia cugina | Racconto incesti di TenOfClubs
I commenti sono graditissimi!
La mia ragazza in topless | Racconto tradimenti di ken
Mentre eravamo al mare dissi alla mia ragazza ,
I piedi di mia cugina Parte 1 | Racconto feticismo di P3rv3rssLuis
Mia cugina Anna(nome finto) è una persona allegra, cè stato un periodo in cui dava del pervertito a tutti anche a suo padre, mio zio.
La febbre ed una mamma curiosa | Racconto incesti di passioneincesto
Ciao a tutti sono un ragazzo di 21 anni anni frequento luniversità e la storia che vado a raccontare è accaduta tempo fa allepoca dei fatti stavo al liceo classico terzo anno era inverno nel mese di gennaio e causa il freddo mi beccai la solita e rompiscatole febbre.Quella mattina mi svegliai con il mal di testa e chiamai subito mia madre. Premetto che mia madre è davvero una bella donna ha 42 anni mora con una penso terza di seno con un culetto pronunciato è una casalinga,in casa fa tutto lei perché mio padre spesso è fuori per lavoro. Ma torniamo a noi la chiamai e lei subito entro nella mia stanzetta…
Luisella I. | Racconto zoofilia di Luisa Carolina
Ciao … vorrei raccontarvi come ho iniziato a giocare con il mio cane … mi chiamo Luisella, ho 18 anni, sono alta, grandi tette, vita piccola e vivo con i miei genitori e un fratello più piccolo, ma quello che conta qui è il cane.
Escort 8 – orgia in discoteca | Racconto orge di Suve
Un ricco arabo, magnate del petrolio, affittò una discoteca fuori città per una festa con ingresso rigorosamente riservato ai soli invitati, e gli invitati eravamo un centinaio di donne e forse il doppio uomini.
La mamma di Luamba | Racconto incesti di obelix55
La mamma di Luamba
La moglie puttana di un quasi cornuto volontario | Racconto tradimenti di Walt
Ciao Tesoro oggi mi sono fatta inculare.
Una prof molto porca | Racconto etero di Vince
La domenica successiva, avevamo organizzato come d?��Ǩ�Ѣaccordo una gita fuori porta in bicicletta. Era l?��Ǩ�Ѣinizio della primavera e il clima ideale per appezzare le prime tiepide giornate di sole dopo un lungo inverno. Carla e io la sera precedente, ci accordammo per organizzare qualcosa di piccante durante la nostra gita. L?��Ǩ�Ѣaccordo prevedeva di indossare qualcosa di semplice, ma allo stesso tempo che fosse anche sexy. Decidemmo per un leggero vestito di cotone, un paio d?��Ǩ�Ѣautoreggenti velate e naturalmente niente biancheria intima. Convincemmo inoltre i nostri mariti a portare le loro macchine fotografiche. Dopo pranzo Luca e io caricammo le biciclette sulla macchina e ci recammo dai nostri amici, durante il tragitto mio marito Luca, non fece caso pi?ɬ? di tanto al mio look. Era esattamente quello che volevo, la sorpresa doveva essere svelata solo quando io e la mia amica avremmo voluto. Arrivammo a casa di Carla e Marco, scaricammo le biciclette e c?��Ǩ�Ѣinoltrammo nelle campagne circostanti senza una meta ben precisa. Poco dopo decidemmo di deviare verso il Parco del Ticino, all?��Ǩ�Ѣimprovviso una leggera brezza, fece alzare le nostre gonne, mettendo in bella mostra le gambe. La cosa naturalmente non pass?ɬ? inosservata, subito Marco e Luca si lasciarono andare a dei commenti notevolmente spinti, inoltre avvicinandosi continuavano entrambi ad accarezzarci le cosce, incuranti dello spettacolo che stavamo offrendo alle persone che ignare ci passavano vicino. Io ero molto eccitata nell?��Ǩ�Ѣessere esibita in quel modo, avevo la figa in fiamme, finalmente arrivammo in un luogo appartato con una fitta vegetazione, era l?��Ǩ�Ѣideale per appartarci tutti insieme. Lasciammo le biciclette sul ciglio della strada e ci addentrammo tra i cespugli e gli alberi, alla ricerca di un posto tranquillo. Arrivammo in una radura circondata da cespugli, sentii la mano di mio marito infilarsi sotto alla gonna, subito le sue dita frugavano nella mia figa ormai grondante di desiderio. ?��Ǩ?� Spogliati troia, voglio immortalarti cos?ɬ� come sei, una gran puttana in calore?��Ǩ�� mi disse Luca eccitatissimo. Non aspettavo altro, mi sfilai il vestito e rimasi con addosso solo le autoreggenti e le scarpe. ?��Ǩ?�Accarezzati troia, voglio fotografarti mente ti esibisci per noi?��Ǩ��. Nel frattempo Carla e Marco assistevano a quanto stava accadendo l?ɬ� vicino accarezzandosi e baciandosi. Luca continuava a fotografarmi mentre mi accarezzavo le tette e aprivo per bene la figa grondante di piacere. Nel frattempo anche Marco sfil?ɬ? il vestito a Carla, prese la sua macchina digitale e inizi?ɬ? a fotografare la moglie. Sia Carla che io a quel punto eravamo eccitate fuori misura, anche i nostri uomini lo erano a giudicare dal rigonfiamento dei loro pantaloni. Mi avvicinai a Carla, i suoi capezzoli erano turgidi, aspettavano solo di essere succhiati. Con le labbra mi avvicinavo alle tette di Carla, sentii la sua mano che mi frugava tra le gambe, i nostri mariti nel frattempo continuavano a scattare foto e a ricoprirci d?��Ǩ�Ѣinsulti. Era proprio un pomeriggio fantastico quello che stavamo trascorrendo tutti insieme. M?��Ǩ�Ѣinginocchiai per leccare la figa della mia amica, poco dopo Marco il marito di Carla si avvicin?ɬ?, si slacci?ɬ? i pantaloni e ne tir?ɬ? fuori il cazzo gi?ɬ� duro da farmi succhiare.Mi staccai dalla figa della mia amica e feci scivolare lentamente nella mia bocca il cazzo duro del marito, avevo appena iniziato a spompinarlo, mentre Luca mio marito continuava a scattare foto, quando in lontananza sentimmo dei rumori sordi simili a tuoni. Speriamo che non finisca a piovere, ci rovinerebbe tutto, pensai per un momento, poi ripresi a spompinare Marco con ancora pi?ɬ? desiderio. Nel frattempo, mio marito aveva fatto mettere Carla a pecorina appoggiata ad un tronco tagliato e si preparava a scoparsela, adesso era la volta di Marco di immortalare con la sua macchina digitale la moglie che si faceva fottere. Pass?ɬ? pochissimo tempo e purtroppo cominciammo a sentire la prime gocce di pioggia cadere sulle foglie. Ci rivestimmo in fretta e cercammo un posto riparato per aspettare il passaggio di quel temporale. Ci avviammo verso un casolare mezzo diroccato, ma che in ogni caso poteva offrirci un minimo di riparo. Quando arrivammo, ci accorgemmo che non eravamo i soli ad essere stati sorpresi dal l?��Ǩ�Ѣimprovviso temporale, infatti, c?��Ǩ�Ѣerano altre biciclette l?ɬ� vicino, e dall?��Ǩ�Ѣinterno del casolare si sentivano delle voci.
Nuovo Eden – 3 – Il primo pompino a mio padre | Racconto incesti di Incest 2021
Il dottore oltre che essere specializzato in ginecologia aveva anche frequentato dei corsi di psicologia e psicanalisi e dunque era sicuramente la persona più adatta a gestire quel genere di comunità
Deborah con lacca | Racconto gay di Brunatrav
Finalmente il momento tanto atteso era arrivato. Sua moglie sarebbe rimasta fuori città per un paio di giorni per un corso di aggiornamento organizzato dalla ditta di cosmetici per cui lavorava. Aveva pianificato tutto da tempo.
Il mio amico con mia mamma | Racconto voyeur di Antonio G
Allepoca avevo 23 anni. Mia madre, divorziata da parecchio, aveva da poco concluso una relazione molto intensa con un uomo che abitava in un paese a pochi km dal nostro. Lei aveva 49 anni ed era ancora nel pieno della sua bellezza. Mora, formosa, mediterranea, con due seni abbondanti. Una donna fine ma al tempo stesso dotata di grande femminilità. La conclusione di quella relazione laveva profondamente scossa, lasciandola senza un punto di riferimento di cui probabilmente aveva un forte bisogno.Era agosto, ed io avevo invitato un mio caro amico delluniversità a trascorrere qualche giorno da noi, nel nostro tranquillo paesino in collina. Un po di quiete ed aria buona, prima di ripartire verso una località di mare per godersi le meritate vacanze. Fabio aveva 24 anni, era alto 1,85 cm circa, castano, occhi verdi. Insomma, un gran bel ragazzo. Durante i corsi universitari avevamo stretto una bella amicizia, ed io ammiravo la sua solarità e la sua viva intelligenza. Avevamo molti interessi in comune come il calcio e la musica, anche se caratterialmente eravamo diversi: lui più estroverso, io sicuramente più timido e riflessivo. Forse sui nostri caratteri incidevano anche i luoghi di provenienza. Fabio era napoletano verace, e nel suo carattere emergeva tutta la passionalità della sua splendida città. Io, venendo dallentroterra (durante il mio percorso universitario dovevo fare ogni mattina unora di treno), ero decisamente più chiuso rispetto ad un ragazzo di città. Con Fabio però mi trovavo benissimo, e lo stimavo parecchio. Quando gli proposi di passare qualche giorno in collina da me durante la pausa estiva, accettò di buon grado. Fu ospite a casa nostra per quattro giorni. Gli feci visitare il paesello e gli altri comuni del circondario, tutti borghi molto caratteristici. A pranzo cucinava mia madre, la sera invece andavamo al pub o in pizzeria. La quarta ed ultima sera, però, decidemmo di cenare a casa, bevendo un buon vino che lui aveva gentilmente offerto. Fabio era un ragazzo molto spigliato e brillante, pieno di interessi e di ottima cultura. Capii sin dal primo giorno che aveva fatto unottima impressione a mia madre. Lei, con la sua formazione umanistica, non poteva non apprezzare una persona così colta e brillante. Con Fabio si poteva parlare di tutto: cinema, musica, politica, sport, storia. Le conversazioni a tavola erano sempre piacevoli e stimolanti, ed il suo garbo era adorabile. Purtroppo non mi resi conto che le sue grandi qualità si sarebbero potute rivelare unarma a doppio taglio. Lultima sera che rimase da noi scivolò via piacevole tra una chiacchiera, una risata e un bicchiere di vino. Quando andai a dormire ero un po brillo, ma felice per quella bella serata. Nel corso della notte, però, venni svegliato da un rumore assai sospetto. Era un rumore di molle del letto…uno strano cigolio. Pensai di essermi suggestionato e cercai di riaddormentarmi, ma mi accorsi che il cigolio stava continuando in un modo troppo cadenzato per essere casuale. Mi alzai e uscii dalla mia camera, accorgendomi subito che la stanza degli ospiti, dove avrebbe dovuto dormire Fabio, aveva la porta aperta. Mi avvicinai e mi accorsi che la stanza era vuota. Nel frattempo, il cigolio del letto proseguiva…e proveniva inequivocabilmente dalla camera di mia madre. Mi avvicinai alla sua stanza con un groppo in gola. Non poteva e non doveva essere vero. Sbirciai dalla serratura…e vidi Fabio e mia mamma nudi, lui sopra di lei, nel pieno di una virile stantuffata. Iniziai a tremare, ero esterrefatto. Eppure…sentii tra le mie gambe un rigonfiamento tanto inopportuno quanto esplosivo. Insomma, lo ammetto: mi ero eccitato. Non mi sembrava vero…il mio amico si stava ficcando mia mamma. Sentii lei che, ad un certo punto, con la voce rotta dalleccitazione, disse che cazzata che stiamo facendo…però ne ho bisogno…mi sento così sola, Fabio…capiscimi…non giudicarmi. Le sue parole erano sussurrate in maniera affannosa e Fabio, nel pieno della monta, sembrava non dar loro molta importanza. Era troppo concentrato sul da farsi, e non lesinava complimenti a mia madre, seppur ruspanti. Rosa, che belle zizze che tieni…mmm, che bocce… e palpava famelico, succhiandole i capezzoloni. Mia madre, ansimando, disse non dire nulla ad Antonio, mi raccomando…non potrebbe mai capire… e Fabio rispose sì, tranquilla… in maniera frettolosa, quasi a voler in realtà sottintendere un ben più sincero ora non pensarci e lasciami fare…. Iniziai a toccarmi, vergognandomi di me stesso e provando al contempo un profondo senso di delusione verso Fabio e mamma, ma ormai leccitazione guidava la mia mano di spettatore impotente, nascosto dietro la serratura di una porta chiusa e consapevole di quanto potesse essere cinica la vita. Quando Fabio, ad un certo punto, la mise a pecora, ebbi un ulteriore sussulto, ferito dalla vista di quella posizione che sublimava a pieno il dominio del mio amico su mia madre. Bellamico… pensai, e nel frattempo proseguii a toccarmi, in un misto di rabbia ed eccitazione che mi annebbiava la mente. Anche in quella posizione, Fabio cercava costantemente i seni di mia madre, tastandoli voracemente. I seni, o meglio le zizze, detto nel suo schietto vernacolo napoletano. Che spettacolo…tieni una zizza mondiale…ahhh…mmm…ahhh…e che zizzona…meglio di quella di Battipaglia…. Sentendo questa comparazione, mamma rise per un attimo, proseguendo poi ad ansimare sotto le decise stantuffate di Fabio. In quel preciso istante raggiunsi lapice del mio piacere di sfigato voyeur, e sborrai incredulo. Ormai, sfumata la libidine che aveva invaso la mia mente, non avevo più il coraggio di continuare a spiare. Tornai nella mia stanza, sentendo il letto di mia madre che continuava a cigolare con vigore. Non riuscii ad addormentarmi quella notte e fissai il soffitto chiedendomi perchè fosse successa una cosa del genere proprio a me. Avevo subito lumiliazione più grande possibile, la più impensabile: mia madre che si concedeva ad un mio amico. Non osavo immaginare il compiacimento che Fabio aveva potuto provare in quella situazione. Fare un simile colpaccio, per giunta in trasferta, a casa dellamico. La mattina seguente ebbi unidea di cosa gli attraversava la mente, mentre facevo colazione con lui e mia madre. Sarebbe dovuto partire di lì a poco, e notavo il suo sguardo fiero e compiaciuto, come quello di un felino dopo una trionfale battuta di caccia. Di converso, mia madre era insolitamente silenziosa e visibilmente imbarazzata. Aveva evidentemente capito quanto fosse stata inopportuna quella sua debolezza. Ma ormai era successo e lunica cosa da fare era tacere, per il bene mio e per la dignità sua. Sono passati tanti anni ormai e non le ho mai confidato che sapevo tutto. Non ho voluto darle un tale dispiacere. Il ricordo di quella notte, però, non mi ha mai abbandonato.
Enema | Racconto feticismo di VirtualSlv
Ci conosciamo da una vita, stessa compagnia ma non è che siamo proprio amici amici. Lei è una bella ragazza, viso angelico ma con lo sguardo da furbetta, capelli castani, occhi verdi, bel fisico, piccolo ma bilanciato. Uninfinità di ragazzi, sempre durati molto poco.
Il piu grande pompino | Racconto gay di fellatio
in vita mia,almeno da quando pratico sesso con il mio stesso sesso,ne ho visti tanti! tanti cazzi ,certo,per fortuna! ma anche tanti uomini e ragazzi che a volte sembravano curiosi,altre volte scettici,altri sicuri ma per loro era la prima volta,per tutti sono stati momenti felici……
Orgia Liceale | Racconto orge di Tenebrous74
Andrea, Marta e Gianna sono studenti del liceo scientifico, nel pomeriggio fanno delle attività extra di gruppo recandosi a scuola… un pomeriggio i tre si incontrano con il loro professore di scienze per un lavoro di gruppo, il professore è uno dei più giovani tra i professori, sempre elegante e ben messo fisicamente… sposato da qualche anno con una sua collega… ma si vociferava che lui avesse una tresca con la preside, una donna, sulla 50ina, non bellissima ma affascinante… lei separata… i due erano sempre insieme… per le attività scolastiche, ma i maligni dicevano che lui se la sbatteva in presidenza…
Al matrimonio di una troia | Racconto orge di alberto c.
E accaduto alcuni anni fa, ma vi assicuro che è accaduto veramente.
La nave scuola | Racconto trio di sofia-ladyboemia
Scopando fantastichiamo spesso ed una volta ho chiesto a Sonia se fosse disposta a fare da nave scuola a Luca il figlio del nostro amico Luigi, il nostro abituale compagno di scopate.
Mamma mi fai un pompino? Sento miei figli che fanno lamore sul mio talamo coniugale | Racconto incesti di Anna madre incestuosa
Inaspettatamente,alla frettolosa fine del pranzo,mio figlio e sua sorellasenza pronunciare una parola,mano nella mano si sono trasferiti nella zona notte e forse sullo stesso letto dove tante volte avevo scopato con mio figlio.
Ho vinto la sfida | Racconto gay di gigi il culo
Finalmente ho vinto la sfida con mio nipote Marco. Un giorno dove avere fatto sesso con lui gli ho raccontato della mia avventura con il prete che avevo conosciuto alcuni giorni prima e che lui era riuscito a prendere nel buco del culo tre cazzi ed io lo avevo inculato i suoi tre fraticelli uno dopo laltro. Marco era al settimo cielo e mi disse dai zio fammeli conoscere anche a me piacerebbe provare a prenderne tre cazzi nel culo, be dissi vedo quello che si può fare, intanto mi era diventato duro il cazzo e lui mi montò sopra e ci chiavammo per oltre 1 ora e ci sborrammo in bocca, fu meraviglioso e dopo ci rivestimmo e Marco mi disse dai facciamo una scomessa chi riesce per primo a prendere nel culo tre cazzi si fara chiavare dal mio amico nero per un mese, il suo amico nero aveva un cazzo di 40 cm. ed un diametro di 15 cm. Io allora presi appuntamento con il prete la sera seguente dove inviatai anche i tre fraticelli che accettarono con entusiasmo e dissi loro che alla fine ci sarebbe stata una sorpresa. Lindomani sera arrivaro a casa mia molto presto, li avevo invitati per cena ed a servire la cena cera due miei amici che servirono la cena nudi. Arrivò anche Marco e dopo cena dove avevamo bevuto abbastanza i tre fraticelli si tolsero la tonaca e spuntarono i loro tre cazzi, non grossi ma abbastanza lunghi e senza dire una parola si presero in bocca i nostri tre cazzi il mio quello di Marco e quello del prete e ci fecero venire in bocca. Allora Marco disse noi due abbiamo fatto una sfida chi di noi due riusciva a prendere nel culo i vostri tre cazzi ed in bocca quello del vostro prete, prima incomincio io disse Marco e cosi il più grande dei tre fraticelli si sdraiò sul letto e Marco si sdraiò su di lui ed io aiutai il fraticello ad infilargli il cazzo nel culo mentre gli altri due incominciaro a leccarglielo, mentre io mi facevo inculare dal prete, allora uno dei due fraticelli incomincio ad allargagli il buco con dentro già un cazzo e con molta fatica riusci a fargli entrare il secondo cazzo ma già Marco soffriva e quando fece per introdurre il terzo non ci riusci ed allora i due fraticelli si tolsero e Marco fini per farsi il primo che lò inculò per almeno 20 minuti. Io intanto finito di essere inculato mi preparai ed invece dei tre fraticelli chiesi ai miei 2 amici di incularmi ed al prete di mettersi sotto, mi presi in culo il cazzo del prete e i miei due amici si misero di lato ed uno alla volta riuscirono a mettermeli nel buco del culo, stavo soffrendo anchio ma resistetti prendendo in bocca il cazzo di Marco ed laltro di un fraticello quindi avevo tre cazzi in culo e due in bocca mentre con le mani riuscivo a menare i cazzi dei due fraticelli, credo che nessuna donna sia riuscita a tanto e quando dopo una decina di minuti tutti vennero e mi tolsero i cazzi dal buco del culo dalla bocca e dalle mani mi fecero un applauso.
Chi di corna ferisce | Racconto tradimenti di Alberto
Mi chiamo alberto ho 31 anni,e sono felicemente sposato con Anna 27 anni.Mia moglie è una bellissima donna,alta,lunghi capelli biondi,una quarta di seno ,e un fisico da modella.
Il testimone dello sposo | Racconto gay di luciano vedana
Un mio caro amico mi ha chiesto di fargli da testimone per le imminenti nozze. Lui non sa la mia vocazione bisex perché con lui non ho mai fatto sesso. Nelle varie fasi preliminari mi invita sempre ad andare con lui per acquistare labito, per gli anelli, per la preparazione della cerimonia ed infine per la festa di addio al celibato. Quella sera ho deciso che lavrei portato io alla festa, con la mia macchina, perché immaginavo che avrebbe bevuto un po ed allora non volevo andasse incontro a problemi. Alla festa cera pure un mio carissimo amico, col quale avevamo fatto sesso in diverse occasioni. Mi piaceva un sacco perché aveva un cazzone mostruoso e quando mi inculava mi faceva impazzire di godimento. Così durante un intervallo della cena lui si avvicinò e mi chiese se volevo farmi inculare. Subito gli dissi che non vedevo lora ed immediatamente uscimmo e presa la macchina andammo in un vicino boschetto dove dopo averlo spompinato con gusto mi feci inculare ululando di piacere nel sentirmi strapieno dal suo enorme cazzo. Per questione di tempo non andammo oltre e rientrammo sorridenti dicendo allo sposo che eravamo andati a controllare se la sposa era in casa. Terminata la cena verso mezzanotte, dissi allo sposo che era ora di andare a casa, lui era un po alticcio ma non ubriaco, mentre io avevo ancora il languore in corpo per la magnifica inculata ricevuta. Decidemmo che lui venisse a dormire da me per evitare problemi. Così arrivammo a casa mia e dopo un ultimo drink decidemmo per una doccia e poi a dormire. Per evitare tempi lunghi la doccia la facemmo insieme e potei notare che lo sposo era ben dotato. Glielo dissi dicendo che la ragazza era fortunata ad avere un marito così dotato. Lui ridendo disse che anchio non ero male e che era ora che mi trovassi una donna che me lo lavorasse come si deve. Ci asciugammo velocemente ed andammo a letto nudi. Dopo un po sentii che si appoggiava a me, forse stava sognando, forse il troppo alcol, fatto sta che iniziò a palpeggiarmi le tette facendomi venire il cazzo duro. Sentivo il suo appoggiato al mio culo che si strofinava bello duro e bollente. Mi posizionai ed in un lampo fui pieno del suo cazzo che iniziò a scoparmi con foga e bravura. Andò avanti un bel po, poi mi disse che mi voleva riempire di sborro bollente, così lo lasciai fare e mi trovai alluvionato da una cascata di succo dei suoi coglioni. La seconda inculata della serata. Poi mi disse che ero bello largo e che gli era piaciuto un sacco incularmi. Gli risposi che era piaciuto anche a me, però avrei voluto scopare anchio per liberarmi i coglioni. Lui disse che era vergine e che aveva un po di paura del male a farsi inculare, gli dissi che ero bravo e che lo avrei inculato senza farlo soffrire, ma lo avrei fatto godere come una troia. Si lasciò convincere e dopo avergli leccato il buco del culo per un bel po, facendolo impazzire dal piacere, lo posizionai a pecora sul letto con un cuscino sotto la pancia e puntai la mia cappella al suo buco del culo, iniziando a spingere adagio ma con costanza. Pian piano lo penetrai sentendo che era bello morbido ed anche bello largo, una bugia quella che era vergine, anche lui qualche volta si era fatto inculare. Lo scopai col massimo della maestria possibile, facendolo gemere di passione. Mi incitava a dargliene sempre di più ed io lo accontentavo spingendomi dentro il suo intestino con colpi sempre più potenti, finché non riuscendo a resistere lo farcii con una colossale sborrata bollente, facendolo venire nuovamente senza che si fosse masturbato. Poi ci abbracciammo e ci slinquammo in teneri ma appassionati baci, quindi ci addormentammo. Lindomani mattina era domenica, alle nozze mancava ancora una settimana e entrambi non avevamo nulla da fare. Rimase a casa mia fin verso sera e per tutto il giorno furono pompini e scopate a non finire, tanto che avevamo entrambi le mascelle quasi slogate a forza di succhiare il cazzo ed i buchi del culo arrossati e belli larghi a forza di scoparci lun laltro. Decidemmo di non far trapelare nulla, lui disse alla sposa che era stato a dormire da me perché ubriaco e non voleva aver problemi con la macchina e con le forze dellordine e malgrado fosse letteralmente spompato lei gli credette. Il sabato successivo si sposarono e durante il pranzo in una pausa mentre la sposa non cera, mi disse che gli era piaciuto molto far sesso con me e che avrebbe avuto voglia di farlo ancora. Così iniziò un menage che andò avanti per anni, ogni tanto ci spompinavamo e ci inculavamo col massimo piacere di entrambi.