Luisella II | Racconto zoofilia di Luisa Carolina

È stato una nuova cosa scoprire che quanto accaduto finora mi piacesse così tanto, non ci volevo credere, in ginocchio con le tette da fuori a leccare il cazzo del mio cucciolo, roba da matti, ma mi faceva eccitare e non c’era niente da fare, ero troppo oltre il limite, avevo varcato la linea, non potevo più tornare indietro, non volevo, stavo appunto di essere bagnata dalla sua sborra e mi faceva solletico per tutto il corpo.

Il sacrificio della professoressa Francesca | Racconto tradimenti di Francesca E.

-Ma cosa sta succedendo qui? – questo era il pensiero che aveva attraversato, per un momento, la testa della giovane e sexy professoressa mentre stava camminando per il corridoio della sua scuola una volta che aveva terminato il suo “sportello pomeridiano” (che come sempre era stato disertato) dopoché un tonfo, che sulle prime non era stata in grado di identificare, l’aveva spaventata e poi incuriosita.

Piccole troie 2 | Racconto etero di Dillinger

Tornando a casa dalla festa insieme a Guendalina, mi sentivo in corpo un’eccitazione fortissima che sconfinava con la felicità. Mi ero scopato Amelia, la ragazzina più sexy che avessi mai conosciuto……e lei sembrava essersi innamorata di me, tanto che adesso pretendeva di vivere con me un rapporto esclusivo. Sapevamo entrambi che la cosa non era realistica, per tanti motivi, ma lei ci teneva davvero…..mah….avrei fatto il possibile per godermi questa relazione, cercando anche di mantenerla segreta, ma dubitavo che ci sarei riuscito. Però non potevo rinunciare a scoparmi quella ragazzina…mi stava offrendo emozioni e sensazioni mai provate….era una botta di vita, una vera novità per me, forse mi avrebbe cambiato intimamente. Sapevo anche di correre grossi rischi, ma non me ne importava un granchè……non ero in grado di fermarmi, almeno non subito….

Dare una mano, e anche di più, a mio figlio | Racconto incesti di Anonima

Ho aspettato tanto per mettere su carta queste parole, per condividere un segreto inconfessabile, ma certe situazioni è meglio viverle alla luce del sole che tenersele nel cuore per una vita intera. Cercherò di descrivervi quel che è successo alla mia vita nella primavera del 96; e soprattutto vi dirò di mio figlio Carlo. Fino a qualche anno fa abitavamo entrambi in Sicilia, a Gela, ed è lì che è iniziato tutto (allora avevo 39 anni).

Da moglie fedele a troia e da troia a puttana | Racconto tradimenti di Ginaprostituta

Io sono Gina e sono una moglie di 37 anni. Ho un figlio di 8 anni e un marito col quale ci amiamo molto, sia dal punto di vista affettivo che sessuale. Siemo entrambi caldi e a letto non ci siamo mai negato nulla. Viviamo a Catania in un condominio di 5 piani e di fronte a noi, nel nostro stesso pianerottolo, abitano e Mauro e Rosanna. Lui ha 46 anni, lei 41 e hanno due figli di 14 e 12 anni. Tra noi vi è unamicizia di buon vicinato dovuta anche al fatto che sia io che lei siamo casalinghe per cui, non di rado, la mattina, quando siamo da sole, trascorriamo unoretta assieme, da me o da lei, per prendere il caffè. Siamo in confidenza e parliamo molto. Lei è una bella donna e fisicamente ci assomigliamo molto, con belle tette e belle cosce; lei è mora ed io castana. Fu in tre settimane, da dopo lepifania alla fine di gennaio di questanno, che la mia vita cambiò radicalmente. Mi prostituisco e sapete qualè la cosa strana? Che mi sento una donna realizzata. Era da un po di tempo che Mauro ci provava con me. Prima con con i modi garbati di un seduttore e poi sempre più esplicito e con proposte volgari. Prima, sorridendo, gli facevo capire che lo prendevo come scherzo e, sempre sorridendo, gli chiedevo se Rosanna sapesse di avere un marito così donnaiolo e gli dicevo che prima o poi glielo avrei detto io. Poi il suo modo di essere esplicito e le sue volgarità incominciarono a farmi un certo effetto e ci fantasticavo su. Quando capitava che ci incontravamo da soli, specialmente in ascensore, mi diceva che quando mi guardava la bocca mentre sorridevo gli veniva voglia di un mio pompino. Oppure che il mio culo meritava un trattamento speciale. Io dicevo che certe cose le facevo solo con mio marito e quando gli chiedevo cosa avrebbe pensato se mio marito parlasse in questo modo con sua moglie, lui sorrideva senza rispondere. Dopo lepifania Rosanna andò a trascorrere tre giorni dai suoi. Mauro fa il rappresentante e il lavoro se lorganizza da se, così, già la prima mattina, dopo che i suoi figli erano andati a scuola ed essersi accertato che anche, mio marito per andare al lavoro e mio figlio, insieme a mio marito, per andare a scuola, fossero usciti, mi telefonò per dirmi che unoccasione così non si sarebbe mai più presentata. In un primo momento non ci credevo nemmeno, poi gli dissi che non ci doveva pensare nemmeno e che veramente lavrei detto a Rosanna. Poi prese a dirmi certe cose ed io ascoltavo in silenzio facendogli pensare che mi eccitavo e che forse ci potevo anche stare. Gli dissi di no ma lui disse che mi spettava da lui e chiuse la comunicazione. Avevo appena fatto la doccia ed ero in reggiseno e mutandine. Mi sentivo accaldata e vogliosa. Mi ammiravo allo specchio e mi piacevo. Mi toccavo e a pensare alle sue volgarità mi venne voglia di farmi guardare da lui. Mauro è sicuramente un belluomo, ma non era questo il motivo per cui mi sentivo attratta da lui. Piuttosto il suo modo di essere porco e la sua sicurezza, nonostante con mio marito fossi abituata a tutto. Non pensai nemmeno al torto che avrei fatto a Rosanna e soprattutto a mio marito. Il fatto sta che mi sganciai il reggiseno, mi tolsi le mutandine e indossai un coordinato di slip e reggisenodi merletto nero. Mi ammirai ancora, mi trovai sexy, indossai la vestaglia, presi le chiavi di casa e uscii sul pianerottolo. Non vi era fra laltro leventualità che qualcuno mi potesse sentire e tantomeno vedere in quanto siamo allultimo piano e sotto di noi un appartamento è disabitato e laltro è abitato da una signora anziana vedova e mezza sorda. Nonostante ciò bussai con un toc toc senza usare il campanello. Aprì. Era in tuta. Lui sorrise, io ero rossa. Mi fece entrare. Il mio abbigliamento, in vestaglia, gli fece capire che ero li per quello. Infatti, già nellingresso, me la slacciò e me la sfilò. Ebbi come un attimo di tutibanza e di vergogna ma ricordai che pochi minuti prima avevo proprio voglia di farmi guardare da lui. Mi prese per i finchi, mi tirò a se, le nostre bocche si cercarono e quando incominciammo a slinguarci fu come una liberazione. Il suo cazzo duro lo sentii sul ventre e mentre continuavamo a slinguarci mi abbassò gli slip ed io me li sfilai con i piedi. Si abbassò la tuta e gli slip e sentii la potenza del suo cazzo bollente. Persi ogni ritegno e quando mi prese per le natiche e mi sollevò, allargai le cosce e mi avvinghia ai suoi fianchi. Me lo puntò e me lo feci puntare nella giusta direzione e quando me lo sentii ficcare dentro non potei fare a meno di gemere forte dentro la sua bocca. Anche lui aveva il fiatone e scopandomi così si incamminò in direzione della loro camera. Ci buttammo sul letto e mi pompò facendomi godere più volte. Si denudò e me lo mise in bocca mentre mi liberava del reggiseno. Mentre lo spompinavo me ne diceva di tutti i colori ed io mi eccitavo di più. Un 69 spettacolare, ancora orgasmi e poi me lo piantò ancora nella fica scopandomi con foga. Ancora orgasmi. Impazzivo e poi venne su a sborrarmi in bocca. Mi propose il caffè e ci alzammo circolando nudi per casa. Ci baciavamo mentre prendevamo il caffè e poi di nuovo a letto. Mi leccò le tette e mi mordicchiò i capezzoli. poi sostitui la lingua con il cazzò e gliu feci una spagnola facendoglieo diventare più duro di prima. Ancora un 69 e poi pretese il culo. Niente in contrario naturalmente e me lo feci strampazzare nel migliore dei modi. Che goduria! E che orgasmo il suo quando mi scaricò la sborra nel culo! Lndomani andai a trovarlo di nuovo e, questa volta, di mia iniziativa. Fu così anche il giorno dopo e quel pomeriggio stesso sarebbe rientrata Rosanna. La sentii rientrare e lindomani mattina quando sentii il campanello Il cuore prese a battermi forte sentendomi mortificata. Non poterva essere che lei. Parlammo, prendemmo il caffè e poi, per niente arrabbiata, mi fece i complimenti dicendomi che durante la sua assenza lavevo sostituita nel migliore dei modi. Mi cadde il mondo addosso. Naturalmente, imbarazzata più che mai, feci finta di non capire. Facendomi sentire un verme e facendomi quasi piangere mi raccontò certi particolari. Evidentemente quello stronzo le aveva raccontato tutto. Ma che marito e moglie sono, pensai. Credendo di tranquillizzarmi mi disse che non laveva con me, che non aveva intenzione di fare parola con mio marito e che non aveva intenzione di vendicarsi scopando mio marito. Poi, mentre andava via, mi disse che naturalmente dovevo essere brava. Non era tutto finito, anzi stava tutto per iniziare. Qualche mattina dopo mi chiamò per prendere il caffè da lei. Ero già imbarazzata per conto mio e rimasi sorpresa e più imbarazzata ancora quando vidi che cera pure Mauro. Il succo di tutto era che voleva vedermi scopare con suo marito. Pure lei incomunciò a spogliarsi e Mauro lo tirò fuori invitandomi a spompinarlo. Poteva finire diversamente? Lo spompinammo assieme e lo trovai molto eccitante. Mauro mi scopò come i giorni precedenti e loro sembravano molto affiatati. Lei si masturbava e a volte interveniva a leccare il cazzo di suo marito. Io godevo come una troia. La storia si ripetè qualche giorno dopo e qualche giorno dopo ancora rimasi sorpresa per la presenza di un altro uomo. Mi presentarono e lui si presentò: Franco. Mi squadrava dalla testa ai piedi e notavo che faceva cenni di consenso sia con Mauro che con Rosanna. Fu tutto chiaro quando lei mi disse di spogiarmi e di farmi vedere da Franco. Mi rifiutai ma per invogliarmi Rosanna prese a spogliarsi pure lei ricordandomi che dovevo essere brava. Palpata ovunque da entrambi i maschi e poi, quando latmosfera si surriscaldò, io rimasi accoppiata con Mauro e Rosanna con Franco il quale, però, non faceva altro che ammirare me annuendo positivamente. Poi mi scopò pure lui e, devo dire, con mio grande piacere. Fu una mattinata di fuoco. Avevo notato che da 3 – 4 mesi Rosanna usciva 2 – 3 volte in una settimana stando fuori quasi tutta la mattinata. Tutto potevo immaginare e non che si prostituisse. Tutto mi fu chiaro quando una pomeriggio mi chiese se fossi libera per la mattina dopo. Risposi di si e mi chiese se potessi uscire co
n lei. Risposi di si, mi diede un orario e mi disse di essere sexy. In auto le chiesi dove fossimo diretti e serenamente mi rispose che avevamo un appuntamento e che voleva farmi guadagnare dei bei soldini. Naturalmente vi fu un confronto aspro. Alle 9,30 arrivammo davanti al cancello di un villino. Isolato, quasi del tutto nascosto da alti alberi e fuori Catania. Azionò il telecomando che custodiva in borsa, il cancello si aprì ed entrammo. Disse che a momenti sarebbe arrivato Franco con due ospiti, mi indicò quella che doveva essere la mia camera, mi fece vedere tutto quello di cui avrei potuto avere bisogno compreso una scstola di preservativi e mi diede alcuni consigli. Cercai di ribellarmi. Mi disse di fare la brava perchè sapevo benissimo come si faceva la puttana e che di certo non mi sarebbe dispiaciuto guadagnarmi 350 euro facendomi scopare. Mi disse che lospite avrebbe dovuto darmi, per prima cosa, 500 euro e che io avrei dovuto darne 150 a Franco. Lei faceva la stessa cosa. Mi disse anche che, se fosse dipeso da me, avrei potuto fare a meno del preservativo in quanto si trattava di persone di un certo livello e, il più delle volte, di una certa età. Arrivò Franco con i due ospiti. Due signori distinti tra 55 e 60 anni. Furono loro a scegliere e poi mi ritrovai chiusa in una stanza col mio primo cliente. Così ebbe inizio la mia carriera di prostituta. Ci presi subito gusto e i soldi mi facevano comodo. Li deposito fra le mie cose intime dove mio marito non mette mai mano. Una, due e raramente tre volte alla settimana. Signori tutti alto locati e puliti che a volte, a seconda delle loro esigenze o voglie, mi danno qualcosa in più. Mi dicono che sono brava e alcuni ritornano per me. Quanti cazzi! di ogni tipo e di ogni taglia. Sono stativ 4 mesi pieni, da bebbraio a maggio, poi, con la chiusura delle scuole ho dovuto interrompere perche avevo mio figlio a casa. Mi dicevano Rosanna e Franco che alcuni ospiti mi richiedevano espressamente, ma non avevo come fare. Ho ricominciato a metà settembre con la riapertura delle scuole. Che bello assaggiare nuovi cazzi e riassaggiare cazzi già provati in ogni buco! E quanti bei soldini ancora! La settimana scorsa gli ospiti che ci presentò Franco erano due dignitari marocchini. Non erano nemmeno tanto avanti negli anni, sulla cinquantina, nemmeno tanto male, ma la tipica espressione di razza nord africana. Erano indecisi nello scegliere e alla fine Franco consigliò loro di andare insieme. Sia io che Rosanna restammo impressionati nel vedere i loro cazzi. Fuori dal comune, sia come dimensioni che come consistenza venosa e turgidità. Allinizio fu impressionante anche a leccarli e a spompinarli. Ce li scambiammo più volte. Anzi, erano loro che ci scambiavano. Entrambe li prendemmo a turno nella fica e nel culo, Ci sborrarono ovunque ed erano felici quando li rimettevamo in uso. Trascorremmo una mattinata come non ci era mai successo e fummo noi, troie e puttane, a prenderci in doppia penetrazione. Poi ci sborrarono in bocca. Non solo ci divertimmo, ma alla fine ci diedero 1000 euro ciascuno.

Io, mia moglie e un film porno | Racconto etero di Berny

Ci vediamo un film con Rocco?. Così, improvvisamente e inaspettatamente, mia moglie se ne venne fuori con una delle proposte più desiderate da ogni uomo. E si che ne avevo fatti di tentativi in passato, e una volta cero pure riuscito a convincerla. Erano ancora i tempi delle VHS e della tesserina del videonoleggio, ma toppai clamorosamente; scelsi a mia insaputa un film obiettivamente orrendo, senza uno straccio di trama (elemento fondamentale per una donna) e per giunta con delle nane come protagoniste. Mesi e mesi di duro lavoro, in un opera di convincimento anche psicologicamente sottile e complicata, bruciati in poco meno di due minuti. Ed in più con la clausola di non farsi più venire in mente una cosa del genere. E in effetti, nei successivi 15 anni, mi guardai bene dal proporle un nuovo tentativo, anche se non era più la ventenne inesperta e imbarazzata di allora.

Il campo dei fichi…e delle fiche | Racconto voyeur di Mg Mitragliatrice

Sin dalla più tenera età mi mostravo curiosa. Adoravo chiedermi il perché delle cose, osservare e conoscere tutto ciò che mi circondava; spesso, se occorreva, anche spiare. Dal buco della serratura del bagno guardavo di nascosto mamma che si alzava la gonna, si abbassava le mutandine pronta per pisciare. Era pelosa laggiù tra le cosce. Mi piaceva guardare il suo modo di pulirsi: si alzava leggermente divaricando le gambe e lasciava sgocciolare la fica per qualche istante per poi asciugarsi con la carta igienica. Una volta, mentre faceva il bidè, probabilmente s’è infilata due dita nella passera insaponata. L’ho capito dall’eccitazione che vedevo nei suoi occhi e dai movimenti tremolanti delle sue cosce.

Ho tradito il mio futuro marito con due amici | Racconto tradimenti di Ginevra

Quello che sto per raccontarvi è un segreto che ormai mi porto dentro da qualche anno…Ho sempre avuto il bisogno di confessare a qualcuno questa mia avventura, perché è un peso che sento di dover condividere con altre persone, per cercare di stare un po meglio con me stessa. Ciò che mi ha sempre bloccato dal farlo è però la gravità del fatto, impossibile quindi da raccontare a qualcuno che conosco; scriverlo qui, a persone sconosciute, per me risulta quindi molto più semplice.

Il cazzo di mio nipote | Racconto incesti di Saraziaputtana

Sono proprio una svergognata. Non doveva succedere. Ho scopato come una puttana con Sergio, il figlio di mia sorella. E dire che per me è stato sempre come un figlio. Io e mio marito non ne abbiamo avuti e lui, da piccolo, stava più a casa nostra che con i suoi genitori. Adesso ha 22 anni e studia a Milano. Io sono Sara e sono una donna di 51 anni. Vero è che sono ancora una bella donna con un fisico desiderabile, ma ciò non vuol dire niente. Insomma, alla mia età faccio girare ancora la testa. Sono castana, simpatica e attraente; un bel paio di tette sode, quarta misura, ventre piatto, un bel culo alto e sodo e un gran bel paio di cosce. Anche molto vogliosa, specialmente da un anno a questa parte. Mio marito ha 63 anni e poco più di un anno fa ha subito un intervento di una certa importanza. E stato poco bene e la conseguenza è stata lassenza di sesso tra di noi. Insomma, era da un anno che non mi gustavo un cazzo. La settimana scorsa siamo stati a Milano per un controllo generale. Premetto che siamo Siciliani. Mio marito ricoverato ed io, su insistenza di Sergio, mi sono sistemata, insieme a lui, nel suo appartamentino. Avrei usato la stanzetta col lettino che usa sua mamma, mia sorella, quando lo va a trovare. Ero vogliosa ma dovevo essere forte quando, la seconda sera mi venne a prendere in ospedale, ci fermammo a prendere delle pizze, rientrammo a casa, facemmo la doccia e poi a tavola. Sembrava tutto normale e invece, seduti sul divanetto a guardare distrattamente la tv, dopo aver parlato della giornata ospedaliera, incominciammo a parlare di altro e di certi discorsi. Insomma, aveva intuito della mia forzata astinenza sessuale. Lui era in pantaloncini e maglietta, io, come sono abituata a casa mia e non avendo alcuna soggezione di mio nipote, una vestaglietta leggera e le mutandine. In base ai discorsi che stavamo facendo in tutta tranquillità, considerata la grande confidenza tra di noi, mi disse che ero ancora una bella donna e che doveva essere dura per me la situazione che stavo vivendo. Non avevo dato alcuna importanza alla sua mano sulla mia coscia fino a quando non prese a scostarmi la vestaglia. Che fai con tua zia? Non lo sai che tu per me sei come un figlio? Si, però tu ancora non mi hai detto come fa una femmina come te senza……Hai ancora un paio di cosce che…….Le sue dita sulla pelle viva mi facevano un certo effetto, fra laltro non avevo niente da nascondere e i suoi complimenti mi piacevano. Gli dissi solo di smetterla ma non gli scostai la mano. Sospiravo guardano la sua mano che, scoprendomi sempre più, saliva lungo linterno delle cosce fino ad arrivare a contatto delle mie mutandine bianche. Sergiù, che vuoi fare? Smettilaaa! Dissi sospirando quando sentii la pressione della sua mano sulla fica. Capì che mi piaceva e andò avanti mettendosi in ginocchio sul divano. Che mi stava succedendo, capivo che non era giusto ma il desiderio era più forte di me. Con laltra mano mi aprì la vestaglia scoprendomi le tette e mi disse che erano stupende. Non è meglio se la smettiamoooo? Bisbiliai. Si chinò e prese a leccarmele. Intanto la sua mano tentava di entrare allinterno delle mutandine. Cercai di fermarla con la mia ma prese a mordicchiarmi e a succhiarmi i capezzoli. Non resistetti più, gemetti forte, mi abbandonai scivolando leggermente e la sua mano fu sulla mia fica nuda. Che bello! Capii che ero sul punto del non ritorno, tanto che, quando sentii la sua bocca sulla mia, la spalancai ed accolsi la sua lingua. La succhiai vogliosa e poi esplorò tutta la mia bocca. Si staccò e mi sussurrò: La tua lingua dovè? Mi venne da ridere e gliela diedi, Ci slinguammo freneticamente. Mi sdraiò con la testa fra le sue cosce e gambe dal lato opposto. Mi sfilò le mutandine e sentii la sua lingua sul pube, fra i peli, fra le cosce e poi a stuzzicarmi il clitoride. Impazzii completamente e feci in modo che potesse leccarmela tutta. Gridai più volte di piacere e istintivamente le mie mani andarono su alla ricerca del suo cazzo. Mi vergognavo ma era più forte di me. Glielo palpai più volte con entrambe le mani e poi cercai di tirarglielo fuori. Che volete? Mi vergognavo ma era un anno che non maneggiavo un cazzo; era un anno che nessuno mi laccava la fica e cercai di allargare il più possibile le cosce per gustarmi meglio la sua lingua. Finalmente riuscii a tirarglielo fuori e me lo ritrovai, grosso e possente, sul viso. Lo imboccai proprio mentre cominciai a muovere il bacino sopraffatta da un libidinoso piacere e prossima allorgasmo. Infatti godetti come una puttana gemendo succhiando il cazzo e giocando con le palle. Basta! Basta! Non ne posso più. Basta! Gridai quasi a supplicarlo. Si rialzò in ginocchio. Zi, ma se ti piace un sacco? E allora? Certo che mi piace ma che pensi che abbiamo fatto la cosa giusta? Dissi sorridendo mentre menavo il cazzo proprio sopra la mia faccia. Lo posso ammirare con calma e serenità e lui mi chiese, come un ragazzino vizioso, se mi piace. Gli sorrisi e glielo menai più forte leccandogli le palle come per dirgli di si. Disse che me lo voleva mettere dentro e gli dissi di no. Allora? Allora così. Si Accontentò. Si mise seduto, mi spostai dallaltra parte per poter usare la mano destra e presi a segarlo. Mi zi che sei brava Davvero? Fammelo con la bocca Lo sai che sei vizioso a questa età? Presi a spompinarlo e mi disse più volte che avevo una bocca proprio da pompinara. Io non lo sapevo ma mio marito, ai tempi belli, mi diceva che ero veramente brava a fare pompini. Così si dice alla zia? Succhia zi, succhia e bevi. Qualche volta lavevo fatto ma con mio nipote……Invece lo feci. Mentre mi sborrava in bocca mi chiedeva se era gustosa. Pensai che mio nipote, per la sua età e per le esperienze che poteva avere, era audace ed esperto. Ora basta dissi alzandomi, raccogliendo le mutandine da terra e andando in bagno seminuda comero. Mi guardaiallo specchio e mi dissi più volte troia. Mi sciacquai la bocca, mi risistemai e ritornai a sedermi sul divano. Cominciò a farmi certe domande intime. Pure se avessi mai tradito mio marito. Gli risposi di no e che non doveva nemmeno pensarlo. Mi piaceva e mi eccitavo. Poi mi chiese se mi piaceva nel culo. Lo sai che stai oltrapassando i limiti? Ti sembra giusto con tua zia? Comunque nel culo non lavevo mai preso. Per cambiare discorso gli feci qualche domanda io. Se aveva una ragazza e che cosa faceva con lei. Pacatamente mi rispose che scopava con una collega universitaria anche lei siciliana. Mi parlò di lei. Poi, dopo una breve pausa, mi confidò che le vere scopate se le faceva con la signora del primo piano. Mi meravigliai. Per questo è che ne sai tanto allora A lei piace nel culo e gode maestosamente Smettila. Non finì così. Potevo mai immaginare che a rompermi il culo per la prima volta sarebbe stato il figlio di mia sorella? Infatti quando mi alzai dicendo che andavo a letto. Vieni a dormire nel mio lettone disse. Che poi lettone non è in quanto è un letto ad una piazza e mezza. Scordatelo dissi ridendo. Si alzò, mi prese fra le braccia, incominciò a palparmi tutta e mi baciò. Risposi al suo bacio, mi slaccio la vestaglia e mi condusse nella sua stanza buttandomi sul letto. Si sfilò la maglietta, pantaloncini, slip, salì sul letto supino e mi tirò su di se, prense a baciami il collo, le tette e ci slinguammo lussuriosamente. Sentii il cazzo fra le cosce, mi sfilò la vestaglia, le mutandine, allargai le cosce e il cazzo mi entrò da solo. Gemetti forte. Ti scasso sussurrò Siiiiiiiiii risposi. Mi scopoò e lo scopai così godendo immensamente. Seguì un 69 tempestoso come non lavevo mai fatto prima. Ancora orgasmi. Me lo mise fra le tette cavalcandomi. Mentre parlavamo sorridendoci. Espresse più volte il desiderio di farmi il culo. Gli ridissi che non lavevo mai fatto. Me lo scassò completamente facendomi ridere quandomi diceva che avevo il culo più bello del mondo. Godetti anche nel culo e poi mi leccò. Me lo rimise nel culo e mi sborrò facendomi impazzire di piacere. Per tutto il tempo della mia permanenza a casa sua non vedevo lora di andare a letto e scopare. Che fortun
a avere un nipote così erotico e porco!

Harry Potter e la Stanza delle Necessità (1a Parte) | Racconto etero di Gorgo Phainomerides

Era trascorsa quasi tutta l’estate e finalmente Ginny, Hermione, Ron ed Harry erano riusciti a rendere abitabile casa al numero 12 di Grimmauld Place. Grazie anche a qualche magia, pur restando invisibile agli occhi dei babbani, era diventata più luminosa, accogliente e confortevole. I ragazzi si erano disfatti di molti, per non dire tutti i mobili che vi erano contenuti ed avevano donato gli oggetti oscuri alla scuola di magia di Hogwarts, di modo che non potessero più nuocere a nessuno. Solo la camera di Sirius non fu toccata, anzi, venne creato una sorta di camera museo, per ricordare tutti coloro che erano morti nella lunga battaglia contro Voldemort.

Il pompino, la vendetta/2 | Racconto etero di Browserfast

Va bene, “mi guardo in giro perché ho voglia di fare un pompino a qualcuno” è molto più facile a dirsi che a farsi. Anche perché davanti a me ho soltanto due coppie di persone nemmeno tanto giovani e non è che posso alzarmi e andare da loro e dire “ciao, scusa è il tuo ragazzo? È tuo marito? Ti dispiace se lo prendo un attimo e gli succhio il cazzo? Dai che facciamo presto”. Che faccio? Mi metto una fascetta in testa con su scritto “il servizio pompini è attivo”? Sì, d’accordo, è vero che una volta avevo pensato di presentarmi a una festa in questo modo (poi per fortuna ci ho ripensato). Ma non si fa, siamo seri.

Una scopata memorabile | Racconto trio di Elena di Castelbuono

Questa volta vi racconto di una scopata davvero memorabile di qualche anno fa. Ero in vacanza con mio marito nel salento e ovviamente non mi bastava lui con il suo cazzetto e lui sapeva bene che durante la vacanza lo avrei incornato per bene e piu volte. Prendemmo un trullo in un residence e venimmo sistemati vicino a dei ragazzi di Mantova. Già la prima sera feci amicizia e loro ci invitarono a bere una birra da loro. Mi misi una gonna bianca molto corta e sopra un top senza reggiseno e dalla birra passammo al vino… vari bicchieri finchè mi inizò a girare la testa e mio marito partì per il mondo dei sogni. I ragazzi erano tutti vicino a me e qualcuno allungava le mani sulle cosce approffittando della mia debolezza finchè uno di loro non si tolse il pantaloncino restando con uno slip bianco da cui si vedeva il cazzo. Mi iniziavano a toccare tutti ma non volevo , almeno non la prima sera, e svegliai mio marito e andammo via con loro che salutandomi mi misero ancora una volta le mani addosso e uno di loro mi diede un bacio con la lingua mentre mio marito era girato. Quella prima sera la scampai e il giorno dopo i ragazzi andarono a fare unescursione e non ci stavano. Ero eccitata e mi feci due ditalini pensando a loro. Il giorno dopo era di mattina e vidi che erano tornati e andai da loro con la scusa di portargli il caffè. Mio marito era andato a fare la spesa e i ragazzi dormivano ancora quasi tutti tranne due con i quali restai a parlare. Erano entrambi in slip e mi eccitava guardarli cosi… quelli che dormivano erano nudi e girati e vedevo che bei fondoschiena avevano e iniziammo a scherzare finchè uno dei due mi prese a se e mi baciò in bocca. Mi sentivo stringere anche ai fianchi dallaltro ragazzo che mi tolse il perizoma e vide quanto ero bagnata. sentivo il suo cazzo sul mio culo e quello che mi baciava mi palpava pure le tette. Mi misero su un lettino e mi spogliarono del tutto. Si erano svegliati anche gli altri (se non ricordo male erano 5 in totale o forse 6) sentivo le loro mani addosso e le loro bocche sui capezzoli e uno di loro me lo mise dentro senza manco il preservativo. Godevo tantissimo e loro mi prendevano le mani per farsi masturbare e poi dai baci in bocca passarono a farsi smpompinare. Che bello, dei cazzi davvero notevoli, potevano essere miei figli data la loro giovane età , carne fresca e poi ci sapevano fare con la bocca e con le mani. Uno di loro mi sputava in culo e mi passava il dito dentro dicendomi che mi voleva inculare; io lo volevo e mi prese per dietro facendomi anche male ma solo per qualche istante , poi un immenso godimento mentre unaltro me lo mise nella fessa e entrambi spingevano e mi vennero dentro. Altri due mi avevano sborrato in bocca e sulle tette. Avevo avuto tanti orgasmi ma ne volevo ancora e ricordo altri due che mi chiavarono a turno allargandomi il buco della fica e del culo per una scopata davvero memorabile. Mio marito mi trovò ricordo piena di sborra e con il culo spalancato e rosso e dovette curarmi e lavarmi, ma quella scopata non me la scordo piu.

Da moglie fedele a troia e da troia a puttana | Racconto tradimenti di Ginaprostituta

Io sono Gina e sono una moglie di 37 anni. Ho un figlio di 8 anni e un marito col quale ci amiamo molto, sia dal punto di vista affettivo che sessuale. Siemo entrambi caldi e a letto non ci siamo mai negato nulla. Viviamo a Catania in un condominio di 5 piani e di fronte a noi, nel nostro stesso pianerottolo, abitano e Mauro e Rosanna. Lui ha 46 anni, lei 41 e hanno due figli di 14 e 12 anni. Tra noi vi è unamicizia di buon vicinato dovuta anche al fatto che sia io che lei siamo casalinghe per cui, non di rado, la mattina, quando siamo da sole, trascorriamo unoretta assieme, da me o da lei, per prendere il caffè. Siamo in confidenza e parliamo molto. Lei è una bella donna e fisicamente ci assomigliamo molto, con belle tette e belle cosce; lei è mora ed io castana. Fu in tre settimane, da dopo lepifania alla fine di gennaio di questanno, che la mia vita cambiò radicalmente. Mi prostituisco e sapete qualè la cosa strana? Che mi sento una donna realizzata. Era da un po di tempo che Mauro ci provava con me. Prima con con i modi garbati di un seduttore e poi sempre più esplicito e con proposte volgari. Prima, sorridendo, gli facevo capire che lo prendevo come scherzo e, sempre sorridendo, gli chiedevo se Rosanna sapesse di avere un marito così donnaiolo e gli dicevo che prima o poi glielo avrei detto io. Poi il suo modo di essere esplicito e le sue volgarità incominciarono a farmi un certo effetto e ci fantasticavo su. Quando capitava che ci incontravamo da soli, specialmente in ascensore, mi diceva che quando mi guardava la bocca mentre sorridevo gli veniva voglia di un mio pompino. Oppure che il mio culo meritava un trattamento speciale. Io dicevo che certe cose le facevo solo con mio marito e quando gli chiedevo cosa avrebbe pensato se mio marito parlasse in questo modo con sua moglie, lui sorrideva senza rispondere. Dopo lepifania Rosanna andò a trascorrere tre giorni dai suoi. Mauro fa il rappresentante e il lavoro se lorganizza da se, così, già la prima mattina, dopo che i suoi figli erano andati a scuola ed essersi accertato che anche, mio marito per andare al lavoro e mio figlio, insieme a mio marito, per andare a scuola, fossero usciti, mi telefonò per dirmi che unoccasione così non si sarebbe mai più presentata. In un primo momento non ci credevo nemmeno, poi gli dissi che non ci doveva pensare nemmeno e che veramente lavrei detto a Rosanna. Poi prese a dirmi certe cose ed io ascoltavo in silenzio facendogli pensare che mi eccitavo e che forse ci potevo anche stare. Gli dissi di no ma lui disse che mi spettava da lui e chiuse la comunicazione. Avevo appena fatto la doccia ed ero in reggiseno e mutandine. Mi sentivo accaldata e vogliosa. Mi ammiravo allo specchio e mi piacevo. Mi toccavo e a pensare alle sue volgarità mi venne voglia di farmi guardare da lui. Mauro è sicuramente un belluomo, ma non era questo il motivo per cui mi sentivo attratta da lui. Piuttosto il suo modo di essere porco e la sua sicurezza, nonostante con mio marito fossi abituata a tutto. Non pensai nemmeno al torto che avrei fatto a Rosanna e soprattutto a mio marito. Il fatto sta che mi sganciai il reggiseno, mi tolsi le mutandine e indossai un coordinato di slip e reggisenodi merletto nero. Mi ammirai ancora, mi trovai sexy, indossai la vestaglia, presi le chiavi di casa e uscii sul pianerottolo. Non vi era fra laltro leventualità che qualcuno mi potesse sentire e tantomeno vedere in quanto siamo allultimo piano e sotto di noi un appartamento è disabitato e laltro è abitato da una signora anziana vedova e mezza sorda. Nonostante ciò bussai con un toc toc senza usare il campanello. Aprì. Era in tuta. Lui sorrise, io ero rossa. Mi fece entrare. Il mio abbigliamento, in vestaglia, gli fece capire che ero li per quello. Infatti, già nellingresso, me la slacciò e me la sfilò. Ebbi come un attimo di tutibanza e di vergogna ma ricordai che pochi minuti prima avevo proprio voglia di farmi guardare da lui. Mi prese per i finchi, mi tirò a se, le nostre bocche si cercarono e quando incominciammo a slinguarci fu come una liberazione. Il suo cazzo duro lo sentii sul ventre e mentre continuavamo a slinguarci mi abbassò gli slip ed io me li sfilai con i piedi. Si abbassò la tuta e gli slip e sentii la potenza del suo cazzo bollente. Persi ogni ritegno e quando mi prese per le natiche e mi sollevò, allargai le cosce e mi avvinghia ai suoi fianchi. Me lo puntò e me lo feci puntare nella giusta direzione e quando me lo sentii ficcare dentro non potei fare a meno di gemere forte dentro la sua bocca. Anche lui aveva il fiatone e scopandomi così si incamminò in direzione della loro camera. Ci buttammo sul letto e mi pompò facendomi godere più volte. Si denudò e me lo mise in bocca mentre mi liberava del reggiseno. Mentre lo spompinavo me ne diceva di tutti i colori ed io mi eccitavo di più. Un 69 spettacolare, ancora orgasmi e poi me lo piantò ancora nella fica scopandomi con foga. Ancora orgasmi. Impazzivo e poi venne su a sborrarmi in bocca. Mi propose il caffè e ci alzammo circolando nudi per casa. Ci baciavamo mentre prendevamo il caffè e poi di nuovo a letto. Mi leccò le tette e mi mordicchiò i capezzoli. poi sostitui la lingua con il cazzò e gliu feci una spagnola facendoglieo diventare più duro di prima. Ancora un 69 e poi pretese il culo. Niente in contrario naturalmente e me lo feci strampazzare nel migliore dei modi. Che goduria! E che orgasmo il suo quando mi scaricò la sborra nel culo! Lndomani andai a trovarlo di nuovo e, questa volta, di mia iniziativa. Fu così anche il giorno dopo e quel pomeriggio stesso sarebbe rientrata Rosanna. La sentii rientrare e lindomani mattina quando sentii il campanello Il cuore prese a battermi forte sentendomi mortificata. Non poterva essere che lei. Parlammo, prendemmo il caffè e poi, per niente arrabbiata, mi fece i complimenti dicendomi che durante la sua assenza lavevo sostituita nel migliore dei modi. Mi cadde il mondo addosso. Naturalmente, imbarazzata più che mai, feci finta di non capire. Facendomi sentire un verme e facendomi quasi piangere mi raccontò certi particolari. Evidentemente quello stronzo le aveva raccontato tutto. Ma che marito e moglie sono, pensai. Credendo di tranquillizzarmi mi disse che non laveva con me, che non aveva intenzione di fare parola con mio marito e che non aveva intenzione di vendicarsi scopando mio marito. Poi, mentre andava via, mi disse che naturalmente dovevo essere brava. Non era tutto finito, anzi stava tutto per iniziare. Qualche mattina dopo mi chiamò per prendere il caffè da lei. Ero già imbarazzata per conto mio e rimasi sorpresa e più imbarazzata ancora quando vidi che cera pure Mauro. Il succo di tutto era che voleva vedermi scopare con suo marito. Pure lei incomunciò a spogliarsi e Mauro lo tirò fuori invitandomi a spompinarlo. Poteva finire diversamente? Lo spompinammo assieme e lo trovai molto eccitante. Mauro mi scopò come i giorni precedenti e loro sembravano molto affiatati. Lei si masturbava e a volte interveniva a leccare il cazzo di suo marito. Io godevo come una troia. La storia si ripetè qualche giorno dopo e qualche giorno dopo ancora rimasi sorpresa per la presenza di un altro uomo. Mi presentarono e lui si presentò: Franco. Mi squadrava dalla testa ai piedi e notavo che faceva cenni di consenso sia con Mauro che con Rosanna. Fu tutto chiaro quando lei mi disse di spogiarmi e di farmi vedere da Franco. Mi rifiutai ma per invogliarmi Rosanna prese a spogliarsi pure lei ricordandomi che dovevo essere brava. Palpata ovunque da entrambi i maschi e poi, quando latmosfera si surriscaldò, io rimasi accoppiata con Mauro e Rosanna con Franco il quale, però, non faceva altro che ammirare me annuendo positivamente. Poi mi scopò pure lui e, devo dire, con mio grande piacere. Fu una mattinata di fuoco. Avevo notato che da 3 – 4 mesi Rosanna usciva 2 – 3 volte in una settimana stando fuori quasi tutta la mattinata. Tutto potevo immaginare e non che si prostituisse. Tutto mi fu chiaro quando una pomeriggio mi chiese se fossi libera per la mattina dopo. Risposi di si e mi chiese se potessi uscire co
n lei. Risposi di si, mi diede un orario e mi disse di essere sexy. In auto le chiesi dove fossimo diretti e serenamente mi rispose che avevamo un appuntamento e che voleva farmi guadagnare dei bei soldini. Naturalmente vi fu un confronto aspro. Alle 9,30 arrivammo davanti al cancello di un villino. Isolato, quasi del tutto nascosto da alti alberi e fuori Catania. Azionò il telecomando che custodiva in borsa, il cancello si aprì ed entrammo. Disse che a momenti sarebbe arrivato Franco con due ospiti, mi indicò quella che doveva essere la mia camera, mi fece vedere tutto quello di cui avrei potuto avere bisogno compreso una scstola di preservativi e mi diede alcuni consigli. Cercai di ribellarmi. Mi disse di fare la brava perchè sapevo benissimo come si faceva la puttana e che di certo non mi sarebbe dispiaciuto guadagnarmi 350 euro facendomi scopare. Mi disse che lospite avrebbe dovuto darmi, per prima cosa, 500 euro e che io avrei dovuto darne 150 a Franco. Lei faceva la stessa cosa. Mi disse anche che, se fosse dipeso da me, avrei potuto fare a meno del preservativo in quanto si trattava di persone di un certo livello e, il più delle volte, di una certa età. Arrivò Franco con i due ospiti. Due signori distinti tra 55 e 60 anni. Furono loro a scegliere e poi mi ritrovai chiusa in una stanza col mio primo cliente. Così ebbe inizio la mia carriera di prostituta. Ci presi subito gusto e i soldi mi facevano comodo. Li deposito fra le mie cose intime dove mio marito non mette mai mano. Una, due e raramente tre volte alla settimana. Signori tutti alto locati e puliti che a volte, a seconda delle loro esigenze o voglie, mi danno qualcosa in più. Mi dicono che sono brava e alcuni ritornano per me. Quanti cazzi! di ogni tipo e di ogni taglia. Sono stativ 4 mesi pieni, da bebbraio a maggio, poi, con la chiusura delle scuole ho dovuto interrompere perche avevo mio figlio a casa. Mi dicevano Rosanna e Franco che alcuni ospiti mi richiedevano espressamente, ma non avevo come fare. Ho ricominciato a metà settembre con la riapertura delle scuole. Che bello assaggiare nuovi cazzi e riassaggiare cazzi già provati in ogni buco! E quanti bei soldini ancora! La settimana scorsa gli ospiti che ci presentò Franco erano due dignitari marocchini. Non erano nemmeno tanto avanti negli anni, sulla cinquantina, nemmeno tanto male, ma la tipica espressione di razza nord africana. Erano indecisi nello scegliere e alla fine Franco consigliò loro di andare insieme. Sia io che Rosanna restammo impressionati nel vedere i loro cazzi. Fuori dal comune, sia come dimensioni che come consistenza venosa e turgidità. Allinizio fu impressionante anche a leccarli e a spompinarli. Ce li scambiammo più volte. Anzi, erano loro che ci scambiavano. Entrambe li prendemmo a turno nella fica e nel culo, Ci sborrarono ovunque ed erano felici quando li rimettevamo in uso. Trascorremmo una mattinata come non ci era mai successo e fummo noi, troie e puttane, a prenderci in doppia penetrazione. Poi ci sborrarono in bocca. Non solo ci divertimmo, ma alla fine ci diedero 1000 euro ciascuno.

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