Vacanze al mare, prima sera | Racconto saffico di Oldfaggot

Io e Luisa tornammo alla spiaggia con ancora.I nostri sessi pregni degli orgasmi avuti dallincontro con Claudia. Entrammo nel mare fresco,con lacqua allaltezza delle spalle, a calmare i bollori.Ma durò poco, a qualche metro da noi arrivò un materassino e distesa sopra cera una ragazza, di colore distesa sulla schiena.Capelli ricci, pelle debano due seni prosperosi e tra le gambe un triangolo di peli ricci. Entrambe la guardammo,era molto attraente,ci spostammo verso i suoi piedi ,teneva le gambe leggermente divaricate, i nostri occhi che miravano tra le cosce. Lapertura era nascosta dalla peluria,ma lei passandoci una mano,involontariamente aprii leggermente le labbra nere, per unistante scorgemmo lapertura della sua vagina,era di un rosa incredibile, in contrasto con il colore scuro delle sue grandi labbra. Credo che contemporaneamente balenò per le nostre menti lo stesso desiderio. Aprire le labbra per vedere ancora meglio questo bocciolo rosa nel nero della sua pelle. Ma non potevamo mica provarci con tutte,già avevamo fatto una conquista eccezionale con la bella Claudia. Luisa prese la mia mano sottacqua e la sbatte contro la sua fica.Pensai volesse che le facessi un ditalino, nel fresco dellacqua marina avvertii qualcosa di caldo sulla mano,ma vedi sta sporcacciona,mi stava pisciando in mano.- Ma Luisa,stai facendo la pipì sulla mia mano – E allora, non mi andava di sprecarla così nel mare – Tolsi la mano,gliela sbattei sulle natiche e le infilai il dito medio nel culo,così a freddo. Credevo che si sarebbe spostata o almeno stingesse le chiappe.No,invece,piegandosi leggermente in avanti favoriva la penetrazione,che fu totale. – Che bella idea,Anna, continua che mi fai godere. Muovendolo allinterno del suo retto la portai allorgasmo,che non mascherò molto,nonostante fossimo in luogo pubblico.-Dai usciamo, finisce male quà – dissi. Tornate sulla spiaggia ci stendemmo al sole.Passamo un paio dore a guardare i presenti,ognuna soffermandosi su cosa lattirava di più.Io ero stata colpita da una tipa non più giovane, attorno ai 45 -50 anni, era mora con i capelli lisci fino alle spalle, qualche ruga sul viso, due seni abbondanti e non molto cadenti per letà, un poco di pancia e una peluria folta che copriva la sua vagina. Mi attraeva ,credo principalmente perchè eravamo coetanee o quasi,mentre Luisa era più giovane di me per non parlare di Claudia,che poteva essere mia figlia. Quando costei si mise su un fianco potei vedere anche le sue natiche rotonde e sbirciando notai che la peluria correva anche tra le natiche. Una donna al naturale,come poche se vedono,ormai la moda impone la scomparsa dei peli.Quando si mise seduta,notai si teneva tutta al naturale,cosa rarissima aveva i peli sotto le ascelle.Fantasticai di fare allamore con costei, finchè Luisa non mi chiamò per rientrare. Tornate al bungalow, ci apprestammo per una bella doccia.Grondavamo di sudore,lo sentivo correre tra le chiappe fino alla fica. Prendemmo un paio dore di relax in attesa della visita a Claudia.Ci presentammo al tramonto del sole, nude ovviamente.Ebbi lidea di portare una bottiglia di vino frizzante. – Claudia ci sei? – domandò Luisa – Sì,venite tesori- rispose con voce calda. Il suo bungalow era identico al nostro,stava preparando la tavola, nuda con un grembiulino da cameriera attorno ai fianchi. – Ohhh,ma bella cameriera – esclamò Luisa. -Grazie – rispose e avvicinatasi alla mia compagnia le diede un leggero bacio sulle labbra – Vieni Anna,uno anche a te – le sue labbra si appoggiarono alle mie.Riprese il suo lavoro – Possiamo aiutarti? – le chiesi – No grazie ho finito. Aveva preparato una cena a base di frutta,dei piatti sui quali cera della frutta mista, principalmente quella estiva,ma su uno cerano alcune banane. Appoggiai la bottiglia sul tavolo ,sedute iniziammo a mangiare la frutta. Quasi subito, Luisa prese un fetta di melone, se la passo sulle labbra della bocca e la portò a quella di Claudia.Con gli occhi socchiusi lentamente ingoiò quanto offerto. Poi fu Claudia che ne prese unaltra, sollevando il grembiule la strofinò tra le labbra della vagina offrendola poi a me. La misi in bocca senza mangiarla subito volevo sentire il gusto del suo sesso. Non era durata molto la cena normale. Luisa, spostò i piatti e si sedette sulla tavola.Presa un albicocca la infilo nella sua fica,tutta dentro.-Chi la vuole? – Dalla alla padrona di casa – dissi io. Spingendo con i muscoli la espulse dalla vagina e la porse a Claudia.La prese in mano,la annusò con profonde inspirazioni e ne addentò una parte.Si vedeva che la stava gustando con piacere e me ne offrii laltra parte.Effettivamente sapeva di fica. Adesso toccava a me, vidi le banane. Presa una, mi misi a carponi sulla seggiola, con la saliva mi umettai lano e provai ad infilarcela dentro.Facevo un pò di fatica,venne in soccorso Luisa,preso il frutto in mano lo spinse dentro per metà,iniziando a muoverlo dentro e fuori. -Fai attenzione a non romperla – disse Claudia. Luisa la estrasse e la portò alle narici,annusandola come un lupo con la preda. Poi la passò a Claudia che si mise a leccare e succhiare la buccia,neanche fosse un cazzo. Ben umida della sua saliva, si mise in ginocchio e sua volta se la infilò nel culo, per intero. Luisa presa un altra la appoggiò alla fica di Claudia e la fece entrare fino in fondo. Claudia stava subendo una doppia penetrazione di banane. Costei già gemeva dal piacere – Ancora, più dentro,è bellissimo – Luisa prese il comando delle due banane muovendole con foga,Claudia si stava dimenando dallorgasmo crescente, finì a pancia in giù sul tavolo.Vendendo quanto accadeva, ero come una cagna in calore, ma le banane era occupate,vidi la bottiglia. La presi,mi strusciai il collo un paio di volta tra le labbra e tenendola per il fondo mi penetrai con questa. Il fresco del vetro mi fece aumentare il piacere. Luisa si girò verso di me,io ero seduta con i talloni appoggiati alla seduta,gambe divaricate e fica piena della bottiglia. – Ma guarda,questa maialina – esclamò – Si sta facendo il nostro frizzantino – Claudia mi guardava a sua volta, aveva ancora la banana dentro la fica – Ohh Anna, che bella idea hai avuto,facciamola provare a Luisa – Sì la voglio anche io. – Luisa distesa sulla tavola con le gambe aperte. Mi sfilai la bottiglia e la diedi a Claudia.A carponi tra le gambe di Luisa incominciava a leccarle la gnocca, colpi di lingua tra le labbra e sul grilletto.La fichetta glabra di Luisa si stava bagnando sempre di più.Claudia si rialzò, prese la bottiglia per il collo.- Ma cosa sta facendo? – pensavo – la vuole infilare per il fondo,ma è troppo largo – Claudia leggendo il mio pensiero mi disse – Lo dovresti sapere Anna, che da quella apertura escono delle piccole creature – Certo- replicai- ma il corpo si prepara a questo – Si ma la bottiglia è più piccola – Luisa interruppe la nostra conversazione – E basta parlare, Claudia infilamela tutta, spaccami la fica – Tenendone il collo con la mano sinistra, appoggiato il fondo sulla fica di Luisa,la copriva totalmente. Con delle piccole rotazioni a destra e sinistra, centimetro dopo centimetro Claudia ci stava riuscendo,Avevo gli occhi fissi sulla fica della mia Luisa, si allargava in maniera impensabile,era quasi a metà. – Ohhh mi stai spaccando tutta,che bello – mugolava.Claudia forzava sempre di più,ad certo momento si fermò. La sento che mi tocca lutero,di più non va – La biondina cominciava a rotearla nei due sensi, il viso di Luisa era trasfigurato dallorgasmo che stava avendo,si contorceva, non parlava solo gemiti sempre più forti.Lentamente Claudia estrasse la bottiglia,la fica di Luisa rimase aperta che si poteva vedere il rosa del canale vaginale. Tutto era nato da una mia idea, temevo che la patatina di Luisa sarebbe rimasta sempre così aperta. Dopo qualche minuto,riprese la sua forma naturale. – Allora,tesori miei brindiamo ? – chiese Claudia – Luisa,ripresasi le rispose – Certo,mia biondina,passami la bottiglia. Questa aveva il vetro tutto impregnato dai suoi fluidi vaginali. Claudia distenditi – le disse Luisa. Lei acconsenti, le gamb
e aperte,la sua fica rosa sormontata dalla riga di pelo color oro in bella vista. Luisa,tolse il tappo,tenendo la bocca della bottiglia chiusa con il dito pollice. La agitò per qualche istante e…. avvicinata alla fica di Claudia,con una mossa fulminea tolse il dito ed infilò il collo di un paio di centimetri dentro Claudia. Il getto di vino frizzante,spinto dal suo gas andò istantaneamente a riempire la vagina di Claudia,Luisa estratta la bottiglia fu investita dal vino che fuoriusciva dalla fica e si riversò sul tavolo. Ero sbalordita,mai visto una cosa del genere. Claudia andò in estasi – Fallo ancora – Anna vieni qua – mi disse Luisa. Tappò la bottiglia con il dito,lagitò pronta a ripetere loperazione. Dai Anna,va con la bocca vicino alla sua patata – Reintrodotta la bottiglia, altro getto dentro Claudia e questa volta il vino espulso dalla fica mi arrivava in bocca,ne bevvi un sorso,il resto mi schizzò in faccia.- Ancora una volta, Luisa – le chiese Claudia,ma purtroppo il vino aveva perso il suo gas,-Non cè più gas,se vuoi te la vuoto nel culo – Sì.sì nel culo – replicò eccitata Claudia. Si mise alla pecorina, Luisa le leccò il buco per lubrificarlo, infilò il collo per tre-quattro centimetri e ne verso il contenuto nellintestino di Claudia.Un clistere di vino frizzante. Mi scoppia la pancia – fu il commento – Resisti un attimo – le disse Luisa la quale mise la bocca vicino al buchino – Vai,spingi come quando caghi – Sparò dal suo ano un primo getto di vino che riempii la bocca di Luisa la quale lo bevve con bramosia.- Aspetta ancora un attimo – le disse Luisa. – Dai Anna,bevi anche te – Feci come Luisa ed anche la mia bocca venne riempita dal vino che sgorgava dalle viscere della piccola depravata. Non mandai giù tutto,ne tenni una parte,mi avvicinai a Claudia facendole segno di aprire la bocca. Dischiuse le labbra e dalla mia bocca feci colare nella sua il rimanente. Saziate e dissetate, ci abbandonammo sul tavolo pieno di vino. Con i corpi e capelli che puzzavano come delle ubriacone, ci scambiammo dei baci a vicenda. Era sera tarda,i primi sbadigli ci consigliarono il riposo. -Buonanotte Claudia,grazie è stata una serata stupenda – disse Luisa – Grazie a voi, non la dimenticherò.Ci vediamo alla spiaggia domani – Sicuro,tesoro – ancora Luisa. Rientrate al nostro numero nove, ci facemmo una doccia,a letto in attesa del secondo giorno di vacanze.

Mi masturbo con la sedia | Racconto masturbazione di vogliosa

vi racconto questa storia do parecchi anni fa…. ero una 20enne all epoca… praticavo gia autoerotismo, vivevo ancora con i genitori quindo approfittqvo della loro assenza. Quel pomeroggio avevo particolarmente voglia, ma il dito non mi bastava… volevo provare qualcosa di grosso, mi cade locchio sulla sedia, quelle modello vecchio con i 2 pomelli ai lati dello schienale…. inizio a preparare la mia vagina gia bagnata e vogliosa e sposto la sedia davanti allo specchio…adoro vedermi nuda soprattutto mentre mi tocco. Mi metto con un piede appoggiato alla seduta della sedia con laltra gamba dritta in piedi appoggio pian piano la moa vagina sopra il pomolo.. un bel pomello tondo in legno… faccio attenzione non vorrei farmi male spingo… spingo un po di piu e plufff il pomolo della sedia è dentro me…. inizio a muovermi dolcemente ma senza uscire mai dal pomello, ruoto attorno a questo nuovo giochino e intanto mi stuzzioco il clitoride…. mi guardo allo specchio mentre scopo la sedia… non voglio venire cosi e decido di alzarmi, ora sento la mia vagina svuotata, ci infilo un dito…poi 2 spingo piu in fondo che posso e con laltra mano continuo a toccarmi il clitoride… gonfio e bagnato di voglia… ho lorgasmo sulla punta del clito ma mi fermo, volgio godere ancora un po. Mi sdraio e metto un specchio davanti alla mia vagina voglio vederla pulsare… riprendo a stimolare il mio grilletto magico che implora lorgasmo…. muovo il dito su e giu…su e giu…. finché esolodo in un orgasmo da favola

Inculata Dalla Zia | Racconto bisex di Hermann2

Cari amici, sono Hermann, voglio raccontarvi cosa mi è successo laltra sera. Dopo una settimana di lavoro è arrivato il tanto agognato weekend. Sabato mattina, dopo un ricca colazione sono andato a fare un po di corsa dato la bella giornata. Ritornato a casa ho fatto una doccia, sono entrato in cucina è ho trovato mia moglie con un completino così corto che appena si chinava in avanti si vedeva il suo magnifico culo. A quella vista non ho resistito, lo accarezzato e mia moglie gradiva, infatti passando la mano sul suo solco e andando più giù lo sentita bella fradicia. Prendendogli la mano la portai nellaccappatoio e lei ha iniziato a menarmelo. Mi era venuto dritto come non mai, lho portata verso il tavolo e fatta sedere ho iniziato a leccargliela, aveva delle labbra meravigliose e già il grilletto gonfio. Lei mugolava per il piacere, allora lo voltata a pancia in giù e mi sono accorto che sul tavolo cera un panetto di burro, quale migliore occasione, ne ho preso un po e lho spalmato sul suo buchino facendone entrare anche dentro. Lei se ne resa conto e si è rilassata. Mi sono avvicinato con la cappella al buco, facendola aderire il più possibile e ho iniziato a spingere. Il mio cazzo aveva un po di resistenza ad entrare che se ormai mia moglie non era più vergine da quellentrata, ma spingevo costantemente e ci riuscii. Era bellissimo, molto stretto e caldo, lei iniziò a godere e io ad ogni affondo penetravo sempre più. Le mi incoraggiava a fare più forte, cosa sorprendente da mia moglie che fino a poco tempo prima non ne voleva sapere, mi diceva: “dai sfondami il culo, mi piace da morire … fai più forte”. Iniziai una cavalcata selvaggia, ormai il cazzo scivolava dentro tranquillamente e lei tirò indietro le chiappe per rendere linculata ancora più profonda, ormai sentivo le palle sbattere sulla sua fica. Allimprovviso sentii il suo ano stringersi e lei avere un rantolo di piacere, segno che aveva avuto lorgasmo, non resistetti più e scaricai a più riprese la mia sborra nel suo culo. Era stato meraviglioso. Uscii e vidi il culo di mia moglie dilatato al massimo, ma lei mi sorprese ancora una volta, si accovacciò e fece colare lo sperma dal culo in un bicchiere che era lì sul tavolo, la fece colare per bene aiutandosi con un dito, avevo sborrato una discreta quantità, tanto da dubitare che ero stato lunico. Prese il bicchiere e lo portò alla bocca e bevve con piacere tutto il contenuto. Venne da me e baciandomi mi fece assaporare il mio sperma dicendomi “è stato bellissimo”.

Adolfo | Racconto zoofilia di Mitana

Spero che questa volta il racconto di zoofilia mi viene pubblicato. Qualche tempo fa avevo ospitato una coppia che aveva perso casa e lavoro. Avevamo formato un trio che andava in perfetto accordo, completa armonia e piacere assicurato. Lei vent`anni lui trentotto ed io cinquantuno sembravamo tre ragazzi sempre pronti a godere. Lei supina allargava le cosce e mostrava una fica senza grilletto e senza grandi labbra perche` infibulata ed esibiva un`eccitantissima vagina larga e capiente dentro cui tuffavo il viso alla ricerca dell`umnore dolciatro e cremoso. A volte succhiavo i mandarini schiacciati dagli affondi del nerissimo cazzo del marito e succhiavo il succo misto a sborra ed umore. Non si puo` descrivere il nettare che colava tra le cosce nere della ragazza. Mentre succhiavo quel bendidio il marito ingoiava il mio seme. Per un anno intero il nostro sodalizio fu perfetto. La posizione preferita era quella di me che chiavavo la donna in fica o alla pecorina e suo marito che mi sodomizzava. La sodomia fa parte della loro cultura al punto che appena adolescente un bambino viene preparato in tal senso. La donna e` solo un ricettacolo di sperma per fare figli e per evitarle di godere le recidono barbaramente clitoride e grandi labbra. Per fortuna non tutti i Paesi perpetrano queste barbarie ma la coppia mia ospite faceva parte di questa aberrante cultura. Io ero felice quando venivo inculato e che chiavassi la donna era solo un dettaglio. Il mio legame coll`uomo si fece sempre piu` stretto tanto che dormivamo col suo cazzo fisso nel mio sfintere. Trascuravamo la femmina soddisfatti della nostra passione: a me piaceva essere inculato a lui piaceva incularmi. La donna non posso neanche accusarla di aver taciuto la sofferenza perche` non aveva voce in capitolo, non aveva diritto alla parola ne` tantomeno al pensiero. Lei poteva ricevere solo le nostre attenzioni e prestare la sua vagina al nostro piacere. Io ero contrario ma infine non era la mia moglie per cui abbassai la testa e piegata la schiena presentavo volentieri il buco del culo alla penetrazione. In casa c`era un altro ospite, il mio cane Adolfo. Adolfo il cui nome ricordava quello di un illustre famigerato cane. Un giorno che il mio amico mi stava prendendo come se fossi stata una donna e sul letto c`era sua moglie chiaramente eccitata lui le suggeri` di masturbare il cane visibilmente eccitato. Forse per rabbia forse per dispetto forse perche` era eccitata troppo sta di fatto che allungo` la mano afferro` il cazzo gonfio e lo meno` fino a che venne fuori rosso e duro. Smanetto` a lungo ed ecco che uno schizzo di liquido acquoso lordo` le lenzuola. Fu il battesimo del fuoco. Da quel giorno fu prassi normale assistere alla donna che dava piacere al cane. Era eccitante vedere questa donnetta esile e minuta con due tette d`ebano distendersi sulle bianche lenzuola e portare al godimento Adolfo che dopo la prima volta non chiedeva altro. Era eccitante vedere questa donnetta che mentre smanettava il cane si penetrava la fica colle dita. Non nascondeva l`orgasmo. Ma quando dietro suggerimento di suo marito strizzo` la patata del cazzo del cane e glielo prese in bocca e vidi colare sul mento lo sperma di Adolfo che le aveva annaffiata la bocca, ebbene , ne ebbi schifo e da quella volta non volli piu` saperne di lei. Lei, nella cui fica avevo riversato litri di vino per suggerlo misto al suo unmore vaginale, lei, dalla cui fica avevo mangiato i mandarini schiacciati o le banane o pere maciullate dagli affondi del marito e succhiato conditi di umore di lei e di sborra di lui Ora non piu`. Mi fece schifo vedere lo sperma puzzolente del cane colarle dalle labbra rigarle il mento e lei che lo raccoglieva per spalmare i seni. Non ebbi il coraggio di rimproverarle nul;la sia perche` la vedevo godere felice sia perche` vedevo il piacere del cane. Non passo` molto che la vidi inginocchio con Adolfo che la penetrava in fica aiutata da suo marito. La situazione era eccitante ma non avrei mai potuto sopportare di entrare in quella vagina dove era penetrato un cazzo di cane. Riusciva, sempre pero` aiutata dal marito, ad infilare la patata in modo che il cazzo restava agganciato come un arpione e che lei godesse lo dimostravano i gridolini i sospiri ed i gemiti. Dalla fica colava l`abbondante sborra del cane e quello spettacolo seguente alla sborrata fatta dal cane mi faceva star male ed avevo una forte voglia di vomitare. Negli ultimi sei mesi del nostro sodalizio praticamente fui sostituito dal mio cane. feci coppia fissa col marito e per sei mesi non ho mai penetrata una vagina. Cominciavo pero` a sentirne la mancanza. A me piace il cazzo ma la fica resta sempre la meta del desiderio. Non c`e` nulla che possa equivalere una bella vagina larga aperta accogliente calda e profumata. Cominciavo in particolare ad aver voglia di succhiare un clitoride e giocare colla cresta di un paio di grandi labbra. Capito` un giorno che mise nella stessa pentola patate carote ed altre verdure ed un pollo senza svuotarlo. Dopo un po` galleggiavano interiora e merda di gallina al punto che buttai via tutto alzando la voce. Dopo qualche settimana la loro madre fece sapere di essere ammalata, pagai loro il biglietto di aereo per solo andata colla promessa che avrei spedito loro i soldi per il ritorno ed appena uscii dall`aeroporto cambiai il numero del cellulare. Non li ho visti piu` e sinceramente non ne sentio la mancanza. Fino a che non l`ho vista godere con un animale, che per altro amo, sopportavo tutto. Non critico lo zoofilo, ognuno goda come crede basta pero` che non mi abblighi a partecipare. Potrei diventare violento.

Suonano alla porta | Racconto dominazione di gigiobirba

Suonano alla porta e vado ad aprire ancora un po’ vergognosa nella mia tenuta da cameriera che il mio padrone mi ha fatto indossare da quando sono una femmina al suo servizio, io he sono una delle più importanti fiscaliste della città ho preso atto della mia inferiorità rispetto al mio Padrone, mio figlio che è risultato il migliore dell’istituto e cui ho votato la mia obbedienza fino al rientro di mio marito dagli Stati Uniti tra sei mesi.

Inculata Dalla Zia | Racconto bisex di Hermann2

Cari amici, sono Hermann, voglio raccontarvi cosa mi è successo laltra sera. Dopo una settimana di lavoro è arrivato il tanto agognato weekend. Sabato mattina, dopo un ricca colazione sono andato a fare un po di corsa dato la bella giornata. Ritornato a casa ho fatto una doccia, sono entrato in cucina è ho trovato mia moglie con un completino così corto che appena si chinava in avanti si vedeva il suo magnifico culo. A quella vista non ho resistito, lo accarezzato e mia moglie gradiva, infatti passando la mano sul suo solco e andando più giù lo sentita bella fradicia. Prendendogli la mano la portai nellaccappatoio e lei ha iniziato a menarmelo. Mi era venuto dritto come non mai, lho portata verso il tavolo e fatta sedere ho iniziato a leccargliela, aveva delle labbra meravigliose e già il grilletto gonfio. Lei mugolava per il piacere, allora lo voltata a pancia in giù e mi sono accorto che sul tavolo cera un panetto di burro, quale migliore occasione, ne ho preso un po e lho spalmato sul suo buchino facendone entrare anche dentro. Lei se ne resa conto e si è rilassata. Mi sono avvicinato con la cappella al buco, facendola aderire il più possibile e ho iniziato a spingere. Il mio cazzo aveva un po di resistenza ad entrare che se ormai mia moglie non era più vergine da quellentrata, ma spingevo costantemente e ci riuscii. Era bellissimo, molto stretto e caldo, lei iniziò a godere e io ad ogni affondo penetravo sempre più. Le mi incoraggiava a fare più forte, cosa sorprendente da mia moglie che fino a poco tempo prima non ne voleva sapere, mi diceva: “dai sfondami il culo, mi piace da morire … fai più forte”. Iniziai una cavalcata selvaggia, ormai il cazzo scivolava dentro tranquillamente e lei tirò indietro le chiappe per rendere linculata ancora più profonda, ormai sentivo le palle sbattere sulla sua fica. Allimprovviso sentii il suo ano stringersi e lei avere un rantolo di piacere, segno che aveva avuto lorgasmo, non resistetti più e scaricai a più riprese la mia sborra nel suo culo. Era stato meraviglioso. Uscii e vidi il culo di mia moglie dilatato al massimo, ma lei mi sorprese ancora una volta, si accovacciò e fece colare lo sperma dal culo in un bicchiere che era lì sul tavolo, la fece colare per bene aiutandosi con un dito, avevo sborrato una discreta quantità, tanto da dubitare che ero stato lunico. Prese il bicchiere e lo portò alla bocca e bevve con piacere tutto il contenuto. Venne da me e baciandomi mi fece assaporare il mio sperma dicendomi “è stato bellissimo”.

Mia cugina Fanny, (2) | Racconto prime esperienze di Tibet

“L.…?”. “Si…”. “Preparati…”. Quando lo raggiungo in camera sua e già sul letto completamente nudo, ed è già abbondantemente eccitato, è soddisfazione guardarlo. “Allora come preferisci…? Con il sedere in su o disteso…”. “Disteso…”. Senza altri inviti si tira le ginocchia verso il petto, mi siedo accanto e ungo il dito medio della mia mano, […]

Inculata Dalla Zia | Racconto bisex di Hermann2

Cari amici, sono Hermann, voglio raccontarvi cosa mi è successo laltra sera. Dopo una settimana di lavoro è arrivato il tanto agognato weekend. Sabato mattina, dopo un ricca colazione sono andato a fare un po di corsa dato la bella giornata. Ritornato a casa ho fatto una doccia, sono entrato in cucina è ho trovato mia moglie con un completino così corto che appena si chinava in avanti si vedeva il suo magnifico culo. A quella vista non ho resistito, lo accarezzato e mia moglie gradiva, infatti passando la mano sul suo solco e andando più giù lo sentita bella fradicia. Prendendogli la mano la portai nellaccappatoio e lei ha iniziato a menarmelo. Mi era venuto dritto come non mai, lho portata verso il tavolo e fatta sedere ho iniziato a leccargliela, aveva delle labbra meravigliose e già il grilletto gonfio. Lei mugolava per il piacere, allora lo voltata a pancia in giù e mi sono accorto che sul tavolo cera un panetto di burro, quale migliore occasione, ne ho preso un po e lho spalmato sul suo buchino facendone entrare anche dentro. Lei se ne resa conto e si è rilassata. Mi sono avvicinato con la cappella al buco, facendola aderire il più possibile e ho iniziato a spingere. Il mio cazzo aveva un po di resistenza ad entrare che se ormai mia moglie non era più vergine da quellentrata, ma spingevo costantemente e ci riuscii. Era bellissimo, molto stretto e caldo, lei iniziò a godere e io ad ogni affondo penetravo sempre più. Le mi incoraggiava a fare più forte, cosa sorprendente da mia moglie che fino a poco tempo prima non ne voleva sapere, mi diceva: “dai sfondami il culo, mi piace da morire … fai più forte”. Iniziai una cavalcata selvaggia, ormai il cazzo scivolava dentro tranquillamente e lei tirò indietro le chiappe per rendere linculata ancora più profonda, ormai sentivo le palle sbattere sulla sua fica. Allimprovviso sentii il suo ano stringersi e lei avere un rantolo di piacere, segno che aveva avuto lorgasmo, non resistetti più e scaricai a più riprese la mia sborra nel suo culo. Era stato meraviglioso. Uscii e vidi il culo di mia moglie dilatato al massimo, ma lei mi sorprese ancora una volta, si accovacciò e fece colare lo sperma dal culo in un bicchiere che era lì sul tavolo, la fece colare per bene aiutandosi con un dito, avevo sborrato una discreta quantità, tanto da dubitare che ero stato lunico. Prese il bicchiere e lo portò alla bocca e bevve con piacere tutto il contenuto. Venne da me e baciandomi mi fece assaporare il mio sperma dicendomi “è stato bellissimo”.

Inculata Dalla Zia | Racconto bisex di Hermann2

Cari amici, sono Hermann, voglio raccontarvi cosa mi è successo laltra sera. Dopo una settimana di lavoro è arrivato il tanto agognato weekend. Sabato mattina, dopo un ricca colazione sono andato a fare un po di corsa dato la bella giornata. Ritornato a casa ho fatto una doccia, sono entrato in cucina è ho trovato mia moglie con un completino così corto che appena si chinava in avanti si vedeva il suo magnifico culo. A quella vista non ho resistito, lo accarezzato e mia moglie gradiva, infatti passando la mano sul suo solco e andando più giù lo sentita bella fradicia. Prendendogli la mano la portai nellaccappatoio e lei ha iniziato a menarmelo. Mi era venuto dritto come non mai, lho portata verso il tavolo e fatta sedere ho iniziato a leccargliela, aveva delle labbra meravigliose e già il grilletto gonfio. Lei mugolava per il piacere, allora lo voltata a pancia in giù e mi sono accorto che sul tavolo cera un panetto di burro, quale migliore occasione, ne ho preso un po e lho spalmato sul suo buchino facendone entrare anche dentro. Lei se ne resa conto e si è rilassata. Mi sono avvicinato con la cappella al buco, facendola aderire il più possibile e ho iniziato a spingere. Il mio cazzo aveva un po di resistenza ad entrare che se ormai mia moglie non era più vergine da quellentrata, ma spingevo costantemente e ci riuscii. Era bellissimo, molto stretto e caldo, lei iniziò a godere e io ad ogni affondo penetravo sempre più. Le mi incoraggiava a fare più forte, cosa sorprendente da mia moglie che fino a poco tempo prima non ne voleva sapere, mi diceva: “dai sfondami il culo, mi piace da morire … fai più forte”. Iniziai una cavalcata selvaggia, ormai il cazzo scivolava dentro tranquillamente e lei tirò indietro le chiappe per rendere linculata ancora più profonda, ormai sentivo le palle sbattere sulla sua fica. Allimprovviso sentii il suo ano stringersi e lei avere un rantolo di piacere, segno che aveva avuto lorgasmo, non resistetti più e scaricai a più riprese la mia sborra nel suo culo. Era stato meraviglioso. Uscii e vidi il culo di mia moglie dilatato al massimo, ma lei mi sorprese ancora una volta, si accovacciò e fece colare lo sperma dal culo in un bicchiere che era lì sul tavolo, la fece colare per bene aiutandosi con un dito, avevo sborrato una discreta quantità, tanto da dubitare che ero stato lunico. Prese il bicchiere e lo portò alla bocca e bevve con piacere tutto il contenuto. Venne da me e baciandomi mi fece assaporare il mio sperma dicendomi “è stato bellissimo”.

Il paradiso dei porci | Racconto trans di Batman_112

Benjamin Dark, Benji, era un bel ragazzo con un viso armonioso, due profondi occhi azzurri e un fisico atleticamente perfetto con muscoli ben distribuiti su braccia e gambe e un ventre piatto e ben scolpito apparentemente perfetto. In più, ma questo era meno evidente, aveva un cazzo eccezzionalmente grosso sia per diametro che per lunghezza che a vederlo in piena erezione pareva quello di un cavallo.

racconti porno travtradimento analepompino di prima mattinaracconti del cazzoce l'ha piccolo ma godostorie eroracconti etoticiil culo di mia cognatapadre che incula la figliaballbuststorie sexleccare piedi gayporno gay rumenoracconti esibizionismonipote porcamio fratello mi ha chiesto di toccarlocome scoparsi la sorellail culo della nonnamoglie si mostrazooofiliaho scopato mia figliaracconti reoticibocchino in spiaggiasesso con anisverginata raccontiracconti erotici.itsesso tra padre e figliosesso anale con caneracconti sesso con ziaracconti erotici.comschiavo di mia cuginaincesto padre e figlia pornol arte del pompinoincesti arabiracconti porno troieil culo di mia nonnaracconti eropticivideo racconti hardchiavare una vecchiatroia in camcome mastrubarsieroticiracuomini norvegesi belliincesto storieprima notte di nozze pornosi incula la cognatafa una sega al caneporno eroticporta la moglie alla montail corriere dello sborsborro in bocca a mia sorellasesso a gratisscopo la ragazza del mio amicopissing scatdai fammi un pompinocorna in macchinastorie pornpgrannyloveril pompino di mia cuginaporno scattvorrei chiederle se fosse possibile fissare un appuntamentosesso racconti eroticiporno raccontosex tradimentifiglio sborra mammaporno eroticosega al barracconti incesti eroticipotno gayclistere di spermaracconti erotici di mammeracconti frustaerositalia raccontistorie erticheracconti incentuosimamme nude spiateracconti erotici cornutozia analecon la cuginasesso gay in ufficiochat erotica gaymi ha inculatasesso in crocierail mio culo