Pompino con ingoio ad un giovane sconosciuto | Racconto tradimenti di Raf90

Pomeriggio. Passeggiavo tranquilla. Ero immersa nella natura, odori di primavera, arietta fresca, serenità. In una piazzola, unauto grigio chiaro parcheggiata. Passando accanto alla macchina, notai allinterno un uomo intento a guardare il suo telefonino. Immediatamente notai che lui alzava lo sguardo e mi guardava con insistenza. Ressi lo sguardo, non esitai un attimo, ma tirai dritto per la mia strada. Ero tranquilla, non eccitata, non ancora…

Mia moglie e il cazzo nero | Racconto tradimenti di teo.cuck

Mi presento mi chiamo Matteo ho 34 anni e sono sposato da 5 anni con Chiara, lei è bionda, occhi verdi, magra con un fisico atletico e un culo dalle forme perfette che farebbe girare la testa ad ogni uomo del mondo. Io e lei abbiamo sempre cercato di portare quanta più trasgressione possibile nel nostro rapporto e io è da un annetto che volevo provare a diventare un cornuto.

Il primo ingoio e non solo | Racconto prime esperienze di Gioppi2

Mauro ed io decidiamo di andare a passare un weekend in montagna, senza le relative mogli poco disposte a camminare. Dobbiamo infatti raggiungere la baita di un amico di Mauro distante un paio di ore a piedi. È una bella giornata, con passo deciso affrontiamo la salita e verso le sei di sera arriviamo alla baita, un po’ accaldati ma felici dellescursione. Sorseggiamo una birra sul terrazzino, parliamo del più e del meno e poi decidiamo di rinfrescarci con una doccia. Inizia Mauro che esce in accappatoio e mi cede il posto. Mi doccio, lavo i capelli, mi avvolgo in un asciugamano grande ed esco. Per salire in camera devo passare dall’ampia sala dove trovo Mauro con addosso solo dei minislip neri che a stento contengono un cazzo barzotto di discrete dimensioni e che lasciano quasi scoperte le chiappe. Lo guardo stupito e sorrido. Lui ricambia il sorriso, si avvicina e improvvisamente mi scioglie il nodo dell’asciugamano che mi cade a terra lasciandomi nudo. Arrossisco, gli chiedo “ Mauro ma cosa fai?” ma il mi corpo reagisce autonomamente e il mio cazzo inizia ad eccitarsi. “ Lo sapevo che ti sarei piaciuto con questo tanga” mi dice questo bel cinquantenne brizzolato, dal fare un po’ autoritario che mi afferra per le chiappe stringendomi a lui. Le divarica, schiaffeggia dolcemente e poi mi afferrano il cazzo eccitato iniziando a segarmi. La punta del suo cazzo, intanto, spunta dai minislip incapaci di contenerla. Mi prende una mano, la porta al suo cazzo che mi invita a sfilarlo da quelle micro mutande e mi accompagna nella sega. Pur non avendo avuto esperienze bsx mi eccito. La sega reciproca prosegue per un po’, fino a quando Mauro mi fa inginocchiare e punta il suo cazzo sulla mia bocca. Lo lecco, sa di pulito e mi piace la situazione, mi sento un po’ la sua troia. Apro la bocca e inizio a ciucciarlo, mentre con le mani carezzo le palle. Lui mi lascia fare per un po’, poi mi tiene ferma la testa e inizia a scoparmi la bocca. A volta va in fondo, quasi soffoco ma mi piace. Gli carezzo i glutei, le palle, la base del cazzo e mugolo. Il gioco prosegue per un po’ poi lo sento accelerare il ritmo, sento il cazzo gonfiarsi e la bocca inondarsi di sborra. Non riesco a sputarla, la testa mia è bloccata sul cazzo, e sono obbligato a ingoiarla. È tanta, acidula ma non sgradevole. Ingoiato lecco ancora il cazzo fino a pulirlo tutto e sentirlo di dimensioni ridotte. Lo guardo negli occhi, sorrido e gli dico “è stato bello”. Mi alzo e lui mi riprende il cazzo in mano e inizia a segarmi. Mi corico sul pavimento, la sega continua fino a che sborro copiosamente sulla mia pancia. Con la mano gioca con la mia sborra, poi me la porta alla bocca in modo che beva anche quella, mescolando i sapori. La serata passa tranquilla, non parliamo del pompino, ceniamo, guardiamo le stelle e poi ognuno si dirige verso la sua stanza. Io entro nella mia, mi spoglio e mi accingo a mettermi a letto con addosso solo i boxer. Mauro entra improvvisamente in stanza, è nudo con il cazzo nuovamente in tiro e, in maniera quasi autoritaria, mi dice “ ora tocca al tuo culetto”. L’idea mi eccita ma ho paura del male. Mi corico sul letto, pancia in su e lui avvicina alla mia bocca il cazzo per un nuovo pompino, mentre inizia a segarmi. Poi la sua mano scende al mio buchetto, inizia a carezzarlo, a sfiorarlo dolcemente. Mi porta le sue dita alla bocca, le lecco e poi inizia a penetrami, prima con un dito, poi con due. Mugolo, lui muove le dita dentro, allarga il buchetto. Poi mi fa girare, mi mette a quattro zampe, si posiziona dietro, sputa sul mio buchetto e ci appoggia la punta del cazzo. Mi allarga con le mani le chiappe e poi piano piano inizia a penetrarmi. All’inizio non mi fa male poi, entrato un po’ arriva il punto più largo e mi fa male. Lo fermo, lui mi prende in mano il cazzo – che oramai si è fatto piccolo – e poi di colpo mi sfonda. Urlo dal dolore ma oramai è dentro. Inizia a scoparmi, il dolore cala e poi cessa. Sento le palle sbattermi sulle chiappe, le sue mani strizzarmi i capezzoli e poi allargarmi ancora le chiappe. Si mi sento la sua troia, a pecora con il mio cazzo piccolo – poi scoprirò che sempre quando mi inculano lui si rimpicciolisce – e il suo cazzo dentro di me che mi sfonda. Poi si ferma, esce dal mio culetto, mi fa girare, alzare e allargare le gambe sulle sue spalle e lo sento di nuovo entrare, questa volta più agevolmente. Mi guarda negli occhi, “ ti piace farti inculare da me, vero?” e riprende a scoparmi. Si abbassa con la bocca e inizia a baciarmi, apro la mia, le lingue si incontrano, gli carezzo il culo mentre il ritmo dell’inculata cresce. Lo sento irrigidirsi e poi sento la sborra che mi inonda il culetto. Uno, due e poi altri schizzi, mi sento troia, il suo schiavetto sessuale. Il suo cazzo si fa piccolo, esce, si struscia con il mio e inizia a farmi un pompino. Non resisto molto, sborro non nella sua bocca, che abilmente allontana poco prima, ma addosso a me, mentre dal culetto inizia ad uscire la sua sborra. Sorride, mi saluta e ritorna nella sua stanza “ te ne farò vedere delle belle” promette facendomi l’occhiolino.

Il regalo di Mario (don) | Racconto gay di carlo il culo rotto

Ormai io e Mario eravamo complici e lui non diceva niente a mia moglie e cosi continuava a chiavarla ed incularla, ed allora quando veniva a casa mia x confessared mio suocera io non mi facevo trovare e lui ha convinto Carla a farsi fottere anche in casa nostra, magari io intanto chiavavo ed inculavo la oerpetua, poi lui rientreva e tutto soddisfetto si faceva inculare da me.

Dare una mano, e anche di più, a mio figlio | Racconto incesti di Anonima

Ho aspettato tanto per mettere su carta queste parole, per condividere un segreto inconfessabile, ma certe situazioni è meglio viverle alla luce del sole che tenersele nel cuore per una vita intera. Cercherò di descrivervi quel che è successo alla mia vita nella primavera del 96; e soprattutto vi dirò di mio figlio Carlo. Fino a qualche anno fa abitavamo entrambi in Sicilia, a Gela, ed è lì che è iniziato tutto (allora avevo 39 anni).

La donna delle pulizie | Racconto etero di grillino

L’idea di fare sesso in un ufficio pubblico dove si lavora penso sia uno dei desideri erotici più diffusi, sia tra gli uomini che tra le donne. Per me che ci lavoro è veramente un’idea fissa! Il palazzo è molto grande, ci sono impiegati uomini e donne, e le storie sentimentali o di solo sesso sono praticamente infinite. Ma nessuno pensa alle povere signore delle pulizie, forse perché sono così dimesse e sfuggenti, per gli orari di lavoro, oppure perché nessuno vuole “abbassarsi” al loro livello…Invece, per me, sono una risorsa erotica stupenda. Si tratta quasi sempre di donne sole, divorziate o vedove, oppure con problematiche familiari pesanti, che invece vogliono svagarsi e divertirsi come tutte le donne. Ivana era una di quelle, una donna ancora piacente nonostante i suoi 45 anni circa, divorziata, con un figlio a suo carico. Nonostante la divisa oscena, manifestava un discreto fisico, belle mani ma soprattutto una splendida carica erotica rivelata da occhi vivissimi, azzurri, i capelli leonini e selvaggi, il trucco pesante ma gradevole… Tra noi due c’era molta simpatia e confidenza, forse uno dei pochi ai quali dava chiacchiera. Ogni volta che pensavo a lei, mi eccitavo e il pensiero correva a incredibili scopate nei luoghi più strani del palazzo. Ultimamente, non potevo pensare a Ivana senza correre nel bagno del mio piano e masturbarmi sulla tazza, pantaloni e mutande calate alle caviglie, come un sedicenne! Siccome ho una eiaculazione particolarmente abbondante, finivo per godere e schizzare sperma ovunque nel piccolo bagno, per riuscire a non sporcarmi e poi mi toccava pulire con la carta igienica. Poi mi venne un’idea porca! Una mattina presto, prima che Ivana facesse il giro di pulizie dei bagni, la precedetti, mi masturbai e lasciai tutto sporco, con i filamenti e i grumi di sborra sul lavandino, sullo specchio, sulla tazza. Uscii senza farmi vedere, poi tornai quando Ivana aveva scoperto e pulito il tutto e mi godevo la scena “…questi maiali…si divertono la mattina e lasciano sporco…porci…e io devo pulire!” la guardavo sorridendo solidale e le chiedevo notizie e lei “guarda Andrea, mi vergogno pure io a dirlo…qualcuno dei tuoi colleghi ha fatto il birichino e ha sparso tutto in bagno…” arrossì di vergogna, la salutai e andai via. Il giorno dopo rifeci lo stesso, una pippa al volo in bagno, schizzai ovunque come un idrante e via, aspettando che passasse Ivana. Tornai subito dopo e lei ancora più incazzata “…il maiale ha colpito ancora…si diverte a farmi pulire, il porco…” io le sorrisi malizioso e lei confessò “vieni a veder almeno tu Andrè…un maschietto si è fatto una pippetta e ora mi tocca pulire…almeno non lo sprecasse questo ben di dio…se lo prendo io…!!” e mi mostrò nuovamente il bagnetto con tutti gli schizzi del mio sperma ovunque, poi rimasi a veder un’attimo lei che con uno straccio lambiva i sanitari pulendo il mio liquido seminale e sciacquando lo straccio si sporcò le sue mani della mia sborra! Io rimasi di stucco, volevo solo provocarla ma lei mi eccitò ancora di più…Mi arrapai visibilmente, sentivo il cazzo gonfio premere sui pantaloni, notai che Ivana con la coda dell’occhio mi osservava il pacco e sorrise leggermente. Gli risposi “mbè, magari non ha con chi riciclarlo questo liquido e lo spreca così…anche avesse una moglie o fidanzata…” e lei “guarda, poveraccio lui, la fidanzata chissà che si perde se tanto mi dà tanto sulla quantità…” e mi fece l’occhiolino. Io diventai viola per la vergogna, corsi in stanza poi in un altro bagno del piano a masturbarmi nuovamente, pensando a Ivana che mi scopava come volevo. Qualche giorno dopo, andai in bagno, mi misi in piedi davanti alla tazza, calati pantaloni e mutande, iniziai a segarmi il mio grosso uccello, lo scappellai e iniziai a mormorare il nome di Ivana, lasciando la porta socchiusa e sapendo che lei sarebbe entrata tra poco. Ed infatti, la signora delle pulizie entrò, io accelerai la masturbazione bisbigliando il suo nome “oooh Ivana…siiii…dai Ivana succhiamelo…siii…ooohhh che pompino…” vidi di traverso Ivana avvicinarsi alla porta di soppiatto e sbirciare dentro, rimase lì un po’ e poi, come se nulla fosse, mi girai verso di lei con l’enorme uccello in mano e feci finta di rimanere sorpreso, cercando di nascondere un po’ il cazzo, Ivana si accese in volto, gli occhi si fecero maliziosi e piccoli, si mise sulla porta e disse “aaah…ma allora sei tu il porcellino sconosciuto eeehh…birichino…ora che dovrei fare??” io rimasi con il cazzo in mano e lo segavo lentamente, indeciso su che fare, e già dalla cappella gocciolava del liquido pre-eiaculazione… Ivana, in modo sfrontato, entrò nel bagnetto e si chiuse la porta dietro, mi guardò e disse “beh, è un piacere per una donna essere pensata da voi maschi durante le pippe…alla mia età poi…da un trentenne come te, il piacere è doppio” e senza dire altro, mi tolse la mano e mi afferrò lei il cazzone, masturbandolo lentamente. Io avevo il cuore in gola, era quello che volevo ma mi vergognavo troppo…Lei mi masturbò per un po’, poi si sedette sulla tazza, davanti a me e, guardandomi negli occhi, spalancò la bocca e si ingoiò tutto il pisello, sino ai coglioni! Iniziò così a farmi un bocchino incredibile, succhiando, leccando e ciucciando tutto il mio cazzo e la cappella come nessuna donna aveva mai fatto! Era una vera troia, come avevo sempre immaginato. Succhiò il mio pene con vero amore e trasporto, solo come una donna matura sa fare…non tralasciò un millimetro, leccò ogni singola vena del cazzo, lucidò la cappella con la lingua, io ero al settimo cielo…nemmeno la mia attuale fidanzata sapeva fare altrettanto! Quando stetti per godere, Ivana da vera esperta si interruppe, si alzò e si abbassò i pantaloni blu dell’uniforme da lavoro e le mutandine, nere e di pizzo, sino alle caviglie poi mi girò e mi fece sedere sulla tazza, prese il cazzo per la punta e si sedette sopra di me, impalandosi con un colpo secco. La sua fica era bagnatissima, carnosa, bollente…Ivana fece un gemito prolungato di piacere “oooohhhh….che bel cazzo che hai…mmmmmm dio quanto tempo che non scopo…” e iniziò a muovere il bacino e il culone per prendersi tutta la verga di carne dentro. Io stavo per svenire, sentivo il cazzo risucchiato dentro quella donna formosa ma soda, vogliosa come una troia, che mi scopava con vero desiderio! La tenevo per i fianchi, morbidi e larghi, le strizzai le tette, anch’esse sode nonostante l’età, entrando da sotto la divisa, mentre Ivana faceva anche su e giù impalandosi da sola sul mio uccello, era come se non scopasse da anni, io andai fuori controllo e l’onda dell’orgasmo arrivò prepotente “Ivana….Ivana…sto per venire…mi fai godere..ooohh cazzo sborrooooo…levati levati…” lei si girò famelica e rispose “…bello mio… ho pulito il tuo sperma per giorni, e adesso mi sborri dentro capito???…mi devi annaffiare la fica…ti voglio sentire tutto dentro la pancia, dai sborra sborraaaa…” a quelle parole gli diedi dei violenti colpi di cazzo in alto, facendola sobbalzare e mi lasciai andare ad un’enorme eiaculazione che mi travolse i sensi…sentii uscire dalla cappella enormi quantità di schizzi di sperma invadergli le viscere…Ivana emise un lungo gemito di godimento, aveva avuto un orgasmo travolgente, e si inarcò con la schiena prendendo tutto il mio piacere…poi si sfilò da me, si inginocchiò subito prendendo il mio cazzo in bocca e masturbandomi si prese in gola gli ultimi spruzzi di sperma! Rimase in ginocchio a farmi un pompino incredibile, pulendomi tutta la sborra e i suoi umori sparsi lungo l’uccello, con devozione e vero trasporto, guardandomi con i suoi occhioni quasi materni ma da porca milfona! Dovetti interromperla, altrimenti avrei sborrato un’altra volta, ma il dovere ci chiamava, quindi ci pulimmo con la carta igienica e ci rivestimmo, uscendo dal bagno facendo attenzione a non essere visti. Ora Ivana e io scopiamo spesso, ogni volta abbiamo l’occas
ione, ma sempre in quell’ufficio pubblico, sempre in quel bagnetto, sempre alla stessa ora…e stavolta non sprechiamo neanche una goccia!

Baciare mia moglie dopo pompino | Racconto tradimenti di Samuel123

siamo una coppia sposata da 6 anni , 34 io e 32 Manuela e nell estate 2014 abbiamo deciso di fare una vacanza a Marina di ragusa in sicilia con l intenzione di provare qualche fantasia erotica coinvolgendo un altro uomo e nel fare in modo che lei fosse molto appariscente, cosa che ricorrente in tutti i miei pensieri e finalmente dopo anni sono riuscito a convincerla non senza difficoltà,mia moglie alta circa 1,70 terza quasi quarta di seno culo da favola e gambe kilometriche insomma una gran donna.

Baciare mia moglie dopo pompino | Racconto tradimenti di Samuel123

siamo una coppia sposata da 6 anni , 34 io e 32 Manuela e nell estate 2014 abbiamo deciso di fare una vacanza a Marina di ragusa in sicilia con l intenzione di provare qualche fantasia erotica coinvolgendo un altro uomo e nel fare in modo che lei fosse molto appariscente, cosa che ricorrente in tutti i miei pensieri e finalmente dopo anni sono riuscito a convincerla non senza difficoltà,mia moglie alta circa 1,70 terza quasi quarta di seno culo da favola e gambe kilometriche insomma una gran donna.

Pompino con ingoio ad un giovane sconosciuto | Racconto tradimenti di Raf90

Pomeriggio. Passeggiavo tranquilla. Ero immersa nella natura, odori di primavera, arietta fresca, serenità. In una piazzola, unauto grigio chiaro parcheggiata. Passando accanto alla macchina, notai allinterno un uomo intento a guardare il suo telefonino. Immediatamente notai che lui alzava lo sguardo e mi guardava con insistenza. Ressi lo sguardo, non esitai un attimo, ma tirai dritto per la mia strada. Ero tranquilla, non eccitata, non ancora…

La mia ragazza scopata davanti a me legato | Racconto tradimenti di Identita cancellata

Erika è una bellissima ragazza di 20anni con viso dolce, occhi blu cobalto, una 4 di seno e un culetto tondo tondo. Da un po di tempo mi eccitava lidea di vederla scopata da unaltro uomo magari brutto. Cosi andai da un mio pseudoamico, non molto bello con una panza prominente e la faccia da maiale, la quintessenza dello sfigato insomma.. e gli dissi , Lo sai che mi piacerebbe vederti scopare la mia ragazza ..Lui rimase incredulo a quelle parole. Con lei ho gia parlato e la cosa la diverte, magari domani pomeriggio andiamo in un hotel , naturalmente lo paghi tu, (coglione si, ma fino a un certo punto!) e dopodiche voglio vederti fare con Erika le peggio cose. Voglio vederti che te la inculi e poi che gli sborri in bocca e lei che ingoia tutto. Io restero seduto davanti a voi a guardare. Senti passa in un sexyshop questo pomeriggio e compra degli accessori bondange per legarmi ad una sedia, xke sai e la prima volta che faccio scopare la mia ragazza a qualcunaltro oltre a me e non so quale potra essere la mia reazione. Lo sai che sono molto geloso di Erika, magari poi mentre te la inculi mi vien voglia di riempirti di botte, lo faccio per precauzione e poi mi eccita ancora di piu se sto legato e tu te la scopi davanti a me. Con un sorriso da ebete e il cazzo duro come il cemento quello sfigato ando di corsa al sexyshop e ci demmo appuntamento per il giorno seguente. Arrivati in hotel prima di salire in camera andammo al bar a berci tutti e 3 insieme un bel superalcoolico. Erika era vestita da strafiga come quando andava in discoteca e il barista non smetteva di mangiarsela con gli occhi , Max invece sorridente non vedeva lora di scoparsela e io al pensiero di vederla con il suo cazzo in bocca ero sempre piu eccitato. Cosi salimmo in camera baciai Erika e poi mi sedetti su una poltrona , Max mi lego come un salame e mi tappo anche la bocca con un accessorio a forma di pallina da tennis comprato al sexyshop, ecco ora finalmente stava per succedere. I due iniziarono a spogliarsi e lui la palpava dappertutto, io invece riuscivo solo a muovere le mani per stringere forte con i pugni il divano. Erika slaccio il reggiseno e lui si avvento sulle sue tette succhiandogliele e sbavando come un porco, poi lo tiro fuori. Spalancai gli occhi quando mi accorsi delle sue dimensioni e Erika fece altrettanto, non era un pene ma un vero e proprio Jumbo Jet era quasi il doppio del mio e lui mi guardo sorridente. Cazzo!.. Cazzo!.. pensai, mi sa che ho fatto una cazzata, quasi mi ero pentito della brillante idea che avevo orchestrato e iniziai ad agitarmi e divincolarmi ,volevo annullare il tutto ma ormai era troppo tardi. Erika si era tolta anche le mutandine e si era messa in ginocchio davanti a lui, era pronta per fargli un pompino. Lui la stava schiaffeggiando con il cazzo sulle guance e sulle labbra e poi di colpo glielo mise in bocca. Erika inizio a pompare e lui a godere e grugnire come un porco. I due si guardavano fissi negli occhi, Erika lo ipnotizzava guardandolo dal basso verso lalto con i suoi bellissimi occhi blu cobalto mentre lui gli godeva in bocca. Trascorsi 5 minuti dalla sua espressione intuii che stava per venire, stava per sborrare sulla lingua della mia ragazza e infatti eccolo.. Inizio a emettere versi da gorilla in calore dopodichè riverso nella bocca di Erika un quantitativo inaudito di sperma. Erika ingoio tutto poi si giro verso di me e sorridente tiro fuori la lingua per farmi vedere che aveva bevuto tutto e non aveva sprecato neanche una goccia. Ora era pronto per scoparla in figa , la mise a pecorina e inizio a penetrarla piano , poi con sempre piu vigore prese velocita. Se la stava scopando di gran gusto tirandola per i capelli e tastandogli le tette. Erika godeva e gemeva senza alcum riguardo nei miei confronti e a me era venuto il cazzo duro ma quello che potevo fare era solo guardare.. ,guardare la mia ragazza che stava godendo con il cazzo di un altro. Quindi dopo un po gli sborro anche dentro la figa inondandola completamente. Ora rimaneva solo una cosa ed era quella che mi eccitava di piu.. Erika stava per essere inculata davanti a me. Lui gli appoggio la cappella nel buchino e inizio a penetrarla dolcemente. Lei aveva delle smorfie di dolore e con dei gridolini gli diceva di fare piano, ma lui sentendola lamentarsi si eccitto come uno scimmione e tutto dun botto glielo spinse tutto dentro, tutto nel culo, quasi gli metteva dentro anche le palle. Erika diede un urlo pazzesco Ahhhiii!!! Ahhhhi!!! Ahiiiiiiiiiii!! e lui inizio a sfondargli il culo come un forsennato. Io seduto sulla poltrona guardavo con disgusto ma ero impossibilitato a muovermi e dalla rabbia strappavo pezzi di divano con le unghie. Vedere Erika inculata da quello stronzo mi stava facendo impazzire, avevo fatto bene a farmi legare altrimenti lo avrei preso e buttato fuori a calci in culo. Vergognosamente pero ero anche eccitato, non capivo piu un cazzo e Erika continuava a gemere e godere sotto i colpi del suo cazzo. Quello stronzo mentre se la inculava inizio anche ad insultarmi dandomi del coglione. Dopo interminabili minuti ecco!, stava per arrivare il peggio, con versi da tricheco in calore gli sborro dentro il culo riempiendoglielo completamente, facendogli travasare la sborra fuori dal buchino ormai diventato un traforo. Non pago di tutto cio si fece anche una sega sopra il culo della mia ragazza sborrando nelle sue bellissime chiappe sode facendo colare il suo sperma da tutti i lati del bellissimo culetto di Erika. Esausto venne da me, mi slego e io gli dissi.. sborragli ancora una volta in bocca dai, voglio vedere lo sperma che gli cola giu nella cavità orale, mi eccita tantissimo. Il porco non se lo fece ripetere due volte e gli riverso tutta la sua rimanente sborra nella lingua e Erika sorridente ingoio nuovamente tutto.

Pompino a sorpresa | Racconto etero di sorpresesso

Premetto che quella che vi sto per raccontare è una storia vera, il primo episodio di una lunga storia durata più di due anni. Vi narrerò solo il primo. Mi chiamo Andrea, nome di fantasia lasciando solo la prima lettera del mio vero nome, ho 48 anni e vivo con la mia famiglia in una città del centro Italia esplosa alle cronache nazionali per il terremoto che l’ha devastata nel 2009. I fatti risalgono al 2014.

Ho tradito il mio futuro marito con due amici | Racconto tradimenti di Ginevra

Quello che sto per raccontarvi è un segreto che ormai mi porto dentro da qualche anno…Ho sempre avuto il bisogno di confessare a qualcuno questa mia avventura, perché è un peso che sento di dover condividere con altre persone, per cercare di stare un po meglio con me stessa. Ciò che mi ha sempre bloccato dal farlo è però la gravità del fatto, impossibile quindi da raccontare a qualcuno che conosco; scriverlo qui, a persone sconosciute, per me risulta quindi molto più semplice.

Che splendidi genitori | Racconto incesti di Dorina

Ciao a tutti, sono Dorina. Chi segue questo tipo di racconti ricorderà i miei post. Qualcuno mi ha invitato a scrivere, io sono stata titubante per un po, quindi lultimo invito, ricevuto da Bamby, mi ha convinto. Eccomi qua, a narrare della mia splendida famiglia. Mio padre, 43 anni, è un bel tipo: alto più di 1 e 80, fisico atletico, capelli neri e occhi scuri, ha un cazzo di dimensioni poco più che standard e lo usa in modo magistrale. Prima di venire ci mette un secolo, ragion per cui sa far sbiellare, anche oralmente, una femmina in modo magistrale. A volte, addirittura, per farlo sborrare è necessario prenderglielo in bocca o fargli una sega. Incredibile ma vero. Si chiama Eugenio e per anni ha fatto il rappresentante. Ora è ispettore alle vendite in una grande azienda alimentare. Con lui ho rapporti completi anche anali.  Mia madre, Franca, è di un anno più giovane. E castana di occhi e di capelli, alta 1,65, ha un fisico morbido, un bellissimo seno di quarta misura, il culo a mandolino e una bella figa carnosa con le grandi labbra molto pronunciate. Fa limpiegata e da qualche anno, mi pare quattro, lavora part-time. Con lei ho rapporti saffici. Infine io, la causa del loro matrimonio (si sono sposati giovani, infatti, perchè mia madre era rimasta incinta). Sono Dorina, compirò 19 anni lunedì prossimo, tra poco affronterò gli esami di maturità al liceo scientifico più importante della città, a scuola sono molto brava, fisicamente assomiglio a mio padre: sono 1,73 di altezza, peso una sessantina di chili, sono castana con gli occhi scuri, ho una seconda di seno (ah, come vorrei avere le tette di mia madre!), un bel culetto (quando esco quasi sempre indosso i pantaloni, così lo si nota meglio) e una figa piuttosto stretta, una fighetta insomma. Prendo la pillola, come mia madre, e così posso chiavare al naturale. I miei genitori sono splendidi, mi trattano come una principessa ma pretendono che io a scuola abbia un rendimento deccellenza. Li ho sempre soddisfatti in questo, non ho mai preso uninsufficienza in tutti questi anni, ma loro pretendono di più. Mi puniscono quando prendo un voto inferiore al 7: capita molto raramente, ma quando capita… Lultima volta è accaduto a fine marzo: 6 e mezzo in un tema. Come mio padre è rientrato, come sempre verso le venti, non ci siamo messi a tavola: saputa la notizia da mia madre (che di suo già mi aveva mollato quattro o cinque sberle), mi ha ordinato di mettermi nuda. Poi mi ha fatto sdraiare a pancia in giù sul divano e, con mia madre che mi teneva ferma, si è sfilato la cinta dei pantaloni e con quella mi ha colpito sul culo e anche un paio di volte sulla schiena. Poi mia madre ha completato lopera con una serie di sculacciate. E alla fine: A letto senza  cena e per dieci giorni niente sesso!. Io, che so come gira in casa mia, ho accettato senza fiatare. Un eccesso di sottomissione? Non so. Io so che i miei genitori sono fantastici, ma da me pretendono il massimo. Se vado sotto quello che loro considerano una soglia minima, so cosa mi aspetta. Punizioni corporali e non. Ed è vero che le punizioni corporali pesano, sia per lumiliazione che per i bruciori provocati, ma stare dieci giorni senza sesso, per me che sono una ragazza calda, è la punizione che mi pesa di più. Mi trattano da bambina e da donna al tempo stesso. A me va bene così. Un esempio? Da un mesetto mi vedo con Marco, un universitario di 21 anni che studia giurisprudenza. Mi piace molto, ma fin qui solo baci appassionati, qualche toccamento e qualche sega. Niente di più. Nemmeno un pompino. Non abbiamo ancora fatto lamore perchè mi sembra di mettere le corna a mio padre. E la cosa mi blocca. So che succederà,  ma per questo dovrò fare forza su me stessa. Nonostante Marco mi prenda in pieno, come nessunaltro ragazzo mai. Ma torniamo a noi. Ultimamente sono rimasta a secco per più di due settimane. Complici le mestruazioni arrivatemi in contemporanea con lanniversario di matrimonio, i miei hanno preso a fare i fidanzatini e mi hanno escluso da qualsiasi gioco. Volevano stare per i fatti loro. E io lì a smangiarmi, ad attendere che venisse buona. E non veniva mai… Mi sparavo anche un paio di ditalini al giorno, soprattutto se leggevo qualche racconto di questo sito. Poi finalmente ieri il vento è cambiato. Tornata da scuola, mia madre mi ha accolto baciandomi appassionatamente sulla bocca e poi mi ha detto: Stasera tocca a te, mi son venute le mie cose. Ma non vi lascerò soli perchè sono…gelosa!. E giù a ridere. In un baleno mi sono vestita da casa: minigonna, niente mutandine, niente reggiseno e una bella camicetta scollata. Mia madre, vistami così, mi ha detto: Guarda che prima che torna il papà di tempo ce ne vuole. Ma io: Senti, è talmente tanto che aspetto…non vedo lora!. Dopo aver mangiato mia madre ha provveduto a depilarmi: da un po di tempo, infatti, mio padre vuole che la sua bambina non abbia nemmeno un pelo. Io assecondo volentieri questo suo volere, anche perchè non avendo una figa come quella di mia madre se non ci sono peli si nota meglio. Ultimata la depilazione mia madre non ha resistito: mi ha fatto un lavoretto di lingua che mi ha mandato in estasi, facendomi provare un orgasmo clitorideo fantastico. Poi ha introdotto due dita nella mia figa e mi ha fatto venire a lungo perchè, incurante delle mie contrazioni, è andata avanti anche quando ho cercato inutilmente di fermarla. Vedi che ti voglio sempre bene? – mi ha detto – Se in questi giorni ti abbiamo un po ignorato è solo perchè volevamo goderci un po di intimità da soli. Ricordavamo i giorni di quando ci siamo sposati, con me che ero prossima al parto e avevo un pancione…Eppure, sai che scopate? Non ci fermava nulla. Ma adesso, in prossimità del tuo compleanno, sarai tu a fare festa!. Infatti, quando mio padre è rincasato (erano già passate le venti), dopo aver baciato la mamma è venuto da me: mi ha baciato appassionatamente, mi ha messo una mano sotto la gonna titillandomi la figa e poi mi ha succhiato le tette con maestrìa. E poi tavola? No, a letto! La cena può attendere. Ci dirigiamo in camera dei miei e ci denudiamo: mia madre, per ovvie ragioni, si tiene le mutandine, ma quello è lunico indumento che resta addosso a noi tre. Come vedo il seno di mia madre non resisto, glielo mangio e lei :Fai piano, mi fa un po male, ho le mie cose…. Già. Ma alla vista di due tette così chi può resistere? Poi comincia il gioco: io e mio padre ci scambiamo effusioni in quantità mentre mia madre ci prepara: lecca la figa a me, succhia il cazzo a mio padre e a un certo punto esclama: Dai, che siete pronti! Mio padre mi viene sopra, la penetrazione che aspettavo da tempo diventa realtà e partiamo lenti per poi gradualmente raggiungere un ritmo forsennato. Ho un orgasmo intensissimo, che si prolunga perchè mio padre continua. Poi mio papà fa un po di dentro e fuori, e ogni volta che mi penetra è una botta di vita. Mia madre, nel frattempo, mi unge il buchetto col gel: mi mette un cuscino sotto al culetto, mi alza le gambe, prende in mano il cazzo di mio padre e lo introduce nel mio buco del culo. Avanti di nuovo, mio padre è instancabile. Mia madre, nel frattempo, riesce a trovare il modo di sollecitarmi il clitoride prima con le dita e poi con la lingua. Non capisco più un tubo, sono del tutto in balìa degli eventi. Vai e vai e vai, a un certo punto mio padre esce. Non è ancora venuto! Mia madre ed io lo lavoriamo di bocca: slinguate sulla cappella e dietro il filetto alternate a succhiate e poi, finalmente, mio papà sta per sborrare. A quel punto prendo il suo cazzo, me lo ficco in bocca, succhio un po e lui schizza. Mi spiace per mia madre, ma dopo tutto quello che hanno fatto senza di me stavolta la sborra di mio padre la voglio tutta per me. Ingoio con immenso piacere e poi, dopo qualche bacio reciproco, tutti in bagno a rinfrescarci. Quando ci sediamo a tavola le ventuno sono passate già da un po, ma la cosa risulta positiva. Mangiamo con appetito e poi, rivolgendomi a mio padre, dico: Mi hai fatto aspettare tanto, ma ne è valsa la pena. Sei lunico uomo della mi
a vita. Non so se ce ne sarà mai un altro E lui: No, Dorina, no. Noi continueremo ad andare avanti così, ma tu devi fare altre esperienze. Sei giovane, hai tutta una vita davanti, devi aprirti al mondo. Poi il tuo papà e la tua mamma sono sempre qua, non scappano E mia madre: Ascolta tuo padre E io: Ma papà, andare con un altro ragazzo significa metterti le corna E lui, ridendo: Non dire stupidaggini. E ora che provi qualche altro uccello… Eugenio – lo rimbecca mia madre – non parlare così. E ora che faccia lamore se cè un ragazzo che le piace. Esiste? Esiste E, quasi insieme: E allora dai! Potrebbe essere il tuo regalo di compleanno. Già. Lidea di fare lamore con Marco lunedì prossimo adesso mi attizza. Penso che non avrò più remore. Grazie ai miei genitori. Davvero splendidi.

Baciare mia moglie dopo pompino | Racconto tradimenti di Samuel123

siamo una coppia sposata da 6 anni , 34 io e 32 Manuela e nell estate 2014 abbiamo deciso di fare una vacanza a Marina di ragusa in sicilia con l intenzione di provare qualche fantasia erotica coinvolgendo un altro uomo e nel fare in modo che lei fosse molto appariscente, cosa che ricorrente in tutti i miei pensieri e finalmente dopo anni sono riuscito a convincerla non senza difficoltà,mia moglie alta circa 1,70 terza quasi quarta di seno culo da favola e gambe kilometriche insomma una gran donna.

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