Mi è capitato di leggere racconti erotici su alcuni siti
erptici racconti
Il primo scambio | Racconto scambio di coppia di Mrfriday
Questa è la storia della nostra prima esperienza. Era un po che ne parlavamo anche se la vergogna aveva sempre preso il sopravvento sul desiderio. Mi è capitato di stuzzicare Sara mentre scopavamo, chiedendole se le avesse fatto piacere provare anche con altri. Lei aveva sempre divagato, anche se si capiva che la cosa la poteva stuzzicare. Un giorno, parlando di potenziali scambi di coppia, aveva detto che al massimo sarebbe stata disposta a dare una lingua in bocca allaltro, ma capivo che si trattava di un modo per comunicarmi una certa apertura al discorso. Forse l’avevo convinta! Sapevo che parlando in ufficio con Giulia, sua collega, ma anche amica e confidente, la cosa aveva stuzzicato entrambe. Fatto sta che un giorno, sapendo che sarebbero venuti a trovarci la casa di campagna, mi aveva fatto capire che sia a lei che al sua amica sarebbe piaciuto poter sperimentare qualcosa di nuovo e trasgressivo. Fatto sta che dopo questa bella cena estiva, condita come al solito da abbondante vino, nella mente delle due donne è scattato un fare complice. Giulia ha chiesto di andare in bagno, ma non mi è sfuggito locchiolino rivolto a Sara . Dalla porta sentivamo lacqua scrosciare… Non abbiamo fatto a prenderci conto di quanto stava per succedere che la porta del bagno si è aperta ed Giulia si è presentata con un completino intimo che lasciava spazio allimmaginazione, a questo punto Sara, scherzando sul fatto che avrebbe dovuto mettersi in pari con l’ouftfit, le ando incontro. In men che non si dica la situazione prese una piega incredibile: la prima immagine che mi viene in mente se ricordo quei momenti è di loro due abbracciate, che iniziano a darsi la lingua in bocca. Giulia toglie la maglietta a Sara e le slaccia i bottoni dei jeans. La cosa incredibile è vedere quanto sia eccitante guardare la differenza dei loro fisici: Giulia piccolina, con un seno appena accennato che traspare dal micro intimo che indossa. Non mi sfugge anche il lato B, perfettamente incastonato da un perizoma nero. Ma la sorpresa è anche vedere Sara perfettamente a suo agio. Giunonica, lesatto contrario del fisico dellamica, indossa un reggiseno nero, ma soprattutto delle mutandine che mettono in evidenza il suo sedere più grande ma perfettamente modellato. Una cosa incredibile vederle baciarsi e osservare le tettone di Sara stringersi tetto della sua amica che in un impeto di foga, toccando gliele, gliele fa uscire dalle coppe del reggiseno, cominciando a baciare bene e leccandole i capezzoli. Io e Luca, quasi Istintivamente, ci scopriamo con le mani nelle parti basse. è inevitabile L’eccitazione che ci provoca questimmagine, fino a quando le due si staccano dal loro bacio. Giulia si avvicina al suo fidanzato, iniziando al limonare e togliendogli ben presto i pantaloni. Io e Sara ci guardiamo divertiti mentre lei mi prende la mano spostandomi sul divano e sedendosi a cavalcioni su di me che nel frattempo sono rimasto in boxer in attesa di farmi sfilare la maglia da mia moglie. Ci baciamo divertiti ed eccitati. Sara mi invita girarmi a guardare gli altri, che nel frattempo si sono messi comodi sul divano, o meglio Luca è seduto sul divano, perché è Giulia è in ginocchio con il cazzo del suo uomo in bocca. Non resisto a questa immagine, metto Sara comoda ed sdraiata, e mentre le sfilo le mutandine scendo baciandole la pancia ancora più giù , per annusare lodore della sua fica. Mentre la sto leccando noto che i ragazzi si avvicinano a noi. In piedi con in mano il cazzo, Luca, lo porta pericolosamente vicino alla bocca di Sara e mi chiede il permesso di farlo assaggiare a mia moglie. Non faccio a tempo a rispondere che vedo laura con in bocca la cappella di Luca. il suo cazzo non è particolarmente lungo, ma grosso e nervoso. Mi fermo confuso è eccitato a vedere la saliva di Sara luccicare sullasta di Luca. Giulia, come me rimasta a guardare estasiata, rompe gli indugi e fa lo stesso cercandomelo. Commenta il mio commenta il mio pene, più lungo ma anche un po più stretto di quello del suo lui, dicendo a Laura che è bello alla loro età ogni tanto lasciarsi andare a delle trasgressioni. Ogni donna ogni tanto fa trasgressioni. Ogni donna ogni tanto ha bisogno di provare un cazzo nuovo, dice affondando il mio nella sua bocca. Quel momento iniziamo a non capire più niente. È una raccolta è un susseguirsi di immagini, di odori, di sapori, di sensazioni. Vedo, con il sederino di Giulia sulla faccia, mentre facciamo 69, il culo di Sara,, salita a cavalcioni di Luca. “Non cè problema di preservativo, perché entrambe le ragazze hanno la spirale”: appena il tempo di pensarlo che vedo la sua mano prendere il cazzo di Luca e piantarselo dentro, cominciando a cavalcarlo. Giulia si sposta e continua a spompinarmi, con il sesso completamente fradicio. A differenza di Sara,, sempre ben rasata anche se mai completamente, Giulia ha sulla passerina Un piccolo triangolino di peli. È eccitante sentire mia moglie farsi scopare da un altro, mentre io faccio lo stesso con la sua lei. Adesso siamo quattro sullo stesso divano, entrambe a cavalcioni sul loro compagno sbagliato. Loro lingue si cercano fuori dalla bocca vengono martellate allunisono dai nostri cazzi. Sentirle godere e gemere di piacere e fantastico ed eccitante. Mi sfilo da Giulia e Luca fa lo stesso. Entrambi cerchiamo la nostra compagna. Perché, dopo tutta questa trasgressione è il momento di gustarci le nostre rispettive lei. La cosa che noto subito in Sara,, baciandola, e il sapore della sua bocca. Un misto tra gli umori di Giulia e l’odore di cazzo, mischiati a quello a me familiare della sua fica. È appoggiata alla sponda del divano e Luca, dopo averglielo inumidito con la lingua prende Giulia nel buco del culo. So che a Sara non piace gola quindi la invito a salire a cavalcioni su di me per farsi scopare. Mi porge le sue tettone e le leccandole i capezzoli a mordere la sento urlare di piacere. “Mi piace il tuo cazzo, mi è piaciuto il cazzo di Luca, mi piacciono tutti i cazzi. Le ragazze sono fuori controllo le loro urla di piacere si spandono nellaria tanto anche noi non ce la facciamo più. Luca si sfila da Sara , la gira e un copioso getto di sperma le bagna la pancia fino ai seni. E anche il mio momento, mi tolgo e invito Sara riprendere il mio cazzo in bocca per finire. Giulia si avvicina con il benestare del suo uomo e mentre la mia lei mi sega la sua amica stuzzica la cappella con la lingua fino a che la mia esplosione la travolge; limmagine finale è la somma di una trasgressione forse irripetibile, anche se spero di no la mia sborra abbondante passa dalla lingua di Giulia a quella di Sara, che concludono questa esperienza indimenticabile baciandosi sporche del mio sapore.
Sex 8 Esibizioniste di borgata | Racconto esibizionismo di Miss
“Quello? Uno così ce l’ha anche mia zia!”, ironizzò Iolanda guardando il vestitino che Bea aveva lanciato sul letto.
Vicine di casa vogliose | Racconto trio di Anonimo
Era appena spuntato il sole a Milano e, fortunatamente potevo dormire un po di più dato che mia madre doveva andare al lavoro.
Erano da poco passate le 8.30 di mattina quando sento squillare il telefono. Mi precipito al telefono e scopro che era la mia vicina di casa che mi voleva vedere dato che non ci eravamo visti per tutte le vacanze. Mi ripresi un pò dallo shock del brusco risveglio e gli diedi appuntamento 10 minuti dopo. Mi accesi una sigaretta per svegliarmi bene e, per completare lopera, decisi di farmi un bel caffè. Suonò il campanello. Il tempo era passato velocemente e, non curante del mio abbigliamento mattutino, aprii la porta. Era lei. La mia amica e vicina di casa: Chiara. La feci entrare in casa e gli dissi di chiudere la porta. Chiuse la porta con catenelle e il blocco di ferro dicendomi che non si era mai sicuri. La feci accomodare in salotto e, chiedendo venia, mi diressi velocemente in bagno dato che non avevo ancora svolto le funzioni del mattino abituali. Non chiusi a chiave la porta, ma la accostai dolcemente. Stavo quasi per finire quando con la coda dellocchio vedo Chiara che mi spia dallo spiraglio lasciato dalla porta. Decido di non fare niente e continuo. La vedo sempre più divertita e questo mi eccita molto. La conferma non tarda a venire dato che il mio pene mi stava scoppiando letteralmente tra le mani. Mi ricomposi tirandomi su i boxer e i pantaloni e contemporaneamente mi girai per lavarmi le mani. Diedi unaltra occhiata veloce alla porta, ma vidi con mio stupore che Chiara era tornata in salotto temendo di essere scoperta. Tornai in salotto e decisi di togliermi i boxer facendo vedere con evidenza la mia eccitazione e il mio membro. Chiara stava facendo finta di leggere una rivista e non fece caso alleccitazione che mi aveva procurato la sua curiosità nel bagno. Sapevo bene che lei non era ancora stata sverginata o almeno era stata penetrata da un ragazzo più grande di lei. Dico penetrata perchè Marco non laveva sverginata completamente. Sapevo anche che da un po di tempo mi veniva dietro, ma, essendo molto timida, non laveva mai fatto trasparire. Era davvero assorta in una lettura di un articolo presente sulla rivista. Ora osservavo il suo corpo quasi perfetto e soprattutto i suoi seni sodi e ben fatti che venivano rinchiusi da un top aderente e stretto per la sua quarta. I capezzoli erano duri come il marmo e venivano evidenziati dal top stretto. Smise subito di leggere appena tossii per farmi notare. Rincominciammo il discorso appena interrotto e dopo una mezzoretta si scusò con me e si alzò dirigendosi verso il bagno. Stavo notando il suo bel sedere sculettare con maliziosità, ma senza dare troppo nellocchio. Decisi di seguirla e di farle provare la stessa eccitazione provata da me. Non chiuse la porta. Si abbassò i pantaloncini e subito dopo un paio di slip azzurri di pizzo a quanto potevo vedere. Capii di essere stato visto da lei notando il rossore sul suo viso. Dopo pochi minuti eravamo di nuovo in salotto e gli raccontai di averla vista spiarmi. Diventò subito rossa e non parlò più per un attimo. Subito dopo mi diressi in camera senza dirle niente e lei si avvicinò a me sussurrandomi nellorecchio di volermi mentre io stavo per togliermi i pantaloni del pigiama. La sua voce dava forti segni di eccitamento, era rotta e rocca. Bloccò le mie mani e si diede da fare per togliermi i pantaloni. Vide così che non portavo più i boxer portati in precedenza. Mi sbattè sul mio letto e piano piano si denudò anche lei. Aveva un fare sensuale il suo spogliarello. Entrai sotto le coperte e dopo poco tempo anche Chiara era lì con me. Non era più la solita ragazza che conoscevo. La passione era così forte che aveva dimenticato tutte le paure e le vergogne che provava prima. Disse che aveva parlato con un sua amica di sesso e gli aveva detto delle cose abbastanza interessanti. Voleva metterle tutte in atto usandomi come cavia. Prese dello spago dallarmadio degli attrezzi e cominciò a legarmi al letto sia le mani che i piedi. La lasciavo fare dato che non avevo mai fatto sesso in questo modo. Dopo avermi accuratamente legato iniziò a strusciarsi sul mio corpo e in particolar modo vicino al mio membro che voleva solo lei. Voleva mettere in pratica la posizione 69 dato che la eccitava molto. Una volta girata e dopo aver raggiunto il mio pene in completa erezione con la bocca mi ordinò di farla godere. Anche lei aveva intenzione di farmi godere dato che mi ordinò esplicitamente di fare come voleva lei visto che io ero legato al letto. Iniziai a leccargli delicatamente le grandi labbra completamente rasate dai peli e così eccitanti, poi passai al clitoride e dimenai affondando sempre più la mia lingua. Era oramai completamente bagnata e piena dei suoi umori. Dopo pochi minuti smisi di leccarla e lei per farmi ricominciare mi strinse violentemente il mio pene. Ricominciai chiedendole scusa in modo sottomesso ma lei non ci fece caso e cominciò a strofinare il suo petto contro il mio pene facendolo sempre più eccitare. Stringeva forte il suo seno contro il mio pene che quasi si sentiva soffocato da quella stretta micidiale. Smise di scatto e mi rodinò di umidirle con la saliva il suo indice e il suo medio. dopo averli ben umiditi se li portò verso lano e lo bagnò. Dopo pochi secondi il mio membro era affondato dentro le sue natiche sode e rotonde. Era una forsennata nei movimenti e io avevo quasi raggiunto lorgasmo. Credo se ne sia accorta guardando i violenti scossoni che ora mi agitavano. Smise nel bel mezzo dellapice prima che io venissi. Si girò verso di me e mi disse che anche lei voleva godere come mai aveva fatto. Si girò alzandosi e io non capii cosa voleva fare. Aprì il mobiletto davanti al letto e curiosò tra le mie cose e trovò i preservativi. Si era ricordata dove tenevo i preservativi da quando gli avevo confidato dellultima volta con Maria. Aprì un preservativo e me lo mise. Ero sempre io che me lo mettevo e questo mi fece eccitare ancora di più. Mi disse ironicamente di non muovermi perchè doveva telefonare. Andò a prendere il cordless in salotto e fece una telefonata breve. Appena ritornò in camera gli chiesi a chi aveva telefonato e lei mi rispose che doveva sentire la mamma per delle cose che doveva comprare. Subito dopo suonò il campanello. Oddio. Chi poteva essere. Mi agitai molto, ma Chiara mi disse di non preoccuparsi perché se ne sarebbe liberata in un paio di minuti. Prese un accappatoio dal bagno e lo indossò andando ad aprire. Non sentii chi era alla porta e sinceramente poco me ne fregava dato che non potevo fare niente in quelle condizioni. Sentii dei passi e vidi con mio stupore la sua amica che abitava qua vicino. Era imbarazzata di vedermi in quelle condizioni, ma si calmò subito quando Chiara incominciò a spogliarla velocemente. Anche Marta era una bella ragazza. Aveva due bei seni prosperosi e un corpo che nulla invidiava alle modelle. Guardai giù e vidi che anche Marta si era depilata nella zona pubica come la sua amica. Lasciando ogni imbarazzo si misero a palparsi dappertutto e con sensualità. Marta diede una rapida occhiata al mio fallo, si staccò da Chiara e si posò delicatamente sopra di me. In un paio di secondi il mio membro era entrato nella passera di Marta. Fece un po di fatica dato che Marta era ancora vergine. Aveva già avuto dei ragazzi, ma si era limitata a baciarli. Mi eccitai ancora di più sapendo che avrei fatto entrare Marta nel regno degli sverginati. Mi muovevo quello che potevo con il bacino per farla godere ancora di più. Dopo varie penetrazioni più o meno potenti il preservativo era pieno e il mio pene era voglioso ancora di penetrarle. Si alzò solo quando sentì il mio pene rimpicciolirsi tra la potente stretta di Marta. Facile a dirsi ma difficile a farsi dato che la potente stretta di Marta impressa al mio fallo lo faceva eccitare ancora di più. Dopo una decina di minuti si staccò da me e tutte e due mi slegarono velocemente. Chiara mi sfilava contemporaneamente il preservativo e se lo portava vicino alla bocca. Marta vedendo la scena decise di strapparglielo di mano. Ora
cera una vera e propria lotta per bere il mio succo. Decisi di lasciarle fare per un po ma dato che la situazione non volgeva al termine decisi di dare il preservativi a Marta e di farmi fare una pompa da Chiara. La decisione fu accolta da tutte e due con entusiasmo. Chiara era diventata oramai esperta in pompe e, grazie alle sua grandi labbra godetti a più non posso riempiendo la sua bocca in pochi minuti. Stavo quasi per rivestirmi quando vidi che le due si stavano masturbando a vicenda. Vedendo Marta a 90 gli infilai con velocità e non poca fatica il mio palo nel culo. Godeva molto la povera amica timida. Era stata troppo bella quella mattina e stava volgendo per il meglio guardando Chiara che gli leccava avidamente la passera scoperta e i seni di Marta che velocemente si muovevano. Decisi che erano troppo belli per non toccarli dato che per ora non lavevo ancora fatto. Mentre spingevo a fatica nel suo ano gli stringevo forte i suoi grandi seni facendoli arrossare in poco tempo. Era arrivata lora del pranzo e velocemente ci rivestimmo. Andai in bagno, luogo oramai benedetto per aver scatenato tutto, e tornai in poco tempo. Le due amiche si erano già rivestite e uscendo mi consegnarono le loro cose intime dicendomi che no era finita qui…
Faccio sesso con entrambi i miei figli (da un un commento al blog) | Racconto incesti di Professionista81
Basta basta con questo moralismo becero e inutile in una società retrograda, su certe cose, che si spaccia per avanzata o al passo con i tempi. Certe cose nascono con luomo e bisogra regolarle non vietarle…parlo di droga, prostituzione e sesso. Sono una donna quasi sui 50 che ogni santo giorno si danna per mantenersi in forma con ore di corsa al mattino presto, poi altra corsa al lavoro e dopo palestra. Quindi ono inf forma, morbida con le curve al punto giusto. Ho una quarta di seno che rimane ancora soda ed un culetto che per fortuna mi sta ancora su :). Torno a casa distrutta fisicamente, ma moralmente e mentalmente attiva e vogliosa di vivere ancora la mia giornata! Ho da gestire 2 figli di 18 e 22 anni e sono separata da cinque anni. Ora ditemi, se noti che i tuoi figli ti fanno continuamente apprezzamenti fisici, cercano di toccarti e abbracciarti in ogni occasione, noti il loro pacco costantemente gonfio in mia presenza e fanno riferimenti sessuali espliciti, indiretti, ad avere rapporti intimi voi che pensate? Che i tuo figli sono depravati o ci ragioni su? Be io ho cresciuto quasi sola i miei figli e depravati non lo sono ed avere una naturale attrazzione fisica per una donna non lo è affatto, che poi io sia loro madre non lo vedo come un fattore bloccante. Ora in poche parole voglio dire che faccio sesso con i miei figli liberamente ed è la cosa più bella che abbia mai fatto in vita mia sia per me che per loro. Dormiamo tutti e tre assieme, sono al centro di tutto per loro e questo mi fa sentire magnificamente. Ho rapporti orgiastici con entrambe e lo amnetto liberamente e felicemente, sono felice di essere invidiata per questo e non vergognarmene. Facciamo di tutto, sesso orale, sesso anale, doppie penetrazioni. Non ho mai goduto come con loro! Ognuno di noi ha una sua vita, entrambi i miei figli hanno una ragazza con cui hanno rapporti e ne parliamo liberamente tra noi e nulla di questo ci vieta di stare nudi in casa e fare sesso tra noi. Loro praticano sesso spinto, voglio dire intenso ma con forza e accenni di violenza come schiaffi e bloccarti sul letto in vari modi e mentre prima era lunica cosa che mi preoccupavo ora mi piace immensamente essere dominata anche se ne esco con lividi e graffi ogni volta.
Io lucia e marco | Racconto trio di troietta12
Marco inizia a leccare il mio seno mentre io gli tiro fuori il cazzo, ce lha durissimo e più lungo di quel che pensavo. Mi inginocchio e inizio a baciare la sua capella e dopo averla leccata bene inizio ad ingoiare. Anche lucia si avvicina al cazzo di marco e prende in bocca le sue palle..marco è eccitatissimo e continua a darci delle troie e questo ci spinge ancora di più ad esserlo. Non ce la faccio più ho voglia di prenderlo in culo e allora mi alzo, gli lecco il lobo dellorecchio e gli dico a bassa voce inculami adesso. Lui mi mette a pecorina sul divano e invita lucia a leccare il mio ano, lei non ci pensa due volte e infila la lingua dentro il mio ano e dopo un po il dito. Marco dopo essersi goduto lo spettacolo inizia a infilarmi la cappella, e dopo un po,con poca difficoltà, lintero cazzo, lui si eccita un sacco e mi tira i capelli scopandomi sempre più forte e mi dice puttana ora ti sfondo il culo, ci da dentro fortissimo dandomi degli schiaffi sul culo. Dopo un po lo tira fuori e lo mette in bocca a lucia, e la scopa in bocca, dopo un po la mette a 90 sul tavolo e inizia a scoparla nella figa, io intanto mi metto davanti a lei e le avvicino la mia figa alla sua bocca, me la lecca eccitata. Marco ci guarda e ci dice troie di merda vi sfondo tutte e due, e dopo un po sta per venire, noi ci inginocchiamo e ci arrivano 5 schizzi in bocca e in faccia e dopo di che ci baciamo scambiandoci lo sborro di marcoo..mmmm ora ogni volta che ci vediamo guardiamo porno e ci scopiamo come matti
La cena dei camionisti | Racconto orge di odalisca
Percorrevo la nuova autostrada quando vidi annunciare lo svincolo per quella località dove una vecchia compagna di avventure sapevo vivere con i genitori che avevano un bar-trattoria. Decisi di vedere se dopo tanto tempo lavrei ritrovata e presi luscita. Il locale era poco distante dallautostrada, era appena passata lora di cena e il parcheggio era pieno di camion e furgoni, perlopiù con targa straniera. Appena entrata la riconobbi subito, indaffarata a servire gli avventori che si stipavano davanti al banco. Dovetti farmi largo tra di loro per raggiungerla e, accortasi di me, mi sorrise meravigliata. Uscì dal banco e ci abbracciammo quasi commosse. Sono disperata, mi disse, e raccontandom i brevemente di essere rimasta sola a gestire il locale dopo che gli anziani genitori si erano ritirati, aggiunse che quella sera non sapeva come fare perchè la sua cameriera brasiliana non era venuta e lei non sarebbe riuscita a servire i pasti e tutto il resto con due sole braccia. Stava per mettersi a piangere e allora le dissi non preoccuparti, per un paio dore ti aiuterò io e lei davvero lo farai? e mi abbracciò di nuovo ringraziandomi. Si decise che io avrei servito ai tavoli e lei sarebbe rimasta dietro al banco dove occorreva più esperienza. Non ero vestita in modo adatto e mi indicò la stanza guardaroba dicendomi di cercare qualcosa che mi andasse bene nellarmadio della cameriera. Cerano vari indumenti e dalla loro grandezza intuii che la brasiliana aveva due tagli e inferiori alla mia e che avrei faticato a trovare qualcosa di comodo. Tra i grembiuli vidi anche una specie di costume da french maid che non lasciava molte parti coperte e al momento non ne compresi la presenza. Per fortuna trovai un comodo monopezzo in tela grossa abbottonato davanti, lungo al ginocchio, accollato e senza maniche. Tolsi le mie decoltè con il tacco alto e misi delle ciabatte di sughero. Cominciai a fare la spola tra la cucina e i tavoli e, nonostante la mia divisa informale e castigata, mi accorsi di non passare inosservata anzi, le occhiate e gli ammiccamenti che mi indirizzavano i clienti, tutti maschi, erano molto più che amichevoli, quasi compiaciute e inspiegabilmente piene di complicità e attesa. Alcuni di loro mi sorridevano e cercavano di allungare le mani, senza riuscire a toccarmi perchè passavo veloce tra le file. Facevo un buon lavoro e la mia amica mi ringraziava continuamente. Ormai avevo imp arato a muovermo alla svelta senza fare danni e le varie portate si avvicinavano alla fine. La mia mia amica aveva già iniziato a servire i caffè e i liquori e i clienti cominciavano ad avere unespressione più rilassata. Qualcuno, con la scusa di distendere le gambe in mezzo alla corsia, riusciva a fermarmi e a toccarmi il sedere, mentre con una risata allusiva guardava gli altri compagni. Il loro comportamento era strano, come se già mi conoscessero e si aspettassero qualcosa da me. Approffittando del diminuire del lavoro mi avvicinai al banco e chiesi alla mia amica di dirmi se avevo qualcosa che non andava, riferendole lo strano comportamento di molti tra i clienti. No, anzi tutto il contrario, disse, ho visto che sei molto ammirata, aggiunse. Al momento non diedi importanza alle sue parole e continuai il mio lavoro, accettando le sempre maggiori confidenze che si prendevano gli uomini sulle mie gambe e il mio sedere, e che cominciavano a darmi sempre meno fastidio, anche se non lo dimostravo. La cena era finita, erano già passate le ore 23 e io mi ero seduta un poco per riposarmi quando vidi che la mia amica era stata chiamata da un gruppo numeroso di clienti che si era radunato in fondo alla sala e dalle loro espressioni intuivo che largomento era controverso perchè la mia amica faceva continui cenni di diniego mentre loro insistevano sempre più decisi. Quando tornò indietro le chiesi spiegazioni e mi rispose che la situazione era sotto controllo e non cerano problemi. Molta gente se nera già andata e nel locale rimanevano ancora due gruppi di clienti ancora seduti nella sala. Alcuni di loro si alzarono e raggiunsero la mia amica, ricominciando a parlottare con lei e lanciando continue occhiate nella mia direzione. Uno la afferrò per un braccio e le parlò con espressione minacciosa e io cominciavo a preoccuparmi. Allor a vidi che la mia amica assentì con la testa e subito luomo la lasciò e tutti ritornarono ai loro tavoli, non prima di avermi sorriso e lanciato dei baci con le mani. La mia amica mi sedette vicino e mi spiegò devi sapere che tutti questi camionisti sono rimasti nel locale perchè sono clienti abituali e per loro ogni volta veniva offerto, dopo la chiusura, un piccolo intrattenimento da parte della cameriera brasiliana, che per questo riceveva un compenso extra. E allora, dissi, io che centro? Sono nei guai, disse, se non li accontento in qualche modo hanno detto che non si faranno più vedere e che passeranno voce in modo che nessun camionista si fermerà più qui, e io perderò la maggior parte dei clienti. Ti prego, aggiunse, mi ricordo che ti piaceva ballare e potresti dare una piccola dimostrazione. Loro hanno deciso che vogliono vedere te e sono sicura che dopo s e ne andrebbero soddisfatti. No, dissi, non se ne parla proprio, ma mentre lo dicevo un certo brivido di lussuria mi scorreva sulla pelle e capivo che sarebbe bastata poca insistenza delle mia amica per farmi accettare. Va bene, dissi, ti voglio aiutare, però mi devi assicurare che la cosa non uscirà da queste mura. Non preoccuparti, disse, questi sono tutti stranieri e non danno confidenza agli italiani, quindi sei sicura che nessuno lo saprà. Sentivo la temperatura del mio cervello salire insieme alla mia libidine, ma non lo feci capire e dissi con noncuranza Ok, però non so come fare, cosa indossava la brasiliana quando si esibiva? Lei si metteva il costume da sexy cameriera, quello corto, disse, ma non so se riuscirai a entrarci, lei era più piccola di te. Va bene, dissi, vedrò cosa posso fare, tu intanto chiudi bene il locale e prepara la scena, e così dicendo andai nel guardaroba. Mentre mi vestivo sentivo il rumore dei tavoli che si muovevano e che era partita una musica brasiliana lenta ad alto volume. Quando feci il mio ingresso in sala si alzò un coro di urla e fischi e tutti applaudirono, la mia amica compresa. Il costume da french maid lasciava poco spazio allimmaginazione. Il corpetto tratteneva a stento il mio seno e i capezzoli erano quasi fuori. La gonnellina copriva appena linguine e dietro si vedeva mezzo sedere. Le mie gambe erano fasciate da calze velate nere con la riga posteriore, sollevate da un reggicalze in pizzo. Avevo delle mutandine nere trasparenti e sotto si intravedeva il triangolino e il filo di un minuscolo perizoma. In testa avevo una piccola cuffia bianca e ai piedi le mie decoltè di vernice nere con tacco 12 cm.- I tavoli erano stati uniti in fila al centro della sala e i camionisti erano seduti tutto intorno, La mia amica sedeva in disparte. Cominciai a muovermi a suon di musica e ancheggiando vistosamente mi avvicinai alle file di uomini seduti. Gli applausi continuavano sonoramente, tutti mi fissavano ammirati e anchio cominciai a guardarli meglio, ad uno ad uno. Alcuni erano giovani e attraenti, altri più maturi e meno belli, altri ancora con facce da maiale, ed erano quelli che mi facevano più paura. Ma ormai ero trasportata dalleccitazione e mentre danzavo sensualmente accarezzandomi il seno e i fianchi, mi concentravo a guardarli e a ricavare dalle loro espressioni ulteriore stimolo per aumentare il mio sex appeal, volevo vederli strisciare ai miei piedi implorando le mie tette, il mio culo , la mia fica, la mia bocca. Tutti si toccavano tra le gambe, sopra i pantaloni, e di alcuni indovinavo un rigonfiamento notevole, che mi incuriosiva alquanto. Dopo aver fatto il giro completo della fila degli uomini, salii sopra la passerella creata con i tavoli e diedi inizio al vero spettacolo. Ancheggiavo, mi abbassavo, scule ttavo e facevo di tutto perchè mi vedessero sotto la gonnella e dentro il reggipetto. Le mie tettone scoppiavano e fuoriuscivano maestose quasi
per intero dallorlo del corpetto. Mi tolsi le mutandine e il mio culone abbronzato riempì la visuale reso ancora più attraente dal filo nero che separava i due glutei e il pelo scuro che usciva dal triangolino trasparente del perizoma attirava inesorabilmente gli sguardi di tutti presenti. La samba lenta era molto coinvolgente e le mie mosse divenivano sempre più sensuali e audaci. Ora tutti gli spettatori avevano le brache calate e il cazzo in mano, che menavano energicamente. Lentamente e sempre ancheggiando e muovendo il sedere allindietro, tolsi il corpetto liberando le tette dalla sua morsa. I capezzoli erano ritti per leccitazione e il seno ondeggiava leggermente, accompagnando le note della musica. Sculettando piano piano abbassai la gonnella un centimetro alla volta, mentre i maschi urlavano ec citati, e il mio culone e il mio ventre si offrirono per intero alla platea plaudente. Con mosse lente e sensuali spostai il triangolino del perizoma e dietro il filo tra i glutei e con una mano mi masturbai il clitoride e con laltra infilai un dito nellano, continuando a muoverre il bacino avanti e indietro. Tutti gridavano fica, figona, tettona, troiona, ci fai morire. Uno dei giovani stava per sborrare, si alzò in piedi e si avvicinò cercando di dirigere lo spruzzo verso di me. Gemendo diceva vacca, puttana, ti sborro tutta……… ooooooooh….. e sborrò copiosamente sul tavolo nella mia direzione. Ormai latmosfera era surriscaldata e la situazione aveva preso una piega che andava ben oltre lesibizione di un semplice balletto, assumendo la forma preliminare di una vera orgia. Io ormai ero partita e volevo assaggiare quei bei cazzoni duri e scoppiettanti che mi puntavano addosso. Scesi dalla passerella e cominciai a strusciarmi con il se dere sopra gli uomini seduti, gustando la sensazione che mi davano le cappelle dure quando passavano sulla mia fica e sul mio buco del culo. Già il primo mi aveva strappato il perizoma e gli altri avevano fatto scempio delle mie calze ed ero rimasta tutta nuda, con le sole scarpe, a sculettare e sollevare le tettone davanti a loro che a turno mi afferravano e mi facevano sedere sui loro cazzi durissimi. Io li assecondavo, anzi li incoraggiavo a proseguire le loro manovre che mi eccitavano tanto. Le loro mani mi toccavano e si infilavano dappertutto, tastando entrambi i miei buchi. Su di un uomo in particolare mi soffermavo a farmi palpare; era corpulento, quasi pingue, molto peloso, aveva le mani grandi e le dita corte e nodose, il viso era prominente e la forma del naso e della bocca gli davano unespressione da vero maiale e nellinsieme era repellente, però aveva un cazzo quasi asinino, con una cappella grossa come un pugno. Afferrav a il suo bastone con due mani e ancora ne usciva una misura che per gli altri era quasi normale. Lasta aveva una superficie ruvida e venosa e il glande era rotondo e ben proporzionato , un cazzone perfetto, sembrava finto. Non riuscivo a staccare lo sguardo da quel bellissimo fallo e tornavo sempre nelle sue vicinanze per accarezzarlo e strofinarmici sopra, eseguendo per lui quasi una danza rituale. Anche gli altri si accorsero della mia preferenza e allora si misero a incitare luomo perchè mi dominasse, mi sottomettesse al suo potere fallico. Due di loro fecero alzare luomo, lo aiutarono a denudarsi e lo stesero su di una panca. Il corpo era sdraiato a pancia in sù, le ginocchia piegate, i piedi a terra e il super cazzone eretto verso lalto, senza sostegno, in una posizione cerimoniale. Mi calai nella parte della sacerdotessa dellantico Priapo, dio latino della fertilità, e iniziai a danzargli intorno con i movimenti che simulavano la seduzione, lattrazione, il coito. Il pubblico dei camionisti era entusiasta, non avevano mai assistito allo spettacolo di una donna così formosa come me, che ballava tutta nuda in adorazione di un cazzone gigante. Ricordando di come certe antiche usanze prevedevano la deflorazione rituale di donne vergini mediante un fallo sacro artificiale, mi misi a cavalcioni delluomo in modo che la mia fica fosse esattamente sopra il suo bastone e, sempre facendo danzare il mio bacino a suon di musica e sollevando le braccia ad accarezzarmi i capelli, mi lasciai cadere verso il basso. Come inghiottito da una medusa il cazzone scivolò per un terzo dentro la mia fica. Mi abbassai ancora ed entrò per metà. Allora chiamai vicino due uomini, li feci inginocchiare ai miei lati, mi appoggiai con le mani sulle loro spalle, alzai le gambe da terra e il peso del mio corpo mi impalò sullobelisco per tutta la sua lunghezza.. Sent ivo il mio ventre pieno come se fossi stata gravida e mi mancava il respiro. Poi a poco a poco la mia vagina si adattò alla misura e comiciai a sentire delle sensazioni di appagamento. Sentivo che il cazzone fremeva dentro di me e lo sentivo vivo e pulsante. Avevo delle sensazioni mai provate, mi sentivo posseduta completamente. Misi i piedi a terra, lasciai lappoggio sui due uomini e misi le mani sul petto delluomo disteso. Cominciai a muovere il bacino lentamente, a far uscire qualche centimetro di cazzo e poi a ridiscendere. Vampate di calore e di piacere mi salivano lungo la schiena e i miei gemiti diventavano sempre più forti. Gli altri uomini si erano tutti alzati in piedi e si erano avvicinati in circolo intorno a me, molto vicini. Tutti si menavano luccello e con la mano libera mi toccavano e palpavano dappertutto, mentre io cavalcavo il cazzone che sentivo sempre più duro dentro di me. Gli uomini cercavano di avvicinare le loro cappelle alle&nbs p; mie labbra e io cercavo di baciarle e leccarle come potevo. Mi sentivo la dea del sesso, circondata di cazzi in adorazione. Luomo sotto di me cominciò ad ansimar e e mi prese per i fianchi. Allora mi alzai in piedi, lo feci alzare e sedere sulla panca e mi inginocchiai fra le sue gambe. Il palo svettava diritto a pochi centimetri dalle mie labbra. Il pubblico lanciava urla di incitamento in bocca, prendilo in bocca, fatti sborrare in bocca. Non lo toccai con le mani, stava su da solo quasi immobile. Tirai fuori bene la lingua perchè tuttti potessero vedere e con la punta girai intorno alla cappella, poi passai lungo tutta lasta, su e giù più volte fino a scendere sotto lo scroto. Poi, sempre con la lingua in fuori per dare spettacolo, leccai il cazzone dappertutto. Poi misi una mano sotto i coglioni delluomo a cercare il suo buco del culo e lo titillai con le dita, mentre con laltra mano lo segavo lentamente. Spalancai la bocc a e imboccai la cappella, ma mi accorsi che avevo poco spazio per muovere la lingua. Allora sollevai la testa e ripresi il leccamento esterno, facendo in modo che tutti potessero vedere quanto ero brava. Luomo era allo stremo e già le prime gocce mi colavano sul mento. Dài, dài, fallo sborrare gridavano gli uomini. Volevo essere la troia di tutti e farli divertire e non volevo nascondere la sborrata dentro la mia bocca. Allora strinsi più forte e segai con decisione, aprendo la bocca e tirando fuori la lingua. Il primo getto mi colpì sulla guancia e allora spostai la direzione. Gli altri raggiunsero la mia lingua che, ad uno ad uno li inghiottiva senza farne cadere una goccia. Gli spettatori urlavano troia, succhia, succhia la sborra, sei una puttana, sei favolosa. Svuotatosi, luomo si alzò e mi ringraziò con un bacio, infilandomi la lingua in bocca. Al suo posto si distese un giovane, già pronto con il cazzo duro e io mi ci infilai sopra. Mentre lo cavalcavo sentii che unaltro si era messo dietro di me e cercava di allargarmi il culo con le mani. Allora mi alzai un poco per aiutarlo e sentii la sua cappell premere sul mio buco del culo. Il mio ano era lubrificato dagli umori vaginali e il cazzo entrò facilmente. Mi godetti la doppia penetrazione più che potevo e raggiunsi lorgasmo simultaneamente a quello che mi inculava, sentendo il calore del suo seme dentro le mie viscere. Con laltro che mi chiavava ripetei la manovra del super cazzone e stavolta fu possibile ingoiarlo tutto fino alle palle. Non riuscii a farli sborrare tutti dentro di me perchè tutti si segavano e non potendo resi stere a lungo si avvicinavano e mi sbor
ravano sul viso, sulle tette e su tutto il corpo. Il primo giro era terminato, tutti erano venuti, me compresa. Gli uomini si sedettero e chiesero da bere. La mia amica li servì e mi diede un scatola che conteneva un vibratore e un bel cazzo formato naturale. Io allora ripescai e indossai solo il grembiulino della sexy cameriera, che mi copriva appena il basso ventre. Allacciai il grembiule facendo un bel fiocco dietro allaltezza della cintura. Mi vedevo molto sexy, con le tettone nude, il culo scoperto e il grembiulino davanti, molto minuscolo. Le tettone ballavano e io sculettavo sui tacchi alti come una troia. Risalii sulla passerella e ripresi a danzare, infilandomi i due giocattoli in fica e in culo e vedevo che già alcuni cazzi si erano risvegliati. La mia amica si avvicinò e mi chiese di abbassarmi e di sedere sullorlo di un tavolo, con le gambe di fuori. Si era spogliata, rimanendo con le s ole mutande. Prese il cazzo finto, lo leccò e me lo infilò nella fica facendolo andare dentro e fuori. Io spalancai le gambe e mi misi sdraiata, in modo che tutti potessero vedere. La mia amica tirò fuori il cazzo finto e lo sostituì con la sua lingua, che fece roteare dentro la mia fica. La manovra mi diede piacere e cominciai a muovere lentamente il bacino per aiutarla. Mi prese il clitoride tra le labbra e lo succhiò e lo leccò come fosse un piccolo cazzo, portandomi verso un nuovo orgasmo. Anche gli uomini si erano avvicinati per vedere meglio, si stavano eccitando di nuovo e con i loro cazzi toccavano me e la mia amica. Uno si alzò sopra i tavoli, si avvicinò, si sdraiò e mi mise il cazzo in bocca, seguito da unaltro che mi mise il cazzo in mano. Ero eccitatissima e godetti nella bocca della mia amica mentre anche gli altri due uomini mi sborravano addosso copiosamente. La scena lesbica piacque molto a i camionisti, tanto che vollero che io e la mia amica ci sdraiassimo sulla panca e facessimo un 69 tra noi due. Iniziammo a leccarci voluttuosamente e mentre con gli occhi chiusi gustavo gli umori che scendevano dalla fica della mia amica, sentii che un liquido caldo mi bagnava la schiena. Aprii gli occhi e vidi che un uomo mi stava urinando addosso. Istintivamente pensai di allontanarlo, ma poi una voglia di porcellaggine prese il sopravvento e lo lasciai fare, anzi mi spostai per ricevere il getto anche sul culo. Incoraggiati dalla mia mossa, anche alcuni altri si avvicinarono e cominciarono a pisciare dirigendo i loro getti su me e sulla mia amica, bagnandoci dappertutto. Non contenti di aver fatto quella maialata vollero ancora di più e, facendoci spostare di nuovo sdraiate a pancia in sù opposte luna allaltra, in modo che i nostri visi fossero ai due limiti esterni della panca, si misero a turno a cavalcioni delle nostre facce, si aprir ono le chiappe con le mani e premettero i loro buchi del culo sulle nostre bocche ordinandoci di leccare. Anche in quella occasione il mio primo istinto fu quello di sottrarmi, ma poi vinse la libidine e tirai fuori la lingua. Io e la mia amica leccammo il buco del culo di tutti i camionisti, nessuno escluso, anche se qualcuno non era proprio pulito e alla fine eravamo diventate due cessi, grondanti di piscio e sporche di cacca. Mi alzai e dissi alla mia amica questi maiali sono stati proprio dei porci schifosi, meritano una punizione. Facendo cenno alla mia amica di aiutarmi, afferrai uno di loro per un braccio e lo stendemmo a terra rivolto allinsù, nudo comera. Ne prendemmo degli altri e ripetemmo la manovra. Alla fine ce nerano 6 a terra, scelti tra i più brutti e schifosi. Allora io e la mia amica ci mettemmo a gambe larghe sopra ciascuno di loro, ci abbassammo avvicinando le nostre fiche sopra le loro facce da porci, allarg ammo le grandi labbra della nostra vulva e cominciammo a pisciare, ordinando loro di tirare fuori la lingua e leccarci per bene. Tutti eseguirono senza discutere e noi fummo meravigliate di una così immediata sottomissione. La loro porcaggine e passività mi spinse ad esagerare e allora sulla bocca di quello più antipatico, oltre a pisciare, spinsi fuori anche un pò di cacca, che lui inghiottì prontamente. Pensai allora che questi camionisti stranieri sono proprio dei mangia merda. Svuotate le nostre vesciche sui camionisti, io e la mia amica andammo in bagno a lavarci, non prima di aver ricevuto palpate e baci di commiato dappertutto. La mattina dopo ripartii per la mia destinazione, era ancora presto, ma il parcheggio era già vuoto.
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Ciao a tutti sono Elisa , la zia di Renato, o forse del tutto la sua amante! Giudicatemi come volete, erano passati 6 mesi dà quando Adele la mamma di Renato aveva subito un intervento chirurgico, ora per fortuna stava bene, verso la fine di maggio ricevo una telefonata , era Renato mio nipote…. ciao zia com’è stai? …. Renato nipotino mio tutto bene e tu, la mamma, le tue, sorelle,….anche noi tutto a postò, zia volevo chiederti un piccolo favore….. dimmi pure ….o travoltò un lavoretto per i 3 mesi estivi animatore nel villaggio summer party ( lui è molto bravo in queste cose soprattutto nelle imitazione di personaggi famosi) mi chiedevo se potessi ospitarmi per qualche giorno finché non mi sistemo li al villaggio,, 3/4 giorni massimo visto che il villaggio si trova dalle tue parti……certò Renato per carità dimmi solo quando arrivi che mi organizzò,…..grazie infinite zia arrivò il 31 maggio fra sei giorni ……. bene ti aspetto allora, terminata la telefonata, riflettei dicendo 3/4 giorni , e parlando da sola come i pazzi dissi e no nipotino mio tu resti qui tutti i 3 mesi altrimenti chi mi scopa, chi mi fa sentire veramente donna, anche perché sapevo ormai che lui mi moriva davanti a gli occhi ogni volta che mi vedeva, be io non ero da meno la sola idea di riscopare con Renato, mi faceva sudare freddo, comunque mi rimaneva un problema da risolvere, vivendo io da sola avevo solo un singolo lettino ed una poltroncina letto, be vorrà dire che ci arrangeremo nel mio lettino, ma improvvisamente ebbi un colpo di fortuna, la mia vicina, una signora molto anziana aveva da poco perso il marito e così aveva deciso dì disfarsi di parecchie cose vendendole ad un rigattiere, tra cui il suo letto matrimoniale, così le dissi signora Ilde mi vende il suo letto matrimoniale?, mi piace il suo stile rustico, e antico( era solo una scusa) la signora Ilde mi disse prendilo pure ragazza mia….. quanto le devo…… nulla te lo regalo se sempre sta ta molto gentile con me e mio marito quando abbiamo avuto bisogno di aiuto, effettivamente era molto che li conoscevo…… grazie signora Ilde, misi il letto matrimoniale al posto del mio lettino. Finalmente arrivò il 31 maggio, alle 15:40 circa sento il campanello, vado ad aprire ed era Renato….. ciao zia eccomi qui…… Renato tesoro mio ci abbracciammo e dissi finalmente sei arrivato dammi un bacino, mi bacio sulla guancia , dopo i soliti convenevoli gli dissi Renato vatti a fare una doccia, che ti rinfreschi un po, quando uscì dal bagno…… zia dove posso sistemarmi per 3/4 notti a proposito grazie dell’ospitalità ( è fatto così è molto rispettoso ) allora gli dissi ma va cagare, ti puoi sistemare nella camera difronte alla posticino dello sgabuzzino……ok zia grazie arriva alla suddetta camera noto che era la mia camera…….. zia scusa ma li c’è solo la tua camera da letto…….perché dove vuoi che dormiamo? Lui capi e sorridendo mi disse ok zia , sei sempre più bella…..adulatore lo abbracciai….dammi un’altro bàcino adesso, me lo diede di nuovo sulla guancia……o detto bacino ma come si deve, mi diede una pacca sul culo con tutte e due le mani tirandomi a se e giocando col mio culo e ci baciammo con la lingua , gli dissi poi infilandogli una mano nelle mutande non ti sognare neppure di restare da me 3/4 giorni tu resti da me per tutto il tempo del tuo lavorò chiaro…… certo zia, fu l’inizio di 3 mesi e più di una splendida estate (prosegue)
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Festa in piscina | Racconto orge di xxx 81
Ciao sono s….una sera destate ero a casa di amici per una festa in piscina era pieno di belle ragazze e tra musica e alcool la cosa si stava animando parecchio a tarda serata a forza di bere eravamo tutti ubriachi le ragazze prese dalleuforia a causa dellalcool anno incominciato a denudarsi completamente e a quel punto vedendo tutte quelle ragazze nude il mio cazzo ebbe unerezione era talmente in tiro che mi tirava il costume e così mi sono denudato anche io finito il mio cocktail mi si avvicinò una bellissima ragazza alta mora un bel culo una 3 di seno era da paura lei mi disse che fai solo soletto vuoi compagnia?? Io gli dissi siediti ad un certo punto mi accorsi che lei abbassò lo sguardo e vide che il mio cazzo era in erezione lei esclamò mi farebbe godere un cazzo così vieni con me mi prese per mano e mi portò al piano di sopra dove cerano le camere entrammo in una stanza e mi sbattesul letto mi monto sopra è iniziato con una 69 iniziò a succhiarmi il cazzo mentre io ho iniziato a leccare la sua vagina e a masturbarla gemeva dal piacere lei mi disse scopami tutta voglio godere allora la presi e la misi a pacorina la penetrai nella vagina stavamo entrambi godendo…..lei lo voglio in culo allora iniziai a penetrarla posteriolmente….quando allimprovviso sentimmo aprire la porta della camera era una sua amica lei disse posso partecipare anche io le feci il segno di entrare lei chiuse la porta bionda alta fisico mozzafiato ad un certo punto mi ritrovai in mezzo alle due ragazze che mi spompinavano prima una e poi laltra la bionda si mise sopra di me e si infilò il mio cazzo nella sua vagina mentre la mora al nostro fianco che si masturbava entrambe mi dissero adesso masturbati ho iniziato a masturbarmi le ragazze si sono inginocchiate davanti a me e ho sborrato nelle loro bocche ingoiado tutto il mio sperma…..è stata una scopata indimenticabile.xxx81
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Mi chiamo Elisa m,18 anni e 7 mesi incinta di 4 gemelli,al secondo mese di gravidanza.
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Non riuscivo a prendere sonno avevo a venti centimetro mia nonna di spalle e un culo favoloso due natiche o chiappe bellissime grosse belle piene per niente flaccide. La chiamai non ebbi risposte dormiva saporitamente, allora allungo la mano destra le accarezzò la natica percorro con un dito il solco tra le due poi le allargo per vedere l’ano, era alquanto mal ridotto si vede che l’aveva usato molto, il nonno buonanima ci dava dentro la scopata tutti i giorni. L’accarezzo l’ano le metto un dito dentro senza faticare, improvvisamente le sento dire, se vuoi ci devi mettere il tuo cazzone amore mio. Vado a prendere un po’ di sapone liquido lo spalmo dentro l’ano, cospargo intorno alla capocchia del cazzo e lo punto sul buco, messo di fianco lei piega le gambe a novanta gradi comincio a spingere lei si muove facilitando l’introduzione non trovo ostacolo lo faccio entrare fino alle palle, nonna ti piace? Si amore come grosso mi hai toccato I’ll fondo del culo, spingi amore mio fammelo sentire, pompa. Comincio a uscire e poi rientrare lentamente, sentivo per la prima volta un calore prendermi la mia nica, mi sta piacendo, comincio ad accelerare, lei mugugna, grida per il godimento, dopo un cinque minuti sento che sto per venire, nonna sto per sborrarti dentro mi sento le palle piene, comincio a sborrarle con violenza tutto riempiendola. Resto dentro il cazzo non si era ammosciato, anzi aveva ripreso vigore, nonna ho ancora voglia di scoparti, ma amore il mio culo e tuo a me piace quel tuo tarallone, spingi scopami fammi sentire una vacca, senza uscire dal culo si metteva pecorone si appoggia sui gomiti, mentre io la inculavo lei con la mano destra mi accarezzava le palle stringendole facendomi venire dei brividi avevo aumentato il ritmo sentivo che da lì a poco avrei scaricato il mio seme dentro quel meraviglioso culo,ritorno a sborrare meno violentemente, mi svuoto sono sfinito esco mi accascio sul letto, lei mi afferra la verga e lo lecca tutto dalle palle alla punta, me lo pulisce per bene, si avvicina mi da un bacio facendomi assaporare la mia sborra, buona un po’ salata ma buona. Nonna va in bagno per lavarsi era piena e tutta imbrattata. Ci mette un po’ di tempo per tornare a letto, quando lo fa io mi stavo addormentando, mi bacio sul collo mi lecca uno orecchio mi dice sei stato magnifico nessuno mi aveva sborrato due volte nel culo solo tu l’hai fatto amore mio, poi mi sono fatta un ditalino ero troppo eccitata, amore ho voglia di essere scopata la figa da te, se questa sera avrai la forza voglio essere chiavata selvaggiamente. Ammazza che troiona, zoccola così neanche sui giornali specializzati ne avevo viste. Sentivo che avevo tanto desiderio di dormire, ero felice di questa avventura. (Continua)
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Ciao,mi chiamo Franco e vivo a Roma, questo è un’esperienza avuta 35 anni fa, avevo 16 anni ed in Agosto ero in vacanza in campagna presso la fattoria dove vivevano i miei zii, come tutti gli anni, un pomeriggio mentre gli altri riposavano dopo pranzo, come sempre io gironzolavo per la fattoria, entrai nella stalla cercando un po di fresco e curiosando tra i vari ripostigli vicino gli animali trovai delle riviste porno dei miei cugini, vista la situazione di tranquillità mi misi a sfogliarle. Naturalmente dopo qualche foto mi eccitai ed abbassatomi lo zip dei pantaloni tirai fuori il cazzo e sedendomi su una vecchia sedia incominciai a masturbarmi lentamente.
La prima volta gay: sottomissione e godimento | Racconto gay di Sottomesso22
Dopo anni di tentennamenti, di occasioni mancate, finalmente provai per la prima volta il cazzo. In fondo sono sempre stato convinto che mi piacesse. Ho scopato con parecchie ragazze, ma le mie fantasie erotiche erano gay, nello specifico ero io che venivo scopato. Non so il come o il perché, ma sin dai primi approcci all’autoerotismo avevo pensieri gay e feticisti.
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Come tutti i natali da 10 anni a questa parte, il capo pagava un pranzo ai dipendenti, in una trattoria vicino l’ufficio. Da 3 anni la moglie voleva che io mi sedessi al suo fianco, suscitando gelosie e invidie, di parecchi dei commensali. La signora Ada una donna curata di 52 anni, faceva la vita […]