Stupro di gruppo | Racconto gay di Mimi

Nella piscina comunale dell’entroterra Milanese dove lavora Giulio, un dipendente di 30 anni e ligio al dovere, anche se nel box spesso si annoia e pensa ad altro: un fine settimana con qualche bella ragazza da fottere, giocare a palla o bere con gli amici, oppure osserva con attenzione certi culetti degli avventori che si accalcano nei spogliatoi per usufruire della palestra e le vasche, lui non disdegna un bel culetto di donna e neanche quello maschile, purché sia piacente e specialmente passivo. Purtroppo in piscina sono pochissimi le persone di bello aspetto, a maggior parte di loro sono grassi e racchi, anche se qualche volta chiude un occhio pur di sollazzare la sua minchia, come su Yuri: ragazzo 18enne albanese, non era gran che… come fisico, ma a bocca sapeva tirare pompa da sballo tanto che lo veniva a trovarlo spesso nel gabbiotto e farsi fare un bel pompino compreso il culo, anzi fatico molto per sverginarlo la prima volta in palestra. Purtroppo si doveva accontentare di qualche maschietto che gli prudeva il buco, mentre cera uno in particolare che lo eccita solo a guardarlo, non lo conosce molto bene e neanche per nome, non aveva la tessera, pagava l’ingresso e veniva rare volte. Ma? Nei suoi successivi turni di lavoro…. lui, lha visto completamente nudo quel fichetto che niente male a culo da sognarlo pure di notte. E alto 1,80… sui 20 anni e molto carino, capelli corti e biondi, viso gentile, con spalle larghe e forti, braccia e gambe normalmente muscolose, non troppo. Si veste sempre con dei jeans scoloriti e delle scarpe da running con indosso un maglioncino di cotone bianco, e sotto porta un slip nero della Calvin Klein con bordo bianco, un tshirt bianco intenso. Nel vederlo era molto sexy.

Il primo scambio | Racconto scambio di coppia di Mrfriday

Questa è la storia della nostra prima esperienza. Era un po che ne parlavamo anche se la vergogna aveva sempre preso il sopravvento sul desiderio. Mi è capitato di stuzzicare Sara mentre scopavamo, chiedendole se le avesse fatto piacere provare anche con altri. Lei aveva sempre divagato, anche se si capiva che la cosa la poteva stuzzicare. Un giorno, parlando di potenziali scambi di coppia, aveva detto che al massimo sarebbe stata disposta a dare una lingua in bocca allaltro, ma capivo che si trattava di un modo per comunicarmi una certa apertura al discorso. Forse l’avevo convinta! Sapevo che parlando in ufficio con Giulia, sua collega, ma anche amica e confidente, la cosa aveva stuzzicato entrambe. Fatto sta che un giorno, sapendo che sarebbero venuti a trovarci la casa di campagna, mi aveva fatto capire che sia a lei che al sua amica sarebbe piaciuto poter sperimentare qualcosa di nuovo e trasgressivo. Fatto sta che dopo questa bella cena estiva, condita come al solito da abbondante vino, nella mente delle due donne è scattato un fare complice. Giulia ha chiesto di andare in bagno, ma non mi è sfuggito locchiolino rivolto a Sara . Dalla porta sentivamo lacqua scrosciare… Non abbiamo fatto a prenderci conto di quanto stava per succedere che la porta del bagno si è aperta ed Giulia si è presentata con un completino intimo che lasciava spazio allimmaginazione, a questo punto Sara, scherzando sul fatto che avrebbe dovuto mettersi in pari con l’ouftfit, le ando incontro. In men che non si dica la situazione prese una piega incredibile: la prima immagine che mi viene in mente se ricordo quei momenti è di loro due abbracciate, che iniziano a darsi la lingua in bocca. Giulia toglie la maglietta a Sara e le slaccia i bottoni dei jeans. La cosa incredibile è vedere quanto sia eccitante guardare la differenza dei loro fisici: Giulia piccolina, con un seno appena accennato che traspare dal micro intimo che indossa. Non mi sfugge anche il lato B, perfettamente incastonato da un perizoma nero. Ma la sorpresa è anche vedere Sara perfettamente a suo agio. Giunonica, lesatto contrario del fisico dellamica, indossa un reggiseno nero, ma soprattutto delle mutandine che mettono in evidenza il suo sedere più grande ma perfettamente modellato. Una cosa incredibile vederle baciarsi e osservare le tettone di Sara stringersi tetto della sua amica che in un impeto di foga, toccando gliele, gliele fa uscire dalle coppe del reggiseno, cominciando a baciare bene e leccandole i capezzoli. Io e Luca, quasi Istintivamente, ci scopriamo con le mani nelle parti basse. è inevitabile L’eccitazione che ci provoca questimmagine, fino a quando le due si staccano dal loro bacio. Giulia si avvicina al suo fidanzato, iniziando al limonare e togliendogli ben presto i pantaloni. Io e Sara ci guardiamo divertiti mentre lei mi prende la mano spostandomi sul divano e sedendosi a cavalcioni su di me che nel frattempo sono rimasto in boxer in attesa di farmi sfilare la maglia da mia moglie. Ci baciamo divertiti ed eccitati. Sara mi invita girarmi a guardare gli altri, che nel frattempo si sono messi comodi sul divano, o meglio Luca è seduto sul divano, perché è Giulia è in ginocchio con il cazzo del suo uomo in bocca. Non resisto a questa immagine, metto Sara comoda ed sdraiata, e mentre le sfilo le mutandine scendo baciandole la pancia ancora più giù , per annusare lodore della sua fica. Mentre la sto leccando noto che i ragazzi si avvicinano a noi. In piedi con in mano il cazzo, Luca, lo porta pericolosamente vicino alla bocca di Sara e mi chiede il permesso di farlo assaggiare a mia moglie. Non faccio a tempo a rispondere che vedo laura con in bocca la cappella di Luca. il suo cazzo non è particolarmente lungo, ma grosso e nervoso. Mi fermo confuso è eccitato a vedere la saliva di Sara luccicare sullasta di Luca. Giulia, come me rimasta a guardare estasiata, rompe gli indugi e fa lo stesso cercandomelo. Commenta il mio commenta il mio pene, più lungo ma anche un po più stretto di quello del suo lui, dicendo a Laura che è bello alla loro età ogni tanto lasciarsi andare a delle trasgressioni. Ogni donna ogni tanto fa trasgressioni. Ogni donna ogni tanto ha bisogno di provare un cazzo nuovo, dice affondando il mio nella sua bocca. Quel momento iniziamo a non capire più niente. È una raccolta è un susseguirsi di immagini, di odori, di sapori, di sensazioni. Vedo, con il sederino di Giulia sulla faccia, mentre facciamo 69, il culo di Sara,, salita a cavalcioni di Luca. “Non cè problema di preservativo, perché entrambe le ragazze hanno la spirale”: appena il tempo di pensarlo che vedo la sua mano prendere il cazzo di Luca e piantarselo dentro, cominciando a cavalcarlo. Giulia si sposta e continua a spompinarmi, con il sesso completamente fradicio. A differenza di Sara,, sempre ben rasata anche se mai completamente, Giulia ha sulla passerina Un piccolo triangolino di peli. È eccitante sentire mia moglie farsi scopare da un altro, mentre io faccio lo stesso con la sua lei. Adesso siamo quattro sullo stesso divano, entrambe a cavalcioni sul loro compagno sbagliato. Loro lingue si cercano fuori dalla bocca vengono martellate allunisono dai nostri cazzi. Sentirle godere e gemere di piacere e fantastico ed eccitante. Mi sfilo da Giulia e Luca fa lo stesso. Entrambi cerchiamo la nostra compagna. Perché, dopo tutta questa trasgressione è il momento di gustarci le nostre rispettive lei. La cosa che noto subito in Sara,, baciandola, e il sapore della sua bocca. Un misto tra gli umori di Giulia e l’odore di cazzo, mischiati a quello a me familiare della sua fica. È appoggiata alla sponda del divano e Luca, dopo averglielo inumidito con la lingua prende Giulia nel buco del culo. So che a Sara non piace gola quindi la invito a salire a cavalcioni su di me per farsi scopare. Mi porge le sue tettone e le leccandole i capezzoli a mordere la sento urlare di piacere. “Mi piace il tuo cazzo, mi è piaciuto il cazzo di Luca, mi piacciono tutti i cazzi. Le ragazze sono fuori controllo le loro urla di piacere si spandono nellaria tanto anche noi non ce la facciamo più. Luca si sfila da Sara , la gira e un copioso getto di sperma le bagna la pancia fino ai seni. E anche il mio momento, mi tolgo e invito Sara riprendere il mio cazzo in bocca per finire. Giulia si avvicina con il benestare del suo uomo e mentre la mia lei mi sega la sua amica stuzzica la cappella con la lingua fino a che la mia esplosione la travolge; limmagine finale è la somma di una trasgressione forse irripetibile, anche se spero di no la mia sborra abbondante passa dalla lingua di Giulia a quella di Sara, che concludono questa esperienza indimenticabile baciandosi sporche del mio sapore.

Ho vinto la sfida | Racconto gay di gigi il culo

Finalmente ho vinto la sfida con mio nipote Marco. Un giorno dove avere fatto sesso con lui gli ho raccontato della mia avventura con il prete che avevo conosciuto alcuni giorni prima e che lui era riuscito a prendere nel buco del culo tre cazzi ed io lo avevo inculato i suoi tre fraticelli uno dopo laltro. Marco era al settimo cielo e mi disse dai zio fammeli conoscere anche a me piacerebbe provare a prenderne tre cazzi nel culo, be dissi vedo quello che si può fare, intanto mi era diventato duro il cazzo e lui mi montò sopra e ci chiavammo per oltre 1 ora e ci sborrammo in bocca, fu meraviglioso e dopo ci rivestimmo e Marco mi disse dai facciamo una scomessa chi riesce per primo a prendere nel culo tre cazzi si fara chiavare dal mio amico nero per un mese, il suo amico nero aveva un cazzo di 40 cm. ed un diametro di 15 cm. Io allora presi appuntamento con il prete la sera seguente dove inviatai anche i tre fraticelli che accettarono con entusiasmo e dissi loro che alla fine ci sarebbe stata una sorpresa. Lindomani sera arrivaro a casa mia molto presto, li avevo invitati per cena ed a servire la cena cera due miei amici che servirono la cena nudi. Arrivò anche Marco e dopo cena dove avevamo bevuto abbastanza i tre fraticelli si tolsero la tonaca e spuntarono i loro tre cazzi, non grossi ma abbastanza lunghi e senza dire una parola si presero in bocca i nostri tre cazzi il mio quello di Marco e quello del prete e ci fecero venire in bocca. Allora Marco disse noi due abbiamo fatto una sfida chi di noi due riusciva a prendere nel culo i vostri tre cazzi ed in bocca quello del vostro prete, prima incomincio io disse Marco e cosi il più grande dei tre fraticelli si sdraiò sul letto e Marco si sdraiò su di lui ed io aiutai il fraticello ad infilargli il cazzo nel culo mentre gli altri due incominciaro a leccarglielo, mentre io mi facevo inculare dal prete, allora uno dei due fraticelli incomincio ad allargagli il buco con dentro già un cazzo e con molta fatica riusci a fargli entrare il secondo cazzo ma già Marco soffriva e quando fece per introdurre il terzo non ci riusci ed allora i due fraticelli si tolsero e Marco fini per farsi il primo che lò inculò per almeno 20 minuti. Io intanto finito di essere inculato mi preparai ed invece dei tre fraticelli chiesi ai miei 2 amici di incularmi ed al prete di mettersi sotto, mi presi in culo il cazzo del prete e i miei due amici si misero di lato ed uno alla volta riuscirono a mettermeli nel buco del culo, stavo soffrendo anchio ma resistetti prendendo in bocca il cazzo di Marco ed laltro di un fraticello quindi avevo tre cazzi in culo e due in bocca mentre con le mani riuscivo a menare i cazzi dei due fraticelli, credo che nessuna donna sia riuscita a tanto e quando dopo una decina di minuti tutti vennero e mi tolsero i cazzi dal buco del culo dalla bocca e dalle mani mi fecero un applauso.

Il sacrificio della professoressa Francesca | Racconto tradimenti di Francesca E.

-Ma cosa sta succedendo qui? – questo era il pensiero che aveva attraversato, per un momento, la testa della giovane e sexy professoressa mentre stava camminando per il corridoio della sua scuola una volta che aveva terminato il suo “sportello pomeridiano” (che come sempre era stato disertato) dopoché un tonfo, che sulle prime non era stata in grado di identificare, l’aveva spaventata e poi incuriosita.

Figa maltrattata | Racconto sadomaso di Schiavetta

Quella tra venerdì 12 e sabato 13 marzo forse non può essere inserita tra le notti indimenticabili ma a mio modo di vedere, visto che il ricordo è fresco, vale la pena di essere raccontata. Allora, come capita tutti i venerdì che preludono a un week-end passato a casa dai miei Padroni, attorno alle 18 e 30 mi sono trovata a parcheggiare la mia auto nello spazioso seminterrato della Loro villetta. Salita in casa e messami in ginocchio al cospetto di Donna Maura, ho subito ricevuto ordini dalla stessa:Spogliati in fretta, esci nuda perchè il Padrone ha bisogno e tieni presente che questa sera abbiamo ospiti. Ragion per cui prepara una cena adeguata alloccasione. Forza, sbrigati!. Entrata nello sgabuzzino e toltami tutto, sono uscita e mi sono imbattuta in Padron Fabio. Prontamente in ginocchio, mi sono presa un calcio in un fianco e, a quattro zampe, ho seguito il Padrone in bagno. Lì, in ginocchio, ho ricevuto in bocca il suo cazzo che è esploso in una bella pisciata. Poi mi sono dovuta stendere a pancia in su, il Pdrone sè accovacciato, ho aperto la bocca e Lui sè messo a cagare. Finita levacuazione e mangiata, da parte mia, la sua merda (abbondante) gli ho pulito il culo con la lingua. Lui, con la carta igienica, ha controllato che il lavoro fosse stato fatto bene, mi ha fatto mangiare la carta e poi ha chiamato Donna Maura. La Padrona è arrivata qualche minuto dopo mentre io lho aspettata a terra supina, si è tolta le mutandine e mi ha pisciato in bocca. Come prevedevo era mestruata, e in questi casi la devo slinguare fino a farle raggiungere un orgasmo clitorideo. Lei sostiene, con buona ragione, che in quei giorni la penetrazione provoca bruciori, e quale migliore modo per godere, possedendo una schiava, di farsi fare un bel lavoro di bocca sul clitoride? Infatti, dopo la pisciata:E adesso fammi venire, lurida bastarda! E io lì a slinguare intensamente fino a sentirla gemere. Poi, con unabile ripassatina, mi sono sentita addirittura un complimento, cosa rara, della Padrona:Sei una merda, ma con la lingua te la cavi. Dopodichè mi sono alzata, ho indossato il vestitino dordinanza arancione di lanetta, mi sono data una sciacquata al viso e, col sapore del mestruo della Padrona in bocca, sapore che aveva superato quello della merda del Padrone, mi sono recata in cucina per preparare la cena. Aperto il frigorifero e il freezer (dove abbondano surgelati di ogni tipo), visto quello che cera, ho deciso per dei tagliolini al radicchio, filetto di branzino, patate al forno e, come dolce, un tortino al cioccolato che è la passione dei miei Padroni. Alle 20 sono arrivati gli Ospiti (i Signori Melissa e Luigi) i quali, invitati dalla Padrona, si sono serviti di me per pisciare. E lì ho scoperto che anche la Signora Melissa era mestruata, ma con Lei non ho dovuto fare il servizio reso a Donna Maura. Servita la cena e ottenuta lapprovazione degli Ospiti, i Signori si sono messi in poltrona dove ho servito Loro il caffè. Mentre io in cucina rigovernavo, Loro sono rimasti là a chiacchierare, quindi, dopo un bel po,Donna Maura mi ha chiamato e mi ha detto:Adesso fai godere i signori. Mentre le Signore osservavano, io mi sono tolta il vestitino e sono rimasta nuda. A me sè avvicinato il Signor Luigi che, dopo avermi succhiato le tette e accarezzato la passera, sè abbassato i pantaloni e me lha messo in bocca. Io glielho succhiato e poi, una volta duro, lui mi ha infilato il cazzo in figa e ha iniziato a cavalcare. A un certo punto sè messo a bagnarmi con la saliva il buco del culo, vi ha infilato due dita (eravamo in piedi, alla pecorina) poi, estratto luccello dalla figa, lha infilato nel mio culo. Ci ha dato dentro un po, quindi lha tolto, me lo ha messo in bocca e lì mi ha sborrato. A quel punto sono stata mandata nel bagno di servizio a farmi un bidet (con lacqua rigorosamente fredda) e poi sono tornata nella sala per soddisfare le voglie di Padron Fabio. Sempre alla pecorina in piedi, il Padrone mi ha infilato, ma probabilmente perchè molto eccitato, in pochi colpi mi ha riempito la figa. Altro bidet freddo, poi mi sono rivestita e sono andata in cucina a finire di sistemare le stoviglie. Al momento del commiato, al quale ho assistito in ginocchio, Donna Maura ha chiesto al Signor Luigi:Allora, che ne pensi di questa troia? E Lui:Niente male, un po freddina ma può andare. Andati via gli Ospiti, Donna Maura mi ha chiamato nel piccolo dungeon e mi ha urlato:Un po freddina… Ci hai fatto fare una figura di merda, maledetta puttana! E Padron Fabio:Adesso inevitabilmente dobbiamo punirti. Puniamo la tua patonza, che non ha saputo dispensare il godimento che avrebbe dovuto. Così mi hanno fatto sdraiare, nuda, sul lettino ginecologico, mi hanno fatto alzare le gambe e me le hanno fatte mettere nelle apposite forchette, mi hanno immobilizzato con una cinghia allaltezza della vita e hanno cominciato a frustarmi la figa. Donna Maura con un flogger, Padron Fabio con un gatto. La fustigazione è durata parecchio, tanto che io non sono riuscita a trattenere qualche urlo. Poi Donna Maura ha preso un ago e con quello mi ha punto le piccole labbra. Punture brevi ma molto dolorose perchè continue e in numero elevato. Infine Donna Maura ha completato lopera dandomi qualche unghiata al buchetto della pipì. Poi ancora qualche frustata e alla fine Donna Maura, rivolgendosi a Padron Fabio Gli ha detto:Penso che possa bastare. Abbiamo fatto un bel lavoro. Speriamo che questa bastarda abbia capito che deve essere più calda quando chiava con esseri superiori come noi e i nostri ospiti. Padron Fabio, da parte sua:Si, però qualche calcio ci starebbe bene Se è per questo – ha detto la Padrona – anche qualche colpo di canna. Così, fattami scendere dal lettino, mi hanno messa a quattro zampe, e mentre il Padrone mi ha rifilato una decina di pedatoni nel culo, Donna Maura mi ha colpito le chiappe con una canna dura. Poi, sempre nuda, nello sgabuzzino a dormire a terra con solo una coperta sopra. Al mattino, alzatami presto e con la figa in fiamme, quando ho fatto la pipì ho accusato un forte bruciore. Bruciore che è scomparso solo verso mercoledì.

Vacanze al mare, prima sera | Racconto saffico di Oldfaggot

Io e Luisa tornammo alla spiaggia con ancora.I nostri sessi pregni degli orgasmi avuti dallincontro con Claudia. Entrammo nel mare fresco,con lacqua allaltezza delle spalle, a calmare i bollori.Ma durò poco, a qualche metro da noi arrivò un materassino e distesa sopra cera una ragazza, di colore distesa sulla schiena.Capelli ricci, pelle debano due seni prosperosi e tra le gambe un triangolo di peli ricci. Entrambe la guardammo,era molto attraente,ci spostammo verso i suoi piedi ,teneva le gambe leggermente divaricate, i nostri occhi che miravano tra le cosce. Lapertura era nascosta dalla peluria,ma lei passandoci una mano,involontariamente aprii leggermente le labbra nere, per unistante scorgemmo lapertura della sua vagina,era di un rosa incredibile, in contrasto con il colore scuro delle sue grandi labbra. Credo che contemporaneamente balenò per le nostre menti lo stesso desiderio. Aprire le labbra per vedere ancora meglio questo bocciolo rosa nel nero della sua pelle. Ma non potevamo mica provarci con tutte,già avevamo fatto una conquista eccezionale con la bella Claudia. Luisa prese la mia mano sottacqua e la sbatte contro la sua fica.Pensai volesse che le facessi un ditalino, nel fresco dellacqua marina avvertii qualcosa di caldo sulla mano,ma vedi sta sporcacciona,mi stava pisciando in mano.- Ma Luisa,stai facendo la pipì sulla mia mano – E allora, non mi andava di sprecarla così nel mare – Tolsi la mano,gliela sbattei sulle natiche e le infilai il dito medio nel culo,così a freddo. Credevo che si sarebbe spostata o almeno stingesse le chiappe.No,invece,piegandosi leggermente in avanti favoriva la penetrazione,che fu totale. – Che bella idea,Anna, continua che mi fai godere. Muovendolo allinterno del suo retto la portai allorgasmo,che non mascherò molto,nonostante fossimo in luogo pubblico.-Dai usciamo, finisce male quà – dissi. Tornate sulla spiaggia ci stendemmo al sole.Passamo un paio dore a guardare i presenti,ognuna soffermandosi su cosa lattirava di più.Io ero stata colpita da una tipa non più giovane, attorno ai 45 -50 anni, era mora con i capelli lisci fino alle spalle, qualche ruga sul viso, due seni abbondanti e non molto cadenti per letà, un poco di pancia e una peluria folta che copriva la sua vagina. Mi attraeva ,credo principalmente perchè eravamo coetanee o quasi,mentre Luisa era più giovane di me per non parlare di Claudia,che poteva essere mia figlia. Quando costei si mise su un fianco potei vedere anche le sue natiche rotonde e sbirciando notai che la peluria correva anche tra le natiche. Una donna al naturale,come poche se vedono,ormai la moda impone la scomparsa dei peli.Quando si mise seduta,notai si teneva tutta al naturale,cosa rarissima aveva i peli sotto le ascelle.Fantasticai di fare allamore con costei, finchè Luisa non mi chiamò per rientrare. Tornate al bungalow, ci apprestammo per una bella doccia.Grondavamo di sudore,lo sentivo correre tra le chiappe fino alla fica. Prendemmo un paio dore di relax in attesa della visita a Claudia.Ci presentammo al tramonto del sole, nude ovviamente.Ebbi lidea di portare una bottiglia di vino frizzante. – Claudia ci sei? – domandò Luisa – Sì,venite tesori- rispose con voce calda. Il suo bungalow era identico al nostro,stava preparando la tavola, nuda con un grembiulino da cameriera attorno ai fianchi. – Ohhh,ma bella cameriera – esclamò Luisa. -Grazie – rispose e avvicinatasi alla mia compagnia le diede un leggero bacio sulle labbra – Vieni Anna,uno anche a te – le sue labbra si appoggiarono alle mie.Riprese il suo lavoro – Possiamo aiutarti? – le chiesi – No grazie ho finito. Aveva preparato una cena a base di frutta,dei piatti sui quali cera della frutta mista, principalmente quella estiva,ma su uno cerano alcune banane. Appoggiai la bottiglia sul tavolo ,sedute iniziammo a mangiare la frutta. Quasi subito, Luisa prese un fetta di melone, se la passo sulle labbra della bocca e la portò a quella di Claudia.Con gli occhi socchiusi lentamente ingoiò quanto offerto. Poi fu Claudia che ne prese unaltra, sollevando il grembiule la strofinò tra le labbra della vagina offrendola poi a me. La misi in bocca senza mangiarla subito volevo sentire il gusto del suo sesso. Non era durata molto la cena normale. Luisa, spostò i piatti e si sedette sulla tavola.Presa un albicocca la infilo nella sua fica,tutta dentro.-Chi la vuole? – Dalla alla padrona di casa – dissi io. Spingendo con i muscoli la espulse dalla vagina e la porse a Claudia.La prese in mano,la annusò con profonde inspirazioni e ne addentò una parte.Si vedeva che la stava gustando con piacere e me ne offrii laltra parte.Effettivamente sapeva di fica. Adesso toccava a me, vidi le banane. Presa una, mi misi a carponi sulla seggiola, con la saliva mi umettai lano e provai ad infilarcela dentro.Facevo un pò di fatica,venne in soccorso Luisa,preso il frutto in mano lo spinse dentro per metà,iniziando a muoverlo dentro e fuori. -Fai attenzione a non romperla – disse Claudia. Luisa la estrasse e la portò alle narici,annusandola come un lupo con la preda. Poi la passò a Claudia che si mise a leccare e succhiare la buccia,neanche fosse un cazzo. Ben umida della sua saliva, si mise in ginocchio e sua volta se la infilò nel culo, per intero. Luisa presa un altra la appoggiò alla fica di Claudia e la fece entrare fino in fondo. Claudia stava subendo una doppia penetrazione di banane. Costei già gemeva dal piacere – Ancora, più dentro,è bellissimo – Luisa prese il comando delle due banane muovendole con foga,Claudia si stava dimenando dallorgasmo crescente, finì a pancia in giù sul tavolo.Vendendo quanto accadeva, ero come una cagna in calore, ma le banane era occupate,vidi la bottiglia. La presi,mi strusciai il collo un paio di volta tra le labbra e tenendola per il fondo mi penetrai con questa. Il fresco del vetro mi fece aumentare il piacere. Luisa si girò verso di me,io ero seduta con i talloni appoggiati alla seduta,gambe divaricate e fica piena della bottiglia. – Ma guarda,questa maialina – esclamò – Si sta facendo il nostro frizzantino – Claudia mi guardava a sua volta, aveva ancora la banana dentro la fica – Ohh Anna, che bella idea hai avuto,facciamola provare a Luisa – Sì la voglio anche io. – Luisa distesa sulla tavola con le gambe aperte. Mi sfilai la bottiglia e la diedi a Claudia.A carponi tra le gambe di Luisa incominciava a leccarle la gnocca, colpi di lingua tra le labbra e sul grilletto.La fichetta glabra di Luisa si stava bagnando sempre di più.Claudia si rialzò, prese la bottiglia per il collo.- Ma cosa sta facendo? – pensavo – la vuole infilare per il fondo,ma è troppo largo – Claudia leggendo il mio pensiero mi disse – Lo dovresti sapere Anna, che da quella apertura escono delle piccole creature – Certo- replicai- ma il corpo si prepara a questo – Si ma la bottiglia è più piccola – Luisa interruppe la nostra conversazione – E basta parlare, Claudia infilamela tutta, spaccami la fica – Tenendone il collo con la mano sinistra, appoggiato il fondo sulla fica di Luisa,la copriva totalmente. Con delle piccole rotazioni a destra e sinistra, centimetro dopo centimetro Claudia ci stava riuscendo,Avevo gli occhi fissi sulla fica della mia Luisa, si allargava in maniera impensabile,era quasi a metà. – Ohhh mi stai spaccando tutta,che bello – mugolava.Claudia forzava sempre di più,ad certo momento si fermò. La sento che mi tocca lutero,di più non va – La biondina cominciava a rotearla nei due sensi, il viso di Luisa era trasfigurato dallorgasmo che stava avendo,si contorceva, non parlava solo gemiti sempre più forti.Lentamente Claudia estrasse la bottiglia,la fica di Luisa rimase aperta che si poteva vedere il rosa del canale vaginale. Tutto era nato da una mia idea, temevo che la patatina di Luisa sarebbe rimasta sempre così aperta. Dopo qualche minuto,riprese la sua forma naturale. – Allora,tesori miei brindiamo ? – chiese Claudia – Luisa,ripresasi le rispose – Certo,mia biondina,passami la bottiglia. Questa aveva il vetro tutto impregnato dai suoi fluidi vaginali. Claudia distenditi – le disse Luisa. Lei acconsenti, le gamb
e aperte,la sua fica rosa sormontata dalla riga di pelo color oro in bella vista. Luisa,tolse il tappo,tenendo la bocca della bottiglia chiusa con il dito pollice. La agitò per qualche istante e…. avvicinata alla fica di Claudia,con una mossa fulminea tolse il dito ed infilò il collo di un paio di centimetri dentro Claudia. Il getto di vino frizzante,spinto dal suo gas andò istantaneamente a riempire la vagina di Claudia,Luisa estratta la bottiglia fu investita dal vino che fuoriusciva dalla fica e si riversò sul tavolo. Ero sbalordita,mai visto una cosa del genere. Claudia andò in estasi – Fallo ancora – Anna vieni qua – mi disse Luisa. Tappò la bottiglia con il dito,lagitò pronta a ripetere loperazione. Dai Anna,va con la bocca vicino alla sua patata – Reintrodotta la bottiglia, altro getto dentro Claudia e questa volta il vino espulso dalla fica mi arrivava in bocca,ne bevvi un sorso,il resto mi schizzò in faccia.- Ancora una volta, Luisa – le chiese Claudia,ma purtroppo il vino aveva perso il suo gas,-Non cè più gas,se vuoi te la vuoto nel culo – Sì.sì nel culo – replicò eccitata Claudia. Si mise alla pecorina, Luisa le leccò il buco per lubrificarlo, infilò il collo per tre-quattro centimetri e ne verso il contenuto nellintestino di Claudia.Un clistere di vino frizzante. Mi scoppia la pancia – fu il commento – Resisti un attimo – le disse Luisa la quale mise la bocca vicino al buchino – Vai,spingi come quando caghi – Sparò dal suo ano un primo getto di vino che riempii la bocca di Luisa la quale lo bevve con bramosia.- Aspetta ancora un attimo – le disse Luisa. – Dai Anna,bevi anche te – Feci come Luisa ed anche la mia bocca venne riempita dal vino che sgorgava dalle viscere della piccola depravata. Non mandai giù tutto,ne tenni una parte,mi avvicinai a Claudia facendole segno di aprire la bocca. Dischiuse le labbra e dalla mia bocca feci colare nella sua il rimanente. Saziate e dissetate, ci abbandonammo sul tavolo pieno di vino. Con i corpi e capelli che puzzavano come delle ubriacone, ci scambiammo dei baci a vicenda. Era sera tarda,i primi sbadigli ci consigliarono il riposo. -Buonanotte Claudia,grazie è stata una serata stupenda – disse Luisa – Grazie a voi, non la dimenticherò.Ci vediamo alla spiaggia domani – Sicuro,tesoro – ancora Luisa. Rientrate al nostro numero nove, ci facemmo una doccia,a letto in attesa del secondo giorno di vacanze.

Al cinema porno | Racconto orge di Vecchiobambino

Quel giorno Cristina e suo marito Tiziano si stavano annoiando un po. Avevano voglia di sesso, ma non del solito sesso in casa, nel letto o sul divano, cercavano qualcosa di più, un po di trasgressione e quando venivano loro quelle voglie, erano pronti a soddisfarle in qualsiasi modo. Daltronde Cristina era abituata ad andare con altri uomini sotto gli occhi del marito e a lui faceva piacere assistere e partecipare alle esibizioni erotiche della moglie.

La Caccia al tesoro in palio le fidanzate | Racconto scambio di coppia di ScorpioneRm

Siamo tre amici per la pelle non abbiamo tabu tra di noi e il sabato sera dopo il Pub andiamo tutti a casa mia con le rispettive fidanzate si beve e riscaldiamo ambiente con un film porno e facciamo sesso con le nostre donne ci eccitiamo guardandoci abbiamo tutti e tre bei cazzoni stavamo scopando a pecorina le due ragazze stando vicinissime hanno iniziato a toccarsi e baciarsi mugolando e ansimando sono andato in camera ho preso dei piumoni e li ho stesi sul pavimento abbiamo lasciato le ragazze nude che si baciavano e si leccavano la fica mugolando Marco divertiamoci anche noi mi ha afferrato il cazzo io mi sono girato verso Emanuele e gli ho fatto segno di avvicinarsi e a cerchio una mano sui cazzi e una mano sulle chiappe del culo poi una lingua calda sul collo le ragazze urlavano di piacere la mia tremava aveva raggiunto orgasmo mi sono trovato uno appoggiato dietro altro difronte strusciavano i cazzi sulla mia pelle e infilavano le dita nel culo e Emanuele davanti mi ha infilato la lingua e ci siamo baciati e poi a Marco poi tutti e tre insieme ci siamo baciati succhiandoci le lingua ci siamo stesi anche noi le ragazze si sono impossessate dei cazzi ormai tutti erano di tutti Marco era sopra la mia donna e la stava sbattendo io con la sua donna che mi succhiava il cazzo un groviglio di carne come trovavi un buco buttavi dentro ce le siamo passate poi io sotto e una alla volta salivano e doppia uno in fica e uno in culo urlavano e godevano poi Emanuele ha schizzato in bocca a stefania la mia donna tenendo in bcca lo sperma si è allungata verso me e baciandomi mi ha passato il liquido caldo e salato che a mia volta ho afferrato la faccia di marco e lo baciato facendogli assaporare e cosi abbiamo fatto anche con i nostri a turno patto di sperma abbiamo bevuto riso e scherzato le donne sono andate in camera a riposare e noi nudi sul tappeti abbiamo fatto le nostre confessioni raccontandoci delle volte che ci siamo desiderati ma trattenuti episodi dove ci abbracciavamo stretti oppure i bacetti di saluto prolungati o vicino alla bocca mi sono girato guardando Emanuele ho confessato che quando mi masturbavo ho pensato per eccitarmi che mi saltava addosso eccitato e mi costringeva a succhiargli il cazzo e poi mi piegava e mi scopava con forza e il cazzo diventato duro e lo fatto vedere per come la cosa mi eccitasse una risata e Emanuele mi saltato addosso bloccandomi le braccia tirandomi verso di lui mi spingeva il cazzone in faccia poi ha detto a Marco aiutami realizziamo il suo sogno prendendomi per i capelli e ho aperto la bocca me lo ha messo dentro e mi ordinava di succhiarlo e non fargli sentire i denti altro mi apriva le chiappe e sputava e con le dita spalmava la saliva poi anche lui appoggiato il cazzo e li succhiavo a turno belli duri e Emanuele mi ha fatto inginocchiare sputato sulla cappella e un colpo secco entrato ho urlato per il dolore ma mi teneva per i fianchi e mi ha sbattuto mi sono abbracciato Marco e ci siamo baciati poi andato dietro e mi ha scopato avevo il cazzo duro Emanuele si abbassato a succhiarlo poi si è girato e lo ha voluto non avevo goduto mai cosi tanto dietro e davanti alla fine ho urlato che venivo e anche loro siamo rimasti attaccati

Al cinema porno | Racconto orge di Vecchiobambino

Quel giorno Cristina e suo marito Tiziano si stavano annoiando un po. Avevano voglia di sesso, ma non del solito sesso in casa, nel letto o sul divano, cercavano qualcosa di più, un po di trasgressione e quando venivano loro quelle voglie, erano pronti a soddisfarle in qualsiasi modo. Daltronde Cristina era abituata ad andare con altri uomini sotto gli occhi del marito e a lui faceva piacere assistere e partecipare alle esibizioni erotiche della moglie.

Mia suocera | Racconto incesti di Fabiao

Con mia suocera ho avuto sempre un buon rapporto e alla fine proprio quello , il rapporto , è stato il lato migliore !!! Negli anni siamo entrati veramente in confidenza ed essendo molto più vecchia di me è stata comunque ancora una bella donna : un seno generoso e un bel culone che io ho sempre guardato con interesse !!! Si sa, oggi anche le donne mature hanno scoperto la comodità dei leggings e li usano per stare a proprio agio in casa e l’occhio cade li e a volte anche sul davanti dove spesso si nota il rigonfiamento della fica e anche il suo taglio !!! Abitando nella stessa casa si sentono i rumori e quando si fa la doccia lo si sente !!! Era già capitato spesso che trovandoci soli a casa lei sembrasse che , sentendo che io stavo docciandomi si presentava subito dopo ed io dovevo correre a mettermi l’accappatoio per aprirle a volte per delle semplici scuse inventate al momento !!! Mi guardava spesso la zona del pacco e vedevo che l’occhio le cadeva sempre lì … in zona uccello quindi !!! Anche io sentivo a volte che lei si stava docciando e il pensiero correva subito alle sue tette grosse , al suo culone e pensavo a come fosse messa in mezzo alle gambe … la pensavo anche un po’ pelosa ed il pensiero non mi spiaceva affatto !!! Così un giorno ho preso coraggio e , una volta sentito finire il getto della sua doccia sono sceso per ricambiarla col suo stesso comportamento !!! Le sono piombato in casa chiedendole un limone , anche se lo avevo anch’io, e con questa scusa lei , naturalmente in accappatoio mi invito’ a fermarmi per due chiacchiere !!! Anche il mio occhio cadeva cercando di intravedere le tette e speravo che l’accappatoio si aprisse leggermente per vederle le cosce !!! Ma ci penso’ lei … si sedette di fronte a me e accavallando le gambe le potei guardare le sue belle cosce scoperte !!! Non mi nascondevo e più guardavo e più lei si scopriva le gambe !!! Ad un certo punto mi chiese “ vedo che sembri interessato al fatto che sotto l’accappatoio sono nuda … ti eccito ? “ … mi lascio’ un po’ stupito ma le risposi schiettamente : “ certo … sei ancora una donna attraente e mi stai eccitando … infatti , essendo io in tuta lei poté intravedere il mio stato di erezione che ben risaltava sotto ai mie pantaloni !!! A questo punto lei si alza e si dirige verso il lavello voltandomi le spalle !!! Ecco il momento e mentre lei sciacqua le tazzine del caffè che avevamo bevuto io la raggiungo da dietro … mi appoggio al suo culo e comincio a farle sentire il mio cazzo ormai durissimo … le metto le mani sotto al l’accappatoio e comincio a toccarle le tettone !!! Lei si asciuga velocemente le mani e mi tocca il pacco cominciando a massaggiarmi il cazzo !!! Subito si apre la cintura ed io scendo con una mano sulla figa che , come avevo immaginato è pelosa … mi eccito ancora di più e la faccio girare … a questo punto mi abbasso e arrivato con la faccia all’altezza del pelo comincio a stimolarla con le dita in figa e la lingua sul clitoride … lei ansima e dice “ continua così … mi fai impazzire !!! “ il gioco è fatto !!! Mi stacco rimettendomi in piedi ed ora è lei che si abbassa tirandomi giù pantaloni e boxer : il mio cazzo salta fuori in tutta la sua durezza : “ adesso voglio assaggiare quello che normalmente assapora mia figlia !!! “ dice lei e subito me lo prende in bocca … con la lingua segue il profilo della mia cappella e poi scende leccandomi le palle … poi con la lingua risale lungo la mia asta dritta e dura … “ non fermarti “ le dico !!! Ormai ho proprio voglia di scoparla per bene e la faccio rialzare mettendogli le mani sulle chiappe e allargandogliele la spingo verso il tavolo della cucina … lei si siede sul tavolo e usa l’accappatoio come una tovaglia … alza e allarga le cosce e mi dice “ ti tocca scoparmi a dovere e farmi sentire dentro il tuo bel cazzo giovane … dai d’ottimi e sbattimi per bene “ !!! Non mi faccio pregare e entro col mio cazzo duro nella sua figa bagnata … comincio così a pomparla mentre le stimolo il clitoride … lei dopo poco gode gemendo “ non smettere … vienimi dentro che voglio sentire la tua sborra calda dentro di me … tanto sono in menopausa … dai … dacci dentro “ !!! Continuo così a stantuffarla usando tutta la lunghezza del mio cazzo e spesso esco ed entro nella sua figa letteralmente fradicia … riesco a farla venire una seconda volta e poi esplode il mio orgasmo super … la riempio di sperma come lei mi ha chiesto !!! Per completare l’opera la lecco ancora sentendo anche il sapore del mio sperma che le cola anche sul buco del culone… “ la prossima volta me lo devi fare anche nel culo … devi rompermelo per bene … e non mi dire di no !!! “ “ certamente suocera noia adorata “ le dico !!! Ci rivestiamo dandoci appuntamento alla prossima cavalcata !!!

Quando la mamma è grande | Racconto incesti di Mitana

Siamo a maggio inoltrato ed i primi calori estivi si fanno sentire. La stanza e` in penombra colle persiane accostate per lasciare il sole fuori e mentre mamma si dedica alle faccende di casa io mi stendo sul divano. Sono pieno di me, soddisfatto della mia vita anche se lontano c`e` una mamma ed una bambina che reclamano la mia presenza. Non voglio vederle. Sono deciso a mai piu` rivederle. Certo che pero`, se ripenso alle lunghe cavalcate colla mia signora, al suo seno che riuscivo a tenere in bocca o al culo che tenevo in una mano o al boschetto peloso mi viene un fremito ed il cazzo alza la testa. Quella vagina aperta che mi aspettava gia` umida il tremito delle grandi labbra che sembravano allungarsi per abbracciare la nerchia il buco del culo che vibrava aspettando una visita mi fa arrapare ed a volte a considerare la decisione di mai piu` rivederla. La moglie esibizionista e disponibile ad incontri con sconosciuti purche` non la abbandonassi. Dio che deficiente che sono stato. Adesso potrei essere a letto con lei e qualche bel cazzone che la stia fottendo mentre io colla lingua umidifico i loro genitali. Che pirla! A giudicare dal cazzo duro che reclama una fica calda devo proprio essere stato cieco a non vedere il desiderio di quella donna a tenermi accanto a se e sordo a non sentire la sua fica che reclamava interesse dal mio strumento. Cieco e sordo ma soprattutto deficiente e coglione. Gia`, coglione. Dove la trovo una moglie che mentre mi fissa negli occhi e` scossa da un orgasmo causato da un cazzo duro che la sta inculando approfittando della ressa nel tram? O come quella volta che su uno scoglio di Capri mentre io nuotavo lei aveva spalancato le cosce per farsi ammirare la fica nuda da quel giovane che massaggio` il cazzo fino a sborrarsi addosso. Queste sono donne da tenere da conto. Se si ha la fortuna di incontrare sinmili animali da letto bisogna poi esser capaci di trattenerli. Invece adesso mi ritrovo da solo e con una mamma… una mamma che… A proposito di mamma e` salita sulla scaletta e sta pulendo le finestre a cominciare dall`alto e mentre si dondola agitando lo straccio le si scopre il culo colla pelle bianca e liscia ed il canale delle chiappe segnato da una striscia di stoffa nera che dovrebbe essere la sua mutandina. Pero`, mamma. A ben considerare e` ancora ua bella donna e piu`la guardo piu` mi attizza. Guarda che cazzo duro mi e` venuto. Oh mamma. Le gambe affusolate che s`ingrossano man mano che si dipartono dal ginocchio, la pelle e` di pesca e` seta e` liscia e piu` morbida laddove si congiungono e racchiudono il centro del Paradiso, il buco dell`Ozono il buco nero dell`Infinito. Anche il buco del culo colla sua raggiera e l`alone di pelo che proviene dal pube fa la sua figura. E le chiappe sode! Quando passa per la via non sono tanti i passanti che si fermano per ammirarle e pochi riescno a non fare commenti di cui lei e` fiera ed io mi attizzo. Sono figlio di quelle chiappe sono nato da quella bernarda pelosa ho bevuto a quel seno, ho ammirato dall`interno quella vulva. AH mamma! Mamma e` al pari della mia ex moglie un`animale da letto. E` nata per essere sottomessa, sottomessa da un uomo che le sta sopra anche se una delle posizioni da lei preferite e` stare sopra per guidare la profondita` e velicita`, decidere il ritmo insomma. Eccola che scende dalla scala, sculetta per spostarla all`altra finestra, vi monta ed ecco di nuovo le belle chiapep esposte. Va`, le si vedono perfino i peli pubici che schizzano dai bordi delle muatandine. Non li raderebbe per nessun motivo, e fa bene. Una donna senza pelo pubico perde gran parte della sua femminilita`. Inoltre il pelo conserva il profumo della fica anche dopo la doccia. Ricordo il profumo acre di piscio e di sborra che conservava il pelo della mia signora. Mi divertivo a succhiarlo facendola arrabbiare perche` lo tiravo fino a strapparlo quasi. Ah, se mia madre… bah. Mi sto toccando, il cazzo mi tira da matti, mi fa male alla base, ha bisogno di sfogare e cosa c`e` di meglio di una sana pugnetta? Avvolgere l`asta nella mano quasi fosse quella gentile di una donna, moglie o mamma e` lo stesso, scapocchiarlo come se fosee la fica a farlo, e` una sensazione meravigliosa, strizzo le palle e vorrei infilarmi un dito nel culo ma la posizione supina me lo impedisce. Mi scoccia alzarmi ed andare in bagno per infilarmi nell`ano il manico dello scovolo. Magari alla prossima sega. Ricordo i pompini che mi ha fatto mia moglie, le seghe alla spagnola strofinando il cazzo tra le tette fino a sborrarle in bocca. Che sensazioni, chissa` se le rivivro` ancora. Nei sogni le tette soni piu` pesanti le fiche piu` calde i baci piu` focosi. Quello che rimpiango e` il buco del culo che ho profanato poche volte, molto poche in proporzione a quante volte avrei potuto incularla. Lei impazziva letteralmente sentirsi otturata da dietro mentre davanti la tappavo con un cazzo di gomma. La doppia penetrazione la faceva andare fuori di testa come il cazzo grosso del suo amico. Perche` mi hai tradito, eh, perche`? Che poi non l`ho lasciata per il tradimento ma per la testardaggine di negare tale tradimento fino a che la pancia gonfia non l`ha obbligata a confessare. Le avrei perdonato tutto, ma non sopporto la falsita`. Se uno mi racconta il falso e` perche` crede che io sia deficiente e la cosa mi manda in bestia. Non fosse stato cosi` adesso sarebbe accanto a me a succhiarmi il cazzo che mi tira da matti. Ho voglia di una mano amica di un buco di culo di una fica accogliente…. – Eccomi. La voce di mamma mentre imbocca il cazzo e cogli occhi sorridenti succhia. Succhia, si, succhia il cazzo che esplode e le allaga la gola. Tossisce mentre inghiotte il mio seme. La guardo sbalordito. Quando si riprende fa schioccare la lingua mi afferra il cazzo lo scuote e: – E` mezz`ora che strizzi `sto strumento e chiedi una bocca che lo accolga. Ecco la bocca. Non ho potuto resistere e poi mai potrei lasciare mio figlio desiderare qualcosa e non accontentarlo. Pulise per bene asta e cappella quindi torna alle sue finestre mentre io mi appisolo rilassato e felice. Non c`e` che dire, mia madre e` una gran puttana ed io sono un grande….figlio di puttana. MItana

Prima la moglie poi il marito | Racconto bisex di Damiano

Io sono un uomo di 61anni divorziato da 6 sono del sud ma da tantissimi anni vivo al nord le donne non mi sono mai mancate.una sera mi stavo annoiando e vado su un sito di incontri comincio a chattare con una bella donna di 50 anni chattiamo per più di due ore e scopriamo che abitiamo nello stesso paese mi dà appuntamento per il giorno dopo in un bar una bella chiacchierata mi racconta di essere sposata da quasi trent’anni e vuole provare qualcosa di nuovo le chiedo che se vuole possiamo andare a casa mia beviamo qualcosa un bacio e mi dice che a voglia di scopare in camera da letto mi prende subito il cazzò in bocca la metto a 69 le lecco figa culo dopo un bel po’ mi chiede di scoparla la scopo in tutte le posizioni stavo quasi per sborrare mi dice non così presto mi devi sborrare nel culo la inculo quando sborro esausti sul letto mi dice che la prossima volta la devo scopare a casa sua le dico che per me era uguale dopo tre giorni mi chiama e mi chiede se verso le tre potevo andare da lei arrivò a casa sua un caffè e finiamo in camera da letto mi chiede se le lecco la figa comincio a leccare da per tutto mi prende il cazzò in bocca comincia a farmi un bel pompino mentre la stavo scopando dice dai vieni fuori le chiedo che sta succedendo mi dice tranquillo e mio marito gli piace guardare mentre tu mi scopi e se mi piace lo posso anche inculare che quando scopano lei lo incula con un cazzò finto ma non avevano mai trovato un uomo che lo inculasse per me era la prima volta gli dico dai proviamo lo chiamo viene da noi sul letto cominciano a farmi un bel pompino a due mentre mi inculo la moglie lui sotto mi lecca coglioni buco del culo le chiede a sua moglie di preparargli il culo lo lecca mentre lui mi sbocchina mi dice dai fammi provare il tuo cazzò gli metto la cappella mi chiede di fare piano che il mio cazzò e molto grosso dopo un po’ mi chiede di spingere spingo un po’ entra un bel po mi fermo e mi chiede di metterglielo tutto nel culo comincio ad spingere e a pomparlo sempre più forte la moglie e sotto lecca tutto quello che trova lui godeva come una troia mi dice che gli piace gli chiedo di sedersi sul mio cazzò comincio a fargli una sega per me era la prima volta che toccavo un cazzò e devo dire che mi piaceva lui godeva sempre di più le dice alla moglie amore abbiamo trovato l’amante prefetto stavo per venire e mi chiede se gli sborro in bocca voleva provare tutto tolgo il cazzò dal culo lo prende in bocca mi chiede se non avessi voglia di succhiare il suo le dico dai proviamo ci mettiamo a 69 il mio primo pompino gli scarico in bocca una quantità di sborra anche lui mi sborra in bocca la moglie prende i due cazzi in bocca e finisce di succhiare tutta la sborra visto che abitiamo vicino scopiamo due tre volte la settimana lui mi a chiesto che mi vorrebbe inculare così mentre io inculo la moglie lui incula me

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