Ieri parlare con Angela, e parlare con lei di quel che le aveva fatto il suo zio paterno, mi ha fatto tornare in mente mia zia Gabriella, e ormai continuo a pensarci da ore. La mia storia è diversa da quella di Angela, perché io non sono stato violentato. E certo non sono nemmeno stato abusato. Il nostro è stato uno scambio, in fondo: abbiamo rimediato, nessuno si è fatto male, nessuno ne ha sofferto. Nessuno scambio per Angela, invece: le avevano dovuto mettere dei punti, lì sotto, dopo che quella bestia di suo zio laveva stuprata. A me nessuno ha dovuto mettere dei punti. Nessuno mi ha picchiato. Forse circuito, ma non certo violentato. Negli anni sono arrivato a pensare che mia zia fosse una persona normale, dopotutto. Mia madre lavrebbe ammazzata, se avesse saputo che cosa abbiamo fatto quasi ventiquattro anni fa, ma per quanto assurdamente anormale, a me, dopo tutto questo temo, sembra sempre di più una cosa tuttaltro che anormale. Strana, fuori dalle consuetudine, irrituale. Ma non anormale, e non contro natura. La violenza, quella sì, è contro natura.
al mare con la zia
Duchessa – capitolo I – La schiava e la sua padrona | Racconto dominazione di Koss
Le due donne erano molto simili e anche molto differenti. Intanto la prima era una Padrona e l’altra la sua schiava, erano entrambe quarantenni anche se la Padrona aveva qualche anno in più della schiava, la Padrona aveva da poco superato i quarantacinque, la schiava era più vicina ai quaranta. Erano entrambe alte e bionde, ma mentre la padrona era sinuosa e snella la schiava era statuaria e matronale, la Padrona era sciolta e sicura, l’altra era più rigida e naturalmente sottomessa. Entrambe avevano un aspetto nordico, il viso della Padrona era malizioso con gli occhi castani e un costante sorriso beffardo, l’altra aveva gli occhi grigi tendenti al viola e un atteggiamento remissivo e contrito in netto contrasto con l’imponenza del suo corpo.
Stupro di gruppo | Racconto gay di Mimi
Nella piscina comunale dell’entroterra Milanese dove lavora Giulio, un dipendente di 30 anni e ligio al dovere, anche se nel box spesso si annoia e pensa ad altro: un fine settimana con qualche bella ragazza da fottere, giocare a palla o bere con gli amici, oppure osserva con attenzione certi culetti degli avventori che si accalcano nei spogliatoi per usufruire della palestra e le vasche, lui non disdegna un bel culetto di donna e neanche quello maschile, purché sia piacente e specialmente passivo. Purtroppo in piscina sono pochissimi le persone di bello aspetto, a maggior parte di loro sono grassi e racchi, anche se qualche volta chiude un occhio pur di sollazzare la sua minchia, come su Yuri: ragazzo 18enne albanese, non era gran che… come fisico, ma a bocca sapeva tirare pompa da sballo tanto che lo veniva a trovarlo spesso nel gabbiotto e farsi fare un bel pompino compreso il culo, anzi fatico molto per sverginarlo la prima volta in palestra. Purtroppo si doveva accontentare di qualche maschietto che gli prudeva il buco, mentre cera uno in particolare che lo eccita solo a guardarlo, non lo conosce molto bene e neanche per nome, non aveva la tessera, pagava l’ingresso e veniva rare volte. Ma? Nei suoi successivi turni di lavoro…. lui, lha visto completamente nudo quel fichetto che niente male a culo da sognarlo pure di notte. E alto 1,80… sui 20 anni e molto carino, capelli corti e biondi, viso gentile, con spalle larghe e forti, braccia e gambe normalmente muscolose, non troppo. Si veste sempre con dei jeans scoloriti e delle scarpe da running con indosso un maglioncino di cotone bianco, e sotto porta un slip nero della Calvin Klein con bordo bianco, un tshirt bianco intenso. Nel vederlo era molto sexy.
Alla Mamma | Racconto incesti di mariaci m
Ciao voglio raccontervi cosa mi è accaduto qualche tempo fa.
Cameriera per caso | Racconto trans di sally_xdress
Marco e Nadia sono coinquilini da un paio di anni. Entrambi studenti universitari, Marco è ancora nel pieno del suo corso di studi, mentre Nadia sta scrivendo la tesi ed è quasi alla fine. Un giorno, mentre Nadia è in facoltà, Marco a casa usa il notebook della coinquilina per scaricare alcuni suoi documenti; dopo averli scaricati, li copia su una penna usb e distrattamente cancella i file, ma mentre si sta completando loperazione si accorge che per errore ha cancellato anche un file di Nadia, con nome Capitolo II Tesi, ed oramai è impossibile annullare loperazione. Quando Nadia torna a casa, Marco prova a spiegarle cosa è accaduto:
Io e lo scimpanzè | Racconto zoofilia di lucaded
Lavoravo in un laboratorio come ricercatrice, stavamo sperimentando un farmaco che stimolava lattività sessuale e una pomata per ingrossare il pene.
Scopata dal marito della mia amica | Racconto tradimenti di Barbara71
Aprile 2009
Sesso anale per ricatto | Racconto prime esperienze di Special A
È da poco finita la scuola e siamo partiti per andare in villaggio turistico. Arrivati conosco un animatore molto carino chiamato Jonathan che mi piacque subito molto. Una sera ci baciamo e la sera successiva ci siamo ritrovati a fare dei preliminari in spiaggia. Il giorno dopo abbiamo fatto lamore e così altre volte.
Sesso orale con mia sorella | Racconto incesti di alexincesto27
ciao a tutti!io è la prima volta che scrivo un racconto del genere,sul permesso di mia sorella (che sta qua in parte a me) scrivo,vi scriviamo diciamo le nostre avventure,quello che facciamo quando mamma non cera
Mamma mi fai un pompino? – 6 – Le prime sborrate nella sua fica | Racconto incesti di Anna madre incestuosa
Oggi ho deciso di riprendere il filo del racconto ripartendo da quello che era successo il mattino del mio risveglio dopo quel primo,traumatico pompino che avevo fatto a mio figlio e poi…tutto quello che era accaduto nei giorni successivi e che aveva dato inizio al definitivo cambiamento del corso della mia vita affettiva,erotica e della mia visione morale e del mondo.
La cognata scopata | Racconto incesti di Tenebrous74
Telefonata della cognatina sul mio cell. Lei mi chiede se posso scendere da lei per sistemare una presa di corrente del bagno che fa i capricci, e se posso andarci la mattina che lei resta a casa, le dico di si e l’indomani mi reco nel suo appartamento, i figli sono a scuola e il marito a lavoro, suono al citofono e lei mi apre, salgo le scale e lei mi accoglie d’avanti alla porta d’ingresso con addosso una magliettina e un paio di pantaloncini attillati.
Pompino con ingoio ad un giovane sconosciuto | Racconto tradimenti di Raf90
Pomeriggio. Passeggiavo tranquilla. Ero immersa nella natura, odori di primavera, arietta fresca, serenità. In una piazzola, unauto grigio chiaro parcheggiata. Passando accanto alla macchina, notai allinterno un uomo intento a guardare il suo telefonino. Immediatamente notai che lui alzava lo sguardo e mi guardava con insistenza. Ressi lo sguardo, non esitai un attimo, ma tirai dritto per la mia strada. Ero tranquilla, non eccitata, non ancora…
Lelettricista | Racconto etero di Piccola Ale 91
Era una normalissima mattina di febbraio…un po umida,un po buia,ma comunque niente male.
Le esperienze mie e di mia moglie | Racconto trio di gambe_gambe_gambe
Come vi evince dal mio nick le gambe sono la mia passione… e in special modo le gambe velate…
Sesso con mia madre nubile | Racconto incesti di DEREKd
Come qualsiasi ragazzo adolescente mi masturbavo molto, avevo la mia scorta segreta di film e riviste per adulti che usavo per masturbarmi ogni giorno.
Mia moglie e il cazzo nero | Racconto tradimenti di teo.cuck
Mi presento mi chiamo Matteo ho 34 anni e sono sposato da 5 anni con Chiara, lei è bionda, occhi verdi, magra con un fisico atletico e un culo dalle forme perfette che farebbe girare la testa ad ogni uomo del mondo. Io e lei abbiamo sempre cercato di portare quanta più trasgressione possibile nel nostro rapporto e io è da un annetto che volevo provare a diventare un cornuto.
La sua proposta indecente (capitolo 2) | Racconto etero di tigrottina
Proprio a ridosso di quell’estate avevo iniziato a prendere lezioni di tennis.
Una moglie matura – La puttana della porta accanto 1^parte | Racconto orge di M0nia
Naturalmente sono io, Monia, la puttana della porta accanto e vi spiego come e perché.
Il sacrificio della professoressa Francesca | Racconto tradimenti di Francesca E.
-Ma cosa sta succedendo qui? – questo era il pensiero che aveva attraversato, per un momento, la testa della giovane e sexy professoressa mentre stava camminando per il corridoio della sua scuola una volta che aveva terminato il suo “sportello pomeridiano” (che come sempre era stato disertato) dopoché un tonfo, che sulle prime non era stata in grado di identificare, l’aveva spaventata e poi incuriosita.
Le esperienze mie e di mia moglie | Racconto trio di gambe_gambe_gambe
Come vi evince dal mio nick le gambe sono la mia passione… e in special modo le gambe velate…
Figa maltrattata | Racconto sadomaso di Schiavetta
Quella tra venerdì 12 e sabato 13 marzo forse non può essere inserita tra le notti indimenticabili ma a mio modo di vedere, visto che il ricordo è fresco, vale la pena di essere raccontata. Allora, come capita tutti i venerdì che preludono a un week-end passato a casa dai miei Padroni, attorno alle 18 e 30 mi sono trovata a parcheggiare la mia auto nello spazioso seminterrato della Loro villetta. Salita in casa e messami in ginocchio al cospetto di Donna Maura, ho subito ricevuto ordini dalla stessa:Spogliati in fretta, esci nuda perchè il Padrone ha bisogno e tieni presente che questa sera abbiamo ospiti. Ragion per cui prepara una cena adeguata alloccasione. Forza, sbrigati!. Entrata nello sgabuzzino e toltami tutto, sono uscita e mi sono imbattuta in Padron Fabio. Prontamente in ginocchio, mi sono presa un calcio in un fianco e, a quattro zampe, ho seguito il Padrone in bagno. Lì, in ginocchio, ho ricevuto in bocca il suo cazzo che è esploso in una bella pisciata. Poi mi sono dovuta stendere a pancia in su, il Pdrone sè accovacciato, ho aperto la bocca e Lui sè messo a cagare. Finita levacuazione e mangiata, da parte mia, la sua merda (abbondante) gli ho pulito il culo con la lingua. Lui, con la carta igienica, ha controllato che il lavoro fosse stato fatto bene, mi ha fatto mangiare la carta e poi ha chiamato Donna Maura. La Padrona è arrivata qualche minuto dopo mentre io lho aspettata a terra supina, si è tolta le mutandine e mi ha pisciato in bocca. Come prevedevo era mestruata, e in questi casi la devo slinguare fino a farle raggiungere un orgasmo clitorideo. Lei sostiene, con buona ragione, che in quei giorni la penetrazione provoca bruciori, e quale migliore modo per godere, possedendo una schiava, di farsi fare un bel lavoro di bocca sul clitoride? Infatti, dopo la pisciata:E adesso fammi venire, lurida bastarda! E io lì a slinguare intensamente fino a sentirla gemere. Poi, con unabile ripassatina, mi sono sentita addirittura un complimento, cosa rara, della Padrona:Sei una merda, ma con la lingua te la cavi. Dopodichè mi sono alzata, ho indossato il vestitino dordinanza arancione di lanetta, mi sono data una sciacquata al viso e, col sapore del mestruo della Padrona in bocca, sapore che aveva superato quello della merda del Padrone, mi sono recata in cucina per preparare la cena. Aperto il frigorifero e il freezer (dove abbondano surgelati di ogni tipo), visto quello che cera, ho deciso per dei tagliolini al radicchio, filetto di branzino, patate al forno e, come dolce, un tortino al cioccolato che è la passione dei miei Padroni. Alle 20 sono arrivati gli Ospiti (i Signori Melissa e Luigi) i quali, invitati dalla Padrona, si sono serviti di me per pisciare. E lì ho scoperto che anche la Signora Melissa era mestruata, ma con Lei non ho dovuto fare il servizio reso a Donna Maura. Servita la cena e ottenuta lapprovazione degli Ospiti, i Signori si sono messi in poltrona dove ho servito Loro il caffè. Mentre io in cucina rigovernavo, Loro sono rimasti là a chiacchierare, quindi, dopo un bel po,Donna Maura mi ha chiamato e mi ha detto:Adesso fai godere i signori. Mentre le Signore osservavano, io mi sono tolta il vestitino e sono rimasta nuda. A me sè avvicinato il Signor Luigi che, dopo avermi succhiato le tette e accarezzato la passera, sè abbassato i pantaloni e me lha messo in bocca. Io glielho succhiato e poi, una volta duro, lui mi ha infilato il cazzo in figa e ha iniziato a cavalcare. A un certo punto sè messo a bagnarmi con la saliva il buco del culo, vi ha infilato due dita (eravamo in piedi, alla pecorina) poi, estratto luccello dalla figa, lha infilato nel mio culo. Ci ha dato dentro un po, quindi lha tolto, me lo ha messo in bocca e lì mi ha sborrato. A quel punto sono stata mandata nel bagno di servizio a farmi un bidet (con lacqua rigorosamente fredda) e poi sono tornata nella sala per soddisfare le voglie di Padron Fabio. Sempre alla pecorina in piedi, il Padrone mi ha infilato, ma probabilmente perchè molto eccitato, in pochi colpi mi ha riempito la figa. Altro bidet freddo, poi mi sono rivestita e sono andata in cucina a finire di sistemare le stoviglie. Al momento del commiato, al quale ho assistito in ginocchio, Donna Maura ha chiesto al Signor Luigi:Allora, che ne pensi di questa troia? E Lui:Niente male, un po freddina ma può andare. Andati via gli Ospiti, Donna Maura mi ha chiamato nel piccolo dungeon e mi ha urlato:Un po freddina… Ci hai fatto fare una figura di merda, maledetta puttana! E Padron Fabio:Adesso inevitabilmente dobbiamo punirti. Puniamo la tua patonza, che non ha saputo dispensare il godimento che avrebbe dovuto. Così mi hanno fatto sdraiare, nuda, sul lettino ginecologico, mi hanno fatto alzare le gambe e me le hanno fatte mettere nelle apposite forchette, mi hanno immobilizzato con una cinghia allaltezza della vita e hanno cominciato a frustarmi la figa. Donna Maura con un flogger, Padron Fabio con un gatto. La fustigazione è durata parecchio, tanto che io non sono riuscita a trattenere qualche urlo. Poi Donna Maura ha preso un ago e con quello mi ha punto le piccole labbra. Punture brevi ma molto dolorose perchè continue e in numero elevato. Infine Donna Maura ha completato lopera dandomi qualche unghiata al buchetto della pipì. Poi ancora qualche frustata e alla fine Donna Maura, rivolgendosi a Padron Fabio Gli ha detto:Penso che possa bastare. Abbiamo fatto un bel lavoro. Speriamo che questa bastarda abbia capito che deve essere più calda quando chiava con esseri superiori come noi e i nostri ospiti. Padron Fabio, da parte sua:Si, però qualche calcio ci starebbe bene Se è per questo – ha detto la Padrona – anche qualche colpo di canna. Così, fattami scendere dal lettino, mi hanno messa a quattro zampe, e mentre il Padrone mi ha rifilato una decina di pedatoni nel culo, Donna Maura mi ha colpito le chiappe con una canna dura. Poi, sempre nuda, nello sgabuzzino a dormire a terra con solo una coperta sopra. Al mattino, alzatami presto e con la figa in fiamme, quando ho fatto la pipì ho accusato un forte bruciore. Bruciore che è scomparso solo verso mercoledì.
A quarantanni finalmente rotta in culo | Racconto tradimenti di Anonimo ma non troppo
Ciao cara G.
Da cagna schiava a schiava per soldi (il primo orgasmo) | Racconto sadomaso di AgataSchiavaDaTorturare
Mi chiamo Agata, ho sempre saputo di essere cagna ho 27 e le mie prime esperienze sessuale le ho avute a 14 anni, già a quelletà avevo la passione per le corde. Spesso in camera la notte mi legavo da sola con dei tutorial su internet e poi mi toccavo immaginando di essere sottomessa e torturata. Ho iniziato in secondo superiore a fare pompini ai compagni di scuola nel bagno. Mi eccitava sentirmi usata, allinizio quando li spompinavo al bagno erano un pò insicuri, poi hanno capito che ero una cagna e hanno iniziato con il tempo a diventare sempre più rudi. Mi prendevano per la testa e mi scopavano la bocca facendomi sempre ingoiare tutto.
Carla: terza lezione e ora ha definitivamente il culo rotto | Racconto etero di alybas
Storia vera