Ho 50 anni e dalleta di 14 mi sego……Da ragazzo era lunico modo per godere, a parte scopare un mio amico…..ma anche da fidanzato e poi da sposato ho sempre continuato a farmi seghe …..mi piace troppo prendermi il cazzo in mano e menarmelo fino a sborrare…
La mia nipotina � una zoccola | Racconto incesti di Carmelo N.n.v.
Mia cognata mi chiama x favore puoi andare ah……..
Esperienza nuova | Racconto trans di Amante dei 23 cm
Ciao sono un ragazzo di 42 anni fisico normale alto 1,91 per 87 kg. Ho convissuto con una ragazza attraente formosa per 6 anni. Amante del sesso continuamente. Tornavo da lavoro e lei subito un pompino. Poi mi rimaneva duro e lei ok allora inculano. Mi faceva venire in continuazione,anche mentre mangiavamo….sborrami nel piatto e poi lei lo mangiava. Alta 1,80 magra, quarta rifatta, figa slabbrata e culo molto largo. Prima di me era con un africano che lha sfondata ben bene davanti e dietro. Poi un giorno ho conosciuto Leila….alta 1,90 , di colore,una quinta rifatta, un bel culo sodo. Un pomeriggio sono andato da lei e ci siamo baciati. Mi ha detto se volevamo fare la doccia insieme. Io eccitatissimo ho detto di. Lho spogliata tutta…. stupenda….poi ho tolto gli slip…e li una grossa sorpresa. 23 cm di cazzo duro….mi sono stupito subito….lei mi ha rassicurato abbracciandomi. Per me era la prima volta….mi sono innamorato di brutto di quei 23 cm. Ora che siamo in quarantena poi…. è un mese che non mi fa uscire dal letto. Mi incula di brutto ed a me fa impazzire. Viene 6 volte al giorno. Me lo ha sfondato….ma lei continua. Il mio è più piccolo e lei me lo ciuccia per farmi contento. E poi giù inculate su inculate. Poi vuole che beva tutto il suo nettare….buonissimo….ogni tanto organizza con tre sue amiche trans e poi mi montano tutta notte….. stupendo 😘…..ho trovato i miei 23 cm che volevo ed a volte 4 bei 23 cm
Io e mia moglie: i suoi pompini | Racconto prime esperienze di gia76ann83
Tutto ciò che state per leggere mi è stato raccontato parola per parola da mia moglie quindi sostanzialmente è come se questo racconto fosse stato scritto direttamente da lei.
Una mamma da chiavare | Racconto incesti di giuliano
La vecchia panda di mia mamma sbuffando lascia la provinciale e simmette nella strada sterrata che porta al vecchio casolare di nostra proprietà, con infinita sofferenza lauto arriva davanti allingresso.
La Città del Peccato – Parte terza: Servizietto in Camera | Racconto trio di Marco Demma
Resto con lo sguardo perso a scrutare un punto lontano oltre il soffitto. I sensi sono ancora scossi dal forte orgasmo. Chiudo gli occhi, sospiro, e realizzo che probabilmente qualcuno ci ha visto regalarci piacere sulla soglia della mia camera.
Sesso nella Metropolitana | Racconto bisex di Mimi
PUTTANA! TROIA! BACASCIA!!!! Cornuto mi feci, e proprio con David dovevi scopare.. il mio migliore amico eeh.. troia? Ero fuori di me in quella notte fonda nella stazione della metropolitana, ero alterato, offeso di tanta puttanaggine della mia ragazza. Non so cosa mi prese in quel momento, ma gli diedi una decina di ceffoni, insultandola urlandola contro di lei. La vedo piangere disperatamente, mi guarda impaurita e in quel attimo viene il treno, era la sua salvezza e la vedo sparisce dentro al vagone, fuggendo lontana da me.
Inculate lesbo | Racconto saffico di Simona 63
La mia personal traier oltre a sfinirmi con esercizi massacranti con lapprezabile risultato di avere in bel fisico tonico e sodo e dei bei glutei tondi e duri mi ha fatto provare lebbrezza degl orgasmi anali. Ha iniziato un pomeriggio mentre ero sdraiata sul lettino a sfilarmi i patacollant e allargandomi il buco dei sedere con le dita infilandomi infine il suo pollice.
Io moglie puttana e lui marito cornuto | Racconto tradimenti di Monia Sexy
Sono la lei di coppia brianzola, nick cpbrianzola, presente sul sito tra le esibizioniste.
Le seghe della mia amica | Racconto masturbazione di Gas12
Ciao sono Marco, e vi voglio raccontare quello che mi è successo quando avevo 16 anni. Ai quei tempi non avevo ancora avuto la sensazione di una mano femminile sul mio cazzo, mi accontentavo solo di seghe, tante seghe. Madre natura era stata generosa con me, ho un cazzo di 19cm. Un bel giorno di estate finita scuola, ero stato invitato a casa di una mia amica. Arrivato là, vestito con una maglietta e pantaloncini, mi apre Sara, la mia amica. Appena entrato il cazzo mi venne duro allistante per la visione che mi si è presentata davanti. Sara era vestita con solo un reggiseno e un perizoma. Mi disse: Ciao Marco, scusa se sono così ma ho troppo caldo! Io gli feci segno di non preoccuparsi. Mi fece entrare, e sorrise. Aveva notato il bozzo nei pantaloncini. Se hai caldo ti puoi togliere anche te la maglietta e pantaloni. Io risposi che stavo bene così, ma lei insistette. Ma dai, si muore dal caldo! E poi penso che qualcosa lì dentro vuole uscire.. disse maliziosa riferendosi al mio bozzo. In un colpo si alzo e mi abbassò pantaloni e boxer bianchi. Il mio cazzo usci trionfante nel pieno della sua durezza. Oh mio Dio, ma è enorme! Prese un righello e misurò la lunghezza. Mmh 19cm.. È proprio un bel cazzone.. Detto ciò lo prese in mano e dopo un secondo le venni in mano. Mmmh già sei venuto.. Però, per la tua età produci un bel po di sborra, dovresti esserne fiero. E si mise a ridere. Senti Marcolino, devi imparare a durare di piu.. Per questo ho deciso di proporti un patto. Dicendo ciò, mi massaggiava le palle. E io:Che tipo di patto? -Se tu vorrai, ti masturberò io, ogni volta che vuoi, ma te da oggi in poi non ti devi piu masturbare. Ci stai? Io tutto emozionato e eccitato gli disse subito di si. Ok, allora potrai venire qui ogni volta che vorrai e ti massaggerò questo bel cazzone. E mi diede un bacio sulla cappella. Lindomani mi presentai subito da Sara e gli chiesi: Sara, che ne dici di farmi una sega adesso? Ma certo, come ho detto ieri ogni volta che vuoi, io eseguo! E mi abbassò pantaloni e boxer. Marco, però tu devi imparare a venire.. Se duri più di 5 minuti allora la prossima volta te ne farò due, se non ce la fai dovrai aspettare almeno 2 giorni alla prossima sega.” E lei inizia a masturbarmi con una mano il glande con dei movimenti roteanti che mi facevano sentire un piacere che non ho mai sentito in vita mia. E sembrava che stesse godendo anche lei. Io ero così eccitato che gli dissi: Ti prego Sara vai piu lenta, sto già venendo.. e lei:Decido io il ritmo della sega! E andò piu veloce, e mentre parlava sborrai sopra di lei. Ne usci talmente tanta che bagnai tutta la sua faccia e la maglia “Ma guarda che disastro, non reggi neanche 2 minuti! Adesso facciamo come ho detto prima, ritorna qui tra 2 giorni per la prossima sega, e tu non masturbarti! Io me ne andai con la faccia bassa. Dopo due giorni, che non sono toccato mi presento a casa sua. Lei mi disse Entra e vai in camera mia, levati tutto quello che hai addosso, maglietta pantaloni calzini ecc. Aspettami lì, aspetto che i miei genitori escano e ti raggiungo. Io eseguo, entro in camera sua e mi spoglio, mi sdraio per terra e aspetto. Dopo qualche minuto sento la porta chiudersi e dei passi sempre piu vicini. Sara entro in camera, si chinò vicino a me e mi disse:Devi imparare a durare di più per questo cambiamo le regole del gioco. Ti masturberò quando voglio io, ti chiamerò al telefono e tu dovrai correre qua, per questo devi essere sempre disponibile e dovrai eseguire sempre e comunque ogni mio ordine. Se non ci riesci avrai la giusta punizione. Te lo chiedo ora e mai più. Vuoi tirarti indietro o vuoi proseguire? Questa è la tua ultima occasione per ritirarti. Tutto quello che vuoi Sara, basta che mi masturbi adesso muoio dalla voglia. Non permetterti di darmi ordini! Ti masturbo quando voglio io non quando vuoi tu, capito? – Si scusa, ho capito. – Ok, adesso inizierò a masturbarti e tu non devi più parlare, neanche quando stai per venire. E puoi venire solo quando te lo dico io, capito? – Va bene Sara cercherò di resistere E lei senza dire niente si sposta e si inginocchia in mezzo alle mie gambe e prende in mano il mio cazzo e inizia a masturbarlo con forza. Nel suo viso non vedo espressioni, sembra molto concentrata, il che mi fa eccitare ancora di più, mi masturba con una mano passandola dalla punta alla base molto velocemente. Già sento che non riuscirò a resistere a lungo visto che erano due giorni che non sborravo. E lei non diminuisce con la velocità, anzi, aumenta sempre di più. Tutto il mio corpo trema e sto per venire. Cerco con tutte le mie forze di trattenere lorgasmo ma non ci riesco e il mio cazzo esplode come un vulcano e riempie la mano di Sara che stava sempre inginocchiata davanti a me. Stavolta ho inondato sia il pavimento sia la sua mani, la cui visione mi eccitava ancora di più. E disse Ma dai non resisti neanche per 2 minuti. Che delusione. Adesso sai cosa faccio? Ti svuoto le palle cosi impari a resistere un po di più. Scusa non volevo ma è.. Ma Sara mi diede uno schiaffetto sul pene e disse: Zitto ho detto che non devi dire nulla, stai zitto e immobile. E riprende in mano il mio cazzo che nel frattempo era di nuovo duro e inizia a segarlo. Stessa tecnica di prima, solo che stavolta mi sembra che posso durare di più. Godo come un pazzo, e lei che aumenta sempre di velocità mi fa godere sempre di più. E ha ancora quello sguardo concentrato e senza espressioni. Come se fosse una dottoressa che verifica il buon funzionamento del mio pene. Dopo pochi minuti sento che sto per venire di nuovo e con tutte le mie forze cerco di nuovo a resistere ma per niente e mentre la sborra stava salendo il mio pene Sara sposta il pene nella mia direzione e gli schizzi mi vengono addosso. Dai, stavolta hai quasi resistito per 4 minuti, ma solo quasi E senza fermarsi continua a masturbarmi, sempre la stessa velocità, con la mano sporca di sperma. Continuavo a godere ma sentivo già adesso che il pene non è più al massimo della sua durezza e capacità. Li serve un po di pausa, ma lei continua a segarmi con una velocità pazzesca. Dopo pochi minuti stavo di nuovo per venire e di nuovo punta il pene verso di me schizzandomi addosso lo sperma, che esce sempre in una quantità inferiore. E lei non smette, inizio a sentire un po di dolore e il cazzo diminuisce ancora di durezza e lei pare che se ne sia accorta: Devi tenere duro, voglio svuotarti quelle palle, da questo cazzo stasera deve uscire tutto lo sperma che hai in te, prima non mi fermo E per lubrificare un po il pene prende un po di sperma che stava sul mio petto e lo spalma sul mio cazzo. E lei continua senza mai fermarsi. I tempi tra un orgasmo e laltro si allungavano e il piacere diminuisce sempre di più siccome aumentava il dolore. Inizio a sperare in un orgasmo asciutto, cosi finalmente la finisce. Il mio glande sembrava rosso ma Sara non smetteva, continuava e continuava. Dopo altri 3 interminabili orgasmi finalmente non esce neanche un goccio di sperma. E lei si alza e mi dice Bene bene, vedo che produci un bel po di sperma, e il tuo cazzo rimane abbastanza duro fino alla fine. Non male, vedrai che domani durerai un po di più. Prendi questa crema e spalmatela sul glande cosi non sentirai più dolori e sarai pronto alla prossima sega. Adesso pulisci il pavimento e poi vai a farti una doccia. Dopo ti do delle asciugamani e poi te ne devi andare a casa, i miei genitori torneranno tra poco. Io mi alzai con le gambe larghe a causa del dolore, ma con la consapevolezza che quel giorno non me lo sarei mai dimenticato.
Un etero eccitato | Racconto gay di FC1
Eravamo fra amici, una sera di un giorno primaverile, ormai si avvicinava lestate e si stava piuttosto bene, dopo una giornata passata in giro ed una cena fuori, invito gli amici a passare da me per una birra, era tardi e quindi declinano tutti, tranne uno, che mi dice: io vengo volentieri, ma visto che è tardi dovrei passare la notte da te eravamo da poco maggiorenni, ma avevo la fortuna di avere un appartamento mio lasciatomi da un familiare, così gli risposi: certo, non cè problema.
Ho sborrato nel culo di mia cugina | Racconto incesti di TenOfClubs
I commenti sono graditissimi!
Da piccolo facevo le seghe al mio cane | Racconto zoofilia di fellatio
Il nostro pastore tedesco ogni volta che mi vedeva impazziva,e il motivo era semplice,non solo era un bel cane affettuoso,ma Leone,questo era il suo nome,impazziva perche gli facevo delle belle seghe!
Da moglie fedele a troia e da troia a puttana | Racconto tradimenti di Ginaprostituta
Io sono Gina e sono una moglie di 37 anni. Ho un figlio di 8 anni e un marito col quale ci amiamo molto, sia dal punto di vista affettivo che sessuale. Siemo entrambi caldi e a letto non ci siamo mai negato nulla. Viviamo a Catania in un condominio di 5 piani e di fronte a noi, nel nostro stesso pianerottolo, abitano e Mauro e Rosanna. Lui ha 46 anni, lei 41 e hanno due figli di 14 e 12 anni. Tra noi vi è unamicizia di buon vicinato dovuta anche al fatto che sia io che lei siamo casalinghe per cui, non di rado, la mattina, quando siamo da sole, trascorriamo unoretta assieme, da me o da lei, per prendere il caffè. Siamo in confidenza e parliamo molto. Lei è una bella donna e fisicamente ci assomigliamo molto, con belle tette e belle cosce; lei è mora ed io castana. Fu in tre settimane, da dopo lepifania alla fine di gennaio di questanno, che la mia vita cambiò radicalmente. Mi prostituisco e sapete qualè la cosa strana? Che mi sento una donna realizzata. Era da un po di tempo che Mauro ci provava con me. Prima con con i modi garbati di un seduttore e poi sempre più esplicito e con proposte volgari. Prima, sorridendo, gli facevo capire che lo prendevo come scherzo e, sempre sorridendo, gli chiedevo se Rosanna sapesse di avere un marito così donnaiolo e gli dicevo che prima o poi glielo avrei detto io. Poi il suo modo di essere esplicito e le sue volgarità incominciarono a farmi un certo effetto e ci fantasticavo su. Quando capitava che ci incontravamo da soli, specialmente in ascensore, mi diceva che quando mi guardava la bocca mentre sorridevo gli veniva voglia di un mio pompino. Oppure che il mio culo meritava un trattamento speciale. Io dicevo che certe cose le facevo solo con mio marito e quando gli chiedevo cosa avrebbe pensato se mio marito parlasse in questo modo con sua moglie, lui sorrideva senza rispondere. Dopo lepifania Rosanna andò a trascorrere tre giorni dai suoi. Mauro fa il rappresentante e il lavoro se lorganizza da se, così, già la prima mattina, dopo che i suoi figli erano andati a scuola ed essersi accertato che anche, mio marito per andare al lavoro e mio figlio, insieme a mio marito, per andare a scuola, fossero usciti, mi telefonò per dirmi che unoccasione così non si sarebbe mai più presentata. In un primo momento non ci credevo nemmeno, poi gli dissi che non ci doveva pensare nemmeno e che veramente lavrei detto a Rosanna. Poi prese a dirmi certe cose ed io ascoltavo in silenzio facendogli pensare che mi eccitavo e che forse ci potevo anche stare. Gli dissi di no ma lui disse che mi spettava da lui e chiuse la comunicazione. Avevo appena fatto la doccia ed ero in reggiseno e mutandine. Mi sentivo accaldata e vogliosa. Mi ammiravo allo specchio e mi piacevo. Mi toccavo e a pensare alle sue volgarità mi venne voglia di farmi guardare da lui. Mauro è sicuramente un belluomo, ma non era questo il motivo per cui mi sentivo attratta da lui. Piuttosto il suo modo di essere porco e la sua sicurezza, nonostante con mio marito fossi abituata a tutto. Non pensai nemmeno al torto che avrei fatto a Rosanna e soprattutto a mio marito. Il fatto sta che mi sganciai il reggiseno, mi tolsi le mutandine e indossai un coordinato di slip e reggisenodi merletto nero. Mi ammirai ancora, mi trovai sexy, indossai la vestaglia, presi le chiavi di casa e uscii sul pianerottolo. Non vi era fra laltro leventualità che qualcuno mi potesse sentire e tantomeno vedere in quanto siamo allultimo piano e sotto di noi un appartamento è disabitato e laltro è abitato da una signora anziana vedova e mezza sorda. Nonostante ciò bussai con un toc toc senza usare il campanello. Aprì. Era in tuta. Lui sorrise, io ero rossa. Mi fece entrare. Il mio abbigliamento, in vestaglia, gli fece capire che ero li per quello. Infatti, già nellingresso, me la slacciò e me la sfilò. Ebbi come un attimo di tutibanza e di vergogna ma ricordai che pochi minuti prima avevo proprio voglia di farmi guardare da lui. Mi prese per i finchi, mi tirò a se, le nostre bocche si cercarono e quando incominciammo a slinguarci fu come una liberazione. Il suo cazzo duro lo sentii sul ventre e mentre continuavamo a slinguarci mi abbassò gli slip ed io me li sfilai con i piedi. Si abbassò la tuta e gli slip e sentii la potenza del suo cazzo bollente. Persi ogni ritegno e quando mi prese per le natiche e mi sollevò, allargai le cosce e mi avvinghia ai suoi fianchi. Me lo puntò e me lo feci puntare nella giusta direzione e quando me lo sentii ficcare dentro non potei fare a meno di gemere forte dentro la sua bocca. Anche lui aveva il fiatone e scopandomi così si incamminò in direzione della loro camera. Ci buttammo sul letto e mi pompò facendomi godere più volte. Si denudò e me lo mise in bocca mentre mi liberava del reggiseno. Mentre lo spompinavo me ne diceva di tutti i colori ed io mi eccitavo di più. Un 69 spettacolare, ancora orgasmi e poi me lo piantò ancora nella fica scopandomi con foga. Ancora orgasmi. Impazzivo e poi venne su a sborrarmi in bocca. Mi propose il caffè e ci alzammo circolando nudi per casa. Ci baciavamo mentre prendevamo il caffè e poi di nuovo a letto. Mi leccò le tette e mi mordicchiò i capezzoli. poi sostitui la lingua con il cazzò e gliu feci una spagnola facendoglieo diventare più duro di prima. Ancora un 69 e poi pretese il culo. Niente in contrario naturalmente e me lo feci strampazzare nel migliore dei modi. Che goduria! E che orgasmo il suo quando mi scaricò la sborra nel culo! Lndomani andai a trovarlo di nuovo e, questa volta, di mia iniziativa. Fu così anche il giorno dopo e quel pomeriggio stesso sarebbe rientrata Rosanna. La sentii rientrare e lindomani mattina quando sentii il campanello Il cuore prese a battermi forte sentendomi mortificata. Non poterva essere che lei. Parlammo, prendemmo il caffè e poi, per niente arrabbiata, mi fece i complimenti dicendomi che durante la sua assenza lavevo sostituita nel migliore dei modi. Mi cadde il mondo addosso. Naturalmente, imbarazzata più che mai, feci finta di non capire. Facendomi sentire un verme e facendomi quasi piangere mi raccontò certi particolari. Evidentemente quello stronzo le aveva raccontato tutto. Ma che marito e moglie sono, pensai. Credendo di tranquillizzarmi mi disse che non laveva con me, che non aveva intenzione di fare parola con mio marito e che non aveva intenzione di vendicarsi scopando mio marito. Poi, mentre andava via, mi disse che naturalmente dovevo essere brava. Non era tutto finito, anzi stava tutto per iniziare. Qualche mattina dopo mi chiamò per prendere il caffè da lei. Ero già imbarazzata per conto mio e rimasi sorpresa e più imbarazzata ancora quando vidi che cera pure Mauro. Il succo di tutto era che voleva vedermi scopare con suo marito. Pure lei incomunciò a spogliarsi e Mauro lo tirò fuori invitandomi a spompinarlo. Poteva finire diversamente? Lo spompinammo assieme e lo trovai molto eccitante. Mauro mi scopò come i giorni precedenti e loro sembravano molto affiatati. Lei si masturbava e a volte interveniva a leccare il cazzo di suo marito. Io godevo come una troia. La storia si ripetè qualche giorno dopo e qualche giorno dopo ancora rimasi sorpresa per la presenza di un altro uomo. Mi presentarono e lui si presentò: Franco. Mi squadrava dalla testa ai piedi e notavo che faceva cenni di consenso sia con Mauro che con Rosanna. Fu tutto chiaro quando lei mi disse di spogiarmi e di farmi vedere da Franco. Mi rifiutai ma per invogliarmi Rosanna prese a spogliarsi pure lei ricordandomi che dovevo essere brava. Palpata ovunque da entrambi i maschi e poi, quando latmosfera si surriscaldò, io rimasi accoppiata con Mauro e Rosanna con Franco il quale, però, non faceva altro che ammirare me annuendo positivamente. Poi mi scopò pure lui e, devo dire, con mio grande piacere. Fu una mattinata di fuoco. Avevo notato che da 3 – 4 mesi Rosanna usciva 2 – 3 volte in una settimana stando fuori quasi tutta la mattinata. Tutto potevo immaginare e non che si prostituisse. Tutto mi fu chiaro quando una pomeriggio mi chiese se fossi libera per la mattina dopo. Risposi di si e mi chiese se potessi uscire co
n lei. Risposi di si, mi diede un orario e mi disse di essere sexy. In auto le chiesi dove fossimo diretti e serenamente mi rispose che avevamo un appuntamento e che voleva farmi guadagnare dei bei soldini. Naturalmente vi fu un confronto aspro. Alle 9,30 arrivammo davanti al cancello di un villino. Isolato, quasi del tutto nascosto da alti alberi e fuori Catania. Azionò il telecomando che custodiva in borsa, il cancello si aprì ed entrammo. Disse che a momenti sarebbe arrivato Franco con due ospiti, mi indicò quella che doveva essere la mia camera, mi fece vedere tutto quello di cui avrei potuto avere bisogno compreso una scstola di preservativi e mi diede alcuni consigli. Cercai di ribellarmi. Mi disse di fare la brava perchè sapevo benissimo come si faceva la puttana e che di certo non mi sarebbe dispiaciuto guadagnarmi 350 euro facendomi scopare. Mi disse che lospite avrebbe dovuto darmi, per prima cosa, 500 euro e che io avrei dovuto darne 150 a Franco. Lei faceva la stessa cosa. Mi disse anche che, se fosse dipeso da me, avrei potuto fare a meno del preservativo in quanto si trattava di persone di un certo livello e, il più delle volte, di una certa età. Arrivò Franco con i due ospiti. Due signori distinti tra 55 e 60 anni. Furono loro a scegliere e poi mi ritrovai chiusa in una stanza col mio primo cliente. Così ebbe inizio la mia carriera di prostituta. Ci presi subito gusto e i soldi mi facevano comodo. Li deposito fra le mie cose intime dove mio marito non mette mai mano. Una, due e raramente tre volte alla settimana. Signori tutti alto locati e puliti che a volte, a seconda delle loro esigenze o voglie, mi danno qualcosa in più. Mi dicono che sono brava e alcuni ritornano per me. Quanti cazzi! di ogni tipo e di ogni taglia. Sono stativ 4 mesi pieni, da bebbraio a maggio, poi, con la chiusura delle scuole ho dovuto interrompere perche avevo mio figlio a casa. Mi dicevano Rosanna e Franco che alcuni ospiti mi richiedevano espressamente, ma non avevo come fare. Ho ricominciato a metà settembre con la riapertura delle scuole. Che bello assaggiare nuovi cazzi e riassaggiare cazzi già provati in ogni buco! E quanti bei soldini ancora! La settimana scorsa gli ospiti che ci presentò Franco erano due dignitari marocchini. Non erano nemmeno tanto avanti negli anni, sulla cinquantina, nemmeno tanto male, ma la tipica espressione di razza nord africana. Erano indecisi nello scegliere e alla fine Franco consigliò loro di andare insieme. Sia io che Rosanna restammo impressionati nel vedere i loro cazzi. Fuori dal comune, sia come dimensioni che come consistenza venosa e turgidità. Allinizio fu impressionante anche a leccarli e a spompinarli. Ce li scambiammo più volte. Anzi, erano loro che ci scambiavano. Entrambe li prendemmo a turno nella fica e nel culo, Ci sborrarono ovunque ed erano felici quando li rimettevamo in uso. Trascorremmo una mattinata come non ci era mai successo e fummo noi, troie e puttane, a prenderci in doppia penetrazione. Poi ci sborrarono in bocca. Non solo ci divertimmo, ma alla fine ci diedero 1000 euro ciascuno.
Il siluro enorme di Pasquale | Racconto gay di Rico
Voglio raccontarvi di colui che ha fatto cambiare definitivamente i miei gusti sessuali: il mio amico SUPERDOTATO Pasquale!! Premetto che sono sempre stato aperto in campo sessuale infatti sin da ragazzino mi eccitavano sia le donne che gli uomini ma più crescevo più venivo maggiormente attratto da questi ultimi. Cercavo cmq sempre di tener segreto questo mio status anche se i miei IMPULSI SESSUALI VERSO I MASCHI crescevano vertiginosamente. Ogni volta che o su una rivista o in tv vedevo un BEL MASCHIONE il cazzo mi sinduriva all istante e iniziavo subito a masturbarmi; quando visionavo film hard il mio sguardo cadeva non tanto sui seni generosi delle attrici quanto sui FAVOLOSI PESCIONI degli attori; una notte poi in discoteca rimasi completamente ammaliato alla vista degli SPOGLIARELLISTI, tanti bei maschioni con i loro CORPI MUSCOLOSI e soprattutto con gli SLIP SUPER-RIGONFI mi provocarono un EREZIONE MEMORABILE ricordo che rimasi con il cazzo duro per giorni non potevo togliermi dalla mente quei BONAZZI ESAGERATI mi masturbai per ore ed ore. Nonostante ciò continuavano ad eccitarmi anche le donne, soprattutto quella superbonona di mia zia, poi c era la mia fidanzata con la quale però scopavo sempre con minore trasporto fino a che troncammo del tutto la nostra relazione. Ormai la mia bisessualità stava prendendo un unica direzione, avevo smesso di segarmi anche su mia zia, e il giorno della svolta definitifa all OMOSESSUALITA era arrivato. Mi trovavo all ultimo anno di Liceo ed era in corso l autogestione, nella mia classe ero in compagnia di 6 ragazze più il mio amico Pasquale che aveva sempre destato le mie attenzioni perchè tra le cosce aveva un PENE di DIMENSIONI SMISURATE!!! Ricordo che quel giorno le ragazze, sapendo delle sue doti, iniziarono a provocarlo.. ce ne erano due in particolare che iniziarono a massaggiarsi i loro grossi seni da sopra la maglietta e mentre Pasquale fissava il movimento di quelle zizzone io fissavo il movimento dei suoi PANTALONI che iniziarono a DEFORMARSI VISTOSAMENTE, ero ECCITATISSIMO, le ragazze poi dissero se rimaniamo in reggiseno tu rimani in mutande?? a quel punto Pasquale fece mettere una ragazza a guardia della porta e poi disse levatevi pure i reggiseni e io vi faccio vedere LA BESTIA!! Ecco ci avviciniamo al momento-clou, le ragazze non se lo fecere ripetere due volte si levarono maglietta e reggiseno mostrando due pere enormi a testa, Pasquale ,alla vista di quei promontori, si abbassò pantaloni e mutande e mostrò a tutti il suo ENORME SILURO IN EREZIONE, un CAZZO che SUPERAVA abbondantemente i 30 cm di LUNGHEZZA e che fece rimanere tutti a bocca aperta: avevo davanti agli occhi la COSA PIU BELLA ED ECCITANTE che avessi mai visto e mentre sentivo le ragazze ripetere che era un cazzo enorme che non avevano mai visto un pene così grosso.. io in preda all eccitazione più totale mi gettai verso quel MASTODONTICO UCCELLO e iniziai a CIUCCIARMELO sotto gli occhi delle ragazze incredule che ora esclamavano che RICCHIONE .. è proprio FROCIO..etc etc… Ebbene sì il mio IMPULSO OMOSESSUALE era venuto fuori avevo preferito quel FANTASTICO CAZZO alle poppe delle mie compagne..continuavo a ciucciarmi il PESCIONE DI PASQUALE e le sue GROSSE PALLE mentre con l altra mano gli palpavo il suo BEL CULO SODO!! Pasquale sapeva delle mie attenzioni verso di lui e da buon amico si fece spompinare senza opporre resistenza: mi stava regalando una GIOIA IMMENSA, INDESCRIVIBILE!!! Avere tra le mani e in bocca quel SERPENTONE GIGANTESCO sotto gli occhi increduli di 6 ragazze che mi urlavano RICCHIOOOOONE è stato un momento eccitante indescrivibile. Da quell istante in poi ho messo SOLTANTO IL CAZZO AL CENTRO DEI MIEI PENSIERI le donne non le considerò più!! Faccio solo esperienze omosessuali CIUCCIO CAZZI che è un piacere e quando lo PRENDO IN CULO GODO COME NON MAI!!! Su internet poi vado sempre in cerca di video con MASCHIONI NERI SUPERDOTATI voglio vedere all opera tutta la loro VIGORIA SESSUALE voglio vedere i LORO CAZZI ESAGERATI che solo il MIO AMICO PASQUALE PUO EGUAGLIARE!!! In definitiva sono proprio un RICCHIONE ESAGERAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAATO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Avevano un piano per farmi la festa | Racconto incesti di ScorpioneRM
Tornato da scuola in doccia e uscendo sento delle voci in camera di mio fratello Luca 20 anni io ne ho 18 sdraiati sul letto affianco a lui mio cugino Walter 21 anni guardavano un film porno e si masturbavano cazzo mio cugino stava messo meglio di mio fratello più corto ma doppio di circonferenza mio cugino lungo grosso cappella a fungo e avevano le palle gonfie mi sono eccitato ho fatto cadere asciugamano intorno alla vita e mi sono accarezzato e infilato le dita nel culo per paura di farmi scoprire ho accellerato i movimenti e mi sono schizzato nella mano e sono scappato in camera mia Il giorno dopo stavo mangiando in cucina mio fratello mi ha detto dopo che hai fatto la doccia porta una birra in camera mia a Walter è uscito ho fatto la doccia poi sono sceso ho preso due birre e sono salito ho bussato e aperto lui era sdraiato aveva una canottiera e sotto era nudo il cazzo era dritto lo chiamato poi curioso ho accarezzato il cazzone duro aperto gli occhi e mi ha detto ciao bello che ne dici è grosso ? Si fa paura gli ho passato la birra e abbiamo bevuto poi mi ha detto voglio farti vedere una cosa ha preso il cellulare e mi ha mostrato un video dove io spio loro e mi sego e mi accarezzo il culo e infilo le dita tremando e schizzando mi ha fatto segno di sdraiarmi sul letto Vedi carino non vuoi che lo mostro a TUO FRATELLO O TUO PADRE sai che casino che fanno un fratello e figlio finocchio e mi accarezzava poi ha preso la mia mano e la portata sul cazzone io lo segavo poi mi ha tolto asciugamano intorno alla vita e mi ha stretto le chiappe se sei gentile io sto zitto e mi ha spinto la testa sul cazzone lo baciato e leccato e succhiato e mi teneva ferma la testa e da sotto spingeva il cazzo per farmelo ingoiare poi si bagnava le dita e le infilava nel culo allargandolo mi ha costretto a mandarlo tutto in gola e mi ha girato a leccarmi e succhiarmi il buco che era pulito perchè sotto la doccia infilavo il tubo e lo pulivo dentro poi mi girato e io sotto allargato le gambe e salito sopra mi ha tenuto aperto le chiappe e sputato dentro e poi appoggiato il cappellone e a spinto una mano intorno al collo e altra sotto a bloccarmi il cazzo eccitato mi leccava il collo e le orecchie e poi mi ha girato il viso e quando ho fatto delle smorfie di dolore mi ha infilato la lingua in bocca e mi ha scopato poi lui sotto io seduto sopra e da sotto mi alzava e mi abbassava poi a pecorina infine mi ha sbattuto sul letto a gambe aperte venuto dentro e mi ha baciato con una forza e passione e entrato mio fratello nudo a cazzo dritto e mi ha messo il suo cazzone in bocca e ha preso il posto di mio cugino e lo succhiato e ingoiato mi ha scopato anche lui in tutte le posizioni poi lui sotto io in mezzo e altro dietro mi hanno infilato i due cazzi insieme e li urlato di piacere e sono venuto e anche loro in bagno a ripulirmi e poi li ho iniziati a succhiarli facendoli eccitare e mi hanno sbattuto soli e insieme e tutti e due io inginocchio e loro in piedi davanti alla mia bocca e ho ingoiato tutto .quando avevano voglia mi chiamavano e mi usavano un pomeriggio mi hanno chiamato in camera una benda sugli occhi e le mani dietro la schiena in ginocchio mi avvicinavano i cazzo sulla bocca e succhiavo mi ero accorto che uno era diversa i loro ormai a occhi chiusi li riconoscevo e questo era largo facevo fatica a ingoiarlo poi mi hanno tirato su e messo a pecorina uno i n bocca e uno in culo e quando entrato il cazzone ho sentito la carne slabbrarsi mi teneva con le manone sotto le cosce e mi tirava quando lo spingeva facendolo entrare tutto e urlavo dal piacere mi hanno sciolto le mani e mi sono sfilato la benda e il terzo era un ragazzone grosso roscio e cazzuto mi ha tirato e a cavalcioni sul cannone e sono venuto e mi ha girato e mettendosi le gambe sul collo mi ha scopato sbattendomi forte e alla fine ha scaricato un litro di seme colava dal culo e poi io in mezzo e a turno mi hanno spaccato il culo con due cazzi insieme passata una settimana avevo il culo che mi bruciava mettendo creme anestizzanti mi hanno detto domani pomeriggio andiamo ad una festa di un nostro amico preparati In una villa una festa pochi invitati vedevo dei ragazzi in costume buttarsi in piscina poi bere mi hanno portato dietro la casa un miniappartamento un salone angolo cottura e un bagno una camera da letto con un letto grande e tondo mi hanno fatto spogliare e dovevo aspettare dopo un quarto d ora si aperta la porta mio fratello mi ha detto fai finta di dormire e fai tutto quello che ti chiede il mio amico e mi da una sculacciata ci sono solo delle piccole luci il tizio si siede e mi accarezza le spalle e scende poi sento la sua lingua lungo la colonna e mi vengono brividi mi muovo mi infila la lingua nel culo mi morde la chiappe le stringe le bacia poi mi gira e mi lecca tutto succhia il cazzo poi si allunga e mi bacia con passione sento il suo cazzone sulla pancia mi abbasso lo lecco lo bacio e lo ingoio è duro sui 19 cm mi tiro su e mi ci siedo sopra e lo faccio entrare poi mi giro di lato e mi sbatte è dolce bacia con passione mi tocca delicatamente e si gira a 69 e veniamo uno nella bocca dell altro esce lui entra un altro e cosi per tutta la sera cazzi di tutte le misure ma il festeggiato un po bevuto mi prendeva con forza e della violenza costringendomi a fare quello che gli piaceva avevo capito che piu facevo resistenza e piu si eccitava e quando mi ha scopato ho goduto alla grande mi ha costretto a bere e succhiarmi la mano e poi il suo facendomelo ingoiare e baciandomi passandomi la lingua in bocca tutti soddisfatti poi mi hanno preso a fine serata mio fratello e mio cugino
Chiavo mia madre e mia moglie gravide e aiuto i loro amanti-Fine | Racconto incesti di Incest 2014
Si parlavano mia madre e mia moglie.
La visita medica di Simona | Racconto dominazione di Trettern
Sono sempre stato attratto dalla situazione delle “visite mediche”, intese come visite di controllo, sportive, insomma non per problemi di salute seri, ovviamente. La cosa nasce forse sin da piccolo, quando venivo sottoposto a controlli “da testa a piedi” e spesso provavo imbarazzo, esposizione, talvolta attrazione. Mi sono sempre chiesto come reagissero gli altri, in particolar modo le ragazze. Molto spesso in questi anni, infatti, ho avuto conferme sul fatto che ognuno reagisce a proprio modo, passando dall’imbarazzo (se non addirittura umiliazione) all’eccitazione. Difficilmente si rimane impassibili quando uno sconosciuto ci osserva svestiti, ci tocca ed esamina. La prima volta che ebbi occasione di osservare da vicino questa situazione fu all’ultimo anno di superiori. Uscivo con una ragazza, Simona, da circa un mese; era una mia compagna di scuola, viso carino, capelli scuri, occhi verdi, forse qualche chilo di troppo ma tutto sommato la trovavo attraente. Spesso insisteva perché ci dichiarassimo “fidanzati” a scuola, ma io cambiavo sempre argomento. Soffriva spesso di mal di testa, ma non avevo mai dato peso alla cosa, anche perché sembrava che tutte le analisi che aveva fatto fossero perfette. Fino a quando un giorno mi disse che sua mamma le aveva prenotato questa visita da un famoso professore per andare a fondo alla cosa. Questa notizia mi fece scattare subito in testa l’idea di poterla accompagnare e magari vedere durante la visita; vederla esaminata, osservare le sue reazioni, creare una strana situazione di ruoli intrecciati tra lei, il medico ed io. Simona non voleva essere accompagnata, così le dissi che i fidanzati lo fanno: dopo questa cosa avremmo potuto definirci ufficialmente fidanzati, così lei accettò (pur controvoglia). In effetti né io né lei sapevamo che visita sarebbe stata, addirittura pensai che sarebbe stato un semplice colloquio, sebbene speravo in una visita più “fisica”. Io e Simona non avevamo ancora fatto sesso, inoltre i contatti fisici erano stati piuttosto limitati, quanto basta per capire che occorreva ancora tempo per sciogliersi e mostrare interamente il proprio corpo. Il giorno della visita Simona si presentò con i jeans, una felpa, scarpe casual; notai una certa agitazione ma cercai di rassicurarla nel tragitto verso lo studio medico. Dopo una breve attesa, ricordo l’assistente che invitò Simona ad entrare nello studio ed io la seguii senza dire nulla. Il medico, un distinto ed abbronzato signore sulla sessantina in camice bianco, si presentò sulla porta poi chiese chi fossi. Senza perdere tempo, risposi “il suo fidanzato”. Simona si girò per sorridermi, il medico disse “allora entra pure”. Il primo scoglio era superato!