Il primo ingoio e non solo | Racconto prime esperienze di Gioppi2

Mauro ed io decidiamo di andare a passare un weekend in montagna, senza le relative mogli poco disposte a camminare. Dobbiamo infatti raggiungere la baita di un amico di Mauro distante un paio di ore a piedi. È una bella giornata, con passo deciso affrontiamo la salita e verso le sei di sera arriviamo alla baita, un po’ accaldati ma felici dellescursione. Sorseggiamo una birra sul terrazzino, parliamo del più e del meno e poi decidiamo di rinfrescarci con una doccia. Inizia Mauro che esce in accappatoio e mi cede il posto. Mi doccio, lavo i capelli, mi avvolgo in un asciugamano grande ed esco. Per salire in camera devo passare dall’ampia sala dove trovo Mauro con addosso solo dei minislip neri che a stento contengono un cazzo barzotto di discrete dimensioni e che lasciano quasi scoperte le chiappe. Lo guardo stupito e sorrido. Lui ricambia il sorriso, si avvicina e improvvisamente mi scioglie il nodo dell’asciugamano che mi cade a terra lasciandomi nudo. Arrossisco, gli chiedo “ Mauro ma cosa fai?” ma il mi corpo reagisce autonomamente e il mio cazzo inizia ad eccitarsi. “ Lo sapevo che ti sarei piaciuto con questo tanga” mi dice questo bel cinquantenne brizzolato, dal fare un po’ autoritario che mi afferra per le chiappe stringendomi a lui. Le divarica, schiaffeggia dolcemente e poi mi afferrano il cazzo eccitato iniziando a segarmi. La punta del suo cazzo, intanto, spunta dai minislip incapaci di contenerla. Mi prende una mano, la porta al suo cazzo che mi invita a sfilarlo da quelle micro mutande e mi accompagna nella sega. Pur non avendo avuto esperienze bsx mi eccito. La sega reciproca prosegue per un po’, fino a quando Mauro mi fa inginocchiare e punta il suo cazzo sulla mia bocca. Lo lecco, sa di pulito e mi piace la situazione, mi sento un po’ la sua troia. Apro la bocca e inizio a ciucciarlo, mentre con le mani carezzo le palle. Lui mi lascia fare per un po’, poi mi tiene ferma la testa e inizia a scoparmi la bocca. A volta va in fondo, quasi soffoco ma mi piace. Gli carezzo i glutei, le palle, la base del cazzo e mugolo. Il gioco prosegue per un po’ poi lo sento accelerare il ritmo, sento il cazzo gonfiarsi e la bocca inondarsi di sborra. Non riesco a sputarla, la testa mia è bloccata sul cazzo, e sono obbligato a ingoiarla. È tanta, acidula ma non sgradevole. Ingoiato lecco ancora il cazzo fino a pulirlo tutto e sentirlo di dimensioni ridotte. Lo guardo negli occhi, sorrido e gli dico “è stato bello”. Mi alzo e lui mi riprende il cazzo in mano e inizia a segarmi. Mi corico sul pavimento, la sega continua fino a che sborro copiosamente sulla mia pancia. Con la mano gioca con la mia sborra, poi me la porta alla bocca in modo che beva anche quella, mescolando i sapori. La serata passa tranquilla, non parliamo del pompino, ceniamo, guardiamo le stelle e poi ognuno si dirige verso la sua stanza. Io entro nella mia, mi spoglio e mi accingo a mettermi a letto con addosso solo i boxer. Mauro entra improvvisamente in stanza, è nudo con il cazzo nuovamente in tiro e, in maniera quasi autoritaria, mi dice “ ora tocca al tuo culetto”. L’idea mi eccita ma ho paura del male. Mi corico sul letto, pancia in su e lui avvicina alla mia bocca il cazzo per un nuovo pompino, mentre inizia a segarmi. Poi la sua mano scende al mio buchetto, inizia a carezzarlo, a sfiorarlo dolcemente. Mi porta le sue dita alla bocca, le lecco e poi inizia a penetrami, prima con un dito, poi con due. Mugolo, lui muove le dita dentro, allarga il buchetto. Poi mi fa girare, mi mette a quattro zampe, si posiziona dietro, sputa sul mio buchetto e ci appoggia la punta del cazzo. Mi allarga con le mani le chiappe e poi piano piano inizia a penetrarmi. All’inizio non mi fa male poi, entrato un po’ arriva il punto più largo e mi fa male. Lo fermo, lui mi prende in mano il cazzo – che oramai si è fatto piccolo – e poi di colpo mi sfonda. Urlo dal dolore ma oramai è dentro. Inizia a scoparmi, il dolore cala e poi cessa. Sento le palle sbattermi sulle chiappe, le sue mani strizzarmi i capezzoli e poi allargarmi ancora le chiappe. Si mi sento la sua troia, a pecora con il mio cazzo piccolo – poi scoprirò che sempre quando mi inculano lui si rimpicciolisce – e il suo cazzo dentro di me che mi sfonda. Poi si ferma, esce dal mio culetto, mi fa girare, alzare e allargare le gambe sulle sue spalle e lo sento di nuovo entrare, questa volta più agevolmente. Mi guarda negli occhi, “ ti piace farti inculare da me, vero?” e riprende a scoparmi. Si abbassa con la bocca e inizia a baciarmi, apro la mia, le lingue si incontrano, gli carezzo il culo mentre il ritmo dell’inculata cresce. Lo sento irrigidirsi e poi sento la sborra che mi inonda il culetto. Uno, due e poi altri schizzi, mi sento troia, il suo schiavetto sessuale. Il suo cazzo si fa piccolo, esce, si struscia con il mio e inizia a farmi un pompino. Non resisto molto, sborro non nella sua bocca, che abilmente allontana poco prima, ma addosso a me, mentre dal culetto inizia ad uscire la sua sborra. Sorride, mi saluta e ritorna nella sua stanza “ te ne farò vedere delle belle” promette facendomi l’occhiolino.

La mia prof di italiano, che gnocca | Racconto prime esperienze di Gne gne gne!

Arrivò in una calda giornata di settembre e me ne innamorai letteralmente, subito. Si presentò con tacchi alti, gonna e maglietta scollata, un qualcosa di straordinariamente favoloso. E una donna di 36 anni, di Putignano, capelli ricci neri, occhi magnetici, sorriso stupendo, due pere da fare invidia a una modella, così come il suo lato b, il vero fiore allocchiello del suo sinuoso corpo. Grazie alla mia propensione naturale per litaliano, le diventai immediatamente simpatico e mi consultava sempre, per tutto ciò che riguardava la sua materia. Non nascondo che mi sono fatto le migliori seghe pensando a lei, e ho sempre creduto, a malincuore, che avrei potuto far solo quello. Oltre alle seghe, lunico altro mio momento di gloria è stato palpare il suo posteriore, senza che lei se ne accorgesse, quando, durante un compito in classe, passò davanti al mio banco. Come già detto prima, la prof abitava a Putignano, celebre sede del carnevale. E quale miglior modo per andare a trovarla? Fortunatamente fu lei a fare il primo passo, invitandoci di persona. Poiché nessuno dei miei compagni di classe aveva voglia di andarci, fui costretto ad andarci da solo, con il pullman. Arrivato a destinazione, fu lei a venirmi ad accogliere, conducendomi a casa sua. Una volta giunti nella sua dimora, notai con piacere che non cerano né il marito né il figlioletto. Ci sedemmo su un divano e iniziammo a chiacchierare del più e del meno. Ad un certo punto rimasi sorpreso nel constatare che iniziò a sbottonarsi la camicetta, facendomelo indurire come non mai. Rimase solamente con il reggiseno (nero) e la gonna (anchessa nera). Poiché mi sembrò poco carino iniziarmi a segare, non feci nulla, anzi aspettai le sue prossime mosse. Che arrivarono subito. Si alzò in piedi, mostrando il suo fantastico metro e ottanta, e si abbassò la gonna, rimanendo con le calze a rete e con le mutandine. A questo punto non riuscii più a trattenermi. La presi dai fianchi, iniziai a baciarla con la lingua e a toccare tutto ciò che potevo. Si tolse anche le calze, con movimenti sinuosi che mi facevano pensare sempre più ad una fantastica giornata con lei, e le mutandine, mostrandomi la sua fica bagnata e il suo lato b da paura. Iniziò a segarmi potentemente, facendomi venire dopo pochi minuti. A questo punto si mise sul bracciolo del divano alla pecorina, e non esitai un solo attimo ad infilarglielo interamente in culo. Continua, continua! Fammi scoppiare, rompimi il culo, dai! urlava la prof. La inculai per cinque/dieci minuti, inondandole il culo di sperma. In seguito smise di stare alla pecorina, mi girò e fece entrare il mio cazzone nella sua fica, cavalcandomi con foga innata. Mi cavalcava, mi cavalcava e io godevo come un riccio. Le sue tettone ballavano sopra di me ed io ero completamente in loro balia. Le leccai i piedini, il buco del culo e la fica per ore e ore (sto esagerando, chiaramente) e non perdevo occasione per darle qualche altra bottarella, sia avanti sia dietro. Le leccai, naturalmente, anche le tette, mordendole i capezzoli induriti. Dopo unora di sesso sfrenato ci rivestimmo, ci baciammo per un altro po e ci lasciammo, promettendoci di farlo ancora. Con questa prof, poi, lho rifatto tante altre volte, ma mi è piaciuto raccontarvi la prima. Lho amata tantissimo, ora, sfortunatamente, al liceo non ci vado più…

Sborrata al cinema | Racconto prime esperienze di Rod

Sono un uomo che non ha mai disdegnato piccole esperienze fuori dalla mia normalità con le donne.A parte i giochi in gioventù per scoprire cosa si prova a prenderlo nel culo, pochi contatti con il mio sesso.Ma il prurito non è mai cessato e ogni tanto al cinema di Mestre mi diverto con qualche reciproca masturbazione, ma la sborra in bocca l ho sempre schivata con un po di disgusto fino a quel giorno.Seduto in ultima fila contro il muro sotto la cabina dell operatore stavo guardando un bel film quando all improvviso ma con gentilezza mi ritrovo un cazzo bello duro che preme sulla mia guancia, mentre piacevoli carezze sulla nuca allentavano le mie tensioni.E bastato girarmi un po e il cazzo scivolo nella mia bocca sino alla radice grazie alla pressione della mano che mi spingeva verso il membro.Molto piacevole grande il tanto per riempirmi bene bocca e gola senza che il senso di soffocamento fosse eccessivo, almeno all inizio.Poi mentre la mia lingua avvolgeva come potevo l asta in vari modi il cazzo cresceva ancora e quando il naso veniva schiacciato sul ventre tra il pelo il soffocamento aumentava ma non come la mia voglia e la curiosità di sapere se stavolta…Ora sento pulsare la base del membro e dopo qualche istante, tempo nel quale io ho rilassato la mia gola, ho sentito quei bellissimi e caldi fiotti che mi hanno riempito, distintamente uno schizzo è arrivato sino al mio stomaco il resto dello sperma era ancora nella mia bocca non sapevo cosa fare.Il cazzo usci e io lasciai scorrere fuori lo sperma inclinando la testa verso terra poi mi alzai e andai in bagno a sciacquarmi, un po preoccupato per questo rapporto un po a rischio, neanche avevo visto in faccia chi mi aveva sborrato in gola.Ogni tanto torno al cinema e mi siedo in quella sedia e accolgo in bocca il cazzo di turno, ma solo se non è piccolo o se sento odori non piacevoli. Non sempre mi sborrano in bocca e chi non lo fa non sa la delusione che mi da.Vi aspetto sani e pieni a scoparmi in bocca, adoro la sensazione che mi da l essere posseduto in quel modo, adoro il sentire il cazzo pulsare e adoro il sapore della sborra.Chissà un giorno sarò abbastanza tranquillo e mi capiterà di trovare 2 uomini da soddisfare assieme.

Mia moglie vestita sexy (storia vera) | Racconto prime esperienze di Ludoviico

Salve a tutti ho scoperto questo meraviglioso sito e volevo raccontarvi di noi due mia moglie Laura e bassi va di statura alta 153 cm circa formosa ma fatta bene con le giuste misure è proporzionato nonostante le due gravidanze è tuttora una bella donna appetibile di sicuro non è una fotomodella ma è una donna molto sensuale anche perché ha un V misura di seno che non passa inosservata agli occhi degli uomini.

Pompino in ginocchio | Racconto prime esperienze di Romina

Mario 52 anni, un tipo solitario, scapolo senza lavoro e con una denuncia in passato per atti osceni in luogo pubblico. Poi la svolta, il comune riesce a trovargli un impiego e finalmente Mario riesce, ad occupare parte del proprio tempo, con la mansione di bidello nella scuola magistrale della sua città. Un impiego, che lo soddisfa, non tanto per il tipo di lavoro e per la retribuzione, ma per la continua visione di belle fanciulle. Si perché Mario nel tempo, non è cambiato, è rimasto il solito maiale depravato, che lo aveva contradistinto negli anni, è quel posto sembrava fatto proprio per le sue perverse fantasie.

La porca della mia ragazza | Racconto prime esperienze di Pinox

Io e alessia stiamo insieme da 5 anni ormai, è viviamo già insieme. Siamo giovanissimi io 23 lei 21, lei alta 166 un po formosa, un bel culetto e dei bei fianchi con delle belle maniglie. Riguardo al seno arriva ad una terza abbondante, capelli castani mossi. Una bella ragazza . Abbiamo un bel rapporto è riguardo al sesso e davvero lì che fa il suo meglio: fa di tutto e lo fa così vogliosa da far impazzire . Una sera, lei in tacchi perizoma e corpetto, eravamo in preliminari la bendai la legai al letto e le sussurrai all orecchio > feci finta di uscire e rientrai e iniziai a comportarmi da vero porco : le misi il cazzo in bocca e lei succhiava , come se non vedesse l ora per una volta di cambiare cazzo .scesi giù a leccarle la figa e notai che era un lago come non lo era mai stata. Lei mi chiedeva che lo voleva in bocca ,io ero incredulo come una fanntasia potesse farla sentire in un altro mondo. La misi a pecora e il suo culetto era diventato un filone da scopare . Le continuavo a dire porca, e lei si bagnava ancor di più , misi il mio cazzo dentro e le davo colpi secchi e decisi .era fantastico! Ad un certo punto le sciolsi i polsi legati e le misi le mani sul suo seno , lei mi prese la mano e si infilò due dita in bocca simulando un pompino con le dita .mi disse che voleva succhiare un cazzo mentre veniva scopata… Lì non ci ho visto più , scopai così forte che la sborrai sul culo . Da quella sera ogni scopata a novanta lei mi succhia le dita e io impazzisco… Da quella sera sto cercando di creare la situazione adatta al sesso a tre!

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