Una normale storia d’amore, ma siamo madre e figlio, 5 | Racconto incesti di Helvetio

La prima notte di amore con mia madre fu alquanto focosa. Per due altre volte, oltre a quelle descritte nei racconti precedenti, mi ha fatto venire dentro di lei in un tripudio di emozioni e piacere. Poi la stanchezza e la soddisfazione ci prese entrambi. Il mattino seguente era un sabato. Mia madre non lavorava (fa il medico) e io ero a casa. Cosi solo verso le 10 abbiamo riaperto gli occhi: eravamo nudi, abbracciati e la camera da letto di mia mamma sembrava un delirio di disordine, cosa non da lei. Quando mi sono svegliato, lei era a fianco a me, già sveglia. Era pensierosa. “Mamma, cosa c’è ? Pentita di quello che è avvenuto stanotte? “ le chiesi.

Nuova vita per mio marito | Racconto dominazione di Sophie

Sono mezza addormentata, assopita e rannicchiata in una poltrona; sono in una clinica di Bancok e sto assistendo mio marito che oggi è stato operato. Via pene e testicoli, ora si dovrebbe ritrovare una bella fighetta tra le gambe. Il solo pensiero di questa cosa mi eccita a tal punto da bagnare abbondantemente gli slip; ne cambio 2 o 3 al giorno.

Vita di una ragazza umile – Da sguattera a schiava Cap. 1 | Racconto dominazione di #sguatterapersempre

Sono in macchina, seduta di dietro (essendo una donna non mi è permesso salire sul sedile davanti), e sto aspettando che mio padre mi porti dai miei nuovi padroni. I miei occhi sono pieni di lacrime perché so già che il mio futuro sarà segnato da lavoro duro e umiliazioni di ogni genere ma allo stesso tempo provo una sensazione strana, del calore nelle parti intime… Dopo 40 minuti di viaggio (in rigoroso silenzio) siamo arrivati alla villa con un ampio giardino e una piscina molto grande. Anche la casa è molto grande e molto moderna. Appena arriviamo davanti alla porta ci apre un signore sulla quarantina che presumo essere il Padrone. Appena ci vede saluta con caloroso affetto mio padre e lo invita a entrare mentre io non vengo neanche considerata e a testa bassa mi affretto a seguirli in salone. Li i due uomini si accomodo sul divano e mentre faccio per sedermi da parte a mio papà il Signore esclama “Come ti permetti di sederti davanti al tuo Padrone? Sei solo una serva in questa casa, ricordatelo!”. Mio padre si alza e mi tira un ceffone in pieno volto e urlandomi contro mi dice “Mettiti in ginocchio e chiedi perdono al tuo Padrone, deficiente che non sei altro!”. Io con la faccia gonfia mi lascio cadere in ginocchio li in mezzo alla stanza con la testa bassa e gli occhi ancora di più e con tono umile rispondo “Chiedo perdono mio Signore e Padrone, non oserò mai più mettermi tenere un comportamento del genere, sono mortificata! Sono solo una sguattera e sono qui per servirvi”. Il Padrone sembrò soddisfatto della mia risposta poiché non mi considerò più e continuò a parlare con mio padre lasciandomi li in ginocchio per tutto il tempo. “Allora caro Giacomo (così si chiama mio papà) a me serve una sguattera che tenga pulita la casa, la piscina, il giardino e le macchine. Mi serva anche una ragazza che ubbidisca ad ogni mio ordine e che soprattutto soddisfi tutti i desideri della mia cara mogliettina. Questa ragazza è un po’ indisciplinata ma proprio per questo la voglio così potremo punirla maggiormente e soprattutto è una bella figa … quindi io per questa qui ti do 3000 euro al mese se ti va bene questo è il contratto. Ovviamente sai che normalmente una domestica viene pagata a dir tanto 1500 euro al mese se lavora tutti i giorni senza festività! Io te ne do il doppio con la garanzia che possiamo trattarla come vogliamo!” Mio padre rispose “Certo Francesco va benissimo! Sei un vero amico, con 3000 euro al mese risollevi le sorti della mia famiglia e mi raccomando falla trottare come un mulo che è una scansa fatiche questa scema qua!” Io per tutto il tempo rimasi in ginocchio con le mani giunte tra loro appoggiate sopra le mie gambe. Nessuno si accorse, per via della mia posizione, che mi scese una lacrima poiché mi sentii un oggetto che passava da un proprietario all’altro … venivo tradita dallo stesso uomo che mi mise al mondo. In un battibaleno mi ritrovai da sola in questo salone nelle mani di uno sconosciuto e proprio mentre stava per dirmi qualcosa, qualcuno suonò il campanello. Appena alzai lo sguardo mi si smorzò il fiato e non potei far altro che rimanere a bocca aperta poiché davanti ai miei occhi si presentò una figura angelica, una donna bellissima con i capelli rossicci, occhi azzurri e lineamenti del volto talmente perfetti che per un attimo pensai che non fosse reale. Ma quando poi mi si avvicinò potei notare il suo corpo da urlo, le sue gambe lunghe e affusolare e una vita stretta. Era una visione angelica e non potei far altro che ammirarla e lei appena mi vide sorrise ma non feci in tempo a ricambiare il sorriso che il Padrone mi prese con una mano per i capelli facendomi abbassare il viso fino al pavimento e allo stesso tempo inizio a sculacciarmi con tanta violenza mentre mi urlava “ stupida sguattera schifosa come osi guardare negli occhi mia moglie, sudiciona di una! Ti meriti tante di quelle sculacciate, da farti il culo rosso!”. Dopo 4 sculaccioni la Padrona intervenne “Amore ti prego, se me la massacri di botte fin da ora come faccio a usarla come sguattera … lo sai che voglio vederla lavorare come un mulo! Tu hai le tue schiave su cui poterti sfogare … mi avevi promesso che questa sarebbe stata principalmente mia!” “Hai ragione amore, scusami cara”. La Padrona mi prese per un braccio e mi fece alzare e mi disse “Cara, benvenuta in casa nostra, scusa i modi rudi di mio marito è che appena vede una bella ragazza non capisce più niente … però come sei vestita non mi piace proprio! Amore tu vai pure che alla ragazza ci penso io. Ci vediamo questa sera. Tu vieni con me!” Io con tono umile ma molto grato le risposi “Si Padrona, grazie mille!”. In quel preciso momento, dentro di me, ringraziai mio padre poiché mi aveva dato la possibilità di diventare la serva di una donna infinitamente bellissima … tutto ciò che mi avrebbe ordinato lo avrei eseguito senza fiatare. La Padrona mi portò al piano di sotto dove c’era la lavanderia con scope, stracci, l’asse da stiro, un armadietto e una brandina e mi disse “qui è dove dormirai e dove passerai la maggior parte della giornata, non farti ingannare dai miei modi gentili, ogni cosa che ti dico per te deve essere un ordine! Esigo sempre che tu mi chiami Padrona mentre quando ci sono ospiti mi chiamerai Signora. Nell’armadio troverai degli stracci e grembiuli i quali saranno la tua divisa. È severamente proibito indossare reggiseno e mutande e dovrai andare in giro per casa scalza. Ti è chiaro?” rispondo a testa bassa “Si Padrona”. “E ora spogliati!”. Io con testa bassa mi tolsi la mia maglietta e i miei pantaloni e poi, tenendo lo sguardo basso mi tolsi il reggiseno e le mutande. Lei si avvicinò a me e mi disse toccandomi il seno, come se fosse di sua propietà, “hai un bel corpo, delle belle tette e un culo niente male, farò di te la mia schiava personale!” Io non potei far altro che cadere in ginocchio davanti a lei e baciarle i piedi dicendole “Grazie Padrona per l’onore, sarò tutto ciò che voi vorrete!”. Lei si diresse verso l’armadio e prese una magliette azzurra e dei pantaloni neri e me li gettò a terra. Quando mi misi la maglietta mi accorsi che era molto larga e la scollatura era talmente ampia che mi fuori usciva o una tetta o una spalla, e se qualcuno me la tirava sarebbero uscite entrambe. La maglietta era talmente lisa che comunque mi si vedeva tutto ed era anche bucata. I pantaloni erano di un tessuto talmente usurato e bucherellato che mi si vedeva tutto e anch’essi erano molto larghi che mi scendevano fino a metà culo lasciandolo scoperto ed erano lunghi tanto che dovetti arrotolarmeli sopra le caviglie. Sembravo una povera sguattera con vestiti talmente lisi e larghi che mi si vedeva tutto, bastava mettermi in ginocchio perché tette e culo fossero completamente scoperti alla mercé di tutti! Mi sentivo una lurida sguattera ma non contenta la Padrona mi impose di mettere uno sgraziato grembiule grigio anch’esso molto ampio (mi arrivava fin sotto le ginocchia), liso e un po’ stracciato in fondo. Se prima sembravo una ragazza semplice ora sembravo una ragazza povera costretta a fare la sguattera. La Padrona decise per me che per ora era meglio andare in giro con la spalla scoperta e così conciata mi ordinò di andare su in salone che mi avrebbe detto quali sarebbero stati i miei compiti. Le scale le feci molto velocemente poiché la Padrona si mise dietro di me e iniziò a sculacciarmi sul culo solo per divertimento e per vedermi fin da subito scattante. Quando arrivammo su in salone, Lei si sedette sul divano e a me venne naturale mettermi in ginocchio davanti a lei con il mio grembiulone e la mia scollatura ampia che lasciava scoperta una spalla, e i pantaloni mi erano già scesi sotto il culo. In quella posizione mi misi a sentire quali saranno i miei doveri in questa casa …

Il mio culo aperto | Racconto masturbazione di stea72

Comprai quel doppio dildo per mia moglie, ma laltra sera solo in casa non seppi resistere e volli provarlo. Andai in bagno e mi feci una doccia fresca. Mi pulii bene lano con sapone delicato e dita dentro. Scappellai il cazzo e ci passai il getto di acqua fresca per circa 5 minuti. Quando fui completamente pulito , mi asciugai, andai sul lettone mi misi uno slip di mia moglie con perizoma aperto avanti e finalmente presi il doppio dildo. Spensi la luce, accesi laria condizionata ed il lumicino vicino al letto. Iniziai piano a giocare con il dildo strofinandolo sulla cappella e spingendolo tra le palle come fossero una fica, presi della nivea di mia moglie e la spalmai sia sue due cazzi del fallo di gomma a doppia velocità che sulla mia rosellina anale. Inizia a far scivolare il cazzone di gomma tra le cosce aperte oscenamente e piano piano lo feci assaggiare al culo. Iniziai dal più piccolo dei due e lo infilai tutto dentro facendo vibrare il grande sulla punta del mio glande ! Ero in estasi! Sembravo una troia in calore, peggio di mia moglie quando si spacca la fica con il dildo. Il mio cazzo era diventato durissimo ed il mio culo bramava la parte di vibratore più grande! Uscivano dal culo umori misti a nivea! Quello era il momento tolsi il piccolo lo leccai lo assaggiai ! Buonissimo il mio sapore! Misi dentro ,facendolo vibrare , la parte più grande ! Era enorme ma il culetto dal quale spostai il perizoma lo prese tutto dentro , lo sentivo fino alla prostata mi scopavo senza toccarmi strizzandomi i capezzoli ! Ero la peggio delle troie stantuffavo alla grande il culo era come se fosse una fica slabbrata aperta e vogliosa! Ci infilai anche la parte di vibratore più piccola , ero pieno mi scopavo da solo senza sfiorami il cazzo. Lo scappellai e improvvisamente eiaculai tutto il mio latte . Mi levai i due cazzi li passai sullo sperma e me li portai in bocca finendo con le mani la sborrata e bevendo tutto il mio seme! Ora lo useremo in due il dildo !

Mamma in calore figlio maiale / 4 . Le amiche di mia madre sono mie amiche | Racconto incesti di Nealviam

Se avete avuto la pazienza di leggere i racconti precedenti di certo saprete che mia madre, (Carla) si era finalmente sbloccata sessualmente e facevamo di tutto. Ormai lei era diventata la mia amante. E faceva tutto per me. Era una vera maiala. Aveva perfino accettato di fare sesso a tre con un mio amico: era stato molto eccitante guardarla mentre si faceva inculare da Peppe, mentre urlava dal piacere. Le piaceva portarmi con lei in ambienti dove non mi conoscevano, per potermi esibire come il suo toy boy. Così quella sera ci trovammo a casa di Gianna, una sua amica e cliente (mamma è commercialista) ricca titolare di diversi negozi di scarpe in centro. GIanna dava una

Ritorno dalla zia, finalmente il culo | Racconto incesti di gurdulu

Lanno successivo tornai in paese per le vacanze e la zia volle ospitarmi in casa sua. Accettai con entusiasmo pensando alle entusiasmanti notti che avrei trascorso. Infatti la sera stessa del mio arrivo la zia mi spedì nel suo letto dicendomi che sarebbe venuta presto. Così fece si spogliò e venne completamente nuda nel letto, gettò via coperte e lenzuola e mi sfilò il pigiama, accarezzandomi il cazzo che era già duro disse riprendiamo il discorso che abbiamo iniziato lanno scorso quando sei partito. MI abbracciò e baciò voluttuosamente facendomi arrapare sempre di più. Mise la testa trà le mie gambe e comincio a succhiare e leccare il cazzo, poi si girò per prendere la posizione del 69 e mi sbatte la fica in faccia. Sentivo scendere i suoi umori che ingoiavo golosamente sembrava miele per quanto era dolce, con una mano le infilai un dito nel culo e lei cominciò a torcersi gemendo,ero al settimo cielo.Mi insegnò la posizsione a forbice, sdraiandoci piedi contro testa infilò una gamba trà le mie e tirandoci per mano riuscivo ad entrare nella fica. Dopo mi fece sdraiare e dandomi la schiena si infilò il cazzo nella fica, cavalcava con ferocia sentivo gli spasmi dellutero che si gonfiava e ritraeva, mentre un effluvio di umori bagnava la mia pancia, finchè si abbattè sfinita sul mio petto. Non ero ancora venuto, lo prese in mano e lo ingoiò letteralmente,fino ai testicoli, la bocca le bruciava mentre la inondai di sperma caldo. Ci calmammo e quando ebbi ripresi fiato la feci mettere alla pecorina, volevo assaggiare quel bel culo. Puntai dritto sul buco, mi disse di fare attenzione,che quel punto era molto delicato e non lo aveva violato nessuno,finora. Presi un pò di umori che le uscivano ancora dalla fica e con quelli lubrificai il buco, in aggiunta per lubrificare il cazzo lo infilai più volte nella fica.Dopo questa preparazione puntai di nuovo il buco, dando colpettini, sentivo che entrava e scivolava, mentre spingevo lei improvvisamente venne verso di me, il reciproco movimento lo fece entrare di colpo. Sentii un rumore di strappo e mi ritrassi, ma lei ridendo mi disse che non le avevo fatto male e continuassi pure. Lo feci con entusiasmo, finalmente avevo avuto quel culo che tanto agognavo, il mio piacere era tanto sentivo il cazzo che si entusiasmava a penetrare in quel tunnel stretto che si contraeva ad ogni spinta e la riempii di sperma.Le notti successive ebbero analoghi svolgimenti. Le cuginette mi provocavano tutti i giorni,volevano scopare ancora ma le forze erano poche,si prendeva tutto la zia,loro non capivano e non potevo spiegare il motivo perchè non volevo andare con loro. Ma un giorno le contentai parzialmente, feci loro ditalini e mi fecero pompini. Ma la zia la sera prendendolo in mano disse qui manca qualcosa con chi sei stato? Glielo dissi e lei se lo fai di nuovo vai via dal mio letto. Non ebbi bisogno di altri avvertimenti, non volevo rinunciare a quel culo.

Strapon | Racconto bisex di Amintore

Sono sdraiato supino sul letto e mi reggo le gambe con le mani sotto le ginocchia. La mia lei ha indossato l’ultimo modello di strapon che le ho regalato; un fallo realistico color carne da 25 centimetri, con una cappellona rossa e tanto di coglioni alla base. Lentamente lo sta lubrificando. Mi eccita molto questa fase in cui lei simula la masturbazione e con la mano scivola sul fallo per spargere meglio il lubrificante. Mi guarda negli occhi come a trovare la mia approvazione e so che anche lei si sta eccitando. Ora si avvicina e me lo sta puntando in mezzo alle chiappe. Lei mi vuole in questa posizione perché dice che vuole vedermi in faccia e godersi le mie espressioni da gran porco, di dolore e di goduria insieme. Ma veniamo all’inizio di questa storia.

Il siluro enorme di Pasquale | Racconto gay di Rico

Voglio raccontarvi di colui che ha fatto cambiare definitivamente i miei gusti sessuali: il mio amico SUPERDOTATO Pasquale!! Premetto che sono sempre stato aperto in campo sessuale infatti sin da ragazzino mi eccitavano sia le donne che gli uomini ma più crescevo più venivo maggiormente attratto da questi ultimi. Cercavo cmq sempre di tener segreto questo mio status anche se i miei IMPULSI SESSUALI VERSO I MASCHI crescevano vertiginosamente. Ogni volta che o su una rivista o in tv vedevo un BEL MASCHIONE il cazzo mi sinduriva all istante e iniziavo subito a masturbarmi; quando visionavo film hard il mio sguardo cadeva non tanto sui seni generosi delle attrici quanto sui FAVOLOSI PESCIONI degli attori; una notte poi in discoteca rimasi completamente ammaliato alla vista degli SPOGLIARELLISTI, tanti bei maschioni con i loro CORPI MUSCOLOSI e soprattutto con gli SLIP SUPER-RIGONFI mi provocarono un EREZIONE MEMORABILE ricordo che rimasi con il cazzo duro per giorni non potevo togliermi dalla mente quei BONAZZI ESAGERATI mi masturbai per ore ed ore. Nonostante ciò continuavano ad eccitarmi anche le donne, soprattutto quella superbonona di mia zia, poi c era la mia fidanzata con la quale però scopavo sempre con minore trasporto fino a che troncammo del tutto la nostra relazione. Ormai la mia bisessualità stava prendendo un unica direzione, avevo smesso di segarmi anche su mia zia, e il giorno della svolta definitifa all OMOSESSUALITA era arrivato. Mi trovavo all ultimo anno di Liceo ed era in corso l autogestione, nella mia classe ero in compagnia di 6 ragazze più il mio amico Pasquale che aveva sempre destato le mie attenzioni perchè tra le cosce aveva un PENE di DIMENSIONI SMISURATE!!! Ricordo che quel giorno le ragazze, sapendo delle sue doti, iniziarono a provocarlo.. ce ne erano due in particolare che iniziarono a massaggiarsi i loro grossi seni da sopra la maglietta e mentre Pasquale fissava il movimento di quelle zizzone io fissavo il movimento dei suoi PANTALONI che iniziarono a DEFORMARSI VISTOSAMENTE, ero ECCITATISSIMO, le ragazze poi dissero se rimaniamo in reggiseno tu rimani in mutande?? a quel punto Pasquale fece mettere una ragazza a guardia della porta e poi disse levatevi pure i reggiseni e io vi faccio vedere LA BESTIA!! Ecco ci avviciniamo al momento-clou, le ragazze non se lo fecere ripetere due volte si levarono maglietta e reggiseno mostrando due pere enormi a testa, Pasquale ,alla vista di quei promontori, si abbassò pantaloni e mutande e mostrò a tutti il suo ENORME SILURO IN EREZIONE, un CAZZO che SUPERAVA abbondantemente i 30 cm di LUNGHEZZA e che fece rimanere tutti a bocca aperta: avevo davanti agli occhi la COSA PIU BELLA ED ECCITANTE che avessi mai visto e mentre sentivo le ragazze ripetere che era un cazzo enorme che non avevano mai visto un pene così grosso.. io in preda all eccitazione più totale mi gettai verso quel MASTODONTICO UCCELLO e iniziai a CIUCCIARMELO sotto gli occhi delle ragazze incredule che ora esclamavano che RICCHIONE .. è proprio FROCIO..etc etc… Ebbene sì il mio IMPULSO OMOSESSUALE era venuto fuori avevo preferito quel FANTASTICO CAZZO alle poppe delle mie compagne..continuavo a ciucciarmi il PESCIONE DI PASQUALE e le sue GROSSE PALLE mentre con l altra mano gli palpavo il suo BEL CULO SODO!! Pasquale sapeva delle mie attenzioni verso di lui e da buon amico si fece spompinare senza opporre resistenza: mi stava regalando una GIOIA IMMENSA, INDESCRIVIBILE!!! Avere tra le mani e in bocca quel SERPENTONE GIGANTESCO sotto gli occhi increduli di 6 ragazze che mi urlavano RICCHIOOOOONE è stato un momento eccitante indescrivibile. Da quell istante in poi ho messo SOLTANTO IL CAZZO AL CENTRO DEI MIEI PENSIERI le donne non le considerò più!! Faccio solo esperienze omosessuali CIUCCIO CAZZI che è un piacere e quando lo PRENDO IN CULO GODO COME NON MAI!!! Su internet poi vado sempre in cerca di video con MASCHIONI NERI SUPERDOTATI voglio vedere all opera tutta la loro VIGORIA SESSUALE voglio vedere i LORO CAZZI ESAGERATI che solo il MIO AMICO PASQUALE PUO EGUAGLIARE!!! In definitiva sono proprio un RICCHIONE ESAGERAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAATO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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