Questa che sto per raccontarvi è la mia prima esperienza grazie alla quale scoprii il magico mondo del sesso…
Month: April 2022
Al locale per scambisti con mia moglie | Racconto scambio di coppia di maxmacs
Allora il braccialetto giallo significa che la donna è disponibile solo con altre donne, verde lo è con altre coppie, rosso con altri uomini. Con Giulia ci guardiamo e scegliamo entrambi il verde. Entriamo.
Storie di vita. 4, Il festino (consapevolezza) | Racconto gay di Pisellino
l festino a casa di Franco era stato confermato, le “festeggiate” dovevamo essere io e Milly.
Dominazione Gay | Racconto dominazione di max80
Non era la prima volta che incontravo quell’ uomo per fare sesso, ma quel giorno …. Quel giorno arrivai a casa sua mi fece entrare, mi offri da bere e parlammo un po’ come i due incontri precedenti, solo che lui era più nervoso, dopo un quarto d’ora mi disse che voleva fare qualcosa di nuovo e anche in un altro posto, io gli chiesi di cosa si trattasse e lui mi rispose che voleva provare con me del Bondage, a me l’idea era sempre piaciuta e lo trovavo molto eccitante pur non avendolo mai provato così accettai. Mi fece spogliare tenendo solo la maglietta e gli slip bianchi, mi mise benda, manette,morso e cavigliere poi mi disse che saremmo andati in cantina. Arrivati a destinazione mi divaricò le gambe e le fissò a qualche cosa per farmele restare aperte poi mi prese le braccia e le legò sopra la testa e tirò fino a farmi rimanere ben teso e quasi in punta di piedi, poi mi sussurrò all’orecchio che ero pronto per vedere la mia sorpresa così mi tolse la benda, davanti a me c’erano tre uomini seduti su di un vecchio divano e di fronte a loro un tavolino, io mi guardai attorno impaurito guardai sopra di me e vidi che ero legato con una grossa catena al soffitto guardai l’uomo e feci di no con la testa per implorarlo di smettere li il gioco mi vennero le lacrime perché non potevo parlare per via del morso, lui mi guardò mi asciugò le lacrime e mi disse di risparmiarle e che più tardi avrei pianto per qualcosa. Poi mi spiegò le regole gli uomini non potevano toccarmi doveva solo stare seduti fare una proposta su cosa farmi e fare un’offerta in denaro poi lui avrebbe deciso se mi avrebbe fatto quello che avevano proposto, poi mi disse che lui ora era il mio padrone e che non importava quello che io volevo o no ma quello che contava era il suo volere. Poi avvicinò un cassa di legno piena di accessori e attrezzi da li prese un coltello di quelli da caccia molto affilato e dalla parte opposta la dentatura, mi fece scorrere la lama sulla faccia poi giù sulla maglietta fino agli slip, li si fermo e inizio a spingerlo un po’ sulle palle per farmelo sentire poi prese gli slip e mi fece dei taglietti davanti e dietro e così anche sulla maglietta, uno di loro disse, si inizia a vedere le sue parti inviolate perché no n ce le fai vedere? Offro 20 euro e li butto sul tavolo, il padrone mi prese la maglia e me la strappo di dosso , ecco disse se volete vedere il resto voglio di più, un altro uomo buttò altri 30 euro, il padrone si avvicinò e mi strappo gli slip di dosso poi prese un attrezzo tipo una piastra per i capelli ma con la punta in vetro e lo collegò alla presa elettrica, si giro verso i tre uomini e disse questo è gratis, mi avvicino la punta di vetro ad un capezzolo e sentii una scossa e saltai dal dolore, lui iniziò a fare così per tutto il corpo anche sull’ano e sui testicoli e cazzo, io mi dimenavo e cercavo di urlare ma era inutile perché le grida erano soffocate dal morso, poi prese il frustino e disse per questo quanto mi date? Uno offri 50 il padrone mi guardo negli occhi e mi disse secondo te vale la pena per 50 euro mi giro attorno e mi andò alle spalle non lo vedevo più, passò qualche minuto poi sentii il sibilo del frustino e un gran dolore sul sedere continuò così per alcuni minuti il dolore era forte ma non potevo fare niente, dopo di che mi infilò nell’ano una specie di ovulo di metallo con un cavo, mi mise un anello sul pene e due elettrodi adesivi sui testicoli collego tutto ad una centralina e la pose sul tavolo davanti ai tre uomini, dicendo che avrebbero potuto giocare con me, il primo mise 50 euro ma il padrone rifiutò dicendo che forse non avevano capito bene, vi spiego ci sono tre controlli sulla centralina uno per l’ano uno per i testicoli e uno per il cazzo, voi dovete liberare gli impulsi e indovinare quello che avete azionato dal mugolio e dai pianti di quella vacca li! Subito tirarono fuori 100 euro a testa e così il padrone si fece da parte e accese l’attrezzo, subito iniziai a sentire pulsare nel mio buco quelle piccole scariche mi davano piacere non erano costanti quindi non erano prevedibili, sentii pian piano l’intensità aumentare fino ad essere doloroso così iniziai a dimenarmi e a urlare il padrone chiese al’uomo che cosa mi stesse stimolando l’uomo rispose i testicoli!? No passa la centralina, così spense e la passò all’uomo di fianco, quindi la azionò era la volta dei testicoli era una strana sensazione più intensa e molto meno piacevole di prima infatti iniziai a piangere l’uomo disse: testicoli! Il mio padrone rispose si bravo dopo hai un giro gratis! Passò la centralina all’ultimo uomo che già eccitato dallo spettacolo di prima accese alla massima intensità era un dolore terribile potendo mi sarei piegato su me stesso ma non potevo quindi urlavo e mi muovevo come per far staccare l’anello ma era inutile, l’uomo esclamò l’ano! No sbagliato! Ripassa la centralina all’unico che ha indovinato, l’uomo prese la centralina e vedendo che io stavo soffrendo abbassò un po’ l’intensità ma accese anche le altre due ma ad un’intensità dolorosa ma accettabile infatti mi dimenavo ma di piacere sentire gli impulsi nel mio buco sembrava che qualcuno mi stesse scopando così raggiunsi l’orgasmo e sborrai, l’uomo compiaciuto mi guardò e mi disse vedi che ti inizia a piacere puttana! Il mio padrone mi tolse tutti gli elettrodi vari, mi slegò dal soffitto e mi giro con il mio culo verso gli ospiti, guardate che bel culo chissà di cosa è capace questo culo!? Mise sul tavolo tre oggetti: una mela, una bottiglia di birra e un fallo nero gigante, il primo disse 80 euro per la mela! Il padrone mi fece mettere davanti un tavolo e mi piegò in avanti prese della crema e la mise sul mio buco mi infilò prima un dito,poi due, poi tre e poi spalmò la mela di crema me la appoggiò e disse accetto! E spinse dentro tutta la mela in un colpo solo era molto doloroso mi sentivo la mela che entrava sempre di più, mi sentivo pieno, il padrone chiamò l’uomo vicino e gli fece guardare la mela nel mio buco tanto era aperto, poi con un dito la face ruotare un paio di volte dentro di me, poi aspettò qualche minuto e disse all’altro uomo vedi adesso si sta chiudendo è il momento giusto, allora l’uomo mi disse spingi troia! Spingi! Devi partorire la mela! Iniziai a spingere ma faceva malissimo ormai l’ano si era inghiottito la mela e si era adattato, spingevo ma non ce la facevo sentivo il buco aprirsi ma non abbastanza provai due tre volte poi detti una spinta e sentii un gran male e aprirsi una voragine ma la mela era finalmente uscì il padrone la prese e me la mise davanti agli occhi era parecchio insanguinata e il rosso del sangue risaltava ancor di più sul verde lucido della buccia. Poi presi dal’eccitazione i due uomini buttarono 200 euro a testa per il maxi fallo aveva una lunghezza di trenta centimetri e dieci di diametro, il padrone prese un tavolino da the alto circa 50 cm e largo 60 cm e me lo posizionò sotto di me appoggiò il fallo sul tavolino mi fece entrare appena la punta del fallo e disse vediamo quanto ci metti a ficcartelo tutto dentro, io realizzai solo dopo che avendo ancora la barra di stanziatrice alle caviglie e che il tavolino non mi permetteva di chiudere le gambe quindi non avrei mai potuto alzarmi in piedi e sfilarmi il fallo ma solo scendere e prenderlo tutto, infatti qualche minuto dopo le gambe,anche e ginocchia mi iniziarono a fare male e a tremare per quella posizione scomoda, iniziai pian piano a scendere e più scendevo e più mi sentivo entrare quell’enorme fallo squarciare era davvero grosso, ormai le mie ginocchia erano sfinite io cercavo di controllare la penetrazione visto che non potevo fare nient’altro ma mentre scendevo lentamente le ginocchia cedettero e con un dolore immenso lo presi quasi tutto tranne gli ultimi dieci centimetri perché fortunatamente gli interno coscia si appoggiarono sui bordi del tavolino e mi fermarono, io cercavo di urlare ma si udiva solo delle urla soffocate, mi dimenavo e piangevo dal dolore provocato da q
uel fallo gigante, poi un uomo mise sul tavolo 70 euro e si avvicinò a me dicendo scommetto che entra anche il resto del fallo a questa puttana, si sedette sul tavolino e gurdando mentre piangere e facevo di no con la testa per supplicarlo di non farlo lui mi abbraccio mi mise le mani sulle spalle e con un forte colpo mi spinse giù facendo entrare tutto, io mi stavo sempre di più dimenando mentre lui continuava ad essere abbracciato e a spingere e guardandomi in faccia mi disse: mi sto eccitando da morire d quanto ti dimeni e piangi, ma mi ecciterei molto di più a sentire le tue urla senza morso. Ok! Ora concludiamo disse il padrone, mi aiuto ad alzarmi e a fare uscire il fallo, guardai il tavolino e vidi caderci sopra delle gocce di sangue che uscivano dal mio culo, il padrone disse ho già guadagnato 950 euro con altri 50 tolgo il morso a questa troia e lo potete fistare quanto volete i tre non se lo fecero ripetere, mi tolsero il morso e iniziarono ad infilarmi tutta la mano nel culo io urlavo ma più urlavo e più spingevano, dopo una decina di minuti il dolore era diminuito e mi assalì una sensazione di piacere tanto è che iniziai a muovermi avanti indietro scopandomi da solo con un loro braccio, poi uno di loro disse guardate sto frocio come gode vediamo se gli piace anche con un’altra mano dentro, e pian piano fece entrare anche l’altra e iniziò a fottermi così, sembra strano ma non sentivo più dolore ma piacere, mi scoparono con le mani tutti e tre poi si pulirono le mani dal sangue sulla mia faccia e se ne andarono, il padrone mi aiutò ad alzarmi perché ero sfinito. Mi diede un’assorbente da donne e disse, ti servirà avrai delle perdite di sangue nelle prossime ore ma non ti preoccupare, poi mi dette 600 euro dei 1000 guadagnati dicendo che me li ero meritati mi rivestii e me ne andai. La sera ripensavo a quello che mi avevano fatto ma stranamente ricordare mi eccitava e iniziai a praticarmi il self-fisting fino a farmi venire, l’indomani chiamai il mio padrone per ringraziarlo e lui mi rispose che stava aspettando la mia telefonata e che quando volevo ero il benvenuto……….
La mia vita da cuckold | Racconto scambio di coppia di Persephone
Buongiorno a tutti, sono S. un cuckold di 45 anni, felicemente sposato con Lara, protagonista delle mie storie. Mi sembra corretto fare un po di introduzione, io sono un cuckold, lo sono sempre stato ma prima di conoscere Lara non ero mai riuscito a mettere la cosa in pratica. Lara oggi è una donna di 35 anni, alta, lunghi capelli scuri, pelle molto molto chiara, un bel culotto invitante ma soprattutto due tettone grandi e sode, una quinta naturale ancora di marmo. Ci siamo conosciuti 10 anni fa, lei faceva la prostituta, e ovviamente immaginarla con i clienti mi eccitava da morire, ma questo sarà argomento di un’altra storia. Fatto sta che con lei ho potuto finente realizzare le sue fantasie e ora, per quanto riguarda l’aspetto sessuale, sono il suo cuck obbediente e sottomesso, come dico sempre il mio corpo è suo e io sono qui per assecondare i suoi desideri e fantasie. al di la della sfera sessuale abbiamo un rapporto normalissimo e felice, quindi ovviamente quali vi racconterò sono episodi sporadici, avvenuti nel tempo ma non andrò in ordine cronologico, semplicemente quando riaffiorerà un ricordo cercherò di metterlo in parole, ma sarà tutto assolutamente reale, non aggiungerò o inventerò nulla.
Cornuto – 6 – Cornuto,vuoi vedere come inculo tua moglie? | Racconto tradimenti di Cuck 2019
La situazione che stavo vivendo era davvero straordinaria e lontana da ogni mia possibile fantasia prima di allora.
La coinquilina | Racconto saffico di Porcellina87
Ero una studentessa fuori sede e condividevo l’appartamento con una ragazza. Durante il fine settimana arrivava il mio fidanzato e scopavamo come ricci, ma durante la settimana potevo solo accontentarmi di masturbarmi. Quella mattina ero sola in casa, mi feci una doccia e dopo essermi asciugata decisi di camminare nuda per casa: mi eccitava girare e sentire le labbra della mia figa che cominciavano a gonfiarsi. Mi distesi sul divano a gambe aperte completamente nuda e cominciai a massaggiarmi i seni. Pensavo a lui che mi toccava e arrivai in fondo al monte di venere. Poi cominciai a massaggiarmi il clitoride e tillarmi. Gemevo, pensavo a lui che me la leccava e che me la succhiava. Presi un pennello da trucco e lo passai sul clitoride gonfio. Ero eccitata e stavo per venire quando entrò la mia coinquilina. Ci guardammo un secondo che durò un eternità e poi me ne uscì con un “non dirmi che te non ti masturbi”. E lei mi disse “a me piace anche leccarla” e si avvicinò a me. In silenzio si avvicinò a me e ci baciammo, passò ai miei seni ed i capezzoli divennero duri. Passò la lingua sulla pancia, sul ventre e poi scese tra le mie cosce. Prese in bocca la mia figa e cominció a succhiare. Leccava e succhiava divinamente. Sapeva ciò che volevo perché era ciò che voleva lei in quanto donna. Il clitoride veniva risucchiato mandandomi in estasi. Aprii ancora più le gambe per farmela leccare . Si staccò da me e soffió sopra la figa mentre io piagniucolavo di continuare. Prese il pennello che avevo posato e prese della marmellata: mi spennellò i seni facendo un percorso che arrivava fino al fulcro del piacere. Ci baciammo e poi cominció a scendere e leccare i seni e poi il ventre.. lentamente. Poi arrivò mi mezzo alle mie cosce e inserì due dita dentro e cominció a sgrillettarmi. Ero aperta davanti a lei e mi sentivo viva ed eccitata come mai era successo. Si avventó sulla mia figa e cominciò a leccarmi e succhiarmi. Le spinsi la testa fra le cosce e alzai il bacino “ancora ancora, di più”. Mi mordicchió il clitoride e mi disse “vieni per me” ed io venni. Lei bevve tutto il risultato del suo lavoro mentre io ancora pulsavo. “Mi piace la tua figa” mi disse. Ci baciammo a lungo e poi lei andó a studiare. Quella sera mi masturbai pensando a lei e al suo lavoro di bocca pensando alla prossima volta che me l’avrebbe leccata.
Il moroso di famiglia | Racconto incesti di LILLO
La mia bambina è cresciuta, sì, gli anni passano, sembrava ieri che sgusciava fuori dalla figa di mia moglie, tutta rossa e bagnata, aveva lasciato una voragine tra le cosce di Anna, non che mi importasse molto, tanto io lì dentro ci andavo di rado.
Mia moglie con un altro | Racconto scambio di coppia di Gianny74
Ciao a tutti sono Giovanni, voglio raccontarvi della prima volta che ho visto fare sesso mia moglie con un altro uomo.
Il gioco dei 4 | Racconto scambio di coppia di ilprincipeabbandonato
Io e mia cognata Manuela ci ritroviamo a casa di Vanessa e Marco che ci hanno invitati per un dopo cena e visto che i nostri rispettivi ragazzi non potevano venire abbiamo deciso di venire io e lei per evitare di fare brutta figura. Dopo i vari convenevoli e le varie chiacchiere la serata inizia a prendere una piega molto interessante complice anche il fatto che abbiamo bevuto tutti un pochino.
Al cinema | Racconto gay di MIRIKIKI
Ultimamente sono stato in un cinema porno di una nota città del centro italia, entrai ma la sala era vuota, giusto tre o quattro avventori. Una volta non era così, dalle mie parti cera un cinema porno della provincia che era sempre affollatissimo, ci si entrava sapendo già che qualcosa di intrigante sarebbe successo, naturalmente tra uomini. Nella sala cerano delle regole non scritte di cui mi resi subito conto dal primo giorno che ci andai per curiosità: cera chi si metteva in fondo alla sala in piedi, con i cazzoni già induriti dalla visione del film e chi voleva fare una sega o un pompino, si fermava davanti ad uno di questi spettatori e senza tanti preamboli gli frugava nella patta, glielo prendeva in mano e lo invitava al bagno. Spesso erano giovani italiani e anche migranti. I più riservati invece ti aspettavano al secondo posto di ogni fila, ti ci sedevi accanto e via, iniziava il gioco. La prima volta che decisi di lasciarmi andare, entrato nella sala, mi sedetti accanto ad uno spettatore di mezza età. Aveva la patta dei pantaloni sbottonata e con la mano se lo toccava; feci finta di niente. Mi diede un fulgido sguardo e di lì a poco iniziò ad allungare la mano sulla mia coscia, io non reagii, così lui continuò imperterrito, mi prese la mano e se la portò sul cazzo, non feci resistenza, anche perchè già sedendomi con lui sapevo a cosa andavo incontro. Iniziai a segarlo con delicatezza, aveva un bel cazzo, naturalmente in tiro dalla visione del film. Si avvicinò allorecchio e mi sussurrò di prenderglielo in bocca, gli dissi di no, che non ero pronto, era la prima volta. Va bene disse, continua. E continuai, mi piaceva toccarglielo, segarglielo, era duro come il ferro, glielo stringevo, gli toccavo le palle, sino a che iniziò ad ansimare, capii che stava per venire, velocizzai il movimento della mano, lui diede un improvviso movimento di reni in avanti per evitare di schizzarsi addosso e finalmente venne. Misi la mano davanti allo schizzo dello sperma per non far sporcare le sedie davanti. Ci ripulimmo ed andai via. Quella notte a casa non dormii, pensando a quel cazzo, avrei voluto prenderlo in boccca, era diventato il mio tormento. Fu così che due giorni dopo ritornai allo stesso cinema con lintento di farlo, di fare un bel pompino a chiunque fosse stato. Entrato nella sala feci un giro di ricognizione e ritrovai lo stesso spettatore dellaltra volta. Mi sedetti accanto e lo salutai, lui ricambiò con tono sarcastico, sicuramente perchè aveva capito che questa volta ci sarei stato, e così fu. Anche in questo caso aveva la patta sbottonata e luccello quasi fuori che se lo toccava. Lo tirò completamente fuori, poi mi mise la mano dietro il collo e mi spinse la testa sul suo cazzo turgido. Non feci resistenza, sapevamo entrambi che doveva andare così. Glielo presi in bocca, mi piaceva leccarlo, prenderlo completamente in bocca e andare su e giù sullasta. Con la mano sulla testa mi accarezzava e ogni tanto me la spingeva sul cazzo. Mi piaceva quella sensazione di predominio da parte sua e di sottomissione da parte mia, mi rilassava. Dopo un bel pò che lo spompinavo iniziò a gemere di piacere, sentii la cappella gonfiarsi e scorrere qualcosa nella vena delluretra, era la dolce cremina che stava per inoondarmi la gola. Lui sollevò la mano dalla testa, per non farmi ingoiare lo sperma, ma io non lasciai il suo cazzo e bevvi tutta quella crema, continuando a leccarglielo sino allultima goccia.
Nel bagno della discoteca | Racconto etero di Amelia
La musica è alta come il mio tasso alcoleico, quello stronzo mi ha lasciata e non cè nulla di meglio che una serata in discoteca.
Mia moglie ricattata | Racconto dominazione di lagoblu
Mia moglie è in piedi , con lo sguardo basso.
Mille parole porche | Racconto comici di Milena N
Sono una porca.
Sesso con la mia dottoressa | Racconto tradimenti di xxx81
Ciao sono s adesso vi racconto la mia vicenda di sesso con la mia dottoressa…..quel pomeriggio ero a casa da solo faceva un caldo terribile e savo sdraiato sul divano in boxer….ad un certo punto mi sentii molto debole e ad avere giramenti di testa allora chiamai la mia dottoressa e gli dissi che non stavo molto bene gli spiegai quello che avevo e lei mi disse tra poco passo a farti visita io risposi ok grazie mille dopo un po sentii suonare il campanello era la mia dottoressa la feci entrare e mi chiese come stavo dissi non tanto bene lei disse distenditi sul divano che ti visito…..lei bellissima donna sui 35 anni un bel seno e un bel culo quel giorno aveva un vestito un po aderente che risaltava tutte le forme del suo bel corpo e la cosa mi arrapava moltissimo….iniziò a visitarmi si abbassò verso di me e non mi scollai mai dalla vista del suo seno che si intravedeva dalla scollatura del vestito ad un certo punto ebbi un erezione lei si accorse e rimane perplessa e con un sorriso mi disse tranquillo capita anche questo…lei ribade posso toccarlo? Rimasi perplesso mi tolse i boxer lo prese in mano e incomincio a masturbarmi mentre con laltra mano scese in basso e la mise tra le sue gambe iniziando a toccarsi e mi disse lo sai che non porto le mutandine ero al settimo cielo prese il mio cazzo in bocca iniziando a spompinarmi mentre io gli massaggiavo il seno ad un certo punto prese la mia mano e la mise tra le sue gambe e disse senti quanto sono begnata e adesso scopami si spoglio completamente e mi montò sopra penetrai la sua vagina mi cavalco come se fossi un suo fantino godevamo come pazzi….lei disse adesso scopami il culo allora la misi a pecorina e la penetrai posterialmente lei godeva ma intanto gli faceva un po male ma mi disse di non fermarmi esclamò sono la tua dottoressa troia ora sborami in bocca si inginocchiò davanti a me e mentre mi faceva una sega mi spompinava gli venii tutto in bocca bevendo tutto il mio sperma continuoa succhiarlo per pulirlo completamente….ella fine di questa scopata gli dissi ma tu non sei sposata? Si ma mio marito non mi soddisfa più e cerco altre avventure per soddisfare le mie voglie….mi bacio si vesti e prima di andarsene mi disse richiamami stallone mio…e se ne ando
La mia vicina Eli 5 allhotel1 | Racconto tradimenti di max_regina_brasil
La mia vicina Eli 5 allhotel1
Masturbiamoci insieme | Racconto masturbazione di AllForWoman
Ero da poco rientrato dal lavoro, mia madre è mio padre erano usciti. Casa libera, il che voleva dire solo una cosa: porno!
Il tirocinante del turno di notte | Racconto gay di Trozzai Gotusva
Il tirocinante del turno di notte
Sposati e schiavi – 2 La storia dello schiavo, parte prima | Racconto dominazione di stef1971
Io mi chiamo Roberto, ho 39 anni e da sempre ho avuto pulsioni masochiste. Ricordo che già da bambino nei miei sogni c’era di essere venduto come schiavo come nei mercati dell’antichità, e che quando da adolescente per puro caso misi le mani su una rivista a tema bdsm mi consumai a forza di seghe pensando di essere io uno schiavo. Da sempre molto timido e impacciato nei rapporti con le ragazze, diventato maggiorenne ho avuto i primi rapporti con delle prostitute, e da subito ho cominciato a chiedere di leccare i piedi o le fighe, rinforzando così la mia sottomissione. Tra i 22 e i 26 anni mi sono successi due episodi che mi hanno letteralmente cambiato la vita. Ho conosciuto, all’università dove andavo, una ragazza con cui mi sono messo assieme, masochista anche lei …..con lei ho cominciato a conoscere per davvero il mondo bdsm
La mia tettona porca | Racconto tradimenti di marcos
Ciao, simo una coppia giovanile, io Alessandro 34 e lei Susanna 29, alta 174, mora, capelli ricci lunghi neri, una 6°misura che non finisce mai di mettere in mostra con abiti super scollati per la felicità degli uomini. Questo racconto risale alla scorsa settimana, cioè Susanna volle andare al privè insieme al nostro amico cubano di nome Sem e farsi sbattere da lui e se cera occasione di incontrare altri colored nn si sarebbe certamente tirata indietro. Per loccasione la porca si veste con una mini inguinale, tacchi rigorosamente 12 cm, maglietta leggera a maniche lunghe, ma trasparente e scollatissima, per finire truccata da vera troia.
Prima parte – La scoperta dei piedi di mia suocera | Racconto feticismo di Frank Zaz
Qualche settimana fa, al ritorno dal lavoro, decisi di passare da casa di mia suocera poiché credevo di trovare mia moglie ad aspettarmi. Entrai in cucina e . . . sorpresa, c’era solo mia suocera seduta su una sedia con le gambe allungate su di un’altra sedia. Così rilassata stava guardando la TV. “Buonasera . . .” le dissi, e lei mi salutò. Mi spiegò che mia moglie era dovuta arrivare con sua sorella in paese a fare shopping e che sarebbero tornate di lì ad una mezz’oretta. Aggiunse ovviamente che nel frattempo mi potevo accomodare. Mi misi anch’io a guardare con lei la TV, e ad un certo punto, dopo pochi minuti, lei mi disse che si scusava con me per la posizione poco elegante (le gambe distese sulla sedia), ma che era molto stanca ed indolenzita perché quel giorno era stata sempre in piedi. Colsi immediatamente la palla al balzo e le proposi: “. . . Se vuole, mentre aspettiamo le faccio un massaggio ai piedi, magari si rilassa ancora meglio . . .”. Lei ovviamente si schermì subito e mi disse: “. . . Nooo . . . dai, meglio di no . . . i piedi no, via . . .”. Ma non mi sembrava molto convinta . . . per cui la incalzai: “Perché no? Credo che le farebbe bene . . . mica si vergognerà di me? E poi si fidi, mi riescono molto bene i massaggi ai piedi”. Lei mi guardò un po’ imbarazzata ed aggiunse: “. . . Sei sicuro?”. Era fatta, bastava solo che insistessi un attimo e . . . mi si sarebbe concessa: “Certo ! ! Tanto che siamo qui . . . . su, mi lasci fare . . .” Avevo capito che sotto sotto avrebbe gradito il massaggino, per cui rispose: “. . . E va bene . . . fai pure”. Non aspettavo altro. Mi avvicinai a lei e mi sedetti a terra davanti ai suoi piedi. Non si era tolta le ciabattine: un paio con suola nera, leggero tacco, tomaia rossa, aperte davanti.
Mia sorella Beatrice | Racconto masturbazione di Gas12
Non mi aspettavo che mia sorella fosse così..
La nipote monaca 3. | Racconto etero di Franco018.
( chiarisco che lepisodio iniziante con al ritorno di Paola… è il 2 ).
Gara di pompino | Racconto esibizionismo di polpo
Eravamo in una spiaggia al tramonto,stavamo accendendo un fuoco per passare la notte con musica e birre e alcol a volonta,circa 20 persone,11 maschi e 9 femmine,tutti tra i 18 e 30 anni.