Ciao a tutti, sono Giuseppe e ho 20 anni, mia sorella ha esattamente 10 anni più di me ed ha un seno enorme, precisamente una 5 coppa D. Come è facile immaginare mia sorella, che pure ha qualche chilo di troppo, in virtù del suo seno enorme ha sempre esercitato un certo fascino su di me, e da sempre ero alla ricerca di un modo per cercare di averla. Io e mia sorella abitiamo in città diverse, ma di tanto in tanto ci vediamo, e ho potuto felicemente constatare nellultimo anno che era una grande amante del sesso, che gli piaceva farsi scopare da tanti uomini, riempiendo di corna il marito.
Month: January 2022
La spiaggia | Racconto gay di TATOTATO
Sono solita, durante i mesi Estivi frequentare una nota spiaggia gay sul fiume Ticino, parcheggio la mia moto, e mi inoltro per i sentieri che portano al fiume.
Nonno porcello e nipote arrapato | Racconto gay di Sinnerman46
Salve io sono Valentino ho 70 anni e quella che sto per raccontare è la mia storia incestuosa con mio nipote Mirko.Io per tanti anni ho lavorato come camionista, quindi non ero quasi mai a casa e non ho mai avuto un buon rapporto con i miei due figli,un maschio e una femmina,cosidecisi di essere un buon nonno ed essere più affettuoso con i miei nipotini. Allinizio della storia io avevo sui 60 anni quindi più di 10 anni fa,allepoca ero alto 1.78,ero un pò in sovrappeso ma non di troppo giusto dei chiletti in più dovuti alletà,ero brizzolato e molto massiccio avendo praticato palestra da giovane.Tornando alla storia tutto è cominciato con la morte di mia moglie che mi sconvolse molto e mi tolse la voglia di vivere,ma poi pensai che avevo ancora i miei figli e sopratutto i miei nipoti,così decisi di far trasferire mio figlio e la sua famiglia da me,perchè la mia casa era più grande,li avrei potuti aiutare economicamente con la mia pensione e stare un pò con Mirko il mio nipotino preferito.Una volta andati a vivere insieme io mi spostai nella vecchia cameretta di mio figlio e a lui e sua moglie diedi la camera grande,mentre Mirko si mise nella vecchia cameretta di mia figlia che era proprio difronte alla mia. Mirko allepoca era un ragazzino davvero minuto e carino non alto neanche 1.50,di pelle chiara, capelli castano chiaro e occhi verdi scuro,era un ragazzino un pò femminile nel senso che aveva lineamenti molto delicati e femminili,sembrava quasi una femminuccia.Gli voglio molto bene e lo tratto come un figlio e visto che i suoi genitori lavoravano il pomeriggio rimaneva con me, lo aiutavo con i compiti e giocavamo molto con i video games e sopratutto al gioco della lotta,lui lo amava molto e anchio del resto.Un giorno mi alzai avevo una bella erezione e mio nipote mi vide e rimase molto incuriosito da ciò,ma poi a colazione non disse niente perchè cerano i suoi genitori. Il pomeriggio quando fummo da soli lui venne da me in camera e mi chiese spiegazione su cosa aveva visto la mattina nonno ma stamattina che cosa avevi nella mutandina? avevi un bastone?no Mirko ma cosa dici non era una bastone, ma non sai che cosera? tuo padre non ti ha spiegato che cosè quella cosa e pure sei nelletà delle prime erezione,no nonno non so nulla mi puoi spiegare? e va bene ti spiego,la mattina tutti gli uomini o quasi si svegliano con il pisellino eretto perchè la mattina ci si eccità un pò e per far sparire quella erezione le mogli aiutano i mariti a farle sparire o lo si fa da solo con Federica nonno chi è Federica? ma non lo sai è Federica la mano amica che ti aiuto a fare una sega una sega? e che cosè? be piccolo è quando un uomo ha il cazzo duro e lo deve far sgonfiare e come si fa nonno? be è semplice si prede la mano la si stringe intorno al cazzo e si fa su e giù sulla mazza fino a quando non esce il liquido bianco che si chiama sperma o sborra,una volta uscito è finito tutto e il cazzo si ammoscia, ho capito nonno è quello roba che si mette nelle donne per far nascere i bambini,me lha detto un amico,ok ora se hai finito dovremmo iniziare i compiti se no si fa tardi,lui annuì e iniziammo a fare i compiti, anche se avendo parlato di quelle cose mi ero eccitato un pò e laspetto efebo di mio nipote non aiutava affatto.Il giorno dopo mi alzai e avevo unerezione che mio nipote notò e mi segui in bagno alche io rimasi un po strano: hei Mirko perchè sei venuto in bagno con me se è urgente puoi andare prima tu e lui no nonno non devo andare in bagno solo che ti ho visto lerezione e sono voluto venire nel bagno con te per vedere mentre ti fai una sega per capire come si fa per quando dovro farmela anchio ma, piccolo queste cose non si fanno tra maschi sopratutto tra familiari e se i tuoi genitori ci scoprono io passo un brutto guaio e dai nonno non ti preoccupare chiudi la porta a chiave e appena finisci io vado via subito va bene?. La mia prima reazione fu quella di mandarlo via ma vedendolo seduto sula water con indosso solo le mutandine, con qui bei capezzoli rosa, quei piedini affusolati e quel corpicino appena femminile non ce la feci a resistere e accettai. Se non lo conoscessi lo avrei sicuramente scambiato per una femmina e nonostante avesse raggiunto letà per le seghe e i filmini porno sul cellulare era molto innocente e sopratutto molto curioso,voleva scoprire queste cose e visto che era molto intimo con me non aveva affatto vergogna a chiedere. Appena accettato mi abbassai lo slip e liberai il mio cazzo che non era ne gigante ne piccolo un pene di 18 centimetri che aveva fatto godere un sacco di donne negli anni passati. Mirko appena vide il mio cazzo duro sgranò gli occhi e rimase allibito e disse:wow nonno ma il tuo pisellino e proprio grosso non chiamarlo pisellino mi sembri una bambino,ora sei un neo teenager e devi dire cazzo non pisellino capito? si ho capito nonno e ora che devi fare? ora stringo la mano sul cazzo ,stringo in modo delicato e inizio a fare sù e giù, lo scappello e lo incappello e questo è molto bello. Così facendo continuai a segarmi mentre lui mi guardava con uno sguardo misto tra linnocente e il curioso, mi guardavo in silenzio e io mentre guardavo il suo corpicino minuto mi eccitavo ancora di più era la prima volta che mi eccitavano i ragazzini e per di più maschi. Mentre mi segavo mi chiese nonno ma come fai a sapere quando sta per uscire lo sperma? ecco vedi che ti formicola la cappella e sembra quasi che devi fare la pipì,senti piacere e a quel punto aumenti il ritmo ed esce la crema bianca, ora ti faccio vedere, sto per venire ok allora. Detto questo aumentai il ritmo ed esplosi in un poderoso orgasmo che finì un pò su mio nipote, avevo goduto davvero tanto mai come prima.wow nonno ne è uscita molta di crema bianca, hai anche spruzzato davvero fico si lo so è stato bello ma ora pulisciti quegli schizzi di sperma sulladdome e vai fuori subito prima che i tuoi ci scoprano detto questo si ripulì e andò subito via, da lì in poi inziò unescalation di eventi che ancora oggi ricordo con grande eccitazione.
Schizzi di sperma in chat | Racconto masturbazione di IlPriapista
Lavevo conosciuta sul lavoro… una ragazza normale, di aspetto piacevole. Forse per strada non lavrei guardata una seconda volta, ma nelle lunghe giornate
Le prime inculate | Racconto gay di Sal
Ho solo 18anni e già sono un gay dichiarato… mi piace il cazzo….
Mi viene dentro e poi se ne scappa lasciandomi nuda in spiaggia | Racconto prime esperienze di laura1990
Ciao a tutti, oggi vi voglio raccontare questa esperienza che mi è successa una decina d’anni fa.
Fino alla fine | Racconto masturbazione di scopertaeros69
La mancanza della tua presenza è qualcosa di tangibile a volte, di ingombrante, fastidioso…doloroso forse, e diventa tanto più persistente con il passare del tempo, un bisogno, una dipendenza tossica, per il benessere della mia solitudine.
La moglie puttana di un quasi cornuto volontario | Racconto tradimenti di Walt
Ciao Tesoro oggi mi sono fatta inculare.
Che troia mia nipote | Racconto incesti di Lorenzozio
A volte la vita riserva delle sorprese inimmaginabili. Mi presento: sono Lorenzo, 55 anni portati bene, marito quasi esemplare di una moglie 52enne con la quale, tutto sommato, nonostante tanti anni di matrimonio, ci dedichiamo al sesso ancora con tanto entusiasmo; padre di un figlio che vive a Milano; fratello affettuoso di una sorella 60enne, vedova da 3 anni e altrettanto affettuosa sia con me che con mia moglie; zio di una nipote, figlia di questa mia sorella, 33enne, sposata da 6 anni e un figlio di 4 la quale ha avuto, fin da bambina, un legame particolare con me. Viviamo in un centro marinaro della Sicilia. Inaspettatamente e per sua iniziativa è successo proprio con lei. Chiara, così si chiama, è una bella ragazza: bionda con capelli corti, occhi azzurri, graziosa e maliziosa in viso; alta 160 cm, un corpo sensuale e provocante con un bel paio di tette grosse al punto giusto e sode, ventre piatto, culo provocante e un paio di cosce polpose e ben tornite. Durante il recente mese di luglio, abbiamo dovuto fare dei lavori di ristrutturazione del nostro appartamento, per cui si rendeva necessario prenderne uno in affitto. Mia sorella, vivda sola in una grande casa, si è offerta di ospitarci. Fra laltro lei vive in un caseggiato di due piani: al primo lei, al secondo Chiara con suo marito e il bambino. In quel periodo ero in congedo petr seguire i lavori. Mia moglie e mia sorella invece, entrambe casalinghe, andavano ogni giorno al mare con il piccolo di Chiara. Io mi univo a loro il sabato e la domenica, così come Chiara e suo marito. Una domenica mia sorella fece una rimpatriata con alcune sue compagne di scuola: una giornata al mare, pranzo compreso, e, naturalmente mia moglie si unì a loro. Chiara, marito, figlio ed io rientrammo a casa ad ora di pranzo. Io, naturalmente pranzai da loro. Dopo pranzo il marito andò per fare un giro in barca portando con se anche il figliolo. Io scesi giù e mettendomi a letto con le persiane socchiuse e la porta aperta per creare un po di corrente, supino, solo, in slip, mi assopii. Mi destai sentendo una piacevole carezza sul petto. Pensando che fosse mia moglie stavo per dire: come mai siete tornate così presto? Aprii gli occhi e restai senza parole nel vedere Chiara seduta sul bordo del letto alla mia destra. Chiara! Che fai? Niente zi, ero sola e sono scesa per scambiare due parole. Ti ho visto così e…….Non mi dire che ti dispiace disse sorridendo. Mi senti vo completamente spiazzato, anche perché la sua mano lentamente andava giù provocandomi brividi di piaceri quando si soffermò sulla pancia. Seguì un lunghissimo minuto di silenzio durante il quale sentii il mio cazzo agitarsi. Il suo sguardo si alternava tra il rigonfio degli slip che si ingrossava sempre piu e i miei occhi. Altrettanto io. Lei sorrideva maliziosamente. Io meravigliato. Ancora di più quando la sua mano arrivò sui miei slip tastando il mio cazzo con decisione. Cercai di tornare alla ragione e di fare ragionare lei. Però disse: Lo so che ti piace! Che fa non ti piaccio io? Non ci credo. Al che si avvicinò, aprì le cosce e la sua mini gonna bianca mise in bella mostra le sue mutandine nere. Nonostante lavessi ammirata, senza malizia, quella stessa mattina al mare, ne fui attratto e insinuai la mano destra. La sua mano sempre più decisa, la mia sempre più in fondo; i primi sospiri e poi, quando arrivai alle mutandine, un gemito guardandomi vogliosa con gli ochhi socchiusi. Chiara, io sono tuo zio e tu la figlia di mia sorella! Lhai dimenticato? No. No zi. Contnua disse tirando giù i miei slip. Mi accarezzò le palle e poi lo impugnò. Che zio che ho! Mi piaci e mi piace il tuo coso. Ti piaccio io zi? Si, lo so che ti piaccio. Non sapevo cosa dire: le potevo dire di no? No, anche perché mi piaceva. Oltre al piacere mi piaceva guardare il mio cazzo che scivolava su e giù nella sua mano. Avrei dovuto essere io a riportare il buon senso in noi, invece persi quel po di ragione che mi era rimasta e, spostando lorlo delle mutandine, presi a sgrillettarla. Tra gemiti e sospiri latmosfera si fece incandescente. Tirò giù gli slip fino alle ginocchia, lo riprese tenendolo fermo sulla mia pancia, si chinò e prese a leccarmi le palle. Che lingua! Mi alzai sui gomiti per guaradare la sua lingua sulle mie palle. Prese a mordermele con le labbra epoi me li succhiò una per volta. Porca puttana! Le ficcai il dito medio dentro; sospiro forte mentre mi succhiava, allargò ancora le cosce e le ficcai dentro pure lindice. Mi leccò il cazzo, ancora appoggiato sulla mia pancia, per tutta la sua lunghezza; poi lo impugnò, lo scappellò completamente, due giri di lingua e lo ficcò in bocca. Mi trovai in una situazione critica per due motivi Il piacere del pompino spettacolare di una troietta, la troietta che era mia nipote, figlia di mia sorella; il mio digiuno di 2 settimane in quanto mia moglie, per paura che mia sorella potesse sentire certi rumori, non voleva assolutamente saperne di scopare. Ero veramente convinto di non resistere e di fare una brutta figura. Allora le dissi di togliersi la gonna. Si mise in piedi, giù la gonna, si liberò pure della canottiera restando con le tette al vento e, restando solo in mutandine, venne a sdraiarsi a pancia in giù su di me. Le sue tette premevano forte sul mio petto e le sue cosce giocavano col mio cazzo. Ahaaa! Che sei bello caldo zi! Mi piace il tuo calore disse cercando la mia bocca. Le nostre lingue si incontrarono e ci baciammo come due innamorati, prima e poi come due lussuriosi solo in ceraca di piacere. Intrufolai le mani dentro le mutandine e, palpandole le chiappe e accarezzandole il solco, tirai giù le sue mutandine. Sentivo il caldo della sua fica bagnata e il mio cazzo fra la sua peluria. Continuammo ancora a baciarci finché passai il braccio fra i nostri corpi e presi il cazzo. Si zi, me lo vuoi mettere dentro? Si, dai che non ne posso più disse alzandosi leggermente sulle ginocchia pe darmi spazio. Manovrai strofinandoglielo e gemendo mi disse ancora che lo voleva dentro. Muovendoci il cazzo trovò la strada giusta. Ohoooooo! Siiiiii! si lasciò andare. Mi muovevo io e si muoveva lei. Sentivo i muscoli della vagina stringere il mio cazzo e il suo respiro si faceva sempre più affannato. Siii ziii gridò alzando il busto e cavalcandomi. Su e giù, su e giù velocemente e forsennatamente perdendo ogni ritegno. presi a giocare con le tette strizzandole i capezzoli. Vengo zi, vengoooooo. Che bello, che belloooooooo! Mi alzai a leccarle le tette e stretti così come eravamo prese a roreare il bacino dicendomi che godeva ancora. Ci rotolammo e fui sopra di lei, fra le sue cosce, con le sue gambe su in alto. La scopai, prima lentamente e poi sempre più velocemente ficcandoglioelo tutto dentro. Godeva ancora ed io non resistevo più. Siii, si zi vienimi dentro No Sii, la voglio dentrooo gridò intrecciando le gambe dietro la mia schiena. Si, si, siii, mi piace, che caldaaa gridò ancora quando sentì i primi schizzi dentro la vagina. Anche lei. Godemmo insieme mentre ci baciavamo oscenamente. Ci pulimmo con le sue mutandine. Parlammo per cinque minuti ribadendo, da parte mia, della cazzata che avevamo fatto. Disse che la colpa era sua. Ma io avevo ancora voglia e, una volta che ceravamo volevo sfogarmi del tutto. Quando ripresi a leccarla incominciò a gemere ancora e mi disse che lo voleva in bocca. Che 69! Lei sotto ed io sopra. Dalla a sua fica veniva fuori un liquido composto dai suoi umori e da gocce della mia sborra. Ebbe un altro orgasmo dicendomi, sfilandosi il cazzo dalla bocca, che con me era più bello e che lo dovevamo rifare ancora. Io avevo dei dubbi e, anche per questo, oltre al fatto che, mi chiesi perché una volta che ceravamo non dovevo farle il culo. Allora pensai che questa volta dovevo comandare io e glielo dissi facendola mettere alla pecorina. Davvero? Si zi fammelo tu. Rompimelo zi che mi vergogno a 33 anni avere il culo vergine. Minchia! Pensai. Certo che sverginare il culo di una nipote è proprio il massimo. E suo marito che ha fatto fino ad oggi? Allora presi la pomatina che tengo sempre sul comodino e che
uso per le mani. Prima le leccai il culo facendola impazzire di piacere. Poi glielo misi in bocca, glielo sbattei più volte in faccia facendola felice, glielo rimisi in bocca e le dissi: Lo sai che sei una bella pompinara? Fammelo vedere come mi spompini. Si sentì lusingata e si superò. Quando ritenni che il mio cazzo fosse pronto, presi la pomatina e glia spalmai sullano e in parte del solco, poi le dita le passai sul cazzo. Appena le misi il cazzo fra le chiappe disse le piaceva sentirselo caldo lì. Appena incominciai a penetrarla prese a lamentarsi dicendo che le mancava il respiro. Man mano che entravo: Miii ziii, mi sento spaccare Ti piace sentirtelo dentro? Insommaaa! Pianooo Te la posso dire una cosa? Hai un culo che è una meraviglia e che chiunque vorrebbe sfondarti. Quello stronzo di tuo……ma Meglio non parlare di lui zi. Ahaaaaa! Siiii! Che ce? Lo incominci a gustare il cazzo nel culo? Un po. Siii. Ero quasi tutto dentro e la scopai piano. Guardare il cazzo che usciva ed entrave nel culo di mia nipote era uno spettacolo. Ansimava e la volevo portare allennesimo orgasmo. Mi chinai, passai il braccio sotto e presi a solleticarle il clitoride. Sii. Zi ora mi piace sentirmelo che mi sfonda tuttoooo. Me lo sento fino allo stomaco zi. Siiii, sii zi continua a toccarmi che vendo ancoraaaaa. Volevo sborrarle dentro mentre veniva per farla godere di più. Infatti gridò e si dimenò come una matta dicendo che si, che finalmente aveva dato il culo. Pensavo ad un fatto occasionale e passeggero. Non ne parlammo per 4 – 5 giorni. Anzi, non ne parlammo proprio, solo che una mattina, un sabato, sapendo che ero a casa mia da solo, mi venne a trovare. Chiara! Che sei venuta a fare? Zi, per te. Voglio scopare Ma che sei veramente pazza? Tu sei mia nipote e sei sposata Mi piace scopare con te, che ci posso fare. Lo voglio di nuovo di dietro. Tu mi hai fatto questo regalo ed io voglio ricambiare, te ne voglio fare uno io. Il suo regalo? Dopo averle sfondato fica e culo mi fece sborrare nella sua bocca.
Carsex | Racconto voyeur di Vero69
Dopo una prima esperienza da prostituta, andare in un posteggio dove fanno carsex era come completare una bella giornata.
Mia moglie insaziabile | Racconto tradimenti di giorgioxx
salve, quello che sto per raccontarvi è successo il mese di giugno, io e mia moglie siamo andati alla sagra di un paesino, abbiamo mangiato in piazza e poi ballato sempre in piazza, mia moglie una donna ormai sulla cinquantina ma ancora molto piacente, infatti anche per la minigonna che indossava era molto guardata dai maschi, io mentre veniva spogliata dagli occhi di uomini e ragazzi mi eccitavo moltissimo e chiedevo a mia moglie chi di quelli che la guardavano si sarebbe scopato volentieri, allora il giochino andò avanti per almeno unoretta, poi decidemmo di andare a casa e farci una mega scopata, quindi ci incamminammo verso la nostra macchina, e durante il percorso di circa 4-500 metri vi erano tutte bancarelle che vendevano cose di ogni genere, mia moglie ad un certo punto si fermò davanti ad una di esse dove erano esposti braccialetti anelli ed orecchini, io gli dissi che sarei andato avanti tanto quella era tutta roba che non valeva nulla, arrivai in macchina e accesi il motore, mi fumai un paio di sigarette ma mia moglie stranamente non tornava, allora mi sono incamminato verso la bancarella dove si era fermata con il cuore in gola e farneticando che forse qualcuno se la fosse rimorchiata, niente, nessuna traccia di mia moglie, allora le telefonai, il telefono squillava libero ma non rispondeva, quindi pensai che forse fosse tornata nella piazzetta dove cera la musica e con il frastuono non poteva certo sentire il telefono, la cercai e le telefonai per circa due ore, ormai la festa era finita, le bancarelle mettevano tutto via e caricavano ognuno nei loro furgoni, allora mi fermai alla bancarella dove si fermò mia moglie per chiedere informazioni, ma ecco che mi squilla il telefono, mia moglie mi stava telefonando, risposi e chiesi subito, ma dove sei finita? lei rispose subito, nel letto di hameed, ed io, dai non scherzare dimmi dove sei, amore rispose sono a casa di hamed insieme ad un suo amico, non puoi neanche immaginare come sono distrutta, che fai vieni a prendermi tu? oppure mi faccio accompagnare a casa da loro? io risposi che andava bene la seconda soluzione e che quindi ci saremmo incontrati sotto casa nostra, ero al settimo cielo, mia moglie tornava a casa con la figa piena di sborra e finalmente potevo sentire sul suo corpo il profumo di altri maschi, lei lo sà che amo queste cose e quindi mi ha fatto la sorpresa, poi il nome di haamed mi ha incuriosito, sicuramente arabo, quindi con cazzone grosso, dopo circa 20 minuti arrivai sotto casa ed ero eccitatissimo, quindi iniziai a masturbarmi nel cortile della mia casa di campagna era tutto buio quindi avrei visto i fari della macchina, infatti dopo pochissimi minuti un bagliore mi avvisò che erano loro, parcheggiarono la macchina vicino alla mia ma vidi un uomo alla guida ed uno nel sedile posteriore, di mia moglie non vi era traccia, poi vidi una gamba ed immaginai che mia moglie stesse succhiando luomo nel sedile posteriore con lei, allora scesi dalla macchina e andai vicino al finestrino, e mia moglie mi disse, scusami ma avevo ancora voglia di cazzo e memet voglia della mia bocca, io dissi non preoccuparti seguita che io vi guardo, allora memet mi diede del cornuto, ed io gli risposi, ti piace come sbocchina la mia mogliettina? lui rispose che era bravissima e che prendeva il cazzo in tutti i buchi come poche troie italiane sanno fare, allora pensai, vuoi vedere che gli ha dato anche il culo? a me lo ha dato solo 4 volte, allora chiesi informazioni a mia moglie, ti sei fatta anche inculare amore? lei rispose che tutta la sera non hanno fatto altro che incularla ha avuto sempre figa e culo occupati, mi disse amore credimi, mi hanno sfondata per bene che mi fà male sia la figa che il culo, haamed che era nel posto di guida mi disse che potevo guardare il suo cazzone e rendermi conto di come gli ha fatto il culo a mia moglie, in effetti aveva un cazzo almeno di 23 cm ma era molto grande di diametro ed immaginai subito come gli avesse rovinato il culo, nel frattempo mia moglie per succhiare bene il cazzo ha assunto una posizione di pecorina, allora ho chiesto ad haamed se mi mostrava come inculasse mia moglie, è subito sceso dalla macchina, aprì lo sportello posteriore e si trovò subito dinnanzi a lui il culo di mia moglie, ma prima di incuklarla ha voluto che io leccassi bene il culo di mia moglie, lho fatto ma sentivo il culo così aperto e pieno di sborra che la lingua entrava tutta dentro, poi haamed mi prese la testa tra le sue mani fortissime e direzionò la mia bocca alla sua cappella un cazzo anche il suo di tutto rispetto che in un attimo lho sentito sfondarmi la gola, lo sentivo nellesofago mi ha scopato la bocca per circa un minuto e poi ha inculato la mia troia che godeva come una cagnetta in calore, alla fine dellinculata ha voluto che riprendessi il cazzo in bocca per sborrarmi in gola, io pensavo che mi avrebbe affogato, ma è stato bravo mi ha spinto la cappella in gola così forte che non ho sentito la sborra in bocca, lha mandata diretta in gola, poi però ha preteso che gli pulissi bene con la lingua tutta la cappella che colava ancora sborra, aveva un buon saporee mentre memet sborrava in bocca a mia moglie io pulivo il cazzo del suo amico, poi ci salutammo e andarono via lasciandoci un numero di telefono quello di haamed che abbiamo già incontrato altre tre volte io mia moglie e lui, ma poche sere fà ci ha promesso che per ferragosto andremo in villa di un suo amico e ci sono almeno sette marocchini oltre ad un italiano che è il proprietario della villa, ci sarà da divertirci.
Fratello e sorella soli a casa (Lockdown story) | Racconto incesti di Veronica Mahler
Le giornate durante il lockdown erano tutte uguali, I genitori di Simona e Umberto lavoravano entrambi in un supermercato, il padre come direttore la madre come cassiera, pertanto erano autorizzati a recarsi a lavoro. Mentre Simona, diciottenne, e il fratello Umberto di un anno più grande erano studenti. Passavano gran parte della giornata a guardare Netflix, a volte facevano videochiamate con gli amici o cazzeggiavano sui social. A Simona mancava tanto il sesso con il suo ragazzo, mentre Umberto era ancora vergine e, chiuso in camera, passava molto tempo a farsi le seghe sui siti porno.
In autobus | Racconto masturbazione di 1samanta83
E sera. Sto uscendo dal mio ufficio e vado al parcheggio, dove si trova la mia auto. Salgo in macchina e giro la chiave ma il motore non si accende. Riprovo ancora ma niente, lauto non parte. Chiamo Gianfranco e gli chiedo se può venire a prendermi per accompagnarmi a casa. Mi dispiace, ma sto ancora lavorando. Comunque cè lautobus che passa da quelle parti e arriva fino a casa tua mi risponde. Sono un po delusa perché non volevo prendere i mezzi, ma non si può fare altrimenti.. Alla fermata dellautobus, aspetto per una decina di minuti e poi, eccolo, arrivare. Il bus si ferma proprio davanti a me, si aprono le porte automatiche e salgo sul mezzo. Il bus è affollato, pieno di pendolari che stanno tornando nelle loro case. Afferro una maniglia e cerco di stare lontana dalla ressa. Un uomo anziano mi sorride, si avvicina a me e allunga la sua mano con lintenzione di toccare le mie cosce. Ma non riesce a toccarmi perché io lo precedo, colpendo la sua mano con la mia borsa. Lui ritira subito la sua mano ed è deluso per non essere riuscito a palpeggiarmi. Lanziano ritorna a sedere al suo posto. Tutto questo nella più completa indifferenza generale. Fà caldo allinterno del bus. Mi sciolgo i lunghi capelli rossi ed apro il primo bottone della mia camicetta. Si intravede lorlo del mio reggiseno, ma non fa niente..sto soffocando dal caldo…Ma guarda che bella rossa, cè vicino a me dice un ragazzo, seduto poco distante. Faccio finta di nulla e guardo fuori dai finestrini. Il bus si ferma ed entra altra gente. Le persone allinterno del bus si accalcano e spingono con maggior forza per avere un po di spazio. Il ragazzo lascia il suo posto ad una signora anziana e rimane in piedi di fianco a me. Lui è alto, ha capelli castani, occhi scuri, di corporatura snella. Chiede come mi chiamo e che lavoro faccio, ma io non gli rispondo. Una brusca frenata dellautobus e mi ritrovo tra le sue braccia. Chiedo subito scusa e cerco di sottrarmi alla sua stretta ma lui mi trattiene tra le sue braccia ancora per qualche secondo. Poi mi lascia andare ma appoggia, leggermente, la sua mano sul mio sedere.. Inizialmente lo lascio fare..perché è un bel ragazzo e la situazione che si è venuta a creare mi eccita.. Lui mi sorride e stringe così forte i miei glutei, come se volesse strapparmeli. Io continuo a guardare fuori dai finestrini, ma faccio scivolare la mia mano dietro di me e cerco a tentoni i suoi pantaloni. Lui riesce a infilare due dita dentro i miei jeans a vita bassa, io sono sempre più eccitata e stringo la sua erezione dentro i suoi pantaloni. Sento le sue dita scorrere sulla pelle nuda delle mie natiche mentre io continuo a stringere con forza il rigonfiamento dei suoi pantaloni. Dopo qualche secondo, un caldo umidore si sprigiona dai suoi pantaloni…è venuto sulla mia mano.. E nel medesimo istante,le sue dita riescono ad infilarsi, addirittura, dentro al mio perizoma. Sono pervasa da brividi di eccitazione, mentre le sue labbra sfiorano la mia spalla nuda. Un altra brusca frenata e un suo dito riesce a penetrare dentro la mia figa. A fatica, ma anche a malincuore, riesco a controllarmi e ad impedire che mi venga un orgasmo. Subito dopo, mi volto velocemente verso di lui, per dirgli di fermarsi..ma lui non è più dietro di me…Mi trovo, invece, davanti, la faccia sorridente di Gianfranco. Allora, ti è piaciuto? mi chiede prontamente. Io gli sussurro di sì e lo bacio sul collo. Lui mi prende per mano e mi fa scendere alla fermata successiva. La mia auto è parcheggiata qua vicino in un luogo isolato.. mi dice Gianfranco. Ho accettato di partecipare al tuo esperimento sociale. E devo ammettere che hai avuto ragione tu, Gianfranco. In un bus molto affollato, è facile per chiunque, allungare una mano e palpeggiare qualche ragazza, riuscendo perfino a farla franca gli rispondo. Ma adesso devi portarmi a casa, perché sono stanca e devo chiamare il carro attrezzi per far portare la mia auto dal mio meccanico di fiducia. Dopo aver detto queste parole, lo bacio sulle labbra e gli accarezzo la nuca. Lui infila due dita dentro il mio ombelico e io faccio scivolare la mia lingua dentro la sua bocca.Le nostre lingue si aggrovigliano, si intrecciano e rimangono unite per alcuni minuti. Poi, lui si stacca da me, accarezza più volte il mio fondoschiena e apre la portiera della sua auto, invitandomi ad entrare. Io sono ancora eccitata e bacio nuovamente Gianfranco sulle sue labbra. Subito dopo, Gianfranco accende il motore della sua auto e si avvia verso casa mia. P.S. il racconto è frutto di fantasia.
Il mio primo cazzo xl | Racconto bisex di Bolognese1979
un giorno preso dalla voglia mi metto su internet a guardare gli annunci di bsx che cercano compagnia e divertimento….ho una voglia matta di provare un cazzo xl,di quei cazzi da bull che sanno usarti come quello che sei nel profondo…una vera troia.
Mia Zia mi ricatta a modo suo, che piacere | Racconto incesti di Ludwig23
Questa è un racconto davvero accaduto qualche anno fà…
Storie da spogliatoio – prima parte | Racconto bisex di grillino
Come delle volte la vita ti presenta il conto è impressionante…in un verso o nell’altro.
I pompini di mia madre- 6 orge e orge in famiglia | Racconto incesti di Incest 2014
Un brivido aveva colto la ragazza nel momento in cui sentiva coronato il sogno che,nonostante la giovane età,a troppi anni coltivava come unossessione.
In ufficio | Racconto masturbazione di Simone
Racconta una vecchia barzelletta a proposito del lavoro in alcuni uffici pubblici:
Il tirocinante del turno di notte | Racconto gay di Trozzai Gotusva
Il tirocinante del turno di notte
La sauna | Racconto voyeur di lupus42
….era da un po’ di giorni che volevo prendermi un po’ di riposo e rilassarmi come si deve in una spa, cosi approfitto di un periodo di calma in ufficio per regalarmi due giorni di relax. Mi hanno consigliato questa spa sita all’interno di un ottimo hotel 5 stelle della zona, così mi inoltro per le varie stanze per farmi coccolare da mani sapienti e da trattamenti rigeneranti. A metà percorso dopo una serie di massaggi con oli essenziali mi consigliano di fare una sauna in modo tale da liberarmi di un po’ di tossine e riposarmi prima di passare ai trattamenti successivi. Non ho mai amato particolarmente le saune anche perché di solito sono luoghi molto piccoli dove a stento ci possono stare tre o quattro persone e il pensiero di sentire l’odore del sudore di qualcuno poco piacevole non mi attrae. Con mia grande sorpresa e diciamolo con sommo piacere in realtà si tratta di un bagno turco. La stanza è molto grande con piastrelle azzurre che ricoprono sia il pavimento che le pareti, il soffitto è parecchio alto ed al centro della stanza ce una modesta piscina fumante dove potersi immergere, cosi mi stendo su di un gradino mettendo sotto la testa uno degli asciugamani che mi sono portato dietro, e lasciando l’accappatoio appeso alla parete mi copro con un piccolo asciugamano bianco di soffice spugna, sono solo nella stanza anche perché essendo metà mattinata di un giorno feriale il centro è poco frequentato, chiudo gli occhi e mi rilasso cercando di non pensare a niente e nessuno lasciandomi cullare dal calore che proviene dalla piscina e dai vapori che la stessa emana.
Il tirocinante del turno di notte | Racconto gay di Trozzai Gotusva
Il tirocinante del turno di notte
Il canale social | Racconto feticismo di TripleH
Dopo un paio di incontri, con Michela decidemmo di aprire due canali social dove pubblicare le sue fotografie (quelle che le avrei fatto io ed eventuali suoi selfie). Un canale avrebbe avuto contenuti basati su abbigliamento sexy e dintorni, laltro canale avrebbe contenuto foto per feticisti appasionati di scarpe, piedi, calze, ecc. Nel giro di un paio di settimane adibii a studio fotografico una stanza in disuso che usavo come ripostiglio. Organizzai sfondi, luci, un angolo con un separè per quando doveva cambiarsi e presi una nuova macchina fotografica. Ecco ci siamo, il primo servizio … Lei arrivò truccata a puntino, fresca di parrucchiere ed estetista con un abitino da panico. Cavolo non eravamo ancora arrivati in stanza che già mi si muoveva qualcosa in mezzo alle gambe. Iniziò con alcune pose in piedi, prima mise in risalto il suo bel sedere, poi il seno, poi i sorrisi, le gambe, i capelli, in una mezzora feci circa duecento foto. Poi Michela andò dietro il separè e si cambiò. Uscì con un abito arancione lungo fino a metà polpaccio, ai piedi un paio di tacchi da urlo… mi disse: 17,5 cm ti piacciono ? Presi a fare scatti su scatti e lei si mise nelle pose più sexy possibili. Ci spostammo alla scrivania e dalle 350 foto ne selezionammo velocemente la metà, poi pian piano andammo a prendere le migliori: poco più di venti. Le misi come screen saver sullo schermo grande e le vedemmo girare due o tre volte … avrei voluto saltarle letteralmente addosso, ma non volevo rovinare tutto. Caricammo le foto sexy sul canale e poi caricammo le foto fetish sullaltro. Io ero molto su di giri, ma Michela era piuttosto stanca. Andò nel separè e ne uscì con un completino sportivo e scarpe sportive … in mano il borsone. Questo lo lascio qui … e mi guardò con un sorriso malizioso. Ci vediamo domani per capire un pò landamento ed eventualmente caricare ancora qualche foto fatta oggi. Riordinai un pò le attrezzature e sistemai due robe … Nel frattempo partì lo screensaver e ricomparve Michela, bella, sexy, sorridente. Il membro pulsava violentemente… in uno stato di trans presi il borsone di Michela in cerca dei tacchi: un paio erano rossi tipo decoltette con il buco nella parte anteriore, un bel plateau di 4 o 5 cm e con un tacco 14 o 15, gli altri erano quelli neri da 17,5 totalmente aperti con una piccola fibietta. Lì appoggia lì di fronte al mio membro ed iniziai a segarmi violentemente, ogni tanto prendevo in mano una scarpa ed immaginandoci dentro i piedi di Michela leccavo e baciavo tutto. Nel giro di pochi minuti arrivai al culmine … misi bene in posizione le due paia di scarpe e ci schizzai sopra una quantità rilevante sperma bollente. Passato limpeto e leccitazione pulii tutto e mi vergognai di aver fatto una simile cosa. Mi sentivo letteralmente in colpa. Chiamai Michela e le chiesi di salire un attimo da me perchè avevo bisogno di parlarle. Poco dopo suonò alla porta e ci sedemmo: Michela non me la sento di proseguire questo progetto. Lei sconvolta mi chiese il perchè ed io le raccontai a fatica cosa avevo fatto alle sue scarpe. Lei stette in silenzio per un pò, lasciandomi sulle spine e poi parlò: innanzitutto ti ringrazio per avermi raccontato questa cosa, ma sinceramente non mi stupisce dopo tutte quelle foto, dopo aver visto me per due ore che ammiccavo, sorridevo e facevo di tutto per essere sexy ed eccitante … Mi sarei stupita del contrario, anzi, mi aspettavo che ad un certo punto mi saresti saltato addosso o ti saresti masturbato schizzandomi addosso! Adesso come ti senti ? Io imbarazzato a mille: sono ancora eccitatissimo … lei: mamma mia sei tu ad essere così o sono io a farti questo effetto ? È tutta colpa tua! E contemporaneamente ci agguantammo ed iniziammo a baciarci, accarezzarci, palpeggiarci, strapparci di dosso i vestiti … Ci trascinammo sul letto e dopo qualche minuto di penetrazione nella posizione del missionario in cui spingevo come un dannato lei mi disse, adesso mi giro, fa ciò che vuoi! Inutile dire che le puntai subito il membro sullo stretto buchino del culo e dopo averlo spinto piano piano con delicatezza tutto dentro, iniziai a stantuffarla con energia … Lei iniziò ad implorarmi con voce super sexy: inculami ! inculami ! inculami ! Questa cosa mi mandava fuori di testa, più urlava più spingevo. Aiuto, non resisto più aiuto gridai io. Michela: spingi, spingi più forte che puoi e riempimi il culo della tua sbora! Dopo quella sua frase credo di averle dato cinque o sei colpi violenti e poi un colpo fortissimo e profondo quando le esplosi il tutto nel culo. Le crollai addosso e continuammo a baciarci per diversi minuti…
Lara ano vergine | Racconto etero di maurus
Non avevo mai sverginato un culo. Nella mia giovane vita ho fatto sesso anale con 3 ragazze, e le ricordo bene tutte. La prima, a 20 anni, fu Antonia. Una tipa smaliziata, un pò troietta, disse di aver dato l’ano più volte. Le altre due, più di recente, sono state con ragazze esperte, di culetto […]
La mia visita presso un convento di frati | Racconto gay di polpo
Passando vicino a un convento di frati cappuccini,mi fermo per visitare la piccola chiesa,e vuota,ma molto bella.Ancora addobbata con il presepe e le stelle di Natale,mi siedo a contemplare in silenzio,quando arriva un giovane fraticello.