Pussycat | Racconto gay di erregi

Ho sempre amato i cinema porno. Ho sempre amato quella sensazione di mistero che provavo, varcato lingresso. Potermi lasciare andare alle mie fantasie più inconfessabili, ma sempre protetto dallanonimato concesso dalloscurità.

Incontro con una trans | Racconto trans di Anonima capuana

Avevo finito il mio lavoro un po’ tardi, la giornata nello studio di un noto avvocato si era trascinata avanti senza alcun sussulto, pochi clienti, tanta noia e desiderio immenso che quella giornata arrivasse presto alla fine- Salutai il mio capo, anche lui si era completamente disinteressato di me, almeno a volte qualche sorriso, qualche paroletta complice di un invito mai esplicito e che comunque da me sempre atteso. Giornata da buttare nel dimenticatoio. Un attimo in bagno per un minimo di acconciatura poi giù per le scale e arrivare nel limitato spazio dedicato al parcheggio riservato a noi dell’ufficio.

Scat. Esperienze con la cacca | Racconto pissing di Medea

Non se ne parla mai apertamente ma nei siti ci sono categorie piene di video a riguardo dello Scat. Non sono qui a fare una lectio magistralis sul significato e le origini psicologiche di questa pulsione, ma a raccontarvi come lo vivo io. Niente di sporco o da pervertiti (cosa è poi la perversione?) ma solo un punto sottile fra il piacere, l’intimità più profonda e il lasciarsi andare completo. E nel mio caso un malcelato bisogno di dominazione. Adoro quel momento in cui l’eccitazione più totale ti fa accettare di essere trasportato ovunque la persona che è con te voglia andare. E io so bene la mia direzione. L’ho saputa con da piccola, quando interpretavo il ruolo del dottore e mettevo sotto le amiche. Le tenevo lì, a gambe aperte e culo in su, giocando, inventandomi storie così convincenti da farle rimanere ferme ad ascoltare le mie mani, i miei pensieri. Le allargavo, sentivo il loro movimento del bacino finché non andavo dove volevo io, nel culo. Li iniziava la mia sensuale tortura. Andavo a cercare, mi muovevo, chiedevo di spingere fuori finché non sentivo il loro intestino rilassarsi, lasciarmi entrare e farmi venire contro la cacca. Così, sul dito, tutta dentro, tanto per giocare come se fosse uno strumento fallico. Ma io ero piccola, non avevo idea di vibratori o plug, vedevo solo la risposta nel corpo della mia “paziente”. E la risposta poteva essere piacere, diniego o imbarazzo . Ma alla fine tutto si trasformava in eccitazione pura, estrema, incontrollabile. E allora potevo lasciare la mia amica venire con mezzo stronzo duro fuori dal culo, o ficcarglielo dentro finché non mi chiedeva di accompagnarla in bagno per liberasi; o magari ancora far scemare l’eccitazione per farmi implorare di giocare ancora e spingersi oltre.

Incontri sugli scogli | Racconto trio di Anonimo

Eravamo finalmente soli, in un bellissimo appartamento affacciato sul mare, con un meraviglioso terrazzo, dove Arianna poteva prendere il sole, nuda, lontana da occhi indiscreti, salvo che qualcuno non la osservasse con un binocolo, cosa che lei sperava, perché è notevolmente esibizionista, e si eccita al pensiero che qualcuno la osservi.

Una bella storia con mia nonna | Racconto incesti di Mimmuccio23

Questo episodio accadde una ventina di anni. Mio padre e tutti noi seguimmo il genitore che per motivi di lavoro ci trasferimmo a Bologna e lei rimase a Trapani anzi in paesino vicino Paceco. Io avevo finito le superiori e invece di continuare gli studi preferì fare il militare. Arruolato in marina allora si facevano ventiquattro mesi di naia, una grande rottura in una capitaneria di porto con barche obsolete vecchie penso della seconda guerra mondiale. Passati tornai a casa e accontentai mia nonna che mi aveva invitato più volte a passare qualche mese da lei. Raccolsi il suo invito e parti da Bologna per Trapani in aereo . Arrivato presi un taxi e raggiunsi la villa primi anni novecento, trovai sul uscio di casa, appena mi vide mi corse incontro come una ragazzina, mi abbraccio appassionatamente i suoi sessanta anni non si vedevano, non una ruga in volto capelli lunghi alta un metro e sessanta per niente appesantita con un bel seno bello sodo e un culetto appizzutello vestita molto elegante che le fasciavano bene il corpo. Le giornate passavano lente al mattino andavo a pescare e il pomeriggio con alcuni amici rimasti, molti altri emigrarono, passeggiavamo per il corso di Trapani il famoso struscio. Però col passare dei giorni c’era qualche altra cosa che mi mancava la figa. Una mattina mi svegliai con il cazzo duro che aveva appena sborrato, sporcandomi tutto, mi recai in bagno per lavarmi e cambiarmi gli slip, tornato a letto ero ancora in tiro e accarezzavo il cazzo, quando con la coda dell’occhio vidi mia nonna che stava osservando, presi il cazzo in mano cominciai a menarmelo, tornato bello duro non ci volle molto tempo e venni nuovamente, mi ripulì con dei fazzoletti di carta, quando lei entro dicendomi” allora sei messo proprio male, ho trovato i tuoi slip sporchi di sperma messo nella cesta dei panni sporchi, mi aveva guidato loro re caratteristico dello sperma.” “Ma adesso cosa possiamo fare per aiutarti” le risposi” prendilo in mano e mi fai una sega , oppure in bocca”. “In bocca non lo preso mai il nonno non lo ha fatto mai, e poi una cosa che ficchi nella figa per poi prenderlo in bocca, no no non se ne parla per niente”. Neanche hai chiedo alle tue amiche” “ si buone quelle poison c’era la spregiudicatezza di oggi, noi quando facevamo sesso una sola posizione ho conosciuto, io sotto e il nonno sopra, si alzava il camicione e senza levare i mutandoni, aperti da uno spacco sul davanti ci si infilava il cazzo, niente effusioni in trenta secondi finiva tutto, lui si asciugava con una tovaglietta si girava e si addormentava, io quattro figli li ho fatti così.”. “ Allora nonna devo cominciare a farti qualche lezione.” Lei si avvicinò sedendosi al bordo, prendilo in mano, e lei lo fece, poi dai bacini sul orifizio, e lei lo fece, con la lingua lo lecchi come fai con il gelato e lei lo fece, poi apri la bocca e lei lo fece, te lo fai scorrere tutto in bocca tenendo le labbra socchiuse intorno la mazza, alterni con la mano un su e giù e con la bocca tutto dentro e fuori una lecca con lingua intorno fino a venire con grande godimento, e lei lo fece, c’è un ultima cosa ingoio, tu lo vuoi fare, lei annui con la bocca piena le sborrai tutto dentro, bevve tutto senza perdere una goccia, lei leccandosi le labbra mi chiese come sono andata, nonna anzi Elisa sei entrata nel. Club delle zoccole, ridemmo con gusto, era proprio brava, lei sospirando disse cosa mi sono persa, in tutti gli anni con nonno ho perso litri di sborra. Io stanco le dissi domani continuiamo le lezione……continua

Mia madre mi masturba | Racconto incesti di giovama

Avevo 25 anni all’epoca, ero stressato per una materia universitaria che stavo preparando. Fuori una calda giornata estiva. Mia madre vedova da anni stava facendo pulizie in casa con addosso un grembiule che la rendeva molto arrapante. Ebbene si, vi confesso che saranno le donne mature, formose, in sostanza mia madre 45 anni, con un seno da brivido, ed un culo 10 e lode, un fisico ben mantenuto dalle molte ore passate in palestra, insomma mia madre mi faceva bagnare al solo pensiero di vederla nuda. Era un periodo in cui non facevo sesso e non mi masturbavo da mesi, per cui avevo i coglioni gonfi e la vista di mia madre inchinata per terra che cercava chissa cosa mi aveva procurato un eccitamento spontaneo. Lla vista di lei in quella posizione pecorina con il grembiule addosso ed un vestitino in cotone leggero addosso, doveva essere anche senza regiseno, mi procurò un erezione istantanea. Ebbene dovete sapere che io amo i grembiuli, quelli in cotone leggero, possibilmente con pettorina, da cucina. La vista di una donna che lo indossa mi provoca eccitazione. Insomma mi piace la casalinga ingrembiulata. Non immaginate quanti rasponi mi sono fatto vedendo donne di quel tipo nelle riviste o nei film porno che ho collezionato. Sono un maniaco penserete voi, ma so che non sono il solo. Ho scoperto recentemente il grembiule che più di tutti mi fa arrapare. Sono firmati Jessie Steele ed esiste il sito che li produce. Sono molto vintage e credetemi, indossate da una donna senza niente addosso sono molto provocanti. Ho scoperto che molte porno-attrici lo indossano e sono disponibili molti video e foto che li ritraggono nude o che si fanno scopare con indosso quel tipo di grembiule. Vi racconterò in seguito che ho realizzato quel desiderio, fatto realtà. Ma ritorno al racconto. Mia madre come dicevo era affacendata nelle pulizie domestiche con un grembiule adosso di quel tipo classico a quadretti rossi/bianchi. Io mi ero rinchiuso in camera mia a studiare. Ma se cercavo di prepararmi la materia il mio pensiero era mia madre immaginandola in posizioni molto eccitanti: in cucina che prepara da mangiare, su di una scala che pulisce l’armadio io immaginavo lei senza mutande, ecc. Tali pensieri mi creavano un indurimento del mio cazzo e le palle mi facevano male per il gonfiore. Avevo solo voglia di scaricarmi un po. Allora ho tirato giù i pantaloni e messa una cassetta nel videoregistratore di quei fil che ho specificato sopra, ho incominciato a farmi una sega. Il mio cazzo intanto era durissimo alla visione di una troia che si faceva scopare da un uomo cazzuto in cucina, trai fornelli, con lei solo ingrembiulata e nuda. Mi stavo godendo il mio raspone pensando che svuotate le palle sarei stato più concentrato nello studio. La troia intanto non si accontentava del cazzo dell’attore nella figa ma si trastullava il clitorite con una carota gigante. Sarà per i gemiti della porcona o perchè doveva entrare per pulire la libreria, sta di fatto che mia madre entrò in capera mia. Immaginerete la scena che trovò. Il pornazzo che mi stavo gustando ed il cazzo durissimo in mano. A quella scena lei restò sconvolta e quasi urlò per la sorpresa. Io mi affrettai a ritirare il mio uccello e a spegnere il videoregistratore. A quella scena parossistica (il mio uccello era durissimo per l’eccitazione che non voleva entrare nella patta dei pantaloni) mia madre restò in silenzio per qualche attimo e mi parse un eternità quel momento di imbarazzo. Lei non sapeva che dire, io ricordo farfuglia qualcosa di sicuro insensata. Ma dopo l’imbarazzo mia madre sdrammatizzò la cosa dicendo: povero figlio mio, è da tanto che non ti svuoti, non preoccuparti mammina ti capisce, anch’io sai è da tanto che non lo faccio, da quando non c’è tuo padre ed a volte in camera o altrove in casa quando non ci sei mi tocco la passerina e mi accontento. Anzi sai cosa facciamo, metti pure quel film che stavi vedendo che mamma ti aiuta. Io ero incredulo a quelle parole. Pensavo al mio amico che diceva: le donne sono tutte porche. E come fare a dargli torto, io ne avevo una a casa mia. Alla proposta di mia madre mi rassegnai, e se pur con un po di imbarazzo misi il film. Le scene erano veramente hot, un vero pornazzo. Mia madre allora mi disse: complimenti per i gusti che hai figlio mio, vedo che ti piacciono le casalinghe. Allora tra lo stupore e l’imbarazzo creato dalla situazione che mi pareva irreale confessai a mia madre la mia passione per le casalinghe ed i grembiuli, raccontando quanti rasponi mi sono tirato immaginandola in grembiule e quante volte ho svuotato le mie palle sui suoi grembiulini sporchi nel cesto dei panni sporchi. Bene figlio mio, mi disse, tu hai bisogno di realizzare questo desiderio ed io non posso immaginare che tu soffra per questo, d’ora in poi quando sarò a casa indosserò sempre grembiuli, sei contento? Certo che si, risposi! A quel pensiero ed alla visione della troiona del film, mi accorsi che il mio uccello era tornato ad indursi e mi faceva male dentro la patta dei pantaloni. Mia madre, mentre marlavamo, se ne accorse e disse: ma cosa abbiamo quì, e con la mano mi aprì la cerniera ed uscì il mio uccellone. Lei ebbe un sussulto di sgomento: cazzo figlio mio, ti ho fatto proprio bene. Modestamente del mio cazzo ne vado fiero, 22 cm e molto grosso. Ebbene si mamma mi hai fatto proprio bene e le mie exragazze me lo dicono sempre. La stretta della mano di mia madre si fece più forte e iniziò a fare avanti e scendi col mio cazzo facendolo indurire ulteriormente. Cazzo figlio mio ma di chi hai preso? Tuo padre aveva un cazzo normale. E mi faceva eccitare ogni volta che me lo menava, fermandosi solo quando parlava. Dal film intanto provenivano mugolii ed i tizi stavano scopando in cucina. Mia madre intanto si stava eccitando a quelle visioni, aveva alzato vestito e grembiule e si stava toccando la figa. Ti scandalizzi se la tua mammina si masturbala fighetta? Tutte queste cose mi fanno bagnare! Infatti era bagnatissima ed io vedendola mugolare di piacere stavo quasi per venire. Lei si masturbava e mi masturbava. Sei abilissima mamma continua così, io ormai gocciolavo di piacere e vedere mia madre in grembiule da cucina, con le cosce aperte, con le grosse tette che nel fratempo aveva messo a nudo tirandole fuori, seduta sul mio letto che si apriva la figa continuando a masturbarsi, stavo quasi per esplodere. Il mio cazzo ormai pulsava continuamente e lei se ne accorse: Sborra figlio mio, sborrami il grembiule come piace a te, sborrami le tettone mentre mi tocco i capezzoli. Fu un mix di messaggi eccitanti, visivi e di linguaggio, non c’è la feci più: vengo mamma, ed esplosi in fiotti di sborra sulle sue tette. Lo sperma colò anche sul suo grembiule, macchiandolo vistosamente. La troia allora prese con le dita quello che riusciva a recuperare e se lo spalmò, giocandoci, sui capezzoli. Avevo sborrato così tanto che altre macchie erano arrivate sulla parte inferiore, al livello della vagina, macchiando il grembiule ampiamente. La porca visto ciò allora continuò nella sua masturbazione poggiando quella parte del grembiule bagnata nella figa. Tra dita cotone sborrato e figa si fece una grande masturbazione, sfregando il tutto. Ormai lei non capiva più niente, aveva dimenticato che io fossi suo figlio. Gemeva così tanto che alla fine esplose anche lei in un’orgasmo mai visto prima. In pratica aveva anche lei sborrato ed il grembiule era ormai matido di sborra mia e sua. Lei esausta appena si riprese si ricompose e disse: ti è piaciuto cucciolo di mamma tua? In giornata voglio quel gran cazzo che ti ritrovi tra le gambe dentro la mia fighetta e così dicendo prese strofinaccio, scopa ed andò via col grembiule macchiato di sborra. In giornata vidi che non lo tolse e questo mi procurò una nuova eccitazione…..ma ve lo racconterò un’altra volta….

Con mia zia | Racconto incesti di mario 776

ciao a tutti sono mario , mi è successo una cosa che non dimenticherò mai ,morivo dalla voglia di raccontarlo a qualcuno adesso posso farlo in anonimato,mi sono scopato mia zia ,una cosa strana ma è stato magnifico,intanto comincio coldirviche è vedova una sera mi trovavo a casa sua per cena eravamo da soli mentre cenavamo bevevamo vino e un brindisi tira laltro eravamo tutti e due un po su di giri si parlava del più e del meno anche discorsi che che magari non si fanno con una zia però in quel momento non si capiva tanto bene. dopoaver finito il dolce un ultimo brindisi con la grappa mia zia ne ha bevuto pochissima però con tutto quel vino gli girava un po la testa ed era molto accaldata al punto che voleva andarsi a cambiare per mettersi qualcosa di leggero , ma quando stava andando in camera da letto si accorse che era veramente ubriaca , in quel momento lunica cosa da rirgli è stato che se si faceva la doccia la sbornia si sarebbe calmata , lei disse che era una buona idea solo che si spaventava di cadere mentre era nella doccia visto che era ubriaca così io senza pensarci due volte gli dissi che potevo aiutarla io, lei mi guardo e mi disse come mi aiuti tu , mi è venuto spontaneo , ci facciamo la doccia insieme così ti aiuto io ,lei mi guardo perplessa e disse meglio di no se si viene a sapere è una grossa vergogna , allora io gli dissi che nessuno poteva scoprirlo era vamo da soli e nessuno dei due avrebbe parlato , lei ancora stupita mi disse veramente lo faresti o è solo perchè hai bevuto, io in quel momento ero stra eccitato e gli dissi che lo facevo per aiutarla, non so come forse era eccitata pure lei non me lo so ancora spiegare , mi disse vabbene facciamo la doccia insieme però guai a te se dici una parola gli promisi di non dire niente cosi siamo andati in bagno e si comincio a spogliare anchio mi spogliavo e nel frattempo tremavo come una foglia io nudo e di fronte a me mia zia tutta nuda con quel paio di tette enormi , un po cadenti ma stupente la cosa che mi è venuta da dire è stato ma quanto sei bona lei si mise a ridere ci siamo fatti la doccia , mentre eravamo nella doccia cercavo di non sfiorarla ma essendo in due non si poteva fare a meno di sfiorarmi con le tette e io con il mio ca___ duro, finita la doccia ci siamo asciugati , mia zia disse ora mi sento meglio e io risposi ci voleva , mia zia mentre eravamo ancora nudi mi disse , perchè sei così eccitato ti sta scoppiando il pene, allora dimmi la verità cosa mi faresti e io gli dissi zia sto morendo dalla voglia di fare lamore con te, lei disse quello che succede questa sera deve rimanere tra noi due e io risposi certo,a questo punto cominciai a toccarla e a baciarla , ci siamo trasferiti nella camera da letto si mise distesa e io comincia a leccargli la fica gli entravo tutta la lingua mia zia era molto eccitata gridava come una porca e io impazivo ancora di più dopo un po zia disse a voce alta dai mettimelo dentro , e stata una scopata fuori dagli schemi , è stata unesperienza unica me la sono scopata e leccata tutta , dopo circa un mese e successo di nuovo voleva che gli leccavo la fica gli e la leccai tutta e poi mi ha fatto un pompino e gli ho sbor____ in faccia. da quella volta non è successo più niente , una volta ci riprovai ma lei mi disse che era ora di smetterla che ci eravamo divertiti abbastanza.oggi io sono sposato ho 40 anni e mia zia 68 a quei tempi io avevo 30 anni e lei 59 . è stata unesperienza che nondimentichero mai…

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