Il suo interesse inizialmente era solo storico, studiava l’etimologia del vocabolo Tarot, la cui origine è tanto oscura quanto quella delle carte stesse.
Month: May 2021
La casa delle tette | Racconto incesti di Key7
Lina, 67 anni, vedova da cinque, viveva in una grande casa in campagna a pochi passi dal mare.
Lo zio ufficiale che scopa la sua nipotina | Racconto incesti di Anonimapensatrice
Avevo appena compiuto 18 anni quando mi successe ciò che mai avrei pensato potesse accadere. Come tutte le neo maggiorenni, la sera del mio compleanno diedi una fantastica festa a cui parteciparono tutti i miei amici, la mia famiglia e il fratello di mio padre, mio zio, che era venuto da fuori proprio per il mio compleanno… Quella sera ero molto sensuale nel mio elegante vestito nero in pizzo che lasciava scoperta la schiena e il fondo schiena. I miei lunghi capelli color miele erano raccolti in una sensuale treccia che scendeva lungo la schiena, per lavvenimento misi anche le ciglia finta che mettevano in risalto i miei occhi blu. Ebbene si sono una ragazza abbastanza carina, 1.70 e formosa al punto giusto, ammetto che forse mi sono comportata da civettuola per tutta la sera e che magari ho scherzato fin troppo con mio zio, ma mai avrei immaginato quello che è successo dopo.
Mamme porche figli porcelli | Racconto incesti di oedipus
Eravamo compagni di scuola io e Gianluca, eravamo stati insieme dalle scuole materne alle superiori, eravamo due amici fraterni: lui veniva spesso a casa mia, ma ancora più spesso ero io a casa sua, anche perché a me piaceva tanto sua madre Valeria della quale si diceva in paese fosse molto facile e calda, anche se non sapevamo si trattasse solo di voci messe in giro da malelingue invidiose.
Il gioco di mia moglie 4 – Marito sottomesso e dato in prestito | Racconto dominazione di iosonoimmaginario
– Cucciolo, stai partendo? Non vorrai fare tardi da Carla vero?
La nonna troia di Matteo | Racconto orge di gilui il troione
La nonna di Matteo e una grande troia, io lavevo chiavata tanti anni fa poi non lho voluta più perché è una grande chiacchierona e diceva a tutte le sue amiche(per fortuna poche da chi si faceva scopare), adesso che io inculo Matteo e lei pure, gli ho detto se dici una sola parola ti sputtano per tutto il paese insieme a tua figlia-
Marta. Il fascino della Regina del pompino | Racconto etero di Eliseo91
Marta è una succhiacazzi eccezionale.
La moglie , il container di Sahid ( voglio prenderlo nel culo 8) | Racconto gay di cristoforo
Ti piace eh? Ti piace davvero? Si cara sei proprio brava. Ero sul letto con le gambe aperte e mia moglie si era infilato il mio cazzo nella sua figa.. e mi pompava . Sei proprio un maiale diceva…ti piacerebbe essere trombato da un nero? OOOO…OOOO…Non rispondevo ma di cazzi neri ne ho già avuti e Sahid mi aveva già penetrato nel container… Abbracciavo mia moglie che cavalcava il mio cazzo … Oddio..diceva lei..oddio ….lo sai che godo? Godo sodo!! Lei continuava a cavalcarmi violentemente…. e anchio ero al limite del godimento. Davanti stavo leccando le due poppe eccellenti…ma tuttavia continuavo a pensare a quel trombatore di ieri mattina. Godemmo insieme e ci baciammo. Sei proprio un rotto in culo ..Sono sicura che ti piacerebbe prendeti un bel cazzo in culo? Ma cosa dici! Comunque acquisterò un vibratore…non si sa mai!!! Si alzò e tutta nuda se ne stava andando in bagno…prima di entrare si girò e disse ridendo:- lo acquisterò e grosso..poi chiuse la porta!. Le dimensioni del vibratore non mi darebbe noia…Mohammed e Sahid mi hanno allargato bene il culo. Quello che mi dispiacerebbe e che quando, un giorno, mia moglie vorrà provarlo…dovrò dire di no , oppure dovrò raccontare che il mio culo è già stato sverginato da Mohammed. Per ora non voglio fare questa cosa. Intanto mia moglie era uscita dal bagno e si stava vestendo per andare al lavoro. Sai caro oggi non torno a pranzo lorario sarà dalle 9 alle 16….quindi pranzerò in azienda. Tu sei in ferie? Si! Ho qualche giorno libero…Cosa farai?…Farò un giro in bicicletta e anzi, andrò al mercato. Ma oggi non cè mica il mercato!! No? Boh allora vedrò! Ma che dici vendono la frutta. Scusa non mi ricordavo! Ci salutammo! Nella mia testa cera quello di tornare subito da Sahid. Voi non ci credete ma quel cazzo era straordinario. Duro, pieno di vene e una cappella molta larga….e poi delle palle belle attaccate e grosse. Mentre pensavo ero già in bicicletta…gli passai davanti senza dirgli niente….poi tornai indietro passando molto largo, in modo da non poterci parlare. Poi ripassai di nuovo e , direttamente girai a sinistra entrando nel lungo Viale. Lui rise senza dire niente. In pochi minuti io ero dentro il container tutto nudo. Sahid appena entrò mi vide nudo …si avvicinò e senza tanti discorsi mi infilzo con un dito ( ditone) nel mio culo. Ciao troia!!! Mi fece abbassare ed invece di uno dito divennero due…poi si abbassò, e sentìì un bello sputo nel mio culo. Lo leccò bene…mi infilzava la sua linguo nel mio ano …Mi piaceva e Mohamed non laveva mai fatto. Questo è bravo davvero.. Mi stava allargando le mie chiappe. Poi si alzò , e con un colpo secco, sentì il suo cazzo tutto dentro il mio buco. Urlai! Ma Sahid iniziò a trombarmi….sempre più veloce…Madonna come godo….dio godo davvero…vai ,vai di più di più..più veloce …sei bravissimo ..più di Mahammed , bravo ..bravo…sbrodami dentro..Tutto tutto!!! Dopo venti minuti sentì lo sperma di Sahid nel mio culo.. Comera caldo!! Ed io mi stavo segando!!! Il suo cazzo uscì piano piano…e dal mi culo usciva il liquido del suo sperma . Era tanta roba perché scendeva lungo le mia gambe. Mi misi in ginocchio e pulì bene il suo cazzo.. Mi vestì e detti 50 euro a Sahid. Gli altri venti euro te li darò la prossima volta. Uscendo dalla piccola porta… mi accorsi che non potevo. Davanti cerano delle persone , di cui una conoscevo. Richiusi la porta. Bisogna aspettare… Allora viene mi disse …fammi un bel pompino!!! Non sapevo che fare …Davanti a me cera una sberla grossa e ritta…e allora..mi appoggiai sudi lui e , con passione, gli feci davvero un grande pompino. MI alzai e vide che non cera più nessuno …allora lo salutai e me ne andai. Che giornata di sesso….Devo rallentare ,sia per i soldi, sia per il fisico.
Una scopata amichevole | Racconto tradimenti di Linda
Venerdì scorso, dopo aver accompagnato mio figlio allasilo, come mia abitudine ho fatto un giretto al mercatino settimanale che nella mia città, Agrigento, lo fanno il venerdì. E una prassi, anche perchè abito proprio li vicino. Mi chiamo Linda, ho 32 anni e sono sposata da 5 anni. Premetto che non avevo mai tradito mio marito. Ci mancherebbe, direte voi, solo dopo 5 anni di matrimonio? Faccio la biricchina e la spavalda, ma solo per nascondere la mia timidezza. Anche nella cerchia delle nostre amicizie. Quelli che ci vediamo sempre siamo 4 coppie. Noi siamo la più giovane. Mentre camminavo lentamente mi sentii chiamare da dietro e mi girai. Era Carmelo. Che ci fai tu al mercato? Chiesi. Mi disse che aveva preso un giorno di congedo appositamente perchè doveva venire al mercato. Aveva un sacchettino perchè aveva comprato delle magliette intime e delle calze. Carmelo e la moglie sono la coppia più grande della comitiva. Lui ha 49 anni. E anche il più attraente. Tutti, a maggior ragione io, lo chiamiamo ; tutti, a maggior ragione lui, mi chiamano . Parlando del più e del meno, camminando, ci fermammo di fronre al bar. Mi chiese se gradivo il caffè e, mentre mi sfilavo il giubbino leggero perchè mi dava fastidio, gli risposi di si. Nello sfilarmi il giubbino portai il petto in avanti e lui, ammirandolo, disse: Che mi fai vedere le minne? Nonostante la confidenza restai sorpresa. Insomma, io sono una bella ragazza. Sono bassina ma ben proporzionata, con un bel paio di minne e un bel paio di gambe. Non di rado avevo notato i suoi sguardi sui miei attributi. Sono una bella morettina e so rendermi attraente. Si, le minne ti faccio vedere. Scordatelo. Forse le vorresti vedere tu semmai. Ma guarda stu vicchiareddu! Dissi guardadolo con un occhio a causa del sole e sicuramente rossa in viso. Stavamo entrando al bar e, non so nemmeno io perchè, gli chiesi se voleva prenderlo su da me. Sorrise. Dopo che mi hai fatto vedere le minne? Non hai paura? Paura di te? Vicchiareddu. Naturalmente scherzavamo. Il fatto sta che continuammo a scherzare anche a casa: vicchiareddu io, picciridda lui e poi, dopo aver messo la ceffettiera su, vicchiareddu e picciridda dandoci pure le botticine sulle mani. Ad un tratto mi prese i polsi, mi portò le braccia dietro la schiena e mi tirò a se. E una ventina di cm più alto di me e alzai la testa per guardarlo e dirgli, in evidente stato di disagio, che mi faceva male. I nostri corpi aderivano. Pure lui a disagio, io accaldata e piena di vergogna, ma prese a sfiorarmi il collo e la nuca con le labbra. Sorrisi come se fosse un gioco mugugnando e gli dissi che mi solleticavo. Sbuffò la caffettiera e gli dissi di lasciarmi per spegnere il gas. Lo spense lui e riprese a baciucchiarmi, ma questa volta con la lingua. Certo che mi piaceva, nonostante mi vergognassi, e il respiro leggermente affannoso e qualche gemito gli fecero capire che gradivo. Gradivo ma non volevo e gli ricordai del caffè. Dopo Dopo che? Cercò la mia bocca e feci di no con la testa. Ma che fai sulserio? Gli dissi sorridendo. Mi strinse ancora più forte e sentii la sua viralita sul ventre. Mi piaceva e mi vergognai perchè mi piaceva. E come per scherzo? Disse. Così, quando ricercò la mia bocca, le nostre labbra si unirono e, dopo qualche secondo di assaggio e qualche morsetto, le nostre bocche si spalancarono e le nostre lingue si intrecciarono. Ero in soggezione: non potevo avere lesperienza di sua moglie. Ci strofinavamo uno sullaltra, mi liberò le braccia e li portai attorno al suo collo. Mi accarezzò i seni e cercò di alzarmi il maglioncino. E qua che volevi arrivare? non ti sembra che stiamo esagerando? Forse Sicuramente. Però il maglioncino fu sempre più su fino a quando me lo feci sfilare completamente. Il divanetto era proprio dietro di lui; si sedette; mi fece sedere sulla sua coscia sinistra; prese a palparmele con delicatezza e poi mi sganciò il reggiseno. Mamma mia che vergogna! Ma la vergogna svanì subito quando prese a leccami i capezzoli. Capii che non si poteva più tornare indietro. Infatti i miei gemiti furono sempre più fitti e più sonori, fino a quando mi sbottonò e mi aprì gli jeans dicendomi di toglierli. Ebbi un attimo di tentennamento guardandolo negli occhi con disappunto. Però fu più forte di me, mi alzai, abbassai gli jeans restando in mutandine e mentre ni accarezzava le cosce mi fece ridere sulla sua ciscia. Riprese a baciarmi i seni e poi le nostre bocche si unirono iniziando un grande gioco di lingue. Naturalmente il giocolo conduceva lui. La sua mano destra scivolò lentamente giù lungo il mio ventre fino a raggiungere le mutandine. Sentii che si voleva intrufolare e pensai: che devo fare?La mano entrò ed ebbi un sussulto di piacere e un forte gemito quando arrivò al mio clitoride. Istintivamente divaricai le cosce e da quel momento persi ogni ritegno. Stavo quasi per godere ma, facendomi alzre, mi sfilò le mutandine. Che disagio a mostrargli la mia fica e il mio culo! Mi fece ssdraiare sul divano, si sistemò in ginocchio e subito la sua testa fu fra le mie cosce. Come mi faceva godere con la lingua! Mio marito mi leccava sempre ma con Carmelo era tutta unaltra cosa. Mi dimenavo, gemevo e gli gridavo di continuare. Presto non resistetti più e scoppiai in un orgasmo frenetico e infinito, fino a quando gli intimai di smettere perchè non resistevi più. Adesso veniva il bello: si slacciò i pantaloni, se li abbassò fino alle caviglie e sedette accanto a me col suo coso duro sotto gli slip in bella mostra. Lui aspettava ed io ero fuori di me dalla vergogna. Poi glielo palpai. Mii che brava a mia picciridda! Non mi fare vergognare se no lascio perdere. Lo guardai in modo accattivante, mi sistemai a terra in ginocchio e spostai gli slip liberando un coso che, forse perchè completamente depilato, mi sembrò un cazzone enorme. Fece scendere completamente giù gli slip e lo impugnai scappellandolo tutto e segandolo. Lo guardai maliziosamente e gli dissi: Ti faccio venire così, va bene? Non ti basta che te lo sego? Allora vero picciridda sei! E che vuoi? Non ti piace leccarlo? Non mi dire che non lo fai Si, ma a mio marito. Invece pure a lui. Lecco, lecco e lui sempre a darmi suggerimenti fino a farmi leccare pure le grosse palle. Mi piaceva tantissimo e poi, prendendomi per la nuca me lo fece prendere in bocca. Pensavo di fare qualche brutta figura invece mi diceva che ero una pompinara nata. No, non mi offendevo, anzi. Così quando mi disse di mettermi a cavallo, dopo che gli dissi un paio di volte che dentro non lo volevo, me lo strofinò più volte nella fica facendomi impazzire. Mi chiese: Sei sicura che non lo vuoi dentro? Non mi stuzzicareeee. Sii. Non mi venire dentro però, va bene? Me lo puntò, mi abbassai e in un attimo fu tutto dentro di me. Persi la ragione. mi attorciglia al suo collo con le braccia e incominciammo a leccarci mentre io facevo su e giù sul suo cazzone. Non sapevo più nemmeno per quanto tempo, durante il quale i miei orgasmi si susseguivano uno dopo laltro. Mio marito avrebbe già finito da in sacco di tempo. Mi spinse allindietro denendomi dalle braccia e facendomi vedere il cazzo dentro la fica. Le ricordai di non venirmi dentro e sorridendo rispose: Che sono scemo? Semmai in bocca. Gli dissi di non pensarci nemmeno perchè queste cose non le facevo neanche con mio marito. Certe cose anche se non si fanno neanche col marito, possono però essere oggetto delle tue fantasie sessuali. Pansai che una prima volta ci doveva essere e se non lo facevo a 32 anni quando dovevo iniziare? Solo che lui non era mio marito, ma il mio vicchiareddu. Ebbene mi venne in bocca e poi corsi in bagno a sputare e a sciacquarmi la bocca. Quando ritornai era quasi del tutto rivestito. Doveva andare. E il caffè? Dissi. Lo riscaldai e lo prendemmo. Prima di uscire mi disse: Al prossimo caffè? La sera dopo, sabato, eravamo tutta la comitiva in pizzeria. In un momento che eravamo leggermente più distante mi disse: Abbiamo dimenticato una cosa. Vabbè, il prossimo venerdì Cosa Che pensi di non darmi il culo? Che ti viene in mente? Che fa scherzi? Perchè che
ce lhai vergine? Certo! Che credi! Non ti vergogni?
Accompagnando mia cugina dal ginecologo. | Racconto incesti di foreveryoung
Accompagnando mia cugina dal ginecologo.
Cuckquean & cuckold (la moglie) | Racconto bondage di bond_age
Cuckquean & cuckold (una saga famigliare)
Lo schiaccianoci – Ballbusting story | Racconto dominazione di Markk85
È il primo giorno di prove. Vittoria, la responsabile di rete, mi ha chiamato ieri sera e mi ha detto che ero stato scelto per il balletto e che mi sarei dovuto presentare a teatro l’indomani alle nove.
La masturbazione femminile | Racconto masturbazione di Chase90
Siamo onesti con noi stessi, anzi, dovrei parlare al femminile, siamo oneste con noi stesse: se ci prude, ce la grattiamo! Proprio così, almeno su questo non esiste la parità dei sessi, la masturbazione sembra che sia tangibile (parola non scelta a caso) per luomo, ma non per la donna. In altri termini, tra uomini spesso si parla (spesso scherzando, ma non sempre) di farsi una sega dopo una giornata intensa di lavoro o dopo aver visto una bella gnocca per strada. Frasi del tipo «ora torno a casa, mi faccio una bella sega e poi TV tutto il giorno», o «hai visto quella nuova collega? Che fica… ce lho già duro… appena torno a casa gli faccio una bella dedica» almeno una volta noi uomini labbiamo detta e/o sentita dire! Ma se lo domandi ad una ragazza, ad una donna, tutte si chiudono a riccio, tutte sembra che non lo fanno, che non si toccano. Ma non è così, ed ora vi dico qualcosa che nella mia lunga esperienza con le donne è venuta fuori cercando di fare un po di luce in questo argomento molto vasto ed a molti/molte sconosciuto.
Il mio cane mi scopa | Racconto zoofilia di Azor
Mi chiamo Giada, ho 20 anni e sono alta 1.65 cm circa sono mora e ho gli occhi marroni chiaro.
Stratagemma per scopare mia madre | Racconto incesti di Fede223
Fin dall età dei primi impulsi sessuali ho cominciato a spiare mia madre. Quando faceva il bagno, mi attaccavo al buco della serratura e l eccitazione mi durava tutto il giorno. Ogni occasione era buona per cercare di vederle le intimita, a tavola lasciavo cadere il tovagliolo per guardarla in mezzo alle gambe . E questo è durato almeno un paio d anni. Lei non si è mai accorta o perlomeno ha finto molto bene. Mio padre lavorava all estero e rientrava solo al sabato ed io alla sera la vedevo prepararsi per andare a letto . Metteva quelle camicie da notte belle comode e toglieva mutandine e reggiseno ed io quando usciva dal bagno intravedevo quel seno favoloso , una IV. Poi un giorno L ho sentita parlare con mia zia e le diceva che siccome faceva un po fatica a dormire il medico le aveva prescritto delle gocce ma lei preferiva per ora non prenderle per vedere se riusciva a combattere questa piccola insonnia in modo naturale. Io allora sono andato a leggere il bugiardino di questo medicinale e ho visto che consigliavano al massimo 20 gocce prima di andare a dormire. Ora la mia idea era come fargliele prendere a sua insaputa e qui è scattato il piano. Mia madre era golosa di mon chery ed io ho aperto una piccola confezione ed in uno ho iniettato con una siringa 30 gocce di medicinale e entrando in casa ho finto di aprire la confezione e vedendola alla TV gliene ho offerto uno, sapendo che non avrebbe rinunciato. Sicuramente il liquore ha coperto il gusto , io tremavo dalla paura ma come ho visto che L ha mangiato senza nessun commento, mi è esplosa L eccitazione. Dopo una decina di minuti mi ha detto che era più stanca del solito e sarebbe andata a letto, quindi va in bagno e dopo pochi minuti si corica a letto . Io intanto che aspettavo che si addormentasse sono corso in bagno ad annusare le sue mutandine, avevo il cazzo che mi esplodeva, esco e dalla sala curavo L abatjour, perché prima di addormentarsi leggeva sempre un libro, pochissimi interminabili minuti e la luce si spegne.io decisi di aspettare una decina di minut,i minuti più lunghi della mia vita.poi spenta la TV, lasciando accesa solo la luce dell anticamera entrò nella sua stanza . Provo a chiamarla a bassa voce, avevo già pronta la scusa se si fosse svegliata, le avrei chiesto dove aveva messo il termometro che pensavo di avere un po di febbre. Ma non ha risposto, allora ho provato ad alzare un po la voce ma niente non rispondeva. Quindi ho provato ad appoggiarle due dita sulla guancia , niente neanche una mossa anzi ha cominciato a russare leggermente, allora ho cominciato a palparle il seno , nessuna reazione le ho aperto la camicia da notte e avevo davanti queste poppe meravigliose e ho cominciato asucchiarle i capezzoli, prima delicatamente poi con più decisione , ero in paradiso ma anche terrorizzato che potesse svegliarsi. Ho spostato un po il lenzuolo e la camicia era già alzata da se ,avevo davanti a me quella meravigliosa figa pelosa.La accarezzai delicatamente poi cominciai con la lingua un sapore forte ma L leccai come un ossesso. . Ormai sempre più senza controllo le allargai le grandi labbra e succhiai tutti suoi umori. Passavo da una parte all altra del letto nella penombra, davanti le leccavo i capezzoli e palpavo quelle tette meravigliose, dietro le allargavo le chiappe belle sode per poter slinguare bene il suo buchino.Poi mi sono avvicinato alla sua bocca prima con la mia lingua e sono entrato fino a sentire la sua poi le ho infilato il cazzo, facendo entrare tutta la cappella. Volevo venirle in bocca ma il più grande desiderio era di penetrarla. Dovetti sdraiarmi sul letto dietro di lei, premetti sul materasso per riuscire a infilare un braccio sotto di lei fino ad arrivare a palparle il seno . Ora con L altra mano mi insalivai un dito e piano piano glielo infilai nel culo. A questo punto la mano che palpava il seno è scesa fino ad afferrarle un fianco e sfilato il dito dal suo buchino ho afferrato un fianco anche con L altra, mi sono avvicinato con L asta durissima alla sua figa e tirandola verso di me L ho fatta scivolare dentro. Stavo scopando mia madre , ad ogni colpo mi sembrava di esplodere. Avrei voluto svegliarla per farla godere anche lei ma avevo il terrore della sua reazione ed allora dopo un paio di minuti sono uscito da lei e le sono venuto sul culo . Forse il fremito di quell orgasmo meraviglioso deve averla scossa un po’ troppo perché ha cambiato posizione e si è messa a pancia in su . Io sono rimasto fermissimo ma non potevo togliermi perché avevo il braccio sotto la sua schiena, lo sfilai molto delicatamente è salito a cavalcioni sopra di lei le versai in bocca le ultime gocce di sperma. Scesi piano dal lei cambio ancora posizione e si girò verso di me. Per un attimo rimasi di ghiaccio poi sentì quel delicato russare e andai nella mia stanza, tempo di realizzare il sogno che avevo vissuto che udì le chiavi nel portone di sotto, stava rientrando mio fratello.
La mia prima volta | Racconto zoofilia di teacherk9
Questo non è un racconto ma è una storia vera la persona in questione ha voluto che io raccontassi per lei la sua prima esperienza perchè grazie a questo sito ci siamo conosciuti e lei mi ha chiesto di iniziarla e solo ieri mi ha chiesto di scrivere tutto ciò che è accaduto perchè lei vuole ricordarlo e ha voluto che io lo scrivessi con il suo aiuto per alcune specifiche per avere un ricordo migliore di quello che è successo la scorsa settimana.Nomi e luoghi sono di fantasia per proteggere la privacy.
Sesso anale per ricatto | Racconto prime esperienze di Special A
È da poco finita la scuola e siamo partiti per andare in villaggio turistico. Arrivati conosco un animatore molto carino chiamato Jonathan che mi piacque subito molto. Una sera ci baciamo e la sera successiva ci siamo ritrovati a fare dei preliminari in spiaggia. Il giorno dopo abbiamo fatto lamore e così altre volte.
Matteo ed il culo della mamma e della nonna | Racconto gay di gilui il chiavatore
Matteo ora a 19 anni ma sin da piccolo a sempre dimostrato di essere gay.
Sodomie a catena e lamore | Racconto tradimenti di Patrizia V.
Il mattino dopo mi sveglio col marito fra le palle.
Scopata a sorpresa con la vicina | Racconto prime esperienze di niky
La storia che segue ha veramente dellincredibile e ancora ora che la descrivo mi assale la stessa libidine provata in quel momento.
Condividere la moglie | Racconto trio di GIANGIA
Condividere la Moglie
La vecchia porca di campagna | Racconto etero di Naturelle1980
Questa incredibile storia è iniziata il 20 Aprile scorso, in un paesino della costa Ligure, e ancora oggi continua.
Un etero eccitato | Racconto gay di FC1
Eravamo fra amici, una sera di un giorno primaverile, ormai si avvicinava lestate e si stava piuttosto bene, dopo una giornata passata in giro ed una cena fuori, invito gli amici a passare da me per una birra, era tardi e quindi declinano tutti, tranne uno, che mi dice: io vengo volentieri, ma visto che è tardi dovrei passare la notte da te eravamo da poco maggiorenni, ma avevo la fortuna di avere un appartamento mio lasciatomi da un familiare, così gli risposi: certo, non cè problema.
Natale di Sesso | Racconto incesti di goldendick
Era giunto finalmente il Natale e la cosa che mi deprimeva di più era il fatto che non l’avrei passato con i miei genitori. Mio padre era in Cina a finire dei contratti importanti e mia madre è ormai assente da diversi anni.